In questa giornata di Pasqua 2021, invece di andare a fare una scampagnata all’aria aperta, ci dedichiamo a comprendere le ragioni di queste restrizioni e ci rendiamo conto che mancano ancora molti dati ufficiali a far si che la realtà sia veramente sotto gli occhi di tutti.
Niente è come sembra, quindi, e nulla di quello che viene percepito come drammatico oggi, e da un anno a questa parte, è corrispondente alla realtà.
Leggere ogni giorno i bollettini non fa che aumentare la paura e lo sconforto della popolazione la quale dipende, purtroppo, da questi dati falsati e mal interpretati ed è indotta a chiudere le proprie attività sulla base di numeri probabilmente inesatti ed incompleti.
La percezione della realtà sarebbe migliore se si contassero le persone che realmente hanno effettuato uno più test per il Covid. Ma ancora ci manca questo dato.
Pensiamo che se si sapesse veramente quanti italiani si siano sottoposti al test almeno una volta, il quadro della situazione sarebbe totalmente diverso, tanto da rendersi conto immediatamente quanto siano inutili tutte le restrizioni, mascherine e tamponi compresi.
Ecco una analisi dei numeri trasmessi ogni giorno dai bollettini medico-sanitari della Protezione civile.
Pas que indice
a cura di Carlo Pompei – Giornalista
Diamo per buoni i numeri, diamo per affidabil i dati sui contagi.
Numeri relativamente bassi.
Non parliamo dei decessi, ancora esponenzialmente meno, ma con approccio diverso: dal contagio si può guarire, dalla morte non si risorge, a meno di essere “figlio di papà”.
Tuttavia resta in forte e legittimo dubbio se ogni tampone abbia un numero di tessera sanitaria univoco, oppure se ogni tessera sanitaria abbia riferimento a singolo o più tamponi.
Se dieci persone hanno fatto dieci tamponi ognuno, sono cento tamponi, ma sono sempre dieci persone.
Ovviamente tale fatto potrà essere dimostrato soltanto quando i tamponi effettuati raggiungeranno il numero della popolazione effettiva.
Manca poco:
- 50.949.110 tamponi effettuati
dei quali:
- 40.872.898 tamponi test molecolare
- 10.076.212 tamponi test antigenico rapido
dei quali:
- 3.650.247 risultati positivi con esiti diversi:
- 2.974.688 guariti
- 564.855 ancora o nuovi positivi (sintomatici e non)
- 110.704 deceduti
Ovvero:
- positivi poco più del 7% dei tamponi effettuati, non del totale persone sottoposte per il ragionamento predetto, men che meno del totale popolazione per ovvia conseguenza;
del quale 7% dei tamponi, quindi: - 81,49% è guarito
- 15,47% è ancora o nuovo positivo
- 3,03% è deceduto
(NB percentuali sulla percentuale dei risultati dei tamponi)
A quel punto la popolazione che non si è mai sottoposta ad alcun tampone si renderà conto del fatto che le bugie speranzose abbiano gambe corte.
Tutto ciò ha causato il blocco dell’economia non avendo capacità di fronteggiare diversamente e più efficacemente un problema tutto sommato contenuto, gravissimo per singola persona coinvolta e per patologia specifica, assolutamente affrontabile da classi politiche all’altezza.
Mentre, invece, i dati della carneficina data dal blocco economico – il quale si ripercuote anche sulle possibilità di curarsi privatamente o per contribuire alla sanità pubblica – saranno disponibili nei prossimi anni, con calma e con quel velo di ineluttabilità che menzogna ripetuta conferirà loro.
Perché quando passa il messaggio che curare un ricoverato in terapia intensiva sia più importante di tutelare un lavoratore, un imprenditore, un contribuente, quella società ha condannata a morte se stessa.
E anche il ricoverato intubato, per conseguenza, se l’infermiere incrocia le braccia.
Ma andiamo più a fondo e sviluppiamo questi dati
In base a queste analisi posso aggiornare la mia tabella in positivo delle persone non ancora ammalate di Covid in Italia, ma è difficile sapere quante persone effettivamente abbiano fatto il tampone perché i dati di cui disponiamo rispecchiano il totale dei tamponi effettuati e non il numero delle persone che si sono effettivamente sottoposte al test.
Chiaramente sono solo ipotesi e viaggiamo al buio, ma conosciamo situazioni in cui le persone hanno fatto anche più di 10 tamponi che quindi vanno ad incrementare il totale e per questo pensiamo che i tamponi effettuati potrebbero in realtà corrispondere ad un numero inferiore di persone.
Se la Protezione Civile ed il Ministero della Salute tirassero fuori i veri numeri delle persone testate attraverso la Tessera Sanitaria, non dovremmo fare solo supposizioni, ma avremmo un quadro della situazione molto più coerente con la realtà, cosa che smonterebbe il castello di bugie su cui si è fondato un anno di restrizioni e chiusura delle attività economiche.
Se 60 milioni 317mila (60.317.000) di persone sono residenti in Italia alla data del 1 Gennaio 2020 (vedi dati Istat)
e 50.949.110 sono i tamponi effettuati, potrebbe sembrare che quasi tutta la popolazione abbia fatto un tampone in questo ultimo anno.
- Ipotesi di 2 tamponi ciascuno
Supponiamo che ogni persona che abbia fatto il tampone lo abbia fatto almeno una seconda volta per controllo, avremmo che:
- 25.474.556 persone hanno fatto il tampone
- 34.842.444 persone non hanno mai fatto il tampone
- Ipotesi di 3 tamponi ciascuno
Se supponiamo, invece, che i tamponi siano stati fatti almeno 3 volte alla stessa persona avremmo:
- 16.983.036 persone hanno effettuato il tampone
- 43.333.964 persone non hanno mai fatto il tampone
e via di seguito…
Guardando invece al numero dei casi risultati ancora positivi o nuovi positivi alla data odierna e cioè 564.855 persone è più facile fare i conti dell’oste.
Su 60.317.000 di italiani 59.752.145 stanno bene
anche se non sono stati testati, perché se uno sta male se ne accorge, e in caso va a fare il test.