
Da un articolo di Silvana De Mari
Con il termine Il microbiota umano si intende l’insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo, e facendogli anche parecchie cortesie, tra cui anche il solo fatto di esserci: con la loro presenza tengono alla larga colleghi più rognosi.
Un problema dei bimbi nati con cesareo è che non passano dalla vagina, non sono contaminati dal microbiota della mamma e devono fabbricarselo da soli.
Il microbiota più grosso è quello intestinale, seguono quello gastrico e quello orale.
Il microbiota del cavo orale è molto complesso se si squilibra abbiamo malattie del cavo orale, carie e paradontite, e sistemiche, cioè che riguardano tutto l’organismo, e si tratta di patologie potenzialmente serie, molto serie.
Il microbiota orale è danneggiato da zucchero, fumo, antibiotici, alcool, e ovviamente modificato dall’uso continuativo della mascherina per autoinfezione, con aumento i faringiti e sinusiti. .
Sulla confezione delle mascherine è simpaticamente scritto che “la mascherina non protegge da covid 19″. Giustamente. Sono costretti a scriverlo perché non risultano studi che possano affermare un’azione protettiva. Le mascherine avrebbero dovuto esserci a febbraio e marzo 2020, ma solo a febbraio e marzo, perché hanno un’indubbia utilità a diminuire il quantitativo di goccioline che si spargono nel mondo per la tosse o uno starnuto, quindi un eventuale infetto, infetta meno.
Gli “Annals of Internale Medicine” il primo aprile hanno pubblicato uno studio che ne afferma l’inefficacia , (Effectivness of cotton masks in blocking Sars- CoV 2. A controlled comparison in 4 patients.). 9171 pazienti sono stati analizzati in uno studio del febbraio 2020: nessuna differenza statistica tra respiratori N95 e mascherine chirurgiche.
- “Effectivness of N95 respirators versus surgical masks against influenza. A systematic review and meta-analysis. Headaches associated with Personal Protective equipment – A cross-sectional study among frontline healthworkers during Covid 19”, è il titolo del lavoro del maggio 2020 che ha coinvolto su 159 operatori sanitari di età compresa fra 21 e 35 anni, ha rilevato che l’81% di chi indossa continuativamente, per ore una mascherina , sviluppa mal di testa.
- “Preliminary Report on Surgical Masks induced Deossigenation during major surgery”, è l’articolo del 2008 che afferma che l’uso continuativo della mascherina diminuisce l’ossigenazione del sangue, che favorisce tumori e malattie cardiocircolatorie.
- Questa potrebbe essere la causa della diminuzione dei linfociti T, indispensabili nella difesa immunitaria, e l’aumento del fattore F1 nei portatori di mascherina, dimostrata nello studio del 2015 “Cutting EdgeHipoxia-inductive Factor 1 Negatively regulates the Function”.
Chi porta la mascherina continuativamente quindi è maggiormente predisposto a infezioni, quando ero chirurgo e portavo la mascherina soffrivo spesso di sinusiti e faringiti.
- Chughtai & Coll. Nello studio https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6547584/ hanno notano come l’accumularsi di germi patogeni, sulla superficie esterna delle mascherine, usate da operatori sanitari, possa aumentare in modo significativo, il rischio di auto-contaminazione, soprattutto quando l’uso della mascherina si prolunga per tempi che vanno oltre le 6 ore.
Innumerevoli persone continuano a usare le mascherine anche se sono da soli. Particolarmente grave, dato quanto scritto sopra, sono le persone che guidano con la mascherina, perché l’ipossia può generare una diminuita lucidità e prontezza di riflessi.
Stiamo parlando di una malattia che, nei suoi momenti più gravi, ha causato una mortalità dello 0,06% rispetto alla popolazione a fronte di 600 morti al giorno per malattie cardiovascolari e 400 circa per tumori maligni. Tutta una nazione è stata annientata.
Annientata la religione, annientata la capacità produttiva, annientato il turismo, annientata la scuola.
Nelle scuole vengono distribuite 11 milioni di mascherine tutte le mattine, mascherine che la documentazione medica indica come inutili, anzi dannose…
Le dittature adorano i grandi numeri. Passare da 8 milioni di baionette a 11 milioni mascherine è stato un attimo. Capisco che il signor Elkann debba produrre mascherine, ma non sarebbe meglio dargli soldi in cambio di nulla e non imporre agli alunni un’alterazione potenzialmente grave del microbiota, e senza gravare l’ambiente con 11 milioni di mascherine da smaltire tutti i giorni?
Portate le mascherine così non sputerete addosso agli altri i virus se starnutite, ma solo al chiuso e portate mascherite di tela semplice, lavabilie e stirabili (il ferro da stiro sterilizza) e che non blocchino la vostra respirazione. Qualsiasi tipo di mascherina di quelle più performanti, anche la più banale, causa una maggiore presenza di CO2 nell’aria inspirata.
L’impiego delle mascherine comporta, secondo Khodarahmi & Coll., un aumento della frequenza cardiaca, probabilmente correlato all’iperventilazione docuta alla respirazione di CO2 con conseguente sovraccarico per il sistema cardiovascolare.
L’aria espirata è vapore a 36°C che se trattenuto dalla mascherina, la trasforma in un incubatrice di germi.
La mascherina, trattenendo le goccioline, può imbrigliare, tra le sue maglie, il virus. Una persona infetta se esposta di nuovo al virus ha sviluppato sintomi maggiori.
Studi mirati a valutare l’utilità delle mascherine tra gli operatori sanitari, dimostrano come questi dispositivi aumentino il rischio di auto-contaminazione.
In particolare, Chughtai & Coll. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6547584/ , ha notano come l’accumularsi di germi patogeni, sulla superficie esterna delle mascherine, usate da operatori sanitari, possa aumentare in modo significativo, il rischio di auto-contaminazione, soprattutto quando l’uso della mascherina si prolunga per tempi che vanno oltre le 6 ore.
Se è corretto dire che, il sistema immunitario funziona grazie all’esposizione a germi e batteri, noi non dobbiamo vivere in camere sterili, il nostro sistema immunitario deve restare in allenamento, altrettanto vero è che la mascherina come già è stato dimostrato presenta rischi di autocontaminazione.
Chughtai & Coll., peraltro, avevano già dimostrato come la mascherina non blocchii virus in aereosol, ma blocchi quello in goccioline, per cui consiglio la mascherina nei posti chiusi con altre persone.
L’igiene della mascherina deve essere assoluta. Utilizzate mascherine lavabili, lavatele correttamente, oppure cambiatele spesso, anche più volte in una giornata se le usate continuatuivamente, non più di sei ore.
Far portare la mascherina in luoghi aperti è sbagliato.
Anzi è peggio che sbagliato.
E’ un arbitrio che sta assoggettando un popolo a eseguire ordini ingiustificati se non dannosi e a rinunciare alle sue libertà più elementari. E’ il simbolo di un imbavagliamento.
E i guanti sono peggio ancora. In tutto il corpo abbiamo il microbiota che è composto da batteri, funghi e virus che abitano nel nostro organismo, principalmente nell’intestino ma anche sulla pelle. Questo microbiota riesce a “mangiare”, semplificando, gli aggressori esterni e quindi i virus. E’ un patrimonio di batteri utili a difenderci e che abbiamo sulla pelle. Se noi ci mettiamo i guanti, non abbiamo più questa difesa contro i virus esterni quindi la cassiera, la farmacista, il poliziotto che tengono i guanti ore ed ore, vengono a contatto col virus ma non hanno il microbiota che li difenda, quindi su quel guanto c’è il virus, non solo il Covid-19 ma un’infinità di virus. La cassiera che mette i guanti alle 8 del mattino e li toglie alle 20 della sera … saranno pieni di virus! Toccherà i vestiti, il denaro, il bancone. Quei guanti sono veicoli splendidi per i virus quindi non vanno portati“.
Con queste parole il dott. Stefano Montanari, un noto scienziato e nanopatologo bolognese, esprime la propria posizione rispetto all’utilizzo di guanti e mascherine.
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- https://accountingweekly.com/face-masks-pose-serious-risks-to-the-healthy-blaylock/
Le mascherine sono un attentato alla salute pubblica. (Michele Veronesi, Medico Chirurgo)