Patologie ideologiche

Dalla pagina Dissonanze cognitive

Allora, ormai sono passati 11 mesi, abbiamo fatto la prima ondata, il lock-down, l’illusione d’estate, la seconda ondata e l’Italia a colori. Ormai di informazioni ne abbiamo abbastanza e possiamo fare una valutazione più accurata su come se la sono cavata i nostri politici, gli inventori del famoso “modello italiano” di cui parlava un famoso libro del ministro Speranza comparso fugacemente sugli espositori delle librerie e poi stranamente sparito.

Useremo un indicatore rozzo, i decessi ogni 100.000 abitanti.

Non è gran che, ma e’ comunque il più affidabile. Il dato sui contagi è troppo influenzato dal numero di tamponi ed anche dai protocolli seguiti per la scelta dei soggetti da sottoporre a tampone.

  • In Italia 93 decessi ogni 100.000 abitanti.
  • In Svezia solo 67

ma la Svezia ha una densità abitativa molto bassa, grazie al ca…”. Giusto.
Allora abbiamo provato a fare un confronto con un paese che ha una densità abitativa doppia rispetto all’Italia: l’India.

  • In India 10 decessi ogni 100.000 abitanti.

“ma l’India ha un clima diverso, che c’entra?”
Giusto.
Allora abbiamo provato a fare un confronto con un paese che ha più o meno lo stesso clima nostro: la Francia.

  • In Francia 81 decessi ogni 100.000 abitanti.

“Ma la sanità della Francia è molto efficiente, mica vengono da 20 anni di tagli alla spesa sanitaria e chiusure di ospedali?”. Giusto.
Allora abbiamo provato a fare un confronto con un paese con una sanità che non spicca per particolare efficienza e devastato da 10 anni di tagli imposti dai famigerati “piani di rientro” della Troika: la Grecia.

  • In Grecia 24 decessi ogni 100.000 abitanti.

“Ma l’età media dei greci è più bassa degli italiani, la letalità del virus più bassa, grazie ar cazzo…” Giusto.
E allora abbiamo provato a fare un confronto con un paese in cui l’età media degli abitanti è superiore a quella degli italiani: la Germania.

  • In Germania 21 decessi ogni 100.000 abitanti.

“Eh, ma in Germania hanno una cultura civica di livello superiore, rispettano le regole e sono un popolo disciplinato…” Giusto.
E allora abbiamo provato a fare un confronto con paesi che nell’immaginario nazionale sono stati sempre guardati come cattivi esempi di cultura civica: Bulgaria e Romania (da noi l’aggettivo “balcanico”, come è noto, non è mai stato un complimento).

  • In Bulgaria 60 decessi ogni 100.000 abitanti.
  • In Romania 60 decessi ogni 100.000 abitanti.

Insomma, hanno fatto meglio di noi quasi tutti.
Hanno fatto meglio di noi gli Stati Uniti del “negazionista” Trump

  • USA 82 decessi ogni 100.000 abitanti).

Ha fatto meglio di noi il Brasile del “negazionista” Bolsonaro

  • Brasile 82 decessi ogni 100.000 abitanti.

Ha fatto meglio di noi la Svizzera, che provvedimenti di reclusione domiciliare non ne ha mai adottati

  • Svizzera 57 decessi ogni 100.000 abitanti.

Però voi continuate a parlare del “modello italiano”. E continuate a dire che “la lungimiranza dei nostri governanti ci ha salvato”, perché “senza il lock-down saremmo morti tutti”.
Siete evidentemente in preda a una seria patologia psichica.” (Andrea Sartorio via Lucio Rizzica)
E tutto questo sommato alle restrizioni più pesanti in Europa, (seconde solo a quelle dell’Irlanda) come dimostra uno studio dell’Universita di Oxford pubblicato sul Sun di cui riportiamo il grafico

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