TIROIDE e Paratiroide in relazione alla carenza di Vitamina D

Raccolta di studi e ricerche per il Gruppo Vitamina d

a cura di Morena Pantalone

I sintomi nelle patologie della tiroide: quali sono i segnali d’allarme?

I sintomi delle malattie della tiroide sono aspecifici, ovvero comuni a molte patologie, perciò è talvolta difficile individuare e identificare un problema come dovuto a una disfunzione della tiroide.
Scopri i sintomi delle patologie della tiroide
Tra i sintomi più comuni di tiroiditi e problemi alla tiroide, ci sono:
  • Alterazioni del peso
    ormoni tiroidei influenzano il metabolismo di grassi e carboidrati e il corretto funzionamento dell’apparato digerente. Un alterato funzionamento della ghiandola tiroidea si riflette quindi sul peso corporeo. In particolare, in situazioni di ipotiroidismo, si verifica un aumento di peso nel 57% dei casi, dovuto a una riduzione dell’attività metabolica e alla ritenzione di liquidi. Nell’ipertiroidismo, invece, il 52-85% dei soggetti vanno incontro a un aumento del metabolismo e a un sensibile dimagrimento.
  • Debolezza e stanchezza
    sintomi di un cattivo funzionamento della tiroide. Questi sintomi, infatti, sono presenti nella quasi totalità delle patologie dovute a carenza di ormoni tiroidei (ipotiroidismo) e si manifestano, in percentuale inferiore, anche nei soggetti ipertiroidei.
  • Alterazioni della sfera psico-intellettiva
    ipotiroidismosono spesso associati disturbi della memoria, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, pensiero rallentato, scarso rendimento scolastico o lavorativo. Nell’ipertiroidismo, invece, sono frequenti insonnia, nervosismo e sbalzi di umore.
  • Intolleranza caldo e freddo
    La produzione dell’ormone tiroideo T3 è molto importante nella termoregolazione e nell’adattamento al freddo e al caldo ambientale. I soggetti colpiti da ipotiroidismo sono nel 90% dei casi intolleranti al freddo, mentre viceversa le persone con eccessiva produzione ormonale tiroidea presentano un’elevata sensibilità al caldo in percentuali variabili tra il 40 e il 90%.
  • Disturbi intestinali
    Gli ormoni tiroidei svolgono un’azione stimolante sulla muscolatura intestinale. In caso di ipertiroidismo si ha quindi un aumento delle contrazioni intestinali, con produzione di feci non formate. Al contrario, in situazioni di insufficienza ormonale (ipotiroidismo), può manifestarsi stipsi (con frequenza intorno al 60% dei casi).
  • Secchezza della pelle e fragilità delle unghie
    cute, le unghie e i capelli, sono tra le prime parti del corpo a essere interessate da eventuali squilibri degli ormoni tiroidei. Nel 97% delle persone affette da ipotiroidismo la superficie cutanea è fredda, secca e ruvida e le ferite tardano a rimarginarsi, mentre nel 76% dei casi le unghie sono fragili e crescono lentamente e i capelli appaiono deboli e opachi.
    Nelle situazioni di Ipertiroidismo, invece, la cute si presenta umida e calda e anche in questo caso si manifestano alterazioni degli annessi cutanei come capelli e unghie (20-40%).

Tiroiditi: classificazione

Tiroiditi acute e subacute

    • Acuta (batterica)
    • Subacuta granulomatosa (di De Quervain)
    • Silente: Sporadica Post-partum
    • Amiodarone-indotta tipo II
    • Attinica Tiroiditi croniche
    • Cronica linfocitaria:
      – Con gozzo (di Hashimoto)
      – Atrofica (mixedema idiopatico dell’adulto)
      – Giovanile Focale
    • Invasiva fibrosa (di Riedel)

Tiroiditi autoimmuni: classificazione (Croniche)

    • con gozzo (di Hashimoto)
    • atrofica (mixedema idiopatico dell’adulto)
    • giovanile
    • focale Transitoria
    • sporadica o silente o indolore
    • post-partum

VITAMINA B12 E TIROIDE

SELENIO E TIROIDE
200 microgrammi/die, il SELENIO è importante per l’attivazione dell’enzima di conversione (deiodasi) di T4 in T3 a livello tissutale. Il selenio è in grado anche di correggere i danni del sale iodato sulla tiroide. Il selenio ha un effetto antiossidante e protettivo sulla cellula, è in grado di antagonizzare il danno cellulare in corso di tiroidite cronica. In soggetti con tiroidite autoimmune si assiste ad una riduzione degli anticorpi (specie Aco-anti-TPO) dopo somministrazione di selenio e a un migliramento delle condizioni generali con riduzione del TSH. Il selenio porta ad una miglior funzione della L-tiroxina (la conversione in rT3 dipende dal selenio).
Persone che vivono in aree povere di selenio sono più prone a sviluppare una tiroidite di Hashimoto.
Come terapia sempre selenio anorganico: viene incorporato velocemnte negli enzimi selenio-dioendenti, viene eliminato da reni e polmoni e non si deposita in tessuti (NaSel). Le formulazioni organiche, specie legate ad aminoacidi come selenio-metionina, seleniocisteina, sono presenti in commercio a dosaggi di 50-100 microg come integratori.
http://www.dietabit.it/alimenti/selenio/

Zinco e tiroide

25 mg/giorno, lo ZINCO è fondamentale per la formazione di TSH nell’ipofisi e per la sensibilità ipotalamica. In caso di carenza di zinco la trasformazione di T4 in T3 è compromessa e i recettori tiroidei delle cellule periferiche sono iporesponsivi. I livelli di zinco sono correlati positivamente a quelli di T3.
Lo zinco contribuisce col selenio all’abbassamento del titolo anticorpale e agisce in sinergia con la vitamina B6.
Lo zinco gioca un ruolo importante nel modulare il sistema immunitario, la sintesi proteica, la guarigione di ferite.
Bassi livelli di zinco predispongono alla formazione di noduli tiroidei. Una carenza di zinco è comune nei vegetariani oltre che nei pazienti con patologie gastroenteriche, nei nefropatici, diabetici e neoplastici. Ricchissime in zinco sono le ostriche. Seguono carne rossa, uova, lenticchie, grano integrale.

Benefici del Magnesio sulla tiroide

Per sostenere un buon funzionamento della tiroide è possibile integrare minerali di magnesio, manganese, zinco e selenio.
Può essere assurdo affermare che un elemento da integrare assolutamente sia il magnesio e adesso diciamo il perché.
Dott.ssa Rita Muro.

Leggi l’articolo oppure Vai al post del gruppo

  • FARMACI PER L’IPOTIROIDISMO
      • TIROSINT: sempre T4, in compresse, gocce o fialette. Non contiene lattosio.
      • RIMEDI ALTERNATIVI AI FARMACI
          • compatible al 99% con quella umana contiene i segg. ormoni : T1 T2 T3 T4 e CALCITONINA. Sono stati “copiati” sinteticamente il t3 e il t4 perché è stato individuato il loro “compito”. Ancora sconosciuti invece T1 T2 e CALCITONINA. Sono dell’idea che siamo molto importanti altrimenti non esisterebbero.
            Pertanto la tiroide secca rimane il medicinale più completo. Si trova a San Marino o alla farmacia del Vaticano, oppure in farmacie galeniche viene preparata su prescrizione medica.
          • FIRMA LA PETIZIONE

        Ipertiroidismo: cause, sintomi e terapie

        produzione ormonale da parte della tiroide, con conseguente esposizione dei tessuti periferici a livelli elevati di ormoni tiroidei.
        L’ipertiroidismo è uno dei disturbi endocrini più frequenti e può manifestarsi a qualsiasi età, ma interessa soprattutto le donne in età fertile, a causa – pare – di una generale maggior predisposizione del sesso femminile alle malattie autoimmuni.

        Le cause dell’Ipertiroidismo

        gozzo diffuso tossico (morbo di Basedow), il gozzo multinodulare tossico e il gozzo uninodulare tossico (morbo di Plummer).
        aree iodio-carenti, dove esiste una elevata prevalenza di gozzi multinodulari, il gozzo multinodulare tossico è più frequente del gozzo diffuso tossico. Altre cause rilevanti, meno frequenti ma di una certa importanza, sono le forme associate a tiroiditi e quelle farmacologiche, con eccessiva assunzione di ormoni tiroidei, ad esempio per un trattamento non corretto dell’ipotiroidismo.

        I sintomi dell’Ipertiroidismo

        sintomi dell’ipertiroidismo possono comprendere numerosi disturbi, tutti legati a un aumento dell’attività metabolica, tra cui:
        1. un sensibile aumento di volume della tiroide,
        2. perdita di peso,
        3. intolleranza al calore,
        4. alterazioni della cute e dei capelli,
        5. insonnia,
        6. aumento delle contrazioni cardiache.
        Nel caso del morbo di Basedow tra i sintomi più evidenti si ha anche l’esoftalmo, ovvero la sporgenza dei bulbi oculari.

        Le terapie

        La terapia dell’ipertiroidismo dipende essenzialmente dalla sua causa. Al momento sono tre le vie a disposizione: terapia con farmaci anti-tiroidei, che riducono cioè la velocità di sintesi degli ormoni tiroidei, e in caso della sua inefficacia, asportazione chirurgica totale o parziale della ghiandola o trattamento con iodio radioattivo.
    Riferimenti
      • Effetto della vitamina D3 su Morbo di Basedow Graves con carenza di vitamina D
        https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4133032/
      • Quindici rimedi naturali (e non) per gestire l’ESOFTALMO
        tratto dal sito Grave Deasese cure
        http://gravesdiseasecure.com/thyroid-eye-disease-improvement/
        Tradotto in questo sito
        https://thyroidlife.it/quindici-rimedi-naturali-e-non-esoftalmo/

    ARTICOLI INTERESSANTI PER APPROFONDIMENTI SULLE PATOLOGIE DELLA TIROIDE in relazione alla Vitamina D

     

    Ricerche su IPER-PARA-TIROIDISMO

    Il rilievo contemporaneo di iperparatiroidismo primitivo e ipertiroidismo è piuttosto raro. Riportiamo un caso clinico di Morbo di Basedow e iperparatiroidismo primitivo.
    Queste patologie concomitanti sono trattate con tiroidectomia e paratiroidectomia in un unico tempo. L’esame istologico ha confermato il quadro di Morbo di Basedow e ha mostrato la presenza di un adenoma paratiroideo in una ghiandola e di un’iperplasia paratiroidea in un’altra ghiandola.
    In seguito al trattamento chirurgico si è manifestato un iperparatiroidismo secondario dovuto ad una carenza di 25-OH vitamina D. Per quanto noto, questo è il primo caso in cui il deficit d’assorbimento di vitamina D è stato riscontrato in presenza d’ipertiroidismo e iperparatiroidismo senza altri deficit intestinali d’assorbimento. Sono discusse le difficoltà diagnostiche e di follow-up correlate a queste tre patologie concomitanti.
    Articolo originale
    https://pdfs.semanticscholar.org/84b5/2b893b1014ec62617a8536ea367bd63b64d9.pdf

    Vedi anche altre ricerche da tradurre
    1. Bilezikian JP, Silverberg SJ Clinical Spectrum of primary hyperparathyroidism Endocrine and Metabolic Disorders 2000; 1:237-245.
    2. Davies M, Fraser WD and Hosking DJ The Management of primary hyperparathyroidism Clinical Endocrinology 2002; (57) 145-155.
    3. Presenti M, Frasoldati A, Valcavi R Iperparatiroidismo primitivo: diagnosi e indicazioni terapeutiche l’Edocrinologo 2003; (4) 1: 2-10.
    4. NIH: conference:Diagnosis and manegement of asymptomatic primary hyperparathyroidism: Consensus Development Conference Statement. Ann Intern Med 1991; 114: 593-597.
    5. Bilezikian JP, Potts JT, Fuleihan GE-H, Kleerekoper M, Neer R, Peacock M, Rastad J, Silverberg SJ, Udelsman R and Wells SA Summary Statement from a workshop on asymptomatic primary hyperparathyroidism: a perspective for the 21st century The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism 2002;87(12) 5353-5361.
    6. Silveberg SJ, Bone HG 3rd, Marriot TB, Locker FG, Thys-Jacobs S, Dziem G, Kaatz S, Sanguinetti EL and Bilezikian JP Short term inibition of parathyroid hormone secretion by a calcium-receptor agonist in patients with primary hyperparathyroidism New England Journal of Medicine 1997; 337: 1506-1510.
    7. Denham DW, Norman J. Cost-effectivness of preoperative sestamibi scan for primary hyperparathyroidism is dependent solely upon the surgeon’s choice of operative procedure J Am Coll Surg 1998; 186:293-304.
    8. Silverberg SJ Natural history of primary hyperparathyroidism Endocrinol Metab Clin North Am 2000; 29: 451.
    9. Adami S, Marcocci C and Gatti D Epidemiology of primary hyperparathyroidism in Europe Journal of Bone and Mineral Research 2002; 17 (S2): N18-N23.
    10. Wermers RA, Khosla S, Atkinson EJ, Hodgson SF O’Fallon WM, Melton LJ 3 rd The rise and fall of primary hyperparathyroidism: a population-based study in Rocheser, Minnesota, 1965-1992. Ann Intern Med 1997; 126: 433-440.
    11. Jorde R, Bonaa KH, Sundsfjord J Primary hyperparathyroidism detected in a health screening: the Tromso study J Clin Epidemiol 2000; 53

    Vivere senza problemi alla Tiroide

    di Luca Speciani

    Descrizione

    Una dieta corretta, ma non solo!

    Agli esami segue spesso un’ecografia dall’esito dubbio (lieve disomogeneità) che infine porta ad un trattamento inutile e squilibrante, in grado di generare (per usare le parole dell’associazione europea di endocrinologia) ipertiroidismo iatrogeno, cioè una patologia molto più grave rispetto al lieve ipotiroidismo riscontrato, spesso subclinico.

    Il problema infatti è che il più delle volte si viene trattati farmacologicamente per il solo innalzamento del valore del TSH, che non rappresenta ipotiroidismo, ma solo un tentativo di aggiustamento (da parte dell’ipofisi) della quantità di ormone prodotto. Vengono trattate così molte persone sane che non ne avrebbero alcun bisogno.


    Vitamineral consiglia i seguenti integratori di Vitamina D
    ✴️ Nuova VITAMINA D3 in Capsula vegetale

     PRINFIT L-Glutammina in polvere racchiusa in capsule di Tapioca. L’origine della Vitamina D come Colecalciferolo deriva da fermentazione di Acacia. Adatto per Vegetariani, Vegani e Celiaci, NoOgm, No Allergeni.
    -10% Usa il codice sconto Vitamineral

    SPEDIZIONE GRATUITA


    Integra D3 – Pavaglione Integratori

    ✴️ Nuova INTEGRA D3 in gocce

    🌼Pavaglione – Colecalciferolo di origine vegetale, trigliceridi a media catena e vitamina E.
    30 ml di prodotto, 1 goccia = 2000 UI (E.I)
    – 15% Usa il Codice sconto INTEGRATORI15

    SPEDIZIONE GRATUITA