La Fibromialgia trattata coi farmaci cronicizza e diventa malattia Iatrogena

 

CONSIDERAZIONI A FREDDO sulla Fibromialgia

Premessa

Le presenti considerazioni che ho fatto “a freddo” le ho scritte di getto dopo qualche anno dalla risoluzione dei sintomi da falsa diagnosi fibromialgica ed a chi legge il seguito dell’articolo, può sembrare che l’ho troppo semplificata e sarà portato a dire che non è vero, o non avevo mai avuto un vero problema, ma vi assicuro che la mia era una condizione così grave che per un anno, in seguito alla radioterapia dopo l’intervento, non mi sono più potuta nemmeno alzare dal letto in autonomia, tanto avevo perso di abilità nel muovermi anche per semplici attività come andare in bagno, alzarmi la matina, vestirmi ecc, i dolori nel muovermi erano troppo forti e non passavano con niente. Nemmeno con tramadolo a 200 mg al giorno, nemmeno con morfino-simili.

Poi dopo 5 anni anni fra momenti bassi e molto bassi, ho reagito ed ho cercato il modo di rialzarmi.

Perché la Fibromialgia trattata coi farmaci cronicizza e diventa Iatrogena

Per mia esperienza, e collegandomi ad altre persone che ancora sono incastrate in questa non-diagnosi di Fibromialgia, ecco che nel tentativo di rinunciare a questa diagnosi non-diagnosi, arrivo oggi a questa nuova definizione che secondo me nessun ha ancora preso in considerazione: la Fibromialgia Iatrogena

La Fibromialgia arriva, viene trattata duramente con farmaci, il paziente non vuole smetterli nella illusione che servano a qualche cosa, e quindi si crea uno stallo e la dipendenza alla pillolina, tanto per avere l’illusione di stare facendo qualcosa, ma mentre la prendiamo, lo sappiamo che non sta funzionando più, ma la prendiamo lo stesso perché non ci sono state date le alternative.

Per paura di rimanere senza nulla cui aggrapparsi le prendiamo lo stesso, magari per anni, soffrendo e sopportando e dicendo a se stesse “la devo accettare” e si va avanti per inerzia, affrontando con sempre più difficoltà tutte le attività che incombono sulla nostra vita come macigni, esauste si va a letto la sera, ma senza avere nemmeno un sonno ristoratore.
E la fibromialgia che si cronicizza coi farmaci io la chiamo: IATROGENA .

Nessun medico che ho incontrato sa come trattare la fibromialgia, o la sottovaluta e sminuisce rispetto ad altre patologie, o la ingrandisce dandole sproporzionata enfasi, questo a seconda di come vuole gestire la paziente.
La paziente fibromialgica in crisi di dolori e sintomi indecifrabili, non collegabili a patologie vere, è una paziente difficile che crea frustrazione nel personale medico e paramedico.
Il medico può scegliere di assecondare ogni richiesta e dare farmaci a go-go, oppure inviare ad altri specialisti ed ignorarla facendo in modo di crearle ancora più frustrazione tanto da indurla a non avere voglia di ritornare in ambulatorio da lui.

Il mio medico era uno che si preoccupava e mi ascoltava, all’epoca ancora no avevano i medici di base le rstrettezze che hanno ogi a prscrivere esami, quindi mi assecondava spesso, soprattutto quando andavo da lui per aumentare i dosaggi degli antidolorifici o cambiarli perché amentavo dolore e con l’ansia da stress aumentava anche di più.

Mi diede anche antidepressivi, ansiolitici, ma non lo biasimo per questo, erano le prescrizioni abituali che tutti i medici facevano perché non avevano altre risposte terapeutiche. Quindi credo di poter dire di averli provati tutti ed alcuni anche per lungo tempo. Devo ritrovre tra i miei appuntnti la lista e ve la pubblicherò.

Questa è patologia che non conviene avere diagnosticata, e ad un certo punto ho cercato di liberarmene. Come si fa? Direte voi. Credo che ognuno debba seguire un proprio percorso coi propri tempi.
Ma credo che una idea potrebbe essere quella di indagare su malattia della Tiroide, Virus, Intestino altre malattie reumatiche o autoimmuni, ma non bisogna restare incastrate nella diagnosi di fibromialgia.
Questa è una mia opinione, da ex-malata di fibro e non la troverete in nessun testo. Io ho cominciato guardando l’intestino.

Il mio caso

La mia Fibro si è scatenata in seguito a 3 stress molto ravvicinati che mi riguardavano direttamente ed andavano a creare un terremoto su più livelli della mia vita , i più importanti

  • La salute (scoperta di Ca duttale al seno, dovuto operare)
  • gli affetti (due lutti)
  • il lavoro per avere sostentamento (lavoro in proprio-chiusura partita iva)

Superati questi problemi (se così si può dire, visto che lasciano un segno), ancora la fibro non se ne andava, perché in seconda battuta la fibro si era creata grazie a tutti quei farmaci che a noi fibromialgici prescrivono a fiumi.
Ed infatti ho ripreso un pochino a stare meglio togliendo i farmaci, si è tolto quel velo che chiamate fibro-fog ed ho dato al corpo la possibilità di ritrovare quella voglia di autocurarsi, spingendolo verso il miglioramento.
Anche mentalmente si recupera la voglia di fare e tanta soddisfazione che da quella carica per continuare a disintossicarsi dai farmaci, studiarsi, leggere nuovi percorsi, intraprendere attività ludiche e rilassanti, in automatico evitare situazioni stressanti, e non ti sottoponi più a prove ardue per dare dimostrazioni.

Il corpo naturalmente libero dai farmaci ti guida verso scelte più sagge che aiutano al recupero della salute.
Infatti questo è un recupero che solo tu puoi sforzarti di fare e prendere questa decisione ti da delle responsabilità verso te stessa.

Per questo non considero efficace il supporto di un coacher che va tanto di moda in certi percorsi alternativi delle fibromialgiche, perché ci si sgancia dai farmaci per diventare dipendenti di un insegnante, allenatore o coacher per uscire dalla fibro, che sarà un successo finché hai le sue dritte e la sua voce che ti guida, ma potresti non avere totale padronanza del percorso, ed un giorno quando avrai finito i soldi spesi per il coacher ti ritroverai di nuovo a regredire verso i sintomi, sola ed abbandonata e deluse da voi stesse.
Questo sicuramente non è valido in tutti i casi in cui si è usato questo metodo, ma una buona parte di testimonianze in privato mi hanno confessato di essere punto a capo, dopo un anno ad affronatare la Fibro con una stampella, ritrovarsi di punto in bianco senza. Si, si la coacher è la stampella.

Io non sarò la vostra stampella, ma una fonte di ispirazione per voi perché possiate entrare nel vostro io interiore e prendere la fibro per le corna, voi in autonomia. E sarà per voi una vera conquista che non dovrete a nessuno.

In conclusione

Direi che si puoi ipotizzare che dopo i fattori scatenanti, la Fibro che avrebbe potuto risolversi da sé, o con pochi aiuti naturali e non invasivi, resta come una malattia Iatrogena, ovvero dovuta a troppi farmaci e nel tempo si cronicizza e peggiora, se non si corre ai ripari, togliendo i farmaci.

Oggi credo di avere scoperto un altro tassello da aggiungere nello studio della Fibro dall’interno, da ex malata , ho scoperto la FIBROMIALGIA IATROGENA.

Spero di avervi dato qualche cosa in più su cui riflettere, ma soprattuto per avviarvi con serenità alla ricerca di voi stessi ed al recupero delle vostre funzionalità fisiche e capacità intellettive di risolvere i problemi.
Nessun altro potrà farlo, se non voi.
Questo, lo sapete che funziona per tutti gli aspetti della vita, non solo per la fibromialgia.


 


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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