Tributi a Irwin Stone e Frederick R. Klenner

Tributi Immagine On my way – Paola Grizi

In memoria

Irwin Stone
1907-1984

Irwin Stone, un vero grande pioniere nel campo della ricerca sulla vitamina C, morì il 4 maggio 1984, all’età di 77 anni. Irwin era a Los Angeles per ricevere un premio dall’Accademia di Psichiatria Ortomolecolare e dalla Società Medica Ortomolecolare. Avrebbe anche ricevuto un premio a sorpresa dal Linus Pauling Institute of Science and Medicine. La morte è stata accidentale, causata dal soffocamento del cibo rigurgitato. Come esiti di un incidente automobilistico quasi fatale nel 1960, in cui furono riportate gravi lesioni alla laringe, Irwin soffrì di un esofago ristretto, che rese il soffocamento dal cibo un pericolo sempre presente.

Irwin Stone iniziò il suo studio sulla vitamina C, che chiamava ascorbato, nel 1932, come chimico per la Wallerstein Company di New York. Era interessato alle proprietà antiossidanti dell’acido ascorbico, scoperto di recente, come mezzo per proteggere il cibo dal deterioramento. Ha continuato i suoi studi sulla vitamina C per i successivi 50 anni, dando così un immenso contributo al benessere dell’umanità.

Stone fece domanda per tre brevetti per l’uso industriale della vitamina C, nel 1935, il primo della storia. Albert Szent-Györgyi ha ricevuto il Premio Nobel per la medicina per il suo lavoro sulla vitamina C solo due anni dopo, nel 1937. Stone ha ricevuto un totale di 26 brevetti, per il suo lavoro sulla vitamina C così come in altri campi.

Negli anni ’50 divenne chiaro a Stone che gli esseri umani avrebbero tratto beneficio dall’ingestione di quantità di ascorbati molto maggiori rispetto alle classiche raccomandazioni mediche e nutrizionali ritenute adeguate (RDA). Dopo essersi ritirato dal suo lavoro retribuito e essersi trasferito a San Jose nel 1971, ha dedicato il resto della sua vita a studiare e pubblicizzare la necessità di un consumo quotidiano di più grammi di vitamina C da parte degli esseri umani. Il suo libro del 1972 The Healing Factor è considerato un classico.

Nell’aprile del 1966 Irwin Stone incontrò Linus Pauling, che lo trovò straordinariamente ben informato e convincente. Pauling attribuisce a questo incontro con Stone il punto di partenza del suo interesse per la vitamina C.

Irwin Stone ha ricevuto molti premi e onorificenze durante la sua vita, tra cui due dottorati onorari. È stato autore di oltre 120 articoli scientifici di cui almeno 50 sulla vitamina C.

I sopravvissuti di Irwin includono la sua amata moglie da oltre 50 anni, Barbara, e suo figlio Steven, un avvocato specializzato in brevetti. La sua memoria sarà onorata e amata da tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo.

Bernard Rimland, Ph.D.


Frederick R. Klenner
1907 – 1984

Fred R. Klenner, MD, un altro grande pioniere nella ricerca sulla vitamina C, morì all’età di 76 anni il 20 maggio 1984, appena due settimane dopo la morte del suo amico di lunga data Irwin Stone. Klenner ha continuato la sua pratica medica a Reidsville NC fino al febbraio 1984, assistendo da 30 a 40 pazienti al giorno, fino a quando il suo cuore debole ha causato il suo ritiro.

L’uso coraggioso e di successo di Klenner di mega dosi di vitamina C durante le epidemie di poliomielite degli anni ’40 ha attirato l’attenzione sia di Irwin Stone che di Adelle Davis, che hanno percepito l’enorme valore di questo approccio e sono state quindi stimolate ad aumentare i propri sforzi per portare il messaggio alla professione medica e al pubblico.

L’uso di Klenner di vitamina C ad alto dosaggio in gravidanza ha portato a un notevole miglioramento della salute sia della madre che del bambino e ha ridotto notevolmente la durata del travaglio. Oltre al suo noto lavoro sulla vitamina C, Klenner ha anche pubblicato sull’uso di megadosi di altre vitamine; soprattutto le vitamine del gruppo B nel trattamento delle malattie neurologiche.

Klenner ha ricevuto numerosi premi per il suo importante lavoro. I suoi sopravvissuti includono sua moglie Ann, il figlio Fred R. Klenner Jr., MD e due figlie.


Da Orthomolecular Psychiatry , 1984, Volume 13, Number 4, p. 285

HTML modificato il 20 novembre 2013 .
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Fonte poi tradotta con Google da Seanet.com


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