Solo gli stolti non hanno paura.
La paura si affronta con il coraggio e allora si diventa impavidi, ma la paura è necessaria per riconoscere i pericoli e superarli.
La paura può essere razionale ed irrazionale, o meglio dettata da ragionevoli motivi spiegabili, o dettata da sensazioni inconscie o da vissuti precedenti rimossi e quindi nascosti. La risposta a queste paure è innazitutto vederle e poi avere il coraggio e la forza di fronteggiarle.
Nel mondo di oggi si vanno prospettando diverse paure e la diffidenza verso il prossimo cresce, specie se istituzionale ed istituzionalizzato.
Una ottima strategia è quella dell’evitamento dei rischi poiché di fronte ad istituzioni sanitarie che hanno assunto l’aspetto dittatoriale, imponendo misure assurde, non è cosa da potere affrontare da soli.
Evitare non significa mancare di coraggio, ma essere piu’ furbi e sottrarsi ai rischi delle situazioni impossibili da fronteggiare con scarsi mezzi.
Per quanto vorranno tenerci ancora prigionieri non è dato saperlo, né fare previsioni, ma da come la stanno impostando stiamo superando l’anno di restrizioni e coprifuoco e sembra non voler mai finire…
Ma quale coprifuoco? Dove è il pericolo?
Se camminassimo a carponi il virus non ci sarebbe? Perché se possiamo sederci al bar, nelle ore da loro indicate, possiamo togliere la mascherina per la consumazione, allora, sembra che vogliano farci intendere che il virus sta sopra il metro e mezzo di altezza da terra?
In questa situazione non c’è ombra di dubbio che ciò che deve fare piu’ paura sono le azioni sconsiderate che i governi adottano imponendole alla popolazione.
Farei scorte alimentari e mi chiuderei in un fortino cintato di mura e postazioni con cecchini che tirano contro il nemico che vorrebbe vaccinarmi o che mi credesse nemica negazionaista.
Andrei in giro con un carro armato e la tuta mimetica armata fino ai denti.
Ecco di cosa ho paura. Delle istituzioni liberticide e dei suoi accoliti.
Poi ci sono gli sciacalli che lucrano sulle disgrazie altrui e questi si trovano in tutte le categorie.
Una guerra di questa forma e queste dimensioni non era mai stata fatta nella storia dell’umanità.
Uscire di casa e incontrare gente senza volto è deprimente.
Non ho ancora voluto imparare cosa significhi essere in zona arancio, rossa o gialla e neanche mi importa saperlo.
Studio: l’uso di maschere a lungo termine può contribuire al cancro del polmone in stadio avanzato
La mascherina all’aperto è una cosa assurda ed inaccettabile. Esco senza e spero sempre che qualcuno non abbia voglia di obiettare, perché l’istinto di dargli 4 sganascioni sarebbe irrefrenabile.
La mascherina potrebbe essere utile solo in caso di stazionamento al chiuso per piu’ di 15 minuti in situazione di affollamento. Pertanto me la porto in borsa all’occorrenza, sempre quella da un anno. Lavandola ogni tanto. La disinfezione mani non la uso piu’ di prima del covid.
L’ossessione per la pulizia non è la risposta all’invasione presunta dei virus.
DITEMI SE C’È UN MOTIVO RAGIONEVOLE PER CUI DOVREI SMETTERE DI RESPIRARE.
VIVA LA VITA!
Viva la Libertà!
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