Integratori di nutrienti: tra pubblicità e politiche sanitarie

 

Ci sono tre modi di guardare agli integratori

  1. dal punto di vista della legislazione
  2. dal punto di vista commerciale
  3. dal punto di vista del consumatore per qualità e costi del prodotto

Vediamo di sviluppare la questione in questi tre punti e perché spero di fare chiarezza con questo post.

Parliamo degli integratori

  1. LA LEGGE
    Impariamo a leggere le etichette degli integratori e a capire come vengono considerati ed elencati gli ingredienti.
    A livello legislativo gli integratori sono classificati nella sfera alimentare con tutte le regole del caso e cioè secondo questa normativa vigente.

    Come si fa la lista ingredienti?


    Consiglio di cambiare integratore.



    Noi sappiamo per esperienza diretta che le vitamine e la fitoterapia sono efficaci nelle quantità e per la durata delle cure.

    Ovvero se ti hanno fatto credere che integrare  solo 1 grammo di vitamina C sia curativo, stai assumendo un placebo.

    Abram Hoffer diceva che:

    Una vitamina può avere l’effetto di un medicinale, ma un medicinale non potrà mai avere l’effetto vitaminico.

    Non lasciatevi fuorviare né dalle autorità mediche né dai politici. Scopri quali sono i fatti e prendi le tue decisioni su come vivere una vita felice e come lavorare per un mondo migliore.
    Abbiamo qualche dato?


    Se un organo statale fosse imparziale aprirebbe la possibilità a studi di ogni tipo e potrebbe confrontarne i risultati, per il bene unico della popolazione che governa.
    Ma se continua a fare accordi con aziende farmaceutiche non avrà mai la libertà di indicare altre cure, né di studiarne gli effetti positivi e/o eventualmente inutili.
    chi osa parlarne e renderle pubbliche rischia di essere oscurato dalla censura de web.

    Peccato che non mettano lo stesso impegno nel cercare di non nuocere attraverso le numerose dannose ed inutili prescrizioni.
    C’è qualcosa di sbagliato quando le agenzie di regolamentazione mentono sul fatto che le vitamine siano pericolose, ma ignorano le statistiche pubblicate che mostrano che la medicina approvata dal governo è il vero pericolo.

 

Strategie comunicative giuste e sbagliate: gli errori della medicina olistica sopraffatta dal marketing

NUnica Medicina, quella che cura, senza bisogno di creare spartiacque e differenze sociali di trattamento.

Guardate quante nuove farmacie sono state aperte in questi ultimi due anni, è un mercato davvero redditizio.

Settore olistico in competizione, gli errori nella strategia di vendita

Se si vuole comunicare che un prodotto funziona facendo leva sui lati negativi della concorrenza, oltre ad essere un modo sleale, è controproducente per i propri interessi nel lungo periodo.
Infatti evito a prescindere i prodotti che fanno pubblicità comparativa.
Siamo in tanti a sostenere che i farmaci siano dannosi, ma la farmaceutica lo dichiara nel foglietto che ci sono effetti indesiderati e controindicazioni.

Nel mondo olistico ci sono tantissime cose che si possono fare per ottenere più salute, ma nessuna di queste ha degli effetti collaterali se presi in giuste modalità e quantità e se le pratiche sul corpo sono esguite da persone competenti.
Il punto dolente è quando le varie branche olistiche entrano in concorrenza fra loro e come al solito noi pazienti e consumatori finali di un servizio, siamo nel mezzo a subirne gli effetti negativi sia sulla salute che sul portafoglio.




E questi requisiti di qualità devono essere mantenuti nel tempo, non solo durante le promozioni.
Ora, se hai un prodotto tuo o un servizio convincimi con una esposizione corretta di quello che fai e che il tuo è un prodotto buono.
La gente è in grado di percepire se ami o no quello che fai e quello che proponi.
È necessario creare le sinergie giuste fra operatori olistici senza generare conflitti.
È sgradevole assistere ai teatrini del tipo:
Dico tutto ciò perché in tanti anni che mi occupo di vitamina D e C e gestisco gruppi per la salute, ho visto tanti operatori olistici farsi la guerra e da questi ho subito preso le distanze.

Foglietto illustrativo o “bugiardino”- La mia critica al farmaco

Una delle cose più paradossali che capita leggendo le istruzioni ed indicazioni di un farmaco è quella di scoprire che tra gli effetti collaterali c’è un aggravamento della malattia stessa per cui il farmaco è stato creato e dovrebbe curare.
Solo due esempi vi faccio tra i più noti:

  1. antidepressivi specie gli SSrI, ma anche altri tipi, hanno riportato sugli effetti negativi il più grave effetto che è il “pensiero suicida” proprio l’apice della depressione.
  2. direi che è bruttissimo pure l’effetto collaterale dei bifosfonati che dovrebbero aumentare la densità ossea e curare l’osteoporosi e invece potrebbero erodere l’osso mascellare.

Questi effetti negativi si manifestano con cure lunghe e protratte nel tempo, e questi due farmaci citati sopra sono proprio quelli che non vengono quasi mai sospesi e quindi presi per lunghi periodi.
Purtroppo la gente si è abituata a ritenere quasi tutto come rischio accettabile.

Questi due non sono gli unici con queste caratteristiche, credete che siano davvero in grado di curare le malattie per le quali sono state progettati? Cioè sono alla fine efficaci ed i rischi sono tutto sommato accettabili?
Vari studi a posteriori dopo anni di sperimentazioni indicano che non sono nemmeno tanto efficaci.
Ma allora perché la scienza medica non si preoccupa di cercare altre soluzioni e continua a prescrivere cose inutili e dannose?

A proposito di “bugiardino“
Avete idea del perché sia stato soprannominato così?
Io ho una mia teoria.

Bugiardino da l’idea che dice falsità, ma in realtà tutto ciò che è scritto sul foglietto illustrativo, spesso lunghissimo e scritto fitto fitto, c’è la verità perché le case farmaceutiche sono obbligate per legge a riportare tutte le avversità note di un farmaco.
Per convincere le persone che prendere questi farmaci sarebbe, tutto sommato, un rischio minimo, è stata fatta una operazione di contro informazione calcolata probabilmente nata da qualche farmacista o da qualche medico al momento di convincere un paziente a prendere una medicina.

Screening di massa, la mia critica al concetto di prevenzione ufficiale

Nulla, stanno solo controllando il loro cattivo operato.
Non credi?

Approfondimenti

Dai giornali

Piccolo notiziario sulla vicenda integratori.

L’interesse dei mercati dei grandi colossi farmaceutici che da tempo si interessano anche di nutraceutica, mette un pò a tacere l’idea che gli integratori siano solo delle bufale e che siano addirittura pericolosi. Nei tavoli di discussione produttori farmaceutici e di nutraceutica sono in cerca di regolamentare il mercato con nuove leggi e normative.  Credo che i piccoli produttori di integratori alimentari avranno da sostenere battaglie molto dure per poter rimanere in gioco.