Vitamina K2 e le propietà antitumorali

Cancro e vitamina K2

La ricerca preliminare sulla vitamina K2 ha abbracciato anche il campo oncologico. Rimanendo nel campo delle associazioni (che non possono dimostrare un sicuro rapporto causa-effetto), una maggiore assunzione di vitamina K è stata collegata:

  • a tassi inferiori del 63% di cancro alla prostata avanzato in uno studio su 268 pazienti
    (associazione dimostrata per la K2 ma non per la K1) 80;
  • a una mortalità per cancro due volte inferiore in oltre 7.000 partecipanti a uno studio
    (associazione dimostrata sia per K1 che per K2) 81.

Alcuni studi clinici suggeriscono che l’integrazione di vitamina K2 può ridurre la recidiva del cancro al fegato e aumentare i tempi di sopravvivenza dopo l’intervento chirurgico 82, 83. Tuttavia, gli effetti benefici sono stati osservati solo dopo un follow-up di 2 e 3 anni 84.

A partire da queste evidenze preliminari, futuri studi più ampi e ben progettati dovranno cercare di confermare questi potenziali benefici.

Ringrazio Magazine X115 per la Bibliografia

La vitamina K2 è stata esplorata in diversi interventi clinici per integrare i trattamenti contro il cancro [1].
Studi in vitro hanno scoperto che la sola integrazione di K2 previene la crescita e le metastasi di molteplici linee cellulari tumorali [2, 3, 4].
I meccanismi con cui la vitamina K2 può inibire la proliferazione e le metastasi dei tumori sono stati esaminati altrove [4].
In breve, la vitamina K2 può agire in diversi percorsi tra cui la proteina chinasi A, la proteina chinasi C, il fattore nucleare kappa B e il recettore steroideo e xenobiotico [1, 5].
Inoltre, ci sono molteplici casi in cui l’integrazione di K2 insieme al trattamento standard ha attenuato lo sviluppo del cancro, inclusi molteplici casi in cui i pazienti sono entrati in remissione completa [6, 7].
Sorprendentemente, l’azione della vitamina K2 come agente antitumorale non è limitata a un tipo di cancro definitivo, ma è stata invece segnalata in molteplici forme di cancro [1, 8].

Bibliografia

  1. Xv F, Chen J, Duan L, Li S. Research progress on the anticancer effects of vitamin K2. Oncol Lett. 2018;15(6):8926-8934. doi:10.3892/ol.2018.8502
  2. Xia J, Matsuhashi S, Hamajima H, et al. The role of PKC isoforms in the inhibition of NF-κB activation by vitamin K2 in human hepatocellular carcinoma cells. J Nutr Biochem. 2012;23(12):1668-1675. doi:10.1016/j.jnutbio.2011.11.010
  3. Showalter SL, Wang Z, Costantino CL, et al. Naturally occurring K vitamins inhibit pancreatic cancer cell survival through a caspase-dependent pathway. J Gastroenterol Hepatol. 2010;25(4):738-744. doi:10.1111/j.1440-1746.2009.06085.x
  4. Li Y, Chen JP, Duan L, Li S. Effect of vitamin K2 on type 2 diabetes mellitus: A review. Diabetes Res Clin Pract. 2018;136:39-51. doi:10.1016/j.diabres.2017.11.020
  5. Jinghe X, Mizuta T, Ozaki I. Vitamin K and hepatocellular carcinoma: The basic and clinic. World J Clin Cases. 2015;3(9):757-764. doi:10.12998/wjcc.v3.i9.757
  6. Sada E, Abe Y, Ohba R, et al. Vitamin K2 modulates differentiation and apoptosis of both myeloid and erythroid lineages. Eur J Haematol. 2010;85(6):538-548. doi:10.1111/j.1600-0609.2010.01530.x
  7. Yaguchi M, Miyazawa K, Katagiri T, et al. Vitamin K2 and its derivatives induce apoptosis in leukemia cells and enhance the effect of all-trans retinoic acid. Leukemia. 1997;11(6):779-787. doi:10.1038/sj.leu.2400667
  8. Halder M, Petsophonsakul P, Akbulut AC, et al. Vitamin K: Double Bonds beyond Coagulation Insights into Differences between Vitamin K1 and K2 in Health and Disease. Int J Mol Sci. 2019;20(4):896. Published 2019 Feb 19. doi:10.3390/ijms20040896

 Altri benefici della Vitamina k2

Colesterolo e Salute del Cuore

Un numero crescente di prove supporta il ruolo della vitamina K2 nella salute cardiovascolare 44.

Innanzitutto, è stata ripetutamente osservata un’associazione tra:

  • la carenza di vitamina K e un maggior rischio di rigidità arteriosa, calcificazione vascolare e valvolare, insufficienza cardiaca e mortalità cardiovascolare 44;
  • una maggiore assunzione di vitamina K2 e un minor rischio di malattie cardiache 45, 14.
    Ad esempio, in uno studio della durata di 7-10 anni, le persone con il più alto apporto di vitamina K2 avevano il 52% in meno di probabilità di sviluppare calcificazioni arteriose e il 57% in meno di morire per malattie cardiache 15.

Essenzialmente, la vitamina K2 controlla la calcificazione dei tessuti molli. In tal senso, impedisce al calcio di depositarsi nelle arterie prevenendo l’aterosclerosi (che è un importante fattore di rischio per le malattie cardiache) 46.

Uno studio su 244 donne olandesi sane in post-menopausa, di età compresa tra 55 e 65 anni, ha studiato gli effetti dell’integrazione di vitamina K2 (MK-7) assunta alla dose di 180 μg per 3 anni.

La vitamina K2 non solo ha soppresso l’irrigidimento arterioso, ma ha anche portato a un miglioramento statisticamente significativo dell’elasticità vascolare 47.

Una maggiore assunzione di vitamina K2 può ridurre la rigidità arteriosa, rallentare la progressione della calcificazione vascolare e valvolare, ridurre l’incidenza di malattia coronarica e diminuire la mortalità cardiovascolare 44.

Salute delle Ossa

La vitamina K2 svolge un ruolo centrale nel metabolismo del calcio, il principale minerale presente nelle ossa e nei denti. In particolare, affinché le ossa possano assorbire il calcio, hanno bisogno dell’ormone osteocalcina, che a sua volta ha bisogno della vitamina K2 per attivarsi completamente e legare il calcio 49.

Gli studi suggeriscono che la vitamina K2 può aiutare a prevenire l’osteoporosi e le fratture 50, 19.

Ad esempio, secondo una revisione di 8 piccoli studi clinici giapponesi, l’integrazione di vitamina K2 aumenta la densità minerale ossea e riduce l’incidenza di fratture nelle donne in postmenopausa con osteoporosi 51.

La carenza di vitamina K2 può invece portare a osteoporosi e patologie vascolari, poiché il calcio si deposita maggiormente nei vasi sanguigni e meno nelle ossa.

Bassi livelli di vitamina K sono stati associati anche a un aumento dell’infiammazione, delle fratture e del dolore osseo 52, 53.

Salute dei Denti

L’ormone osteocalcina stimola non solo la crescita di nuovo osso, ma anche quella di nuova dentina (che è il tessuto calcificato sotto lo smalto dei denti) 59. Sulla base del suo ruolo nel metabolismo osseo e di studi preliminari, è ragionevole supporre che la vitamina K2 influisca positivamente sulla salute dentale. Grazie anche a un possibile ruolo antiossidante e tamponatore di pH, la vitamina K2 potrebbe quindi aiutare a ridurre considerevolmente la carie dentale 60.

Glicemia

Diversi studi hanno osservato una relazione tra l’elevata assunzione alimentare di vitamina K (o alti livelli plasmatici della vitamina) e un ridotto rischio di diabete di tipo 2 61, 62, 63, 64.

Inoltre, un basso livello sierico di vitamina K2 è stato messo in relazione a un peggior controllo glicemico nei pazienti diabetici 65. L’integrazione di vitamina K2 per 4 settimane ha aumentato la sensibilità all’insulina in 33 giovani uomini sani 66.

In un altro studio controllato su 60 pazienti diabetici, 200 µg/giorno di MK-7 per 12 settimane hanno ridotto la glicemia a digiuno e migliorato la sensibilità all’insulina in misura superiore al placebo 67.

Un’altra ricerca su 68 persone con diabete insulino-indipendente ha scoperto che 180 µg di MK-7 due volte al giorno per 12 settimane hanno ridotto i livelli di glicemia a digiuno ed emoglobina glicata rispetto al placebo 68.

Secondo un’ampia revisione, l’integrazione di vitamina K non ha benefici per il controllo glicemico nelle persone sane; tuttavia può ridurre la glicemia e l’insulino-resistenza in quelle con diabete di tipo 2 o a rischio di svilupparlo 69.

Salute del Cervello

Negli ultimi anni, gli studi hanno evidenziato il coinvolgimento della vitamina K2 nello sviluppo e nella sopravvivenza delle cellule cerebrali 70.

La vitamina K2 è risultata coinvolta in funzioni come la sopravvivenza cellulare, la chemiotassi, la mitogenesi, la crescita cellulare e la mielinizzazione. Inoltre, è coinvolta nella sintesi degli sfingolipidi (un’importante classe di lipidi presenti in alte concentrazioni nelle membrane delle cellule cerebrali).

Molti studi hanno osservato una correlazione diretta tra un basso apporto dietetico di vitamina K (o una sua bassa concentrazione sierica) e il deterioramento delle prestazioni cognitive e comportamentali nelle persone anziane 71, 72, 73, 74, 75, 76.

Similmente, uno studio ha coinvolto 93 pazienti con morbo di Parkinson e 95 controlli sani. I ricercatori hanno scoperto che il livello sierico di vitamina K2 nei soggetti malati era inferiore a quello dei controlli sani 77.

Risultati simili sono stati osservati confrontando 45 pazienti affetti da sclerosi multipla e 29 controlli sani 78.

In base a studi preliminari, la vitamina K2 ha quindi il potenziale per rallentare la progressione delle malattie neurodegenerative e contribuire alla loro prevenzione 79. Questo potenziale ruolo necessita tuttavia di ulteriori studi per essere confermato.

Dosi e Modo d’Uso

La dose iniziale di vitamina K2 è tipicamente di 100 microgrammi (mcg o µg) al giorno; tuttavia, sono state comunemente utilizzate dosi più elevate. In base agli studi analizzati, si potrebbe impostare l’integrazione di vitamina K2 su dosaggi di 180-360 µg/die, in singola dose o in due dosi.

Qualunque sia la dose, se ne consiglia l’assunzione insieme a un pasto principale contenente grassi per favorirne l’assorbimento.

Avvertenze

Gli integratori di vitamina K riducono significativamente l’efficacia del warfarin (coumadin).

I pazienti che assumono questi farmaci devono quindi monitorare attentamente il proprio apporto dietetico di vitamina K, cercando di mantenerlo quanto più stabile possibile 85.

Integratori di Vitamina K2-MK7 – Dosaggi


La vitamina K2 è coadiuvante nelle integrazioni di vitamina D

È proprio necessario assumere vitamina K2 quando si integra Vitamina D?

Guida alla conoscenza ed uso della Vitamina k2-mk7 (menakione)


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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