La Curcuma

Quando si parla di Curcuma ci si riferisce comunemente alla Curcuma longa, una pianeta perenne appartenete alla famiglia delle Zingiberacee. 

Si è rivelata estremamente utile per migliorare la sintomatologia legata a disturbi del ciclo mestruale.

Risulta inoltre un ottimo coadiuvante nel donare benessere alle articolazioni e nell’alleviare gli stati dolorosi associati a contusioni, slogature e dolori muscolari, nonché a artrosi, osteoartriti e artrosi.

 Se associata al pepe nero, che ne amplifica l’assorbimento, il suo effetto risulta potenziato.

Biodisponibilità della curcumina

Tratto da ARTOI

Nonostante tutti i benefici che apporta alla salute e le numerose proprietà farmacologiche della spezia, una delle principali critiche che il mondo scientifico rivolge alla curcumina è la sua scarsa biodisponibilità. Molti studi, sia sull’uomo che sui topi, hanno confermato che dopo l’assunzione orale di una certa quantità di curcuma, la concentrazione dei suoi metaboliti attivi misurata nel sangue o nei tessuti extraintestinali era scarsissima o praticamente nulla.

Le ragioni di questa ridotta biodisponibilità sono:

  • il suo scarso assorbimento a livello intestinale
  • la rapida eliminazione per via fecale: circa il 60% della curcumina ingerita viene eliminata con le feci
  • il suo rapido metabolismo: anche se somministrata per via endovenosa, viene rapidamente metabolizzata e i prodotti del suo metabolismo eliminati con la bile.

Ciò ostacola notevolmente l’applicazione clinica della sostanza (11).

Per assimilarla meglio e potenziarne gli effetti, sono stati studiati numerosi metodi tra i quali l’uso di adiuvanti che ne migliorano l’assorbimento intestinale e ne riducono l’eliminazione. I più noti sono la piperina (alcaloide presente nel pepe nero) e i grassi dell’olio. Accompagnando la curcuma a questi ingredienti è possibile aumentarne la biodisponibilità (12).

Meccanismo d’azione della piperina:

  • La piperina agisce andando ad inibire la glucuronidazione della curcumina nel fegato e nell’intestino. La glucuronidazione è una delle più importanti reazioni mediante le quali l’organismo si disintossica da composti estranei favorendone l’eliminazione. Bloccando questo processo, la curcumina non viene eliminata e può andare in circolo ad esplicare i suoi effetti.

Meccanismo d’azione dell’olio:

  • Poiché la curcumina è una sostanza di natura idrofoba, scarsamente solubile in acqua ma altamente solubile nei lipidi, associandola all’olio di oliva (o qualsiasi altro tipo di grasso) aumenta notevolmente la sua solubilità e ne viene facilitato l’assorbimento.

Altri metodi prevedono l’uso della curcumina liposomiale e di nanoparticelle (13),(14):

  • Nanoparticelle: si tratta di particelle altamente solubili che legano la curcumina e la trasportano dall’intestino alla circolazione sanguigna. Ne aumentano quindi l’assorbimento e ne impediscono l’eliminazione con le feci.
  • Liposomi: sono vescicole a doppio strato fosfolipidico (come le membrane cellulari) che possono trasportare farmaci idrofobici, come in questo caso la curcumina, all’interno delle cellule dove la sostanza viene rilasciata e può esplicare la sua funzione.

Proprietà farmacologiche della curcumina

La curcuma è la spezia più studiata al mondo, in particolare il suo principio attivo curcumina. Un ampio spettro di studi ha infatti dimostrato la capacità della curcumina di indurre numerosi effetti biologici e farmacologici:

  • La curcumina è un potente antiossidante: è in grado di attivare diverse proteine antiossidanti attraverso la via Nrf2. La via Nrf2 è un sistema di difesa cellulare che si attiva in presenza di stress ossidativo, inducendo l’espressione di proteine ad azione antiossidante. La curcumina è in grado di potenziare questo sistema e quindi è molto utile nella prevenzione e trattamento delle patologie caratterizzate da stress ossidativo (invecchiamento, diabete, patologie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, cancro. A differenza di molti altri antiossidanti, la curcumina ha una duplice attività in quanto è in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti (1). La proprietà antiossidante è molto superiore rispetto a quella della vitamina E, della vitamina C e del beta-carotene..
  • La curcumina è un potente antinfiammatorio: è in grado di bloccare il fattore di trascrizione NF-kB e quindi la produzione di molecole che aumentano i processi infiammatori (citochine proinfiammatorie) come il TNF e varie interleuchine. Anche in questo caso, la curcumina è molto utile nella prevenzione e trattamento di malattie su base infiammatoria (colite, pancreatite, malattie neurodegenerative, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn, obesità, diabete, malattie respiratorie tipo asma e bronchite, psoriasi, cancro) (2)
  • Secondo un recente studio del 2019, la curcumina assunta per via orale, una volta raggiunto l’intestino, viene trasformata dai microbi che lo popolano in una serie di metaboliti molto più attivi della curcumina stessa. Questi metaboliti sembrerebbero avere un ruolo neuroprotettivo. La tetraidrocurcumina è il derivato più studiato nella neuroprotezione: sembrerebbe ridurre lo stress ossidativo e i processi di apoptosi nei neuroni, riduce la neuroinfiammazione e migliora la funzione neurocomportamentale. Inoltre, sempre la tetraidrocurcumina, può prevenire la neurodegenerazione tipica della malattia di Parkinson. Sembrerebbe anche essere utile nel morbo di Alzheimer in quanto mantiene normale la struttura e funzione dei vasi cerebrali e delle sinapsi (3).
  • La curcumina, dopo ingestione per via orale, può esercitare effetti regolatori sul microbiota intestinale, le cui alterazioni sono collegate a numerose malattie metaboliche e non. In uno studio comparativo sul microbiota intestinale di topi ai quali viene somministrata curcumina, è stata osservata una variazione significativa della composizione del microbiota rispetto ai topi di controllo ai quali non è stato somministrato nulla. In particolare, nei topi che hanno ricevuto la curcumina, si è verificata una riduzione di batteri appartenenti alla famiglia Prevotellaceae, Bacteroidaceae e Rikenellaceae, spesso coinvolti nell’insorgenza di diversi disturbi sistemici (4).
  • L’integrazione con curcumina può essere utile anche nel trattamento del diabete mellito di tipo 2: uno studio del 2019 ha mostrato che trattando topi diabetici con curcumina si assiste ad un miglioramento della sensibilità insulinica, riduzione della glicemia e ad un miglioramento della dislipidemia (5).
  • La curcumina è molto efficace nel trattamento delle malattie cardiovascolari attraverso diversi meccanismi: riduzione dei lipidi plasmatici, aumento dei livelli di HDL, riduzione della perossidazione lipidica, riduzione delle lesioni aterosclerotiche e miglioramento della funzione endoteliale (6).
  • Come confermato da uno studio del 2018, la curcumina ha mostrato un miglioramento dei sintomi e dei processi infiammatori in topi affetti da artrite reumatoide (7).

Riferimenti bibliografici:

  1. Int J Mol Sci.2020 Feb 7. Evaluation of Antioxidant Activity of Spice-Derived Phytochemicals Using Zebrafish. Endo Y, Muraki K, Fuse Y, Kobayashi M.
  2. Eur Cardiol.2019 Jul 11. Anti-inflammatory Action of Curcumin and Its Use in the Treatment of Lifestyle-related Diseases. Shimizu K, Funamoto M, Sunagawa Y, Shimizu S, Katanasaka Y, Miyazaki Y, Wada H, Hasegawa K, Morimoto T.
  3. Nutrients. 2019 Oct. Curcumin, Gut Microbiota, and Neuroprotection. Francesco Di Meo,Sabrina Margarucci, Umberto Galderisi, Stefania Crispi, and Gianfranco Peluso
  4. Food Nutr Res. 2017. Regulative effects of curcumin spice administration on gut microbiota and its pharmacological implications. Liang Shen,Lu Liu, and Hong-Fang Ji
  5. Nutrients. 2019 Aug. Curcumin and Type 2 Diabetes Mellitus: Prevention and Treatment. Francesca Pivari,Alessandra Mingione, Caterina Brasacchio, and Laura Soldati.
  6. Nutrients. 2013 OctPolyphenols: Benefits to the Cardiovascular System in Health and in Aging. Sandhya Khurana,Krishnan Venkataraman, Amanda Hollingsworth, Matthew Piche, and  C. Tai
  7. Drug Des Devel Ther.2018 Dec 3. Curcumin alleviates rheumatoid arthritis-induced inflammation and synovial hyperplasia by targeting mTOR pathway in rats. Dai Q, Zhou , Xu L, Song X
  8. Med Sci (Basel). 2017 Dec. Regulation of Polyamine Metabolism by Curcumin for Cancer Prevention and Therapy. Tracy Murray-Stewartand Robert A. Casero, Jr.
  9. Nutrients. 2019 Oct 5. Curcumin and Cancer. Giordano A, Tommonaro G.
  10. Front Pharmacol. 2018. Preventive Effect of Curcumin Against Chemotherapy-Induced Side-Effects. Zhijun Liu,Pengyun Huang,Siukan Law, Haiyan Tian, Wingnang Leung, and Chuanshan Xu
  11. Cancer Res Treat. 2014 Jan 15. Recent Developments in Delivery, Bioavailability, Absorption and Metabolism of Curcumin: the Golden Pigment from Golden Spice. Sahdeo Prasad, PhD, Amit K. Tyagi, PhD, and Bharat B. Aggarwal, PhD
  12. Planta Med.1998 May. Influence of piperine on the pharmacokinetics of curcumin in animals and human volunteers. Shoba G, Joy D, Joseph T, Majeed M, Rajendran R, Srinivas PS.
  13. Int J Nanomedicine.2019 Dec 10. Evaluation of Intestinal Absorption Mechanism and Pharmacokinetics of Curcumin-Loaded Galactosylated Albumin Nanoparticles.Huang Y, Deng S, Luo X, Liu Y, Xu W, Pan J, Wang M, Xia Z
  14. Int J Nanomedicine.2017 Aug 21. Liposomal curcumin and its application in cancer. Feng T, Wei Y, Lee RJ, Zhao L.

Da un commento di Corrado Penna riporto fedelmente

Curcuma e Proprietà Antivirali

Anche la curcuma, da millenni utilizzata in India, è stata scientificamente comprovata per le sue virtù anti-virali, anti-infiammatorie, anti-ossidanti e anti-tumorali.
i coronavirus sono per l’appunto dei virus incapsulati, come possiamo leggere nell’articolo Coronavirus envelope protein: current knowledge[2].

L’articolo Anti-infective Properties of the Golden Spice Curcumin[3] mostra che la curcuma è attiva anche contro il virus dell’influenza e quello dell’epatite C, ma anche contro alcuni ceppi di batteri come Staphylococcus, Streptococcus e Pseudomonas.

Questo pone le basi scientifiche per la “ricetta” anti-infettiva a base di miele (il più naturale possibile), curcuma e un poco di pepe nero (che massimizza l’attività della curcumina presente nella curcuma)[4].

Anche lo zenzero possiede proprietà antivirali, ma finora ho trovato solo un articolo che ne descrive l’efficacia contro il virus respiratorio sinciziale umano[5].

Come per i farmaci, anche per i rimedi naturali è sempre meglio non utilizzare dosi esagerate, e consultare preventivamente il proprio medico di base o altro professionista.

  1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3641039/ .
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31133031 .
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6509173/.
  4. https://www.alfemminile.com/dieta-dimagrante/curcuma-e-miele-s2476610.html.
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23123794.

Interazione tra microbiota intestinale e curcumina:
una nuova chiave di comprensione per gli effetti sulla salute della curcumina

Astratto

Curcumina, un polifenolo lipofilo contenuto nel rizoma della Curcuma longa (curcuma), è stata usata per secoli nella medicina tradizionale asiatica, e oggi è ampiamente utilizzata negli alimenti come spezia alimentare in tutto il mondo.

Ha ricevuto notevole attenzione per le sue attività farmacologiche, che sembrano agire principalmente attraverso meccanismi antinfiammatori e antiossidanti. Per questo motivo è stato proposto come strumento per la gestione di molte malattie, tra cui malattie gastrointestinali e neurologiche, diabete e diversi tipi di cancro.

principalmente nel tratto gastrointestinale, dove sono state rilevate alte concentrazioni di questo polifenolo dopo somministrazione orale.

Di conseguenza, si potrebbe ipotizzare che la curcumina eserciti direttamente i suoi effetti regolatori sul microbiota intestinale, spiegando così il paradosso tra la sua bassa biodisponibilità sistemica e la sua ampia attività farmacologica.

È noto che il microbiota ha diversi ruoli importanti nella fisiologia umana e la sua composizione può essere influenzata da una moltitudine di fattori ambientali e di stile di vita. Di conseguenza, qualsiasi perturbazione nel profilo del microbioma intestinale o disbiosi può avere un ruolo chiave nella progressione della malattia umana.

È interessante notare che la curcumina e i suoi metaboliti hanno dimostrato di influenzare il microbiota.

  • la regolazione della microflora intestinale da parte della curcumina
  • Questa recensione riassume gli studi più recenti su questo argomento, evidenziando la forte connessione tra curcumina e microbiota intestinale, con l’obiettivo finale di aggiungere nuove informazioni sui potenziali meccanismi con cui la curcumina esercita i suoi effetti.

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    Confezione: Utilizzo per 15 giorni.


    Note sulle normative ministeriali che regolano la commercializzazione degli integratori

    Curcuma con curcumina al 95%, Ministero: è novel food, non utilizzabile in integratori

    Integratori alimentari: Curcuma longa con curcumina al 95% sono “novel food” e non commercializzabili senza autorizzazione specifica

    A conclusione di un’indagine e di una ulteriore consultazione a livello europeo sugli integratori contenenti estratti e preparati di piante di Curcuma è stato stabilito che gli ingredienti denominati “estratto di Curcuma longa con curcumina al 95%” non possono essere impiegati in quanto novel food (nuovi alimenti ex reg. 2015/2283), e pertanto “gli integratori alimentari che li contengono non sono commercializzabili”. Lo ha comunicato una nota del ministero della Salute che ha condotto una ulteriore ricognizione con gli Stati Membri per valutare l’eventuale uso significativo in Unione Europea e lo status di “nuovo alimento” dell’ingrediente.

    Dati raccolti in Italia e consultazione con stati europei

    In data 31 dicembre 2022 si era conclusa la raccolta dei dati indetta dal Ministero della Salute, coinvolgendo anche i farmacisti, riguardo il consumo significativo, precedente al 1997, degli estratti di Curcuma longa e spp relativa a curcumina 95% per verificarne la storia alimentare. Sulla base dei dati raccolti tali estratti, sembravano configurarsi come “novel food”, non impiegabili negli alimenti senza una preventiva autorizzazione.

    Il Ministero scrive, infatti, che non avendo sufficienti dati che attestassero l’uso significativo in campo alimentare tali da escludere l’applicazione del Regolamento “novel food” dell’estratto di rizoma di Curcuma longa L con curcumina al 95% – ingrediente indicato nella composizione di diversi integratori alimentari – è stata effettuata una ulteriore ricognizione con gli Stati Membri per valutare l’eventuale uso significativo in Unione Europea e lo status di nuovo alimento dell’ingrediente in questione.

    “Anche in questo caso, non è stato dimostrato un uso significativo in campo alimentare per l’estratto di rizoma di Curcuma longa L titolato al 95% in curcumina. È, invece, risultata una storia di consumo significativo negli integratori alimentari per ‘l’estratto del rizoma di Curcuma longa L, contenente fino al 95% di curcuminoidi (detti anche curcumine), i cui costituenti principali sono la curcumina e, in misura minore, la demetossicurcumina e la bisdemetossicurcumina, in proporzione uguale a quella naturalmente presente nella C. longa. Qualsiasi processo che aumenti la solubilità o la biodisponibilità potrebbe tuttavia essere soggetto al regolamento sui nuovi alimenti'”.

    Da qui ne consegue che “ingredienti denominati “estratto di Curcuma longa con curcumina al 95%” non possono essere impiegati perché nuovi alimenti ex reg. 2015/2283, e pertanto gli integratori alimentari che li contengono non sono commercializzabili”.

    Novel food: che cosa sono

    La sezione dedicata all’alimentazione della Commissione europea definisce i “novel food” come “alimenti che non erano stati consumati in misura significativa dalle persone nell’UE prima del 15 maggio 1997, quando è entrato in vigore il primo regolamento sui nuovi alimenti. I “nuovi alimenti” possono essere alimenti innovativi e di nuova concezione, alimenti prodotti utilizzando nuove tecnologie e processi di produzione, nonché alimenti che sono o sono stati consumati tradizionalmente al di fuori dell’UE“. Ad esempio, i nove food possono essere nuove fonti di vitamina K o estratti di alimenti esistenti (i fosfolipidi derivati da olio di krill antartico di Euphausia superba), prodotti agricoli di paesi terzi (semi di chia, succo di frutta di noni) o alimenti derivati ​​da nuove produzioni (alimenti trattati con raggi UV come latte, pane, funghi e lievito). È necessario che siano sicuri, che vengano correttamente etichettati ed è necessaria un’autorizzazione pre-commercializzazione.

    Fonti:


     




    Diagnosi di Cancro: Cosa devi chiedere al tuo oncologo

     

    Prima di accettare una diagnosi è bene fare le giuste domande a chi ci da la “sentenza” poiché, nel mondo della medicina oggi, c’è troppa facilità a supporre delle diagnosi di cancro, anche se benigno, procedendo a trattamenti non necessari, ma molto invasivi.

    Lo posso testimoniare nel mio caso per diagnosi di Ca Duttale in situ al seno sinistro, operata e trattata con radioterapia e terapie ormonali ho subìto gravi conseguenze per oltre 5 anni che si potevano evitare curandolo con altre terapie meno aggressive.

    Non è difficile entrare nel vortice di paura a cui si è sottoposti al solo sospetto di cancro e la richiesta da parte dei sanitari è quella di di fare la biopsia e procedure diagnostiche di approfondimento che anche se porteranno a scoprire lesioni cosidette “indolenti” verranno trattate come se fossero maligne, così, “per sicurezza”. Si è portati, per paura, ad accettare qualsiasi trattamento pur di risolvere in fretta. Ed un po’ anche spinti dai parenti ed amici ci ritroviamo catapultati in una realtà da cui è difficile difendersi, e si pensa chiaramente che tutto sia fatto a fin di bene. Magari alcuni medici ed oncologi sono in buona fede, ma se tornassi indietro mi soffermerei un po’ di più e farei altre domande, come nel caso del signor Chris Wark di cui porto testimonianza e consigli.

    Leggi anche:

    20 DOMANDE PER IL TUO ONCOLOGO (testimonianza)

    Nel 2003 mi è stato diagnosticato un tumore del colon in stadio III. Avevo 26 anni e non avevo idea del trattamento del cancro.

    Negli ultimi 12 anni, ho parlato con centinaia di malati di cancro. Molti mi contattano dopo che i trattamenti erano hanno falliti, peggio di quando hanno iniziato, e desiderando di aver avuto il tempo di leggere e fare ricerche prima di seguire ciecamente i consigli dei loro medici.

    Questa guida gratuita ti fornirà POTENTI domande che arrivano direttamente alla verità.

    I tuoi prossimi passi potrebbero essere fondamentali per la tua sopravvivenza o la sopravvivenza di qualcuno a cui tieni.

    Non lasciare che la paura, l’incertezza e l’impotenza influenzino il processo decisionale.

    Ottieni la guida per la tua vita e salute, Chris Wark

    20 domande per il tuo oncologo (in realtà più di venti)
    ricerca condotta da Chris Beat Cancer

    NOTA: non è necessario porre tutte le domande.

    LE DOMANDE
    Domande sulla diagnosi

    • Qual è la mia diagnosi?
    • Che tipo di cancro ho?
    • È un cancro in rapida crescita o in crescita lenta
    • Da quanto tempo cresce nel mio corpo?
    • Cosa pensi abbia causato il mio cancro?
    • Domande sul trattamento

      • Che trattamento mi consigliate?
      • Quali sono i farmaci che userai per il trattamento?
      • Ci sono altri farmaci che dovrei prendere?
      • Posso ottenere un elenco di tutti i farmaci che saranno coinvolti nel mio trattamento?
      • Quali sono gli effetti collaterali a breve termine di questi farmaci?
      • Quali sono gli effetti collaterali a lungo termine di questi farmaci?
      • Qualcuno di questi farmaci ha effetti collaterali potenzialmente letali?
      • Quanti anni hanno i farmaci che consigliate?
      • Da quanto tempo sono in circolazione?
      • Questo trattamento è curativo o palliativo?
        Se curativo:
      • Se il trattamento che consigli non cura il mio cancro, allora?
      • Qual è il tasso di recidiva dopo questo trattamento?
      • Da dove viene questa statistica?
        Se palliativo:
      • Che senso ha la chemio o le radiazioni se non mi curerà?
      • In che modo i farmaci che mi fanno star male mi darebbero una migliore qualità della vita?
      • Quanto tempo pensi che devo vivere se faccio questo trattamento?
      • Quanto tempo pensi che debba vivere se non faccio nulla?

       

      • Qual è il tasso di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni per la mia diagnosi specifica con questo trattamento protocollo?
      • Qual è il tasso di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni per il mio tumore specifico se non faccio nulla?
      • Quanto contribuisce la chemioterapia alla sopravvivenza a 5 anni del mio cancro?
      • Ci sono studi che confrontano questo protocollo di trattamento con pazienti che non hanno fatto nulla?
      • Cosa succede se il trattamento non funziona?
      • Posso ottenere un rimborso?
      • Posso avere copie delle schede di sicurezza dei materiali su tutti i farmaci che assumerò? Vorrei portarli a casa con me oggi per esaminarli.
      • Hai mai preso uno di questi farmaci chemioterapici per capire come sono?
      • Faresti questo trattamento se avessi la mia stessa diagnosi? Oppure proveresti a sfruttare al massimo il tempo che ti rimane?
      • Cosa faresti se fossi in me? Sei sposato? Hai figli?
      • Se tuo marito/moglie avesse questo cancro, daresti loro questo trattamento?
      • E se fosse tuo figlio? Daresti loro questo trattamento?
      • È vero che i farmaci chemioterapici possono rendere il cancro più aggressivo?
      • La chemioterapia uccide le cellule staminali cancerose? Ho letto che molti farmaci chemioterapici sono cancerogeni.
      • Questo trattamento può causare più tumori nel corpo?
      • Le cellule tumorali alla fine diventano resistenti alla chemioterapia?
        Cosa facciamo quando succede?
      • Quali altre opzioni di trattamento sono disponibili oltre a ciò di cui abbiamo discusso?

      Domande dietetiche

      • Cosa mi consigliate di mangiare mentre faccio la chemioterapia? Va bene se ho hamburger, frappè, gelati e pizza?
      • Qual è la migliore dieta anticancro?
      • Ci sono alimenti che dovrei evitare?
      • Stavo pensando di adottare una dieta a base vegetale, mangiare molta frutta cruda e verduree succhi di frutta. Va bene?

      Domande sui test

      • Vorrei fare il test RGCC Onconomics Plus per vedere a quali farmaci risponderà il mio cancro prima di iniziare qualsiasi cosa.
        Puoi ordinarlo per me?
      • Ordinare i test genetici per assicurarti che i farmaci non siano gravemente tossici per me?
      • Ad esempio, un deficit enzimatico DPD fa 5-FU gravemente tossici e mortali:
        Conosci i rischi della chemioterapia.

      Richiesta di referenze




    Curcuma a confronto con alcuni farmaci, risulta altrettanto efficace

    La scienza conferma che la curcuma è efficace quanto 14 farmaci

    Spunti di ricerca che riguardano al Curcuma

    su GreenMedInfo

    Giovedì 20 dicembre 2018
    Se mai ci fosse un’erba che mette la paura esistenziale nella linea di fondo delle aziende farmaceutiche, quella è la curcuma.
    Ecco alcune migliaia di motivi per cui …
    • La curcuma è una delle piante più accuratamente studiate oggi.
    • revisione paritaria e pubblicati . 
    • In effetti, il nostro progetto di ricerca di cinque anni su questa pianta sacra ha rivelato oltre 800 potenziali applicazioni preventive e terapeutiche, nonché 250 distinti effetti fisiologici benefici.
    Data la vastità della ricerca svolta su questa straordinaria spezia, non sorprende che un numero crescente di studi abbia concluso che si confronta favorevolmente con una varietà di farmaci convenzionali, tra cui:
    • curcumina e “colesterolo alto“ – 8 abstract]
    • uveite cronica anteriore, una malattia infiammatoria dell’occhio.
      [2] Uno studio del 2008 pubblicato su Critical Care Medicine ha scoperto che la curcumina comparava favorevolmente al desametasone del farmaco corticosteroide nel modello animale come terapia alternativa per proteggere le lesioni associate al trapianto polmonare mediante la riduzione dei geni infiammatori.
      [3] Uno studio precedente del 2003 pubblicato su Cancer Letters ha riscontrato che lo stesso farmaco è stato paragonato favorevolmente anche al desametasone in un modello di lesione da ischemia polmonare-repurfusione.
      [per ulteriori ricerche sulla curcumina e sull’infiammazione – 52 abstract]
    • curcumina e la depressione – 5 abstract]
    • curcumina e anti-piastrine]
    • curcumina e antiproliferative – 15 abstract]
    • curcumina e sul cancro del colon-retto – 52 abstract]
    • trattamento del diabete, scoprendo che attiva l’AMPK (che aumenta l’assunzione di glucosio) e sopprime l’espressione genica gluconeogenica (che sopprime la produzione di glucosio in il fegato) nelle cellule dell’epatoma. È interessante notare che hanno trovato che la curcumina è 500 volte a 100.000 volte (nella forma nota come tetraidrocurcuminoidi (THC)) più potente della metformina nell’attivazione di AMPK e della sua acetil-CoA carbossilasi bersaglio a valle (ACC). [9]
    Un altro modo in cui la curcuma e i suoi componenti rivelano le loro straordinarie proprietà terapeutiche è nella ricerca sui tumori resistenti ai farmaci.
    Abbiamo due sezioni sul nostro sito (GreenMedInfo) dedicate alla ricerca di terapie naturali e integrative su questi argomenti, e mentre ci sono dozzine di sostanze con efficacia dimostrabile contro questi tumori chemioterapici e resistenti alle radiazioni, la curcumina è in cima a entrambe le liste:
    • Tumori: resistenti ai farmaci
    • Tumori: multi-farmaco resistente
    Abbiamo trovato non meno di 97 studi che indicano che la curcumina può indurre la morte cellulare o sensibilizzare le linee cellulari cancerose resistenti ai farmaci al trattamento convenzionale.
    Abbiamo identificato 28 studi sulla capacità della curcumina di indurre la morte cellulare o di sensibilizzare le linee cellulari tumorali resistenti a più farmaci al trattamento convenzionale. 
    Nutri te stesso, piuttosto che auto-medicare con “nutraceutici”, dovrebbe essere l’obiettivo di una dieta sana.
    Scopri di più leggendo da questo sito sito applicando il traduttore:
    GreenMedInfo

    Riferimenti:


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    Confezione: 150 g Prodotto notificato al ministero della salute.
    Assumere 2 g (pari a un misurino scarso) a pranzo e a cena.

     

    Molto conveniente il PACCHETTO A TUTTA CURCUMA

    1 confezione di Curcuma integrata in compresse, 100 compresse da 500 mg.

  • 1 confezione di Curcuma integrata in polvere, 150 g.
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    CURCUMA TINTURA OFFICINALE

    Confezione: 100 ml Concentrazione: 1 : 5 Prodotto notificato al ministero della salute n°53529
    Estratto idroalcolico (acqua, alcol, parte di pianta in rapporto D:E di 1:5) di Curcuma (Curcuma Longa L.), rizoma 6ml
    Assumere 50 gocce due o tre volte al giorno in acqua, tè o succo.

    Agitare energicamente prima dell’uso. In caso si voglia eliminare l’alcool è sufficiente lasciare la tintura per circa 20 minuti nel bicchiere, quindi allungare con acqua e assumere la soluzione.

    Confezione: Utilizzo per 15 giorni.

     




    Terapia Integrata in Oncologia
    Le vitamine sono fattori di crescita?

    E vedremo anche come risponde il dr Giuseppe Di Bella, ormai conosciuto più a livello internazionale che italiano, ma che noi di Vitamineral riteniamo essere uno dei maggiori esponenti della ricerca che si è invece fermata in altri ambiti più ufficiali.

    Tante le testimonianze di malati ed ex-malati che hanno beneficiato delle cure non convenzionali, da sole o in associazione a chemio e radioterapia. Tante di queste persone sono guarite o hanno migliorato la qualità della vita con l’aiuto di rimedi naturali che non possiamo tacere.

    Crediti immagine a Studio Dentistico Cozzolino

    FONDAZIONE ARTOI è un’organizzazione multidisciplinare no-profit dedicata allo studio, alla divulgazione e all’applicazione di trattamenti oncologici incentrati sul paziente, attraverso l’uso integrato di più azioni terapeutiche. La Fondazione si propone di affiancare il paziente oncologico nel suo intero percorso di cura, combinando terapie oncologiche convenzionali con metodologie provenienti da diverse tradizioni e culture mediche: pratiche mentali e corporee, somministrazioni di prodotti naturali, indicazioni per il miglioramento dello stile di vita.

    LA NOSTRA MISSIONE
    Proteggere la vita in ogni sua espressione, in salute e malattia, attraverso la prevenzione e la cura

    Dal sito ARTOI

    DOMANDE FREQUENTI

    • Che cosa significa terapia integrata nei tumori?
      • l’uso combinato di più presidi terapeutici (farmaci + radioterapia e/o ipertermia)
    • Quali farmaci vengono usati?
      • si possono usare i farmaci antiblastici insieme a sostanze naturali
    • Anche le vitamine?
    • Si dice che le vitamine fanno aumentare il tumore, è vero?
      • i tumori non sono in grado di usare le vitamine per accrescersi, piuttosto usano le calorie e le proteine complesse.
    • I farmaci naturali bloccano o riducono l’attività della chemioterapia?
      • i farmaci naturali aumentano l’effetto della chemioterapia e riducono gli effetti indesiderati della chemioterapia.
    • In quali tipi di tumore è indicata la terapia integrata?
      • in tutti i tipi di neoplasia
    • Ha effetti collaterali?
      • no, nessuno
    • Quali sono le differenze fra terapia classica e terapia integrata?
      • nessuna. Solo che la terapia integrata deve essere continuata anche dopo la fine della chemioterapia
    • Prevenzione e protezione, cosa significano?
      • Prevenzione significa ridurre l’incidenza della neoplasia e delle ricadute. Protezione significa aumentare le difese contro la patologia neoplastica
    • Quali sono in generale i mezzi per prevenire la malattia neoplastica?
      • Fare screening adeguati, vivere in ambienti sani, mangiare sano, attività fisica e ridurre lo stress

    Farmaci naturali

    Da molto tempo è nato un enorme interesse sull’uso di estratti naturali per la prevenzione e cura delle malattie incluso il cancro. Molti componenti della dieta, infatti, contengono “farmaci naturali” ossia molecole (principi attivi) che hanno effetti benefici sulla nostra salute.

    Per farmaci naturali si intendono una serie di medicamenti provenienti dagli alimenti di originale animale o vegetale (fitoterapici) e che aiutano il corpo a mantenersi in salute o a curare malanni e disturbi.

    In ambito medico queste sostanze si sono dimostrate degli ottimi alleati per diversi scopi:

      • contrastare la stanchezza
      • rimettersi in sesto dopo una malattia
      • stimolare il sistema immunitario
      • far passare nausea, cattiva digestione, mal di stomaco, gastrite
      • combattere infezioni
      • riportare negli intervalli di normalità i risultati delle analisi del sangue
      • trattare tosse, mal di gola, raffreddore e influenza
      • ridurre arrossamento della pelle, irritazioni cutanee e dermatiti
      • ritardare i processi di invecchiamento

    Oltre che a scopo terapeutico queste sostanze sono di estrema utilità anche a scopo preventivo.

    In ambito oncologico si sono dimostrati un ottimo ausilio:

      • per ridurre gli effetti collaterali delle terapie antiblastiche
      • per lavorare in sinergia con la chemioterapia e radioterapia contro il tumore

    Le sostanze responsabili di tutti questi effetti sulla salute vengono estratte dalla pianta o animale di origine e si trovano in commercio sotto forma di integratori alimentari che a loro volta hanno diverse formulazioni: capsule, compresse, liquidi o polveri.

    Molto spesso si ritiene che trattandosi di farmaci naturali essi siano completamente esenti da rischio per la salute. Questo non è vero, infatti sono molte le sostanze che se assunte in dosi sbagliate possono dare degli effetti collaterali o addirittura andare ad interferire con farmaci tradizionali (compresi i chemioterapici), aumentandone o riducendone l’effetto farmacologico.

    Nella nostra pratica clinica vengono usati in protocollo i seguenti presidi:

    “La Vitamina B12 non promuove affatto lo sviluppo di tumori ma, al contrario, insieme alle altre vitamine del gruppo B, svolge vitali effetti antitumorali”.

    Dott. Giuseppe Di Bella 19.05,2023

    Metodo Di Bella e Vitaminologia – Video del 20/05/2023 

    Il Dr Di Bella ha parlato anche delle vitamina del Gruppo B molto utili in oncologia e non fattori di crescita come viene diffuso in giro a discredito delle vitamine in generale ma soprattutto delle vitamine del Gruppo B.

    Nutrizione in Oncologia

    L’alimentazione, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, gioco un ruolo fondamentale nell’insorgenza del cancro.

    GLI ALIMENTI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

    Un’alimentazione scorretta, oltre a contribuire ad aumentare i processi infiammatori, può influire anche sulla produzione di alcuni fattori di crescita che stimolano la proliferazione cellulare.

    Essendo il cancro una malattia caratterizzata da crescita cellulare incontrollata e da infiammazione cronica, viene da sé che il miglior modo per prevenire e curare tale patologia è tenere bassi i livelli di alcuni fattori di crescita e i livelli di infiammazione.

    Secondo l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il World Cancer Research Foundation ci sono alcuni alimenti che non sono causa di cancro ma, per le ragioni sopra elencate, potrebbero aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. È importante tenere sempre presente che il cancro è una malattia multifattoriale quindi il rischio di ammalarsi dipende anche da tanti altri fattori come ad esempio la predisposizione genetica.

    Ma quali sono gli alimenti più a rischio?

      • Alimenti ad alto indice glicemico come zucchero, farine e alimenti preparati con farine raffinate bianche, dolciumi, alcuni tipi di frutta, patate. Questi sono alimenti che fanno aumentare velocemente la glicemia e la produzione di insulina da parte del pancreas. L’insulina ha lo scopo principale di far entrare il glucosio all’interno e delle cellule per essere utilizzato come fonte energetica, ma quando viene rilasciata in quantità elevate stimola la produzione dell’ormone della crescita GH che a sua volta stimola quella del fattore di crescita IGF-1 coinvolto in alcuni meccanismi di proliferazione cellulare. Chi ha valori elevati di IGF-1 ha un maggior rischio di sviluppare una patologia neoplastica. L’insulina, inoltre, è responsabile della produzione di fattori pro-infiammatori.
      • Carni rosse e conservate. Queste carni sono ricche di ferro eme che in dosi eccessive agisce come agente ossidante facendo aumentare i livelli di radicali liberi. Infine sono carni ricche di acidi grassi saturi e della serie omega-6 ad azione pro-infiammatoria.
      • Nonostante latte e derivati siano un’ottima fonte di calcio e proteine sono anche alimenti che ostacolano il corretto funzionamento dell’insulina e fanno aumentare i livelli di IGF-1.
      • Le poliammine: putrescina, spermina, spermidina e agmatina sono molecole che oltre a stimolare la proliferazione cellulare riducono le difese immunitarie, favoriscono la diffusione metastatica e l’angiogenesi. Fonti alimentari con elevato contenuto in poliammine sono le arance, i pomodori, le melanzane, i peperoni, le banane, i kiwi, i frutti tropicali ed i molluschi bivalvi. Vengono anche prodotte dai batteri intestinali in seguito della putrefazione delle proteine della carne.
      • Soia: contiene fitoestrogeni, ossia sostanze vegetali che a causa della loro struttura chimica mimano l’azione degli ormoni sessuali e stimolando la proliferazione cellulare.
      • Sale e alcool

    Non sono solamente alcuni alimenti ad aumentare il rischio di cancro ma anche gli inquinanti ambientali, i pesticidi utilizzati in agricoltura, gli additivi chimici aggiunti agli alimenti in scatola e gli antibiotici usati negli allevamenti.

      • metalli pesanti sono inquinanti ambientali presenti soprattutto nelle acque potabili e in alcuni tipi di pesce: arsenico, mercurio, cadmio, piombo, diossina sono sostanze dotate di potere genotossico ossia sono in grado di indurre modificazioni all’interno del DNA e provocare la trasformazione neoplastica della cellula.
      • Gli additivi chimici sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti, soprattutto in scatola o in barattolo o in latta, per aumentarne la conservazione, preservarli da contaminazioni microbiche e migliorarne il sapore, l’aspetto e la consistenza. Ad oggi le ricerche scientifiche hanno mostrato che la stragrande maggioranza degli additivi alimentari non sono correlati con lo sviluppo del cancro e non rappresentano un pericolo per la salute umana. Fanno eccezione però i nitriti e i nitrati utilizzati come conservanti soprattutto in carne ed insaccati: di per sé non sono cancerogeni però all’interno del nostro organismo possono andare incontro ad una serie di modificazioni che li convertono in nitrosammine che invece sono sicuramente cancerogene
      • pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per far crescere meglio e più velocemente le piante. Quelli ai quali bisogna fare maggiore attenzione sono glifosato, malathion, diazinon, parathion e tetrachlorvinphos in quanto sono stati inseriti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nel gruppo delle sostanze probabilmente e possibilmente cancerogene per l’essere umano.
      • Gli antibiotici sono farmaci in grado di uccidere i microrganismi. Il loro utilizzo negli allevamenti intensivi ha diversi scopi: curare gli animali malati e prevenire che gli animali si ammalino. Questo sistema si traduce in un vero e proprio abuso di antibiotici con la conseguenza che tutti questi farmaci in eccesso raggiungono le nostre tavole. L’ingestione di una quantità eccessiva di antibiotici legata all’eccessivo consumo di carne di allevamento rischia di rendere inefficaci i farmaci che utilizziamo per curarci a causa dell’antibiotico-resistenza (sopravvivenza al trattamento farmacologico) che i batteri hanno sviluppato.

    metodo di cottura che usiamo incide sull’insorgenza del cancro. Da evitare sono soprattutto frittura e grigliatura:

      • Durante la frittura in olio avvengono una serie di complesse reazioni chimiche che portano alla formazione di composti dannosi. Il più importante tra questi è l’acrilamide, sostanza riconosciuta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come probabile cancerogeno per l’uomo.
      • La grigliatura della carne porta alla formazione di idrocarburi policiclici aromatici (benzopirene e antracene) e nitrosammine che sono composti riconosciuti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeni per l’uomo.

    Ad incidere non è solo cosa mangiamo ma anche quanto mangiamo. L’eccessivo introito calorico, infatti, aumenta il rischio di sviluppare diverse patologie tra cui quelle oncologiche. La restrizione calorica permette di vivere più a lungo e con meno danni fisici.

    GLI ALIMENTI CHE RIDUCONO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

    Gli alimenti, proprio come rappresentano una causa della malattia, allo stesso tempo possono essere un forte aiuto nella prevenzione e cura della stessa.

    Una corretta alimentazione infatti aiuta a vivere meglio e a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore.

    Gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nelle nostre tavole, in quanto fonte di nutrienti essenziali per la salute, sono:

     

      • Cereali e pseudo-cereali integrali ricchi di fibre e a basso indice glicemico (frumento integrale, riso integrale, farro, orzo, segale, grano khorasan, miglio, amaranto, avena, grano saraceno)
      • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave) ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, a basso indice glicemico.
      • Verdure di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra, fitochimici e a basso indice glicemico
      • Spezie (curcuma, zenzero, pepe, cannella, peperoncino, curry…) ricca di fitochimici
      • Erbe aromatiche (prezzemolo, rosmarino, timo, origano…) ricche di fitochimici
      • Frutta di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra e fitochimici
      • Tè verde ricco di fitochimici
      • Acqua
      • Frutta secca ricca di omega-3, vitamine e sali minerali
      • Olio extravergine di oliva ricco di acido oleico e vitamine che gli conferiscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
      • Semi oleosi (chia, sesamo, zucca, lino, canapa…) ricchi di omega-3, sali minerali e vitamine.
      • Pesce non di allevamento (merluzzo, spigola, sogliola, rombo, palombo, pagello, persico, ombrina, sgombro, orata, scorfano…) ricco di proteine ad alto valore biologico, omega-3, sali minerali e vitamine.

    Beta-carotene a dosi normali Non è pericoloso per i fumatori


    Impact of antioxidant supplementation on chemotherapeutic efficacy: a systematic review of the evidence from randomized controlled trials

    TRADUZIONE
    Astratto

    Disegno: sono state effettuate ricerche nei database MEDLINE, Cochrane, CinAhl, AMED, AltHealthWatch ed EMBASE. Nel conteggio finale sono stati inclusi solo studi clinici randomizzati e controllati che hanno riportato sopravvivenza e/o risposta al tumore. Le ricerche bibliografiche sono state eseguite in doppio seguendo un protocollo standardizzato. Non è stata effettuata alcuna meta-analisi a causa dell’eterogeneità dei tipi di tumore e dei protocolli di trattamento utilizzati negli studi che soddisfacevano i criteri di inclusione.

    Risultati: degli 845 articoli considerati, 19 studi soddisfacevano i criteri di inclusione. Gli antiossidanti valutati erano: glutatione (7), melatonina (4), vitamina A (2), una miscela antiossidante (2), vitamina C (1), N-acetilcisteina (1), vitamina E (1) e acido ellagico (1 ). I soggetti della maggior parte degli studi presentavano malattia avanzata o recidivante.

    Conclusione:

    nessuno degli studi ha riportato prove di diminuzioni significative dell’efficacia dell’integrazione antiossidante durante la chemioterapia. Molti studi hanno indicato che l’integrazione di antiossidanti ha comportato un aumento dei tempi di sopravvivenza, un aumento delle risposte tumorali, o entrambi, nonché una minore tossicità rispetto ai controlli; tuttavia, la mancanza di un adeguato potere statistico rappresentava una limitazione costante. Sono necessari studi ampi e ben progettati sulla supplementazione di antiossidanti in concomitanza con la chemioterapia.

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17367938/


     




    Alte dosi di antiossidanti, inclusa la vitamina C, non diminuiscono l’efficacia della chemioterapia

     

    Articolo tratto da Orthomplecular Medicine

    di Abram Hoffer, MD, Ph.D.

     

    [NOTA: Ulteriori informazioni sulle terapie naturali contro il cancro, inclusa la vitamina C, saranno disponibili in I Have Cancer: What Should I Do? di Michael Gonzalez, Jorge Miranda-Massari e Andrew W. Saul Ulteriori informazioni qui. ]


    Si basa sulla loro ipotesi che qualsiasi cosa che diminuisca l’effetto ossidante dei farmaci diminuirà l’efficacia della chemioterapia. Lo sento sempre di più dai miei pazienti dopo la diagnosi e la chemioterapia viene discussa con loro dai loro oncologi. Questa opinione non è universale, ma la mia ipotesi è che circa il 75% degli oncologi sostenga questa opinione.

    A uno dei miei pazienti è stato detto dal suo oncologo che se avesse assunto vitamina C non gli sarebbe stata somministrata alcuna chemioterapia.

    Ebbene, quali sono i fatti?

    Nella prima serie che ho pubblicato con Linus Pauling, quei pazienti del mio programma vivevano da 10 a 20 volte più a lungo dei pazienti che non ricevevano la vitamina.

    Anche in precedenza Charles B. Simone et al. (7) sulla base di un gran numero di studi clinici (ha esaminato anche 71 articoli scientifici) è giunto alla stessa conclusione. Ha riferito:
    “In un recente studio su 50 pazienti con carcinoma mammario in stadio iniziale ho valutato gli effetti collaterali del trattamento delle sole radiazioni o delle radiazioni combinate con la chemioterapia, mentre i pazienti assumevano dosi terapeutiche di nutrienti. I pazienti hanno anche seguito il Simone Ten Point Plan . Ai pazienti è stato chiesto di valutare la propria risposta al trattamento in termini di impatto sulla qualità della vita. I risultati dello studio sono stati impressionanti: “Più del 90% di entrambi i gruppi ha notato un miglioramento dei propri sintomi fisici, capacità cognitive, prestazioni , funzione sessuale, benessere generale e soddisfazione della vita”.

    Il suo rapporto ha suscitato due confutazioni, Reilly (9) e Gignac. (10) Non ripeterò gli argomenti, ma era evidente che il dottor Labriola non era convinto dai punti avanzati da Reilly e Gignac. Penso che il fattaccio ripetuto dal dottor Labriola avrebbe molte più possibilità di diventare un fatto se avesse considerato i seguenti punti:

    la possibilità che la vitamina C possa impedire l’effetto terapeutico della chemioterapia può essere altrettanto bassa. Possiamo solo supporre dalla letteratura recensita da Simone, da Prasad, da Lamson e Brignall, e più recentemente da Moss (12) che la probabilità reale deve essere estremamente bassa. Come ho sottolineato in precedenza, non ho visto alcuna prova che l’aggiunta di vitamina C abbia inibito l’effetto terapeutico della chemioterapia. Proprio l’opposto. I pazienti del mio programma ortomolecolare vivono sostanzialmente più a lungo e circa il 40% ha raggiunto tassi di guarigione su quattro anni. (13)

    gli antiossidanti naturali non solo proteggono dall’effetto tossico dei farmaci, ma aumentano anche la loro efficacia nel distruggere le cellule tumorali.

    A. Hoffer MD PhD


    Riferimenti

      1. Hoffer A e Pauling L: analisi biostatistica di Hardin Jones dei dati sulla mortalità per coorti di pazienti oncologici con una grande frazione sopravvissuta alla fine dello studio e un confronto dei tempi di sopravvivenza dei pazienti oncologici che ricevono grandi dosi orali regolari di vitamina C e altri nutrienti con pazienti simili che non ricevono quelle dosi. J Orthomolecular Medicine 5: 143-154, 1990. Ristampato in Cancer and Vitamin C, E Cameron e L Pauling, Camino Books, Inc. PO Box 59026, Phil. PA, 19102, 1993.
      2. analisi biostatistica di Hardin Jones dei dati sulla mortalità per una seconda serie di coorti di pazienti oncologici con una grande frazione sopravvissuta al termine dello studio e un confronto dei tempi di sopravvivenza dei pazienti oncologici che ricevono grandi dosi orali regolari di vitamina C e altri nutrienti con pazienti simili che non ricevono queste dosi. J of Orthomolecular Medicine, 8: 1547-167, 1993.
      3. Hoffer A: oncologia ortomolecolare. In nutrizione adiuvante nel trattamento del cancro, Eds. P Quillin e RM Williams. 1992 Atti del simposio, sponsorizzato dalla Cancer Treatment Research Foundation eamericano Universitàdi nutrizione. Cancer Treatment Research Foundation, 3455 Salt Creek Lane, Suite 200, Arlington Heights, IL 60005-1090, 331-362, 1994.
      4. Hoffer A. Il recupero di un paziente dal linfoma. Lettera di Townsend per medici e pazienti n. 160: 50-51, 1996.
      5. Prasad KN, Cole WC e Prasad JE. Molteplici vitamine antiossidanti in aggiunta alle terapie antitumorali standard e sperimentali. Z.Onkol / J. di Oncol 31: 1201-1078, 1999.
      6. Simone CB, Simone NL e Simone CB. Nutrienti e trattamento del cancro. International Journal of Integrative Medicine 1: 20-24, 1999.
      7. Possibili interazioni tra antiossidanti dietetici e chemioterapia. Oncology 13: 1003-1008, 1999 e Editorial to Townsend Letter for Doctors and Patients, novembre 1999.
      8. Reilly P. Editoriale del Dr. Labriola sugli antiossidanti e la chemioterapia, Townsend Letter for Doctors and Patients Feb / Mar 2000, 90-91.
      9. Gignac MA. Antiossidanti e chemioterapia. Cosa devi sapere prima Seguendo Il consiglio di Labriola. Lettera di Townsend per medici e pazienti, febbraio / marzo 2000, 88-89.
      10. Moss RW. Mettere in discussione la chemioterapia. Equinox Press,Brooklyn, New York.
      11. Moss RW. Antiossidanti contro il cancro. Equinox Presss Inc.Brooklyn, New York, 1999.
      12. Hoffer A. Vitamina C e Cancro. Quarry Press,Kingston, SU 2000.

    Il Fallimento dell’Industria del Cancro

    La chemioterapia uccide più del cancro.

    dal blog di Catherine La Crepa sul muro

    Ne volete una prova?

    Lo sapevate che 9 oncologi su 10 rifiuterebbe la chemioterapia se avessero il cancro? Si tratta dell 91% di loro – una percentuale enorme che getta chiaramente una luce sulla verità: la chemioterapia uccide.
    Gli oncologi convenzionali non solo permettono che questo accada, ma sono anche pronti ad agire come bulli nello spingere molti pazienti verso la chemioterapia e la chirurgia subito dopo aver ricevuto la diagnosi.

    Perché quella grande percentuale di oncologi – che raccomandano ai pazienti di fare la chemioterapia – la rifiutano per se stessi?
    Perché sanno che non solo è inefficace, ma estremamente tossica. Indipendentemente da ciò, il 75% dei malati di cancro è diretto verso la chemioterapia.

    Non siete ancora abbastanza scioccati? Un esame rigoroso della chemioterapia ha rivelato che non ha risultati curativi nel 98% dei casi. E quando la chemioterapia è stata sottoposta a comparazione con nessun trattamento, quest’ultimo ha dimostrato essere la soluzione migliore.

    Solo il 2-4% delle persone colpite da tumore risponde bene alla chemioterapia.

    Uno studio lungo 14 anni, effettuato da due oncologi australiani, riportato nel film “Uno sguardo scioccante sugli studi sul cancro”, ha mostrato che il trattamento convenzionale, come la chemioterapia, applicato su tutti i nostri principali tumori, è del tutto inefficace – ben al di sotto di un tasso di successo del 10%.

    La chemioterapia è una procedura barbara e inutile. Essa attacca e uccide non solo il cancro, ma anche tutti i tessuti viventi, le cellule sane del corpo e paralizza completamente il sistema immunitario. Anche se questo trattamento estremo è stato definito efficace contro i tumori testicolari e la leucemia linfocitica, in molti casi è difficile dire se la presunta “terapia” ucciderà prima il cancro o il paziente. Infatti, non sarebbe forzato dire che la maggior parte delle persone che muoiono oggi di cancro, in realtà muoiono per itrattamenti contro il cancro.

    Le mammografie fanno più male che bene (comprese le inutili mastectomie preventive) L’industria mammografica da 4 miliardi di dollari all’anno, esorta le donne ad affidarsi a questi test radiologici per “proteggere” la propria salute. Tuttavia, ciò che non viene detto è che le mammografie sono un trattamento ampiamente inutile e dannoso. In realtà, le mammografie danneggiano dieci donne per aiutarne solo una.
    Uno studio condotto da ricercatori del Nordic Cochrane Center danese ha tenuto conto sia dei benefici che degli effetti negativi di sette programmi di screening sul cancro al seno per 500.000 donne.
    Per ogni 2.000 donne che hanno ricevuto mammografie nel corso di un periodo di 10 anni, solo una vedrebbe prolungata la sua vita, ma dieci verrebbero danneggiate. Questo perché le mammografie possono effettivamente aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno in una donna, di ben il 3% in un anno. Questo a causa della irradiazione sulle cellule mammarie, innescando il cancro al seno.

    Trattamenti oncologici moderni – I “secoli bui” della medicina

    http://premium.naturalnews.tv/CANCER_is_curable_NOW__NN.htm), un esperto di trattamento alternativo del cancro dice che un giorno le persone si guarderanno indietro e si diranno «Che tipo di Neanderthal eravamo!» praticando la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia (ovvero tagliare, bruciare e avvelenare). Egli chiama anche l’approccio convenzionale al trattamento del cancro “medievale”.
    Le statistiche dimostrano che non vi è alcuna prova che la mastectomia preventiva – la rimozione di tutta la mammella – estenda la vita delle pazienti con cancro al seno, sebbene gli oncologi continuino a farlo regolarmente. La mastectomia preventiva è una procedura inutile e molte pazienti sono portate a credere di avere il cancro a causa di screenings con falsi positivi. Questo significa che sono spinte a rimuovere le mammelle senza alcun motivo. Le donne che subiscono questi trattamenti sono segnate per tutta la vita.

    Le TAC, o tomografie computerizzate, sono una procedura comune usate per la maggior parte dei tipi di cancro, ma l’ironia è che le radiazioni di una TAC sono molto pericolose e possono portare al cancro stesso.
    La radiazione di una TAC ha dimostrato effettivamente di causare un aumento dei casi di cancro. Un recente rapporto pubblicato nel New England Journal of Medicine suggerisce che la radiazione emanata da una comune TAC (stima effetuata su più di 62 milioni di scansioni TAC effettuate ogni anno negli Stati Uniti) può causare fino a 1 caso su 50 futuri casi di cancro. Ciò non è affatto da prendere alla leggera. Le radiazioni da dispositivi medici è un contributo enorme e sottovalutato alla crescente incidenza di cancro alla mammella e di altre forme di cancro.

    Secondo un articolo del Time Health, altri studi dimostrano che i medici stanno eseguendo troppe TAC ingiustificate, esponendo una innumerevole quantità di pazienti alle radiazioni che possono provocare il cancro. Molti apparecchi per mammografie sono anche erroneamente calibrati, in modo da emettere troppe radiazioni che rendono la pratica non sicura. Se una donna inizia a fare mammografie dall’età di 40 anni, fino a 60, non è impossibile che possa sviluppare una lesione tumorale mammaria.
    Non c’è da meravigliarsi che così tante donne finiscano per mostrare questa forma di cancro – cominciano a ricevere mammografie fin dalla mezz’età, sulla base delle sollecitazioni dei medici, in tutto il mondo.

    Le industrie della salute e del cancro conoscono la connessione tra le radiazioni di TAC e mammografie e le statistiche del cancro, eppure continuano a spingere i pazienti a eseguire queste procedure “preventive”.
    Parlando di bugie, praticamente nessun dollaro donato alla Komen, va verso il finanziamento della ricerca attuale sul cancro. Fino al 95 % del denaro donato alla Komen è destinato a fornire “mammografie gratuite” alle donne afro-americane e alle donne con basso reddito – dopo tutto, essi non vogliono che nessuno sia lasciato fuori da tutte queste radiazioni inutili. Il denaro della Komen è quasi interamente versato per fare più mammografie e pompare più radiazioni nelle donne.
    Big Pharma mente nel convincerci che le loro cosiddette “cure” per il cancro funzionano.

    Gli Oncologi e Big Pharma usano trucchi intelligenti per promuovere i loro trattamenti contro il cancro, come l’utilizzo dei numeri per dimostrare la presumibile efficacia dei loro trattamenti contro il cancro. Ad esempio, se voi o una persona a voi cara ha il cancro al seno, i medici probabilmente raccomandano il farmaco Tamoxifene. Vi diranno che riduce del 49% le probabilità di ammalarsi di cancro al seno, che risulta abbastanza impressionante.
    Tuttavia, in base ai numeri assoluti, il Tamoxifene riduce il rischio di recidive del cancro al seno del 1,6% – 30 volte meno di quanto pubblicizzato.

    Numeri relativi al posto di numeri assoluti, le statistiche sono spesso utilizzate dagli oncologi, perché i numeri relativi possono essere manipolati in molti modi.
    Qualsiasi statistica relativa, che usa le percentuali messe in una falsa luce positiva, può essere utilizzata in queste situazioni.
    Forse avete sentito dire, attraverso i principali media, che il trattamento del carcinoma mammario in fase precoce, crea un tasso di guarigione del 91% a cinque anni. Questa affermazione è assolutamente ridicola – si potrebbe ottenere lo stesso tasso di guarigione non facendo nulla (il cancro al seno ha una crescita molto lenta).
    Il punto è: non fatevi ingannare da ambigui numeri “relativi”. Pretendete i fatti reali!
    Le aziende farmaceutiche pagano oncologi per promuovere (costosi) farmaci contro il cancro inefficaci e tossici

    Negli USA, la maggior parte degli oncologi non fa’ soldi nel curare i pazienti, ma con la vendita di farmaci contro il cancro. In realtà, secondo il Journal of American Medical Association, il 75 % dei guadagni dell’oncologo medio provengono dalla vendita di farmaci chemioterapici nel suo ufficio – e ad un prezzo sostanzialmente molto caro.
    Le aziende farmaceutiche non solo pagano persone carismatiche per contattare i medici, esagerano i benefici dei farmaci, e sottovalutano i loro effetti collaterali, ma pagano anche tangenti agli oncologi per spingere i loro farmaci. Ad esempio, AstraZeneca Inc. ha dovuto pagare al governo federale 280 milioni dollari in sanzioni civili e 63 milioni dollari in sanzioni penali, dopo aver pagato tangenti ai medici per promuovere il suo farmaco contro il cancro alla prostata.

    Molti oncologi sono criminali e prepotenti, non medici.

    Molti oncologi si comportano come bulli nei confronti dei pazienti, affinché imbocchino la via distruttiva della chemioterapia, dei farmaci tossici e della chirurgia, ma non dicono ai loro pazienti tutta la verità sul pericolo di questi trattamenti, su altre opzioni disponibili, sulle statistiche di sopravvivenza dal cancro e molto altro. Un numero elevatissimo dei malati di cancro ha sofferto inutilmente per mano di questi cosiddetti medici, ai quali non potrebbe interessare di meno della guarigione dei loro pazienti. Molti di questi oncologi svergognati meritano di essere arrestati e processati immediatamente per i crimini che commettono, eppure continuano a inviare i pazienti lungo la stessa strada infida e dolorosa che ha provocato troppi morti.

    Quel che è peggio è che non importa quanto possa essere efficace un trattamento, i pazienti convenzionali vengono ancora uccisi dal cibo con cui vengono alimentati negli ospedali. Tutti i medici intervistati in Cancer is Curable spiegano che lo zucchero è il killer numero 1 per ogni malato di cancro – e anche se ogni medico dovrebbe saperlo, essi continuano a dare i loro pazienti panini e caramelle in camera chemioterapica.

    Molti oncologi stanno dicendo ai loro pazienti affetti da cancro di interrompere l’assunzione di integratori antiossidanti, mentre sono in fase di trattamento.
    Perché?
    Perché dicono che c’è la possibilità che gli antiossidanti possano abbassare l’efficacia dei trattamenti come la radioterapia e la chemioterapia.

    A dispetto di quello che potrebbe esservi stato detto o che siate stati portati a credere, la chemio non è certo la scienza esatta che finge di essere. E tuttavia, per il semplice sospetto che gli antiossidanti possano proteggere le cellule tumorali che la chemioterapia cerca di distruggere, gli oncologi si sentono giustificati nel raccomandare ai loro pazienti di evitare integratori antiossidanti.

    C’è un numero ridicolo di falsi positivi negli screening per il tumore

    Una delle evidenti ricadute di ciò, è l’inutile costo per cure mediche connesso con falsi positivi derivanti dagli screening per i tumori. Considerando l’ elevato costo dei test e dei trattamenti, le conseguenze economiche dei falsi positivi sono significative.
    Non dobbiamo trascurare di menzionare la sofferenza emotiva e fisica inutile inflitta a migliaia di pazienti che sono stati portati a credere di avere il cancro.

    Nello studio di cui sopra, gli uomini che hanno specificamente avuto un risultato falso positivo per cancro a prostata, polmone o colon-retto, hanno pagato in media quasi 2.000 dollari in ulteriori spese per l’assistenza medica rispetto a coloro che hanno avuto risultati negativi. Più della metà – il 51% – degli uomini inclusi nello studio, aveva almeno un falso positivo ai test.

    La lezione da imparare

    Questi insabbiamenti e miti sul cancro, sono solo alcuni esempi di base su quanto in realtà sia corrotta e disonesta l’industria del cancro. Questo riguarda in particolare gli oncologi che hanno in cura pazienti, indipendentemente dal conoscere la verità inquietante su procedure e prove di trattamento che così spesso consigliano o impongono ai loro pazienti.
    Anche se non tutti gli oncologi dovrebbero essere collocati nella stessa categoria, una grande maggioranza di questi “medici” criminali dovrebbero essere ritenuti responsabili e adeguatamente puniti per l’inutile sofferenza arrecata a migliaia di malati di cancro. Se conoscete qualcuno che viene spinto alla chemioterapia e verso altri mortali e inutili “trattamenti”, condividete la verità con loro e potrete salvare una vita.
    Fortunatamente , sempre più persone si stanno svegliando da queste bugie sul cancro e stanno cercando protocolli e trattamenti terapeutici alternativi, più sicuri e più efficaci.

    Fonti documentative

    http://www.newmaterials.com/Customisation/Ne…
    http://holisticmedicine.multiply.com/journal…
    http://www.sciencedaily.com/releases/2004/12…
    http://false-positives.blogspot.com/
    http://www.boston.com/yourlife/health/articl…
    http://cebp.aacrjournals.org/content/13/12/2…
    http://sirpabs.ilahas.com/cancer_facts.htm


    in-formarsi.blogspot.it
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    La causa primaria del cancro


    http://www.newmaterials.com/Customisation/News/Research_&_Development/Professional_Society/False_positive_screening_for_cancer_found_to_be_frequent_and_costly.asp
    http://holisticmedicine.multiply.com/journal/item/1612
    http://www.sciencedaily.com/releases/2004/12/041220002224.htm
    http://false-positives.blogspot.com/
    http://www.boston.com/yourlife/health/articles/2007/09/30/cancer_scares_grow_as_screening_rises/
    http://cebp.aacrjournals.org/content/13/12/2126.full.html
    http://sirpabs.ilahas.com/cancer_facts.htm
    http://premium.naturalnews.tv/CANCER_is_curable_NOW__NN.htm




    Il mercato della malattia e i falsi ipertesi

    da un post di Roberto Bernardoni La sintesi

    • Poi venne il momento di abbassare i valori delle pressione sanguigna, e gli antipertensivi raggiunsero fatturati miliardari.
    • E così continuarono per tante altre patologie degli adulti.
      Ma alla fine il mercato si saturò.
      Non sapevano più come fare per aumentare i loro fatturati miliardari, ma Henry Gadsden aveva fatto scuola e i suoi discepoli si erano evoluti.

      • Perché non vendiamo farmaci anche ai bambini sani?
        • stare lontano dallo zucchero e dal latte etc. ?
      • SEMPLICE basta terrorizzarli sulla possibilità certa che si possano ammalare, così le persone impaurite e ignare, si faranno del male da sole, nella totale convinzione di essere nel giusto.
        • Ma alcuni non ci crederanno mai, come pensi di gestire la cosa.
      • Ah ah gli diremo, che se non si vaccinano tutti, il vaccino non può funzionare.
        • SEI UN GENIO.

      Moriremo tutti ipertesi

      La stavo attendendo con trepidazione da molti anni e finalmente l’agognata revisione è arrivata.
      Dopo ben due settenni le linee guida del JNC7 (settimo rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure) per l’ipertensione decise dalle società scientifiche di cardiologia americane sono state ritoccate. Ovviamente in ribasso.
      La nuova «soglia di normalità» è stata fissata a 120/80 mmHg.
      Forse non tutti conoscono i valori soglia e pochi masticano i milligrammi di mercurio (mmHg), ma con questi nuovi criteri 1 americano su 2 rientrerà nella categoria degli ipertesi! Ennesimo e memorabile regalo alle lobbies del farmaco durante il recentissimo congresso dell’American Heart Association.
      La pubblicazione delle nuove linee è avvenuta quasi in contemporanea su Hypertension e Journal of the American College of Cardiology.
      Rispetto all’ultima edizione del 2003 del JNC scompare la categoria «pre-ipertensione», precedentemente indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg e il livello di «normalità» non è più 140/90 ma addirittura 120/80.
      Non tremano solo i polsi col battito arterioso, ma è tutto il mondo a tremare. Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti.
      Malati naturalmente da curare con i farmaci.
      Hanno già fatto dei conti: con il nuovo «valore di normalità» la schiera degli ipertesi schizzerà in su di un 14%, portando gli interessati solo negli States dal 32% al 46% della popolazione.
      Su una popolazione di 320 milioni circa 150 milioni sono malati. Le industrie godono.

      LA NUOVA CLASSIFICAZIONE

      Oggi la pressione è «normale» se risulta inferiore a 120 su 80 mmHg.

      • ipertensione di Stadio 1: sistolica 130-139 mmHg o diastolica 80-89 mmHg.
      • ipertensione di Stadio 2: sistolica ≥ 140 mmHg o diastolica ≥ 90 mmHg.

      La nuova classificazione è una vera e propria ecatombe che non riguarderà solo l’America ma tutto il mondo, perché i parametri del Comitato JNC7 vengono poi accolti dall’intera comunità scientifica globale e applicati in tutti i paesi, Italia compresa.
      Quindi anche qui da noi assisteremo ad una epidemia di ipertensione in persone sanissime e senza alcun problema cardiovascolare.

      CONFLITTO D’INTERESSI

      I «valori di normalità» vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori, professori ed esperti, detti panel, che si riuniscono in un simposio o un congresso.
      Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme, e cioè la salute di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo si baseranno sui parametri decisi da loro.
      Per cui sarebbe molto importante sapere se coloro che decideranno se siamo «sani» o «malati» abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono farmaci. Purtroppo li hanno sempre.
      Partiamo dal capo del panel:

      • il dottor Aram V. Chobanian ha ricevuto finanziamenti da Bristol-Myers Squibb, Boehringer Ingelheim, Merck, Pfizer e Pharmacia. Inoltre è stato consulente per Abbott, AstraZeneca, Bristol-Myers Squibb, GlaxoSmithKline, Merck, Pfizer e Pharmacia.
      • Il dottor Barry L. Carter del Comitato NCJ 7 è stato un consulente di Brystol-Meyer Squibb.
      • Il dottor William C. Cushman ha ricevuto finanziamenti da Astra-Zeneca, Merck, Pfizer, Aventis, dalla GlaxoSmithKline e Boehringer Ingelheim, e ha fatto da consulente per Bristol-Myers Squibb, Sanofi, GlaxoSmithKline, Novartis, Pfizer, Solvay, Pharmacia, Takeda.
      • Il dott. Joseph L. Izzo del Comitato Esecutivo è stato relatore di Boehringer-Ingelheim, Merck, Pfizer, Astra-Zeneca, Solvay, Novartis, Forest e Sankyo. Ha ricevuto finanziamenti da Boehringer-Ingelheim, Merck, Astra-Zeneca, Novartis, GlaxoSmithKline, ed è stato consulente per Merck, Astra-Zeneca, Novartis.
      • Altri due medici del Comitato Esecutivo, i dottori Daniel W. Jones e Barry J. Materson, figurano intrallazzati con le industrie. Il primo ha fatto il consulente per Pfizer, Bristol-Myers Squibb, Merck e Novartis, il secondo per Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, Pharmacia, Boehringer-Ingelheim e Solvay.
      • Anche la dottoressa Suzanne Oparil, sempre del Comitato Esecutivo, ha ricevuto finanziamenti da Abbott Laboratories, Astra-Zeneca, Aventis, Boehringer-Ingelheim, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, GlaxoSmithKline, Novartis, Merck, Pfizer, Sanofi, GD Searle, Wyeth-Ayerst, Solvay. E’ stata consulente di Bristol-Myers Squibb, Merck, Pfizer, Sanofi, Novartis e WyethAyerst e tra le altre cose figura anche nel Consiglio di Amministrazione della Texas Biotechnology Corporation.
      • Il dottor James R. Sowers ha ricevuto finanziamenti da Novartis e Astra-Zeneca,
      • mentre il medico Jackson T. Wright ha ricevuto onorari come relatore da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay e finanziamenti direttamente da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay.

      Puntualmente, come sempre accade, una buona parte degli esperti che decidono vita e morte delle persone non risultano scevri da conflitti di interessi economici e finanziari con le industrie che vendono farmaci!

      I colleghi in camice bianco questo non lo sanno, e se anche lo sapessero lo ignorerebbero in automatico perché oggi non è permesso mettere in discussione il paradigma della Scienza ufficiale, quella «basata sull’evidenza», cioè quella fagocitata e controllata dalle lobbies.
      Uno lo fa a proprio rischio e pericolo, perché verrà escluso dal Sistema oppure radiato.

      L’altro grosso problema è il popolo-gregge.

      Purtroppo la maggior parte delle persone prende per oro colato quello che simili Comitati decidono, anche perché è stato inoculato dentro l’inconscio collettivo che la prevenzione è fare esami diagnostici da mattina a sera (i cui parametri sono decisi da loro e sono sempre in ribasso).

      Il risultato di questa diabolica strategia di marketing è che le persone saranno convinte di essere malate, anche quando non lo sono!

      Attualmente centinaia di milioni di persone sanissime stanno prendendo farmaci tossici e pericolosi perché convinti dal Sistema (e dagli esami diagnostici che questo mette a disposizione) di essere ammalate.

      Una volta lo schiavo aveva la catena al piede o era rinchiuso in una gabbia, ed era consapevole della propria condizione. Oggi le persone respirano e trasudano paura da ogni cellula, immersi tra esami, screening e visite mediche.
      Moderni schiavi che non sanno di esserlo perché la catena e le sbarre sono nella loro mente.

      Anagrammando e contestualizzando il grandissimo Goethe:

      • il miglior suddito per il Sistema è lo schiavo che pensa di essere libero,
      • mentre per l’industria farmaceutica il miglior cliente è il sano che pensa di essere ammalato…

      Per maggiori informazioni sulla strategia di marketing che crea milioni di malati ogni anno, si rimanda al libro: “La fabbrica dei malati”.


      Business, manipolazione e corruzione dietro al mercato delle industrie farmaceutiche

      La commercializzazione della malattia è l’arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi.

      Tale commercializzazione richiede una regia ben precisa, degli attori principali, secondari e molte comparse.

      Le aziende farmaceutiche (registi e produttori) devono per forza di cose coinvolgere i medici (attori protagonisti) per prescrivere le ricette, devono coinvolgere i ricercatori (attori non protagonisti) che inventano veri e propri nuovi disturbi, i gruppi di pazienti e/o famigliari di malati (comparse) che richiedono a gran voce un supplemento di terapia, e infine i pazienti veri e propri che richiedono tali farmaci perché convinti di essere malati (spettatori incoscienti).

      Lo scopo del presente lavoro è di svelare la trama e la sceneggiatura di questo documentario, visto e vissuto ogni anno da centinaia di milioni di persone…

      Soltanto se si conosce esattamente come lavora il Sistema si è in grado di difendersi. Le persone prive di una corretta e completa informazione finiranno tutte, chi prima chi dopo, stritolate dalla macchina infernale del marketing farmaceutico, è solo questione di tempo.

      Ivan Illich

      Allen Frances, medico psichiatra.





    Le verità Nascoste sulla Vitamina C
    Intervista al dr Paolo Giordo

    Le verità Nascoste sulla Vitamina C

    Alimentiamo la salute Diretta DEL 28 gennaio 2019

    Intervista al Dott. Paolo Giordo sulla Vitamina C a cura di Massimiliano Diaco

    Trascrizione intervista a cura di Paola Ciampetti, revisione a cura di Morena Pantalone
    Scoprirai i segreti di questa super Vitamina, in quali occasioni è meglio usarla, quali sono i casi in cui è assolutamente inappropriato il suo utilizzo, Quando usarla a scopo terapeutico e in che modo, va bene sempre integrarla?.
    Queste sono solo alcune delle domande a cui avrai risposta, inoltre potrai fare domande online e se pertinenti verranno poste al dott. Paolo Giordo.
    📖 Lista delle Domande:
    ✅ Che cos’è la Vitamina C? Dove si trova?
    ✅ Quali sono i Ruoli Biologici che ha la Vitamina C nell’essere umano?
    ✅ Come avviene l’assorbimento della Vitamina C?
    ✅ Ci puoi parlare di qualche studio importante che è stato fatto sulla vitamina C?
    ✅ Come si determina la carenza di Vitamina C?
    ✅ Quali sono le dosi giornaliere raccomandate dai LARN e quale integratore è meglio assumere, acido L-ascorbico, ascorbato di sodio, ascorbato di potassio, ascorbato di potassio con ribosio? Ha senso frazionarla in giornata?
    ✅ Spesso si va oltre tali dosi, perchè? Quando si va oltre tali dosi, possono esserci effetti collaterali?
    ✅ In quali circostanze viene fatta dose di vitamina C in vena?
    ✅ E’ vero che cura il raffreddore?
    ✅ C’è bisogno di altre integrazioni se utilizzo la vitamina C? (intendo dire se la vitamina C lavora meglio in presenza di qualche altra vitamina o sale minerale oppure cambia poco)
    ✅ Alti dosi di vitamina C sono pericolose?
    ✅ La vitamina C rinforza il sistema Immunitario?
    ✅ E’ Vero che fluidifica il sangue?
    ✅ La vitamina C si prende SEMPRE o va sospesa, e ogni quanto è per quanto tempo?
    ✅ Interazioni con altri farmaci? Mi spiego: se si assumono altri farmaci, magari di quelli salvavita o comunque inevitabili per la presenza di patologie, potrebbe avere controindicazioni e se sì, con quali la Vit. C interagisce negativamente e quindi è assolutamente da evitare?
    ✅ Vitamina C e tumori , esistono delle evidenze scientifiche o no?
    ✅ E’ indicata usarla mentre si segue il protocollo coimbra ad alte dosi di Vitamina D?
    ✅ Vitamina C nei bambini, è indicata? Quali dosaggio?
    ✅ Dal momento che la Vit c chela i metalli pesanti è necessario integrare anche altri elementi per chelare ottimamente? E molte altre domande a cui troverai risposta.
    https://alimentiamolasalute.org/user/register

    Buonasera da “Alimentiamo la salute”, a grande richiesta, torniamo con il Dott. Paolo Giordo dopo l’evento sulla Vitamina D, parliamo questa volta della Vitamina C ma, prima, diciamo due parole sul Dott. Paolo Giordo . Intanto è un medico omeopata, fitoterapeuta, nutrizionista, è nato e vive a Grosseto, ed esercita la professione in Toscana, quindi a Grosseto, a Roma, a Firenze. Utilizza anche la medicina complementare ed è un esperto del Metodo Coimbra.

    Domanda – Ci vuoi spiegare esattamente cosa è lo Scorbuto e quali i suoi sintomi?

    Domanda – Che non c’entra niente con gli scorbutici?

    Domanda – Quindi, in qualche modo, va anche a lavorare sulle emozioni e sugli stati di animo?

    Domanda – Quali sono i ruoli biologici che ha la Vitamina C nell’essere umano?

    Tutto questo si ha in presenza di Vitamina C.

    Domanda – Infatti, anche per il Ferro non-eme quindi per il Ferro non-eme c’è bisogno di utilizzare Vitamina C per attivare?

    Domanda – Ci puoi parlare di qualche studio magari importante che è stato fatto sulla Vitamina C? Che ne hanno parlato, se ce ne è uno in particolare che ti ha colpito?

    Domanda – E come si determina, diciamo, visto che abbiamo parlato prima dello Scorbuto e immagino che nessuno voglia arrivare ad averlo. Come determino se ho una carenza di Vitamina C?

    Lo scorbuto oggi praticamente non ce l’ha praticamente nessuno ma ci sono moltissime persone che hanno una forma sub-clinica di scorbutocioè chepresentano dei sintomi vaghi che sono legati ad una carenza di Vitamina C e, infatti, se andiamo a dosarla in queste persone, ne sono carenti e questo è unoscorbuto sub-clinico che è molto diffuso. Questo provoca anche delle alterazioni immunitariee quindi sono tutte cose , come abbiamo detto della Vitamina D a suo tempo, adesso diciamo che anche la Vitamina C è fondamentale per le nostre difese immunitarie.

    Domanda- Quindi, facci capire, la Vitamina C, la prima domanda da fare ad un paziente è se mangia frutta, verdura cruda? Se non la mangia, qualche problema, penso sicuramente, con la Vitamina C ce l’avrà.

    Domanda – Quindi, una prima indagine si potrebbe già fare comprendendo quali siano le abitudini alimentari della persona, giusto?

    Domanda – Quali sono le dosi giornaliere raccomandate dai LARN e quale integratore è meglio assumere? Acido L- Ascorbico, Ascorbato di sodio, Ascorbato di potassio con ribosio. Ha senso frazionarli in giornata?

    Primo, chi è che ha una maggiore carenza di Vitamina C e quando si manifesta una maggiore carenza di Vitamina C per cui noi siamo spinti a doverne assumere in quantità molto più elevate? Allora, le carenze sono lo Stress Cronico, alzi la mano chi non ha uno stress cronico, io per primo, poi le Malattie Infettive, la Febbre, le Malattie Virali e Batteriche, tutte queste portano un iper consumo di Vitamina C e, quindi, deve essere, ovviamente, supplementata e, se noi dovessimo prendere 60, 80, 100 milligrammi di Vitamina C al giorno, non sarebbero minimamente sufficienti.

    Vi cito un esempio che ho letto in un interessantissimo articolo di un grande studioso della Vitamina C Cathcart che, un giorno, fu punto da un ragno e si fece fare dalla sua infermiera (si misurò la sua quantità di Vitamina C ed era praticamente inesistente) allora si fece fare un bolo di 15 grammi di Vitamina C in vena. Bene, misurò nuovamente il quantitativo che era, di nuovo, pressoché a zero e soltanto al quarto, quinto giorno, non ricordo bene, di una somministrazione giornaliera di 15 grammi – grammi non milligrammi- riuscì a trovare una lieve sufficienza di Vitamina C nel corpo e questo perché la situazione infettiva che si era creata, necessitava di un quantitativo molto superiore di Vitamina C.

    Quindi noi cosa dobbiamo fare ? Noi dovremmo prendere Vitamina C in quantità più elevate cioè, fino a 500 milligrammi la Vitamina C non fa praticamente nulla, tende a conservarsi, certamente ma quanto dura 500 milligrammi di Vitamina C nel nostro corpo? Dura anche, rimane un mese, un mese e mezzo la Vitamina C nel nostro corpo però a 500 milligrammi al giorno quindi ad un dosaggio minimo quasi irrisorio. Se, invece, noi ne prendiamo diversi grammi, allora, purtroppo, si verifica la seconda fasicitàdella Vitamina C cioè quella che dura poco, 30-40 minuti quindi, se noi ne prendiamo diversi grammi al giorno, ecco che dura poco. Perché? Perché attraverso i Reni noi la espelliamo con le urine.

    Quindi, che cosa dovremmo fare? Dovremmo prendere la Vitamina C in modo frazionato, come tu hai accennato prima, per evitare che, dopo mezz’ora, se si prende solo una volta al giorno, dopo mezz’ora, 40 minuti, tu non hai più nulla e, se hai bisogno di Vitamina C che sia presente nel tuo organismo, devi farla in 3-4 volte al giorno magari 1 grammo per volta ma 3-4 volte al giorno.

    Domanda – Fantastico E’ quello che ti chiedevo sull’Acido L- Ascorbico, Ascorbato di Sodio, di Potassio, cioè, quale dobbiamo usare? Quale è meglio utilizzare e in quali condizioni?

    Domanda – Quindi l’utilizzo dell’uno o dell’altro cambia poco?

    Domanda – Quindi questi LARN sarebbero un po’ da rivedere?

    Quando inizio ad integrare la Vitamina C e non sono abituato ad integrarla che cosa succede alla persona? Ha bisogno di fare degli step oppure inizia subito con un grammo di Vitamina C? Oppure, cosa le può accadere se inizia subito a fare grosse dosi di Vitamina C?

    Domanda – E può provocare una dissenteria, evacuare velocemente? Può capitare questa cosa?

    Questo vuol dire che è il massimo di Vitamina C che il nostro organismo può ricevere. Allora si diminuisce sempre di 1-2 grammi o si torna alla dose precedentemente assunta e, quindi, si continua con quella dose.Questa è la Tolleranza Intestinale significa che il nostro organismo ha bisogno di dosi elevate. Certe volte possono essere 20-30 grammi al giorno di Vitamina C senza problemi. Se, invece, una persona sana, perfettamente in equilibrio, cheha magari una sua alimentazione ricca di frutta, verdura, agrumi, prende della Vitamina C non deve arrivare certo a 20-30 grammi. Certe volte anche 2 o 3 grammi bastano a provocargli diarrea perché vuol dire che il suo organismo non ne ha bisogno in quantità così elevate.

    Domanda – Molto chiaro questo. Quindi non è che io mi devo abituare, man mano, a dosi elevate? Man mano, diciamo che ho la quantità di Vitamina C giusta, pian piano dovrebbe calare questa dose, giusto?

    Domanda – In quale circostanza vengono fatte dosi di Vitamina C in vena?

    contaminate dall’esplosione di Fukushima in Giappone della centrale Nucleare che avevano delle ustioni molto gravi in tutto il resto del corpo, furono trattati con dosi di 15 gr. di Vitamina C ciascuno al giorno. Quelli che furono trattati con queste dosi effettivamente non svilupparono nessun problema o effettocollaterale dalla loro esposizione.

    Domanda – Quali esami devono essere fatti per vedere una possibile carenza?

    Domanda – Quindi, io assumendo 6 gr. di Vitamina C al giorno e non avendo problemi intestinali, significa che necessito di più grammi?

    Domanda – Siccome nella frutta e nella verdura ci sono, a parte la Vitamina C, tante altre vitamine, oligoelementi, mi chiedevo ma, il fatto di isolarla, può essere un problema? O va integrata con altre vitamine se la utilizzo – diciamo – con un supplemento?

    Perché appunto la Vitamina C essenzialmente si trova in frutta e verdura dove, in qualche modo, all’unisono queste diverse Vitamine, diversi Oligoelementi che, come in una orchestra, suonano insieme. In questo caso la Vitamina C posso prenderla da sola tranquillamente oppure è meglio utilizzare qualcos’altro insieme?

    Domanda “Fresca” non significa da frigo, giusto?

    Domanda – La gente magari pensa sia fresca perché l’ha appena comprata. Si intende, immagino, frutta matura in pianta.

    calcoli renali perché si dice che la Vitamina C è un acido, l’acido ascorbico, e i calcoli precipitano, normalmente, in ambiente acido per cui, ergo, precipita i calcoli renali nelle persone che ne prendono molta. Allora, questo devo dire, che non è vero, è una affermazione falsa e, a corroborare questo, posso citare degli studi che sono stati fatti su oltre 80.000 pazienti trattati per 14 anni con dosi elevate di Vitamina C senza una sola formazione di calcoli renali. La stessa verifica non solo su donne ma anche sullo stesso numero di uomini con lo stesso risultato. Quindi la Vitamina C NON forma i Calcoli Renali, se non in soggetti praticamente predisposti che, allora, lo formerebbe qualunque cosa.

    Domanda – Certo. Ci sono due domande. Gregorio di Serio. Quindi – da come ha detto il dottore – assumere solo 500 milligrammi al giorno potrebbe essere controproducente tanto da favorire processi tumorali?

    Domanda – Alte dosi di Vitamina C sono pericolose?

    Domanda – Luigi Garzillo. La Vitamina C sintetica è uguale a quella che troviamo in frutta e verdura?

    Domanda – Nel caso di bambini da quale età potrebbe essere importante cominciare a dare dei supplementi?

    Domanda – Quindi, in questo caso, Acerola andrebbe benissimo e quale potrebbe essere il dosaggio corretto per questa necessità?

    Domanda Come è meglio assumerla? A Tolleranza Intestinale?

    Domanda – La Vitamina C è un antibiotico naturale?

    Domanda – Rinforza anche il Sistema Immunitario?

    rinforza il Sistema Immunitario, certo. L’Antiossidazione è fondamentale per un equilibrio immunitario.

    Domanda – Luisa Tetti. E’ vero che fluidifica il sangue?

    Domanda – Lalla Beatrice. La Vitamina C si prende sempre o va sospesa? E ogni quanto e per quanto tempo?

    Domanda – Paola Loverro. Interazioni con altri farmaci. Mi spiego. Se siassumono altri farmaci, magari di quelli salvavita o comunque inevitabili per la presenza di patologie ad esempio, potrebbe avere controindicazioni e, se si, con quali la Vitamina C interagisce negativamente e, quindi, è assolutamente da evitare?

    Domanda – Tiziana Gennari. Ho un’amica e una cugina con Sclerosi Multipla. Ho chiesto loro tante volte se prendono Vitamine. I loro medici non consigliano di prendere vitamine. Come mai?

    Domanda – Forse i medici che lo glielo hanno consigliato non sono consapevoli di alcune cose.

    Domanda – Cioè non è che essere medico per forza significa sapere tutto.

    Domanda – Ok, tu sei curioso, sei andato un po’ oltre, altrimenti saresti forseuna delle persone che consiglierebbe di non farlo, giusto?

    Domanda – Differenza tra Vitamina C e Vitamina C DSM?

    Domanda – Guglielmo Serafini. Insufficienza Renale è controindicata. Anche in malattie acute? Tipo Polmonite?

    Domanda – Anna Pasquali. Se inizio un percorso terapeutico con alte dosi di Vitamina C e, per qualsiasi motivo in futuro, dovessi interromperlo, rischierei la carenza grave? L’avitaminosi? Ho letto, da qualche parte, che questo rischio potrebbe esistere cioè che l’organismo, pur avendo grandi benefici, potrebbe assuefarsi a questa integrazione al punto di non poterne più fare a meno?

    Domanda – Vitamina C e Tumori. Esistono delle evidenze scientifiche o no?

    E che cosa significa? La Catalasi è l’enzima che scinde l’acqua ossigenata. L’acqua ossigenata quando entra nella cellula tumorale, siccome ha poca Catalasi, distrugge la cellula tumorale cioè diventa Cito-Tossica, tossica per la cellula tumorale. Nella cellula normale, dove c’è, invece, tantissima Catalasi, non c’è nessun problema, per cui non gli fa assolutamente nulla perché la Catalasi inattiva l’acqua ossigenata che, invece, è un composto tossico per la cellula.

    che è stata provata anche in altri studi, anche insieme alla Chemioterapia.

    Domanda – Vitamina C e Chemioterapia. E’vero che non si deve fare insieme e perché?

    Domanda – E’ indicato usarla mentre si esegue – visto che sei anche un esperto del Protocollo Coimbra – utilizzarla in contemporanea col Protocollo Coimbra ad alte dosi di Vitamina D?

    Vitamina C insieme ad alte dosi di Vitamina D perché le alte dosi di Vitamina D diciamo provocano un sovraccarico della funzione renale e la Vitamina C idem dal momento che è una escrezione renale. Però sul concetto di alte dosi c’è molto da discutere. Alcuni dicono che non si può dare più di 1 grammo. Questa è una fesseria. Secondo me si possono dare tranquillamente alcuni grammi al giorno senza problemi di sovraccaricare la funzione renale. 3 o 4 gr. tranquillamente e, in più, non c’è il pericolo di Calcoli Renali a questo dosaggio.

    Glutatione che non soltanto è un chelante dei metalli pesanti ma partecipa alla rigenerazione della Vitamina C quindi è importante anche per questo. Acido Alfa Lipoico chela i metalli pesanti ma interviene insieme alla Vitamina C anzi ci sono degli studi tra l’altro con Acido Alfa Lipoico e la Vitamina C ad alte dosi in alcune patologie tumorali con ottimi risultati soltanto che è un Acido Alfa Lipoico per via endovenosa cosa che in Italia non si trova.

    Domanda – Con Anemia Sideropenica si può integrare? Va in contrasto con Vitamina D e K2?

    perché senza la Vitamina C non si formano le fibre del collagene, non si forma la matrice dell’osso sulla quale poi si depositano i vari sali, di calcio, di fosforo e così via. Nell’anemia certamente è molto utile integrarla.

    Domanda – Melania Testa. Siccome ho la renella, prendere alti dosi di vitamina C potrebbe con il tempo causare la comparsa di calcoli?

    Domanda – Dove si trova la Vitamina B6, in quali alimenti?

    Domanda – Ci sono degli alimenti ricchi di Vitamina B6?

    Domanda – Mariangela Talamo. Potrebbe dare problemi con un piccolo adenoma surrenale? La sua tolleranza sono 4 grammi.

    Domanda – Sono molti i centri abilitati o, comunque, dove fanno Vitamina C in vena?

    Domanda – Vitamina C e Pemfigo?


    Dead by Medicine di Gary Null at al.
    Morte per medicina

     

    Un Articolo uscito su Life Extention traccia la situazione della Sanità americana nei suoi difetti e lo riportiamo qui perché si verifica con dati probabilmente simili anche in Europa ed a seguire in Italia. Fra gli autori anche una ricercatrice italiana, la dr.ssa Debora Rasio.

    Death by medicine – Morte per medicina

    (Appendice)Edizione: marzo 2004

    Revisionato scientificamente da: Dr. Gary Gonzalez , MD, gennaio 2021.

    C’è qualcosa di sbagliato quando le agenzie di regolamentazione mentono sul fatto che le vitamine siano pericolose, ma ignorano le statistiche pubblicate che mostrano che la medicina approvata dal governo è il vero pericolo.

    Fino ad ora, Life Extension poteva citare solo statistiche isolate per sostenere la propria tesi sui pericoli della medicina convenzionale. Nessuno aveva mai analizzato e combinato TUTTA la letteratura pubblicata che trattava di lesioni e decessi causati dalla medicina protetta dal governo. Ora è cambiato.

    Questo rapporto completamente referenziato mostra che

    Abbiamo inserito questo articolo sul nostro sito web per commemorare il fallimento del sistema medico americano. Esponendo queste statistiche raccapriccianti nei minimi dettagli, forniamo una base per professionisti medici competenti e compassionevoli per riconoscere le inadeguatezze del sistema odierno e almeno tentare di istituire riforme significative.

    La medicina naturale è sotto assedio, poiché i lobbisti delle compagnie farmaceutiche esortano i legislatori a privare gli americani dei benefici degli integratori alimentari. I gruppi di facciata delle compagnie farmaceutiche hanno lanciato campagne mediatiche diffamatorie per screditare il valore di stili di vita sani. La FDA continua a interferire con coloro che offrono prodotti naturali che competono con i farmaci da prescrizione.

    stanno fuorviando il pubblico. Oltre 700.000 americani muoiono ogni anno per mano della medicina autorizzata dal governo, mentre la FDA e altre agenzie governative fingono di proteggere il pubblico molestando coloro che offrono alternative sicure.

    Una revisione definitiva delle riviste mediche peer-reviewed e delle statistiche sulla salute del governo mostra che la medicina americana causa spesso più danni che benefici.

    Tabella 1: Mortalità annuale stimata e costo economico dell’intervento medico

    Condizione Deceduti Costo Autore
    Reazioni avverse ai farmaci 106.000 $ 12 miliardi Lazarou (1) , Suh (49)
    Errore medico 98.000 $ 2 miliardi IOM (6)
    Piaghe da decubito 115.000 55 miliardi di dollari Xakellis (7) , Barczak (8)
    Infezione 88.000 $ 5 miliardi Weinstein (9) , MMWR (10)
    Malnutrizione 108.800 ———– Coalizione infermieri (11)
    Pazienti ambulatoriali 199.000 77 miliardi di dollari Starfield (12) , Weingart (112)
    Procedure non necessarie 37.136 $ 122 miliardi HCUP (3,13)
    Relativo alla chirurgia 32.000 $ 9 miliardi AHRQ (85)
    Totale 783.936 $ 282 miliardi

    Condizione Deceduti Costo Autore
    Errore ADR / med 420.000 $ 200 miliardi Leape (14)
    Piaghe da decubito 115.000 55 miliardi di dollari Xakellis (7) , Barczak (8)
    Infezione 88.000 $ 5 miliardi Weinstein (9) , MMWR (10)
    Malnutrizione 108.800 ———– Coalizione infermieri (11)
    Pazienti ambulatoriali 199.000 77 miliardi di dollari Starfield (12) , Weingart (112)
    Procedure non necessarie 37.136 $ 122 miliardi HCUP (3,13)
    Relativo alla chirurgia 32.000 $ 9 miliardi AHRQ (85)
    Totale 999.936

     

    Su 16,4 milioni di persone, una probabilità del 2,1% (che colpisce 186.000) di una grave reazione avversa al farmaco (1)

  • (9)
  • In 16,4 milioni di persone, una probabilità del 4-36% (che colpisce 1,78 milioni) di avere una lesione iatrogena (errore medico e reazioni avverse ai farmaci). (16)
  • In 16,4 milioni di persone, una probabilità del 17% (che colpisce 1,3 milioni) di un errore di procedura. (40)
  • Queste statistiche rappresentano un arco di tempo di un anno. Lavorando con i dati più conservatori delle nostre statistiche, proiettiamo i seguenti tassi di mortalità a 10 anni.

     

    Tabella 3: Tassi di morte stimati a 10 anni da intervento medico

    Condizione

    Morti 10 anni dopo l’intervento medico

    Autore
    Reazione avversa al farmaco 1,06 milioni (1)
    Errore medico 0,98 milioni (6)
    Piaghe da decubito 1,15 milioni (7,8)
    Infezione nosocomiale 0,88 milioni (9,10)
    Malnutrizione 1,09 milioni (11)
    Pazienti ambulatoriali 1,99 milioni (12, 112)
    Procedure non necessarie 371.360 (3,13)
    Relativo alla chirurgia 320.000 (85)
    Totale 7,841,360

    Il nostro totale stimato in 10 anni di 7,8 milioni di morti iatrogene è più di tutte le vittime di tutte le guerre combattute dagli Stati Uniti nel corso della loro intera storia.

    Anche le nostre cifre previste per eventi medici non necessari che si verificano in un periodo di 10 anni sono drammatiche.

    Tabella 4: Eventi medici non necessari stimati a 10 anni

    Eventi non necessari Numero di 10 anni Eventi iatrogeni
    Ricovero in ospedale 89 milioni (4) 17 milioni
    Procedure 75 milioni (3) 15 milioni
    Totale 164 milioni

    Queste cifre mostrano che circa 164 milioni di persone, più della metà della popolazione totale degli Stati Uniti, ricevono cure mediche non necessarie nel corso di un decennio.

    INTRODUZIONE

    La medicina americana funziona?

    La spesa sanitaria degli Stati Uniti ha raggiunto 1,6 trilioni di dollari nel 2003, rappresentando il 14% del prodotto nazionale lordo della nazione. (15) Considerando questa enorme spesa, dovremmo avere la migliore medicina del mondo. Dovremmo prevenire e far regredire le malattie e fare il minimo danno. Una revisione attenta e oggettiva, tuttavia, mostra che stiamo facendo il contrario. A causa del contesto straordinariamente ristretto e guidato dalla tecnologia in cui la medicina contemporanea esamina la condizione umana, ci manca completamente il quadro più ampio.

    La medicina non prende in considerazione i seguenti aspetti di importanza critica di un organismo umano sano:

    1. esposizione a decine di migliaia di tossine ambientali.

    Sottostima degli eventi iatrogeni

    Vengono segnalati solo il 5% e non più del 20% degli atti iatrogeni. (16,24,25,33,34) Ciò implica che se gli errori medici fossero riportati in modo completo e accurato, avremmo un numero annuale di morti iatrogene molto più alto di 783.936. Nel 1994, Leape ha detto che la sua cifra di 180.000 errori medici che provocano la morte ogni anno era equivalente a tre incidenti di jumbo-jet ogni due giorni. (16)
    La nostra cifra notevolmente più alta equivale a sei jumbo jet che cadono dal cielo ogni giorno.

    Quello che dobbiamo dedurre da questo rapporto è che la medicina ha bisogno di una riforma completa e totale, dal curriculum nelle scuole di medicina alla protezione dei pazienti da interventi medici eccessivi. È ovvio che non possiamo cambiare nulla se non siamo onesti su ciò che deve essere cambiato. Questo rapporto mostra semplicemente il grado in cui è richiesto il cambiamento.

    . (17) Gli autori dello studio temevano che tale rappresentazione potesse causare potenziali conflitti di interesse. Un comunicato stampa del Dr. Erik Campbell, l’autore principale, ha affermato:

    Etica medica e conflitto di interessi nella medicina scientifica

    Angell ha affermato che i crescenti conflitti di interesse stanno contaminando la scienza e ha chiesto maggiori restrizioni alla proprietà delle azioni farmaceutiche e altri incentivi finanziari per i ricercatori: (20)

    Cynthia Crossen, una collaboratrice del Wall Street Journal, nel 1996 ha pubblicato Tainted Truth : The Manipulation of Fact in America , un libro sulla pratica diffusa di mentire con le statistiche. (22) Commentando lo stato della ricerca scientifica, ha scritto:

    IL PRIMO STUDIO IATROGENICO

    pubblicato nel 1991, (16a) che ha rilevato un tasso di lesioni iatrogene del 4% per i pazienti, con un tasso di mortalità del 14%, nel 1984 nello Stato di New York. Dai 98.609 pazienti feriti e dal tasso di mortalità del 14%, ha stimato che in tutti gli Stati Uniti 180.000 persone muoiono ogni anno in parte a causa di lesioni iatrogene.

    Il motivo per cui Leape ha scelto di utilizzare la cifra molto più bassa del 4% di infortuni per la sua analisi rimane in discussione. Utilizzando invece la media dei tassi trovati nei tre studi che cita (36%, 20% e 4%) avrebbe prodotto un tasso di errore medico del 20%. Il numero di morti iatrogene utilizzando un tasso medio di lesioni e il suo tasso di mortalità del 14% sarebbe 1.189.576.

    In primo luogo, ha scoperto che ogni paziente aveva una media di 178 “attività” (interazioni personale / procedura / medico) al giorno, di cui 1,7 errori, il che significa un tasso di fallimento dell’1%.
    Questo può non sembrare molto, ma Leape ha citato gli standard del settore che mostrano che

    • e nel settore bancario, un tasso di fallimento dello 0,1% significherebbe 32.000 assegni bancari detratti dal conto bancario sbagliato.

    ma gli errori continuano a salire.

    Nel 1995, un rapporto JAMA osservava:

    • più di 100 milioni di americani sono stati colpiti direttamente o indirettamente da un errore medico.
    • Il 42% è stato colpito direttamente
    • In questa conferenza stampa, Leape ha aggiornato le sue statistiche del 1994, osservando che a partire dal 1997, gli errori medici nelle strutture ospedaliere di degenza a livello nazionale potevano arrivare fino a 3 milioni e potevano costare fino a $ 200 miliardi. Leape ha utilizzato un tasso di mortalità del 14% per determinare un tasso di mortalità per errore medico di 180.000 nel 1994. (16) Nel 1997, utilizzando il numero base di Leape di 3 milioni di errori, il tasso di mortalità annuale poteva arrivare fino a 420.000 per i soli pazienti ospedalizzati.

      VIENE SEGNALATA SOLO UNA FRAZIONE DI ERRORI MEDICI

      solo 1 su 20 effetti collaterali viene segnalato agli amministratori ospedalieri o alla FDA. (31, 31a)

      SUGGERIMENTI PUBBLICI SULLA IATROGENESI

      (36) (Dopo ogni misura è riportata la percentuale di intervistati che ha classificato la misura come “molto efficace”.)

      • dare ai medici più tempo da trascorrere con i pazienti (78%)
      • richiedere agli ospedali di sviluppare sistemi per evitare errori medici (74%)
      • migliore formazione degli operatori sanitari (73%)
      • utilizzando solo medici appositamente formati in medicina di terapia intensiva su unità di terapia intensiva (73%)
      • aumentare il numero di infermieri ospedalieri (69%)

      IATROGENESI DEL FARMACO

      (1) . Ma l’errore umano può peggiorare la situazione.

      Errori terapeutici

      (37)

      Uno studio del 2002 mostra che il 20% dei farmaci ospedalieri per i pazienti presentava errori di dosaggio. Quasi il 40% di questi errori è stato considerato potenzialmente dannoso per il paziente. In un tipico ospedale con 300 pazienti, il numero di errori al giorno era 40(38)

      (39)

      Reazioni avverse recenti ai farmaci

      (40)

      (42) 

      William Tierney, che ha redatto un editoriale sul New England Journalstudio, ha detto

      I farmaci con il peggior record di effetti collaterali erano

      • gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI),
      • i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
      • e i bloccanti dei canali del calcio. 

      Medicare i nostri sentimenti

      JAMA , “il Ritalin si comporta in modo molto simile alla cocaina”. (43) La commercializzazione odierna di farmaci che modificano l’umore come Prozac e Zoloft ® li rende non solo socialmente accettabili, ma quasi una necessità nel mondo stressante di oggi.

      Diagnosi televisiva

      Per raggiungere il più ampio pubblico possibile, le aziende farmaceutiche non si rivolgono più solo ai medici con la loro commercializzazione di antidepressivi. Nel 1995, le aziende farmaceutiche avevano triplicato la quantità di denaro assegnata alla pubblicità diretta dei farmaci da prescrizione ai consumatori. La maggior parte di questo denaro viene speso in annunci televisivi seducenti. Dal 1996 al 2000, la spesa è passata da 791 milioni di dollari a quasi 2,5 miliardi di dollari. (44) Questi $ 2,5 miliardi rappresentano solo il 15% del budget totale per la pubblicità farmaceutica. Mentre le case farmaceutiche sostengono che la pubblicità diretta al consumatore sia educativa, il dottor Sidney M. Wolfe del Public Citizen Health Research Group di Washington, DC, sostiene che il pubblico spesso è male informato su questi annunci. (45)

      (46)

      Come sappiamo che i farmaci sono sicuri?

      (47)

      (48)

      Le principali cause di reazioni avverse ai farmaci sono

      • gli antibiotici (17%) ,
      • i farmaci cardiovascolari (17%) ,
      • la chemioterapia (15%) 
      • gli analgesici
      • gli agenti antinfiammatori (15%). (49)

      Iatrogenesi di farmaci specifici: antibiotici

      Campylobacter jejuni , un organismo che causa 2,4 milioni di casi di malattia ogni anno. Il cinquantaquattro percento di questi organismi è resistente ad almeno un agente antimicrobico anti-campylobacter.

      Streptococcus pneumoniae , Staplococcus aureus ed entercocci , solo per citarne alcuni.

      (52)

      (53) Nonostante queste riduzioni, i dati indicano che in media ogni bambino in America riceve ogni anno 1,22 prescrizioni di antibiotici.

      (54) Un antibiotico prescritto nel 73% dei casi di mal di gola invece del 10% raccomandato ha portato a un totale di 4,2 milioni di prescrizioni di antibiotici non necessarie dal 1989 al 1999.

      Il problema con gli antibiotici

      da nessuna parte nelle sue pubblicazioni c’è alcun riferimento al ruolo dei nutraceutici nel potenziamento del sistema immunitario, né alle migliaia di articoli di riviste che supportano questo approccio. Questa visione a tunnel e il rifiuto di raccomandare le alternative disponibili non farmacologiche è un peccato quando il CDC sta cercando disperatamente di frenare l’uso eccessivo di antibiotici.

      Le droghe inquinano il nostro approvvigionamento idrico

      Iatrogenesi di farmaci specifici: FANS

      Non sono solo gli Stati Uniti ad essere afflitti dalla iatrogenesi. Un sondaggio condotto su oltre 1.000 medici generici francesi (GP) ha testato le loro conoscenze e pratiche farmacologiche di base nella prescrizione di FANS, che si collocano al primo posto tra i farmaci comunemente prescritti per reazioni avverse gravi. I risultati dello studio suggeriscono che i medici di base non hanno una conoscenza adeguata di questi farmaci e non sono in grado di gestire efficacemente le reazioni avverse. (68)

      Iatrogenesi di farmaci specifici: chemioterapia antitumorale

      Sfortunatamente, non esiste alcuno studio di follow-up completo come quello del Dr. Abel per indicare se ci sono stati miglioramenti nelle statistiche di sopravvivenza al cancro dal 1989. In effetti, la ricerca dovrebbe essere condotta per determinare se la chemioterapia stessa sia invece responsabile di tumori secondari di progressione della malattia originale. Continuiamo a chiederci perché non vengono utilizzati trattamenti contro il cancro alternativi ben studiati.

      Le aziende farmaceutiche multate

      PROCEDURE CHIRURGICHE NON NECESSARIE

      Nel 1974 furono eseguiti 2,4 milioni di interventi chirurgici non necessari, provocando 11.900 decessi per un costo di 3,9 miliardi di dollari. (73,74) Nel 2001, sono state eseguite 7,5 milioni di procedure chirurgiche non necessarie, provocando 37.136 decessi per un costo di 122 miliardi di dollari (utilizzando i dollari del 1974). (3)

      taglio cesareo,

    • tonsillectomia,
    • appendicectomia,
    • isterectomia,
    • protesi mammarie
    • protesi mammarie elettive (74)

    non sono necessarie.

    Nel 1974, il Comitato del Congresso per il commercio interstatale e estero tenne udienze su interventi chirurgici non necessari. Ha rilevato che il 17,6% delle raccomandazioni per la chirurgia non è stato confermato da un secondo parere. La sottocommissione della Camera per la supervisione e le indagini ha estrapolato queste cifre e ha stimato che, su base nazionale, ci sono stati 2,4 milioni di interventi chirurgici non necessari eseguiti ogni anno, con conseguente 11.900 decessi per un costo annuale di $ 3,9 miliardi. (73)

    non necessari si avvicina a 44.000, per un costo fino a $ 484 milioni. (75)

    Secondo i dati del National Center for Health Statistics per il periodo 1979-1984, il numero totale di procedure chirurgiche è aumentato del 9% mentre il numero di chirurghi è cresciuto del 20%. Lo studio rileva che il forte aumento del numero di chirurghi non è stato accompagnato da un parallelo aumento del numero di interventi chirurgici eseguiti e ha espresso preoccupazione per un eccesso di chirurghi per gestire il carico di lavoro chirurgico. (78)

    complicanze iatrogene da intervento chirurgico è lungo quanto l’elenco delle procedure stesse. Uno studio ha esaminato i cateteri che sono stati inseriti per fornire anestetico nello spazio epidurale attorno ai nervi spinali per il taglio cesareo inferiore, la chirurgia addominale o la chirurgia della prostata. In alcuni casi, la tecnica non sterile durante l’inserimento del catetere ha provocato gravi infezioni, portando anche alla paralisi degli arti. (80)

    In una revisione della letteratura, gli autori hanno riscontrato

    “un tasso significativo di sovrautilizzo di angiografia coronarica, chirurgia coronarica, inserimento di pacemaker cardiaci, endoscopie del tratto gastrointestinale superiore, endoarterectomia carotidea, chirurgia alla schiena e procedure per alleviare il dolore”. (81)

    Uno studio JAMA del 1987 ha rilevato i seguenti livelli significativi di chirurgia inappropriata:

    • il 17% delle procedure di angiografia coronarica,
    • il 32% delle procedure di endoarterectomia carotidea
    • 17% delle procedure di endoscopia del tratto gastrointestinale superiore. (82)

    Sulla base delle statistiche del progetto HCUP (Healthcare Cost and Utilization) fornite dal governo per il 2001, sono state eseguite 697.675 endoscopie gastrointestinali superiori (di solito comportanti biopsia), così come 142.401 endoarterectomie e 719.949 angiografie coronariche. (13) Estrapolazione del JAMAi tassi di chirurgia inappropriata dello studio fino al 2001 producono

    • 118.604 procedure endoscopiche non necessarie,
    • 45.568 endoarteriectomie non necessarie
    • 122.391 angiografie coronariche non necessarie.

    Queste sono tutte forme di iatrogenesi medica.

    PROCEDURE MEDICHE E CHIRURGICHE

    UNO SGUARDO ONESTO ALL’ASSISTENZA SANITARIA USA

    Solo il 10-20% di tutte le procedure attualmente utilizzate nella pratica medica si sono dimostrate efficaci da studi controllati.” (83)

    ERRORI CHIRURGICI FINALMENTE SEGNALATI

    RAGGI X NON NECESSARI

    A quei tempi, era pratica comune radiografare le donne incinte per misurare le loro pelvi e fare una diagnosi di gemelli. Infine, uno studio su 700.000 bambini nati tra il 1947 e il 1964 in 37 principali ospedali per la maternità ha confrontato i figli di madri che avevano ricevuto radiografie pelviche durante la gravidanza con quelli di madri che non lo avevano fatto. Ha scoperto che la mortalità per cancro era del 40% più alta tra i bambini le cui madri erano state radiografate. (88)

    contribuisce al 75% dei nuovi tumori.

    il dottor Gofman osserva che il cancro al seno è la principale causa di morte tra le donne americane di età compresa tra i 44 ei 55 anni. Poiché il tessuto mammario è altamente sensibile alle radiazioni, le mammografie possono causare il cancro. Il pericolo può essere aggravato da altri fattori tra cui il trucco genetico di una donna, una malattia mammaria benigna preesistente, la menopausa artificiale, l’obesità e lo squilibrio ormonale. (91)

    OSPEDALIZZAZIONE NON NECESSARIA

    Quasi 9 milioni (8.925.033) di persone sono state ricoverate inutilmente nel 2001. (4) In uno studio sul ricovero inadeguato, due medici hanno esaminato 1.132 cartelle cliniche. Hanno concluso che il 23% di tutti i ricoveri erano inappropriati e un ulteriore 17% avrebbe potuto essere gestito in ambulatori.

    Il trentaquattro per cento di tutti i giorni di ospedale è stato ritenuto inappropriato e avrebbe potuto essere evitato. (93) Il tasso di ricoveri ospedalieri inappropriati nel 1990 era del 23,5%. (94) Nel 1999, anche un altro studio ha rilevato un tasso di ricoveri inappropriato del 24%, indicando un andamento coerente dal 1986 al 1999. (95) Il database HCUP indica che il numero totale di dimissioni di pazienti dagli ospedali statunitensi nel 2001 era 37.187.641, ( 13)il che significa che quasi 9 milioni di persone sono state esposte a interventi medici non necessari negli ospedali e quindi rappresentano quasi 9 milioni di potenziali episodi iatrogeni. (4)

    Ogni anno vengono eseguite migliaia di mastectomie profilattiche.

  • Alle donne vengono prescritti farmaci più frequentemente degli uomini.
  • Alle donne vengono somministrati potenti farmaci per la prevenzione delle malattie, che si traduce nella sostituzione della malattia a causa degli effetti collaterali.
  • La terapia ormonale sostitutiva sintetica (TOS) non previene le malattie cardiache o la demenza, ma aumenta il rischio di cancro al seno, malattie cardiache, ictus e attacchi di cistifellea. (100)
  • Taglio cesareo

    NAI ABBASTANZA STUDI

    REAZIONI AVVERSE AL FARMACO

    Piaghe da decubito

    che una morte prematura, negando cure adeguate, merita di essere conteggiata. È solo dopo aver contato queste morti inutili che possiamo quindi rivolgere la nostra attenzione alla risoluzione del problema.

    MALNUTRIZIONE NELLE CASE DI CURA

    Il General Accounting Office (GAO) , un ramo investigativo speciale del Congresso, ha citato il 20% delle 17.000 case di cura della nazione per violazioni tra luglio 2000 e gennaio 2002. Molte violazioni hanno comportato gravi lesioni fisiche e morte. (111)

    Un rapporto della Coalition for Nursing Home Reform afferma che almeno un terzo degli 1,6 milioni di residenti in case di cura della nazione può soffrire di malnutrizione e disidratazione, che accelera la loro morte. Il rapporto richiede personale infermieristico adeguato per aiutare a nutrire i pazienti che non sono in grado di gestire da soli un vassoio alimentare. (11) È difficile stabilire un tasso di mortalità tra malnutrizione e disidratazione. Il rapporto della Coalizione afferma che i residenti malnutriti, rispetto ai residenti delle case di cura ospedalizzate ben nutrite, hanno un aumento di cinque volte della mortalità quando vengono ricoverati in ospedale. Moltiplicando un terzo di 1,6 milioni di residenti in case di cura malnutriti per un tasso di mortalità del 20% (8,14) provoca 108.800 morti premature dovute alla malnutrizione nelle case di cura.

    Infezioni nosocomiali

    Il tasso di infezioni nosocomiali per 1.000 pazienti al giorno è passato da 7,2 nel 1975 a 9,8 nel 1995, un aumento del 36% in 20 anni. Rapporti da oltre 270 ospedali statunitensi hanno mostrato che il tasso di infezione nosocomiale stesso era rimasto stabile negli ultimi 20 anni, con circa 5-6 infezioni contratte in ospedale che si sono verificate ogni 100 ricoveri, un tasso del 5-6%. Tuttavia, a causa di degenze ospedaliere progressivamente più brevi e del numero crescente di ricoveri, il numero di infezioni è aumentato. Si stima che nel 1995 le infezioni nosocomiali siano costate 4,5 miliardi di dollari e abbiano contribuito a più di 88.000 decessi, ovvero un decesso ogni 6 minuti. (9)

    Iatrogenesi ambulatoriale

    , che può creare un “effetto a cascata” che porta a ulteriori cure. Chiede l’uso di codici ICD (International Classification of Diseases) che hanno designazioni come “Farmaci, sostanze medicinali e biologiche che causano effetti avversi nell’uso terapeutico” e “Complicazioni dell’assistenza medica e chirurgica” per aiutare i medici a quantificare e riconoscere l’entità del problema dell’errore medico. Starfield osserva che molti decessi attribuibili a errori medici oggi probabilmente saranno codificati per indicare qualche altra causa di morte. Conclude che sullo sfondo della nostra pagella di cattiva salute rispetto ad altri paesi occidentalizzati,

    116 milioni di visite mediche extra

  • 77 milioni di prescrizioni extra riempite
  • 17 milioni di visite al pronto soccorso
  • 8 milioni di ricoveri
  • 3 milioni di ammissioni a lungo termine
  • 199.000 decessi aggiuntivi
  • $ 77 miliardi di costi aggiuntivi (112)
  • Interventi chirurgici non necessari
  • Mentre circa 12.000 decessi si verificano ogni anno a causa di interventi chirurgici non necessari, i risultati dei pochi studi che hanno misurato interventi chirurgici non necessari indicano direttamente che per alcune operazioni altamente controverse, la percentuale di interventi chirurgici ingiustificati potrebbe raggiungere il 30%. (74)

    ERRORI MEDICI: UNA QUESTIONE GLOBALE

    Un sondaggio in cinque paesi pubblicato sul Journal of Health Affairs ha rilevato che il 18-28% delle persone che si sono ammalate di recente aveva sofferto di un errore medico o farmacologico nei due anni precedenti. Lo studio ha esaminato 750 adulti malati di recente. La ripartizione per paese ha mostrato che le percentuali di coloro che hanno subito un errore medico o farmacologico erano del 18% in Gran Bretagna, 23% in Australia e Nuova Zelanda, 25% in Canada e 28% negli Stati Uniti. (113)

    ASSICURAZIONE SANITARIA

    Confinamento DEI NOSTRI ANZIANI

    In America, circa 1,6 milioni di anziani sono confinati in case di cura. Entro il 2050, quel numero potrebbe essere 6,6 milioni. (11.116)
    Il 20% di tutti i decessi per tutte le cause si verifica nelle case di cura. (117)

    Oltre il 30% delle case di cura statunitensi sono state citate per abusi, per un totale di oltre 9.000 violazioni.
    Il 10% delle case di cura ha subito violazioni che hanno causato danni fisici effettivi ai residenti o peggio.
    Oltre il 40% (3.800) delle violazioni di abuso ha seguito la presentazione di una denuncia formale, di solito da parte di familiari interessati.
    Sono state riscontrate molte violazioni di abusi verbali.

    Occasioni di abuso sessuale.

    Overmedicating Seniors (Troppe medicine per gli anziani)

    Le attuali raccomandazioni AARP per la dieta e la nutrizione presumono che gli anziani ricevano tutta la nutrizione di cui hanno bisogno in una dieta media. Al massimo, AARP suggerisce di aggiungere calcio extra e un integratore multivitaminico e minerale. (143)

    Gli autori hanno concluso che i pazienti più anziani e le minoranze avevano maggiori probabilità di non curare il dolore. (144)

    COSA RIMANE DA SCOPRIRE

    La nostra ricerca in corso continuerà a quantificare la morbilità, la mortalità e la perdita finanziaria dovute a:

    • Esposizioni ai raggi X (mammografia, fluoroscopia, scansioni TC).
    • Uso eccessivo di antibiotici per tutte le condizioni.
    • Farmaci cancerogeni (terapia ormonale sostitutiva, * farmaci immunosoppressori e farmaci da prescrizione).
    • Chemioterapia contro il cancro (70)
    • Chirurgia e chirurgia non necessaria (taglio cesareo, mastectomia radicale, mastectomia preventiva, isterectomia radicale, prostatectomia, colecistectomia, chirurgia estetica, artroscopia, ecc.).
    • Procedure mediche e terapie screditate.
    • Terapie mediche non provate.
    • Chirurgia ambulatoriale.
    • Medici stessi.

    e donne che assumono estrogeni sintetici combinati con progesterone sintetico hanno una maggiore incidenza di cancro ovarico, cancro al seno, ictus e malattie cardiache, con poche prove di riduzione dell’osteoporosi o prevenzione della demenza. I ricercatori WHI, che di solito non formulano mai raccomandazioni se non per suggerire ulteriori studi, hanno consigliato ai medici di essere molto cauti nel prescrivere la terapia ormonale sostitutiva ai loro pazienti. (100.146-150)

    Non siamo stati in grado di trovare statistiche su cancro al seno, ictus, cancro uterino o malattie cardiache causate dalla terapia ormonale sostitutiva utilizzata dalle donne americane. Poiché la popolazione degli Stati Uniti è circa sei volte quella del Regno Unito, è possibile che 120.000 casi di mammella il cancro è stato causato dalla terapia ormonale sostitutiva negli ultimi dieci anni.

    UFFICIO DI VALUTAZIONE TECNOLOGICA (OTA)

    Tecnologia sanitaria e sua valutazione in otto paesi, 1995.


    Il tasso di mortalità infantile negli Stati Uniti del 1990 negli Stati Uniti era del 9,2 per 1.000 nati vivi, nella metà inferiore della distribuzione tra tutti i paesi sviluppati.

    • Lo stato di salute è correlato allo stato socioeconomico.
    • Il governo federale non fa una pianificazione centrale, sebbene sia il principale acquirente di assistenza sanitaria per le persone anziane e alcune persone povere.
    • Gli americani sono meno soddisfatti del loro sistema sanitario rispetto alle persone in altri paesi sviluppati.
    • Ospedali

      Nel 1990, gli Stati Uniti avevano 5.480 ospedali per acuti, 880 ospedali specializzati (psichiatrici, cure a lungo termine e riabilitazione) e 340 ospedali federali (militari, veterani e nativi americani) o 2,7 ospedali per 100.000 abitanti.
      Nel 1990, la durata media del soggiorno per 33 milioni di ricoveri era di 9,2 giorni. Il tasso di occupazione dei letti era del 66%. La durata del soggiorno è stata più breve e le tariffe di ammissione inferiori rispetto ad altri paesi.
      Nel 1991, la spesa sanitaria gestita dal governo ammontava a 81 miliardi di dollari.
      La spesa sanitaria totale degli Stati Uniti è salita a 752 miliardi di dollari nel 1991 da 70 miliardi di dollari nel 1950. La spesa pro capite è quintuplicata.



      Ricerca e sviluppo relativi alla salute

      Gli Stati Uniti spendono più di qualsiasi altro paese in ricerca e sviluppo in ambito sanitario.
      La spesa totale degli Stati Uniti in ricerca e sviluppo è aumentata del 50% dal 1983 al 1992.
      NIH riceve circa la metà dei finanziamenti del governo statunitense per la ricerca e lo sviluppo.
      NIH ha speso di più per la ricerca di base ($ 4,1 miliardi nel 1989) che per gli studi clinici di trattamenti medici sugli esseri umani ($ 519 milioni nel 1989).

      Nel 1990, il NIH aveva appena iniziato a fare meta-analisi e analisi di costo-efficacia.

      Industrie farmaceutiche e dei dispositivi medici


      Le spese di marketing totali nel 1990 superavano i 5 miliardi di dollari.
      Molti prodotti non forniscono alcun vantaggio rispetto ai prodotti esistenti.
      I consumatori di servizi sanitari pubblici e privati ​​acquistano questi prodotti.
      Controllo della tecnologia sanitaria

      La FDA non considera i costi della terapia.
      La FDA non confronta un prodotto con i prodotti attualmente commercializzati
      La FDA non considera alternative non farmacologiche per un dato problema clinico.
      Tali farmaci dovrebbero essere soggetti a maggiori requisiti di sorveglianza post-marketing. Nel 1995 queste disposizioni non erano ancora entrate in vigore.
      Molti sostengono che la riduzione dei test di pre-approvazione dei farmaci apre la possibilità di tossicità significative non scoperte.

      Valutazione della tecnologia sanitaria

      Nel 1978, il Congresso creò il National Center for Health Care Technology (NCHCT) per fornire consulenza a Medicare e Medicaid.
      Con un budget annuale di 4 milioni di dollari, NCHCT ha pubblicato tre ampie valutazioni di tecnologie ad alta priorità e ha formulato circa 75 raccomandazioni sulla copertura a Medicare.

      Esempi di mancanza di una corretta gestione dell’assistenza sanitaria

      Trattamenti per la malattia coronarica


      Entrambe le procedure aumentano di numero ogni anno man mano che la popolazione dei pazienti cresce e si ammala.

      Tomografia computerizzata (TC)

      Sono disponibili poche informazioni su come le scansioni TC migliorano o influenzano i risultati dei pazienti
      In alcune istituzioni, fino al 90% delle scansioni eseguite era negativo.
      Risonanza magnetica per immagini (MRI)

      Una revisione definitiva pubblicata nel 1994 ha rilevato meno di 30 studi su 5.000 che erano confronti prospettici di accuratezza diagnostica o scelta terapeutica.

      Chirurgia laparoscopica


      Il tasso di mortalità per gli interventi chirurgici alla cistifellea non è diminuito a causa del rischio inferiore perché ne sono stati eseguiti molti di più.
      Quando gli studi sono stati finalmente condotti sui casi completati, i risultati hanno mostrato che la colecistectomia laparoscopica era associata a una ridotta durata del ricovero, diminuzione del dolore e un periodo più breve di attività limitata. Ma i tassi di dotto biliare e di lesioni dei vasi principali sono aumentati ed è stato suggerito che questi tassi fossero peggiori per le persone con colecistite acuta. Non sono stati effettuati studi clinici per chiarire questo problema.
      La domanda dei pazienti, alimentata da una notevole attenzione dei media, è stata una forza importante nel promuovere la rapida adozione di queste procedure.
      Il principale produttore di apparecchiature laparoscopiche ha prodotto il video che ha introdotto la procedura nel 1989.
      Mortalità infantile

      Nel 1990, gli Stati Uniti si sono classificati al 24 ° posto nella mortalità infantile di 38 paesi sviluppati con un tasso di 9,2 morti ogni 1.000 nati vivi.
      La mortalità infantile nera negli Stati Uniti è del 18,6 per 1.000 nati vivi, rispetto a 8,8 per i bianchi.

      Screening per il cancro al seno

      Lo screening mammografico nelle donne sotto i 50 anni è sempre stato oggetto di dibattito.
      Nel 1992, il Canadian National Breast Cancer Study su 50.000 donne ha dimostrato che la mammografia non ha avuto alcun effetto sulla mortalità per le donne di età compresa tra 40 e 50 anni.
      Il National Cancer Institute (NCI) ha rifiutato di modificare le sue raccomandazioni sulla mammografia.

      Sommario

      Riferimenti

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      49. OMS: la chemioterapia è un agente cancerogeno

        discutibile scelta di attribuire i costi di due farmaci anti-tumorali direttamente al paziente e non più alla sanità pubblica, per un costo di circa 3 mila euro a settimana.

        A questo punto i cittadini cominciano a chiedere maggiori risposte alla comunità scientifica che il più delle volte appare spaccata al suo interno e ricca di contraddizioni come quella relativa alle posizioni dell’OMS sull’uso dei farmaci chemioterapici.

        Il paradosso della nostra medicina è proprio quello di voler guarire sapendo di danneggiare. Qualsiasi terapia accreditata potrebbe apportare benefici e, allo stesso tempo, degli effetti collaterali.

        Tuttavia colpisce comunque pensare che, mentre milioni di donne decidono di curare il cancro alla mammella con chemioterapie, allo stesso tempo stanno inconsapevolmente assumendo sostanze classificate come “cancerogene”.

        Il cancro è la seconda causa di morte nei paesi industrializzati

        Innumerevoli sono i fattori che possono causare l’insorgenza di questa malattia: in primo luogo l’inquinamento e le diossine che entrano nel ciclo agro-alimentare, le polveri sottili inalate, l’elettromagnetismo, fattori genetici e moltissime altre cause.

        Qualsiasi sia la causa che ha cagionato l’insorgenza della malattia, la terapia è sempre a base di chemio.

        Ne esistono di diversi tipi a seconda del tumore. In moltissimi casi vengono somministrati mix di farmaci e, in alcune cliniche, prima della terapia vengono fatte flebo con lo scopo di diminuire l’acidità del sangue.

        La chemio quindi è la terapia più usata per combattere alcuni tipi di cancro, ma colpisce pensare che la stessa Organizzazione mondiale della Sanità e l’American Cancer Society la classificano come “agente cancerogeno” quantificando il suo reale beneficio in una media del 2,2%. E’ stato stimato infatti che in America la media era del 2,1% mentre in Australia del 2,3%.

        la Radioterapia è ancora peggiore perchè causa il cancro e lo peggiora. Anzi, la radioterapia sarebbe conosciuta da medici e pazienti come una terapia che causa spesso alcune forme tumorali.

         

        Siamo di fronte quindi al più grande fallimento della medicina?

        Di fallimenti ce ne sono stati tanti durante gli ultimi decenni, in campo chemioterapico il primo e più noto fallimento dell’oncologia riguarda il farmaco DES usato per molti tipi di cancro e soprattutto per il cancro alla mammella. Questo farmaco dava effetti collaterali anche nel lungo termine ed era stato già indicato da alcuni oncologi come “farmaco pericoloso”. Correva l’anno 1938. Ma questo farmaco uscì fuori commercio solo nel 1970 lasciando il posto all’oggi discusso TAMOXIFEN. La rete pullula di materiale concernente la tossicità di questo farmaco che per altro presenta una struttura simile al DES e che oggi è ancora il farmaco più prescritto al mondo per il cancro.

        Su vogliovivere.org è scritto esplicitamente che:

        Il ben conosciuto ricercatore Pierre Blais descrive il tamoxifen come “farmaco spazzatura che si poneva ai vertici del mucchio di immondizia”.
        Le tremende previsioni di Blais furono ignorate.
        Il tamoxifen venne dapprima approvato dalla FIDA (Autorità per i medicinali e gli alimenti degli USA, ndt) per essere usato come pillola per il controllo delle nascite, poi per la prevenzione del tumore al seno.
        Ben presto si rivelò invece come promotore di cancri particolarmente aggressivi all’utero ed al fegato, come causa di fatali coagulazioni di sangue ed ostacolo a numerose altre funzioni.

        Come approcciare quindi a queste posizioni? Come mai la scienza resta sempre un’opinione?

        La ricerca dovrebbe darci una spiegazione scientifica, cioè formulata con metodo scientifico che risponda quindi a domande universali e che sia caratterizzata da esperimenti ripetibili. Fin quando si troverà risposta a tutte queste domande sarà lecito parlare di eventuali benefici derivanti di terapie nuove e sperimentali spesso piuttosto discusse o ingiustamente temute. Soprattutto alla luce del fatto che, il nuovo decreto legge approvato dal Governo Letta addebita i costi delle cure antitumorali direttamente al paziente e non alla sanità pubblica. I consumatori e i pazienti quindi devono avere una risposta. Abbiamo posto queste domande a validi ricercatori. Presto vi informeremo delle risposte.


        Molti dei siti che denunciano la pericolosità dei farmaci anti-cancro vengo oscurati e non si trovano piu’ in rete