Terapie chelanti dei metalli pesanti e Vitamina C

Chelazione letteralmente significa “formare un artiglio”. Le sostanze chelanti quando trovano dei metalli pesanti tossici e pericolosi gli si aggrappano come avessero degli artigli e il corpo è in grado di eliminare le due sostanze combinate. Oltre allistidina, sono eccellenti chelatori:

  • metionina,
  • cisteina,
  • glicina,
  • acido glutamico,
  • glutatione,
  • carnitina
  • cofattori:
    • vitamine del gruppo B,
    • specialmente B6,
    • magnesio,
    • manganese,
    • zinco
    • e ascorbato di sodio.

Metalli Pesanti | Pericoli, Sintomi Avvelenamento, Cure

I metalli pesanti sono elementi chimici aventi un peso atomico elevato e una densità almeno 5 volte maggiore di quella dell’acqua 1.

Un’altra caratteristica dei metalli pesanti è l’effetto negativo che hanno sull’ambiente e gli organismi viventi, quando presenti in quantità eccessive 2.

A causa del loro alto grado di tossicità, alcuni metalli pesanti rappresentano più di altri un potenziale pericolo per la salute pubblica. Tra questi ricordiamo:

  • arsenico,
  • cadmio,
  • cromo,
  • piombo,
  • mercurio.

Nell’ampio gruppo dei metalli pesanti rientrano anche alcuni elementi essenziali per l’organismo umano, come ferro, zinco, rame e manganese.

Tuttavia, anche questi elementi chiave possono diventare tossici se assunti a concentrazioni sufficientemente elevate.

Sono stati individuati 23 metalli pesanti preoccupanti, a causa dell’esposizione residenziale o professionale: antimonio, arsenico, bismuto, cadmio, cerio, cromo, cobalto, rame, gallio, oro, ferro, piombo, manganese, mercurio, nichel, platino, argento, tellurio, tallio, stagno, uranio, vanadio e zinco 2.

Dove si trovano

Molti metalli pesanti – come mercurio, piombo, cadmio e arsenico – si trovano nel suolo, nell’acqua, nel cibo e in alcuni prodotti per la casa di uso comune.

I metalli pesanti sono quindi presenti nell’ambiente e provengono da fonti sia naturali che umane, come eruzioni vulcaniche, agenti atmosferici, combustione di carbone ed estrazione di minerali dal sottosuolo 3.

Avvelenamento

L’avvelenamento da metalli pesanti è piuttosto raro. Tuttavia, considerata la gravità delle manifestazioni associate e i potenziali rischi di un’esposizione cronica, è necessario adottare precauzioni idonee 3.

1.

La tossicità dei metalli pesanti è spesso secondaria all’esposizione professionale, come l’estrazione mineraria e la metallurgia o il contatto con rifiuti industriali (direttamente o attraverso fonti di cibo e acqua contaminati) 4.

44.

Fattori di Rischio

I seguenti fattori aumentano il rischio di avvelenamento da metalli pesanti 1.

Fattori di Rischio Professionali

  • Esposizione a sostanze chimiche come insetticidi, erbicidi, fungicidi, algicidi, bagni medicati per le pecore, conservanti del legno e sostanze coloranti nelle fattorie (arsenico).
  • Lavorare nell’industria mineraria o in fonderia (cadmio) o in grandi fabbriche (cromo).
  • Lavorare sulla produzione di batterie, pigmenti, stabilizzanti e leghe (cadmio)
  • Lavori di costruzione con cemento (cromo).
  • Lavorare sulla produzione di batterie al piombo, munizioni e prodotti in metallo (piombo).
  • Lavorare nell’industria elettrica (interruttori, termostati, batterie) (mercurio).

Fattori di Rischio Individuali e domestici

  • Fumo di sigaretta (cadmio).
  • Vecchie amalgame dentali (mercurio).
  • Mangiare pesce pescato in zone ad alto contenuto di mercurio. Anche i molluschi pescati in prossimità di scarichi industriali possono essere di particolare preoccupazione 1, 5.
  • 6.
  • Esposizione ad antiche pitture domestiche in deterioramento.
  • Vivere in parti del mondo che hanno livelli elevati di metalli pesanti nel suolo o nell’acqua (Bengala occidentale, Bangladesh, Thailandia, Mongolia interna, Taiwan, Cina, Messico, Argentina, Cile, Finlandia e Ungheria) (arsenico).
  • Vivere in aree ad alto insediamento industriale (miniere, fonderie, acciaierie, raffinerie, centrali nucleari e linee ad alta tensione, industrie delle vernici e altre attività industriali basate sui metalli).

Sintomi

I metalli pesanti tendono ad accumularsi nell’organismo, interagendo con il normale metabolismo delle cellule e alimentando lo stress ossidativo.

I metalli pesanti vanno quindi a compromettere molte funzioni cellulari, attraverso interferenze enzimatiche, metaboliche e mitocondriali 7.

La gravità di tale danno e la relativa sintomatologia dipendono dall’entità dell’accumulo e dalla sua durata nel tempo, dal tipo di metallo pesante coinvolto e dalla via di esposizione (es. orale o inalatoria).

I sintomi comuni ai diversi tipi di avvelenamento da metalli pesanti includono:

  • debolezza, stanchezza, mal di testa, depressione, scarso appetito.

Nei casi più gravi di avvelenamento cronico da metalli pesanti, potrebbero verificarsi sintomi tra cui:

  • paralisi.

I bambini con avvelenamento da metalli pesanti possono avere ossa insolitamente formate o indebolite, mentre le donne incinte corrono un maggior rischio di aborto spontaneo o parto prematuro.

Sintomi dell’avvelenamento

  • febbre, problemi respiratori, dolore muscolare,

Conseguenze

La tossicità da metalli pesanti può abbassare i livelli di energia e danneggiare il funzionamento del cervello, dei polmoni, dei reni, del fegato, delle cellule del sangue e di altri organi importanti.

L’esposizione a lungo termine può portare a processi degenerativi fisici, muscolari e neurologici progressivi, che imitano malattie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la distrofia muscolare.

Le osservazioni in studi epidemiologici e sperimentali hanno dimostrato che un certo numero di metalli pesanti può anche influenzare negativamente il sistema immunitario 8.

Inoltre, l’esposizione ai metalli pesanti in dosi non abbastanza elevate da causare sintomi di tossicità cronica, può comunque risultare dannosa, specie in caso di esposizione multipla 8.

Ad esempio, studi recenti collegano l’esposizione a metalli pesanti, come il mercurio, a condizioni come l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo, la depressione e l’ansia 8.

L’esposizione al mercurio sembra anche legata all’ipertensione, a un aumento del rischio di attacchi di cuore e a un colesterolo LDL “cattivo” più alto 9, 10, 11, 12, 13.

Molti metalli pesanti (come arsenico, cadmio, cromo, piombo e mercurio) sono inoltre classificati come cancerogeni per l’uomo (noti o probabili) 1.

Diagnosi

I medici possono valutare l’avvelenamento da metalli pesanti attraverso esami del sangue e delle urine.

Questi test non vengono eseguiti di routine, in quanto la tossicità da metalli pesanti è rara e non giustifica uno screening di massa sull’intera popolazione.

In caso di segni da avvelenamento, il medico eseguirà anche una serie di esami di approfondimento, come: esami radiologici, test di funzionalità epatica o renale, esami cardiologici e analisi dei capelli e delle unghie.

Trattamento

Per i casi lievi di avvelenamento da metalli pesanti, può essere sufficiente eliminare la fonte di esposizione.

A seconda della causa sottostante, ciò potrebbe significare:

  • smettere di fumare.

Per i casi più gravi, il trattamento standard è la terapia chelante. Ciò comporta la somministrazione di farmaci che si legano ai metalli pesanti nel corpo facilitandone l’eliminazione renale.

Terapia Chelante

Alcuni chelanti comuni includono:

  • calcio disodico EDTA (CaNA2EDTA),
  • acido dimercaptosuccinico (DMSA)
  • dimercaprolo.

I chelanti agiscono legandosi ai metalli nel flusso sanguigno. In questo modo, sequestrano i metalli pesanti in un complesso che viene poi filtrato attraverso i reni e rilasciato nelle urine.

Dieta e Integratori

Vitamina C

Diversi studi osservazionali evidenziano una relazione inversa tra le concentrazioni di vitamina C e piombo nel sangue.

Questo significa che i soggetti con alti livelli di piombo nel sangue tendono ad avere bassi livelli di vitamina C, e viceversa 14, 15.

Allo stesso modo, la concentrazione di piombo nel sangue tende a essere più alta in coloro che assumono poca vitamina C con la dieta, rispetto ai soggetti con assunzioni di vitamina C più elevate 16.

Uno studio di intervento su 75 fumatori maschi adulti ha rilevato che l’integrazione con vitamina C (1.000 mg/die per 4 settimane) ha ridotto la concentrazione di piombo nel sangue rispetto al placebo 17.

Tuttavia, uno studio clinico su 52 maschi adulti ha rilevato che 3 mesi di integrazione di vitamina C non hanno avuto alcun impatto sui livelli di cadmio, piombo e mercurio nel sangue e nei capelli 18.

Da un paio di studi sui conigli emerge il potenziale beneficio della vitamina C nel ridurre la tossicità da cadmio e mercurio 18a, 18b.


La terapia chelante è un metodo per la rimozione dei metalli pesanti, come il mercurio, il piombo e altri metalli dal sangue.

È uno dei trattamenti standard per molti tipi di intossicazione da metallo.

Negli ultimi anni, alcune persone hanno sostenuto che la terapia chelante può anche aiutare a trattare molte altre condizioni, tra cui malattie cardiache, autismo, malattia di Alzheimer e diabete.

Come funziona la terapia chelante

I benefici provati della terapia chelante

La terapia chelante è un modo molto efficace per rimuovere diversi metalli pesanti dal sangue, tra cui:

Poi c’è l’iniezione di vitamina C per via endovenosa come disintossicante durante la rimozione delle amalgamente dentali a base di piombo.

In Messico la vitamina C rientra ufficilamente proprio in un protocollo per la rimozione sicura delle amalgame

 

 

 

 


In Italia chi meglio del dr Paolo Giordo che la utilizza nei casi richiesti da anni, può parlarci della Terapia Chelante ?

Leggi quanto vi riporto dal suo sito ed in caso di bisogno contattalo per informazioni sulle terapie.

TERAPIA CHELANTE

dr Paolo Giordo

Prima di iniziare la Terapia Chelante, è opportuno che sappiate alcune informazioni di carattere generale e specifico circa le finalità ed i benefici derivanti da questo trattamento.

La Terapia Chelante si avvale dell’infusione per via endovenosa di EDTA (acido etilen-diamino-tetracetico), vitamine, aminoacidi e minerali quali il magnesio, il potassio ed altri, secondo la necessità specifica del caso.
Questa terapia non è stata ancora ufficialmente approvata nel nostro paese per la cura specifica delle malattie cardiovascolari. L’uso dell’EDTA per infusione, è universalmente e scientificamente riconosciuto per la cura delle intossicazioni da piombo, minerali tossici, da digitale e nella ipercalcemia. In questi casi, l’uso dell’EDTA risulta essere la terapia di elezione.

Nel 1950, per la prima volta, fu usata per la cura specifica di lavoratori intossicati dal piombo. Si rilevò, statisticamente, che molti di questi lavoratori, i quali erano anche affetti da angina pectoris (dolore retrosternale di origine cardiovascolare), ebbero un beneficio anche sui sintomi della malattia vascolare.

Poiché l’evento clinico aveva rilievo scientificamente significativo, molti studiosi del settore, cominciarono ad usare questo trattamento (la chelazione con EDTA) per la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Pertanto, al fine di poter esprimere un sereno consenso circa l’accettazione di questo trattamento, si spiegheranno di seguito i principi e la natura del trattamento stesso.

L’EDTA, è una sostanza chimica che rimuove i metalli indesiderabili, attraverso la chelazione (legame elettrochimico) dai liquidi o tessuti con i quali viene a contatto. Alcuni metalli, quali piombo, mercurio e cadmio, risultano essere tossici per l’organismo se i loro livelli eccedono la norma. La Terapia Chelante si basa sul principio che tutti i metalli, se in eccesso, risultano essere tossici per la salute dell’individuo. Infatti L’EDTA normalizza la distribuzione di molti elementi metallici nell’organismo, riduce il metabolismo del calcio e del colesterolo mediante l’eliminazione dei loro cataboliti (prodotti chimici finali) che risultano essere la causa della loro tossicità per il danno che consegue alle membrane cellulari, con un rischio terapeutico accettabile.

La terapia chelante è applicata al fine di ridurre l’indurimento delle arterie, meglio conosciuta come arteriosclerosi. Questa malattia risulta essere causata da molteplici fattori, tra i quali appunto, l’accumulo abnorme di metalli.

L’arteriosclerosi risulta poi essere, a sua volta, la causa principale degli accidenti vascolari: infarto del miocardio, ischemia cerebrale, insufficienza vascolare periferica.

Le alternative alla Terapia Chelante possono essere di seguito raggruppate:

A tutt’oggi in tutto il mondo, U.S.A. in testa, sono state effettuate milioni di infusioni con EDTA.

La Terapia Chelante è il trattamento di scelta per la rimozione dei metalli tossici e per la prevenzione dei danni da radicali liberi da loro provocato.
Questo trattamento è una delle migliori possibilità per il rallentamento del processo di invecchiamento cellulare.

1. Trattamento Classico

Questo trattamento trova un’indicazione nei soggetti i quali, oltre che di un sovraccarico da minerali tossici, già soffrono di una sintomatologia legata a lesioni vascolari maggiori non operabili, quali stenosi od ostruzioni multiple dei vasi centrali o periferici od abbiano già subito interventi di rivascolarizzazione nei vari distretti.
Tutte le patologie legate ad un aumento dei radicali liberi, possono beneficiare del trattamento. Le sedute durano mediamente da 1,5 a 3 ore, secondo i casi.
Durante l’infusione si può leggere o fare conversazione o, se si preferisce, dormire, mentre si sta seduti in una comoda poltrona. è preferibile non scrivere, soprattutto con il braccio interessato dalla flebo, in quanto questo deve restare il più possibile immobile. Se necessario ci si può muovere nella stanza o anche uscire per andare alla toilette, l’importante è mantenere sempre la bottiglia della flebo sopra la testa ed il braccio con l’ago verso il basso.
Occorrerà prelevare un piccolo campione di urine o di sangue prima di iniziare i trattamenti endovenosi, in modo tale che si possano fare dei controlli le volte successive.
La Terapia Chelante, va effettuata 1 o 2 volte la settimana, raramente di più, a meno che non ci sia una necrosi dei tessuti degli arti inferiori o un’angina severa. In realtà, è più utile, in vista del risultato finale, prolungare il periodo di trattamento. Questo permette di poter cambiare le proprie abitudini alimentari e lo stile di vita. Tali correzioni, richiedo anche un follow-up a lungo termine.
Un ciclo di terapia consiste, abitualmente in 20-30 infusioni, alle quali possono seguire, richiami mensili. In casi particolari possono essere necessari ulteriori cicli di richiamo o un prolungamento del primo ciclo.

2. Trattamento Rapido

Il trattamento endovenoso rapido dura da 10 a 20 minuti ed è indicato per il trattamento da sovraccarico di minerali tossici rilevati con il mineralogramma sul capello o con l’esame delle urine.
È fondamentalmente un trattamento di prevenzione, pertanto soggettivamente si percepirà solo una sensazione di benessere e di aumento di tono se non sono presenti dei sintomi specifici da intossicazione cronica quali, per esempio, anemia cronica refrattaria ai trattamenti abituali, dolori e stanchezza muscolari, stato di “fatica cronica”, insonnia, etc…

Un soggetto che ha già una sintomatologia importante, quale per esempio la claudicatio degli arti inferiori od una angina pectoris potrà invece, durante il trattamento classico, notare un aumento della propria autonomia deambulatoria.

3. Trattamento Orale

La terapia orale con EDTA da sola è poco efficace, pertanto, viene potenziata con l’associazione nello stesso prodotto di altri aminoacidi e sostanze naturali chelanti, può essere considerata un terapia chelante “morbida” con una buona compliance per il paziente (una-due assunzioni die) e le cui indicazioni principali sono:

  • prevenzione a lungo termine dell’intossicazione da inquinanti ambientali.

Vitamina C per prevenire e curare (quasi tutte le malattie) – Paolo Giordo

Non solo agrumi: come usare un rimedio molto efficace per vivere in salute e più a lungo!

La vitamina C non è brevettabile, pertanto non è una fonte di guadagno per l’industria farmaceutica. Anche per questo motivo i suoi reali benefici vengono minimizzati, lasciando solo le proprietà marginali all’attenzione del pubblico.

In questo libro si svelano le sue enormi proprietà, alcune ancora in fase di studio, a partire dalle più aggiornate ricerche scientifiche. Inoltre viene spiegato al lettore come assumerla e come varia il fabbisogno individuale a seconda delle diverse condizioni fisiche e patologiche.

Dalla quarta di copertina

Un altro libro sulla vitamina C, vi starete chiedendo? Sì, perché questo non è il solito libro.

Il libro comprende anche una sezione più pratica, in cui si spiega come conservare al meglio la vitamina C nei cibi e come utilizzare gli integratori. Il tutto è corredato da un ricettario e da una nutrita bibliografia.

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Paolo Giordo

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Dal digiuno intermittente all’equilibrio nascosto dei batteri intestinali, dall’utilizzo delle vitamine a quello delle piante dei funghi medicinali: esistono potenti terapie dimenticate o ignorate dalla medicina moderna che sono estremamente efficaci.

Un invito a guardare alla malattia con occhi diversi spostando l’attenzione dai sintomi alla sua reale comprensione.

Le patologie sono, infatti, squilibri di un sistema complesso per cui l’utilizzo di farmaci convenzionali è solo un modo per spegnere i segnali in maniera parziale e temporanea.


fra i relatori era presente anche il prof Giulio Tarro


 


dalla rivista italiana di Igiene Dentale consigli ed informazioni dei chelanti naturali a base di erbe che lavorano in sinergia

Solidago o Virga aurea, Quercitrina, Rutina, Isoquercitrina, Astragalina, Poria, Karkadè, Mango, Dattero, Ribes rosso e Schisandra, Clorella, Equiseto, Ortica,   Curcuma, 

 


 

 

 

 

 

 

Protocollo Huggings




Informazioni sul, Boro importantissimo cofattore di Vitamina D

L’IMPORTANZA DEL BORO

dal sito del Dr Paolo Giordo

Dr Paolo Giordo

Il boro è un elemento sottovalutato e per i più sconosciuto nell’economia del metabolismo del calcio e dell’equilibrio ormonale. Esso è presente in piccole quantità in tutte le piante e negli alimenti e negli alimenti non trattati in quanto i fertilizzanti ed i pesticidi chimici ne impediscono l’assorbimento dal suolo.

Inoltre l’assorbimento del boro si riduce ulteriormente scartando l’acqua di cottura dalle verdure ed è inibito dall’acido fitico contenuto nei prodotti da forno e cereali integrali. Da tutto questo si desume che abbiamo a disposizione solo minime tracce di boro da utilizzare per le nostre funzioni fisiologiche.

Ma qual è l’utilità del boro ?

Esso, oltre ad avere buone proprietà antisettiche, antimicotiche ed antivirali, è essenziale per garantire l’integrità e la funzionalità delle membrane cellulari e per la trasmissione dei segnali tra le varie cellule.

Il boro si può trovare in tutto l’organismo ma la maggiore concentrazione è situata nelle paratiroidi, nelle ossa e nello smalto dentale. Da questo si può desumere la sua importanza per una sana funzionalità delle ossa e delle articolazioni in quanto regola l’assorbimento e il metabolismo del calcio, magnesio e fosforo attraverso una regolazione delle paratiroidi.

La carenza di boro causa un’iperattività delle paratiroidi con eccesso del loro ormone specifico, il paratormone, il quale aumenta il calcio nel sangue prelevandolo dalle ossa e dai denti. Inoltre il boro influisce sulla regolazione di tutti gli ormoni steroidei compresa la vitamina D (che, come sappiamo è un ormone) e gli ormoni sessuali riequilibrando i bassi livelli di testosterone negli uomini in andropausa e degli estrogeni nelle donne in menopausa.

Inoltre esso ricopre un ruolo specifico nel convertire la 25-oh-vitamina D nella sua forma attiva e possiede un effetto antiosteoporotico.

Si è potuto notare che, grazie all’integrazione di boro, le fratture ossee guariscono nella metà del tempo occorrente sia negli esseri umani che negli animali.

Un’osservazione interessante è che nei pazienti con artrite reumatoide, dopo somministrazione di adeguate dosi di boro, si è osservata una frequente reazione di Herxheimer cioè un aggravamento dei sintomi dovuto a rilascio di tossine conseguente alla morte di candida e micoplasmi e questo grazie all’effetto fungicida del boro.

Supplementazioni di boro, oltre che aiutare il metabolismo osseo, pertanto, regolano efficacemente gli ormoni sessuali, in special modo il testosterone maschile influendo sulla riduzione dell’antigene prostatico specifico (PSA). Analoghi risultati positivi si hanno nella candidosi vaginale per la quale è possibile anche un’irrigazione serale con acido borico.

Infine il rapporto calcio/magnesio viene modulato positivamente. L’eccesso di calcio, specie a livello intracellulare danneggia la produzione energetica. Se abbiamo una carenza di boro, nella cellula tende ad entrare troppo calcio ed il magnesio non riesce ad espellerlo adeguatamente. Per questo motivo, nell’invecchiamento e nelle patologie degenerative c’è sempre un aumentato fabbisogno di boro e di magnesio e meno bisogno di calcio.

Infatti il boro esplica effetti più completi in presenza di adeguate quantità di magnesio anche se quest’ultimo va regolato individualmente a causa dei suoi frequenti effetti lassativi.

Nonostante molti medici insistano a consigliare una maggiore assunzione di calcio per l’osteoporosi, è vero il contrario, in quanto troppo calcio non utilizzato, può aumentare la contrattura muscolare provocando crampi e spasmi che vengono invece migliorati dalla contemporanea assunzione di boro e magnesio.La dose raccomandata varia da persona a persona ma generalmente oscilla tra 3 e 10 mg quotidiani senza alcun effetto indesiderato a questi dosaggi.


Altre informazioni aggiuntive sul Boro

dal sito Albanesi

Ruolo biologico

Nel corpo umano è presente nella milza, nelle ossa e nella tiroide.

Alimenti ricchi di boro

Il boro come integratore

Effetti dimostrati

All’interno dell’organismo umano influenza il metabolismo di calcio e di magnesio.


BORO, BORACE E ACIDO BORICO

Tratto dal sito UnaLeiBIO

Quando c’è l’artrite, il liquido sinoviale che effettua la lubrificazione delle articolazioni è carente di boro, con il boro le fratture delle ossa guariscono prima.

Il borace è economico e si trova nei reparti d’igiene dei supermercati, per tutelare farmaci costosi è meno efficaci, è considerato tossico dall’Europa, ma è venduto come farmaco in Svizzera, però gli integratori di boro si comprano in internet. Il calcio elevato favorisce la contrazione dei muscoli, boro e magnesio li fanno rilasciare, il processo di eliminazione del calcio produce dolori e crampi, calcio e fluoruri smaltiti possono scatenare anche temporanei dolori renali.

Il sale da cucina è più tossico del borace, la cura di boro-magnesio rischia di
Dove acquistarlo ed in che forma

Integratore a base di Boro ottenuto da lieviti saccaromiceti

  • Now Foods, confezioni da 250 cps da 3 mg.

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Riferimenti

 

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Vitamina D e Magnesio: scopri perché sono indispensabili insieme


Altre informazioni sul Boro

Il boro è un minerale alimentare che si dice che aumenti il testosterone se integrato a dosi più alte rispetto al cibo, ma la ricerca è carente. Potrebbe essere un sottoprodotto dei suoi effetti antinfiammatori.

Quindi è giusto pensare che un Paratormone che fa fatica a scendere o un calcio che si è alzato troppo, trovino la risposta in una carenza di Boro.
da 3 a 10 mg al giorno è un dosaggio utile.
https://examine.com/supplements/boron/research

Bibliografia Dal sito Examine


 

 




OLTRE LA VITAMINA D – Intervista al dott. Paolo Giordo

Massimiliano:

Claudia:
Ciao Massimiliano. Buonasera a tutti e grazie per essere qui.
Un grazie particolare a te che hai reso possibile la realizzazione di questo video e naturalmente al Dottor Paolo Giordo che è sempre disponibile a rispondere alle nostre domande.
Poi vorrei fare un ringraziamento di cuore a Katrina Magi, la fondatrice del gruppo vitamina D, per aver aperto questo gruppo grazie al quale ho potuto poi intraprendere il mio percorso secondo le mie esigenze.
Infine Vorrei fare una precisazione e sta molto a cuore a Katrina e è che il gruppo è nato con lo scopo di diffondere informazioni ricerche su questo meraviglioso ormone e noi tutti che lo coordiniamo o offriamo il nostro tempo per un bene comune del tutto gratuitamente e senza altri scopi a te la parola.
Massimiliano:
Cominciamo con la prima domanda
– Per quanto riguarda i bambini si legge che i valori di 25(OH)D nel sangue sono così definiti:

<10ng/ml Deficit grave, da 11 a 20 deficit, 21-29 insufficienza, uguale o maggiore a 30 sufficienza, è corretto?
Dott. Giordo:
na carenza di tipo latente. Quindi, chi è ai limiti minimi dei range, non può dire di essere nella normalità, ma è in carenza, una carenza non eccessiva ma pur sempre carenza.
serve a strutturare l’embrione e quindi a formare finalizzare l’azione cellulare di tutte le cellule del corpo che si stanno formando, quindi va influire sulla divisione cellulare, che è la cosa fondamentale per la crescita dell’embrione.
Massimiliano:
È sempre meglio fare analisi del sangue prima di somministrare la Vit D sia per i bambini che per gli adulti?
Dott. Giordo:
È sempre meglio conoscere quanta vit D ci manca perché potremmo avere una carenza lieve o molto grave. Ho visto sia adulti che bambini con carenze spaventose: 2 o 3 di vitamina D. Parlo di ng/ml quindi il dosaggio che viene usato normalmente.
Subito dopo la nascita, quando viene eseguito il prelievo ematico, normalmente non viene controllata la vit D. Poi però viene somministrata, secondo le linee guida pediatriche, qualche goccia di Vit D fino al primo anno di vita, poi basta. Come se crescendo il bambino non avesse più bisogno, invece è proprio allora che ne ha bisogno: durante il processo di crescita.
Massimiliano:
Nel precedente video dicevi che le analisi consigliate da effettuare sin dall’inizio, sono dosaggio 25OHD, omocisteina, Ferritina, B12, Folati, Osteocalcina, solo questi o anche Paratormone, ATGA e funzionalità tiroidea?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
C’è differenza tra i bambini e gli adulti nella ricerca dosaggi analisi?
Dott. Giordo:
Quando c’è una carenza c’è carenza sia nei bambini che negli adulti. Come dicevo prima, il bambino sta prevalentemente in casa, in luoghi coperti non esposti alla luce del sole quindi spesso è soggetto a carenza. Poi si deve tenere conto anche dell’obesità infantile; il bambino in sovrappeso ha una carenza ancora maggiore perché il tessuto grasso sequestra in parte la vitamina D, rendendola meno disponibile per le sue funzioni. E poi bisogna anche valutare altre cose come ad esempio che familiarità ha il bambino: se è un bambino con genitori sanissimi o con genitori o parenti con malattie autoimmuni o altre patologie. Anche questi dati sono utili a considerare una eventuale carenza di Vit D e quindi la sua integrazione.
Massimiliano:
Potresti gentilmente darci una lista di dosaggi analisi da fare sia per gli adulti che per i bambini (se sono differenti)
Dott. Giordo:
emocromo, fondamentale, perché va a vedere globuli bianchi, rossi, piastrine, il volume cellulare l’emoglobina ecc. La ferritina che nei bambini ha più un significato di deposito del ferro, mentre negli adulti ha significato di marcatore generale. La Vit B12, lo abbiamo detto.
Il PTH tenendo conto che nei bambini è più elevato che negli adulti.
omocisteina che è più importante nell’adulto, è un aminoacido che deriva dal processo di degradazione della metionina. Finché si mantiene entro certi limiti va bene, quando è in eccesso diventa tossica, per un insieme di funzioni che non vanno soltanto a livello vascolare ma vanno anche al livello di espressione genica, quindi di funzionamento generale del nostro organismo, per questo l’omocisteina deve essere controllata. Quando poi è molto elevata può essere anche indice di una disfunzione genetica, di un polimorfismo di un gene, cioè MTHFR, il gene che attiva sia la Vit B12 che l’acido folico. Quando si è in carenza di questo gene perché può essere una mutazione sia in etero che in omozigosi, ebbene quando c’è questa non funzionalità di questo gene, la Vit B12 e l’acido folico non si attivano, quindi non possono espletare le loro funzioni, c’è una sintomatologia da carenza del gruppo B e in più tendono ad accumularsi nei tessuti, creando poi altri problemi di cui non stiamo a dire.
Massimiliano:
Come mai sono pochi i laboratori ad eseguire le analisi per la ricerca della vitamina B12 attiva?
Dott. Giordo:
Claudia:
Dott. Giordo:
Si è un fattore di rischio vascolare, come ho detto prima, ma non solo.
Claudia:
osteocalcina?
Dott. Giordo:
la Vit K2 non si può dosare nel sangue, nessuno ha mai chiesto Vit K2 perché i laboratori non saprebbero dove mettere le mani. Si dosa la osteocalcina che, a dirla tutta, può essere decarbossilata o carbossilata, a seconda di queste condizioni dell’osteocalcina, si può desumere se c’è una carenza o meno di vit k2. L’osteocalcina è fondamentale perché è quella proteina che serve a far legare il calcio alle ossa perché la Vit. D fa assorbire il calcio… ma poi il calcio non va nelle ossa per merito della Vit D, il calcio va nelle ossa per merito della Vit. K2, quindi attraverso l’attivazione dell’osteocalcina, e poi anche attraverso il movimento fisico, una cosa molto semplice e atavica.
Claudia:
Bisogna fare ATGA (Anticorpi contro tireoglobulina) e funzionalità tiroidea?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Di questi due schemi qual è il più attendibile?
Dott. Giordo:
livello di citochine elevato, soprattutto di interleuchina 17 che è il messaggero dell’autoimmunità). Se allora noi dobbiamo considerare i bambini sani, la tabella data dalla società di endocrinologia, mi sembra di aver visto, può essere valida; con i bambini invece che hanno dei problemi o delle tare immunitarie relative ai genitori oppure sono portatori essi stessi di una patologia autoimmune, ecco che, effettivamente, occorre un dosaggio più elevato di vitamina D, infatti Coimbra dice che si dovrebbero dare 1000 unità per ogni 5 kg di peso, nei bambini autoimmuni. Diciamo quindi sono due cose diverse che non possono essere assimilabili allo stesso tipo di bambino.
Massimiliano:
È opportuno che i bambini integrino anche la vit. K2? In che dosi, secondo l’età e il peso?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Adesso muovono velocemente le dita sui joypad
Dott. Giordo:
bambini manifestino delle carenze di vitamina K2, infatti ho incominciato a integrarla, ormai da tempo, anche nei bambini, soprattutto in quelli che hanno delle patologie di tipo autoimmunitario oppure nei bambini che hanno patologie neurodegenerative di tipo genetico diciamo, la K2 è un aiuto sostanziale per questo tipo di malattie nei bambini.
Massimiliano:
Sappiamo che ci sono diversi preparati composti che in genere sono poco consigliati perché contengono poco di ogni vitamina.
Quindi è bene assumerle separate, questo vale anche per i bambini?
Dott. Giordo:
ma, in genere, questi preparati effettivamente sono di scarsa utilità.
Massimiliano:
E intanto se i bambini incominciassero a mangiare un pochino più frutta e verdura…Dovrebbero amarle anche i genitori però..
Dott. Giordo:
Vero, vero…
Claudia:
La dose fisiologica riconosciuta di vitamina D è di 10.000 ul al giorno, allora perché i medici in Italia stentano a darne anche solo 5.000?
Dott. Giordo:
Claudia:
Dott. Giordo:
Giusto!
Claudia:
Se si è carenti di calcio è necessario integrarlo anche mentre si assume vitamina D?
Dott. Giordo:
Claudia:
È falso dire che integrare calcio è inutile dopo i 30 anni perché non si fissa più nelle ossa?
Dott. Giordo:
Allora, non è vero questo! È ovvio che il picco della formazione della massa ossea c’è fino ai 25/30 anni, questo è vero, ma non è che dopo si blocchi tutto, si riduce ma continua! Come ad esempio succede nella donna in menopausa: è ovvio che gli ormoni estrogeni e il progesterone diminuiscano, ma non è che le ovaie smettano del tutto di secernerli, continuano. La stessa cosa avviene con la massa ossea: continua ugualmente a svilupparsi, altrimenti, a 35 anni uno avrebbe già finito il suo ciclo vitale e non avrebbe più un osso valido a disposizione!
Diciamo che la maggior funzionalità sia entro i 25/30 anni, ma dopo, questo processo continua e quindi bisogna prendere le stesse identiche precauzioni dei più giovani. Ovviamente quando uno raggiunge oltre gli 80 anni, questo processo, non dico che si azzeri, ma va’ vicino allo zero. Ma dai 30 anni in poi questo processo continua… sempre, ovviamente, che noi gliene forniamo gli strumenti perché se noi non gli forniamo gli strumenti con una sana alimentazione, con un movimento fisico adeguato è ovvio che la massa ossea non avrà modo di mantenersi stabile ma perderà sempre più calcio. Io faccio spesso l’esempio degli Astronauti: quando vanno in missione nello spazio, stanno sei mesi nelle loro poltroncine seduti o si muovono di un metro. Quando tornano, hanno un’osteoporosi gravissima… per recuperare dalla quale occorrono dai 6 agli 8 mesi di ginnastica continua.
Claudia:
Bisogna valutare il livello degli Omega-3 nel dosaggio analisi di routine?
Dott.Giordo:
acido linolenico, di origine esclusivamente vegetale ma può essere anche sintetizzata, ed è un precursore, diciamo, dei due. Purtroppo però viene convertito soltanto in parte, e questo è il problema per quelli che mangiano solo oli vegetali, semi di lino, noci, mandorle, verdure in foglia, eccetera (che sono più o meno ricchi di acido linolenico), perché spesso non sono in grado di convertirlo negli acidi a catena lunga che sono appunto gli EPA e il DHA.
Claudia:
E questo è un processo che fa il corpo?
Dott. Giordo:
Certamente ma il corpo in questo deve essere aiutato perché, per attivare gli enzimi che sono necessari per facilitare questa trasformazione, noi dobbiamo, in qualche modo, correggere la nostra alimentazione, correggere il nostro sistema intestinale che è colui che muove tutto. Oggi, purtroppo, il nostro sistema intestinale è in continuo squilibrio. La così detta disbiosi, termine ormai abusato purtroppo.
Massimiliano:
Visto che può capitare spesso di eccedere con gli omega 6 che si trovano in maggiore quantità mentre gli Omega 3 sono un pochino più complicati da reperire, potrebbe essere una strategia mangiare meno omega 6 per mantenere un equilibrio?
Dott.Giordo:
Claudia:
olio di canapa che ha sia Omega 3 e Omega 6, in questo caso l’ equilibrio è giusto?
Dott.Giordo:
Massimiliano:
Dott. Giordo:
Certo…
Claudia:
olio di lino è più sicuro se c’è questa scompensazione, rispetto a quello di canapa… anche se si ha il giusto equilibrio.
Dott. Giordo:
Certamente!
Massimiliano:
fabbisogno di magnesio, per un adulto, è superiore a 350/400 milligrammi o bisogna anche superare anche i 430/800 milligrammi, come da studio della Dottoressa Caroline Dean?
Dott. Giordo:
ognuno ha bisogno di magnesio, in più o in meno, a seconda della sua situazione particolare, della sua situazione patologica, dei farmaci che prende.
non possiamo più assorbire le stesse quantità di magnesio che assorbivano i nostri genitori, i nostri nonni, anche mangiando gli stessi cibi perché i cibi moderni si sono completamente impoveriti. E poi, ripeto, è necessario sapere la condizione patologica e il carico farmacologico che ogni persona assume perché questo può portare a un impoverimento di magnesio e quindi a una necessità molto più grande dei valori consentiti di magnesio, dei soliti 300-400 o 800 MG… potrebbero volerci anche dei dosaggi più alti!
Il magnesio va adattato alla persona che deve utilizzarlo.
Massimiliano:
acqua di Quinton. Si può utilizzare come integratore al posto del magnesio e in quale dosaggio giornaliero?
Dott. Giordo:
isotonica, cioè quella che ha la stessa pressione osmotica del nostro sangue, può essere tranquillamente assunta perché contiene tanti sali minerali, i cosiddetti sali minerali del mare… e siccome il mare è, come abbiamo ormai letto e saputo, il brodo primitivo da cui derivano le prime cellule, noi conserviamo, grossomodo, nel nostro mezzo interno, nel nostro “medier interieur” – come diceva un famoso scienziato “Claude Bernard”- abbiamo la stessa composizione osmotica dell’acqua di mare e quindi gli stessi principi nutritivi, compreso il magnesio, che, tra l’altro, è molto elevato nella soluzione di Quinton. Quindi effettivamente si può prendere al posto del magnesio, soltanto che ce ne vorrebbe troppa, innanzitutto, e poi è anche molto costosa, perché si trova in fialettine…
Massimiliano:
Diciamo che si trova anche in litro ma è più complicato da reperire. La cosa bella della soluzione di Quinton è che ci sono un sacco di oligoelementi perfettamente equilibrati…
Dott. Giordo:
il mare oggi è inquinato… infatti Quinton andava a prenderla nei fondali lontanissimi dove non passavano ovviamente navi, perché sennò oggi, veramente rischieremmo un’ intossicazione da acqua di mare.
Massimiliano:
Infatti quella che viene venduta viene filtrata, non sterilizzata però, perché la sterilizzazione ucciderebbe il fitoplancton che è ciò che dà la vita alle alghe che serve a fare da collettore nei sali minerali.
Claudia:
Sappiamo che il ruolo della vitamina K2 è quello di dirigere il calcio e mandarlo alle ossa e nei denti, qual è il criterio seguito per prescriverla o meno al paziente?
Dott. Giordo:
Normalmente un fabbisogno di vitamina K2 dovrebbe aggirarsi intorno ai 120 microgrammi al giorno, però, spesso, i pazienti hanno bisogno di un dosaggio ulteriore perché la vitamina K2, oltre a far fissare il calcio alle ossa, ha anche la grande capacità di decalcificare i tessuti, per esempio, quando il calcio tende a depositarsi nei reni (provocando calcoli) o ad esempio nei vasi sanguigni, provocando poi quelle che vengono definite “placche aterosclerotiche”.
osteocalcina – la proteina GLA che ha un’azione proprio decalcificante, quindi questa toglie il calcio dai depositi diciamo vascolari, renali o in vari altri tessuti e, attraverso l’ostocalcina, viene incamerato dall’osso.
Claudia:
La K2 viene calcolata in base alla sua proporzione con la vitamina D o no?
Dott. Giordo:
So che gira su internet questa voce che ci sarebbero delle proporzioni da stabilire tra la K2 e la vitamina D.
Sono delle voci che non si sa da dove derivino, vengono messe in circolazione e poi diventano una specie di regola generale per tutti. Secondo me questo non è assolutamente vero. Si dice, ad esempio, che per ogni 10.000 unità di vitamina D si devono prendere 1000 microgrammi di vitamina K2. Ma allora quelli che fanno il protocollo con alte dosi di vitamina D, dovrebbero prenderne parecchi grammi di vitamina K2. Questo, ovviamente, non è possibile.
E poi, riflettendoci, che cosa fa la vitamina K2? Serve a mobilizzare il calcio dai depositi quindi a non farlo depositare e a farlo assorbire dalle ossa. Ma dal momento che la vitamina D, quando viene utilizzata in quantità elevate, dalle ventimila unità in su’ al giorno, fa assorbire praticamente il 100% del calcio, che uno ne prenda 30.000 unità o che ne prenda 100.000 unità, la vitamina D sempre il 100% di calcio fa assorbire e quindi non è necessario dare una dose industriale di K2. Certamente, in questi casi, non è sufficiente darne 120 microgrammi, infatti, in genere, io ne dò dai 600 ai 900 mcg al giorno che secondo me sono più che sufficienti a prevenire le eventuali complicazioni. Ma poi soprattutto a stabilire la salute dei denti, delle ossa, del cuore e anche del sistema cardiovascolare perché le arterie coronarie sono quelle che sono più soggette alla calcificazione e all’indurimento con deposito di Sali di calcio… e la vitamina K2, si è visto, riesce egregiamente a decalcificare le coronarie e a renderle più elastiche e quindi a far fare bene la loro funzione a livello del cuore.
Claudia:
Quali sono le eventuali conseguenze osservate nel tempo in caso di assunzione molto prolungata di integratori di vitamina D?
Dott. Giordo:
anche attraverso la vitamina K2 che è fondamentale per me.
Claudia:
A proposito di Coimbra ci puoi parlare sinteticamente del protocollo?
Dott. Giordo:
interleuchine 17 e i th17 che sono i linfociti che le esprimono.
Queste sono tutte regole fondamentali, non opzionali ma obbligatorie per chiunque intenda fare questo protocollo. Il protocollo ha il merito, come dice lo stesso Coimbra, di arrivare a alla remissione della malattia in circa il 95% dei casi. Poi purtroppo ci sono anche qui dei “non responder”, il 5% dei casi in genere.
Ma, ripeto, il 95% dei casi va in remissione!… che non vuol dire guarigione: remissione vuol dire che la malattia si ferma così!

Claudia:
Ma noi abbiamo sentito dei casi dove c’è la guarigione…
Dott. Giordo:
Claudia:
10.000 unità di D è la dose fisiologica, quando si assume da 20.000 in su si può parlare di protocollo Coimbra?
Dott. Giordo:
che non agisce da sola ma con l’aiuto di altri integratori.
Claudia:
È vero che il dott. Coimbra punta molto sul magnesio e la vitamina B e indica anche la vit. A? Perché?
Dott. Giordo:
mutazione genetica del MTHFR.
Claudia:
Dott. Giordo:
Claudia:
Tra magnesio, K2, vitamina D, vitamina A e compagnia ballando qui si finisce col mangiare solo queste cose, ci si imbottisce di tutti questi integratori…
Dott.Giordo:
Massimiliano:
Qual è la motivazione per la quale invece la vitamina K2 va integrata? Qual è il problema che non ci consente di avere abbastanza vitamina K2 già di per sé, in noi?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
La carenza di vitamina A è molto diffusa?
Dott. Giordo:
Sì, è abbastanza diffusa anche la carenza di Vitamina A.
Massimiliano:
E se volessimo integrare la vitamina A con gli alimenti?
Dott. Giordo:
Ma non è detto che tutti i carotenoidi possano essere trasformati in vitamina A, ci vogliono dei meccanismi enzimatici e chimici che il nostro organismo non è sempre capace di attuare, purtroppo questo sempre a causa dei soliti problemi di intossicazione e di disbiosi intestinale. E non si risolve con i carotenoidi sintetici, assolutamente no, perché i carotenoidi sintetici sembra che siano cancerogeni, mentre invece quelli naturali non lo sono anzi fanno bene, hanno un’azione anti cancro.
Claudia:
Ma chi è intollerante al magnesio?
Dott. Giordo:
Il magnesio è un componente fondamentale della nostra cellula, la nostra pompa cellulare ha bisogno del magnesio quindi noi assorbiamo per forza dagli alimenti il magnesio, semmai si può essere intollerante a qualche sale chimico di magnesio.
Allora più che intollerante direi ipersensibile che è una cosa diversa.
Ipersensibilità vuol dire che a questa persona bastano dosi minori di magnesio per evitare magari del gonfiore di pancia, una diarrea o cose del genere. In questo caso deve assumere il magnesio attraverso altre forme, una delle quali è quella che ha detto Massimiliano, quella del plasma di Quinton, completamente assorbibile perché fisiologico.
Claudia:
Io per esempio col cloruro di magnesio, che, dopo il plasma di Quinton, è considerato il top, ho qualche fastidio e adesso sto usando il citrato di magnesio e va benissimo, quindi ognuno deve fare un po’ di esperimenti e trovare quello più adatto.
Dott. Giordo :
Certamente!
Claudia:
Per verificare i valori ematici della vitamina B è sufficiente richiedere la vitamina B12?
Dott. Giordo:
Diciamo che si possono fare anche le singole vitamine. Sono degli esami meno comuni e meno consueti ma si può richiedere anche la vitamina B2, la B1 eccetera…
Claudia :
Ma le più importanti sono la B12 e la B2?
Dott. Giordo :
Claudia:
Quindi nel protocollo Coimbra con la vitamina D, bisognerebbe prendere il complesso delle B giusto?
Dott. Giordo:
Certamente!
Claudia:
Anche la vitamina C è molto importante, Coimbra però dice che chi è in protocollo non può assumerne più di un grammo al giorno di C, è corretto? Ti risulta?
Dott. Giordo:
Ci sono degli studi scientifici, che probabilmente devo mandare a Coimbra e farglieli leggere, che hanno dimostrato che ci vuole una dose proprio da cavallo di vitamina C per poter fare precipitare in ambiente acido sia gli ossalati che i sali di calcio.
Quindi, secondo me, si può dare tranquillamente anche a dosi superiori al grammo, senza eccedere ovviamente, ma se si prendono due o tre o quattro grammi al giorno non succede assolutamente nulla, a mio avviso.
Anzi io li dò abbastanza spesso perché la vitamina C è fondamentale.
Claudia:
Anche la Vitamina C ad libitum oppure si deve sospendere per un po’ e poi riprendere?
Dott. Giordo:
scorbuto subclinico, per cui noi siamo carenti di vitamina C, soprattutto perché il logorio della vita moderna porta a un iper consumo di vitamina C e noi non la integriamo sufficientemente. I cibi non contengono vitamina C o ne contengono pochissima. Gli stessi agrumi, per esempio, un’arancia, se tu la togli da un albero in Sicilia contiene 100 mg di vitamina C, se tu prendi la stessa arancia nel supermercato non arriva neanche a 10.
Massimiliano:
Dott. Giordo:
Anzi, spesso la maturazione viene indotta con processi chimici durante il trasporto.
Massimiliano:
Se è possibile, quando conosciamo qualcuno che ha frutta matura in pianta, prendiamola. Ovviamente la stragrande maggioranza delle persone vive in città quindi bisogna effettivamente integrare anche per questa motivazione…
Claudia:
Dott. Giordo:
Claudia:
Il valore del PTH, come degli ATGA, a volte abbiamo notato che può scendere, allora il PTH può scendere al di sotto del range minimo, però si deve sempre ritornare su, più vicino possibile al Ranger minimo, questo è corretto, giusto?
Dott. Giordo :
Sì, è corretto.
Claudia:
Dott. Giordo:
Claudia:
Quindi anche essendo in protocollo dove è vietato addirittura assumere acqua contenente calcio o i formaggi… anche qui ci deve essere una certa elasticità, per evitare questa fluttuazione…
Dott. Giordo:
Claudia:
Dott. Giordo:
Claudia:
Per far scendere gli ATGA a valori sempre più normali può essere utile integrare il selenio e lo zinco? E quest’ultimo va verificato con un dosaggio perché potrebbe anche essere tossico e pericoloso, è vero?
Dott. Giordo :
Tutto può essere tossico quando è in eccesso effettivamente o può disturbare… Sì, selenio e zinco sono i due elementi fondamentali per il benessere tiroideo…
Massimiliano:
Piano piano ci avviciniamo a questa acqua di Quinton
Claudia:
Deve scendere di prezzo però!
Massimiliano:
Troveremo il modo… perché io conosco persone che la vendono a litri, quindi a costi molto, ma molto più bassi. Poi se la si prende ipertonica, dosandola poi si fa isotonica, da un litro se ne tirano fuori mediamente 3/4, quindi si riesce più o meno a gestire… Bisognerà poi capire come fare il dosaggio, non so Paolo se ha idea…
Dott. Giordo:
Ci dobbiamo studiare!
Claudia:
Sono emersi aggiornamenti importanti sul Protocollo Coimbra, nell’ultimo appuntamento in Sicilia?
Dott. Giordo:
Claudia:
Oltre a una grave insufficienza renale, in quali casi la vitamina D è sconsigliata tassativamente?
Dott. Giordo:
Oltre la grave insufficienza renale sinceramente non vedo altri casi in cui possa essere sconsigliata a parte alcune situazioni di iperparatiroidismo, legato a un qualche tumore paratiroideo ma sono casi molto eccezionali, in cui diciamo non ha una controindicazione vera e propria la vitamina D, a parte la grave insufficienza renale.
Claudia:
L’ultima domanda e poi vediamo se ci sono domande degli iscritti. Posso chiederti se tu assumi vitamina D e in che dosi?
Dott. Giordo:
Sì, l’assumo in dosi di 10 mila unità al giorno anche perché, anni fa, quando provai, ero carente… ovviamente assumo anche la K2 e il magnesio.
Massimiliano:
Allora, in un uomo con linfoma di Hodgkin stabile, con integratori ed alimentazione può funzionare bene la coppia vitamina D + K2?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Donna in gravidanza portatrice di anemia sideropenica con 60 mg di 25 OH-D, prende acido folico e ferro, quante unità di vitamina D deve prendere?
Dott. Giordo:
Lo stato di gravidanza necessita un fabbisogno maggiore di vitamina D, quindi può prendere tranquillamente dalle 5.000 alle 10.000 unità al giorno di vitamina D senza problemi.
Massimiliano:
La degenerazione della tiroide dovuta a tiroidite di Hashimoto può fermarsi e addirittura la tiroide riprendere la funzione con la giusta integrazione?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Ci sono delle malattie autoimmuni su cui non funziona questo protocollo?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Anche sulla vitiligine ad esempio?
Dott. Giordo:
Certo, poi ci sono quelli che rispondono meglio e quelli che rispondono peggio… ora la vitiligine presente da 30 anni é più dura a modificarsi… e anche lì non torniamo indietro.
Massimiliano:
Diabete insulino-dipendente potrebbe essere di fondo una mancanza di vitamina D nei bambini?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Avendo un valore di vitamina D di 32.8 e paratormone intatto di 66, il medico di base mi ha detto di prendere neodidro 0266 mg una capsula al mese…
Dott. Giordo:
Bisogna prendere un’assunzione giornaliera.
Massimiliano:
Il fatto che ci sia quasi sempre negli integratori lo stearato di magnesio, si riesce a trovare anche integratori dove non è presente?
Dott. Giordo:
Lo stearato di magnesio è un eccipiente molto comune che viene utilizzato quindi purtroppo si trova in quasi tutti gli integratori, ma comunque non è quella una fonte di tossicità!
Claudia:
Non è tossico a lungo andare?
Dott. Giordo:
Eh… ma fino a quando avremo bisogno di integratori dobbiamo assumerlo altrimenti dobbiamo prendere il plasma di Quinton!
Claudia:
Paolo tu accetti sia adulti che bambini tra i tuoi pazienti?
Dott. Giordo:
Sì.
Massimiliano:
Un adenoma ipofisario può essere generato da una malattia autoimmune visto che soffro anche di tiroidite di Hashimoto?
Dott. Giordo:
Massimiliano:
Epigeneticamente può essere attivato da qualcosa?
Dott. Giordo:
Epigeneticamente sì, questo sì, da tante altre condizioni di disturbo. Può crescere diciamo in condizioni di disturbo ma il disturbo, a questo punto, è neuro-psico-immuno-endocrino, quindi generale, totale.
Massimiliano:
Claudia:
I medici di base dovrebbero tutti sapere queste cose perché è grave che non le sappiano.
Dott. Giordo:
Massima disponibilità.
Claudia:
Facciamo un’ultima domanda…
Massimiliano:
I bifosfonati non vanno presi? L’endocrinologo me li ha prescritti e sono scettica.
Dott. Giordo:
I bifosfonati non è che non vanno presi, ma possono avere degli effetti collaterali e sai quali sono? La necrosi della mandibola ma anche le fratture ossee pensa, quelle cose per le quali dovrebbero giovare e per cui sono prescritti, questo è un è un problema.
Massimiliano:
Io direi di lasciare il dottor Giordo, ci saranno sicuramente molte altre domande che sono arrivate ma non possiamo rispondere a tutti, quindi io ringrazio il dottor Paolo Giordo e Claudia per essere stati qui con noi e tutto il gruppo che ci ha sostenuto, che ha condiviso e ha fatto conoscere questa realtà.

Dott.Giordo:

Esatto! Sono stato lì alla clinica Tijuana in Messico da San Diego andavo tutti i giorni a fare la pratica!

Massimiliano:

Wow fantastico! Bene io direi di salutarci qui… Grazie ancora.

Trascrizione video di a cura di Claudia Criscuolo

Alimentiamo la salute a cura di Massimiliano Diaco

Relatore: Dott. Paolo Giordo
Conoscere per comprendere e fare scelte consapevoli.
  • Per chi volesse avere informazioni sul percorso Detox Revolution si prega di mandare una email a info@alimentiamolasalute.org
  • Oltre la Vitamina D Video

Ecco cosa ho trovato ed ho assunto per un periodo, circa 5 bottiglie di Marea, in ragione di 20-30 ml. al giorno per integrare i sali minerali.

Plasma Marino MAREA




Le verità Nascoste sulla Vitamina C
Intervista al dr Paolo Giordo

Le verità Nascoste sulla Vitamina C

Alimentiamo la salute Diretta DEL 28 gennaio 2019

Intervista al Dott. Paolo Giordo sulla Vitamina C a cura di Massimiliano Diaco

Trascrizione intervista a cura di Paola Ciampetti, revisione a cura di Morena Pantalone
Scoprirai i segreti di questa super Vitamina, in quali occasioni è meglio usarla, quali sono i casi in cui è assolutamente inappropriato il suo utilizzo, Quando usarla a scopo terapeutico e in che modo, va bene sempre integrarla?.
Queste sono solo alcune delle domande a cui avrai risposta, inoltre potrai fare domande online e se pertinenti verranno poste al dott. Paolo Giordo.
📖 Lista delle Domande:
✅ Che cos’è la Vitamina C? Dove si trova?
✅ Quali sono i Ruoli Biologici che ha la Vitamina C nell’essere umano?
✅ Come avviene l’assorbimento della Vitamina C?
✅ Ci puoi parlare di qualche studio importante che è stato fatto sulla vitamina C?
✅ Come si determina la carenza di Vitamina C?
✅ Quali sono le dosi giornaliere raccomandate dai LARN e quale integratore è meglio assumere, acido L-ascorbico, ascorbato di sodio, ascorbato di potassio, ascorbato di potassio con ribosio? Ha senso frazionarla in giornata?
✅ Spesso si va oltre tali dosi, perchè? Quando si va oltre tali dosi, possono esserci effetti collaterali?
✅ In quali circostanze viene fatta dose di vitamina C in vena?
✅ E’ vero che cura il raffreddore?
✅ C’è bisogno di altre integrazioni se utilizzo la vitamina C? (intendo dire se la vitamina C lavora meglio in presenza di qualche altra vitamina o sale minerale oppure cambia poco)
✅ Alti dosi di vitamina C sono pericolose?
✅ La vitamina C rinforza il sistema Immunitario?
✅ E’ Vero che fluidifica il sangue?
✅ La vitamina C si prende SEMPRE o va sospesa, e ogni quanto è per quanto tempo?
✅ Interazioni con altri farmaci? Mi spiego: se si assumono altri farmaci, magari di quelli salvavita o comunque inevitabili per la presenza di patologie, potrebbe avere controindicazioni e se sì, con quali la Vit. C interagisce negativamente e quindi è assolutamente da evitare?
✅ Vitamina C e tumori , esistono delle evidenze scientifiche o no?
✅ E’ indicata usarla mentre si segue il protocollo coimbra ad alte dosi di Vitamina D?
✅ Vitamina C nei bambini, è indicata? Quali dosaggio?
✅ Dal momento che la Vit c chela i metalli pesanti è necessario integrare anche altri elementi per chelare ottimamente? E molte altre domande a cui troverai risposta.
https://alimentiamolasalute.org/user/register

Buonasera da “Alimentiamo la salute”, a grande richiesta, torniamo con il Dott. Paolo Giordo dopo l’evento sulla Vitamina D, parliamo questa volta della Vitamina C ma, prima, diciamo due parole sul Dott. Paolo Giordo . Intanto è un medico omeopata, fitoterapeuta, nutrizionista, è nato e vive a Grosseto, ed esercita la professione in Toscana, quindi a Grosseto, a Roma, a Firenze. Utilizza anche la medicina complementare ed è un esperto del Metodo Coimbra.

Domanda – Ci vuoi spiegare esattamente cosa è lo Scorbuto e quali i suoi sintomi?

Domanda – Che non c’entra niente con gli scorbutici?

Domanda – Quindi, in qualche modo, va anche a lavorare sulle emozioni e sugli stati di animo?

Domanda – Quali sono i ruoli biologici che ha la Vitamina C nell’essere umano?

Tutto questo si ha in presenza di Vitamina C.

Domanda – Infatti, anche per il Ferro non-eme quindi per il Ferro non-eme c’è bisogno di utilizzare Vitamina C per attivare?

Domanda – Ci puoi parlare di qualche studio magari importante che è stato fatto sulla Vitamina C? Che ne hanno parlato, se ce ne è uno in particolare che ti ha colpito?

Domanda – E come si determina, diciamo, visto che abbiamo parlato prima dello Scorbuto e immagino che nessuno voglia arrivare ad averlo. Come determino se ho una carenza di Vitamina C?

Lo scorbuto oggi praticamente non ce l’ha praticamente nessuno ma ci sono moltissime persone che hanno una forma sub-clinica di scorbutocioè chepresentano dei sintomi vaghi che sono legati ad una carenza di Vitamina C e, infatti, se andiamo a dosarla in queste persone, ne sono carenti e questo è unoscorbuto sub-clinico che è molto diffuso. Questo provoca anche delle alterazioni immunitariee quindi sono tutte cose , come abbiamo detto della Vitamina D a suo tempo, adesso diciamo che anche la Vitamina C è fondamentale per le nostre difese immunitarie.

Domanda- Quindi, facci capire, la Vitamina C, la prima domanda da fare ad un paziente è se mangia frutta, verdura cruda? Se non la mangia, qualche problema, penso sicuramente, con la Vitamina C ce l’avrà.

Domanda – Quindi, una prima indagine si potrebbe già fare comprendendo quali siano le abitudini alimentari della persona, giusto?

Domanda – Quali sono le dosi giornaliere raccomandate dai LARN e quale integratore è meglio assumere? Acido L- Ascorbico, Ascorbato di sodio, Ascorbato di potassio con ribosio. Ha senso frazionarli in giornata?

Primo, chi è che ha una maggiore carenza di Vitamina C e quando si manifesta una maggiore carenza di Vitamina C per cui noi siamo spinti a doverne assumere in quantità molto più elevate? Allora, le carenze sono lo Stress Cronico, alzi la mano chi non ha uno stress cronico, io per primo, poi le Malattie Infettive, la Febbre, le Malattie Virali e Batteriche, tutte queste portano un iper consumo di Vitamina C e, quindi, deve essere, ovviamente, supplementata e, se noi dovessimo prendere 60, 80, 100 milligrammi di Vitamina C al giorno, non sarebbero minimamente sufficienti.

Vi cito un esempio che ho letto in un interessantissimo articolo di un grande studioso della Vitamina C Cathcart che, un giorno, fu punto da un ragno e si fece fare dalla sua infermiera (si misurò la sua quantità di Vitamina C ed era praticamente inesistente) allora si fece fare un bolo di 15 grammi di Vitamina C in vena. Bene, misurò nuovamente il quantitativo che era, di nuovo, pressoché a zero e soltanto al quarto, quinto giorno, non ricordo bene, di una somministrazione giornaliera di 15 grammi – grammi non milligrammi- riuscì a trovare una lieve sufficienza di Vitamina C nel corpo e questo perché la situazione infettiva che si era creata, necessitava di un quantitativo molto superiore di Vitamina C.

Quindi noi cosa dobbiamo fare ? Noi dovremmo prendere Vitamina C in quantità più elevate cioè, fino a 500 milligrammi la Vitamina C non fa praticamente nulla, tende a conservarsi, certamente ma quanto dura 500 milligrammi di Vitamina C nel nostro corpo? Dura anche, rimane un mese, un mese e mezzo la Vitamina C nel nostro corpo però a 500 milligrammi al giorno quindi ad un dosaggio minimo quasi irrisorio. Se, invece, noi ne prendiamo diversi grammi, allora, purtroppo, si verifica la seconda fasicitàdella Vitamina C cioè quella che dura poco, 30-40 minuti quindi, se noi ne prendiamo diversi grammi al giorno, ecco che dura poco. Perché? Perché attraverso i Reni noi la espelliamo con le urine.

Quindi, che cosa dovremmo fare? Dovremmo prendere la Vitamina C in modo frazionato, come tu hai accennato prima, per evitare che, dopo mezz’ora, se si prende solo una volta al giorno, dopo mezz’ora, 40 minuti, tu non hai più nulla e, se hai bisogno di Vitamina C che sia presente nel tuo organismo, devi farla in 3-4 volte al giorno magari 1 grammo per volta ma 3-4 volte al giorno.

Domanda – Fantastico E’ quello che ti chiedevo sull’Acido L- Ascorbico, Ascorbato di Sodio, di Potassio, cioè, quale dobbiamo usare? Quale è meglio utilizzare e in quali condizioni?

Domanda – Quindi l’utilizzo dell’uno o dell’altro cambia poco?

Domanda – Quindi questi LARN sarebbero un po’ da rivedere?

Quando inizio ad integrare la Vitamina C e non sono abituato ad integrarla che cosa succede alla persona? Ha bisogno di fare degli step oppure inizia subito con un grammo di Vitamina C? Oppure, cosa le può accadere se inizia subito a fare grosse dosi di Vitamina C?

Domanda – E può provocare una dissenteria, evacuare velocemente? Può capitare questa cosa?

Questo vuol dire che è il massimo di Vitamina C che il nostro organismo può ricevere. Allora si diminuisce sempre di 1-2 grammi o si torna alla dose precedentemente assunta e, quindi, si continua con quella dose.Questa è la Tolleranza Intestinale significa che il nostro organismo ha bisogno di dosi elevate. Certe volte possono essere 20-30 grammi al giorno di Vitamina C senza problemi. Se, invece, una persona sana, perfettamente in equilibrio, cheha magari una sua alimentazione ricca di frutta, verdura, agrumi, prende della Vitamina C non deve arrivare certo a 20-30 grammi. Certe volte anche 2 o 3 grammi bastano a provocargli diarrea perché vuol dire che il suo organismo non ne ha bisogno in quantità così elevate.

Domanda – Molto chiaro questo. Quindi non è che io mi devo abituare, man mano, a dosi elevate? Man mano, diciamo che ho la quantità di Vitamina C giusta, pian piano dovrebbe calare questa dose, giusto?

Domanda – In quale circostanza vengono fatte dosi di Vitamina C in vena?

contaminate dall’esplosione di Fukushima in Giappone della centrale Nucleare che avevano delle ustioni molto gravi in tutto il resto del corpo, furono trattati con dosi di 15 gr. di Vitamina C ciascuno al giorno. Quelli che furono trattati con queste dosi effettivamente non svilupparono nessun problema o effettocollaterale dalla loro esposizione.

Domanda – Quali esami devono essere fatti per vedere una possibile carenza?

Domanda – Quindi, io assumendo 6 gr. di Vitamina C al giorno e non avendo problemi intestinali, significa che necessito di più grammi?

Domanda – Siccome nella frutta e nella verdura ci sono, a parte la Vitamina C, tante altre vitamine, oligoelementi, mi chiedevo ma, il fatto di isolarla, può essere un problema? O va integrata con altre vitamine se la utilizzo – diciamo – con un supplemento?

Perché appunto la Vitamina C essenzialmente si trova in frutta e verdura dove, in qualche modo, all’unisono queste diverse Vitamine, diversi Oligoelementi che, come in una orchestra, suonano insieme. In questo caso la Vitamina C posso prenderla da sola tranquillamente oppure è meglio utilizzare qualcos’altro insieme?

Domanda “Fresca” non significa da frigo, giusto?

Domanda – La gente magari pensa sia fresca perché l’ha appena comprata. Si intende, immagino, frutta matura in pianta.

calcoli renali perché si dice che la Vitamina C è un acido, l’acido ascorbico, e i calcoli precipitano, normalmente, in ambiente acido per cui, ergo, precipita i calcoli renali nelle persone che ne prendono molta. Allora, questo devo dire, che non è vero, è una affermazione falsa e, a corroborare questo, posso citare degli studi che sono stati fatti su oltre 80.000 pazienti trattati per 14 anni con dosi elevate di Vitamina C senza una sola formazione di calcoli renali. La stessa verifica non solo su donne ma anche sullo stesso numero di uomini con lo stesso risultato. Quindi la Vitamina C NON forma i Calcoli Renali, se non in soggetti praticamente predisposti che, allora, lo formerebbe qualunque cosa.

Domanda – Certo. Ci sono due domande. Gregorio di Serio. Quindi – da come ha detto il dottore – assumere solo 500 milligrammi al giorno potrebbe essere controproducente tanto da favorire processi tumorali?

Domanda – Alte dosi di Vitamina C sono pericolose?

Domanda – Luigi Garzillo. La Vitamina C sintetica è uguale a quella che troviamo in frutta e verdura?

Domanda – Nel caso di bambini da quale età potrebbe essere importante cominciare a dare dei supplementi?

Domanda – Quindi, in questo caso, Acerola andrebbe benissimo e quale potrebbe essere il dosaggio corretto per questa necessità?

Domanda Come è meglio assumerla? A Tolleranza Intestinale?

Domanda – La Vitamina C è un antibiotico naturale?

Domanda – Rinforza anche il Sistema Immunitario?

rinforza il Sistema Immunitario, certo. L’Antiossidazione è fondamentale per un equilibrio immunitario.

Domanda – Luisa Tetti. E’ vero che fluidifica il sangue?

Domanda – Lalla Beatrice. La Vitamina C si prende sempre o va sospesa? E ogni quanto e per quanto tempo?

Domanda – Paola Loverro. Interazioni con altri farmaci. Mi spiego. Se siassumono altri farmaci, magari di quelli salvavita o comunque inevitabili per la presenza di patologie ad esempio, potrebbe avere controindicazioni e, se si, con quali la Vitamina C interagisce negativamente e, quindi, è assolutamente da evitare?

Domanda – Tiziana Gennari. Ho un’amica e una cugina con Sclerosi Multipla. Ho chiesto loro tante volte se prendono Vitamine. I loro medici non consigliano di prendere vitamine. Come mai?

Domanda – Forse i medici che lo glielo hanno consigliato non sono consapevoli di alcune cose.

Domanda – Cioè non è che essere medico per forza significa sapere tutto.

Domanda – Ok, tu sei curioso, sei andato un po’ oltre, altrimenti saresti forseuna delle persone che consiglierebbe di non farlo, giusto?

Domanda – Differenza tra Vitamina C e Vitamina C DSM?

Domanda – Guglielmo Serafini. Insufficienza Renale è controindicata. Anche in malattie acute? Tipo Polmonite?

Domanda – Anna Pasquali. Se inizio un percorso terapeutico con alte dosi di Vitamina C e, per qualsiasi motivo in futuro, dovessi interromperlo, rischierei la carenza grave? L’avitaminosi? Ho letto, da qualche parte, che questo rischio potrebbe esistere cioè che l’organismo, pur avendo grandi benefici, potrebbe assuefarsi a questa integrazione al punto di non poterne più fare a meno?

Domanda – Vitamina C e Tumori. Esistono delle evidenze scientifiche o no?

E che cosa significa? La Catalasi è l’enzima che scinde l’acqua ossigenata. L’acqua ossigenata quando entra nella cellula tumorale, siccome ha poca Catalasi, distrugge la cellula tumorale cioè diventa Cito-Tossica, tossica per la cellula tumorale. Nella cellula normale, dove c’è, invece, tantissima Catalasi, non c’è nessun problema, per cui non gli fa assolutamente nulla perché la Catalasi inattiva l’acqua ossigenata che, invece, è un composto tossico per la cellula.

che è stata provata anche in altri studi, anche insieme alla Chemioterapia.

Domanda – Vitamina C e Chemioterapia. E’vero che non si deve fare insieme e perché?

Domanda – E’ indicato usarla mentre si esegue – visto che sei anche un esperto del Protocollo Coimbra – utilizzarla in contemporanea col Protocollo Coimbra ad alte dosi di Vitamina D?

Vitamina C insieme ad alte dosi di Vitamina D perché le alte dosi di Vitamina D diciamo provocano un sovraccarico della funzione renale e la Vitamina C idem dal momento che è una escrezione renale. Però sul concetto di alte dosi c’è molto da discutere. Alcuni dicono che non si può dare più di 1 grammo. Questa è una fesseria. Secondo me si possono dare tranquillamente alcuni grammi al giorno senza problemi di sovraccaricare la funzione renale. 3 o 4 gr. tranquillamente e, in più, non c’è il pericolo di Calcoli Renali a questo dosaggio.

Glutatione che non soltanto è un chelante dei metalli pesanti ma partecipa alla rigenerazione della Vitamina C quindi è importante anche per questo. Acido Alfa Lipoico chela i metalli pesanti ma interviene insieme alla Vitamina C anzi ci sono degli studi tra l’altro con Acido Alfa Lipoico e la Vitamina C ad alte dosi in alcune patologie tumorali con ottimi risultati soltanto che è un Acido Alfa Lipoico per via endovenosa cosa che in Italia non si trova.

Domanda – Con Anemia Sideropenica si può integrare? Va in contrasto con Vitamina D e K2?

perché senza la Vitamina C non si formano le fibre del collagene, non si forma la matrice dell’osso sulla quale poi si depositano i vari sali, di calcio, di fosforo e così via. Nell’anemia certamente è molto utile integrarla.

Domanda – Melania Testa. Siccome ho la renella, prendere alti dosi di vitamina C potrebbe con il tempo causare la comparsa di calcoli?

Domanda – Dove si trova la Vitamina B6, in quali alimenti?

Domanda – Ci sono degli alimenti ricchi di Vitamina B6?

Domanda – Mariangela Talamo. Potrebbe dare problemi con un piccolo adenoma surrenale? La sua tolleranza sono 4 grammi.

Domanda – Sono molti i centri abilitati o, comunque, dove fanno Vitamina C in vena?

Domanda – Vitamina C e Pemfigo?