L’associazione di Acido Ascorbico con benzoati
Un allarme immotivato

Vogliamo occuparci oggi di un additivo usato nelle bevande e del suo presunto rischio di cancerogenicità in associazione ad acido ascorbico. Parliamo del Benzoato di sodio un conservante alimentare, tra i più usati a livello mondiale.

Raramente ci occupiamo di elencare gli additivi che sono sempre da evitare a favore di un cibo naturale, ma siamo a contatto continuo di notizie allarmanti e oggi vogliamo tranquillizzare circa la presunta reazione di questo additivo con l’acido ascorbico. Cioè se piccole quantità di Benzoato di sodio possano trasformarsi in benzene in presenza di acido ascorbico. (Vitamina C)

Rispondiamo quindi con forza a chi porta allarme immotivato o meglio sproporzionato e sfavorendo chi si accinge ad assumere vitamina C, ma facendo reclame del prodotto da lui consigliato.

È successo sul sito di un noto nutrizionista molto seguito sui social, e con cui spesso mi trovo in accordo, ma questa volta proprio evidente come sia più importante per lui avere tanti click sul post che dare informazioni reali ed utili.

Se da un lato non possiamo negare i rischi dovuti ad ingestione ed inalazione di Benzene e Benzoato di sodio, non possiamo che notare come non ci siano chiare prove di pericolosità nella combinazione con l’acido ascorbico. Pertanto riporto la risposta del mio amico Leonardo Fossi sulla pagina del suddetto nutrizionista.

Gira sul web una notizia fuorviante, antiscientifica ma soprattutto terroristica.
ACIDO ASCORBICO E BENZOATI.
FACCIAMO UN PÒ DI CHIAREZZA

L’acido benzoico e i suoi sali di sodio e potassio sono tra i conservanti più comuni utilizzati per inibire la crescita microbica a causa del loro rapporto costi-benefici.
I benzoati controllano la crescita di alcuni batteri, funghi filamentosi e lieviti, prevenendo il deterioramento del prodotto e la crescita di specie patogene.
Il benzene può formarsi in alimenti e bevande contenenti acido benzoico e ascorbico perché le condizioni simulate in diversi studi sono le più prevalenti durante la lavorazione e la conservazione.
Le materie prime, come alcuni frutti e condimenti, possono contenere acido ascorbico, benzoato di sodio o antiossidanti naturali, che possono portare a concentrazioni variabili di benzene nel prodotto finale
Tutti gli studi riguardanti la decarbossilazione (trasformazione in benzene tramite perdita di un gruppo carbossidico) dei benzoati in presenza di acido ascorbico e metalli di transizione (cationi di rame o ferrico) sono stati effettuati su BEVANDE, in determinate condizioni come l’esposizione a raggi UV, temperatura di 40° e Ph acido <4.5.

Nel 1993 (30 anni fa) i ricercatori TP McNeal et al effettuarono una valutazione in dei campioni di bevande analcoliche.

Sono state incubate a 3 temperature diverse (20°C, 45°C e 90°C) per 21 giorni prima della determinazione del benzene e ciò ha comportato un aumento significativo dei livelli di benzene nei campioni sottoposti a temperature di 45°C (da 5,5 ppb a 6,6 ppb) e 90°C (da 25 ppb a 55,1 ppb) rispetto ai campioni conservati a 25°C (da 0,7 ppb a 1,5 ppb dopo 21 GIORNI!)

LA TEMPERATURA CORPOREA MEDIA È DI 36.1° E L’EMIVITA DELL’ ACIDO ASCORBICO È DI 180 MINUTI.😁
Il limite secondo l’FDA riguardo la presenza di benzene nelle bottiglie di acqua è di 5ppb(parti per miliardo).
MI SPIEGATE DOV’È LA PAURA?

Tra l’altro il 99% di benzene introdotto nell’ organismo circa 200–450 μg avviene tramite INALAZIONE.
Non esistono paper con prove sperimentali e cliniche, effettuate su organismi complessi tramite l’ introduzione di questi composti SEPARATAMENTE sia in modalità che tempistiche diverse.
Non esiste una sola ricerca epidemiologica o retrospettiva in cui il benzene formatosi dall’ introduzione SEPARATA di acido ascorbico e benzoati sia in forma alimentare che farmaceutica abbia aumentato STATISTICAMENTE lo sviluppo di cancro.
APRITE GLI OCCHI E VIVETE SERENAMENTE.

Non esistono paper con prove sperimentali e cliniche, effettuate su organismi complessi tramite l’introduzione di questi composti SEPARATAMENTE sia in modalità che tempistiche diverse.
Non abbiamo trovato una sola ricerca epidemiologica o retrospettiva in cui il benzene formatosi dall’introduzione SEPARATA di acido ascorbico e benzoati sia in forma alimentare che farmaceutica abbia aumentato STATISTICAMENTE lo sviluppo di cancro.
(Commento di Leonardo Fossi studioso della biochimica dell’acido ascorbico)


Che cosa è l’acido Benzoico

Lacido benzoico è un buon conservante e si trova naturalmente in molti cibi, come mirtilli, albicocche, funghi e cannella. Inoltre, alcuni batteri producono acido benzoico durante la fermentazione del latte, come nello yogurt 1.

Il benzoato di sodio, invece, non è contenuto nel cibo, ma viene sintetizzato artificialmente e aggiunto dall’industria alimentare a bevande gassate e cibi acidi, come condimenti per insalata, sottaceti, succhi di frutta e condimenti.

La salificazione dell’acido benzoico con idrossido di sodio migliora la capacità dell’acido benzoico di dissolversi nei prodotti alimentari.

Grazie alle sue proprietà batteriostatiche e fungistatiche, il benzoato di sodio trova impiego come conservante in alimenti, integratori e formulazioni cosmetiche e farmaceutiche. Generalmente, lo si usa in associazione con altri agenti conservanti, come l’acido sorbico.

Cosa molto importante, il sodio benzoato è attivo solo a pH acido (3-5). Quando utilizzato in soluzioni acide, il sodio benzoato si converte in acido benzoico.

Alle comuni dosi di impiego, questo additivo artificiale è generalmente riconosciuto come sicuro (GRAS); tuttavia alcune ricerche lo collegano a potenziali effetti collaterali, come cancro ed altri problemi di salute.

Uso in Farmaci e Alimenti

Benzoato di Sodio negli Alimenti

Il benzoato di sodio inibisce la crescita di batteri, muffe e altri microbi potenzialmente dannosi, prevenendo il deterioramento degli alimenti. È particolarmente efficace nei cibi acidi 2.

Pertanto, viene spesso addizionato a cibi pronti, come soda, succo di limone in bottiglia, sottaceti, gelatina, condimenti per insalata, salsa di soia e altri condimenti.

L’uso del benzoato di sodio è approvato a livello internazionale come additivo alimentare; nei prodotti alimentari europei può essere indicato in etichetta con la sigla E311.

Benzoato di Sodio in Farmaci e Integratori

Il benzoato di sodio viene usato come conservante in alcuni farmaci e integratori, soprattutto nei prodotti in formulazione liquida, come gli integratori pronti da bere o gli sciroppi per la tosse (es. NeoBorocillina).

Fa Male?

Negli Stati Uniti, il benzoato di sodio è riconosciuto come generalmente sicuro dalla Food and Drug Administration.

La FDA consente una concentrazione fino allo 0,1% di benzoato di sodio in peso in alimenti e bevande. Se utilizzato, dev’essere incluso nell’elenco degli ingredienti 3.

L’OMS ha fissato per il sodio benzoato un livello accettabile di assunzione giornaliera (ADI) a 0-5 mg per kg di peso corporeo. Le persone generalmente non superano questo livello attraverso una dieta normale 4, 5, 6.

Sodio Benzoato, Benzene e Cancro

Se combinato con vitamina C, il benzoato di sodio può essere convertito in benzene, un composto che può essere associato allo sviluppo del cancro 7, 8.

Le bevande gassate contenenti benzoato di sodio sono gli alimenti maggiormente a rischio per il contenuto di benzene. Inoltre, le bevande dietetiche o senza zucchero sono ancora più inclini alla formazione di benzene 7.

La FDA ha comunque affermato che i bassi livelli di benzene presenti nelle bevande a causa della suddetta reazione non comportano rischi per la salute 9.


Studio tradotto

Il benzene come pericolo chimico negli alimenti trasformati

Astratto

Questo articolo presenta una revisione della letteratura sul benzene negli alimenti, compresi gli aspetti tossicologici, la presenza, i meccanismi di formazione e le misure di mitigazione e analizza i dati che riportano i livelli di benzene negli alimenti. 

Il benzene è riconosciuto dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) come cancerogeno per l’uomo e la sua presenza negli alimenti è stata attribuita a diverse potenziali fonti: imballaggi, ambiente di conservazione, acqua potabile contaminata, processi di cottura, processi di irradiazione e degradazione dei materiali. conservanti alimentari come i benzoati. 

Poiché non esistono limiti specifici per i livelli di benzene nelle bevande e negli alimenti in generale, gli studi hanno adottato valori di riferimento per l’acqua potabile compresi tra 1 e 10 ppb. La presenza di benzene è stata segnalata in varie sostanze alimentari/bevande con bevande analcoliche spesso riportate in letteratura. Sebbene le analisi abbiano riportato bassi livelli di benzene nella maggior parte dei campioni studiati, alcuni hanno superato i limiti consentiti. 

I dati disponibili sull’esposizione alimentare al benzene sono minimi dal punto di vista della salute pubblica

Spesso i livelli di benzene erano bassi tanto da essere considerati trascurabili e non un rischio per la salute del consumatore, ma sono ancora necessari ulteriori studi per una migliore comprensione dei loro effetti sulla salute umana attraverso l’ingestione di alimenti contaminati.

  1. LK Gardner e GD Lawrence, “Produzione di benzene dalla decarbossilazione dell’acido benzolico in presenza di acido ascorbico e un catalizzatore di metallo di transizione”, Journal of Agricultural and Food Chemistry , vol. 41, n. 5, pagine 693–695, 1993.

    Visualizza su: Sito dell’editore Google Scholar

  2. PJ Nyman, WG Wamer, TH Begley, GW Diachenko e GA Perfetti, “Valutazione dei test UV e termici accelerati per la formazione di benzene nelle bevande contenenti benzoato e acido ascorbico”, Journal of Food Science, vol . 75, n. 3, pp. C263–C267, 2010.

    Visualizza su: Sito dell’editore Google Scholar

     


In conclusione

Usa vitamina C tranquillamente

Indicazioni, Controindicazioni e miti da sfatare

Leggi di più nella Guida sull’uso della vitamina C negli stati di malattia o per prevenirli.

Faq Vitamina C Tutte le risposte alle vostre domande frequenti


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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