Quali integratori sospendere prima delle analisi del sangue

La ricerca delle vitamine da sospendere prima di eseguire una analisi del sangue viste nei siti dei laboratori analisi tendono tutte ad essere piuttosto generiche e diverse in ogni laboratorio. Tutti sono d’accordo nel riferire delle limitazioni alle normali abitudini di vita prima dei test.

Sono tutti concordi nello sconsigliare una attività fisica intensa il giorno prima, ed evitare di mangiare copiose quantità di cibo la sera prima, specie se proteiche e grasse, e che situazioni tipo avere scariche diarroiche e sudare molto può variare la concentrazione corpuscolata nel sangue.

Sebbene ci si possa avvalere del buon senso, ritengo che siano indicazioni piuttosto inconsistenti e mi chiedo per quale motivo non si possa vedere dalle analisi lo stato attuale di una persona in quel determinato momento, ma indurla a cambiare le proprie abitudini per avere esami del sangue migliori.

Tuttavia ci sono effettivamente degli integratori che possono variare l’esame ematico in funzione della loro attività biochimica e quindi portare fuori strada i medici che leggono i referti e devono fare diagnosi e ve li elencherò qui:

  • INTEGRATORE VITAMINA D: sospendere 24 ore prima di testare la vitamina D (25-oh) per avere un risultato più attendibile e controllare l’efficacia dell’integrazione.
  • INTEGRATORE VITAMINA C: Viene indicato di sospenderla se si usa integrare in dosaggi superiori a 4 grammi:
    • 24 ore nei casi si vogliano testare esami quali:
      • Glucosio nel sangue ed urine, Bilirubina, Ferro, Ferritina, Transferasi, Acido Urico, Creatina sierica, Fosfatasi alcalina, Gamma GT, Colesterolo in tutte le sue forme, ed esame Urine semplice;
    • 2 giorni prima per l’esame delle feci (ricerca sangue occulto)
  • INTEGRATORE Biotina:
    • SOSPENDERE 48-72 ore prima di fare gli esami di tutti gli ormoni tiroidei
  • INTEGRATORI DI VITAMINA B12:
    Vista la complessità del metabolismo della Cobalamina, e a causa della mancanza di un test “gold standard” cioè efficace per trovarla nelle forme attive e visto che gli esperti di Vit.B12 sconsigliano di verificare l’efficacia delle integrazioni di vitamina B12 attraverso gli esami, ma solo osservando la sintomatologia

    • Sospendere l’integrazione per un periodo lungo che varia da 2 settimane 4 mesi.

Osservazioni in generali

Se da un lato può essere comprensibile sospendere la Biotina perché agisce creando disturbo ai reagenti per gli esami della tiroide e quindi si tratta di una vera e propria interferenza sul risultato delle indagini, e seppure per la vitamina b12 è giustificato sospendere a causa della sua complessità, non è lo stesso per la vitamina C.

Visto che viene ammesso chiaramente che lo stato di integrazione di Vitamina C sopra i 4 grammi potrebbe indurre la diminuzione dei valori di Acido Urico, Gamma GT e Colesterolo, ciò non potrebbe essere visto allora come un fatto positivo per la cura?

Se il soggetto venisse testato per quegli esami mentre sta assumendo dosi elevate di vitamina C, non potrebbe essere la soluzione dei problemi anziché come una alterazione anomala degli esami?

Per il Glusosio, la Fosfatasi alcalina invece?
Alte dosi di vitamina C in che modo le aumentano? Ogni laboratorio potrebbe dire l’esatto opposto.

Pertanto, vista la poca chiarezza che circola in merito, per un principio di precauzione, sarebbe oppurtuno osservare uno-due giorni di riduzione o sospensione da tutte le integrazioni, poiché le vitamine prese regolarmente danno effetti positivi sulla salute che non spariscono così in poco tempo, anche se idrosolubili. Tranne per la B12 sospenderla almeno due settimane (con beneficio del dubbio).


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Biotina e alterazione dei dosaggi

tratto dal sito La Tiroide

La Biotina, comunemente nota come vitamina B7, è una vitamina essenziale per molte funzioni come il metabolismo delle proteine, dei grassi, dei carboidrati e del glucosio.

Un apporto adeguato di Biotina è dunque essenziale per il nostro organismo e secondo le raccomandazioni il fabbisogno giornaliero di Biotina deve scendere al di sotto dei 30-70 microgrammi/giorno per adulto.  

Quando è necessaria un’ integrazione di Biotina?

Alcune condizioni cliniche, come la presenza di malattie ereditarie, morbo di Crohn e un eccessivo consumo di alcool possono portare ad una carenza di Biotina, i cui sintomi principali si ripercuotono in disturbi muscolari, metabolici e alterazioni nelle unghie, capelli e pelle.

Dosi specifiche di Biotina vengono dunque raccomandate per la gestione clinica di queste alterazioni. La Biotina è anche disponibile in molti preparati multivitaminici da banco consigliati per il ripristino della salute delle unghie, capelli o pelle, il cui uso è per la maggior parte fuori il controllo del medico.  

Test alla tiroide: in che modo interferisce la Biotina?

Sebbene alte dosi di Biotina non abbiamo particolari effetti collaterali per la salute del soggetto, in realtà queste possono interferire in alcuni test di laboratorio. In particolare, la Biotina interferisce falsando i risultati dei test tiroidei nei dosaggi del TSH (ormone tireostimolante) FT4 (tiroxina), FT3 (triiodiotironina) e nonostante ci siano diverse evidenze cliniche a riguardo, non tutti gli operatori sanitari ne sono a conoscenza.

Inoltre, l’interferenza del saggio immunologico con la Biotina è uno dei tipi più difficili da rilevare. Ad esempio, a causa di questa interazione della Biotina con i saggi immunologici della tiroide, i pazienti eutiroidei, ovvero quei pazienti che presentano condizioni tiroidee normali in seguito a trattamento, possono sembrare ipotiroidei. L’uso di prodotti da banco contenenti Biotina, dunque, possono confondere e complicare il quadro clinico reale del soggetto, formulando diagnosi sbagliate. 

Cosa fare?

Qualora ci sia la necessità di sottoporsi a saggi di dosaggi immunologici, bisognerebbe tenere presente questa problematica ed informare il medico sull’eventuale assunzione di Biotina.

In ogni caso, fonti di letteratura scientifica suggeriscono la sospensione dell’assunzione di Biotina almeno 48-72 ore prima di sottoporsi ai test tiroidei.  

Fonti: 

Ci sono in commercio integratori di Biotina con dosaggi molto diversi.  Si spazia dai 5 ai 100 mcg, ma anche dai 450 mcg ai 5.000 mcg e persino dosaggi da 12.000 mcg. Tuttavia molti produttori hanno dosaggi di BIOTINA ben superiori arrivando a milligrammi, a dimostrazione del fatto che è una sostanza molto sicura e priva di rischi.

La Biotina come integratore nutrizionale

La Biotina generalmente si trova tra gli integratori dietetici del complesso B. Generalmente includono uno spettro completo delle vitamine B, tra le quali si trovano la vitamina B1, la vitamina B6 , la vitamina B12 , la vitamina B2 e la vitamina B3 (niacina).

Tutto il complesso B aiuta al funzionamento dell’attività metabolica, alla funzione cerebrale, al sistema nervoso e ad altri processi di base dell’organismo. Inoltre, lavorano meglio insieme, quindi è consigliabile prendere Biotina assieme ad un complesso B per ottenere i migliori risultati.

Il fabbisogno giornaliero di biotina (vitamina B7 o B8) in condizioni di salute varia dai 15 ai 100 microgrammi (mcg) al giorno.

Avvertenze ed effetti collaterali nell’uso di biotina ad alto dosaggio

La biotina risulta essere ben tollerata anche ad alti dosaggi, tuttavia gli effetti indesiderati più facilmente riscontrabili, seppur a bassa insorgenza, sono relativi ad

  1. alterazioni del gusto
  2. reazioni allergiche caratterizzate da eruzioni cutanee.

Nel Giugno 2019, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha diramato segnalazioni sull’utilizzo di biotina ad alto dosaggio, avvisando che può alterare esami di laboratorio, in particolare quelli che sfruttano l’interazione streptavidina – biotina (utilizzata per il dosaggio di ormoni, marcatori cardiaci, tumorali, infettivi e nel monitoraggio di farmaci).
A seconda del tipo di test, i valori ottenuti potrebbero risultare falsamente aumentati o diminuiti, portando a una diagnosi errata con conseguente trattamento inappropriato.
L’AIFA cita l’esempio del (falso) rilevamento di bassi livelli di troponina che potrebbero comportare

  • una mancata diagnosi di infarto miocardico
  • risultati falsati nell’ambito delle indagini tiroidee per il morbo di Graves.

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Misurazione dello stress ossidativo con d-ROMs test e BAP test


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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