E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo” di Marco Poli

Premessa
Si rileva a colpo d’occhio che oltre la metà sono asintomatici, ma li chiamano ancora “pazienti” e questo è l’errore fondamentale.
Finché una persona non presenta sintomi non è malata.
Si rileva inoltre, un bassissimo indice di malati critici e altri che necessitano ricovero.

Secondo i Dati ISTAT il Bilancio demografico nazionale al 31 dicembre 2019 rileva che la popolazione residente in Italia ammonta a 60.244.639 unità

Pertanto
  • visto che i restanti 59 milioni e 700mila (circa) abitanti godono di ottima salute, salvo averli spaventati oltremodo da un anno
  • visto che sono in via di potenziamento le cure domiciliari
  • visto che il Covid è curabile e si guarisce nel 95% dei casi,

ci chiediamo, ormai sempre piu’ numerosi, perché questa ostinazione a correre rischi con Vaccini che stanno creando così tanti effetti avversi?

E perché si continua a chiudere l’Italia?

Non sto negando o minimizzando la situazione pandemica, ma questi provvedimenti di chiusura rischiano di essere peggiori del male.

Non si capisce come sia stato possibile accellerare tutte le fasi di sperimentazione preclinica e clinica, per arrivare ad una immediata e precose commercializzazione dei vaccini, messi comunque tutti sotto sorveglianza speciale da parte delle agenzie dei farmaci.

Leggiamo su questo sito le prassi per la produzione e sperimentazione dei vaccini.
Notizie degli effetti avversi da Vaccino
La buona nuova, è che finalmente vengono aperte inchieste sui non pochi eventi esiziali accaduti nelle ore e nei giorni successivi le iniezioni.
2
Ricordo che il nostro Paese è campione d’Europa per il numero di reazioni avverse ai vaccini ”anti-Covid” [2], ma, sinora e al contrario di UK [3][4] e USA [5], nemmeno 1 decesso è stato correlato al Sacro Vaccino.
Note

Qualche numero

da un post pubblico di Marco Poli – 4 Marzo 2021

  • primo posto per quelle al vaccino ad mRNA di Pfizer-BioNTech { 27.917, [7], vedi immagine allegata al post }.

E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo”.

2
Tra i dati, come detto, spicca quello delle reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech registrate in Italia, nettamente superiori a quelle registrate negli altri Paesi : reticenza alla segnalazione nei Paesi esteri, oppure problemi nella corretta conservazione di QUEL particolare vaccino nel nostro Paese ?
Ricordo che il vaccino Pfizer-BioNTech doveva essere conservato tra i 60° e i 90° sottozero [15]:

9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
Conservazione: prima della diluizione, conservare a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

oggettiva carenza di frigoriferi capaci di contenere stock ingenti del prodotto nell’intervallo di temperatura dato, e che le imprese produttrici delle macchine hanno lamentato di non avere ricevuto sufficienti caratteristiche tecniche per la fabbricazione dal Commissariato all’emergenza capeggiato fino a pochi giorni fa da Domenico Arcuri, né dal Ministero della Salute [17]:

La domanda legittima è :

nel nostro Paese, sono state registrate così tante reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech perché vari stock non sono stati conservati adeguatamente e pertanto sono stati iniettati [n] preparati ammalorati nei corpi delle cavie ?

3
decesso dello 0,03% della popolazione terrestre [20].
=
Note

  • Agenzia europea per i medicinali (EMA)”, Unione Europea.
  • [2] EMA, sito ufficiale.

  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223838122677503 ].
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19); vaccino ChAdOx1 nCoV-19 (detto anche AZD1222 ) di AstraZeneca
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 MRNA VACCINE MODERNA (CX-024414); vaccino CX-024414 (detto anche mRNA-1273 ) di Moderna.
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN); vaccino Tozinameran (detto anche BNT162b2, Comirnaty ) di Pfizer-BioNTech.
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223594610709856 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223652739683044 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223662077116474 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223992390214095 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224029007209497 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224039422149864 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224047296466717 ].
  • ALLEGATO I. RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO”, EMA, { PDF }.
  • .
  • In caso di reazioni avverse al vaccino anti-Covid, chi paga? Noi. [ … ] la responsabilità non è in alcun modo dell’azienda farmaceutica.”, in ”Vaccino Covid, in caso di effetti collaterali chi paga? Tutti i dubbi sui contratti con la Ue”, Miriam Carraretto, QuiFinanza, 6 febbraio 2021.
  • ‘WHO Coronavirus Disease (COVID-19) Dashboard”, WHO;
    arrotondando, la percentuale dei decessi sulla popolazione complessiva è risolta con la proporzione :

    • 2,5 M : x = 7.850 M : 100 →
      x = 2,5 M * 100 / 7850 M →
      x = 0,0318471337579618 ≈ 0,03

Perché essere rifiutati fa male: un comune sistema di allarme neurale per il dolore fisico e sociale

Naomi I. Eisenberger Matthew D. Lieberman

Studio originale

Astratto

[1]. Tuttavia, sentirsi socialmente estranei è davvero paragonabile al provare dolore fisico o è solo una licenza poetica? Questa revisione presenta prove che suggeriscono che la somiglianza tra dolore fisico e sociale non si esaurisce con questa sovrapposizione linguistica, ma si estende al modo in cui il cervello umano elabora entrambi i tipi di dolore. Proponiamo che, sulla base delle somiglianze nello scopo, nel processo e nella funzione, il dolore fisico e sociale condividano parti dello stesso sistema sottostante per il loro funzionamento.

1 . Una sovrapposizione tra dolore fisico e sociale

[1] . Questo sistema condiviso è responsabile del rilevamento di segnali che potrebbero essere dannosi per la sopravvivenza, come il pericolo fisico o la separazione sociale, e quindi per il reclutamento dell’attenzione e la gestione delle risorse per ridurre al minimo la minaccia.

[2] . A causa della sua avversione, il dolore cattura l’attenzione, interrompe il comportamento in corso e motiva l’azione volta a ritrovare la sicurezza e mitigare l’esperienza dolorosa [3]. Se la necessità di mantenere uno stretto contatto con la madre per nutrimento e protezione è cruciale per la sopravvivenza dei mammiferi, provare dolore per la separazione sociale sarebbe un modo adattivo per prevenire le conseguenze dannose della separazione materna.

[4] . Il dolore sociale è definito come l’esperienza angosciante derivante dalla percezione della distanza psicologica effettiva o potenziale dagli altri vicini o da un gruppo sociale (vedi Box 1 ) . Questo è parallelo alla concezione di Bowlby del sistema di attaccamento del bambino che monitora la distanza fisica dal caregiver e suscita angoscia una volta superata una certa distanza [5] , ma tiene conto del senso astratto e implicito della distanza psicologica a cui gli adulti sono sensibili.

Riquadro 1

Box 1. Il legame tra rifiuto sociale e autostima

[47] . Coerentemente con questo punto di vista, un’elevata autostima è stata associata al benessere psicologico, mentre una bassa autostima è stata associata a maggiore depressione, ansia e altri problemi psicologici [48] . Tuttavia, la ricerca suggerisce che potrebbe non essere “l’autostima” di per sé a contribuire al benessere psicologico, ma piuttosto lo stato di connessione sociale che è alla base di questo costrutto.

48 , 49 , sostenendo che l’autostima è una misura del grado in cui un individuo è incluso o escluso dagli altri. Data l’importanza dei legami sociali per la sopravvivenza umana, è importante essere in grado di monitorare la propria accettazione o rifiuto all’interno di un gruppo sociale. Allo stesso modo in cui un indicatore del carburante fornisce una lettura della quantità di gas in un’auto per evitare che i serbatoi siano vuoti, l’autostima potrebbe fornire una lettura dello stato di inclusione di una persona per prevenire l’esclusione [48] .

48 , 49 . Inoltre, essere socialmente ostracizzati o esclusi durante un gioco di lancio della palla interattivo e computerizzato (Cyberball) giocato su Internet, apparentemente con altri, causa una riduzione dell’autostima [50] . Forse la cosa più sorprendente, però, è che anche quando ai partecipanti viene detto che stanno giocando con un programma per computer e che i giocatori computerizzati smetteranno di lanciargli la palla, i partecipanti segnalano comunque una minore autostima dopo il gioco [51] .

[24], ai partecipanti è stato impedito di giocare a lancio di palla, apparentemente a causa di difficoltà tecniche, in una condizione di “esclusione implicita”. I partecipanti guardavano gli altri giocare senza di loro, in quella che sembrava un’esclusione, sebbene i partecipanti sapessero consapevolmente che gli altri giocatori non li stavano escludendo. Tuttavia, l’esclusione implicita ha prodotto un’attività dACC indistinguibile dall’esclusione esplicita. Questi studi suggeriscono che la capacità dell’esclusione sociale di causare dolore sociale e diminuire l’autostima potrebbe essere così potente che la semplice visione di una scena che assomiglia al rifiuto produce questi effetti. Proprio come la conoscenza cosciente di un’illusione visiva non impedisce che si verifichi, la conoscenza cosciente che non si è effettivamente esclusi attivamente non impedisce l’attività dACC o una diminuzione dell’autostima.

2 . Una base neurale comune

[6] . I pazienti che si sono sottoposti a cingulotomie per dolore cronico riferiscono di essere ancora in grado di sentire il dolore ma che non li disturba più [6] , evidenziando il ruolo dell’ACC nella componente angosciante, piuttosto che sensoriale, del dolore fisico.

[7] . Numerosi studi di neuroimaging hanno evidenziato il ruolo del dACC nella sensazione di spiacevolezza del dolore fisico 8 , 9 , 10 , 11 ; mentre la corteccia somatosensoriale e l’insula posteriore sono state associate agli aspetti sensitivo-discriminatori del dolore [11] . In particolare, livelli crescenti di attività dACC corrispondono a livelli crescenti di spiacevolezza del dolore auto-riferita 8 , 9 , 10 , 11. Pertanto, gli individui che sono predisposti al dolore mostrano una maggiore attività di dACC e riferiscono livelli maggiori di spiacevolezza percepita alla stimolazione dolorosa [12] .

[13] . Parallelamente a questi comportamenti appena acquisiti, il giro cingolato compare per la prima volta, filogeneticamente, anche nei mammiferi e quindi potrebbe contribuire a questi comportamenti [13] .

16 , 17 , mentre la stimolazione elettrica del dACC nei macachi porta alla produzione spontanea di vocalizzazioni di angoscia 18 , 19 . Inoltre, l’ablazione dell’ACC nei macachi porta a una diminuzione del comportamento affiliativo 20 , 21, che potenzialmente riflette una ridotta necessità di vicinanza sociale poiché la separazione sociale non è più angosciante.

22 , 23 . In uno studio, il tasso di sopravvivenza dei cuccioli di ratto le cui madri avevano lesioni cingolate era solo del 12% [23] , evidenziando l’importanza del cingolato nel promuovere il contatto madre-bambino e nel facilitare la sopravvivenza della prole. Due studi di neuroimaging umano sono generalmente coerenti con questi risultati 14 , 15 .

[24] . I partecipanti sono stati scansionati mentre giocavano a un gioco di lancio della palla computerizzato, presumibilmente con altri due, e alla fine sono stati esclusi dal gioco (vedi Figura 1 a). Nell’esaminare l’attività neurale durante l’esclusione, rispetto all’inclusione, i partecipanti hanno mostrato una maggiore attività in dACC (vedi Figura 1 b). L’entità dell’attività dACC era fortemente correlata alle auto-segnalazioni di disagio sociale avvertito durante l’episodio di esclusione (vedi Figura 1 ce Box 2 ) .

Riquadro 2

Box 2. La regolazione neurale del dolore

Figura I a) [24] . Questa stessa regione prefrontale è stata attivata anche in uno studio di neuroimaging sugli effetti placebo quando i partecipanti hanno ricevuto una stimolazione dolorosa all’intestino [8] ( Figura I b) ed è stata riportata in più di una dozzina di studi di neuroimaging del dolore [52] . Sebbene RVPFC sia stato attivato insieme a dACC negli studi sul dolore sociale e placebo, c’era una forte relazione negativa tra queste attivazioni tale che una maggiore attivazione di RVPFC era associata a una minore attivazione di dACC e meno disagio auto-riferito tra i partecipanti (cf [53] ). Questi risultati suggeriscono che RVPFC potrebbe svolgere una funzione di autoregolamentazione interrompendo il dolore associato all’attività di dACC.

8 , 54 . Inoltre, RVPFC è stato implicato nell’inibizione dei processi motori, cognitivi e affettivi e possiede connessioni efferenti proiettate a dACC 55 , 56 .

[57] . Parallelamente ai risultati del dolore, in questo studio, i partecipanti che hanno generato più attività RVPFC durante l’attività di etichettatura tendevano a generare attivazioni dell’amigdala più deboli.

3 . Una base computazionale comune

I processi che condividono lo stesso circuito neurale spesso condividono alcuni degli stessi meccanismi computazionali [25] . In diversi studi di neuroimaging e modellizzazione computazionale, è stato dimostrato che il dACC agisce come un rivelatore di conflitti o discrepanze, attivato da conflitti di risposta comportamentale, come quelli prodotti nel task Stroop [26] . Inoltre, il dACC potrebbe essere sensibile a conflitti di obiettivi, violazioni delle aspettative ed errori più in generale 27 , 28 (vedere Box 3 ) . Il rilevamento della discrepanza in dACC porta ad attivazioni prefrontali che promuovono risposte top-down contestualmente appropriate per risolvere la discrepanza [29] .

Riquadro 3

[26] , durante la stimolazione dolorosa [11] e durante compiti emotivi che coinvolgono il ricordo di emozioni emotive. esperienze [58] . Una revisione influente di questa letteratura ha suggerito che l’ACC dorsale (dACC) è coinvolto nei processi cognitivi, mentre l’ACC rostrale-ventrale (rACC) è coinvolto nei processi emotivi [58] . Tuttavia, questa analisi non includeva studi sul dolore fisico. Intuitivamente, gli studi sul dolore dovrebbero raggrupparsi all’interno della divisione affettiva rostrale dell’ACC, ma invece tipicamente attivare dACC [11]. Pertanto, le attivazioni di dACC al dolore rimangono inspiegabili o sorprendentemente relegate alla suddivisione “cognitiva” dell’ACC. Ciò pone una sfida alla spiegazione cognitiva / affettiva dell’attività ACC.

[26] . Questa teoria è stata applicata principalmente al conflitto cognitivo ed è stata quindi tipicamente associata all’attività dACC. Tuttavia, alcune teorie sull’emozione suggeriscono che i conflitti o le interruzioni degli obiettivi e dei piani si traducono in forti risposte emotive 59 , 60 . Pertanto, il rilevamento dei conflitti potrebbe essere un importante processo computazionale alla base anche dei processi emotivi.

Figura I ) .

[61] , implica una rappresentazione simbolica del conflitto che si è appena verificato, ovvero l’errore. Allo stesso modo, le emozioni discrete sono spesso definite come aventi un oggetto o un evento focale, in contrasto con gli stati d’animo, come l’ansia, che non lo fanno [62] . Almeno alcuni studi su affetti ed emozioni dimostrano una divisione dorsale / rostrale tale che le induzioni di emozioni attivano rACC mentre le induzioni di ansia attivano dACC 63 , 64 . Infine, Ploghaus et al. [65] dati recentemente rivisti che suggeriscono che il dolore atteso attiva rACC, mentre il dolore inaspettato attiva dACC. Questa distinzione suggerisce che, come per il dolore fisico, il rigetto sociale atteso dovrebbe attivare rACC, mentre il rigetto inaspettato dovrebbe attivare dACC. È necessaria una revisione approfondita della letteratura per determinare quanto dei risultati esistenti si adattano a questo resoconto alternativo. Tuttavia, gli studi sul dolore presentano una sfida all’attuale concezione cognitivo / affettiva della funzione ACC e richiedono ulteriori indagini.

[30] , le correlazioni fenomenologiche e computazionali dell’attività di dACC sono state raramente studiate insieme. Tipicamente, gli studi sul dolore fisico o sociale hanno esaminato il ruolo di dACC nel disagio piuttosto che nel rilevamento della discrepanza, mentre gli studi sui meccanismi computazionali alla base della funzione dACC hanno esaminato il suo ruolo nel rilevamento della discrepanza piuttosto che nel disagio. In uno studio che ha esaminato l’attività dACC sia per un’attività di rilevamento di discrepanze che per un’attività di dolore, è stato riscontrato che queste attività attivavano per lo più sezioni adiacenti, ma a volte sovrapposte di dACC in sei soggetti [30]. In un altro studio che ha esaminato l’attività di dACC sia per un compito cognitivo (sebbene non un compito di rilevamento della discrepanza) che per un compito del dolore, si è scoperto che il compito cognitivo attivava una parte più anteriore e superiore di dACC; mentre il compito del dolore attivava una parte più posteriore di dACC [31] . Tuttavia, nessuno studio ha esaminato se le vere attività di rilevamento delle discrepanze e le attività del dolore attivano la stessa regione di dACC all’interno di un ampio campione.

[1]), il nevroticismo, la tendenza disposizionale a sperimentare angoscia e affetto negativo, fortemente correlato (r = 0,76) con l’attivazione dell’ACC a un compito di rilevamento della discrepanza non angosciante. Insieme, questi studi suggeriscono che il rilevamento della discrepanza e il disagio potrebbero essere due processi complementari che supportano il sistema di allarme del cervello nell’ACC.

4 . Conseguenze della sovrapposizione

[41] , porta a una minore immobilità nei ratti in presenza di un compagno [42] e suscita meno reazioni emotive nei capretti in presenza di la loro madre [43]. Allo stesso modo, negli esseri umani, la presenza di supporto sociale aumenta la tolleranza alla stimolazione dello shock elettrico [44] e diminuisce i livelli di dolore auto-riferito durante un’attività di pressione a freddo [45] .

[2] . Inoltre, recentemente si è scoperto che gli antidepressivi, spesso prescritti per l’ansia o la depressione derivanti da fattori di stress sociale, alleviano anche il dolore fisico [46] e ora vengono prescritti regolarmente per trattare il dolore cronico.

5 . Conclusione

Box 4 ) .

Riquadro 4

Box 4. Domande per ricerche future

• Se il dolore fisico e sociale si sovrappongono in parti dei loro circuiti neurali sottostanti, questi due tipi di dolore potrebbero mostrare conseguenze comportamentali o sulla salute simili?

Ringraziamenti

Riferimenti

Eisenberger, NI e Lieberman, MD Perché fa male essere esclusi: la sovrapposizione neurocognitiva tra dolore fisico e sociale. In The Social Outcast: Ostracism, Social Exclusion, Rejection, and Bullying (Williams, KD et al. , Eds), Cambridge University Press, (in stampa).
J. Panksepp Neuroscienze affettive , Oxford University Press ( 1998 )
H. Merskey , N. Bogduk (a cura di) , Classificazione del dolore cronico: descrizione delle sindromi da dolore cronico e definizione dei termini del dolore ( 2a edizione ) , IASP Press ( 1994 )
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Meccanismi psicologici e neurali della dimensione affettiva del dolore
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I correlati neurali degli effetti placebo: un resoconto di interruzioni
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9 -P. Rainville , et al. Affetto del dolore codificato nel cingolato anteriore umano ma non nella corteccia somatosensoriale
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Possibilità di utilizzare la fMRI per studiare le madri che rispondono al pianto del neonato
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Il giro cingolare: area 24
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Mente umida: The New Cognitive Neuroscience , Free Press ( 1992 )
Monitoraggio dei conflitti e controllo cognitivo
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Analisi dei processi esecutivi: funzioni strategiche vs. funzioni valutative della corteccia cingolata anteriore
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Paure sociali, di sangue / lesioni e agorafobiche in pazienti con dolore cronico fisicamente inspiegabile: sono clinicamente significative?
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Taylor, SE Supporto sociale. In Oxford Handbook of Health Psychology (Friedman, HS and Silver, RC, eds), Oxford University Press (in corso di stampa).
Revisione sistematica dei fattori psicosociali sul lavoro e nella vita privata come fattori di rischio per il mal di schiena
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Supporto sociale e recupero a lungo termine dalla chirurgia coronarica: effetti su pazienti e coniugi
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Modulazione delle risposte emotive: effetti di una rete neocorticale sul sistema limbico
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Mente ed emozione , Wiley ( 1975 )
Piani e struttura del comportamento , Holt ( 1960 )
Una dissociazione mediana tra elaborazione degli errori e monitoraggio dei conflitti di risposta
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Operatori Sanitari che ballano, poi si lamentano… Piacerà ai parenti delle vittime?

 

 




 L’importante è non morire di Corona Virus

Poi se uno muore di depressione per mancanza di sole,

se uno muore di solitudine perché non ha nessuno in casa con cui scambiare due chiacchiere,

se uno muore per mancanza di ossigeno perché si sente soffocare,

se uno muore perché scannato dal consorte reso ancora più violento da questa reclusione forzata,

se uno muore di follia perché esasperato dall’essere costretto a vivere in un appartamento di 40m quadri,

se uno muore di fame perché la sua attività è stata chiusa e rischia il fallimento.

Se uno muore di rabbia perché non può dare il suo estremo saluto a un caro che muore nell’indifferenza,

se uno muore di angoscia perché vive una situazione difficile che senza “prese d’aria” non può più sostenere,

se uno muore perché non può più praticare lo sport che lo faceva sentire vivo,

se uno muore perché ha troppo bisogno di un abbraccio o di un contatto fisico,

se uno muore denigrato e seppellito dalla cattiveria della gente perché non indossava una inutile mascherina.

Se uno muore perché non ha nemmeno più il conforto della sua pratica religiosa,

se uno muore perché ha perso la cosa più preziosa che è la libertà,

se uno muore di panico perché l’informazione ufficiale non fa che sollecitarlo e nutrirlo e accrescerlo…

ecco se uno muore di altro che non sia il Corona Virus non ha alcuna importanza.

Non gliene importa un fico secco a nessuno.

di Ely Yum


Si può non vivere per non morire?

 

 

 


Tristezza: l’importanza di essere tristi

 




Istruzioni in 10 punti per non farsi manipolare dalle notizie sulla salute

di Mauro Sartorio da 5LB Magazine

Siamo sommersi dalle notizie sulla salute.
Tutti i giorni abbiamo a che fare con titoli più o meno eclatanti su nuove scoperte, fattori di rischio e con il gergo della ricerca scientifica che filtra attraverso i giornali.
Nella maggioranza dei casi si tratta di studi quantitativi, pervasi dalla statistica e dal suo linguaggio.
È la lingua della Medicina Basata sulle Prove di Efficacia che, con solide competenze statistiche, cerca di farsi spazio per comunicare quali interventi sanitari funzionano e quali no.
Nonostante tutto, la buona notizia è che sta lentamente prendendo piede.

I 10 punti che seguono sono alcuni dei fondamenti tecnici del lavoro di 5LB Magazine nella revisione delle notizie sulla salute.
10 PUNTI A CUI PRESTARE ATTENZIONE NELLA VALUTAZIONE DEGLI STUDI E DELLE NOTIZIE SULLA SALUTE

Indice:

1- Rischio relativo e rischio assoluto
3- Studi su animali e in vitro
4- Fase dello studio
5- I traguardi surrogati
6- Notizie dai congressi scientifici
7- Conflitti di interesse
8- Approvazione al commercio
9- Il BioHype
10- Allarmismo mediatico

Prima di iniziare con il punto 1 facciamo una premessa: questa guida dà per scontato che la notizia che si legge sia vera, verificata e riporti riferimenti a studi pubblicati da fonti affidabili.
Ripeto: si applicano questi punti quando la notizia è verificata su diverse fonti e riporta i riferimenti agli studi originali.
Il problema delle notizie inventate va risolto a priori e non riguarda questo decalogo.

1- Rischio relativo e rischio assoluto

Avrai letto numerose volte titoloni sui giornali del tipo


È molto semplice giocare con i numeri: se il rischio di morte per tumore al seno è di 2 su 2000 casi e lo screening mammografico riduce questo rischio a 1 donna su 2000, la riduzione del rischio relativo è di ben il 50% (1 è il 50% di 2).

Il dato è quindi vero ma manipolatorio.

ALCUNI ESEMPI

  1. È proprio andata così con gli screening al seno, la cui efficacia è in questo modo sovrastimata: approfondisci per comprendere il problema.
  2. Infatti quando le prime campionature epidemiologiche hanno verificato il denominatore dei contagi, le stime di letalità si sono ridotte fino a 85 volte riportando Covid19 al rango di una influenza stagionale.
  3. Secondo il National Institutes of Health americano, la riduzione della pressione arteriosa abbatte del 33% i rischi cardiovascolari (infarti) e del 32% i rischi di decesso.
    Purtroppo la notizia riferiva solo il rischio relativo, mentre quello assoluto è rispettivamente di 0,8% e 1,3%.
    NNT (number needed to threat), 1 persona su 100 avrà un beneficio dal trattamento per ridurre la pressione vascolare, 99 persone non avranno alcun beneficio ma potenziali effetti collaterali.
  4. [aggiornato 2021] I famosi vaccini per Covid19 sono stati venduti alla popolazione sulla base di grandi proclami di efficacia al 95%.Al di là dei problemi di trasparenza e conduzione degli studi (i dati grezzi non sono pubblici e per di più la fase 3 non è stata portata a termine), stiamo effettivamente parlando di un valore relativo su piccoli numeri, che per Pfizer si traduce in valore assoluto in 0,84%. Cioè: il presunto vantaggio assoluto del farmaco nel prevenire sintomi sarebbe dello 0,84%.
    I numeri parziali (abortiti) di 6 mesi di fase 3:

    1. totale vaccinati 18198, 8 con sintomi Covid, percentuale 0,04%.
    2. totale con placebo 18325, 162 con sintomi Covid, in percentuale 0,88%
Questo problema si amplifica quando i benefici di un trattamento sono riportati in termini relativi, mentre i danni sono riportati in termini assoluti.
La questione ha radici giornalistiche ma si infiltra anche nella ricerca stessa, quando i ricercatori pubblicano abstract in termini relativi senza comunicare i valori assoluti.

Fonte: Harding Center For Risk Literacy

PERCHé È IMPORTANTE

Se non si conosce il reale grado dei probabili benefici di una terapia, non si può fare scelte consapevoli in rapporto ai possibili eventi avversi.

E viceversa, un rischio comunicato in termini assoluti può essere percepito come abnorme se non messo in relazione a rischi comuni.

COSA FARE

Quando ti imbatterai in notizie dai numeri eclatanti (20%, 30%, 70%…), presta attenzione: 30% di cosa? Si tratta di una differenza assoluta o relativa?

2- “Correlazione” non è uguale a “causa”

Significa che, se A e B variano in modo correlato, non si può stabilire se A causa B, se B causa A, o se A e B sono entrambe causate da un C ignoto e non hanno influenza diretta tra di loro.
Solo gli RCT (studi randomizzati controllati) possono avvicinarsi a una relazione di causa ed effetto.
Gli RCT funzionano così:
un gruppo di individui con caratteristiche casuali viene esposto ad A (gruppo sperimentale) e un altro gruppo si controlla che non ne venga esposto (gruppo di controllo).
placebo).
Poiché tutte le altre variabili di vita sono casuali e uguali tra i due gruppi, ogni risultato finale che emerge diverso nel gruppo sperimentale deve dipendere da A.
Per questa alta affidabilità gli studi RCT sono considerati il gold standard nella ricerca farmaceutica.

Le ipotesi di legame tra A e B in uno studio osservazionale sono invece, alla meglio, speculazioni.

Il linguaggio usato nella comunicazione sui giornali allora diventa cruciale.
ALCUNI ESEMPI
  1. Mangiare pesce preserva la vista. Fonte: WebMD
    Titolo che induce a credere che mangiando pesce si proteggano gli occhi.
    In realtà si tratta di uno studio osservazionale che ha trovato in chi mangia pesce una volta a settimana una minore incidenza di maculopatia.
    Tutte le altre variabili non sono controllate: la causa allora potrebbe risiedere in qualsiasi altro fattore, come nel vestire un cappello piuttosto che nel fatto di soffrire di manie di persecuzione.
    Da questo tipo di studi non si può evincere.
  2. Grande scoperta negli Stati Uniti, un’ora di camminata al giorno previene dal tumore al seno
    Come sopra.
    se non fai abbastanza mestieri di casa…
  3. Meno cicogne in Italia hanno causato il crollo della natalità
    “Con un’indagine demografica si è rilevata una diminuzione drastica della natalità in Italia.
    Si è altresì visto che nello stesso periodo la migrazione delle cicogne ha ridotto il numero di esemplari presenti sul territorio.
    Effetto Cicogna consiste propriamente nel mettere in relazione di causa due fattori che possono non avere alcun collegamento fattuale. 
  4. Gli alcolici causano 7 diversi tumori, più si beve più il rischio sale.
    Anche qui ci troviamo di fronte ad uno studio osservazionale, che ha voluto giustificare la relazione di causalità con una risposta proporzionale alla dose, cioè chi meno beve (A) meno rischia il cancro (B).
    Nonostante sembri un assurdo, questa ipotesi nel modello delle 5 Leggi Biologiche si rivela in tutta la sua limpidezza.

PERCHé È IMPORTANTE

I titoli dei giornali sono quelli che abbiamo visto negli esempi, e li conosciamo molto bene perchè ne siamo bombardati tutti i giorni.
Il lettore medio come anche il giornalista medio non conosce le procedure della ricerca scientifica (peraltro più articolate di come le esponiamo qui) e interpreta come può, veicolando messaggi distorti.
COSA FARE
Quando si parla di “causa” presta attenzione al tipo di studio a cui si fa riferimento.

Lo studio osservazionale è quello che può generare gli effetti cicogna più clamorosi.

Quandanche fossi di fronte ad un RCT, considera che potresti trovare una revisione sistematica sul tema, la quale potrebbe fornirti una qualità di evidenza ancora maggiore.

E considera anche questo: se vogliamo guardare ancora più a fondo, la “cause dei fenomeni” è un ambito che sfugge alla ricerca sperimentale e, infatti, appartiene di più a quello filosofico.
Ma in questa sede restiamo pratici.

3- Studi su animali e in vitro

Quante volte avrai letto titoloni del tipo
Spesso, troppo spesso, i quotidiani riportano con grande clamore risultati di ricerche, senza dare peso sufficiente al fatto che si tratti di studi in vitro o su animali.
Un qualsiasi risultato in vitro o su animali non può essere nemmeno avvicinato a presunte possibilità di successo sugli umani.

ESEMPIO

Fonte: ANSA, DataManager (studio eseguito su topi)

Gli studi su animali e in vitro sono detti pre-clinici, e rappresentano il primo e più basso livello di qualità delle evidenze scientifiche.
Di tanto in tanto aiuto Cochrane a selezionare gli studi sui quali faranno le revisioni sistematiche:

la prima regola aurea di questa attività è scartare qualsiasi studio sia eseguito su animali o in vitro, perché non ha valore clinico.

A questo link i perché della necessità per la ricerca di affidarsi di meno a modelli animali per studiare le condizioni umane.
PERCHé È IMPORTANTE

I quotidiani molto spesso danno un peso esagerato a ricerche che non hanno ancora restituito risultati concreti: un tale entusiasmo mediatico genera aspettative irrealistiche.

COSA FARE

Di fronte ad un titolo eclatante di una “ricerca promettente” o “scoperta eccezionale”, controlla che i risultati siano stati verificati sull’uomo.

4- Fase dello studio

Strettamente collegato al punto precedente, il punto 4 richiede di valutare in quale fase della ricerca si trovi lo studio.
Il lettore può non comprendere il significato delle Fasi 1, 2, 3 o 4, ma il giornalista dovrebbe ponderarne il valore.
ESEMPIO

Grande successo nella ricerca contro il cancro:

Fonte: NewsWeek

Fase 1 che non mettono alla prova l’efficacia di un trattamento. Quindi da dove esce “vaccini efficaci“?
La Fase 2 inizia a raccogliere dati di efficacia su una piccola popolazione, la Fase 3 raccoglie dati di efficacia e sicurezza su popolazioni più vaste ed eterogenee. Qui la spiegazione di ClinicalTrails.gov

PERCHé È IMPORTANTE

È il medesimo problema affrontato con gli studi su animali: la notizia va data con toni coerenti a ciò che lo studio sta effettivamente verificando.

COSA FARE?

Se si legge di una ricerca che ha portato importanti risultati, verificare se l’articolo giornalistico è accurato nel riportare anche la Fase (1, 2, 3) per poter dare il giusto peso alla notizia.

5- I traguardi surrogati

Si tratta di un problema della ricerca e delle istituzioni che regolamentano il mercato dei farmaci.
miglioramento della qualità della vita o la riduzione della mortalità, possono fissare un obiettivo alternativo che può essere il valore di un elemento nel sangue, un marcatore e simili.

Questo è chiamato “traguardo surrogato” o secondario, che non dice nulla sugli obiettivi primari che sono gli effetti reali sulla vita delle persone.

 

ALCUNI ESEMPI

  1. I beta-bloccanti sono stati prescritti per decenni non perché curassero malattie cardiovascolari, ma perché raggiungevano molto facilmente il traguardo surrogato di abbassare la pressione sanguigna.
    Solo recentemente si è verificato che non solo non apportano benefici in termini di prevenzione da eventi cardiovascolari, ma aumentano i rischi di ictus e altri eventi avversi.
  2. Il traguardo surrogato del costringere lo zucchero nel sangue sotto certi livelli, in presenza di diabete di tipo 2, aumenta il rischio di decesso.
    Fonte: National Institutes of Health
  3. In questa epoca il discorso vale anche per i vaccini: la risposta anticorpale che un vaccino può provocare nei test di laboratorio e grazie alla quale viene commercializzato, può avere una rilevanza nulla sulla salute delle persone.
    Anche per questo motivo i vaccini anti-influenzali sono largamente inefficaci.
  4. [aggiornato 2021] Questo non è propriamente un traguardo surrogato, ma uno dei tanti trucchi che permettono di manipolare i dati in modo che gli studi soddisfino gli enti per la commercializzazione dei farmaci.
    Immagina di voler dimostrare che la tua moneta esce sempre “testa”, il 100% delle volte, mai “croce”.

    Questa in estrema sintesi è una delle manipolazioni avvenute negli studi per i vaccini Covid19: una fase 3 interrotta in un momento in cui i risultati sono soddisfacenti. Per il produttore.
    Perché vengono usati obiettivi secondari o surrogati?

    Perché migliorano enormemente le probabilità di successo statistico, rendono più facili, rapidi e meno costosi gli studi e, di conseguenza, le approvazioni al commercio.

PERCHé È IMPORTANTE

Perché un traguardo secondario non dà nessuna indicazione clinicamente utile né ai medici né ai pazienti.
È un fatto tecnico che può dare l’illusione di efficacia anche quando non fosse comprovata.
Anche questa criticità indebolisce molto la possibilità di valutare il rapporto rischi/benefici di un trattamento.

COSA FARE

Se un trattamento è misurato su dei valori numerici (sanguigni, ormonali e altri marcatori), verificare se ci sono informazioni sugli esiti primari: migliora la qualità della vita? 

  • Riduce la severità dei sintomi? 
  • Riduce il tempo speso in ospedale?
  • Riduce il rischio di decesso?

6- Notizie dai congressi scientifici

Dai congressi scientifici di categoria si fanno spesso annunci, i media vi ripongono grande attenzione e i giornalisti pescano a piene mani.
Eppure nella maggioranza delle volte in questi incontri si discute intorno a ipotesi, di ricerche in corso, di dati preliminari e incompleti.

ALCUNI ESEMPI

  1. Glutine responsabile in un caso su 4 del colon irritabile
    Fonte: ANSA
    Questa notizia del 2015 fu battuta con informazioni prese dalla United European Gastroenterology Week, cioè il congresso annuale di tutte le società scientifiche gastroenterologiche in Europa.

    Questo annuncio clamoroso, rilanciato l’anno scorso da tutti i media, usciva dal congresso dei cardiologi riuniti a Roma.
    Tutte le persone, cardiopatiche o sane che fossero, avrebbero dovuto assumere farmaci per ridurre il colesterolo a livelli minimi. I toni dei giornali erano a dir poco perentori.
    Qualsiasi studio sia stato preso in considerazione, cadeva in un periodo in cui tutte le linee guida internazionali si muovevano nella direzione opposta.

Perché È IMPORTANTE

Perché i media vendono spesso dati parziali o “opinioni dell’esperto” come fossero evidenze acquisite.

COSA FARE

Prestare attenzione se le informazioni sono attinte da congressi o meeting internazionali.
Ciò non significa che non siano veritiere o degne di essere ascoltate, ma c’è bisogno di più prudenza. Fonte: The Medical Journal of Australia

7- Conflitti di interesse

Il business della salute è mastodontico e i conflitti di interesse sono pervasivi.


CSPI

Ma ad oggi la situazione è scandalosa.
JAMA

ALCUNI ESEMPI

Gli esempi di conflitti di interesse sono illimitati, tuttavia quando sono espliciti rappresentano un problema relativo.
Il problema è molto grande quando sono occulti.
Da NewsHealthReview una raccolta esemplare.

Nel 5LB Magazine abbiamo trattato la questione più volte, ma è chiaro che si può affrontare il conflitto di interesse solo quando si conosce: nei due esempi che seguono era abbastanza esplicito.

  1. Proprio grazie alla conoscenza del finanziatore, è stato possibile valutare in modo critico i risultati dello studio. Non possiamo dire lo stesso delle notizie che li annunciavano al pubblico, perchè in nessuna di quelle che abbiamo visionato era riportato il finanziatore.
  2. [aggiornamento 2021] Non posso fare a meno di aggiungere alla lista lo scandalo Covid19.
    Gli esempi di manipolazione dei media in questo tempo sarebbero illimitati e richiederanno decenni di rielaborazione storica.

    Ne riporto qui uno eclatante di questi giorni: nell’agosto 2021 si narrava che il 95% degli ospedalizzati fosse non-vaccinato e che questa fosse una colpa non perdonabile. Lo dicevano le istituzioni, persino il presidente americano.
    Un valore tanto abnorme che non poteva passare senza sollevare qualche dubbio in una mente sobria.E infatti le statistiche delle ospedalizzazioni sarebbero state prese dai dati di gennaio fino a giugno 2021, quando larga parte della popolazione non era vaccinata e le ospedalizzazioni molto numerose. Fonte: Fox News (video) e testo.
    Conflitto di interessi sicuramente politico, sospetta origine finanziaria.

PERCHé È IMPORTANTE

deve essere esplicito e i risultati non devono essere occultati in caso di esito negativo.
Se i giornali non pubblicano i finanziatori dello studio o i conflitti di interesse del ricercatore, come si può valutarne lo scopo, la particolare prospettiva e la potenziale distorsione dei risultati?
e se ne sta occupando anche l’ONU), nel giornalismo è un pesante danno all’informazione.
COSA FARE
Verifica che la notizia riporti i finanziatori.
Nel dubbio che il giornale possa avere conflitti di interesse esso stesso nella notizia (non solo direttamente economici), verifica lo studio originale citato.
A volte le riviste scientifiche implementano un campo speciale all’interno degli abstract degli studi, in cui sono esposti i conflitti di interesse dei ricercatori.

8- Approvazione al commercio

ESEMPIO

  1. Funziona il vaccino contro HIV
    Continuano le sperimentazioni di fase II e sono tangibili i primi risultati
    Fonte: ItaliaSalute (2010)
    Questo è un esempio, ma basta fare una ricerca online per trovare una montagna di notizie simili dalla fine del secolo scorso fino a oggi.
    Qui la spiegazione di questa affermazione.
  2. [aggiornamento 2021] Covid19 ha sparigliato anche le carte delle fasi di studio (punto 4 della Guida).
    Il confine tra sperimentazione e approvazione si è dissolto.

    Media e istituzioni parlavano di “approvazione” del farmaco senza che neanche lo fosse.
    E dopo qualche mese hanno forzato una approvazione effettiva a porte chiuse, senza dati a supporto.
    Per questo, oggi ancor di più, se un farmaco è approvato non significa che funziona

PERCHé È IMPORTANTE

Per motivi strutturali del sistema di controllo, anche le approvazioni effettive devono essere prese come atti burocratici che non garantiscono necessariamente efficacia e sicurezza.

Prendere atto se l’approvazione sia solo prevista, presunta o effettiva. In quest’ultimo caso non associare l’approvazione ad una garanzia di efficacia.

9- Il “BioHype”

A questo link numerose fonti sul BioHype, cioè quel fenomeno che riguarda particolari campi della ricerca (genetica, immunoterapia ecc.) sui quali vengono montate aspettative esagerate, irrealistiche, sovrastimate e premature, che poi sono disattese dalle reali applicazioni.
ALCUNI ESEMPI

  1. Che però poi si è scoperto che non funziona affatto.
  2. Metodo Stamina).

  3. Senza che alcun farmaco abbia ancora mai superato nella storia una fase 3.

PERCHé È IMPORTANTE

È una polarizzazione che genera distorsione e aspettative intorno a ipotesi non del tutto verificate.
In un certo senso è anche quello che facciamo noi in modo esplicito sul 5LB Magazine con le 5 Leggi Biologiche.

COSA FARE

Prestare attenzione alle esagerazioni dovute a particolari momenti di copertura mediatica o a fonti che hanno interesse nel contenuto veicolato.
Ha a che fare con il conflitto di interesse, ed è particolarmente nocivo quando quest’ultimo è nascosto.

10- Allarmismo mediatico

ALCUNI ESEMPI
Fake news ed epidemia apparente di meningite

  1. La famosa attrice scoppia in lacrime in TV annunciando il suo cancro
  2. Qui a lato puoi vedere il noto e divertente video di Frascati Scienza che sbeffeggia questa tendenza mediatica.
  3. peggiore atto vandalico dei media mondiali, che hanno contribuito a trasformare una influenza nella peste nera.

 

PERCHé È IMPORTANTE

La psicosi popolare sposta le opinioni, le scelte politiche e personali sulla salute.
Dal punto di vista delle 5LB il fenomeno è anche nocivo, perché la paura complica molto la relazione con la propria salute.
BMJ
COSA FARE
Per passare il più possibile indenni attraverso il fenomeno del sensazionalismo quale strumento di marketing, vale la pena alzare l’attenzione sui 9 punti descritti in precedenza: