Legiferare per renderle illegali
Quanti ne immettono sul mercato senza autorizzazioni?
Quanti ne ritirano ritenendoli pericolosi dopo averli fatti provare alla popolazione per anni?
Esempi di alcune delle sostanze elencate nella categoria 3 che diventerebbero illegali nei composti sono:
- Lactobacillus acidophilus,
- erba medica,
- semi di anice,
- alcuni tipi di rame,
- alcuni tipi di magnesio,
- molti minerali,
- un certo numero di sostanze a base di erbe che potrebbero essere usate in senso composto e tutta una serie di cose nominate dai farmacisti che non sono usati come medicinali ma sono usati come leganti o eccipienti (come il latte in polvere) e diventerebbero illegali da usare per una farmacia secondo questo elenco.
- l’acetil carnitina,
- alcune forme di glutammina,
- condroitina,
- D-ribosio
- e un numero di altre cose che in realtà non possiamo vivere senza.
- artemisinina,
- Boswellia,
- MSM (metilsulfonilmetano),
- glicirrizina
- e alcune vitamine del gruppo B come la nicotinamide.
- L’Artemisia Annua, originaria della Cina e criminalizzata dall’industria farmaceutica fino al punto che l’OMS dal 1995 raccomanda ai governi del mondo di non diffonderla alla popolazione, è unpotente antibiotico che può essere usato contro la malaria e funziona molto meglio di quelli costosi che vengono venduti dalle multinazionali, dal momento che a differenza dei farmaci non riduce le difese immunitarie dell’organismo e al contrario vanta anche interessanti proprietà antitumorali.
- L’Epilobium parviflorum cura i problemi della prostata e vanta un’ampia letteratura di successi anche in casi di tumori alla prostata considerati senza speranza dalla medicina ufficiale.
- La Cassia obtusifolia è una pianta eccezionale che può venire usata per la cura del Parkinson e dell’Alzheimer.
- La Celidonia maius è un potente antibiotico, brucia le verruche, cura la cataratta e le infiammazioni agli occhi, semplicemente sfregandoli con il suo succo giallo.
- La Lippia dulcis è uno zucchero dolcissimo, usato nell’antichità dagli aztechi, che le case farmaceutiche hanno già brevettato benché non lo usino ancora preferendo guadagnare sull’aspartame che è cancerogeno, cura anche la tosse i crampi addominali ed i vermi intestinali.
- L’Hypericum perforatum combatte la depressione molto meglio del Prozac.
- La Tormentilla dissolve e secca le emorroidi.
- Il Lepidium latifolium dissolve i calcoli renali, anche quelli più grandi dopo un solo mese d’infusioni.
- La lattuga virrosa risolve i problemi d’insonnia.
- La Vitex agnus – castus è un arbusto che si racconta debba il suo nome al fatto di venire usato in antichità nei monasteri per abbassare la libido. I suoi rametti si tagliano per fare delle infusioni depurative che sono utili per combattere i problemi della menopausa, del fegato e dell’acne ed inoltre aiutano a dimagrire.
- Il fiore e la foglia del Sambuco sono utili per espettorare quando si hanno la tosse e il raffreddore, calmano i problemi agli occhi e sono anche diuretici.
- La Achillea o minerama è indicata per tutti i problemi mestruali.
- La Perilla frutescens che ha origini giapponesi viene da sempre usata nella preparazione del sushi per evitare allergie alimentari. I suoi semi sono un grande antistaminico che cura ogni tipo di allergie, comprese riniti ed asma. Inoltre è efficace nella cura del cancro al seno, riduce l’ipertensione e contiene molti omega3.
- Il Jambu è un ottimo anestetico per le ulcere della bocca, riduce l’obesità perché brucia i grassi, cura la candida ed è un antibatterico.
- Il tulsi sanctum (o basilico sacro) combatte l’acne, protegge contro il diabete, ha proprietà antitumorali, ha potere antibiotico, cura la tosse e le bronchiti, combatte la carie ed allieva le emicranie. In India ne esiste praticamente una pianta in ogni casa.
- Alcune varietà di Kalanchoe sono efficaci nella cura del cancro arrivando a dissolvere a poco a poco i tumori. Utilizzate su persone alle quali la medicina ufficiale aveva dato pochi mesi di vita hanno portato alla guarigione molte di loro dopo che la chemio e la radio avevano fallito.
La prospettiva di curarsi con le piante, come l’uomo ha fatto per millenni, potrebbe aprire orizzonti inimmaginabili a tutti noi “farmaco dipendenti”, basterebbe la volontà di provarci e non soggiacere ai dettami delle multinazionali farmaceutiche che troppo spesso ci avvelenano, con la compiacenza dei governi e di buona parte della classe medica.
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