Thomas S. Kuhn
La struttura delle rivoluzioni scientifiche

La Struttura Delle Rivoluzioni Scientifiche

di Thomas S. Kuhn

Uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza.

Questo libro del 1962, l’opera piú conosciuta del filosofo americano e uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, è divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza, di cui ha contribuito a rinnovare profondamente vocabolario e orizzonti di riferimento.

Nella Struttura delle rivoluzioni scientifiche, Kuhn sostiene la tesi che la scienza, invece di progredire gradualmente verso la verità, è soggetta a rivoluzioni periodiche, le spiegazioni sono tali all’interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre piú sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza trasformare radicalmente se stessa.

Esiste una interazione tra struttura concettuale della scienza e realtà, tra realtà sociale e scienza, che si manifesta nel complesso di forze che decidono cosa è problema e cosa è «soluzione» di un problema. Cosa non nuova, ma che Kuhn è stato il primo ad affrontare analiticamente, tenendo fede al detto baconiano con cui si apre questo libro non baconiano:

«La verità emerge piuttosto dall’errore che dalla confusione».

 


 




Confusion – “Pillole di Scienza”

Siamo continuamente influenzati, condizionati e terrorizzati da ciò che leggiamo e sentiamo ogni giorno.

Siamo continuamente tempestati da numeri, dati, ricerche più o meno ufficiali.

http://www.frascatiscienza.it/)

La guida in 10 punti per non farsi manipolare dalle notizie sulla salute

 




Le Vitamine Funzionano?
Non ci sono morti per integratori nei report annuali

REPETITA IUVANT.
Scusatemi se risulto monotematico.
Ma voglio insistere ancora sull’argomento sperando di sensibilizzare chi di dovuto.
Per quale motivo digitando la parola chiave VITAMIN C su pubmed, il motore di ricerca della National Library of Medicine degli stati uniti, ovvero; la più grande banca dati medico scientifica del mondo, si apre una finestra di 73.000 studi dal (udite, udite) 1921 in peer review, cioè pubblicati dopo revisione tra pari la quale procedura indica una certificazione di validità scientifica.
Volete spiegarmi con quale ratio un numero così consistente di ricercatori, ha speso fondi e tempo per studiare questa molecola?
MEDITATE GENTE MEDITATE.️
Leonardo Fossi

 

Vitamina D 99.631 Studi dal 1922

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ci sono morti per vitamine solo tante dimostrazioni di benefici.

zero morti per nessuna delle vitamine del gruppo B; zero decessi dovuti alle vitamine A, C, D o E; e zero morti per qualsiasi altra vitamina.

Inoltre, non si sono verificati decessi dovuti ad aminoacidi o prodotti a base di erbe. Ciò significa nessuna morte per cohosh blu, echinacea, ginkgo biloba, ginseng, kava kava, erba di San Giovanni, valeriana, yohimbe, medicine asiatiche, medicine ayurvediche o qualsiasi altra pianta. Non si sono verificati decessi causati da creatina, alghe blu-verdi, glucosamina, condroitina, melatonina o qualsiasi rimedio omeopatico.

Inoltre, non si sono mai verificati decessi dovuti a qualsiasi integratore alimentare minerale. Ciò significa che non ci sono stati decessi dovuti a calcio, magnesio, cromo, zinco, argento colloidale, selenio, ferro o integratori multiminerali.

Nessun uomo, donna o bambino è morto a causa degli integratori alimentari.

61 centri antiveleni forniscono dati da costa a costa per il National Poison Data System degli Stati Uniti, che vengono poi esaminati da 29 tossicologi medici e clinici.

NPDS, scrivono gli autori, è

“uno dei pochi sistemi di sorveglianza nazionale in tempo reale esistenti, fornendo un modello di sistema di sorveglianza della sanità pubblica per tutti i tipi di esposizioni, identificazione di eventi di sanità pubblica, risposta di resilienza e monitoraggio della consapevolezza situazionale”.

Oltre la metà della popolazione statunitense assume integratori alimentari giornalieri. Anche se ciascuna di queste persone assumesse una sola compressa al giorno, ciò farebbe 154.000.000 di dosi individuali al giorno, per un totale di oltre 56 miliardi di dosi all’anno.

Poiché molte persone assumono più di una compressa di vitamine o minerali, il consumo effettivo è considerevolmente più elevato e la sicurezza degli integratori alimentari è ancora più notevole.

Se gli integratori alimentari sono presumibilmente così “pericolosi”, come spesso affermano la FDA e i mezzi di informazione, allora dove sono i corpi?

Coloro che si chiedono se i media siano prevenuti contro le vitamine potrebbero considerare questo: quante stazioni televisive, giornali, riviste e riviste mediche hanno riferito che nessuno muore a causa degli integratori alimentari?

Fonte di Riferimento: Orthomolecular.org

Da un report dal sito DoctorYourself

  • vitamina E cura l’angina.
  • l’artrite con niacinamide (vitamina B3).
  • tiamina (B1) all’apprendimento.
  • La vitamina E è indicata per migliorare notevolmente la guarigione delle ferite, comprese le ulcere della pelle. È anche dimostrato che la vitamina E rafforza e regola il battito cardiaco ed è efficace nei casi di claudicatio, nefrite acuta, trombosi, cirrosi e flebiti;
    inoltre, William J. McCormick, MD, mostra come la vitamina C previene e cura anche i calcoli renali.
  • 41 casi di polmonite virale utilizzando dosi molto elevate di vitamina C.
  • vitamina E si dimostra un trattamento efficace per il lupus eritematoso, le vene varicose e gravi ustioni corporee.
  • la niacina (vitamina B3) può curare la schizofrenia; è pubblicato il manuale medico di Shutes Alpha Tocopherol in Cardiovascular Disease ; e il dottor McCormick riferisce che i pazienti oncologici testati per la vitamina C erano seriamente carenti, spesso fino a 4.500 milligrammi.
  • niacina da parte di Hoffer per abbassare il colesterolo e prevenire le malattie cardiovascolari;
    Il Dr. Harrell dimostra che l’integrazione della dieta delle madri in gravidanza e in allattamento con le vitamine aumenta i quozienti intellettivi della loro prole a tre e quattro anni di età.
  • 1957 Dr. McCormick pubblica su come la vitamina C combatte le malattie cardiovascolari.
  • La vitamina D è indicata per prevenire il cancro al seno.
  • in psichiatria in Scienze , e subito dopo definisce la medicina ortomolecolare come “il trattamento della malattia mediante la fornitura dell’ambiente ottimale molecolare, in particolare le concentrazioni ottimali di sostanze normalmente presenti nel corpo umano. ”
  • Vitamina C e il comune raffreddore e il dott. Williams pubblica Nutrition Against Disease .
  • arrestare e invertire la sclerosi multipla.
    Così fa il Dr. HT Mount, che riporta 27 anni di successi usando la tiamina.
    Inoltre: Ewan Cameron, MD e Linus Pauling pubblicano il loro primo documento comune sul controllo del cancro con vitamina C, due anni dopo che Cameron ha iniziato a usare la vitamina C ad alto dosaggio IV (Endovena).
  • la sospensione dai farmaci altamente tossicodipendenti.
  • vitamina C prolungava notevolmente la vita dei malati terminali di cancro.
  • How to Live Longer and Feel Better di Linus Pauling.
  • vitamina C per il trattamento del cancro del rene e, nel 1995 e nel 1996, altri tumori.
  • trattamento endovenoso della vitamina C del cancro.
  • vitamina C contro il cancro.
  • vitamina C per via endovenosa è efficace nel trattamento del cancro.
  • vitamina C per via endovenosa svolge un ruolo cruciale nella soppressione della proliferazione di diversi tipi di cancro, “in particolare il melanoma. E, la vitamina E naturale è dimostrata per ridurre sostanzialmente il rischio di cancro al polmone del 61%.
  • http://www.riordanclinic.org/education/symposium/s
  • http://www.riordanclinic.org/education/symposium/s
  • vitamina C plasmatica è associato ad una riduzione del 9% del decesso per scompenso cardiaco. Inoltre, le vitamine del complesso B sono associate a una diminuzione del 7 per cento della mortalità, la vitamina D con una diminuzione dell’8 per cento della mortalità. 
  • vitamina B per rallentare l’atrofia di specifiche regioni del cervello che sono una componente chiave del processo di malattia di Alzheimer e sono associate al declino cognitivo.
  • La Vitamina C diminuisce le complicanze, il tempo di intubazione e la durata delle degenze ospedaliere nei pazienti con Unità di Terapia Intensiva.
    E, un altro studio su larga scala ha trovato una riduzione del rischio del 26-55% per il cancro del pancreas in persone che consumano più vitamina C.
  • Per riferimenti specifici su questi argomenti, copia e incolla una qualsiasi delle brevi descrizioni sopra in un motore di ricerca e premi “invio”. Medici e giornalisti che dicono “non hanno visto nessuna prova valida che le vitamine curano le malattie” vi dicono la verità: sì, non l’hanno mai vista. Non è perché non è disponibile; è perché non hanno mai fatto nemmeno questo semplice passaggio.

    Copyright 2016, 2014 e anni precedenti di Andrew W. Saul. Revisioni copyright 2019.

    http://www.doctoryourself.com/review.html) e MEDICO TE STESSO: guarigione naturale che funziona. (recensito su http://www.doctoryourself.com/saulbooks.html)

    http://www.doctoryourself.com/timeline.html


    Sei scorbutico? Potresti essere carente di Vitamina c

    Vitamina C – Quale integratore acquistare

    Vitamina C naturale o sintetica?

    Meglio la vitamina C Liposomiale o l’Acido Ascorbico?

     

    Faq Vitamina C Tutte le risposte alle vostre domande frequenti




Vitamina C e digiuno nei tumori difficili da trattare

Una combinazione di digiuno più vitamina C è efficace per i tumori difficili da trattare

Gli scienziati dell’USC e dell’IFOM Cancer Institute di Milano hanno scoperto che una dieta che imita il digiuno potrebbe essere più efficace nel trattamento di alcuni tipi di tumore se combinata con la vitamina C.

Negli studi sui topi, i ricercatori hanno scoperto che la combinazione ha ritardato la progressione del tumore in più modelli murini di carcinoma del colon-retto e in alcuni topi, ha causato la regressione della malattia.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.
Per la prima volta, abbiamo dimostrato come un intervento completamente atossico possa efficacemente curare un cancro aggressivo”, ha affermato Valter Longo, autore senior dello studio e Direttore dell’USC Longevity Institute presso la USC Leonard Davis School of Gerontology e Professore di scienze biologiche all’USC Dornsife College of Letters, Arts and Sciences. “Abbiamo preso due trattamenti che sono stati ampiamente studiati come interventi per ritardare l’invecchiamento – una dieta che imita il digiuno e la vitamina C – e li abbiamo combinati come un potente trattamento per il cancro”.
I ricercatori hanno affermato che mentre il digiuno rimane un’opzione stimolante per i malati di cancro, un’opzione più sicura e più fattibile è una dieta a basso contenuto calorico a base vegetale che induce le cellule a rispondere come se il corpo stesse digiunando. I loro risultati suggeriscono che un trattamento a bassa tossicità della dieta che imita il digiuno più la vitamina C ha il potenziale per sostituire i trattamenti più tossici.
I risultati di ricerche precedenti sul potenziale di lotta contro il cancro della vitamina C sono stati spesso contrastati. Studi recenti, tuttavia, stanno iniziando a mostrare una certa efficacia, soprattutto in combinazione con la chemioterapia. In questo nuovo studio, il team di ricerca ha voluto scoprire se una dieta che imitasse il digiuno potesse migliorare l’azione di lotta contro il tumore con vitamina C ad alte dosi creando un ambiente che sarebbe insostenibile per le cellule tumorali, ma ancora sicuro per le cellule normali.
“Il nostro primo esperimento in vitro ha mostrato effetti notevoli”, ha affermato Longo. “Se usati da soli, la dieta che imita il digiuno o la sola vitamina C hanno ridotto la crescita delle cellule tumorali e causato un lieve aumento della morte delle cellule tumorali. Ma se usati insieme, hanno avuto un effetto drastico, uccidendo quasi tutte le cellule cancerose“.
Longo e i suoi colleghi hanno rilevato questo forte effetto solo nelle cellule tumorali che presentavano una mutazione che è considerata uno degli obiettivi più impegnativi nel trattamento del cancro. Queste mutazioni del gene KRAS segnalano che il corpo sta resistendo alla maggior parte dei trattamenti antitumorali e riducono il tasso di sopravvivenza di un paziente. Le mutazioni del KRAS si verificano in circa un quarto di tutti i tumori umani e si stima che si verifichino fino alla metà di tutti i tumori del colon-retto.
Lo studio ha anche fornito indizi sul perché precedenti studi sulla vitamina C come potenziale terapia antitumorale avevano mostrato un’efficacia limitata. Di per sé, un trattamento con vitamina C sembra indurre le cellule mutate da KRAS a proteggere le cellule tumorali aumentando i livelli di ferritina, una proteina che lega il ferro. Ma riducendo i livelli di ferritina, gli scienziati sono riusciti ad aumentare la tossicità della vitamina C per le cellule tumorali. In base a questa scoperta, gli scienziati hanno anche scoperto che i pazienti con carcinoma del colon-retto con alti livelli di proteine ​​leganti il ​​ferro hanno minori possibilità di sopravvivenza.
“In questo studio, abbiamo osservato come i cicli dietetici che imitano il digiuno sono in grado di aumentare l’effetto delle dosi farmacologiche di vitamina C contro i tumori mutati dal KRAS”, ha affermato Maira Di Tano, co-autore dello studio presso l’IFOM, FIRC Institute of Molecular Oncologia a Milano. “Ciò si verifica attraverso la regolazione dei livelli di ferro e dei meccanismi molecolari coinvolti nello stress ossidativo. I risultati hanno indicato in particolare un gene che regola i livelli di ferro: eme-ossigenasi-1“.
I precedenti studi del team di ricerca hanno dimostrato che il digiuno e una dieta che imita il digiuno rallentano la progressione del cancro e rendono la chemioterapia più efficace nelle cellule tumorali, proteggendo le cellule normali dagli effetti collaterali associati alla chemioterapia. La combinazione migliora la risposta antitumorale del sistema immunitario nei modelli di tumore al seno e di melanoma.
Gli scienziati ritengono che il cancro alla fine sarà trattato con farmaci a bassa tossicità in un modo simile a come gli antibiotici sono usati per trattare infezioni che uccidono determinati batteri, ma che possono essere sostituiti da altri farmaci se quelli utilizzati non sono efficaci. Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori  affermano di dover prima verificare due ipotesi: che i loro interventi di combinazione non tossici funzionano nei topi e che sembrano promettenti per gli studi clinici sull’uomo. In questo nuovo studio, hanno affermato di aver dimostrato entrambi. Almeno cinque studi clinici, incluso uno presso l’USC su pazienti affetti da carcinoma mammario e prostatico, stanno attualmente studiando gli effetti delle diete che imitano il digiuno in combinazione con diversi farmaci antitumorali.
Fonte:

La vitamina C alleata della chemio nell’uccidere le cellule tumorali

 





“Solo” 122 Riferimenti a studi sulla biodisponibilità dell’Acido Ascorbico

Vediamoli

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  72. Istruzioni in 10 punti per non farsi manipolare dalle notizie sulla salute

    di Mauro Sartorio da 5LB Magazine

    Siamo sommersi dalle notizie sulla salute.
    Tutti i giorni abbiamo a che fare con titoli più o meno eclatanti su nuove scoperte, fattori di rischio e con il gergo della ricerca scientifica che filtra attraverso i giornali.
    Nella maggioranza dei casi si tratta di studi quantitativi, pervasi dalla statistica e dal suo linguaggio.
    È la lingua della Medicina Basata sulle Prove di Efficacia che, con solide competenze statistiche, cerca di farsi spazio per comunicare quali interventi sanitari funzionano e quali no.
    Nonostante tutto, la buona notizia è che sta lentamente prendendo piede.

    I 10 punti che seguono sono alcuni dei fondamenti tecnici del lavoro di 5LB Magazine nella revisione delle notizie sulla salute.
    10 PUNTI A CUI PRESTARE ATTENZIONE NELLA VALUTAZIONE DEGLI STUDI E DELLE NOTIZIE SULLA SALUTE

    Indice:

    1- Rischio relativo e rischio assoluto
    3- Studi su animali e in vitro
    4- Fase dello studio
    5- I traguardi surrogati
    6- Notizie dai congressi scientifici
    7- Conflitti di interesse
    8- Approvazione al commercio
    9- Il BioHype
    10- Allarmismo mediatico

    Prima di iniziare con il punto 1 facciamo una premessa: questa guida dà per scontato che la notizia che si legge sia vera, verificata e riporti riferimenti a studi pubblicati da fonti affidabili.
    Ripeto: si applicano questi punti quando la notizia è verificata su diverse fonti e riporta i riferimenti agli studi originali.
    Il problema delle notizie inventate va risolto a priori e non riguarda questo decalogo.

    1- Rischio relativo e rischio assoluto

    Avrai letto numerose volte titoloni sui giornali del tipo


    È molto semplice giocare con i numeri: se il rischio di morte per tumore al seno è di 2 su 2000 casi e lo screening mammografico riduce questo rischio a 1 donna su 2000, la riduzione del rischio relativo è di ben il 50% (1 è il 50% di 2).

    Il dato è quindi vero ma manipolatorio.

    ALCUNI ESEMPI

    1. È proprio andata così con gli screening al seno, la cui efficacia è in questo modo sovrastimata: approfondisci per comprendere il problema.
    2. Infatti quando le prime campionature epidemiologiche hanno verificato il denominatore dei contagi, le stime di letalità si sono ridotte fino a 85 volte riportando Covid19 al rango di una influenza stagionale.
    3. Secondo il National Institutes of Health americano, la riduzione della pressione arteriosa abbatte del 33% i rischi cardiovascolari (infarti) e del 32% i rischi di decesso.
      Purtroppo la notizia riferiva solo il rischio relativo, mentre quello assoluto è rispettivamente di 0,8% e 1,3%.
      NNT (number needed to threat), 1 persona su 100 avrà un beneficio dal trattamento per ridurre la pressione vascolare, 99 persone non avranno alcun beneficio ma potenziali effetti collaterali.
    4. [aggiornato 2021] I famosi vaccini per Covid19 sono stati venduti alla popolazione sulla base di grandi proclami di efficacia al 95%.Al di là dei problemi di trasparenza e conduzione degli studi (i dati grezzi non sono pubblici e per di più la fase 3 non è stata portata a termine), stiamo effettivamente parlando di un valore relativo su piccoli numeri, che per Pfizer si traduce in valore assoluto in 0,84%. Cioè: il presunto vantaggio assoluto del farmaco nel prevenire sintomi sarebbe dello 0,84%.
      I numeri parziali (abortiti) di 6 mesi di fase 3:

      1. totale vaccinati 18198, 8 con sintomi Covid, percentuale 0,04%.
      2. totale con placebo 18325, 162 con sintomi Covid, in percentuale 0,88%
    Questo problema si amplifica quando i benefici di un trattamento sono riportati in termini relativi, mentre i danni sono riportati in termini assoluti.
    La questione ha radici giornalistiche ma si infiltra anche nella ricerca stessa, quando i ricercatori pubblicano abstract in termini relativi senza comunicare i valori assoluti.

    Fonte: Harding Center For Risk Literacy

    PERCHé È IMPORTANTE

    Se non si conosce il reale grado dei probabili benefici di una terapia, non si può fare scelte consapevoli in rapporto ai possibili eventi avversi.

    E viceversa, un rischio comunicato in termini assoluti può essere percepito come abnorme se non messo in relazione a rischi comuni.

    COSA FARE

    Quando ti imbatterai in notizie dai numeri eclatanti (20%, 30%, 70%…), presta attenzione: 30% di cosa? Si tratta di una differenza assoluta o relativa?

    2- “Correlazione” non è uguale a “causa”

    Significa che, se A e B variano in modo correlato, non si può stabilire se A causa B, se B causa A, o se A e B sono entrambe causate da un C ignoto e non hanno influenza diretta tra di loro.
    Solo gli RCT (studi randomizzati controllati) possono avvicinarsi a una relazione di causa ed effetto.
    Gli RCT funzionano così:
    un gruppo di individui con caratteristiche casuali viene esposto ad A (gruppo sperimentale) e un altro gruppo si controlla che non ne venga esposto (gruppo di controllo).
    placebo).
    Poiché tutte le altre variabili di vita sono casuali e uguali tra i due gruppi, ogni risultato finale che emerge diverso nel gruppo sperimentale deve dipendere da A.
    Per questa alta affidabilità gli studi RCT sono considerati il gold standard nella ricerca farmaceutica.

    Le ipotesi di legame tra A e B in uno studio osservazionale sono invece, alla meglio, speculazioni.

    Il linguaggio usato nella comunicazione sui giornali allora diventa cruciale.
    ALCUNI ESEMPI
    1. Mangiare pesce preserva la vista. Fonte: WebMD
      Titolo che induce a credere che mangiando pesce si proteggano gli occhi.
      In realtà si tratta di uno studio osservazionale che ha trovato in chi mangia pesce una volta a settimana una minore incidenza di maculopatia.
      Tutte le altre variabili non sono controllate: la causa allora potrebbe risiedere in qualsiasi altro fattore, come nel vestire un cappello piuttosto che nel fatto di soffrire di manie di persecuzione.
      Da questo tipo di studi non si può evincere.
    2. Grande scoperta negli Stati Uniti, un’ora di camminata al giorno previene dal tumore al seno
      Come sopra.
      se non fai abbastanza mestieri di casa…
    3. Meno cicogne in Italia hanno causato il crollo della natalità
      “Con un’indagine demografica si è rilevata una diminuzione drastica della natalità in Italia.
      Si è altresì visto che nello stesso periodo la migrazione delle cicogne ha ridotto il numero di esemplari presenti sul territorio.
      Effetto Cicogna consiste propriamente nel mettere in relazione di causa due fattori che possono non avere alcun collegamento fattuale. 
    4. Gli alcolici causano 7 diversi tumori, più si beve più il rischio sale.
      Anche qui ci troviamo di fronte ad uno studio osservazionale, che ha voluto giustificare la relazione di causalità con una risposta proporzionale alla dose, cioè chi meno beve (A) meno rischia il cancro (B).
      Nonostante sembri un assurdo, questa ipotesi nel modello delle 5 Leggi Biologiche si rivela in tutta la sua limpidezza.

    PERCHé È IMPORTANTE

    I titoli dei giornali sono quelli che abbiamo visto negli esempi, e li conosciamo molto bene perchè ne siamo bombardati tutti i giorni.
    Il lettore medio come anche il giornalista medio non conosce le procedure della ricerca scientifica (peraltro più articolate di come le esponiamo qui) e interpreta come può, veicolando messaggi distorti.
    COSA FARE
    Quando si parla di “causa” presta attenzione al tipo di studio a cui si fa riferimento.

    Lo studio osservazionale è quello che può generare gli effetti cicogna più clamorosi.

    Quandanche fossi di fronte ad un RCT, considera che potresti trovare una revisione sistematica sul tema, la quale potrebbe fornirti una qualità di evidenza ancora maggiore.

    E considera anche questo: se vogliamo guardare ancora più a fondo, la “cause dei fenomeni” è un ambito che sfugge alla ricerca sperimentale e, infatti, appartiene di più a quello filosofico.
    Ma in questa sede restiamo pratici.

    3- Studi su animali e in vitro

    Quante volte avrai letto titoloni del tipo
    Spesso, troppo spesso, i quotidiani riportano con grande clamore risultati di ricerche, senza dare peso sufficiente al fatto che si tratti di studi in vitro o su animali.
    Un qualsiasi risultato in vitro o su animali non può essere nemmeno avvicinato a presunte possibilità di successo sugli umani.

    ESEMPIO

    Fonte: ANSA, DataManager (studio eseguito su topi)

Gli studi su animali e in vitro sono detti pre-clinici, e rappresentano il primo e più basso livello di qualità delle evidenze scientifiche.
Di tanto in tanto aiuto Cochrane a selezionare gli studi sui quali faranno le revisioni sistematiche:

la prima regola aurea di questa attività è scartare qualsiasi studio sia eseguito su animali o in vitro, perché non ha valore clinico.

A questo link i perché della necessità per la ricerca di affidarsi di meno a modelli animali per studiare le condizioni umane.
PERCHé È IMPORTANTE

I quotidiani molto spesso danno un peso esagerato a ricerche che non hanno ancora restituito risultati concreti: un tale entusiasmo mediatico genera aspettative irrealistiche.

COSA FARE

Di fronte ad un titolo eclatante di una “ricerca promettente” o “scoperta eccezionale”, controlla che i risultati siano stati verificati sull’uomo.

4- Fase dello studio

Strettamente collegato al punto precedente, il punto 4 richiede di valutare in quale fase della ricerca si trovi lo studio.
Il lettore può non comprendere il significato delle Fasi 1, 2, 3 o 4, ma il giornalista dovrebbe ponderarne il valore.
ESEMPIO

Grande successo nella ricerca contro il cancro:

Fonte: NewsWeek

Fase 1 che non mettono alla prova l’efficacia di un trattamento. Quindi da dove esce “vaccini efficaci“?
La Fase 2 inizia a raccogliere dati di efficacia su una piccola popolazione, la Fase 3 raccoglie dati di efficacia e sicurezza su popolazioni più vaste ed eterogenee. Qui la spiegazione di ClinicalTrails.gov

PERCHé È IMPORTANTE

È il medesimo problema affrontato con gli studi su animali: la notizia va data con toni coerenti a ciò che lo studio sta effettivamente verificando.

COSA FARE?

Se si legge di una ricerca che ha portato importanti risultati, verificare se l’articolo giornalistico è accurato nel riportare anche la Fase (1, 2, 3) per poter dare il giusto peso alla notizia.

5- I traguardi surrogati

Si tratta di un problema della ricerca e delle istituzioni che regolamentano il mercato dei farmaci.
miglioramento della qualità della vita o la riduzione della mortalità, possono fissare un obiettivo alternativo che può essere il valore di un elemento nel sangue, un marcatore e simili.

Questo è chiamato “traguardo surrogato” o secondario, che non dice nulla sugli obiettivi primari che sono gli effetti reali sulla vita delle persone.

 

ALCUNI ESEMPI

  1. I beta-bloccanti sono stati prescritti per decenni non perché curassero malattie cardiovascolari, ma perché raggiungevano molto facilmente il traguardo surrogato di abbassare la pressione sanguigna.
    Solo recentemente si è verificato che non solo non apportano benefici in termini di prevenzione da eventi cardiovascolari, ma aumentano i rischi di ictus e altri eventi avversi.
  2. Il traguardo surrogato del costringere lo zucchero nel sangue sotto certi livelli, in presenza di diabete di tipo 2, aumenta il rischio di decesso.
    Fonte: National Institutes of Health
  3. In questa epoca il discorso vale anche per i vaccini: la risposta anticorpale che un vaccino può provocare nei test di laboratorio e grazie alla quale viene commercializzato, può avere una rilevanza nulla sulla salute delle persone.
    Anche per questo motivo i vaccini anti-influenzali sono largamente inefficaci.
  4. [aggiornato 2021] Questo non è propriamente un traguardo surrogato, ma uno dei tanti trucchi che permettono di manipolare i dati in modo che gli studi soddisfino gli enti per la commercializzazione dei farmaci.
    Immagina di voler dimostrare che la tua moneta esce sempre “testa”, il 100% delle volte, mai “croce”.

    Questa in estrema sintesi è una delle manipolazioni avvenute negli studi per i vaccini Covid19: una fase 3 interrotta in un momento in cui i risultati sono soddisfacenti. Per il produttore.
    Perché vengono usati obiettivi secondari o surrogati?

    Perché migliorano enormemente le probabilità di successo statistico, rendono più facili, rapidi e meno costosi gli studi e, di conseguenza, le approvazioni al commercio.

PERCHé È IMPORTANTE

Perché un traguardo secondario non dà nessuna indicazione clinicamente utile né ai medici né ai pazienti.
È un fatto tecnico che può dare l’illusione di efficacia anche quando non fosse comprovata.
Anche questa criticità indebolisce molto la possibilità di valutare il rapporto rischi/benefici di un trattamento.

COSA FARE

Se un trattamento è misurato su dei valori numerici (sanguigni, ormonali e altri marcatori), verificare se ci sono informazioni sugli esiti primari: migliora la qualità della vita? 

  • Riduce la severità dei sintomi? 
  • Riduce il tempo speso in ospedale?
  • Riduce il rischio di decesso?

6- Notizie dai congressi scientifici

Dai congressi scientifici di categoria si fanno spesso annunci, i media vi ripongono grande attenzione e i giornalisti pescano a piene mani.
Eppure nella maggioranza delle volte in questi incontri si discute intorno a ipotesi, di ricerche in corso, di dati preliminari e incompleti.

ALCUNI ESEMPI

  1. Glutine responsabile in un caso su 4 del colon irritabile
    Fonte: ANSA
    Questa notizia del 2015 fu battuta con informazioni prese dalla United European Gastroenterology Week, cioè il congresso annuale di tutte le società scientifiche gastroenterologiche in Europa.

    Questo annuncio clamoroso, rilanciato l’anno scorso da tutti i media, usciva dal congresso dei cardiologi riuniti a Roma.
    Tutte le persone, cardiopatiche o sane che fossero, avrebbero dovuto assumere farmaci per ridurre il colesterolo a livelli minimi. I toni dei giornali erano a dir poco perentori.
    Qualsiasi studio sia stato preso in considerazione, cadeva in un periodo in cui tutte le linee guida internazionali si muovevano nella direzione opposta.

Perché È IMPORTANTE

Perché i media vendono spesso dati parziali o “opinioni dell’esperto” come fossero evidenze acquisite.

COSA FARE

Prestare attenzione se le informazioni sono attinte da congressi o meeting internazionali.
Ciò non significa che non siano veritiere o degne di essere ascoltate, ma c’è bisogno di più prudenza. Fonte: The Medical Journal of Australia

7- Conflitti di interesse

Il business della salute è mastodontico e i conflitti di interesse sono pervasivi.


CSPI

Ma ad oggi la situazione è scandalosa.
JAMA

ALCUNI ESEMPI

Gli esempi di conflitti di interesse sono illimitati, tuttavia quando sono espliciti rappresentano un problema relativo.
Il problema è molto grande quando sono occulti.
Da NewsHealthReview una raccolta esemplare.

Nel 5LB Magazine abbiamo trattato la questione più volte, ma è chiaro che si può affrontare il conflitto di interesse solo quando si conosce: nei due esempi che seguono era abbastanza esplicito.

  1. Proprio grazie alla conoscenza del finanziatore, è stato possibile valutare in modo critico i risultati dello studio. Non possiamo dire lo stesso delle notizie che li annunciavano al pubblico, perchè in nessuna di quelle che abbiamo visionato era riportato il finanziatore.
  2. [aggiornamento 2021] Non posso fare a meno di aggiungere alla lista lo scandalo Covid19.
    Gli esempi di manipolazione dei media in questo tempo sarebbero illimitati e richiederanno decenni di rielaborazione storica.

    Ne riporto qui uno eclatante di questi giorni: nell’agosto 2021 si narrava che il 95% degli ospedalizzati fosse non-vaccinato e che questa fosse una colpa non perdonabile. Lo dicevano le istituzioni, persino il presidente americano.
    Un valore tanto abnorme che non poteva passare senza sollevare qualche dubbio in una mente sobria.E infatti le statistiche delle ospedalizzazioni sarebbero state prese dai dati di gennaio fino a giugno 2021, quando larga parte della popolazione non era vaccinata e le ospedalizzazioni molto numerose. Fonte: Fox News (video) e testo.
    Conflitto di interessi sicuramente politico, sospetta origine finanziaria.

PERCHé È IMPORTANTE

deve essere esplicito e i risultati non devono essere occultati in caso di esito negativo.
Se i giornali non pubblicano i finanziatori dello studio o i conflitti di interesse del ricercatore, come si può valutarne lo scopo, la particolare prospettiva e la potenziale distorsione dei risultati?
e se ne sta occupando anche l’ONU), nel giornalismo è un pesante danno all’informazione.
COSA FARE
Verifica che la notizia riporti i finanziatori.
Nel dubbio che il giornale possa avere conflitti di interesse esso stesso nella notizia (non solo direttamente economici), verifica lo studio originale citato.
A volte le riviste scientifiche implementano un campo speciale all’interno degli abstract degli studi, in cui sono esposti i conflitti di interesse dei ricercatori.

8- Approvazione al commercio

ESEMPIO

  1. Funziona il vaccino contro HIV
    Continuano le sperimentazioni di fase II e sono tangibili i primi risultati
    Fonte: ItaliaSalute (2010)
    Questo è un esempio, ma basta fare una ricerca online per trovare una montagna di notizie simili dalla fine del secolo scorso fino a oggi.
    Qui la spiegazione di questa affermazione.
  2. [aggiornamento 2021] Covid19 ha sparigliato anche le carte delle fasi di studio (punto 4 della Guida).
    Il confine tra sperimentazione e approvazione si è dissolto.

    Media e istituzioni parlavano di “approvazione” del farmaco senza che neanche lo fosse.
    E dopo qualche mese hanno forzato una approvazione effettiva a porte chiuse, senza dati a supporto.
    Per questo, oggi ancor di più, se un farmaco è approvato non significa che funziona

PERCHé È IMPORTANTE

Per motivi strutturali del sistema di controllo, anche le approvazioni effettive devono essere prese come atti burocratici che non garantiscono necessariamente efficacia e sicurezza.

Prendere atto se l’approvazione sia solo prevista, presunta o effettiva. In quest’ultimo caso non associare l’approvazione ad una garanzia di efficacia.

9- Il “BioHype”

A questo link numerose fonti sul BioHype, cioè quel fenomeno che riguarda particolari campi della ricerca (genetica, immunoterapia ecc.) sui quali vengono montate aspettative esagerate, irrealistiche, sovrastimate e premature, che poi sono disattese dalle reali applicazioni.
ALCUNI ESEMPI

  1. Che però poi si è scoperto che non funziona affatto.
  2. Metodo Stamina).

  3. Senza che alcun farmaco abbia ancora mai superato nella storia una fase 3.

PERCHé È IMPORTANTE

È una polarizzazione che genera distorsione e aspettative intorno a ipotesi non del tutto verificate.
In un certo senso è anche quello che facciamo noi in modo esplicito sul 5LB Magazine con le 5 Leggi Biologiche.

COSA FARE

Prestare attenzione alle esagerazioni dovute a particolari momenti di copertura mediatica o a fonti che hanno interesse nel contenuto veicolato.
Ha a che fare con il conflitto di interesse, ed è particolarmente nocivo quando quest’ultimo è nascosto.

10- Allarmismo mediatico

ALCUNI ESEMPI
Fake news ed epidemia apparente di meningite

  1. La famosa attrice scoppia in lacrime in TV annunciando il suo cancro
  2. Qui a lato puoi vedere il noto e divertente video di Frascati Scienza che sbeffeggia questa tendenza mediatica.
  3. peggiore atto vandalico dei media mondiali, che hanno contribuito a trasformare una influenza nella peste nera.

 

PERCHé È IMPORTANTE

La psicosi popolare sposta le opinioni, le scelte politiche e personali sulla salute.
Dal punto di vista delle 5LB il fenomeno è anche nocivo, perché la paura complica molto la relazione con la propria salute.
BMJ
COSA FARE
Per passare il più possibile indenni attraverso il fenomeno del sensazionalismo quale strumento di marketing, vale la pena alzare l’attenzione sui 9 punti descritti in precedenza:



La scienza è in mano ad una casta… La notizia più ignorata del momento By Enzo Pennetta

Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una «tirannia» che va spezzata

Questo il giudizio del premio Nobel per la medicina 2013.

La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al Guardian il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel e quindi non solo nel momento più importante per la carriera di un ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità. Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al Guardian aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.

 

Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalle testate che si occupano di divulgazione scientifica, alcuni quotidiani le hanno almeno dedicato il “minimo sindacale” come Il Corriere della SeraSchekman: «Le principali riviste scientifiche danneggiano la scienza»” (poco più che un trafiletto) e l’UnitàIl Nobel Shekman: “Boicottiamo Science e Nature”“, altri hanno però vistosamente dimenticato di pubblicarla. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale, non una parola sull’autorevole denuncia da parte delle solite testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focus e Ocasapiens, in genere così attente a difendere la buona scienza scegliendosi però bersagli comodi e banali come i creazionisti della Terra giovane o qualche stravagante di turno.

E allora per vedere commentato in modo decente quanto detto da Schekman dobbiamo andare su Wired, un periodico che si occupa in genere di scienza tenendo conto delle sue implicazioni più ampie, per leggere un articolo intitolato “Il Nobel che vuole boicottare le riviste scientifiche“, che inizia con le seguenti parole:

La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente… 

Le principali riviste scientifiche internazionali – Nature, Cell e Science – sono paragonate a tiranni: pubblicano in base all’appeal mediatico di uno studio, piuttosto che alla sua reale rilevanza scientifica. Da parte loro, visto il prestigio, i ricercatori sono disposti a tutto, anche a modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione.

L’accusa di “tirannia” lanciata da un neo premio Nobel dovrebbe in ogni caso meritare la massima attenzione, ma così come si usa fare per i critici di minore visibilità la tecnica è la stessa: ignorare per non dare visibilità alle idee. Ma Schekman aggiunge dell’altro, qualcosa che da sempre andiamo sostenendo:

Queste riviste, dice lo studioso, sono capaci di cambiare il destino di un ricercatore e di una ricerca, influenzando le scelte di governi e istituzioni.

Ma il suo laboratorio (all’università di Berkeley in California) le boicotterà – ha detto al Guardian –, evitando di inviare alcun genere di ricerca.

Sfruttano il loro prestigio, distorcono i processi scientifici e rappresentano una tirannia che deve essere spezzata, per il bene della scienza. Almeno così la pensa il Nobel.

La scienza con le sue dichiarazioni è un’autorità tale da influenzare le scelte di governi e istituzioni, e se è manipolabile da parte di chi detiene il comando delle principali testate scientifiche è automaticamente vero che le affermazioni su temi sensibili possono essere orientate in base alle convenienze dei governi stessi o delle istituzioni. Le dichiarazioni di Schekman supportano dunque indirettamente che su temi come il Global warming, la pandemia H1N1, l’eugenetica e tutte le implicazioni della visione malthusiana dell’evoluzione, la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” è reale.

L’episodio della dichiarazione di Schekman mostra che però neanche per un Nobel per la medicina è facile denunciare i problemi della scienza, figurarsi per soggetti enormemente meno visibili. 

La denuncia di Schekman rappresenta però un incentivo ad andare avanti per tutti coloro che ritengono la scienza una realtà preziosa che deve essere difesa dalle strumentalizzazioni e da qualsiasi tentativo di piegarne i risultati a vantaggio di interessi particolari.

 

 

 


Enzo Pennetta @CriticaScient

http://www.enzopennetta.it/2021/01/come-possono-disarticolare-il-dissenso/

Intervento al Senato su darwinismo e liberismo – di Enzo Pennetta