febbraio 2020:
Una carica vitaminica per l’immunoterapia
Nonostante alcune polemiche nel corso degli anni, sta gradualmente diventando chiaro che la vitamina C ha alcuni effetti antitumorali, anche se solo somministrata per via endovenosa e a dosi sufficientemente elevate.
Tuttavia, studi precedenti che valutavano gli effetti antitumorali della vitamina C hanno utilizzato topi immunodeficienti e quindi hanno esaminato solo i suoi effetti diretti sui tumori.
Studiando modelli murini di cancro immunocompetenti, Magri et al. ha determinato che gli effetti della vitamina erano molto più forti in presenza di un sistema immunitario intatto e che collaborava con l’immunoterapia checkpoint.
Questi risultati suggeriscono un approccio promettente al trattamento combinato, che ora deve essere testato sui pazienti.
Astratto
La vitamina C (VitC) è nota per alterare direttamente la crescita delle cellule tumorali nei modelli preclinici, ma ci sono poche prove cliniche sulla sua efficacia antitumorale. Inoltre, se e come la VitC modula le risposte immunitarie antitumorali è per lo più sconosciuto.
Qui, mostriamo che è necessario un sistema immunitario pienamente competente per massimizzare l’effetto antiproliferativo della VitC nei tumori mammari, del colon-retto, del melanoma e del pancreas murino.
VitC ad alte dosi modula l’infiltrazione del microambiente tumorale da parte delle cellule del sistema immunitario e ritarda la crescita del cancro in modo dipendente dalle cellule T.
VitC non solo migliora l’attività citotossica delle cellule T CD8 trasferite adottivamente, ma collabora anche con la terapia del checkpoint immunitario (ICT) in diversi tipi di cancro.
La combinazione di VitC e ICT può essere curativa nei modelli di tumori con deficit di riparazione per disadattamento con elevato carico mutazionale.
https://stm.sciencemag.org/content/12/532/eaay8707?rss=1
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