Stearato di Magnesio una delle tante leggende metropolitane per farti comprare integratori del “senza” e spendere di più, oppure un additivo veramente pericoloso per la salute?
Ma perché si aggiunge lo Stearato di Magnesio nelle pastiglie di integratori?
Serve come lubrificante nelle macchine che creano le compresse, ed è anche un elemento che troviamo naturalmente in molti cibi, quindi fra i più sicuri e naturali da usare per lubrificare i macchinari e non fare appiccicare le compresse.
Fate caso al marketing del Senza
(Senza glutine, senza zucchero, senza sale, senza olio di palma, senza grassi ecc ecc …)
Tutto il mercato dei “senza” ed ora anche senza Stearato, pensateci… è un mercato che rendere il consumatore falsamente sicuro. Perché pensa che quella omissione sia per il suo bene, ma si sono costruiti falsi miti da anni, non dico su tutto il “senza” ma nella fattispecie lo stearato ha creato una percezione esagerata del concetto di additivo “tossico”.
Questo non è certamente il modo migliore per dare sicurezza ai consumatori di integratori, pertanto le opinioni si dividono fra chi sostiene che faccia male e chi sostiene che sia innocuo.
Non sappiamo chi ha ragione perché ci sono ricerche a sostegno di entrambe le tesi, e ad essere onesti, noi consumatori siamo stanchi di essere manipolati da un verso e dall’altro.
È difficile capire chi ha degli interessi e per che cosa.
Cito per correttezza anche il dr Joseph Mercola, che stimo per altri suoi articoli e ricerche sulla Vitamina D e dintorni, ma che per il Magnesio Stearato si è pronunciato a sfavore del suo utilizzo. Un giudizio, il suo, non privo di conflitto di interessi per poterne parlare onestamente, vedi sito del dr Mercola con vendita di suoi integratori, tutti senza stearato di Magnesio.
Riferimenti CONTRO MAGNESIO STEARATO
– Magnesium Stearate: Does Your Supplement Contain This Potentially Hazardous Ingredient? Dr. Mercola
– NewHope360 June 6, 2012
– Immunology. 1990 July; 70(3): 379–386
– World Health Organization Quality of Medicines for Everyone, Contaminated magnesium stearate VG EP excipient manufactured by Ferro
– Environmental Protection Agency Risk Assessment Division, SCREENING-LEVEL HAZARD CHARACTERIZATION OF HIGH PRODUCTION VOLUME CHEMICALS
MAGNESIO STEARATO Che cos’è?
Tratto dal sito Vegavero, che però ha deciso di toglierlo dagli integratori che produce, forse per soddisfare le richieste della clientela?
Il magnesio stearato è un sale di magnesio dell’acido stearico che, a temperatura ambiente, si presenta come una polvere bianca, inodore ed insolubile in acqua. L’acido stearico è un acido grasso saturo che si trova in molti alimenti, inclusi grassi e oli animali e vegetali. Il cacao e i semi di lino sono, ad esempio, degli alimenti che contengono notevoli quantità di acido stearico. È bene ricordare questa sostanza non deve essere considerata un integratore di magnesio, perché al suo interno è presente una percentuale molto bassa del minerale.
In etichetta la sua presenza può essere dichiarata come “magnesio stearato”, “stearato di magnesio”, “sali di magnesio degli acidi grassi” oppure con la sigla E470b.
A cosa serve?
Viene ampiamente utilizzato nell’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare come antiagglomerante, emulsionante e lubrificante. Esso aiuta ad accelerare il processo di produzione perché impedisce agli ingredienti di aderire alle attrezzature meccaniche facilitando e migliorando la lavorazione delle polveri. Oltre a velocizzare la produzione, il magnesio stearato dona maggiore consistenza alle capsule e alle compresse, rendendole anche più facili da inghiottire e spostarsi lungo il tratto gastrointestinale.
Quali sono i rischi per la salute del magnesio stearato?
Il fatto che lo dica la FDA non ci tranquillizza in senso assoluto e per tutto, ma riportiamo il dato.
La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato l’utilizzo dello stearato di magnesio come additivo in alimenti e integratori. Questo eccipiente è anche presente nella lista di additivi alimentari consentiti in Italia secondo le direttive del Regolamento (CE) n. 1333/2008). Altroconsumo, nella sua banca dati, classifica come “accettabile” l’uso di questo additivo in alcuni casi precisi, affermando che non vi è associato alcun effetto noto (nè benefico nè nocivo) sull’organismo.
Secondo il National Center for Biotechnology Information, è generalmente riconosciuto come una sostanza sicura se consumata a quantità inferiori a 2.500 milligrammi (mg) al giorno per chilogrammo di peso corporeo.
Questo vuol dire che, per esempio, un uomo adulto di 85 kg ne potrebbe assumere fino a 212.500 mg al giorno, il corrispondente di circa 283 capsule da 750 mg al giorno. Sembrerebbe quindi non avere effetti collaterali o nocivi se assunto in piccole quantità, come quelle usate dai produttori di capsule e farmaci.
Non ci sono prove scientifiche a sostegno delle affermazioni che il magnesio stearato possa sopprimere le funzioni dei linfociti T, cioè delle cellule iperspecializzate deputate a combattere i patogeni intracellulari, come i virus ed alcuni batteri. Questa credenza si basa su uno studio del 1990 su un singolo topo. Quando, infatti, i linfociti T del topo venivano incubati con acido stearico (e non magnesio stearato) la membrana cellulare collassava e i linfociti T perdevano ogni loro funzione. Tuttavia, questo esperimento – e conseguentemente anche i suoi risultati – non possono essere replicato sull’uomo perché i linfociti T dei topi non hanno un enzima (chiamato stearoil-CoA 9-desaturasi), di cui invece sono dotati gli umani, in grado di convertire l’acido stearico in acido oleico e quindi annullare la presunta tossicità di questa sostanza
Non ci sono prove scientifiche neanche a sostegno delle affermazioni sulla possibile interferenza del magnesio stearato con la capacità del corpo di assorbire il contenuto delle capsule dei farmaci. Gli studi condotti finora su questa sostanza dimostrano che l’assorbimento dei principi attivi potrebbe essere rallentato, ma non compromesso (10, 11).
Un’altra preoccupazione è quella riguardante la possibile contaminazione del magnesio stearato che, essendo spesso ottenuto dall’olio di semi di cotone, potrebbe contenere pesticidi o provenire da OGM. Tuttavia, questa sostanza viene altamente purificata attraverso un intenso processo di raffinazione prima di essere inserita come ingrediente negli alimenti, nei cosmetici e negli integratori.
Inoltre, la forma molecolare finale del magnesio stearato è identica sia che provenga da una pianta di cotone OGM sia che venga da una pianta non OGM.
Altri Additivi naturali
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Estratto di crusca di riso (RBE) e olio di girasole
Vengono utilizzati come stabilizzanti in alcuni integratori quando si presenta la necessità di aumentare la capacità degli ingredienti di legarsi tra loro. Inoltre, è possibile ottenere una versione biologica di questi additivi naturali che, quindi, possono essere utilizzati anche nei nostri integratori biologici.
Prima dell’estratto di crusca di riso utilizzavamo la cellulosa microcristallina (E460i), una cellulosa di origine vegetale con proprietà stabilizzanti e gelificanti. Tuttavia, il consumo in grandi quantità di questo additivo, non venendo assorbito nell’intestino, può aumentare la frequenza e il volume dei movimenti intestinali, aumentando il numero di scariche intestinali e causando meteorismo o diarrea. Per questo motivo è vietato in Australia. Inoltre, l’ESFA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non ha approvato alcun claim che certifichi i benefici dell’uso di questa sostanza.
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Gomma arabica o gomma d’acacia (E414)
Viene anch’essa utilizzata come additivo legante. Secondo il regolamento del Ministero della Salute, non ci sono limitazioni nella quantità massima utilizzabile
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Idrossipropilmetilcellulosa (E464)
Come agente di rivestimento, cioè come materiale di involucro delle nostre capsule, utilizziamo l’idrossipropilmetilcellulosa (E464), comunemente utilizzata come additivo alimentare grazie alle sue proprietà stabilizzanti e addensanti. Questo eccipiente è un derivato della cellulosa ed è ottenuto direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali. L’ESFA ha approvato due proprietà benefiche derivate dall’assunzione, anche prolungata, di questa tipologia di cellulosa.
- Il primo, è che – se assunta in una quantità minima di 4 grammi – può aiutare a ridurre la risposta glicemica dopo i pasti, contribuendo a diminuire l’aumento del glucosio nel sangue.
- Il secondo, invece, certifica l’utilità dell’idrossipropilmetilcellulosa nel mantenimento dei livelli di colesterolo ematico nella norma. Questo claim è però possibile utilizzarlo solo per prodotti che apportano una dose quotidiana di idrossipropilmetilcellulosa pari a 5 grammi.
STEARATO DI MAGNESIO, integratori e sicurezza
tratto dal Sito di Andrew Saul (Doctoryourself)
Lo stearato di magnesio è un ingrediente da tavoletta che si trova in moltissime pillole vitaminiche. È spesso diffamato da coloro che traggono profitto dall’incutere paura per poi comprare il loro prodotto più costoso (senza stearato).
Diciamolo chiaro:
il magnesio stearato è costituito da due molecole di acido stearico accoppiate a un atomo di magnesio.
L’acido stearico si trova naturalmente in:
- cacao,
- carne,
- olio di semi di lino,
- pollo,
- uova,
- formaggio,
- noci,
- salmone,
- olio di palma,
- e olio di cocco.
Anche se tutti questi cibi non sono ideali per il tuo consumo, non puoi dirmi che sono tutti dannosi. Il magnesio è MOLTO buono per te, e la maggior parte degli americani non ottiene nemmeno la RDA (dosi giornaliere raccomandate) di questo minerale essenziale.
Un sacco di acido stearico non ti fa bene. Un sacco di grassi saturi in generale non ti fa bene.
Tuttavia, la quantità di acido stearico in una compressa è molto piccola. Ci sono circa 25 milligrammi di stearato di magnesio in una compressa tipica e in genere meno.
Ci vorrebbero almeno 40 compresse per fare 1 grammo (1.000 mg), che è un quarto di un cucchiaino. A meno che tu non prenda molte, molte compresse al giorno, questo è un non-problema, per quanto mi riguarda.
Considera che questi alimenti hanno quantità sostanziali di acido stearico:
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- Olio di pesce,
- salmone 1,170 mg
- Olio di oliva 700 mg
- Olio di sesamo 1,340 mg
- Lecitina di soia 810 mg
- Olio di soia 1,060 mg
- Olio di girasole, linoleico 1.260 mg
- Petto di pollo (senza pelle) 200 mg
- Formaggio Cheddar 1,120 mg
- Burro (1 pat) 500 mg – Cioccolato semi-dolce 4.800 mg
Pensaci:
una tavoletta e mezza di cioccolato ha il contenuto equivalente di acido stearico di 192 compresse di vitamine!
Ti consiglio di dedicare il tuo tempo ad affrontare i problemi ben più gravi, come questi:
-
- mangia molto meno zucchero
- smettere di mangiare cibo spazzatura
- smettere di fumare
- bevi più acqua
- evitare farmaci da banco
- bevi meno o niente alcool
- evitare le vaccinazioni
- mangiare molta frutta e verdura fresca e cruda
- mangiare cibi ricchi di fibre, non trasformati, in particolare legumi (piselli, fagioli e lenticchie) e verdure a radice e a foglia verde
- esercizio per almeno 172 ora o 1 ora ogni giorno
- bevi succhi di verdura fresca
- prendi un buon integratore multi-vitaminico e multi-minerale con OGNI pasto.
e prendi MOLTA vitamina C.
Se ti preoccupi dello stearato di magnesio senza prima fare queste dodici cose veramente importanti, tu, come disse un uomo molto saggio,
“stai forzando un moscerino ad inghiottire un cammello”.
Riferimenti bibliografici (pro e contro):
- Weast, R.C. (ed.). Handbook of Chemistry and Physics. 60th ed. Boca Raton, Florida: CRC Press Inc., 1979.B-95
- Lewis, R.J. Sax’s Dangerous Properties of of Industrial Materials. 10th ed. Volumes 1-3 New York, NY: John Wiley & Sons Inc., 1999.V3 2268
- Magnesium Stearate: Does Your Supplement Contain This Potentially Hazardous Ingredient? Dr. Mercola
- Everything You Should Know About Magnesium Stearate. Written by Kelli Hansen and Medically reviewed by Debra Rose Wilson https://www.healthline.com/health/magnesium-stearate#risks
- World Health Organization Quality of Medicines for Everyone, Contaminated magnesium stearate VG EP excipient manufactured by Ferro
- Environmental Protection Agency Risk Assessment Division, SCREENING-LEVEL HAZARD CHARACTERIZATION OF HIGH PRODUCTION VOLUME CHEMICALS
- Eddington ND, Ashraf M, Augsburger LL, Leslie JL, Fossler MJ, Lesko LJ, Shah VP, Rekhi GS. Identification of formulation and manufacturing variables that influence in vitro dissolution and in vivo bioavailability of propranolol hydrochloride tablets. Pharm Dev Technol. 1998 Nov;3(4):535- 47. PMID: 9834957
- Soni KA, Jesudhasan P, Cepeda M, Widmer K, Jayaprakasha GK, Patil BS, Hume ME, Pillai SD. Identification of ground beef-derived fatty acid inhibitors of autoinducer-2-based cell signaling. J Food Prot. 2008 Jan;71(1):134-8. PMID: 18236673
- Grundy SM. Influence of stearic acid on cholesterol metabolism relative to other long-chain fatty acids. Am J Clin Nutr. 1994 Dec. PMID: 7977157
- Mensink RP. Effects of stearic acid on plasma lipid and lipoproteins in humans. Lipids. 2005 Dec;40(12):1201-5. PMID: 16477803
- Hunter JE, Zhang J, Kris-Etherton. Cardiovascular disease risk of dietary stearic acid compared with trans, other saturated, and unsaturated fatty acids: a systematic review. PM. Am J Clin Nutr. 2010 Jan;91(1):46-63. PMID: 19939984
- Sanders TA, Oakley FR, Cooper JA, Miller GJ. Influence of a stearic acid-rich structured triacylglycerol on postprandial lipemia, factor VII concentrations, and fibrinolytic activity in healthy subjects. Am J Clin Nutr. 2001 Apr; PMID: 11273845
- Uzunović A, Vranić E. Effect of magnesium stearate concentration on dissolution properties of ranitidine hydrochloride coated tablets. Bosn J Basic Med Sci. 2007 Aug;7(3):279-83. PMID: 17848158
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- Rekhi GS, Eddington ND, Fossler MJ, Schwartz P, Lesko LJ, Augsburger LL. Evaluation of in vitro release rate and in vivo absorption characteristics of four metoprolol tartrate immediate-release tablet formulations. Pharm Dev Technol. 1997 Feb;2(1):11-24. PMID: 9552427
- Tebbey PW, Buttke TM. Molecular basis for the immunosuppressive action of stearic acid on T cells. Immunology. 1990 Jul;70(3):379-84. Erratum in: Immunology 1990 Oct;71(2):306. PMID: 2379942
- Anel A, Naval J, González B, Uriel J, Piñeiro A. Fatty acid metabolism in human lymphocytes. II. Activation of fatty acid desaturase-elongase systems during blastic transformation. Biochim Biophys Acta. 1990 Jun 14;1044(3):332-9. PMID: 2114179
- Tammaro A, Abruzzese C, Narcisi A, Cortesi G, Persechino F, Parisella FR, Persechino S. Magnesium stearate: an underestimated allergen. J Biol Regul Homeost Agents. 2012 Oct-Dec;26(4):783-4. PMID: 23241129
- Søndergaard D, Meyer O, Würtzen G. Magnesium stearate given perorally to rats. A short term study. Toxicology. 1980;17(1):51-5. PMID: 7434368
Per dovere di cronaca ospiterò il contraddittorio e cito l’articolo di Dionidream che si trova d’accordo con Mercola – ricordo che produce integratori “senza” – sulla pericolosità del Magnesio Stearato
e che riporta quanto segue
Magnesio stearato e rischi per la salute
La FDA, Food and Drug Administration, ha approvato l’utilizzo dello stearato di magnesio come additivo in alimenti e integratori. Tale eccipiente resta tuttavia presente nella lista di additivi alimentari consentiti in Italia secondo quanto stabilito dalle direttive del Regolamento (CE) n. 1333/2008. Altroconsumo, nella sua banca dati, classifica come “accettabile” l’utilizzo del magnesio stearato solo in alcuni casi specifici, affermando che non vi è associato alcun effetto noto né benefico né nocivo a carico dell’organismo.
Secondo quanto espresso poi dal National Center for Biotechnology Information, il magnesio stearato sarebbe considerato generalmente sicuro se assunto in quantità inferiori a 2.500 milligrammi (mg) per Kg al giorno.
Questo significa che, un soggetto adulto del peso di 85 Kg ne potrebbe assumere fino a 212.500 mg al giorno, quantità che corrisponde a 283 capsule da 750 mg al giorno.
Sarebbe dunque auspicabile che la sostanza non produrrebbe alcun effetto collaterale o nocivo se assunto in modeste quantità, esattamente come quelle impiegate comunemente dai produttori di capsule e farmaci. Dubbi e incertezze dunque sono strettamente correlate all’utilizzo di magnesio stearato: solo ulteriori studi o ricerche potranno dunque confermare o smentirne l’eventuale azione deleteria a carico dell’organismo
Informazioni su eccipienti usati nei laboratori di integratori
https://www.hsnstore.it/blog/notizie/legislazione-e-qualita/stearato-di-magnesio/
STUDIO TRADOTTO
Il magnesio stearato è ampiamente utilizzato nella produzione di integratori alimentari e compresse, capsule e polveri farmaceutiche, nonché in molti prodotti alimentari, tra cui una varietà di dolciumi, spezie e ingredienti per la cottura al forno. Sebbene sia considerato avere un profilo di tossicità sicuro, non sono disponibili informazioni sul suo potenziale di indurre tossicità genetica.
Per aiutare gli sforzi di valutazione della sicurezza, il solfato di magnesio è stato valutato in una batteria di test tra cui un test di mutazione inversa batterica, un test di aberrazione cromosomica in vitro e un test del micronucleo eritrocitario in vivo. Il magnesio stearato non ha prodotto una risposta positiva in nessuno dei cinque ceppi batterici testati, in assenza o presenza di attivazione metabolica.
Allo stesso modo, l’esposizione al magnesio stearato non ha portato ad aberrazioni cromosomiche nei fibroblasti polmonari di criceto cinese CHL/UI, con o senza attivazione metabolica, né ha indotto micronuclei nel midollo osseo di topi maschi CD-1.
Questi studi sono stati utilizzati dal governo giapponese e dal comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari nelle rispettive valutazioni sulla sicurezza del magnesio stearato.
Questi dati indicano una mancanza di rischio genotossico posto dallo stearato di magnesio consumato alle attuali esposizioni dietetiche stimate. Tuttavia, gli effetti sulla salute dell’esposizione cumulativa al magnesio attraverso più fonti presenti negli additivi alimentari possono destare preoccupazione e giustificare un’ulteriore valutazione.
Liberatoria (Disclaimer)
Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.