I campi elettromagnetici possono modificare il funzionamento del nostro sistema immunitario?

Marcello Allegretti.

Numerosi studi dimostrano la correlazione tra campi elettromagnetici e aumento di infezioni virali: scopriamo insieme da cosa dipende.
Articolo pubblicato sul n.74 (ottobre) di Scienza e Conoscenza:
CEM: come incidono sul sistema immunitario?

Interrogazione parlamentare di Sara Cunial su
5G, CAMPO ELETTROMAGNETICO (CEM) E AUMENTO DELLE INFEZIONI VIRALI: la mia interrogazione ai Ministri della salute, dell’ambiente e dello sviluppo economico.
Il 9 ottobre 2020 è stato pubblicato un articolo sulla rivista Scienza e Conoscenza, dal titolo «CEM: come incidono sul sistema immunitario?» a firma del Professor Dottor Piergiorgio Spaggiari e dell’Ingegner Marcello Allegretti.
Nell’articolo si affronta la correlazione tra il campo elettromagnetico (CEM) e l’aumento delle infezioni virali, specialmente sul ruolo della calcineurina, che è una proteina controllata dal calcio intracellulare, ampiamente presente in una varietà di funzioni vitali, come la crescita dei neuriti, la morfogenesi delle valvole cardiache, lo sviluppo muscolare/scheletrico, sopratutto, l’attivazione dei linfociti. Pertanto, essa è capace di migliorare le nostre difese perché è in grado di attivare il nostro sistema immunitario.
NELL’ARTICOLO SI AFFERMA CHE I CEM AD ALTA FREQUENZA HANNO UN EFFETTO INIBITORIO. La ricerca sembra dunque suggerire che le frequenze specifiche, con densità basse di potenza, ma con esposizioni molto lunghe, provocano un effetto inibitorio del sistema immunitario, molto probabilmente a causa dell’aumento dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS) intracellulare e dell’ossigeno singoletto.
Nei ratti ad una frequenza di 1,8 GHz, si è riscontrata una riduzione delle attività della calcineurina.
La ricerca scientifica immunologica ha dimostrato che l’esposizione prolungata a CEM ha lo stesso effetto sul sistema immunitario, provocando le medesime infezioni opportunistiche, che hanno gli immunosoppressori inibitori della calcineurina per prevenire il rigetto dell’organo.
Ciò trova anche conferma nello studio del 30 giugno 2017, dal titolo:
«I campi elettromagnetici possono agire tramite l’inibizione della calcineurina per sopprimere l’immunità, aumentando così il rischio di infezioni opportunistiche: meccanismi d’azione concepibili»,
a cura dello scienziato americano Paul Doyon e di O. Johansson, membro della svedese The Experimental Dermatology Unit, Department of Neuroscience, Karolinska Institute, dove si ipotizza che
«LE ESPOSIZIONI AI CAMPI ELETTROMAGNETICI ABBIANO IL POTENZIALE DI INIBIRE LA RISPOSTA DEL SISTEMA IMMUNITARIO mediante un eventuale aumento patologico nell’afflusso di calcio nel citoplasma della cellula, che induce una produzione patologica di specie reattive dell’ossigeno, che in turno può avere un effetto inibitorio sulla calcineurina.
L’inibizione della calcineurina porta all’immunosoppressione, che a sua volta porta a un sistema immunitario indebolito e ad un aumento dell’infezione opportunistica. (…) cioè fungine, virali, batteriche atipiche e infezioni parassitarie»;
La nuova tecnologia 5G usa tre fasce di frequenze (bassa, media e alta): 694-790 Mhz, 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz. Una frequenza alta (dell’ordine dei giga hertz o GHz) ha una portata molto inferiore, ma ha la capacità di trasportare moltissimi dati per unità di tempo. La banda di frequenze media è chiamata anche «Sub-6», perché è composta da frequenze comprese tra 1 GHz e 6 GHz.
È PROBABILMENTE LA BANDA CHE VERRÀ UTILIZZATA MAGGIORMENTE DAGLI SMARTPHONE NEL PRIMO PERIODO DI DIFFUSIONE DEL 5G.
L’asta italiana per il 5G, ha raccolto 6,5 miliardi di euro ed è stata trainata dalla banda «pioniere» dei 3.7 GHz: Telecom Italia S.p.a., Vodafone Italia S.p.a., Wind Tre S.p.a., Iliad Italia S.p.a. si sono aggiudicati i lotti per questa frequenza. Tutti questi, oltre a Fastweb S.p.a, si sono anche aggiudicati lotti per le frequenze dei 26 GHz.
Ad oggi, secondo Wired, sono circa 1660 le domande presentate per l’installazione nelle frequenze a 3,7 GHz e 27 per quelle a 26 GHz.
DA NOTARE INOLTRE CHE LA CARTINA PUBBLICATA DA WIRED HA DELLE SOVRAPPOSIZIONI SE RAFFRONTATA CON QUELLA DEL CONTAGIO DA COVID-19.
Per questo ho chiesto ai Ministri competenti quali indagini epidemiologiche siano state poste in essere o si intendano promuover, alla luce di quanto esposto in premessa, per valutare l’impatto dei campi elettromagnetici, alla luce degli investimenti del Governo nella tecnologia 5G.

Intervista al Professor Dottor Piergiorgio Spaggiari e dell’Ingegner Marcello Allegretti.

Si riportano i più rilevanti studi in letteratura sugli effetti biologici e sanitari dei CEM (Campi ElettroMagnetici):

  • Wertheimer e Leeper (1979): tale studio condotto a Denver dimostrò un’associazione significativa tra Leucemia infantile ed una particolare configurazione di cavi elettrici, definita dalla dimensione dei cavi e dalla vicinanza delle abitazioni. Studi successivi dimostrarono un’associazione più debole. Dagli studi e possibile ipotizzare un IR=1.6 (intervallo di confidenza al 95%; 1.1÷ 2.1)
  • Semm P, Schneider T, Vollrath L (1980): Effects of eart-strenght magnetic field on electrical activity of pineal cells. Nature 228, 607.
  • Milhan (1982): tale studio ha evidenziato un elevato rischio di Leucemia per i lavoratori del comparto elettrico (confermato da più di 40 studi successivi)
  • Welker HA, Semm P, Wilig RP, Commenty JC, Wilyschko W, and Vollrath L (1983): Effects of artificial magnetic field on serotonin N-Acetiltransferase and melatonin content of the rat pineal gland, Exp Brain Res, 50:426.
  • Olcese J, Reuss S, and Vollrath L (1985): Evidence for the involvement of the visual systemin mediating magnetic field effects on pineal melatonin syntesis in the rat, Brain Res, 333:382.
  • Comba P., Grandolfo M., Lagorio S., Polichetti A., Vecchia P. (1995): Rischio cancerogeno associato a campi magnetici a 50/60 Hz. Rapporto ISTISAN 95/29
  • Elisabeth Cardis,(2010): Brain tumour risk in relation to mobile telephone use: results of the INTERPHONE international case–control study, Int. J. Epidemiol.
  • M.Fleischmann et al (2010): QED coherence and electrolyte solutions, The Journal of electrolyte chemistry.
  • Lennart Hardell, Michael Carlberg (2014), Cell and cordless phone risk for glioma – Analysis of pooled case-control studies in Sweden, 1997-2003 and 2007-2009.

Le Meraviglie dell’Acqua

Piergiorgio Spaggiari, Caterina Tribbia

L’acqua è una delle sostanze più ricche di segreti che si conoscano ed è anche uno degli argomenti di cui si può parlare in termini simbolici, magici, letterari, filosofici e scientifici, passando da un aspetto all’altro senza difficoltà.

Piergiorgio Spaggiari e Caterina Tribbia restano sul piano della scienza, mettendo a disposizione del grande pubblico tutto quello che si sa dell’acqua e soprattutto quello che ancora non si conosce ancora con certezza ma si sta scoprendo ora: un continente ancora inesplorato che cela meraviglie.

Dopo averne illustrato le caratteristiche chimiche e fisiche, le proprietà e le anomalie, gli autori trattano il rapporto dell’acqua con gli organismi viventi e in particolare con l’uomo, le caratteristiche delle acque naturali e minerali, la depurazione domestica, la cosiddetta “memoria dell’acqua”, le acque sacre.

L’ultima parte del testo descrive le molteplici terapie curative legate all’utilizzo dell’acqua: le terapie termali; alcune forme di idroterapia casalinga; la talassoterapia; i bagni di vapore; l’idrocolonterapia.


Onde che Curano – Tecnologie elettromagnetiche dalla diagnosi alla ricerca sul cancro

Marcello Allegretti

Le tecnologie elettromagnetiche a servizio della nostra salute.

Diagnosticare e poi trattare, curare, ristabilire una condizione di benessere, grazie alle onde elettromagnetiche.

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, sono argomenti di così vasta applicazione, che nel momento in cui l’autore ha pubblicato il libro “Le Proprietà terapeutiche delle Onde Elettromagnetiche”, sapeva già che molti temi di grande interesse scientifico erano rimasti esclusi.

Il libro, che comprende quello appena citato, include oltre alle principali e note tecnologie utilizzate per la cura e il benessere, anche quelle di recente studio e applicazione.

Molte sono le pagine dedicate agli effetti biologici su cellule e tessuti, alle proprietà energetiche dell’acqua, agli effetti dannosi, per terminare con uno degli argomenti più difficili da affrontare: il cancro.

Quello che il mondo della ricerca ha scoperto e sperimentato in decenni, non è noto quasi a nessuno, anche in ambito medico.

In quest’ultimo capitolo l’autore ha raccolto gli studi più interessanti eseguiti in tutto il mondo: si tratta di tecnologie che in molti casi si sono evolute in applicazioni riconosciute ed approvate per la cura o l’ablazione del cancro.


 

Please follow and like us:
Pin Share