Tanabe K1, Osada N, Suzuki N, Nakayama M, Yokoyama Y, Yamamoto A, Oya M, Murabayashi T, Yamamoto M, Omiya K, Itoh H, Murayama M.Astratto
BACKGROUND E IPOTESI:
Il meccanismo di morte cardiaca improvvisa che si verifica nei pazienti con stanchezza cronica è controverso. Questo studio è stato progettato per definire un’ipotesi che lo spasmo arterioso coronarico e la formazione di trombi si possono verificare durante l’affaticamento cronico.
METODI:
Per valutare la fattibilità dello spasmo arterioso coronarico, è stato misurato il magnesio dell’eritrocita (Mg). La coagulabilità del sangue è stata valutata dal cambiamento della concentrazione di prostaglandina. I soggetti inclusi 16 volontari maschi sani (età media 21,6 +/- 2,5 anni).
Le condizioni di prova erano le seguenti:
(A) stato di controllo: un giorno dopo una notte di buon sonno;
(B) privazione temporanea del sonno: un giorno preceduto da < 3 ore di sonno;
(C) privazione cronica del sonno: un giorno preceduto da un mese durante il quale il sonno è durato <60% di quello in condizione (A) sopra.
La concentrazione di Mg negli eritrociti è stata misurata mediante il metodo di assorbimento atomico. La concentrazione plasmatica di trombossano B2 e 6-cheto-prostaglandina F1 alfa è stata misurata in otto soggetti con il metodo del dosaggio radioimmunologico.
RISULTATI:
(1) La concentrazione media di eritrociti di Mg era significativamente inferiore nella deprivazione cronica del sonno (1,1 ± 0,4 mg / dl) rispetto allo stato di controllo (1,8 ± 0,4 mg / dl, p <0,01) o nella privazione temporanea del sonno (1,6 +/- 0,4, p <0,01). (2) Il livello di trombossano B2 era significativamente più alto durante la deprivazione cronica del sonno rispetto alle condizioni sotto controllo (104,4 ± 78,0 vs 20,4 +/- 9,0 pg / ml, p <0,05). (3) Non ci sono state differenze significative tra i gruppi nel livello alfa di 6-cheto-prostaglandina F1.
CONCLUSIONE:
Questi risultati potrebbero supportare l’ipotesi che lo spasmo arterioso coronarico e la formazione di trombi si verifichino nella deprivazione cronica del sonno.
Fonte PubMed
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9068914