Si possono testare le carenze vitaminiche nel sangue?

PREMESSE

Si possono testare le carenze vitaminiche nel sangue? La risposta è si, certo, ma non in tutti i casi poiché molte delle vitamine e minerali sono concentrati in maggiori percentuali a livello cellulare più che nel circolo ematico e quindi è impensabile stabilire l’esatta entità di una carenza vitaminica o minerale andando analizzare le cellule, benché in alcuni casi si vanno a cercare proprio in una cellula del sangue. Ci sono sostanze e nutrienti che non si concentrano di più nelle emazie (globuli rossi) ma in atri organi ed apparati. Questo è un primo limite, con le dovute eccezioni.

Ma è sempre necessario testare tutte le vitamine e minerali per capire la carenze e valutare una integrazione mirata? Cioè assumere solo quello che manca nel nostro organismo.

La verità è che le carenze di nutrienti sono un fatto scontatissimo conoscendo già da oltre 50 anni che il cibo che arriva sulle nostre tavole si è impoverito quasi dell’80%.

Esame del sangue i limiti e le implicazioni

Parlando di esami del sangue non si può fare a meno di notare che stiamo sconfinando in una materia di carattere prettamente medico e questo, anche se trattasi di vitamine e minerali, poiché sono coinvolti in molte funzioni del metabolismo e dovrebbero essere testati per verificare lo stato generale di salute di una persona, almeno una volta ogni tanto.

Tuttavia l’interesse della medicina ufficiale verso lo studio e la diagnosi completa in ogni individuo è andata scemando e le prescrizioni si sono ridotte all’osso, oppure si da più importanza ad alcuni esami di grido (come il colesterolo) e si da meno importanza alla vitamina D, per esempio.

Non ci sono suggerimenti validi e praticabili per tutti, vi auguriamo solo di trovare il medico giusto e sensibile che sappia esercitare ancora la cosidetta “arte medica”.

Ora vi proporrò alcuni esami utili e spero che potrete trovare un medico collaborativo, altrimenti si possono fare in privato, ovviamente pagandoli per intero, ma poi dovrete trovare chi sa leggere i risultati, e questo è il secondo limite.

Una volta iniziata l’integrazione non si vada subito a controllare se le vitamine sono salite, potreste rimanere delusi. Almeno per certe vitamine come la B12 tra gli esami meno attendibili da valutare. Ci sono vitamine che fanno percorsi molto lunghi ed hanno metabolismi complessi da non permettere una reale entità di carenza, se non in sede di studi scientifici, ma non su larga scala.

E allora come si fa a capire se le integrazioni hanno portato beneficio e se dobbiamo continuare o smettere? È vero che si rischia l’ipervitaminosi?

La bella notizia è che se avete preso troppe vitamine ed avete qualche sintomo, tutto passa sospendendole. Poi raccomando sempre di assumere anche i cofattori di ogni vitamina per non incorrere in squilibri, come ad esempio la Vitamina D che va presa con il magnesio, ma che i medici di base continuano a prescrivere, seppur poca, senza mai inserire il magnesio o la vitamina K2.

Per capire se funzionano le integrazioni deve entrare in gioco il vostro buon senso, l’osservazione dei sintomi e dello stato generale di salute. Importante è la conoscenza di ogni integrazione, da fare prima di iniziare, anche a grandi linee per sapere indicazioni, controindicazioni e dosaggi dei vari nutrienti.

Fra tutte, la vitamina D è la più importante da testare e ricontrollare in seguito all’integrazione e valutando insieme anche il calcio, che deve stare esattamente entro i range. Vedremo meglio nel dettaglio.

IMPORTANTE


ANALISI DELLE VITAMINE

QUALI ESAMI E TEST SONO DISPONIBILI

Le principali vitamine utili da testare sono:

  • Le liposolubili:
    • Vitamina A
    • Vit. D 25(OH) – Comunemente ideale per definire la carenza
    • Vitamina E
  • Le idrosolubili:
    • Vitamina B12 Totale (non fornisce una misurazione della vitamina B12 attiva che è disponibile per le cellule dell’organismo).
      • Vitamina B12 attiva (olotranscobalamina)
      • MMA sul siero
      • MMA sulle urine
      • Anticorpi Anti-Fattore intrinseco
    • Folati
    • Vitamina B1 (Tiamina)
    • Vitamina B2 (Riboflavina)
    • Vitamina B6 (Piridossina)
    • C (Esame inutile per definire la carenza)
  • MINERALI
    • Ferro
      • Ferritina + trasferrina
    • Magnesio sierico (Cerca magnesio nel plasma, quindi inutile per definire la carenza)
      • Magnesio Eritrocitario (Cerca magnesio nelle cellule, quindi utile per definire la carenza) – difficile trovare un laboratorio
    • Zinco
    • Calcio
      • Calcio Ionizzato (Più preciso)
    • Fosforo
    • Sodio
    • Potassio
    • Cloro
    • Selenio

Non tutti i laboratori propongono pacchetti interessanti e completi. Ognuno di loro ha un profilo di vitamine diverso e spesso bisogna fare richieste aggiuntive.


ESAME DELLO STRESS OSSIDATIVO

ESAME DELLO STRESS OSSIDATIVO (d-ROMs test e BAP tes)

L’esame più completo per stabilire lo stato di salute generale è l’esame dello Stress Ossidativo, che a seconda dei laboratori può contenere diversi gruppi di vitamine e minerali, oppure essere specifico per patologia.

  1. Che cosa è d-ROMs-test?
    I suoi valori sono uno specchio fedele dello stato di attività dei processi ossidativi endogeni (respirazione cellulare) e reattivi (infiammazione) e, quindi, della velocità con cui sta procedendo in quel determinato momento il fisiologico processo di invecchiamento.
    Che cosa misura il d-ROMs test?
    Il d-ROMs test consente, sostanzialmente, di determinare la capacità ossidante del plasma dovuta in primis agli idroperossidi (ROOH), sostanze appartenenti all’ampia classe dei cosiddetti metaboliti reattivi dell’ossigeno (Reactive Oxygen Metabolites,ROMs).
  2. Che cosa è il BAP test?
    Il BAP test , ossia test per la determinazione del potenziale biologico antiossidante (Biological Antioxidant Potential)
    Che cosa misura il BAP test?
    Il BAP test consente, sostanzialmente, di determinare la concentrazione ematica delle sostanze antiossidanti nella loro accezione di agenti in grado di ridurre il ferro dalla forma ferrica a quella ferrosa.

leggi di più nei seguenti documenti.

link a due laboratori per ulteriori informazioni

ESAMI PER VITAMINA D

Stato della Vitamina d – pacchetto esami utili

Per una PRIMA indagine del livello di Vitamina D, eseguire esami seguenti:

  • Vitamina 25(OH)D.
  • PTH (Paratormone) intatto (se possibile con metodo chemiluminescenza)
  • CALCEMIA (o ancora meglio Calcio totale e ionizzato)

Altri indicatori dello stato di salute collegati a Vitamina D sono:

  • OMOCISTEINA
  • CREATININA
  • Folati
  • Vitamina B 12

Dopo 3/4 mesi di integrazione di Vit. D, occorre ripetere i seguenti esami
per capire in che modo continuare l’integrazione di vitamina D, se sospendere o dimezzare. Di solito è meglio non sospenderla per troppo tempo, altrimenti il valore nel sangue potrebbe scendere. 

  • 25(OH)D
  • Paratormone
  • CALCEMIA

Se il Paratormone rimane alto controllare anche

  • CALCIURIA 24h(urine)
  • CREATININURIA 24h(urine)
  • FOSFATURIA 24H(urine)

Domande e risposte sugli esami della Vitamina D


TIROIDE

Tiroide – Pacchetto esami utili

Controllare lo stato della tiroide con

  • TSH
  • FT3
  • FT4
  • ANTICORPI anti TIREOPEROSSIDASI
  • ANTICORPI anti TIREOGLOBULINA

APPARATO CARDIOVASCOLARE

Malattie Cardiovascolari – Pacchetto esami utili

Questi gli esami del sangue più importi elencati dal cardiologo Davide Terranova nel video pubblicato qui alcuni giorni fa per valutare il reale rischio cardio-vascolare:
Esami mai tanto richiesti, purtroppo…
✅d-ROMs Test (radicali liberi)
✅S-Potenziale Antiossidante.
✅ Apolipoproteina A1
✅ Apolipoproteina B
✅ Lipoproteina (a)
✅ LDL Ossidate
✅ Procalcitonina
✅ Ecolordoppler dei vasi del collo
✅Omocisteina

Video del dr Davide Terranova


VITAMINA B 12

Stato della Vitamina b12 – Pacchetto esami utili per scoprire le cause della carenza

Come controllare lo stato della Vitamina B12
Non basta un solo esame, poiché il metabolismo della vitamina B12 è uno dei più complessi fra le vitamine.
Questi gli esami per un quadro completo:

  • Emocromo completo
  • B12 nel siero (Esame tradizionale)
  • B12 attiva nel siero (holoTC od Holo TC)
  • Acido metilmalonico nel siero (MMA)
  • MMA nell’urina
  • Folati,
  • Ferritina,
  • profilo della Tiroide,
  • Vitamina D (25-OH D),
  • Omocisteina,
  • Anticorpi contro il Fattore intrinseco (GIFA),
  • Anticorpi delle cellule parietali (GPCA).

Chiunque abbia valori di vitamina B12 compresi nella cosiddetta “zona grigia” (200-488 pg/ml) è potenzialmente in carenza funzionale di B12 e a rischio di sviluppare complicanze neurologiche.
Ma anche avere vit B12 alta perché il test sierico non dà alcuna certezza che sia tutta vitamina Attiva.
Perché questo post è solo teorico?
In pratica sarebbe importante fare tutti questi esami per scoprire una possibile causa di carenza B12, tuttavia se si considera solo il test sierico tradizionale della B12 non c’è alcuna certezza del risultato e delle conclusioni possibili.
Un altro fattore che influenza l’andamento del test siero B12 tradizionale (ma anche Holo Tc), è quello di avere assunto integratori di B12 o alimenti che ne sono arricchiti, negli ultimi 4 mesi prima del test.
Ma chi è venuto a conoscenza di avere una carenza certa di vitamina B12 sia dagli esami che dai sintomi, ed ha iniziato quindi l’integrazione, è disposto ad stare 4 mesi senza integrare solo per vedere se il numerino del test sierico si è alzato?
Ma soprattutto che senso ha?
Le Cliniche che si dedicano alla B12 nei paesi del nord Europa non tengono molto conto dei test sierici della B12, ma piuttosto delle variazioni dei sintomi in seguito all’integrazione che sia orale o intramuscolare. Se i sintomi migliorano, l’integrazione è efficace ed in certi casi l’integrazione deve essere fatta a vita.

Importante leggere questo articolo ed eseguire i questionari per stabilire un punteggio che da l’entità della carenza in base ai sintomi dichiarati.


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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