Dal sito della drssa Rita Mellace – Biologa e Nutrizionista
L’integrazione è alla base della discussione sulla vitamina D, per varie ragioni. In particolare la “paura” di integrare è in parte dovuta ad un errore matematico (calcolo delle RDA per difetto) da parte della FDA (Food and Drug Administration) ed in parte alla sua presunta tossicità.
Quando si parla di tossicità della Vitamina D si fa generalmente riferimento a casi d’intossicazione da ipercalcemia che si sono registrati a partire degli anni ’40, in cui in realtà furono le alte dosi di Calcio somministrate le responsabili.
Negli studi più recenti, infatti, riferimenti ad effetti collaterali della vitamina D sono decisamente rari. Basta pensare alle alte dosi impiegate a scopo terapeutico e sotto controllo medico in molte patologie (es. Protocollo Coimbra).
Ma soprattutto, vista l’alta percentuale di popolazione carente (oltre l’80%) ed il grande ruolo che la vitamina D riveste nella salute umana, in realtà è estremamente difficile da sovradosare.
Per il ruolo fondamentale nella salute umana l’integrazione di vitamina D è indicata in chiunque evidenzi carenza (salvo le eccezioni elencate) ed in particolare nei neonati allattati al seno, nelle donne in gravidanza e nelle nutrici, nelle donne in climaterio/menopausa, negli anziani, negli obesi, nelle persone affette da patologie croniche.
L’obiettivo in una persona sana è quello di avere un dosaggio ematico di vitamina D attestato intorno ai 50-80 ng/ml (forte azione anticancro, antinfiammatoria e antidepressiva), in una persona con malattie autoimmuni sugli 80 ng/ml (ed oltre).
Per ottenere tali livelli è necessario:
- integrare la vitamina D ogni giorno: la vitamina D ha un’emivita breve, che mediamente si dimezza in 24h. Evitare di utilizzare delle megadosi (settimanali o mensili) se si vuole raggiungere un dosaggio ematico alto nel breve periodo e protratto nel tempo.
- assumere la vitamina D in un’unica dose dopo un pasto abbondante e con un cibo ricco di grassi. Si fornisce più tempo all’intestino per assorbirla.
Per le dosi raccomandate è possibile fare riferimento alla tabella:
In generale il dosaggio di vitamina D3 consigliato va dai 400 UI (neonati fino a 12 mesi) alle 10.000 UI al giorno a seconda del periodo dell’anno, dei valori ematici di 25(OH)D e dall’azione terapeutica che si vuole ottenere.
La dose di 10.000 UI al giorno può essere utilizzata senza incorrere alcun rischio perché, come detto precedentemente, rappresentano l’assunzione fisiologica, cioè il quantitativo di vitamina D che il nostro corpo produce in media quotidianamente per un’esposizione solare con il 90% del corpo esposto di 20-30 minuti.
Rimanendo all’interno dell’assunzione fisiologica, è comunque importante controllare durante l’integrazione periodicamente il dosaggio ematico della vitamina D e di calcio e paratormone che sono strettamente legati.
Le alte dosi di Vitamina D (sopra le 10.000 UI) sono prescritte solo ed esclusivamente sotto stretto controllo medico (è necessario monitorare le quantità costantemente per evitare di incorrere in fenomeni di ipercalcemia).
Negli integratori possiamo trovare sia vitamina D3 che vitamina D2. Alle dosi di mantenimento normalmente assunte negli adulti non c’è differenza di efficacia tra vitamina D2 e D3, sono sostanzialmente equivalenti. Tuttavia gli integratori più consigliati perché più efficaci (da 3 a 10 volte piu’) sono a base di vitamina D3.
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Nell’integrare la vitamina D è importante:
- ove necessario, perdere peso e raggiungere una forma fisica ottimale
- bere molta acqua durante la giornata (almeno 2 litri al giorno)
- fare attività fisica
- seguire una nutrizione sana ed equilibrata, con lo scopo di assicurarsi anche quei nutrienti che cooperano sinergicamente all’assorbimento della vitamina D ed al suo corretto metabolismo. In particolar modo si tratta del magnesio, dal calcio, dello zinco, del boro, della vitamina K2 e della vitamina A, che ove non presenti nella dieta vanno integrati.
La vitamina D è perciò senza alcun dubbio uno dei più importanti nutrienti. Per il suo ruolo nel mantenimento di un ottimo stato di salute, è necessario mantenerla all’interno dei range ottimali per tutta la vita, da 0 a 100 anni, in condizioni fisiologiche o patologiche!
La carenza di vitamina D è assolutamente da contrastare. Quando i suoi livelli nel sangue sono elevati (50-800 ng/ml), il nostro sistema di difesa è più forte ed in grado di proteggerci!
Qualora non vi siano impedimenti di altro genere, passate più tempo all’aria aperta ed esponetevi al Sole nel modo giusto, traendone tutti i benefici con coscienza ed equilibrio.
Più vitamina D = meno malattie = più salute
Ecco l’uguaglianza da ricordare ogni volta che vi sorgerà, per vari motivi, un dubbio!
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Liberatoria (Disclaimer)
Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.