Sintomi e segni della Carenza di vitamina D
Scoprilo con un esame del sangue

Dal sito della drssa Rita Mellace – Biologa Nutrizionista

La carenza di Vitamina D, definita da bassi livelli ematici di 25(OH)D (25-idrossi-vitamina D), è diffusa in tutto il mondo a prescindere da età, sesso, nazione, latitudine o tipo di alimentazione. Gli esperti parlano di un’epidemia silenziosa.

In Italia si stima una carenza di vitamina D che riguarda circa l’80% della popolazione, la quasi totalità stando ai dati forniti dalla Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siomms).

È una carenza che se trascurata a lungo può presentare delle conseguenze mediche e psicologiche gravi, che possono compromettere la salute e la qualità della vita. È una carenza troppo spesso sottovalutata sino a quando non si presenta un problema legato all’apparato scheletrico.

Alcuni sintomi vaghi possono essere ritenuti dei campanelli d’allarme.

  • L’eccesso di peso,
  • una debolezza immotivata a qualunque età,
  • stanchezza diffusa associata spesso a dolori ossei e/o muscolari,
  • con tendenza alla depressione,
  • alla tristezza,
  • agli sbalzi di umore,
  • una forte tendenza a malattie infettive ricorrenti,
  • celiachia o sensibilità al glutine
  • ecc.

La causa della carenza di vitamina D così diffusa è da ricercare nello stile di vita contemporaneo.

Sempre chiusi in casa, in ufficio, in auto o nei mezzi pubblici, si passa poco tempo all’aperto, non ci si espone abbastanza al Sole e quando lo si fa, lo si fa nel modo sbagliato.

Il Sole stimola la sintesi cutanea di vitamina D grazie all’azione dei raggi UVB. Tuttavia, la posizione geografica, l’inquinamento, l’abbigliamento e l’utilizzo eccessivo di creme solari (vedi dopo) possono interferire riducendo o bloccando la sintesi di vitamina D.

Altre cause che concorrono all’incidenza della carenza di vitamina D, sono:

  • RESISTENZA GENETICA: a sintetizzare la vitamina D, al suo utilizzo biologico, alla sua conversione nella forma attiva (insufficienza renale/epatica) o a problemi genetici dei recettori VDR.
  • ASSUNZIONE DI FARMACI, che interferiscono con il metabolismo della vitamina D (es. anticonvulsivanti, gastroprotettori, statine, glucocorticoidi ecc.).
  • STRESS: elevati livelli di cortisolo tipici dei soggetti “stressati” riducono i livelli di vitamina D (entrambi sintetizzati a partire del colesterolo).
  • SOVRAPPESO/OBESITÀ: l’eccesso di tessuto adiposo sequestra la vitamina riducendone la biodisponibilità. Il fabbisogno di vit D è 2 a 3 volte più alto per i soggetti obesi e 1,5 volte maggiore per i soggetti sovrappeso rispetto ai soggetti con peso normale.
  • ALCOL, FUMO DI SIGARETTA e SOSTANZE STUPEFACENTI: alterano il metabolismo della vitamina D.
  • ETÀ AVANZATA: a partire dai 50 anni, diminuisce la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D. Negli anziani, spesso denutriti e poco esposti al sole, a causa dell’invecchiamento, la cute perde gran parte della sua efficienza produttiva.
  • PELLE SCURA: le persone con la pelle più scura hanno bisogno di passare più tempo al sole per produrre vitamina D rispetto a quelle con pelle più chiara. Questo perché la pelle più scura ha più melanina, un composto che può inibire la produzione di vitamina D. Le persone con la pelle chiara, quando si espongono al sole d’estate la produzione di Vitamina D è ingente e pari a 10.000 UI in 20-30 minuti con il 90% del corpo esposto (ovvero in costume). Così come accade nei soggetti con pelle scura, man mano che ci si abbronza, e la percentuale di melanina nella pelle aumenta,  la produzione cala drasticamente per produrre la stessa quantità di vitamina D gli ci vuole 6 volte di più (quindi 2-3 ore). Questo è infatti un meccanismo intelligente dell’evoluzione per avere sotto controllo una produzione ottimale di vitamina D.

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Altre note e precisazioni sull’esame del sangue 25(OH)D

Oltre a questi segni e disturbi che potrebbero essere confusi con altre patologie e/o stati di carenze nutrizionali anche per altre vitamine e minerali, per avere conferme o smentite e per verificare se si è carenti di vitamina D basta fare un dosaggio di vitamina D (25-idrossivitamina D o 25-OH D) attraverso un prelievo ematico.

Non sempre il medico è propenso a fare questo tipo di controllo sul sangue, anzi, essendo oberato di protocolli strettissimi sulle analisi, potrebbe rispondere alla vostra richiesta con un “non è un esame necessario per lei”, oppure con una banalità come “la vitamina D è una moda”, ma in realtà vorrebbe dire che non rientra fra le opzioni che la riguardano per età, condizione patologica eventuale e limiti di esami all’anno che spetta alle persone del suo studio.
Vedi la recente Nota AIFA 96 sui limiti delle prescrizioni di esami e Dibase che riguardano la vitamina D e successivi chiarimenti dell’Aifa per i medici di base.

Generalmente l’esame della vit D 25(OH) ha un basso costo (circa 15-20€)a seconda anche dei vari distretti regionali e spesso conviene farlo privatamente piuttosto che litigare con il medico di base, anzi a volte risulterebbe un costo inferiore a farlo in privato piuttosto che regime pubblico.

Una volta fatto l’esame avrete il referto.

Non è insolito leggere sui referti dei pareri discordanti fra i laboratori sui range, ovvero i limiti minimi e massimi dei valori di Vitamina D 25(OH) espressi piu’ spesso in unità di misura nanogrammi per millilitro (ng/ml), a volte in nanomol per Litro (nmol/L). In Italia si usa di piu’ nanogrammi per millitro (ng/ml).

In caso si voglia convertire da ng a nmol usare questa tabella di conversione.

Sebbene i range di riferimento variano in base al laboratorio analisi, i dati riportati nella tabella qui sotto possono essere considerati di riferimento:

Questa tabella è valida per qualsiasi età

Le persone con patologia autoimmune e degenerativa dovrebbero raggiungere un valore di 80ng/ml (almeno) e mantenerlo.


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Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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