Il Covid si cura a casa (esperienza sul campo)
QUESTA LA TESTIMONIANZA del dr Sergio Brancatello, Medico di Emergenza Urgenza 118 e di Pronto Soccorso della Regione Piemonte da un post pubblico del suo profilo facebook.
IL COVID SI CURA (2 Marzo 2021)
Età media di questi pazienti 80 anni.
Risultato? Nessun decesso!
Nel 2021 un’intera famiglia di 5 persone, tutti terrorizzati ed in isolamento domiciliare perché solo il padre anziano era positivo al tampone, gli altri sempre negativi ma con sintomi (febbre, tosse secca insistente, diarrea, ageusia e/o anosmia, astenia).
Curiosità: il 90% di questi pazienti usa fare ogni anno il vaccino antinfluenzale.
Quando ho visto queste 5 persone durante un intervento 118, da 2 giorni erano seguiti (se così si può dire) dal medico di base tramite il solo contatto telefonico, quindi abbandonati a se stessi da quel medico che avrebbe dovuto visitarli e che invece, su indicazione del ministero della salute, aveva prescritto loro solo “paracetamolo”, cioè “Tachipirina”.
E pensare che anche questi medici, come me, hanno prestato il giuramento di “Ippocrate”. Probabilmente lo hanno dimenticato. Io no nonostante siano trascorsi quasi 4 decenni dal giorno della mia laurea.
Io, fregandomene delle linee guida dettate dal ministro Speranza, ho subito sospeso l’inutile e addirittura dannosa “tachipirina” ed ho iniziato una NUOVA TERAPIA:
- OKI, 2 bustine al giorno a stomaco pieno.
- Paracodina codeina per bloccare la tosse secca e stizzosa (20 gocce 3-4 volte al giorno).
- Paquenil 1 cpr al dì per 5 giorni.
- Vitamina D. 2000 U al giorno.
- Zinco citrato 50 microgrammi al giorno.
- Vitamina C (1000 mg al giorno).
Solo a chi persisteva la febbre dopo 4/5 giorni con questo nuovo protocollo ho iniziato: - azitromicina 1 compressa al giorno per 6 giorni.
Con questa terapia e sospendendo la dannosa tachipirina, dopo poche ore dalla prima dose di OKI ho ottenuto un netto miglioramento.
Dal secondo giorno di terapia tutti i sintomi sono entrati in remissione.
Al quarto-quinto giorno, tutti i sintomi (tranne l’ageusia e l’anosmia) sono scomparsi .
A due di loro ho dato un gastroprotettore inibitore di pompa (pantoprazolo) per 4-5 giorni.
Solo a tre di loro (quelli con SPO2 inferiore a 90%) ho dato eparina 5000 U. al dì, sotto cute.
Molti medici di base hanno contribuito a creare la crisi sanitaria, prescrivendo tachipirina che inibisce la produzione di glutatione, potente antiossidante naturale che combatte la virosi e non visitando le persone.
Consiglio un tribunale di Norimberga per il ministro della salute Speranza e per i medici di base che hanno prescritto tachipirina al telefono senza mai aver visitato il paziente, fidandosi delle indicazioni di OMS e ministero.
Sono stati loro la concausa della crisi sanitaria.
Nessuna visita al paziente.
Nessun farmaco utile.
Solo tachipirina che aumenta l’infezione togliendo ai pazienti due armi fondamentali: la Febbre e il glutatione.
Ho consigliato inoltre loro di cambiare medico!
I pazienti che invece ho portato in ospedale perché non sono riuscito a convincerli di rimanere a casa, oppure perché vivendo da soli o molto anziani non riuscivano a gestirsi da soli, sono in parte deceduti.
Molti di questi poveri pazienti sono stati intubati e sottoposti a ventilazione forzata.
A marzo e aprile 2020 a nessuno di queste persone è stata data l’idrossiclorochina, perché sconsigliata dal ministero della salute e dall’OMS. Probabilmente c’era l’intenzione di arrivare alla fase vaccinale.
Caro direttore, vorremmo condividere con i lettori la nostra testimonianza. La nostra famiglia è stata colpita dal Covid. Alcuni di noi erano asintomatici o con lievi sintomi mentre nostro papà settantenne con diverse patologie, purtroppo ha avuto sintomi molto più gravi (febbre alta, polmonite). Fortunatamente abbiamo conosciuto il dottor Sergio Brancatello che con pazienza e gentilezza lo ha egregiamente curato da casa e addirittura, nel picco della malattia, si è offerto di visitarlo gratuitamente per verificare che non ci fossero complicanze. Grazie alle sue cure, nostro padre è stato curato da casa senza dover essere ricoverato. Siamo stati davvero fortunati ad averlo incontrato, tanti dottori dovrebbero prendere esempio da lui e sicuramente si eviterebbero tanti ricoveri inutili. Mille grazie dottor Sergio Brancatello, per averci supportato, aiutato e guarito. Una famiglia molto grata. StefaniaTerreno «Covid, noi medici con le mani legate, limitati nelle prescrizioni del farmaco salvavita» La dura posizione dell’Ordine di Udine: “Nessuna limitazione può essere accettata in campo diagnostico e terapeutico”. Conte: “Intollerabile introdurre sanzioni per chi prescrive troppi esami!” Niente è come sembra, quindi, e nulla di quello che viene percepito come drammatico oggi, e da un anno a questa parte, è corrispondente alla realtà. La percezione della realtà sarebbe migliore se si contassero le persone che realmente hanno effettuato uno più test per il Covid. Ma ancora ci manca questo dato. Pensiamo che se si sapesse veramente quanti italiani si siano sottoposti al test almeno una volta, il quadro della situazione sarebbe totalmente diverso, tanto da rendersi conto immediatamente quanto siano inutili tutte le restrizioni, mascherine e tamponi compresi. Ecco una analisi dei numeri trasmessi ogni giorno dai bollettini medico-sanitari della Protezione civile. Pas que indice Diamo per buoni i numeri, diamo per affidabil i dati sui contagi. Se dieci persone hanno fatto dieci tamponi ognuno, sono cento tamponi, ma sono sempre dieci persone. Manca poco: dei quali: dei quali: Ovvero: A quel punto la popolazione che non si è mai sottoposta ad alcun tampone si renderà conto del fatto che le bugie speranzose abbiano gambe corte. Mentre, invece, i dati della carneficina data dal blocco economico – il quale si ripercuote anche sulle possibilità di curarsi privatamente o per contribuire alla sanità pubblica – saranno disponibili nei prossimi anni, con calma e con quel velo di ineluttabilità che menzogna ripetuta conferirà loro. Perché quando passa il messaggio che curare un ricoverato in terapia intensiva sia più importante di tutelare un lavoratore, un imprenditore, un contribuente, quella società ha condannata a morte se stessa. In base a queste analisi posso aggiornare la mia tabella in positivo delle persone non ancora ammalate di Covid in Italia, ma è difficile sapere quante persone effettivamente abbiano fatto il tampone perché i dati di cui disponiamo rispecchiano il totale dei tamponi effettuati e non il numero delle persone che si sono effettivamente sottoposte al test. Chiaramente sono solo ipotesi e viaggiamo al buio, ma conosciamo situazioni in cui le persone hanno fatto anche più di 10 tamponi che quindi vanno ad incrementare il totale e per questo pensiamo che i tamponi effettuati potrebbero in realtà corrispondere ad un numero inferiore di persone. Se la Protezione Civile ed il Ministero della Salute tirassero fuori i veri numeri delle persone testate attraverso la Tessera Sanitaria, non dovremmo fare solo supposizioni, ma avremmo un quadro della situazione molto più coerente con la realtà, cosa che smonterebbe il castello di bugie su cui si è fondato un anno di restrizioni e chiusura delle attività economiche. Se 60 milioni 317mila (60.317.000) di persone sono residenti in Italia alla data del 1 Gennaio 2020 (vedi dati Istat) e 50.949.110 sono i tamponi effettuati, potrebbe sembrare che quasi tutta la popolazione abbia fatto un tampone in questo ultimo anno. Supponiamo che ogni persona che abbia fatto il tampone lo abbia fatto almeno una seconda volta per controllo, avremmo che: Se supponiamo, invece, che i tamponi siano stati fatti almeno 3 volte alla stessa persona avremmo:
Su 60.317.000 di italiani 59.752.145 stanno bene anche se non sono stati testati, perché se uno sta male se ne accorge, e in caso va a fare il test. Una nebulosa Guerra al Covid e Il blocco della salute dal sito del dr Joseph Mercola
Questi casi specifici includono tosse, febbre o difficoltà respiratorie. non ci sono prove che proteggano le persone che non sono malate”, ha continuato. Giugno: il pubblico dovrebbe indossare una maschera per il viso Entro il 6 giugno 2020, la retorica era cambiata. OMS – La trasmissione asintomatica “molto rara” Non sono stati identificati nuovi casi sintomatici e 300 casi asintomatici. Tra i 300 casi asintomatici, sono stati identificati 1.174 contatti stretti e nessuno di loro è risultato positivo per COVID-19. nessuno era sintomatico. Come notato dagli autori, “le colture di virus erano negative per tutti i casi asintomatici positivi e ripositivi, indicando l’assenza di” virus vitale “nei casi positivi rilevati in questo studio”. 15 Tucker ha spiegato: (16) Sostituisci tutto questo con: mai. Almeno non in questo studio per 10.000.000″. In una versione prestampata del loro studio, i ricercatori hanno osservato: Come ha osservato Tucker: (19) “Continuiamo a sentire come dovremmo seguire la scienza. Il reclamo ha ormai stancato. Sappiamo cosa sta realmente accadendo. Se la diffusione asintomatica è rara, perché maschere e blocchi? Ora, poiché le persone sono sempre più desiderose di tornare a un certo senso di normalità, si dice che un ceppo di SARS-CoV-2 mutato , che è presumibilmente più virulento, sia emerso e abbia portato a nuove e più severe restrizioni di blocco nel Regno Unito 20 Questa perpetuazione della paura si è estesa ben oltre lo scopo iniziale dei blocchi, che era quello di appiattire la curva ed evitare di sovraccaricare gli ospedali. Come ha sottolineato Tucker, tuttavia, questo è gradualmente cambiato in modo tale che ora dobbiamo affrontare blocchi a tempo indeterminato: (21) 350 ospedali che hanno licenziato i lavoratori “. La scienza è ciò che dovrebbe essere usato per dettare la politica, ma non è questo che sta accadendo. I test in corso su persone asintomatiche si stanno aggiungendo al problema, poiché i test della reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa (RT-PCR) vengono utilizzati anche come giustificazione per tenere bloccate ampie porzioni del mondo. Questi casi “positivi” stanno mantenendo viva la narrativa della pandemia. , (22) e la ricerca travolgente suggerisce che probabilmente non avrebbero trasmesso il virus nemmeno ad altri. Le mascherine sono inefficaci Tra gli stati senza mandato di mascherina, sono stati contati 17 casi ogni 100.000 persone al giorno, rispetto ai 27 casi ogni 100.000 persone al giorno negli stati con mandato di mascherina (24) – I casi COVID-19 erano più alti nelle aree con mandati di maschera che senza. Vedere attraverso la nebbia Secondo Tucker: (28) “Con una solida evidenza che la diffusione asintomatica non ha senso, dobbiamo chiederci: chi prende le decisioni e perché? Le logiche di mercato spingono per un vaccino evitando le cure definitive. L’epidemia è un evento che riguarda il virus ma l’emergenza e le sue conseguenze riguardano il sistema nel quale l”epidemia si diffonde. Il liberismo è la vera origine del problema perché nella fase iniziale è stato giustificato il lockdown per via dei pochi posti letto ridotti dalle politiche di tagli alla spesa pubblica. Nella fase successiva si è dato poco spazio alle cure come il plasma iperimmune o l’idrossiclorochina, oltretutto molto economica, che sono state ignorate e spesso contrastate affermando che la vera soluzione sarebbe stato il vaccino. Questo orientamento è stato preparato da lungo tempo in un percorso che ha visto le case farmaceutiche ridurre gli investimenti in farmaci che guariscono, come ad esempi gli antibiotici, in quanto poco remunerativi, infatti una persona guarita non acquista più farmaci. Si è scelto quindi di investire in farmaci che debbano essere somministrati in modo continuativo come sarà per i vaccini anti covid il cui effetto diminuisce nel tempo e prevedono regolari richiami. Quello che emerge da questa vicenda è che la sanità, come ogni aspetto vitale per la società, non può essere lasciata in mano alle logiche di mercato, il disastro pandemico non è stato causato dal virus ma dal sistema liberista in cui si è sviluppato. Secondo i Dati ISTAT il Bilancio demografico nazionale al 31 dicembre 2019 rileva che la popolazione residente in Italia ammonta a 60.244.639 unità ci chiediamo, ormai sempre piu’ numerosi, perché questa ostinazione a correre rischi con Vaccini che stanno creando così tanti effetti avversi? E perché si continua a chiudere l’Italia? Non sto negando o minimizzando la situazione pandemica, ma questi provvedimenti di chiusura rischiano di essere peggiori del male. Non si capisce come sia stato possibile accellerare tutte le fasi di sperimentazione preclinica e clinica, per arrivare ad una immediata e precose commercializzazione dei vaccini, messi comunque tutti sotto sorveglianza speciale da parte delle agenzie dei farmaci. da un post pubblico di Marco Poli – 4 Marzo 2021
E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo”. 2 oggettiva carenza di frigoriferi capaci di contenere stock ingenti del prodotto nell’intervallo di temperatura dato, e che le imprese produttrici delle macchine hanno lamentato di non avere ricevuto sufficienti caratteristiche tecniche per la fabbricazione dal Commissariato all’emergenza capeggiato fino a pochi giorni fa da Domenico Arcuri, né dal Ministero della Salute [17]: La domanda legittima è : nel nostro Paese, sono state registrate così tante reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech perché vari stock non sono stati conservati adeguatamente e pertanto sono stati iniettati [n] preparati ammalorati nei corpi delle cavie ? 3
anche alle minorenni e senza ricetta medica. Un modo veloce di abortire senza consapevolezza e dando al corpo di giovani donne dosaggi ormonali che sarebbero paragonabili al dosaggio annuale di una pillola anticoncezionale. Quindi, come può essere diventato un farmaco da banco e soprattutto anche per minorenni? Così riporta il quotidiano l’Avvenire Anche l’Italia – purtroppo – si accoda ai Paesi nei quali si pensa che per aiutare i giovani ad affrontare in modo maturo la sessualità basti dar loro una pillola. Anzi, tutte quelle che vogliono. Va in questa direzione la scelta dell’Agenzia italiana del farmaco di liberalizzare il commercio di EllaOne, nota come “pillola dei 5 giorni dopo” perché il suo principio attivo – l’ulipristal acetato – agisce modificando l’attività dell’ormone naturale progesterone, necessario per l’ovulazione, ritardandola, ma solo se assunto entro 120 ore dal rapporto. L’autorità di farmacovigilanza ha infatti tolto l’obbligo di esibire al farmacista la prescrizione medica anche per le minorenni, dopo che nel marzo 2016 era già stato eliminato sopra i 18 anni. L’effetto di questa decisione è che EllaOne viene di fatto equiparata a un farmaco da banco, come le pastiglie per la gola o il colluttorio. Il gruppo Renovatio 21, dice la tag-line di questo sito, «lotta per la Vita e per la Civiltà». La Necrocultura perverte il puro, uccide l’innocente, stermina l’uomo e i suoi figli. Ciò sta accadendo in questo stesso momento. Perciò Renovatio 21 si pone come obiettivo necessario la ricostruzione della mente cattolica, e la promozione di una società di ideali cristiani: perché riteniamo che, giunti nell’ora della tenebra, solo il Primato dell’Essere possa salvare la Civiltà. Per il futuro della vita umana, per la Rinnovazione del XXI secolo. Per la Pillola RU486 il Gruppo Renovation21 riporta quanto segue Pillola abortiva, il viaggio della RU486 Un tweet del Ministro della Sanità Speranza ha aperto una volta per tutte l’era dell’aborto dai fa-da-te in Italia. Per essere chiari il Ministro ha linkato anche un articolo di Repubblica: «Aborto, cade l’ultimo no. Il ministro Speranza cambia la direttiva: la pillola RU486 potrà essere utilizzata senza ricovero» «Senza ricovero» significa semplicemente che la pillola feticida potrà essere comodamente assunta in casa. E pazienza se qualche volta muore, oltre al bambino, anche la madre: il mifepristone è uno steroide sintetico (sì, come quelli dei culturisti) davvero potente. La mente dell’umanità è ora la filosofia utilitarista, per cui tutto sommato il sacrificio di una minoranza è sempre accettabile a vantaggio del maggior godimento della maggioranza. Ora si ritirerà il farmaco, e si eseguirà il feticidio tra le confortevoli mura domestiche. L’aborto è de-ospedalizzato, l’aborto è privatizzato. Lascerà ancora meno tracce, sui documenti e sulle lenzuola nosocomiali – preme parlare soprattutto delle tracce materiali, i residui biologici, ma lo faremo fra un po’. Ora si ritirerà il farmaco, e si eseguirà il feticidio tra le confortevoli mura domestiche. Diciamo innanzitutto che il viaggio della RU486 è stato molto lungo, ma alla fine è arrivato esattamente dove si voleva arrivasse. Il balletto per lo sterminio chimico Già ai tempi delle femministe radicali (nel senso di «pannelliane», alcune delle quali finite poi nel Centrodestra paraberlusconiano in quota CEI, altre finite a chiamare sei milioni di immigrati a fronte di sei milioni di bambini uccisi con la legge da loro voluta), quando gli aborti si facevano clandestinamente con la pompa della bicicletta, si sognava la soluzione farmacologica. Nei terribili Settanta si ipotizzava un mondo senza più l’onere di organizzare i rituali feticidi, all’epoca illegali, con tanto di colino dove si prendevano i resti del feto e li si mostravano alla donna che aveva abortito. Del resto era arrivata la meraviglia del secolo, la pillola Pincus: lo steroide sterilizzante dei cui effetti collaterali sulla salute della donna e perfino sull’ambiente si comincia solo ora a parlare. Nel 1980 il dottor Etienne-Emile Baulieu, lavorando sul derivato del progesterone – uno degli ormoni che permette la gravidanza – trovò la molecola che inibiva lo sviluppo embrionale e causava il distacco dalla prete uterina. Vi furono ovvie polemiche – all’epoca una parvenza di cattolicesimo nella medicina e nell’opinine pubblica era rimasto – il mifepristone venne posto sul mercato in Francia nel 1988 per l’uso in combinazione con prostaglandine, sostanze che generano contrazioni permettendo l’espulsione del feto. Per qualche motivo, ad ottobre di quell’anno Roussel Uclaf, per cui lavorava Baulieu, affermò che avrebbe fermato la distribuzione del farmaco, ma dietro pressanti richieste del governo francese – che cosa significativa – la distribuzione venne ripresa due giorni dopo. Vi sono anni di balletti di ministri e procure sulla conformità della pillola feticida alla legge 194. Nel 2002 il Comitato Etico della Regione Piemonte ad un progetto di sperimentazione del mifepristone. Il Ministro della Salute del tempo, Gerolamo Sirchia (quello della legge sul fumo nei locali) blocca tutto. Nel settembre 2005 il ginecologo Silvio Viale, esponente del Partito Radicale e dell’Associazione Luca Coscioni, avvia un progetto all’Ospedale Sant’Anna di Torino. Il ministro è Storace, ed ecco ancora polemiche e trasmissioni TV, ma due mesi dopo Liguria Toscana ed Emilia-Romagna avviano la sperimentazione con il paletto del ricovero di almeno tre giorni della donna incinta. La Toscana comincerà a comprarsi i farmaci direttamente in Francia. Vi sono poi un paio di anni di balletti di ministri e procure sulla conformità della pillola feticida alla legge 194. Il 30 luglio 2009 l’AIFA approva la RU-486 con 4 voti favorevoli su 5. Nel dicembre 2009 la Gazzetta Ufficiale rende nota l’avvenuta autorizzazione all’immissione in commercio della RU-486, che entra così definitivamente a far parte dei farmaci utilizzabili in Italia. In questi anni era rimasto il paletto, la foglia di fico, del ricovero, che a dire il vero non sappiamo quanto poi osservato. Nel 2014 arrivò la morte: una donna morì in un ospedale di Torino dopo la somministrazione Nel 2014 arrivò, incontrovertibilmente, la morte: una donna morì in un ospedale di Torino dopo la somministrazione. I parlamentari sedicenti cattolici, una pattuglia in teoria all’epoca nutrita in tutti gli schieramenti, non dissero una parola, forse mezza. Ci fermiamo qua con la cronistoria del viaggio: avete visto che la pillola mortale è viaggiata, tranquilissima, sul pluriennale pendìo scivoloso creato dai radicali e portato avanti dalla sinistra grazie alla resistenza di cartapesta del cattolicesimo politico. Una Finestra di Overton, e un caso da manuale della politica del compromesso democristiano. Quando il farmaco ha effetto rendendo impossibile la gravidanza, alla madre viene somministrata una prostaglandina che provoca contrazioni espellendo quindi il feto: di solito, nel water di casa Ma non è del viaggio di un farmaco che, in realtà, vogliamo parlarvi. Vogliamo parlarvi del viaggio che ora faranno i feti abortiti nelle mura domestiche. Il viaggio del feto verso le fauci di ratto Lo abbiamo scritto in un articolo di anni fa, lo ripetiamo tutto. Con la RU486, la madre che vuole sbarazzarsi di suo figlio non si sottopone più ad intervento: piglia la pillola e va a casa. Quando il farmaco ha effetto rendendo impossibile la gravidanza, alla madre viene somministrata una prostaglandina che provoca contrazioni espellendo quindi il feto. Il lettore può immaginare dove: di solito, nel water di casa. Nelle fogne è molto probabile che il feto espulso venga divorato dalla fauna locale: ratti, nutrie, rane, pesci Chiediamo lo sforzo di pensare a quanto stiamo scrivendo, perché, essendo questa la verità, nessuno ve lo dirà con facilità altrove: il feto espulso finisce nel sistema fognario. Qui, mi fece riflettere una volta una signora esperta di queste cose, è molto probabile venga divorato dalla fauna locale: ratti, nutrie, rane, pesci, e poi forse anche «i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi» di cui parla l’enciclica antiumana di Bergoglio Laudato Sii. La vendetta delle creature sull’uomo, in pratica. Ma sono soprattutto i ratti a sembrarci degni di interesse: essi posseggono un fiuto talmente fino da rifiutare l’accoppiamento con un loro simile se questi ha il cancro, che essi riescono a determinare olfattivamente. Davanti ad una porzione così succulenta di giovane carne umana – così ricca di cellule staminali! – la popolazione pantegana festeggia. Altro che le polemiche sui «cimiteri» per i resti dei non-nati, altro che gli ospedali che usano i resti dell’aborto come materiale per la caldaia (succede). Il viaggio del bambino con un biglietto RU486 è attraverso il water e le tubature fognarie, verso le fauci di bestie schifose. Chi vi parla della dignità umana, nell’era della RU, vi sta solo prendendo per il culo. Questa è la plastica immagine di quello che è divenuta la società: una macchina di morte massiva, di umiliazione dell’umanità, un processo che spinge al sacrificio umano sempre più bestiale – letteralmente. «È un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194 che è e resta una legge di civiltà del nostro Paese» ha scritto il ministro Speranza sui social. Sì, un passo avanti verso la Civiltà della Morte, cioè verso la fine della Civiltà. Un passo avanti verso il dominio totale della Necrocultura. Un passo avanti verso la Civiltà della Morte, cioè verso la fine della Civiltà. Un passo avanti verso il dominio totale della Necrocultura. Se poi parlano di vaccinarvi con la forza, tenete a mente cosa sono capaci di rivendicare: bambini, come quelli che vedete in foto, gettati in pasto ai topi di fogna. Immagine «Embryo week 9-10» di drsuparna via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0) Intanto l’associazione Pro-Vita e Famiglia divulga questa petizione Firma e condividi la petizione per chiedere al Ministro della Salute di annullare le linee guida sulla somministrazione della pillola abortiva RU864.
In casi estremi, la pillola abortiva può provocare persino la morte della madre. Il Ministro della Salute Speranza ha purtroppo liberalizzato ancora di più l’uso della pillola abortiva RU486, in seguito ad una determina dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). D’ora in poi la pillola potrà essere somministrata fino alla nona settimana di gravidanza e anche in regime di day hospital! Aborto, pubblicate le nuove linee guida sulla Ru486 Articoli Pro-aborto con pillola abortiva fino alla 9 settimana https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2021/02/03/ru486-lazio-prima-regione-a-fornirla-in-ambulatorio_fcdfe14b-7a4a-493c-8aa7-0655374564e9.html https://www.vocecontrocorrente.it/2021/02/12/ru486-in-abruzzo-meglio-in-ospedale-che-in-consultorio/ Articoli contro Pillola Ru486 Libertà di pensiero e parola zero https://primabergamo.it/cronaca/gori-fa-togliere-i-manifesti-contro-la-pillola-ru486/ In Italia si stima una carenza di vitamina D che riguarda circa l’80% della popolazione, la quasi totalità stando ai dati forniti dalla Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siomms). È una carenza che se trascurata a lungo può presentare delle conseguenze mediche e psicologiche gravi, che possono compromettere la salute e la qualità della vita. È una carenza troppo spesso sottovalutata sino a quando non si presenta un problema legato all’apparato scheletrico.
Alcuni sintomi vaghi possono essere ritenuti dei campanelli d’allarme. La causa della carenza di vitamina D così diffusa è da ricercare nello stile di vita contemporaneo. Sempre chiusi in casa, in ufficio, in auto o nei mezzi pubblici, si passa poco tempo all’aperto, non ci si espone abbastanza al Sole e quando lo si fa, lo si fa nel modo sbagliato. Il Sole stimola la sintesi cutanea di vitamina D grazie all’azione dei raggi UVB. Tuttavia, la posizione geografica, l’inquinamento, l’abbigliamento e l’utilizzo eccessivo di creme solari (vedi dopo) possono interferire riducendo o bloccando la sintesi di vitamina D. Altre cause che concorrono all’incidenza della carenza di vitamina D, sono: Altre note e precisazioni sull’esame del sangue 25(OH)D Oltre a questi segni e disturbi che potrebbero essere confusi con altre patologie e/o stati di carenze nutrizionali anche per altre vitamine e minerali, per avere conferme o smentite e per verificare se si è carenti di vitamina D basta fare un dosaggio di vitamina D (25-idrossivitamina D o 25-OH D) attraverso un prelievo ematico. Nota AIFA 96 sui limiti delle prescrizioni di esami e Dibase che riguardano la vitamina D e successivi chiarimenti dell’Aifa per i medici di base. esame della vit D 25(OH) ha un basso costo (circa 15-20€)a seconda anche dei vari distretti regionali e spesso conviene farlo privatamente piuttosto che litigare con il medico di base, anzi a volte risulterebbe un costo inferiore a farlo in privato piuttosto che regime pubblico. nanogrammi per millitro (ng/ml). In caso si voglia convertire da ng a nmol usare questa tabella di conversione. Sebbene i range di riferimento variano in base al laboratorio analisi, i dati riportati nella tabella qui sotto possono essere considerati di riferimento: Questa tabella è valida per qualsiasi età Le persone con patologia autoimmune e degenerativa dovrebbero raggiungere un valore di 80ng/ml (almeno) e mantenerlo. VITAMINA D3 in Capsula vegetale 🌼 PRINFIT Vitamina D 3 10.000 UI Depot – Vitamina D3 è una formula potenziata con L-Glutammina in polvere racchiusa in capsule di Tapioca. L’origine della Vitamina D come Colecalciferolo deriva da fermentazione di Acacia. Vitamina D 3 in softgel 10.000 UI da Prinfit Vitamina D 3 in olio di oliva, capsule gelatina softgel. -10% Usa il codice sconto Vitamineral – SPEDIZIONE GRATUITA ✴️ Nuova INTEGRA D3 in gocce 🌼Pavaglione – Colecalciferolo di origine vegetale, trigliceridi a media catena e vitamina E. Analisi consigliate per Vitamina D ed altri indicatori di salute https://www.vitamineral.it/integratori-di-vitamina-d-colecalciferolo-come-prodotto-biologico/ La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie Solo gli stolti non hanno paura. La paura si affronta con il coraggio e allora si diventa impavidi, ma la paura è necessaria per riconoscere i pericoli e superarli. La paura può essere razionale ed irrazionale, o meglio dettata da ragionevoli motivi spiegabili, o dettata da sensazioni inconscie o da vissuti precedenti rimossi e quindi nascosti. La risposta a queste paure è innazitutto vederle e poi avere il coraggio e la forza di fronteggiarle. Nel mondo di oggi si vanno prospettando diverse paure e la diffidenza verso il prossimo cresce, specie se istituzionale ed istituzionalizzato. Ma quale coprifuoco? Dove è il pericolo? Se camminassimo a carponi il virus non ci sarebbe? Perché se possiamo sederci al bar, nelle ore da loro indicate, possiamo togliere la mascherina per la consumazione, allora, sembra che vogliano farci intendere che il virus sta sopra il metro e mezzo di altezza da terra? Farei scorte alimentari e mi chiuderei in un fortino cintato di mura e postazioni con cecchini che tirano contro il nemico che vorrebbe vaccinarmi o che mi credesse nemica negazionaista. Andrei in giro con un carro armato e la tuta mimetica armata fino ai denti. Ecco di cosa ho paura. Delle istituzioni liberticide e dei suoi accoliti. Poi ci sono gli sciacalli che lucrano sulle disgrazie altrui e questi si trovano in tutte le categorie. Uscire di casa e incontrare gente senza volto è deprimente. Studio: l’uso di maschere a lungo termine può contribuire al cancro del polmone in stadio avanzato
VIVA LA VITA! Viva la Libertà! Di Andrew Saul (OMNS 12 ottobre 2010) Molte persone quindi si chiedono, di fronte a dichiarazioni come queste, perché le professioni mediche non abbiano abbracciato la terapia con vitamina C a braccia aperte e riconoscenti. Tuttavia, per alcuni, le domande rimangono. Ecco un esempio di ciò che i lettori hanno chiesto a OMNS sulla vitamina C: Riferimenti e letture aggiuntive: La medicina nutrizionale è la medicina ortomolecolare La medicina ortomolecolare utilizza una terapia nutrizionale sicura ed efficace per combattere le malattie. Per ulteriori informazioni: http://www.orthomolecular.org Il servizio di notizie di medicina ortomolecolare peer-reviewed è una risorsa informativa senza scopo di lucro e non commerciale.
Se da marzo 2020 avessero fatto così tutti i medici di famiglia, a parte i primi due mesi di sbando totale, non ci sarebbe stato alcun sovraffollamento in ospedale perché lo ribadisco: DI COVID SI PUÒ GUARIRE ANCHE A CASA INIZIANDO LA SUBITO, NELLE PRIME 48 ORE. Abbiamo a disposizione molti farmaci e alcuni integratori che migliorano le difese immunitarie. Moltissimi medici di base hanno invece seguito le direttive superiori e hanno consigliato ai loro assistiti paracetamolo (Tachipirina) oltre che attuare una vigile attesa. 🤬🤬🤬🤬🤬
Grazie
Analisi dei numeri
Quante persone sono state effettivamente testate al Covid?
Leggere ogni giorno i bollettini non fa che aumentare la paura e lo sconforto della popolazione la quale dipende, purtroppo, da questi dati falsati e mal interpretati ed è indotta a chiudere le proprie attività sulla base di numeri probabilmente inesatti ed incompleti.
Numeri relativamente bassi.
Tuttavia resta in forte e legittimo dubbio se ogni tampone abbia un numero di tessera sanitaria univoco, oppure se ogni tessera sanitaria abbia riferimento a singolo o più tamponi.
Ovviamente tale fatto potrà essere dimostrato soltanto quando i tamponi effettuati raggiungeranno il numero della popolazione effettiva.
(NB percentuali sulla percentuale dei risultati dei tamponi)
Ma andiamo più a fondo e sviluppiamo questi dati
Vedere attraverso la nebbia è il primo passo per vincere la guerra
Marzo: le maschere non possono proteggere dal nuovo coronavirus
OMS ha invertito la sua raccomandazione, con Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, che consiglia ai governi di incoraggiare il pubblico in generale a indossare maschere dove c’è una trasmissione diffusa e l’allontanamento fisico è difficile. (6)
Van Kerkhove ha anche affermato che i dati che ha menzionato provenivano solo da un “piccolo sottoinsieme di studi” e ha aggiunto: (12)
10 milioni di persone asintomatiche, non un caso di trasmissione
La lobby del lockdown ignora tutto ciò che contraddice la loro narrativa, preferendo aneddoti non verificati a un vero studio scientifico di 10 milioni di residenti in quello che è stato il primo grande hotspot al mondo per la malattia che stiamo cercando di gestire. Ti aspetteresti che questo studio sia un’enorme notizia internazionale. Per quanto ne so, viene ignorato. “
, pubblicato il 18 novembre 2020 negli Annals of Internal Medicine, 23 ha rilevato che tra i portatori di maschere l’1,8% (42 partecipanti) è risultato positivo per SARS-CoV-2, rispetto al 2,1% (53 ) tra i controlli. Quando hanno rimosso le persone che hanno riferito di non aderire alle raccomandazioni per l’uso, i risultati sono rimasti gli stessi – 1,8% (40 persone), il che suggerisce che l’adesione non fa alcuna differenza significativa.
Rational Ground ha anche esaminato i casi COVID-19 dal 1 maggio 2020 al 15 dicembre 2020, in tutti i 50 stati degli Stati Uniti, con e senza mandato di mascherina.
Nel complesso, ciò mostra che, degli adulti sintomatici con COVID-19, il 70,6% indossava sempre una maschera e si ammalava ancora, rispetto al 7,8% di quelli che lo facevano raramente o mai. 26
Di nuovo, questo mi riporta alla metafora della nebbia. Stiamo tutti sperimentando confusione e incertezza sulla precisa relazione tra le strategie e gli obiettivi di una panoplia di regolamenti e stringenze che ci circondano.
vedere attraverso la nebbia è il primo passo per vincere la guerra.
Emergenza del covid 19 trattata con criteri liberisti “Curare senza guarire”
Enzo Pennetta
E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo” di Marco Poli
Tra i dati, come detto, spicca quello delle reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech registrate in Italia, nettamente superiori a quelle registrate negli altri Paesi : reticenza alla segnalazione nei Paesi esteri, oppure problemi nella corretta conservazione di QUEL particolare vaccino nel nostro Paese ?
Ricordo che il vaccino Pfizer-BioNTech doveva essere conservato tra i 60° e i 90° sottozero [15]:
9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
Conservazione: prima della diluizione, conservare a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
decesso dello 0,03% della popolazione terrestre [20].
=
Note
https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223838122677503 ].
arrotondando, la percentuale dei decessi sulla popolazione complessiva è risolta con la proporzione :
x = 2,5 M * 100 / 7850 M →
x = 0,0318471337579618 ≈ 0,03 Distratti dal Covid, via libera ad aborto farmacologico e
pillola del “giorno dopo” come farmaco da banco anche per minorenni
Renovatio 21 difende la Vita come miracolo irripetibile e divino, e difende la Civiltà come culla terrestre della Vita.
Tale è oggi l’abisso apertosi sotto l’umanità, che non crediamo sia più solo necessario «difendere»: per la Vita, e per la Civiltà è necessario passare all’attacco.
Vita nascente, fine-vita, fecondazione artificiale, sovversione morale, vaccinazioni e psicofarmaceutica di massa: la Cultura della Morte dilaga in ogni dove.
Ci siamo dati la missione, stupida quanto inevitabile, di divenirne l’argine – e un giorno, gettate le basi, rovesciare per sempre lo stato delle cose.
Ciò significa che moltissime donne e ragazze abortiranno da sole, dovendo gestire il dolore, il rimorso, eventuali complicazioni, e rischiando di vedere il piccolo viso del loro bambino morto (in quasi 6 casi su 10!), gettato nel WC. La RU486 non solo uccide il bambino in grembo, bloccando il flusso di sangue e il nutrimento, ma è anche più pericoloso per la donna rispetto all’aborto chirurgico.
Perciò, chiediamo al Ministro della Salute Speranza di annullare le recenti linee guida sulla somministrazione della pillola abortiva RU864.
Antonio Brandi
Presidente di Pro Vita e Famiglia Onlus
https://www.provitaefamiglia.it/petizione/fermiamo-la-pillola-abortiva-firma-contro-la-diffusione-della-ru486
Sintomi e segni della Carenza di vitamina D
Scoprilo con un esame del sangue
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Viva la vita!
Non ho ancora voluto imparare cosa significhi essere in zona arancio, rossa o gialla e neanche mi importa saperlo.
A proposito delle “obiezioni” sulle Megadosi di vitamina C
L’evoluzione non favorirebbe mai così tanto qualcosa che danneggiasse il materiale genetico vitale. I globuli bianchi e fluidi riproduttivi maschili contengono quantità insolitamente elevate di ascorbato. I sistemi viventi produttori di vitamina C, amano la vitamina C.
Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la vitamina C “modula l’attività catecolaminergica, diminuisce la reattività allo stress, si avvicina all’ansia e al rilascio di prolattina, migliora la funzione vascolare e aumenta il rilascio di ossitocina. Questi processi sono rilevanti per il comportamento sessuale e l’umore”. (7)
La vitamina C restringe le arterie o causa aterosclerosi?
Cosa succederebbe se tutti assumessero vitamine? Forse medici, amministratori ospedalieri e venditori di prodotti farmaceutici sarebbero tutti in fila per i loro assegni di disoccupazione.
http://www.doctoryourself.com/biblio_pauling_ortho.html