La domanda spesso ricorrente è sull’ascorbato di sodio e la pressione arteriosa.
Il sodio non provoca l’aumento della pressione se ne assumiamo la grammatura corretta e ne scegliamo in modo oculato la fonte.
Esso risulta essere un minerale indispensabile per il nostro corpo infatti se ne consiglia di assumere tra 1.5 e 2.5gr al di, in quanto è l’elettrolita più importante del nostro corpo, ed è il principale minerale “tampone di acidità”.
Il sodio è il principale elettrolita. Cerchiamo di capire a cosa servono e cosa sono gli elettroliti:
gli elettroliti sono elementi le cui molecole al passaggio della corrente elettrica attraverso la soluzione di cui sono immersi si decompongono in particelle ancora più piccole chiamate ioni e si caricano di una carica elettrica positiva e negativa.
I cationi sono le particelle che, cariche di elettricità positiva, sono attirate verso il polo negativo (catodo).
Sono ioni positivi: H+, Na+, K+, Ca++, Mg++.
Sono anioni le particelle che, portatrici di elettricità negativa sciamano nella soluzione verso il polo positivo o annodo.
Sono ioni negativi: Cl-, HCOB- (bicarbonato), HPO4– (fosfato), SO4– (solfato) ed i radicali acidi organici come l’acido acetico, l’acido piruvico e molti altri, ed infine le stesse molecole proteiche che al ph del sangue tendono a caricarsi negativamente.
Dobbiamo considerare i liquidi contenuti nel corpo umano, suddivisi in due grandi compartimenti:
1° compartimento: quello intracellulare che è rappresentato nella parte liquida del citoplasma cellulare;
2° compartimento: extracellulare che è rappresentato dai liquidi contenuti negli interstizi cellulari e nei connettivi, separato dal precedente ad opera delle membrane superficiali delle cellule. Una parte di questo è contenuto entro il sistema vascolare e costituisce il plasma sanguigno.
E’ molto importante notare che, mentre nel liquido extracellulare predominano largamente il sodio fra i cationi ed il cloro ed il bicarbonato fra gli anioni, nell’acqua intracellulare sono maggiormente rappresentati il potassio fra i cationi ed il fosfato e gli ioni proteici fra gli anioni.
La diversa distribuzione degli ioni nei due compartimenti dipende da una funzione di barriera svolta tra le membrane cellulari, che hanno una permeabilità selettiva e possono regolare gli scambi e la concentrazione degli elettroliti ai due lati della membrana stessa.
Nonostante la diversa composizione elettrolitica in ciascun compartimento il numero degli ioni negativi deve bilanciare quello degli ioni positivi per assicurare un ambiente in equilibrio elettrico ed un ph prossima alla neutralità.
Una delle principali funzioni degli elettroliti è la capacità di combinarsi chimicamente neutralizzando le loro cariche elettriche (+ unito a – -) e formando così molecole di sali.
Il patrimonio idro-salino dell’organismo, in condizioni normali, è la risultante di un equilibrio fra l’assunzione di acqua e di elettroliti e l’eliminazione ad opera degli emuntori.
Come è noto, il rene ha una posizione di grande preminenza nella regolazione del ricambio idrico, poichè i tuboli renali, su cui convergono gli stimoli neuro-ormonali che controllano l’omeostasi dell’acqua e dei sali corporei, possono variare l’entità e la qualità del riassorbimento dei liquidi e dei soluti del filtrato glomerulare.
In questo modo adeguano la composizione dell’urina alle esigenze determinate dalla quantità di acqua e soprattutto dalla quantità di soluti che devono essere allontanati dall’organismo.
Il riassorbimento dell’acqua dal tubulo renale è sotto l’influenza dell’ipotalamo e della post-ipofisi tramite la secrezione della adiuretina.
Quanto agli elettroliti, l’eliminazione extracellulare, il sodio, è controllata dagli ormoni minerali attivi, della corteccia surrenale e specialmente dall‘aldosterone.
Il riassorbimento attivo del sodio da parte del tubulo renale è il più efficace mezzo di difesa contro le cause che tendono a turbare l’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo.
Un altro fondamentale meccanismo di regolazione che riguarda un ione interessato anche nel mantenimento dell’equilibrio acido-base, è quello del bicarbonato.
Grazie alla sua facile scomponibilità in acqua ed anidride carbonica, lo ione bicarbonato può essere facilmente eliminato con l’aria espirata ed il livello ematico è quindi regolabile tramite la ventilazione polmonare.
Una certa quantità di liquidi che è praticamente indipendente da meccanismi regolatori, viene perduta attraverso la cute (sudorazione e piratio insensibile), i polmoni (come vapore acqueo), la mucosa digerente, le varie escrezioni esterne etc.
I principali e più ricercati elettroliti plasmatici sono: Sodio (Na), Potassio (K) e Cloro (Cl).
Il sodio ha una posizione di primo piano perchè è il più rappresentativo catione del liquido extracellulare e la sua concentrazione nel sangue e nei tessuti è oggetto di uno dei più importanti meccanismi omeostatici renali. Il rene infatti in condizioni normali riassorbe oltre il 99,5% del sodio presente nel filtrato glomerulare con un ritmo ed una intensità variabile e determinato dalla secrezione corticosurrenalica di aldosterone.
Il catione “sodio” tende ad essere in equilibrio assicurando quindi la concentrazione del più importante sale dei liquidi corporei.
Il potassio è l’elettrolita più interessante dal punto di vista clinico perchè è ugualmente pericoloso per la vita, sia in aumento che diminuzione.
Il potassio è un catione fondamentale del liquido intracellulare e, per quello che riguarda il sangue, esso è oltre 20 volte più concentrato nei globuli rossi che nel plasma.
La membrana cellulare è attraversata dal potassio solo in particolari esigenze metaboliche.
Gli ioni del potassio (K+ dal latino Kalium) sono indispensabili per la sintesi proteica per la trasformazione del glicogeno, per la concentrazione muscolare, per gli scambi gassosi a livello dei globuli rossi etc.
L’eliminazione avviene quasi per intero per via renale.
Gli ormoni minerali attivi corticosurrenali favoriscono la secrezione renale di potassio mentre riducono quello del sodio.
L’impoverimento del potassio da parte dell’organismo è una pericolosa complicanza di molti stati morbosi.
Il tessuto più sensibile alle variazioni di questo elettrolita è quello muscolare compreso il miocardio e le fibrocellule muscolare lisce viscerali, per cui negli squilibri potassiemici e si possono verificare debolezze e paralisi dei muscoli schelettrici, blocco della mobilità intestinale (ileo paralitico), segni elettrocardiografici di sofferenza cardiaca e perfino arresto cardiaco.
Il cloro è un alogeno velenoso per l’organismo allo stato libero ma nel sangue è sempre legato a radicali alcalini (sodio, potassio, calcio, ammonio e magnesio) per formare i relativi cloruri.
L’eliminazione del cloro avviene per via urinaria ed attraverso la cute con la sudorazione.
Il cloro ha il compito di assicurare l’osmolarità del sangue e dei vari liquidi organici, inoltre ha il compito importantissimo del mantenimento dell’equilibrio acido-basico in quanto ione cloro scambiandosi con lo ione bicarbonato, favorisce il ristabilimento della riserva alcalina del sangue.
A livello delle emazie il cloro partecipa all’importante fenomeno clinico grazie al quale si verifica con la cessione di anidride carbonica dai tessuti ai polmoni e dalle emazie all’aria alveolare. Infine il cloro costituisce l’elemento base per la secrezione cloridrica dello stomaco.
Inoltre occorre sapere quanto sodio è contenuto in un grammo di ascorbato di sodio.
Per calcolare quanto sodio contiene un 1gr di ascorbato di sodio il calcolo è semplice :
Il peso molecolare del sodio è 22.
Il peso molecolare dell’ascorbato di sodio è 198 quindi quello dell’acido ascorbico 176.
Volendo quindi calcolare quanto acido ascorbico ci sia in 1grammo di ascorbato di sodio, dobbiamo introdurre il numero di moli per fare il calcolo successivo.
numero di moli= grammi di ascorbato / peso molecolare.
Facendo il calcolo risulta che in quella quantità ho 1g / 198=0.005 mol(moli).
Quindi in 500 mg avrò quindi 0.005 mol di sodio
Per trovare il “peso” dell’ acido ascorbico basta effettuare calcolo contrario e si ottiene che 0.005 mol di sodio, corrispondono a circa 880 mg di acido ascorbico.
Quindi in 1 gr di ascorbato di sodio sono presenti circa 880mg di acido ascorbico e 120 mg di sodio
Quindi in 8gr di di ascorbato di sodio avrò 960 mg di Sodio e 7040mg di Acido Ascorbico.
Ricordiamo anche che il legame tra il sodio ed l’acido ascorbico è debole, quindi il nostro corpo, nonostante non sia Sodio organico, lo utilizza facilmente come minerale tampone,mentre il cloruro di sodio (il normale sale da cucina) per via del suo stretto legame con il cloro impedisce la normale regolazione osmotica del corpo.
Il nostro organismo demolisce e usa i minerali organici agevolmente.
Ma non il Sale da cucina (Cloruro di Sodio, NaCl): esso è Sodio inorganico, che viene dalla terra, non metabolizzato dai Vegetali, composto per il 40% da Sodio e per il 60% da Cloruro.
Sodio e Cloruro sono assemblati molto saldamente, direi ancor più della colla che usa il falegname, per saldare fra loro delle tavole di legno.
Questo legame fa sì che il Sodio non possa essere liberato agevolmente, in modo da potersi aggiungere alle sostanze alcalinizzanti (Magnesio, Potassio, Calcio, Ferro).
Di contro, il Sale da cucina è talmente simile al Sodio organico da essere scambiato per esso: veicolandosi per il corpo, mistifica così tanto bene la molecola di Sodio organico da non essere riconosciuto, con le conseguenti difficoltà di metabolizzazione, che puoi facilmente immaginare.
Esso può restare nel flusso sanguigno così tanto a lungo, da influenzare la pressione che regola l’equilibrio cellulare.
Il Cloruro di Sodio, pertanto, si sconsiglia ai pazienti cardiopatici e occorre ridurlo o eliminarlo dal cibo quotidiano.
Frutta e Vegetali sono invece risorse di Sodio organico di grande utilità e beneficio, perché alimentano le riserve alcaline.
Insomma per il Sale da cucina, “modus in rebus” (moderazione), ma la totale assenza sarebbe sicuramente meglio.
Per eventuali dubbi, domande o semplici curiosità la discussione nel forum relativa a questo articolo la trovate qui :
Vitamineral aggiunge che il “sale da cucina” classico come cloruro di sodio è da sostituire con un sale marino integrale, quindi non raffinato. Come ad esempio quello in foto qui sotto che cìe nella versione sale grosso e sale fino. Oppure il famoso Sale dell’Hymalaya.
Inoltrre sconsiglia l’uso sistematico di sale iodato, benché reso obbligatorio nelle cucine comunitarie a causa della carenza di iodio a livello mondiale.
Per la carenza di iodio ci sono forme migliori di integrazione.
Iodio e malattie della tiroide: lo scadimento della medicina contemporanea
Sale Integrale Trapani |
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