Attenzione alla Malnutrizione
Sfortunatamente, la malnutrizione è molto diffusa nei pazienti geriatrici, soprattutto nelle case di cura e di riposo.
Le carenze di micronutrienti più comuni tra gli anziani includono vitamina D, zinco e vitamina B12 (cobalamina).
Tali carenze possono avere un impatto significativo sulla guarigione delle ferite. Infatti, secondo gli studi, la cattiva alimentazione è il più forte predittore della formazione di ulcere da pressione insieme alla mobilità limitata 1.
Alcuni Autori hanno indicato che il rischio per un paziente anziano di sviluppare un’ulcera da decubito è da due a tre volte maggiore quando il paziente è malnutrito o sottopeso 2.
In un altro studio, solo 3 su 23 pazienti che presentavano ulcere da pressione erano ben nutriti, mentre 20 erano a rischio di malnutrizione o malnutriti 3.
Altri Autori hanno scoperto che il numero di pazienti malnutriti era doppio nel gruppo con ulcere da pressione rispetto al gruppo di controllo di pari età 4.
Consigli generali per prevenire la malnutrizione
Le strategie per aiutare un anziano a mantenere una dieta sana e prevenire la malnutrizione andrebbero discusse con un medico e un nutrizionista.
In generale, potrebbero essere raccomandati:
- Alimenti ricchi di nutrienti. Programmare pasti con cibi altamente nutritivi che includano una varietà di frutta e verdura fresca, cereali integrali, pesce, uova e carni magre.
- Erbe e spezie. Usare erbe e spezie al posto del sale aiuta ad aggiungere sapore ai pasti e aumentare l’interesse per il cibo. Anche sperimentare nuove ricette può sostenere l’appetito.
- Spuntini salutari. Pianificare spuntini ricchi di nutrienti, con frutta fresca e frutta secca (mandorle, noci, nocciole ecc.), verdura o latticini a basso contenuto di grassi.
- Supplementi nutrizionali. In commercio esistono diverse bevande nutrizionali che aiutano a sostenere l’apporto calorico e nutritivo.
Aggiungere albumi o siero di latte in polvere ai pasti contribuisce ad aumentare le proteine senza aggiungere grassi saturi.
Proteine
Le proteine sono necessarie per riparare i tessuti.
Un’adeguata assunzione di proteine aiuta l’organismo a mantenere un bilancio azotato positivo, sostenendo una più rapida guarigione delle ferite.
Specialmente negli anziani, occorre molta attenzione nel garantire un apporto proteico adeguato anche in assenza di ferite (ad esempio per prevenire o contrastare la sarcopenia).
Raccomandazioni
Secondo le più recenti evidenze, mentre l’apporto proteico dell’adulto sedentario potrebbe attestarsi anche solo a 0,8 – 1 g/kg di peso corporeo, nell’anziano sarebbe opportuno incrementare l’apporto proteico fino a 1,3 g/kg di peso corporeo7, 8. Questo significa che un anziano normopeso di 70 kg dovrebbe assumere circa 90 grammi di proteine al giorno.
Il fabbisogno proteico aumenta sensibilmente nei pazienti sottoposti a stress metabolico o in ripresa da procedure chirurgiche, variando da 1,0 a 2,0 g/kg di peso corporeo a seconda della diagnosi 9.
Secondo Chernoff, gli anziani hanno un aumentato fabbisogno di proteine esogene, di almeno 1,0 g/kg di peso corporeo, per il normale mantenimento. Inoltre, un’assunzione inadeguata di proteine in età anziana contribuisce a un aumento della fragilità cutanea, a una ridotta funzione immunitaria e a una guarigione e un recupero più lenti dopo la malattia 10.
Buone fonti
Buone fonti di proteine magre includono:
- Manzo, pollame, maiale, pesce, prodotti della pesca, uova;
- Latte, yogurt, formaggio;
- Legumi, semi oleosi e frutta secca a guscio;
Acqua
Il corpo ha bisogno di acqua per trasportare i nutrienti e liberarsi dei prodotti di rifiuto, che aumentano in presenza di ferite e quando si mangiano più proteine.
Il “classico” consiglio è di bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Alcuni pazienti con ferite estese potrebbero tuttavia aver bisogno di apporti proteici sensibilmente maggiori.
Buone fonti
- Frutta e verdura (che contengono il 90-95% in peso di acqua);
- Succhi di frutta e latte;
- Zuppe;
- Acqua.