La biopsia può essere dannosa e dare un vantaggio al tumore?

La ricerca scientifica fornisce la prova inconfutabile del pericolo che rappresenta la biopsia sistematica in particolare a livello del seno e della prostata.

viene stimolata l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) per rivascolarizzare il tessuto danneggiato e consentire la sua ricostruzione.

Questi ultimi secernono delle proteine che partecipano alla ricostruzione dei tessuti danneggiati (EGF, MMP, VEGF). Queste proteine sono fattori di crescita.

L’infiammazione agisce come un potente promotore tumorale.

Inoltre, degradando la matrice extracellulare, i macrofagi, attratti da un fattore infiammatorio il PDGF emesso dalle cellule tumorali, favoriscono l’infiltrazione delle cellule tumorali nel tessuto sano che attiva la progressione del tumore verso uno stadio invasivo.

Infine, il tumore crea un ambiente locale che impedisce la risposta immunitaria antitumorale.
Fonte:



L’ago diagnostico, introdotto per raggiungere i tessuti da esaminare e asportarne un frammento, può disseminare cellule cancerogene durante la procedura di estrazione? C’è inoltre chi parla del processo infiammatorio, riconducibile alla piccola lesione causata dall’introduzione dell’ago, come vantaggio di crescita per il tumore.

Sono questi alcuni degli interrogativi che sempre più frequentemente vengono sollevati su uno degli esami diagnostici più largamente utilizzati, che consiste nel prelievo e nell’analisi di una porzione di tessuto biologico per escludere o confermare un sospetto di malattia. Possiamo anche affermare che le pubblicazioni scientifiche che troviamo sulla questione hanno avuto scarsa diffusione, e quasi inesistente in paesi come l’Italia.

Nel 1974, il dottor Philip Rubin dell’Università di Rochester scrisse che le biopsie chirurgiche possono contribuire, in alcuni casi, alla diffusione del cancro. Ad affermarlo anche il John Wayne Cancer Institute di Santa Monica, California, che ha condotto uno studio su 663 donne con cancro al seno:

la metà aveva subito biopsia mammaria, mentre nei restanti casi si era provveduto all’asportazione chirurgica della massa tumorale senza effettuare biopsia.

I risultati riportati nella pubblicazione scientifica ‘Manipulation of the primary breast tumor and the incidence of sentinel node metastases from invasive breast cancer‘, hanno evidenziato che nelle pazienti che avevano subito la biopsia, prima dell’asportazione chirurgica della mammella, c’era il 50% in più di probabilità di diffusione del cancro attraverso il linfonodo sentinella.

Circa dieci anni dopo, nel 2014, lo studio è stato ripreso con una nuova pubblicazione effettuata dagli scienziati K. Shyamala, H. C. Girish, Sanjay Murgod del Department of Oral and Maxillofacial Pathology, Rajarajeswari Dental College and Hospital, Bengaluru, Karnataka, India: ‘Risk of tumor cell seeding through biopsy and aspiration cytology‘.

Come suggerito dal titolo della pubblicazione gli scienziati affrontano il problema del rischio di disseminazione delle cellule tumorali attraverso la biopsia e l’aspirazione citologica. Le cellule tumorali, riporta lo studio, oltre che riprodursi in maniera incontrollata, perdono la coesione e la sistematicità dal tessuto normale, staccandosi così dal tumore primario e iniziando a viaggiare sino a creare colonie altrove.

Le cellule neoplastiche mancando di coesione, proprio per la loro capacità di migrare e colonizzare, rischiano quindi di disseminarsi durante la biopsia o un intervento chirurgico o durante una semplice procedura di ago aspirato.

Per ulteriori spunti sulla questione vi invitiamo alla lettura di questa ulteriore pubblicazione scientifica: ‘Prevention of tumour cell dissemination in diagnostic needle procedures‘ (Prevenzione della diffusione delle cellule tumorali nelle procedure ago diagnostiche).

Nell’abstract si legge:

«un effetto collaterale delle biopsie diagnostiche è la possibilità di diffondere cellule tumorali nella traccia dell’ago, che può causare preoccupazione in alcuni tipi di tumore maligno».

Fonte:

Emanuele/Associazione per la Ricerca di Rossella Puccio



TUMORE ALLA PROSTATA E BIOPSIE

Il tumore alla prostata è uno di quelli con cui di solito si muore, non di cui si muore.

Il problema, come mostrano tantissime ricerche mediche che apparentemente non riescono a raggiungere gli oncologi, è che anche la biopsia ha un margine di errore enorme, e riporta molto spesso falsi positivi, portando così al passo ancora successivo: operazione chirurgica ed asportazione della prostata.

Operazione che molto spesso lede il nervo che passa intorno alla prostata, portando ad incontinenza ed incapacità di ottenere un salve regina, cosa che ad alcuni maschietti potrebbe dispiacere.
Ma perché mai ridurre il numero di pazienti che rimarranno quasi sicuramente pazienti a vita?

Fonte:

  • Anonimo Nutrizionista

Bibliografia

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La produzione di malattie ossee: la storia dell’osteoporosi e dell’osteopenia

anni ’90 e poi proiettate sul corpo di milioni di donne apparentemente per convincerle di avere una malattia curabile con i farmaci, anche se asintomatica.

preoccupantemente inetta e, come vedrete, probabilmente nasconde un’agenda che non ha nulla a che fare con la promozione della salute.

Standard devianti: l’invecchiamento trasformato in una malattia

Quasi a riempire il vuoto lasciato dal disastro della terapia ormonale sostitutiva e dalla disillusione di milioni di donne, le nuove definizioni dell’OMS hanno portato alla diagnosi, e alla successiva etichettatura, di milioni di donne sane di mezza età e anziane con quello che venivano indotte a credere che vi fosse un’altra “condizione di non-salute”, abbastanza grave da giustificare l’uso di farmaci ossei costosi ed estremamente pericolosi (e altrettanto pericolose mega-dosi di calcio elementare) nel perseguimento di aumentare la densità ossea con ogni mezzo necessario.

Credits Immage to GreenMedInfo

Una cosa che non può essere messa in discussione, poiché è ormai una questione di storia, è che questa improvvisa trasformazione di donne sane, che non presentavano sintomi di “bassa densità minerale ossea”, in un gruppo a rischio, adatto al trattamento, è servita a generare miliardi di dollari di entrate per i produttori di dispositivi DXA, visite mediche e prescrizioni di farmaci in tutto il mondo.

CHI stanno prendendo in giro?

L’osteopenia è, infatti, una non-entità medica e diagnostica. Il termine stesso non descrive altro che una deviazione statistica da un valore numerico o da una norma arbitrariamente determinati.

    • In realtà, le definizioni dell’OMS violano sia il buon senso che i fatti fondamentali della scienza biologica – purtroppo, un fenomeno sempre più diffuso nella scienza finanziata dalle aziende farmaceutiche.

      Dopotutto, chiunque abbia più di 30 anni dovrebbe avere una densità ossea inferiore a quella di un trentenne, poiché ciò è coerente con il normale e naturale processo di invecchiamento sano. Eppure, secondo la definizione di osteopenia dell’OMS, la programmazione del corpo, vecchia di secoli, per ridurre gradualmente la densità ossea con l’avanzare dell’età, è da considerare una progettazione difettosa e/o una patologia che necessita di intervento medico.

      È sorprendente come l’OMS, o qualsiasi altra organizzazione che pretende di essere una “autorità medica” basata sulla scienza, possa far credere a un pubblico apparentemente istruito che il naturale assottigliamento delle ossa non sia normale o, più assurdamente, una malattia. A difesa del pubblico, il modo criptico in cui queste definizioni e diagnosi sono state ammantate di un oscuro linguaggio matematico e clinico rende piuttosto difficile per i non addetti ai lavori discernere quanto sia assolutamente folle la logica che stanno impiegando.

      visualizzato nella sua interezza qui. (Usa il traduttore)

      La densità minerale ossea NON è equivalente alla resistenza ossea

      Sebbene esista una correlazione tra la densità minerale ossea e la qualità/resistenza ossea – vale a dire che si sovrappongono in alcuni punti – non sono equivalenti. In altre parole, la densità, sebbene sia un eccellente indicatore di resistenza alla compressione (resistenza alla rottura quando viene schiacciato da un peso statico), non è un indicatore accurato della resistenza alla trazione (resistenza alla rottura quando viene tirato o allungato).

      Infatti, in alcuni casi, avere una densità ossea più elevata indica che l’osso è effettivamente più debole.

      In altre parole, se sei in grado di vedere e muoverti correttamente nel tuo corpo, hai meno probabilità di cadere, il che significa che sei meno incline alle fratture. Tieni presente inoltre che la qualità dell’osso umano dipende interamente da modelli e scelte dietetiche e di stile di vita e, a differenza delle misurazioni basate sui raggi X, la qualità dell’osso non è scomponibile in valori strettamente numerici, ad esempio i punteggi di densità minerale.

      che per un profano significa il rischio di rompere un osso. Ma un’elevata densità minerale ossea può causare problemi ben peggiori.

      Elevata densità minerale ossea e il rovescio della medaglia: il cancro al seno

      Uno dei fatti più importanti sulla densità minerale ossea, evidentemente assente dalla discussione, è che avere una densità ossea superiore al normale nelle donne di mezza età e anziane AUMENTA effettivamente il rischio di cancro al seno dal 200% al 300%, e questo è secondo una ricerca pubblicata su alcune delle riviste più rispettate e autorevoli al mondo, ad esempio Lancet, JAMA, NCI. (vedi citazioni sotto).

      Sebbene sia noto da almeno 15 anni che un’elevata densità ossea aumenta profondamente il rischio di cancro al seno – e in particolare di cancro al seno maligno – alla questione è stata prestata poca o nessuna attenzione, probabilmente perché contraddice la propaganda esposta dai principali sostenitori della salute delle donne.

      I programmi di sensibilizzazione sul cancro al seno si concentrano sugli screening mammari basati sui raggi X come forma di “individuazione precoce” e l’intera piattaforma della National Osteoporosis Foundation si basa sull’esposizione della convinzione che l’aumento della densità minerale ossea per la prevenzione dell’osteoporosi si traduce in un miglioramento della qualità e della durata della vita. per donne.

      La ricerca, tuttavia, non scomparirà e alla fine queste organizzazioni dovranno riconoscerlo o rischieranno di perdere credibilità.

      FONTI:

      • Journal of the American Medical Association (1996): Le donne con una densità minerale ossea superiore al 25° percentile hanno un rischio di cancro al seno da 2,0 a 2,5 volte maggiore rispetto alle donne al di sotto del 25° percentile.
      • Journal of Nutrition Reviews (1997): è stato riscontrato che le donne in postmenopausa nel quartile più alto per massa ossea metacarpale avevano un rischio maggiore di sviluppare il cancro al seno, dopo aver aggiustato per età e altre variabili note per influenzare il rischio di cancro al seno.
      • Le donne con una storia familiare positiva di cancro al seno e che si trovano nel terzile con densità minerale ossea più alta corrono un rischio maggiore di 3,41 volte rispetto alle donne nel terzile più basso
      • Le donne anziane con elevata densità minerale ossea (BMD) hanno un rischio fino a 2,7 volte maggiore di cancro al seno, soprattutto di cancro avanzato, rispetto alle donne con bassa densità minerale ossea.
      • Le donne nel quartile più basso di massa ossea sembrano essere protette contro il cancro al seno.
      • Una densità ossea più elevata (superiore al 33%) è associata a un rischio due volte maggiore di cancro al seno.
      • Le donne con la densità minerale ossea terzile (BMD) più alta misurata al triangolo di Ward e al collo del femore presentano rispettivamente un rischio di cancro al seno aumentato di 2,2 e 3,3 volte rispetto alle donne con il terzile più basso di BMD.
        • Visualizza ulteriori citazioni sul collegamento cancro al seno-densità ossea.

        Elevata densità ossea: più danno che bene

        La causa di morte n. 1 nelle donne oggi è la malattia cardiaca, e la causa di morte n. 2 è il cancro, in particolare il cancro al seno, e non la morte per complicazioni associate a una frattura o rottura ossea. In effetti, nel grande schema delle cose, l’osteoporosi o la bassa densità minerale ossea non rientrano nemmeno nella lista delle prime 10 cause di mortalità femminile stilata dal CDC.

        Allora perché gli viene assegnato un posto così alto nella gerarchia delle preoccupazioni per la salute delle donne? È una decisione commerciale o medica?

        Indipendentemente dalla ragione o dal motivo, la fissazione ossessiva sulla densità minerale ossea sta minando gravemente la salute generale delle donne. Ad esempio, è noto che gli integratori di calcio in mega dosi assunti da milioni di donne per “aumentare la densità minerale ossea” aumentano il rischio di infarto dal 24% al 27%, secondo due meta-analisi del 2011 pubblicate su Lancet, e 86% secondo una meta-analisi più recente pubblicata sulla rivista Heart.

        Ora, se si considera il caso di aumento del rischio di cancro al seno legato all’elevata densità minerale ossea, la diagnosi di osteopenia o osteoporosi indicherebbe in realtà un rischio significativamente ridotto di sviluppare la malattia.

        Cosa preoccupa di più le donne: rompersi un osso (da cui si può guarire) o sviluppare un cancro al seno?

        In quest’ultimo caso, un valore basso di BMD potrebbe essere considerato motivo di celebrazione e non di depressione, paura e continua assunzione di farmaci o integratori inappropriati, come di solito avviene dopo una diagnosi di osteopenia o osteoporosi.

        Learn more on the GreenMedInfo.com database:


        • [i] WHO Scientific Group on the Prevention and Management of Osteoporosis (2000 : Geneva, Switzerland) (2003). “Prevention and management of osteoporosis : report of a WHO scientific group” (PDF). Retrieved 2007-05-31.
        • [ii] WHO (1994). “Assessment of fracture risk and its application to screening for postmenopausal osteoporosis. Report of a WHO Study Group”. World Health Organization technical report series 843: 1-129. PMID 7941614. Link
        • [iii] Kolata, Gina (September 28, 2003). “Bone Diagnosis Gives New Data But No Answers”New York Times.
        • [iv] Ibid
        • [v] P Dargent-Molina, F Favier, H Grandjean, C Baudoin, A M Schott, E Hausherr, P J Meunier, G Bréart Fall-related factors and risk of hip fracture: the EPIDOS prospective study. Lancet. 1996 Jul 20;348(9021):145-9. PMID: 8684153

         




Diagnosi di Cancro: Cosa devi chiedere al tuo oncologo

 

Prima di accettare una diagnosi è bene fare le giuste domande a chi ci da la “sentenza” poiché, nel mondo della medicina oggi, c’è troppa facilità a supporre delle diagnosi di cancro, anche se benigno, procedendo a trattamenti non necessari, ma molto invasivi.

Lo posso testimoniare nel mio caso per diagnosi di Ca Duttale in situ al seno sinistro, operata e trattata con radioterapia e terapie ormonali ho subìto gravi conseguenze per oltre 5 anni che si potevano evitare curandolo con altre terapie meno aggressive.

Non è difficile entrare nel vortice di paura a cui si è sottoposti al solo sospetto di cancro e la richiesta da parte dei sanitari è quella di di fare la biopsia e procedure diagnostiche di approfondimento che anche se porteranno a scoprire lesioni cosidette “indolenti” verranno trattate come se fossero maligne, così, “per sicurezza”. Si è portati, per paura, ad accettare qualsiasi trattamento pur di risolvere in fretta. Ed un po’ anche spinti dai parenti ed amici ci ritroviamo catapultati in una realtà da cui è difficile difendersi, e si pensa chiaramente che tutto sia fatto a fin di bene. Magari alcuni medici ed oncologi sono in buona fede, ma se tornassi indietro mi soffermerei un po’ di più e farei altre domande, come nel caso del signor Chris Wark di cui porto testimonianza e consigli.

Leggi anche:

20 DOMANDE PER IL TUO ONCOLOGO (testimonianza)

Nel 2003 mi è stato diagnosticato un tumore del colon in stadio III. Avevo 26 anni e non avevo idea del trattamento del cancro.

Negli ultimi 12 anni, ho parlato con centinaia di malati di cancro. Molti mi contattano dopo che i trattamenti erano hanno falliti, peggio di quando hanno iniziato, e desiderando di aver avuto il tempo di leggere e fare ricerche prima di seguire ciecamente i consigli dei loro medici.

Questa guida gratuita ti fornirà POTENTI domande che arrivano direttamente alla verità.

I tuoi prossimi passi potrebbero essere fondamentali per la tua sopravvivenza o la sopravvivenza di qualcuno a cui tieni.

Non lasciare che la paura, l’incertezza e l’impotenza influenzino il processo decisionale.

Ottieni la guida per la tua vita e salute, Chris Wark

20 domande per il tuo oncologo (in realtà più di venti)
ricerca condotta da Chris Beat Cancer

NOTA: non è necessario porre tutte le domande.

LE DOMANDE
Domande sulla diagnosi

  • Qual è la mia diagnosi?
  • Che tipo di cancro ho?
  • È un cancro in rapida crescita o in crescita lenta
  • Da quanto tempo cresce nel mio corpo?
  • Cosa pensi abbia causato il mio cancro?
  • Domande sul trattamento

    • Che trattamento mi consigliate?
    • Quali sono i farmaci che userai per il trattamento?
    • Ci sono altri farmaci che dovrei prendere?
    • Posso ottenere un elenco di tutti i farmaci che saranno coinvolti nel mio trattamento?
    • Quali sono gli effetti collaterali a breve termine di questi farmaci?
    • Quali sono gli effetti collaterali a lungo termine di questi farmaci?
    • Qualcuno di questi farmaci ha effetti collaterali potenzialmente letali?
    • Quanti anni hanno i farmaci che consigliate?
    • Da quanto tempo sono in circolazione?
    • Questo trattamento è curativo o palliativo?
      Se curativo:
    • Se il trattamento che consigli non cura il mio cancro, allora?
    • Qual è il tasso di recidiva dopo questo trattamento?
    • Da dove viene questa statistica?
      Se palliativo:
    • Che senso ha la chemio o le radiazioni se non mi curerà?
    • In che modo i farmaci che mi fanno star male mi darebbero una migliore qualità della vita?
    • Quanto tempo pensi che devo vivere se faccio questo trattamento?
    • Quanto tempo pensi che debba vivere se non faccio nulla?

     

    • Qual è il tasso di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni per la mia diagnosi specifica con questo trattamento protocollo?
    • Qual è il tasso di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni per il mio tumore specifico se non faccio nulla?
    • Quanto contribuisce la chemioterapia alla sopravvivenza a 5 anni del mio cancro?
    • Ci sono studi che confrontano questo protocollo di trattamento con pazienti che non hanno fatto nulla?
    • Cosa succede se il trattamento non funziona?
    • Posso ottenere un rimborso?
    • Posso avere copie delle schede di sicurezza dei materiali su tutti i farmaci che assumerò? Vorrei portarli a casa con me oggi per esaminarli.
    • Hai mai preso uno di questi farmaci chemioterapici per capire come sono?
    • Faresti questo trattamento se avessi la mia stessa diagnosi? Oppure proveresti a sfruttare al massimo il tempo che ti rimane?
    • Cosa faresti se fossi in me? Sei sposato? Hai figli?
    • Se tuo marito/moglie avesse questo cancro, daresti loro questo trattamento?
    • E se fosse tuo figlio? Daresti loro questo trattamento?
    • È vero che i farmaci chemioterapici possono rendere il cancro più aggressivo?
    • La chemioterapia uccide le cellule staminali cancerose? Ho letto che molti farmaci chemioterapici sono cancerogeni.
    • Questo trattamento può causare più tumori nel corpo?
    • Le cellule tumorali alla fine diventano resistenti alla chemioterapia?
      Cosa facciamo quando succede?
    • Quali altre opzioni di trattamento sono disponibili oltre a ciò di cui abbiamo discusso?

    Domande dietetiche

    • Cosa mi consigliate di mangiare mentre faccio la chemioterapia? Va bene se ho hamburger, frappè, gelati e pizza?
    • Qual è la migliore dieta anticancro?
    • Ci sono alimenti che dovrei evitare?
    • Stavo pensando di adottare una dieta a base vegetale, mangiare molta frutta cruda e verduree succhi di frutta. Va bene?

    Domande sui test

    • Vorrei fare il test RGCC Onconomics Plus per vedere a quali farmaci risponderà il mio cancro prima di iniziare qualsiasi cosa.
      Puoi ordinarlo per me?
    • Ordinare i test genetici per assicurarti che i farmaci non siano gravemente tossici per me?
    • Ad esempio, un deficit enzimatico DPD fa 5-FU gravemente tossici e mortali:
      Conosci i rischi della chemioterapia.

    Richiesta di referenze




L’abuso di prescrizioni di Lyryca per fibromialgia
Quando il “gioco” non vale la pena

Stavo facendo alcune ricerche su questo farmaco, la lyrica e similari
Diversi anni, quando combattevo ancora per calmare tutti i sintomi della fibromialgia, me lo avevano prescritto ed è stato tremendo il male che ho sentito, l’ho sospeso quasi subito.

Tenuto conto anche che in quel periodo assumevo più di 200 mg di Tramadolo, Duloxetina, En ecc ecc e stavo ancora male, nel senso che non riuscivo nemmeno a stare in piedi, l’avere preso anche Lyrica 75 mg è stato il colpo di grazia, quello che mi ci volva per maturare in seguito la decisione di sospendere tutto altrimenti mi sarei avviata verso una strada senza ritorno: la malattia iatrogena da polifarmacia.

Leggi questa testimonianza con il traduttore: Politerapia e lesioni iatrogene: più comuni di quanto siano riconosciute

Da più fonti si legge che Lyrica è sconsigliato per la fibromialgia e non da oggi, ma in Italia continuano ad usarlo off-label per Fibromialgia.
Fate attenzione!
Il rapporto rischi/benefici conferma che non vale la pena.
Vi riporto qualcosa delle mie ricerche, voi potete pure fare incroci con altre fonti e verificarle.

Rischi nell’assunzione di pregabalin

tratto dal sito Farmacovigilanza EU
Principio attivo: pregabalin/gabapentin

Reazione:

  • suicidio
  • tentativo di suicidio
  • overdose accidentale

L’utilizzo di pregabalin è associato a un aumento di incidenti conseguenti alla compromissione della coordinazione e a un peggioramento della salute mentale.

È la sintesi di uno studio di coorte svedese che ha analizzato 191.973 persone trattate con un gabapentinoide (pregabalin o gabapentin).

I ricercatori hanno rilevato un aumento del rischio di comportamenti suicidari (hazard ratio aggiustato in base all’età 1,26, limiti di confidenza al 95% da 1,20 a 1,32), di overdose non intenzionale (1,24, da 1,19 a 1,28), di lesioni alla testa o al corpo (1,22, da 1,19 a 1,25) e di incidenti e reati stradali (1,13, da 1,06 a 1,20) durante l’assunzione di pregabalin (ma non di gabapentin), rispetto ai periodi senza trattamento.

Questo aumento è particolarmente accentuato nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni (1,67, da 1,52 a 1,84), mentre nei pazienti con più di 55 anni non è emersa alcuna associazione.

Più sfumato e senza una significatività statistica il legame fra trattamento e arresto per crimini violenti (1,04, da 0,98 a 1,11). Quando i due farmaci sono stati esaminati separatamente, il pregabalin era associato con rischi aumentati per tutti gli esiti, mentre il gabapentin era associato con rischi o diminuiti o non statisticamente significativi.

I risultati di questo studio invitano a prestare particolare attenzione durante la prescrizione di pregabalin, soprattutto nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. Va considerata anche la maggior sicurezza del gabapentin riguardo agli esiti valutati.

Molero Y, Larsson H, et al. Associations between gabapentinoids and suicidal behaviour, unintentional overdoses, injuries, road traffic incidents, and violent crime: population based cohort study in Sweden. BMJ 2019;365:l2147. DOI: 10.1136/bmj.l2147

e-mail ricercatore: seena.fazel@psych.ox.ac.uk


RITIRATI: anticonvulsivanti per fibromialgia.
(Gabapetin e Lyrica)
CONCLUSIONI DEGLI AUTORI:


Tuttavia, pregabalin non è stato approvato per il trattamento della FM in Europa.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28991361 


Oltre ai danni che crea, ci sono anche i rischi della dipendenza.

Pregabalin: i medici chiedono che il “nuovo Valium” venga limitato in un forte aumento degli abusi

Luglio 2017

Farmaco menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, ma i medici avvertono che si tratta della “punta dell’iceberg”

Il pregabalin, usato per trattare il dolore nervoso, l’epilessia e l’ansia, è diventato un problema “enorme” nelle carceri e viene sempre più utilizzato a scopo ricreativo, secondo gli esperti di abuso di sostanze.

La British Medical Association (BMA) ha chiesto che il farmaco, approvato per la prima volta per uso medico nel 2004, diventi una sostanza controllata nel Regno Unito nella stessa classe degli steroidi, del Valium e del GHB.

Presentando la mozione, ha affermato che il farmaco è stato menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, rispetto ai cinque del 2009, ma questa era la “punta dell’iceberg”.

Se il pregabalin fosse un farmaco controllato, potrebbe essere supervisionato quando somministrato nelle carceri, come l’antidolorifico tramadolo, ha aggiunto.

Il dottor Pickering ha dichiarato a The Independent che la portata degli abusi nelle carceri è “enorme” ed è diventata una “merce molto commerciabile e desiderabile”.

Il 41enne ha detto che prendeva 300 mg di pregabalin ogni giorno, ma è riuscito a ridurne la dose a 100 mg al giorno.

a diversi anni i protocolli hanno indicato di “provare” questo farmaco per la fibromialgia (off-label), ma già da due anni dopo che tutti abbiamo fatto l’esperienza di questo farmaco, avevo letto che negli stati uniti era un protocollo che avevano abbandonato.
Ho tradotto con google un articolo su Cochrane che è una rivista scientifica accreditata, fino a poco tempo fa, ed infatti ero riuscita a tradurre una parte dell’articolo uscito su Cochrane (data 2017) ed oggi vedo che è stato ritirato senza alcuna spiegazione.

Anticonvulsivanti per la fibromialgia (la parte tradotta)

I ricercatori in The Cochrane Collaboration hanno condotto una revisione della ricerca sugli effetti degli anticonvulsivanti (farmaci antiepilettici) sulla fibromialgia (FM).

Dopo una ricerca per tutti gli studi rilevanti, hanno trovato otto studi con un massimo di 3579 persone.

Gli anticonvulsivi che hanno studiato erano gabapentin, lacosamide, levetiracetam e pregabalin. Hanno trovato conclusioni affidabili per Pregabalin solo.

Principali risultati: Pregabalin confrontati con i farmaci falsi dopo una media di 13 settimane

Possibili effetti collaterali possono includere sonnolenza, aumento di peso, gonfiore alle gambe, problemi di visione e di coordinamento sfocate.

effetti collaterali gravi, quali pensieri suicidi, sono molto rare.

Ma su quell’articolo del 2017 c’era scritto molto di più.

Nutraceutica per il Cervello

 

Lyrica? No grazie!

LYRICA? NO GRAZIE!

EUROPA divieti d’uso di Lyrica per la fibromialgia :
L’Agenzia europea dei medicinali ha respinto le richieste per l’uso di Lyrica per la fibromialgia.
Passare queste informazioni a terzi con fibromialgia, il medico e il vostro specialista.
http://www.ligasfc.org/index.php?name=News&catid=&topic=12

questo farmaco è stato creato 30 anni fa per combattere l’epilessia ed è stato contestato da parte delle agenzie della droga in Europa e negli Stati Uniti.
Secondo TUNE, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) è “forte” e un chiaro impegno a “Lyrica” del manuale, come un farmaco usato per combattere la fibromialgia. Essa ha inoltre respinto una domanda di essere pubblicizzato e utilizzato questo farmaco per la fibromialgia, “proprio quando si tratta di un farmaco che è già venuto spesso prescritto a pazienti con la malattia.

EMEA sostiene che “gli studi hanno mostrato alcun effetto significativo nel breve e lungo termine ‘, che’ il rapporto rischio / beneficio non è provato” e che “non c’è sperimentazione clinica condotta a questo proposito l’Unione europea. Il presidente della raffinazione, Iokin Spine, ha rilevato che la prescrizione di questo farmaco ha causato “indignazione” in persone affette da fibromialgia, conosciuta come la “malattia invisibile” perché la sua origine non è stata scoperta e non può essere rilevato dal test medico. “Non siamo cavie”, conclude Spine.

Benefici triplice copia

Riferito, nel mese di giugno 2007 l’Unione Sportiva agenzia dei farmaci (FDA) ha incluso questa nuova applicazione in “Lyrica” e per un anno fece l’unico farmaco indicato contro questa malattia. Fino ad allora utilizzato solo per la lotta contro l’epilessia e il dolore cronico causato da danni ai nervi.

Che la decisione presa nel primo trimestre del 2008 è stato tre volte i ricavi del gigante farmaceutico che distribuisce (Pfizer). In seguito, questa stessa agenzia è stata contestata due volte.

Si ha quindi l’obbligo di includere nel prospetto di “Lyrica” avvertimento che può aumentare il rischio di suicidio. Inoltre, Pfizer ha accusato di frode in commercio, ma questa società tirato il processo dopo aver pagato un compenso di 1.600 milioni di euro, le informazioni correlate.

http://www.asquifyde.org/[/url]


Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali: studio scioccante

Riportato da Byron J. Richards, nutrizionista clinico certificato 15 ottobre 2009 e da Dr. John Regan -2 aprile 2018 di Ann Blake-Tracy


Ma i pazienti non sono gli unici a non ricevere queste informazioni perché anche i medici sono apparentemente incapaci.



www.wellnessresources.com

Ora la mia domanda è perché mai la FDA non ha ritirato questi farmaci dal mercato alla luce di questo studio?

Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali

Il problema di questi farmaci è aggravato dal loro marketing illegale flagrante.

massiccia promozione off-label illegale che costava alla Warner-Lambert 430 milioni di dollari (la prima grande multa per la promozione off-label). Il farmaco è ora di proprietà di Pfizer.

Pfizer possiede anche Lyrica, una versione super potente di Neurontin. È stato approvato dalla FDA per vari tipi di dolore e fibromialgia. Lyrica è uno dei quattro farmaci che una controllata di Pfizer commercializzava illegalmente, con un conseguente accordo di $ 2,3 miliardi contro Pfizer.
Anche se il marketing di questi farmaci è stato pesantemente multato, continuano a accumulare miliardi di vendite dagli usi off-label. I medici li usano per tutti i tipi di problemi nervosi perché sono bravi a sopprimere i sintomi. Tuttavia, tali usi non possono più essere giustificati perché il meccanismo effettivo dei farmaci è finalmente compreso e stanno creando una significativa riduzione a lungo termine della salute dei nervi.

Effetti avversi di Neurontin e Lyrica: la saga continua

1 maggio 2017


altri riferimenti

In conclusione, identificando α2δ-1 come un recettore per la formazione di sinapsi gliale indotta da TSP, abbiamo acquisito una comprensione molecolare non solo del ruolo degli astrociti nella formazione di sinapsi nella salute e nella malattia, ma anche del processo di formazione della sinapsi stessa.





PFAS e correlazione con il metabolismo della vitamina D

Riassunto

Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) sono una classe di composti largamente utilizzata nell’industria e nei prodotti di consumo.

Sono resistenti alla degradazione e tendono ad accumularsi nell’ambiente e negli esseri viventi con possibili effetti tossici.

Questi inquinanti sono un problema di sanità pubblica soprattutto in alcune zone della Regione Veneto, ma sono state recentemente isolate in acque provenienti da altre zone d’Italia.

L’acido perfluoroottanoico (PFOA) è la forma predominante nei campioni umani ed è stato dimostrato che induce gravi conseguenze sulla salute, come alterazioni neonatali, neurotossicità e immunotossicità.

Studi tossicologici indicano che gli PFAS si accumulano nel tessuto osseo e ne alterano lo sviluppo.

Studi epidemiologici hanno riportato una relazione inversa tra i livelli ematici di PFAS e la salute delle ossa, soprattutto in termini di densità minerale ossea (DMO).

Osteopenia e osteoporosi sono state evidenziate in più coorti: dalle donne in post-menopausa fino ai giovani uomini. Essendo già dimostrata l’interazione tra questa classe di composti e alcuni recettori ormonali nucleari (come il recettore degli ormoni tiroidei e il recettore androgenico), è stata ipotizzata un’interazione anche con il recettore della vitamina D, il quale è fondamentale per una corretta regolazione del metabolismo fosfocalcico, il principale determinante della densità ossea.

In questo studio vengono sintetizzate le evidenze sperimentali e cliniche a supporto dell’interferenza del PFOA sulla via di segnalazione della vitamina D.

Introduzione

Le sostanze perfluoroalchiliche sono molecole in grado di interferire con il sistema endocrino, ovvero appartengono alla categoria degli EDs (endocrine disruptors).

Si classifica come interferente endocrino qualunque entità chimica o miscela di composti che sia in grado di interferire con un qualsiasi aspetto dell’azione ormonale e che sia quindi responsabile di variarne l’omeostasi.

Gli EDs esercitano la loro tossicità promuovendo la crescita e lo sviluppo tissutale.

È ben conosciuto il meccanismo di interazione col sistema riproduttivo attraverso il legame di queste sostanze con il recettore androgenico (AR) ed estrogenico (ER).

A seguito del legame tra l’interferente endocrino e il recettore si avrà come risposta un’azione di agonismo o antagonismo recettoriale, che si manifesta con aumento o diminuzione della risposta cellulare allo stimolo ormonale fisiologico.

Ascolta il video

Carlo Foresta Dipartimento di Medicina – DIMED, Università degli Studi di Padova

Dai giornali

Pfas, la ricerca: interferiscono con la vitamina D favorendo l’osteoporosi

Una nota sostanza chimica interferisce con la vitamina D, favorendo l’osteoporosi


PFAS Significato

Cosa sono i pfas: la sigla indica Sostanze Perfluoro Alchiliche (acidi perfluoroacrilici) e sono composti chimici, costituiti da catene di atomi di carbonio legate a atomi di fluoro.

Sono composti che, a partire dagli anni cinquanta, si sono diffusi in tutto il mondo, utilizzati per rendere resistenti ai grassi e all’acqua i tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa.

Nel 2013 una ricerca sperimentale su potenziali inquinanti ”emergenti”, effettuata nel bacino del Po e nei principali bacini fluviali da CNR e dal ministero dell’Ambiente, ha segnalato la presenza anche in Italia di sostanze perfluoro alchimiche (PFAS) in acque sotterranee, acque superficiali e acque potabili.

Se smaltiti illegalmente o non correttamente nell’ambiente, i PFAS penetrano facilmente nelle falde acquifere e, attraverso l’acqua, raggiungono i campi e i prodotti agricoli, e perciò gli alimenti.

Gli effetti sulla salute di queste sostanze sono sotto indagine: al momento, sono considerati tra i fattori di rischio per un’ampia serie di patologie.

Si ritiene che i PFAS intervengano sul sistema endocrino, compromettendo crescita e fertilità, e che siano sostanze cancerogene. Alcuni studi hanno ipotizzato una relazione tra le patologie fetali e gestionali e la contaminazione da queste sostanze.

Ai circa 2’000 cittadini residenti nella zona a più elevata concentrazione è stato proposto di sottoporsi a un trattamento di lavaggio del sangue: la plasmaferesi.

Questa tecnica permette di separare la componente liquida di sangue dalla componente cellulare e rimuovere le sostanze dannose.

Queste sostanze non sono presenti naturalmente nell’ambiente ma, sono state prodotte dall’uomo con lo scopo di utilizzarle prevalentemente in campo industriale.

dal sito Acqua e Salute

 


Sostanze perfluoro alchiliche (PFAS) da ARPA Veneto

Al momento le ricerche più assidue sono state fatto in Veneto perché è sempre la prima regione a comparire nelle ricerche per “PFAS”

i.

 

PFAS in Veneto
Perché è importante conoscere gli PFAS?
La questione veneta
Inquinamento da PFAS nel territorio veneto
acqua potabile, per irrigare i campi e per abbeverare gli animali negli allevamenti.

; al contrario, come dimostra la situazione attuale, tende invece ad accumularli.


carbone attivo. Peraltro, bisogna anche sottolineare che l’applicazione della cosiddetta plasmaferesi (lavaggio del plasma sanguigno per rimuovere gli PFAS), suggerita dagli enti competenti, è del tutto sperimentale, ovvero non fornisce ha alcuna garanzia di efficacia. 


 

Non sono bastati disastri ambientali ed emergenze sanitarie: l’Italia non ha ancora posto limiti alle sostanze pericolose Pfas. E la crisi politica allontana la soluzione al problema.

Il 21 gennaio una decina di persone si sono ritrovate online per discutere di quali e quanti limiti mettere alla grande famiglia dei Pfas, composti chimici definiti a livello mondiale forever chemicals, non degradabili naturalmente e ritenuti tossici per l’ambiente e l’uomo, molti già elencati nella lista delle sostanze “estremamente preoccupanti” dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa).

Nel nostro paese esiste una delle più vaste contaminazioni europee da Pfas, dove vengono prodotti per la lavorazione delle pelli, che le rende impermeabili, diverse parti delle automobili e centinaia di altri prodotti di vita quotidiana come le padelle antiaderenti, la sciolina fino alle attuali mascherine chirurgiche. Sostanze tossiche rilasciate negli scarichi e non ancora normate a livello legislativo, libere quindi di immettersi nei fiumi, nei terreni, nelle rete idriche fino ai cibi che mangiamo.

La contaminazione di Pfas in Italia

I Pfas in Italia sono prodotti attualmente in Piemonte dalla Solvay Solexis, condannata per disastro ambientale colposo nel dicembre 2019, e in Veneto (fino al 2018) dalla Miteni, fatta fallire a seguito dell’indagine sfociata nel più grande processo italiano per crimini ambientali che a fine marzo vedrà imputati oltre venti dirigenti per disastro innominato, avvelenamento delle acque e fallimento fraudolento. Due realtà collegate tra loro per lo scambio di materiale Pfas (Solvay produce, Miteni lavora) e da un nome, quello di Luigi Guarracino, condannato nel processo contro Solvay e, negli ultimi anni, dirigente Miteni.

Piemonte. La storia di Solvay e la condanna per disastro ambientale

Solvay Solexis è un’industria chimica belga da 13 miliardi di dollari di fatturato e leader mondiale per la produzione di soda e bicarbonato. Produce 35 composti chimici, 14 dei quali sono ufficialmente riconosciuti come sostanze chimiche estremamente preoccupanti dall’Ue. Nella lista delle 35 industrie chimiche mondiali più importanti fatta dalla ong Chemsec, Solvay è al ventottesimo posto per impegno verso l’ambiente e una delle otto industrie a produrre sostanze perfluoroalchiliche.

Nel 2008 uno studio del suolo vicino allo stabilimento Solvay di Alessandria evidenzia la contaminazione del terreno (non solo a opera di Solvay, arrivata da circa vent’anni, ma anche di Ausimont, che vi operava precedentemente).

In pochi mesi l’industria viene portata in tribunale per disastro ambientale e dopo dieci anni, a dicembre 2019, vengono condannati tre dirigenti, uno di Solvay (Guarracino) e altri due di Ausimont.


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Ladri di memoria

Crediti immagine a drssa Katleen Barnes MEMORY ROBBING MEDS YOU MAY BE TAKING

 

Farmaci che rubano la tua capacità di memorizzare.
Ecco alcune delle classificazioni chiave dei farmaci che potrebbero causare problemi con la tua memoria, specialmente se ne stai assumendo più di uno ogni giorno:
      1. Antistaminici
      2. Farmaci anti-ansia
      3. Farmaci per abbassare il colesterolo
      4. Farmaci antiepilettici
      5. Farmaci antidepressivi
      6. Oppioidi e antidolorifici narcotici
      7. Ipnotici per dormire
      8. I farmaci del Parkinson
Ecco una rapida carrellata e un breve sguardo alle alternative naturali:
  • I farmaci per l’ipertensione, meglio noti come beta-bloccanti,
    rallentano la frequenza cardiaca e abbassano la pressione sanguigna. Si ritiene che compromettano la memoria interrompendo i segnali dal messaggero chimico al cervello, in particolare epinefrina e noradrenalina. Tra questi farmaci ci sono atenololo, metoprololo, sotololo e timololo.
    Alternative naturali: tutto ciò che riduce lo stress: prova yoga, meditazione ed esercizio fisico. Bilancia i tuoi minerali: non è corretto credere che troppo sale causi la pressione alta nella maggior parte delle persone; sono in realtà minerali squilibrati. La maggior parte di noi dovrebbe assumere quotidianamente un integratore minerale in tracce.
    Modi divertenti per abbassare la pressione sanguigna: mangia cioccolato e mangia cibi più ricchi di potassio come arance, melone, patate e funghi. Supplementi come aglio, CoQ10 e l-arginina aiutano a dilatare i vasi sanguigni e abbassare la pressione sanguigna.

  • Oppioidi e antidolorifici narcotici:
    questo probabilmente non ti sorprenderà. Gli antidolorifici narcotici agiscono interrompendo i segnali di dolore al cervello.Sfortunatamente, gli stessi messaggeri chimici interferiscono con la memoria a lungo e breve termine, specialmente se li usi per un lungo periodo di tempo.Questi farmaci pericolosi includono fentanil, idrocodone, morfina, ossicodone e idromorfone. Possono causare dipendenza in meno di una settimana anche se usati per trattare il dolore chirurgico.
    Alternative naturali: olio di CBD di buona qualità , agopuntura, yoga e marijuana. Un componente aggiuntivo interessante: la marijuana è stata documentata come un ladro di memoria. Il colpevole è il THC, l’ingrediente attivo che provoca un alto. I ricercatori della Louisiana State University hanno confermato che l’assunzione di ibuprofene con marijuana medica elimina il fattore di perdita di memoria. Questa scoperta probabilmente amplierà la legalizzazione della marijuana medica e il suo comprovato successo nel trattamento di molte condizioni mediche, tra cui convulsioni, nausea da chemioterapia e dolore nei malati di cancro.

  • Ausili per il sonno:
    gli ausili per il sonno con prescrizione medica possono essere molto pericolosi. Tutti abbiamo sentito le storie di persone che guidano o mangiano o cucinano i pasti senza ricordare più tardi. Questo a causa di droghe come Lunesta, Sonata e Ambien. Sebbene questi farmaci siano diversi dalle benzodiazepine ugualmente pericolose, usano gli stessi percorsi chimici per il cervello e creano dipendenza, inoltre possono causare amnesia e talvolta scatenare comportamenti bizzarri.
    Alternative naturali: melatonina, valeriana, un tipo specifico di echinacea che allevia l’insonnia e l’ansia (spesso strettamente legate), l’omeopatia come Rescue Sleep e una buona igiene del sonno (niente elettronica, stanza molto buia e fresca, ecc.). NOTA: Benadryl, un farmaco allergico comunemente usato, contiene esattamente gli stessi ingredienti degli ausili per il sonno da banco come ZZZQuil, Tylenol PM e Advil PM. Stai lontano da loro!

  • Farmaci per il controllo della vescica:
    lo so, molte di noi – ahem – le donne anziane sperimentano una perdita della vescica da lieve a grave. I farmaci prescritti per affrontare questo problema sono chiamati anticolinergici. Questa è la classe precisa di farmaci di cui abbiamo discusso nelle ultime due settimane. Bloccano la produzione cerebrale di acetilcolina bloccando le contrazioni muscolari involontarie che portano alla perdita del controllo della vescica e allo stesso tempo portano alla perdita di memoria, specialmente se assunte per un lungo periodo di tempo e / o contemporaneamente ad altre vengono presi farmaci anticolinergici in questa classe. I farmaci di questa classe includono Oxytrol, Gelnique, Enablex, Vesicare, Detrol e Sancture. Oxytrol è venduto al banco.
    Alternative naturali: usa pesi vaginali , esercizi di Kegel, magnesio per ridurre gli spasmi della vescica e la vitamina D.

  • Farmaci del Parkinson:
    questi farmaci da prescrizione, chiamati agonisti della dopamina, attivano la via di segnalazione della dopamina che è coinvolta in molte funzioni cerebrali, tra cui motivazione, sensazione di piacere, controllo motorio fine, apprendimento e memoria. Gli effetti collaterali più comuni sono la perdita di memoria, ma anche allucinazioni, comportamenti compulsivi e delusioni. Questi farmaci, sempre più spesso prescritti per la sindrome delle gambe senza riposo, includono Apokyn, Mirapex e Requip.
    Alternative naturali: chiedi al tuo medico di prescrivere un altro farmaco che non sia un agonista della dopamina, una dieta ricca di cibi naturali e crudi, ricca di fibre e grassi sani, non troppo ricca di zucchero e proteine, integratore con olio di pesce, vitamina D, CoQ10, tè verde.

  • Antistaminici:
    questi sono probabilmente i maggiori colpevoli a causa del loro uso diffuso, della loro facile disponibilità al banco e perché molti di noi soffrono di allergie che portano molti di noi a usarli a lungo termine. Tra loro ci sono Benedryl, Tavist e Dimetane. Gli antistaminici di nuova generazione come Zyrtec e Claritin non hanno l’effetto di rubare la memoria, ma perché correre il rischio quando ci sono molte alternative naturali?
    Alternative Naturali: miele grezzo, soprattutto miele fatto il più vicino possibile a casa tua ricco di pollini locali; tè caldi, soprattutto ortica e salvia; una varietà di oli per aromaterapia, tra cui eucalipto, menta piperita e incenso e il mio preferito, il neti pot che irriga delicatamente i passaggi nasali con acqua salata delicata.
    OTTIMO ANTISTAMINICO NATURALE è LA VITAMINA C – Aggiungo io 👍👍👍

  • I farmaci anti-ansia chiamati benzodiazepine includono Xanax, Valium, Klonopin e molti altri.
    Alternative Naturali: Per l’ansia, considera la rodiola e la nuova forma di echinacea che può effettivamente fermare un attacco di ansia in pochi minuti. ed anche CBD e Tiglio.

  • Alternative Naturali: Considera la curcumina come alternativa.

  • I farmaci antidepressivi triciclici, inclusi Elavil, Norpramin, Tofranil e altri, causano perdita di memoria in più di un terzo delle persone che li assumono. La depressione è una grave condizione medica che non dovrebbe mai essere presa alla leggera, ma le alternative naturali ai farmaci da prescrizione, tra cui
    Alternative Naturali: rodiola, SAM-e, curcumina e HTP possono aiutare, insieme a meditazione, yoga, respirazione concentrata e molti altri.

  • Tutte le statine che abbassano il colesterolo, inclusi Lipitor, Crestor e Zocor, sono state implicate nella perdita di memoria. Le statine sono ampiamente prescritte. Se ti è stata diagnosticata una malattia coronarica, parla con il tuo medico e chiedi le
    Alternative Naturali: riso rosso fermentato, vitamina B12 sublinguale e/o niacina.

Fonte articolo di Katleen Barnes

https://kathleenbarnes.com/memory-robbing-meds/



☠️Report Morti ed Eventi Avversi dei 3 pseudo”Vaccini” Covid fino al 13 marzo 2021
da EudraVigilance la Banca Dati Europea

3.964 morti 162.610 lesioni: database europeo delle reazioni avverse ai farmaci per i “vaccini” COVID-19

Di Brian Shilhavy
Global Research, 25 marzo 2021

Tutti i dati sono indicati per Pfizer, Moderna e Astrazeneca.

3.964 morti 162.610 infortuni :

La ripartizione:


Ecco cosa afferma EudraVigilance sul proprio database:

EudraVigilance è un sistema progettato per raccogliere segnalazioni di sospetti effetti collaterali. Questi rapporti vengono utilizzati per valutare i benefici e i rischi dei medicinali durante il loro sviluppo e per monitorare la loro sicurezza in seguito alla loro autorizzazione nello Spazio economico europeo (SEE). EudraVigilance è in uso da dicembre 2001.

Questo sito web è stato lanciato per rispettare la politica di accesso di EudraVigilance , che è stata sviluppata per migliorare la salute pubblica supportando il monitoraggio della sicurezza dei medicinali e per aumentare la trasparenza per le parti interessate, compreso il pubblico in generale.

Fonte .)

 

Il loro rapporto fino al 13 marzo 2021 elenca 3.964 morti e 162.610 feriti a seguito di iniezioni dei tre pesido vaccini COVID-19 sperimentali:

☠️ COVID-19 MRNA VACCINE MODERNA (CX-024414) ,

☠️ COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN)

☠️ COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19) .

460 morti 243.612 lesioni segnalate da vaccini COVID-19 segnalati nel Regno Unito
Non abbiamo incluso i dati dello scatto COVID di Johnson e Johnson in questo rapporto, ma lo faremo nei rapporti futuri.

Un abbonato a Health Impact News in Europa ha eseguito i rapporti per ciascuno dei tre vaccini di COVID-19 che includiamo qui, ed ecco i dati di riepilogo fino al 13 marzo 2021.


Reazioni totali per il vaccino mRNA sperimentale Tozinameran (codice BNT162b2 , Comirnaty ) da BioNTech / Pfizer:

2.540 morti e 102.100 reazioni avverse al 13/03/2021

 

☠️ COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN)


Reazioni totali per il vaccino mRNA sperimentale mRNA -1273 ( CX-024414) di Moderna:

☠️973 morti e 5.939 reazioni avverse al 13/03/2021

 

☠️ COVID-19 MRNA VACCINO MODERNA (CX-024414)


Reazioni totali per il vaccino sperimentale AZD1222 (CHADOX1 NCOV-19) da Oxford / AstraZeneca :

☠️451 morti e 54.571 reazioni avverse al 13/03/2021

☠️ COVID-19 VACCINO ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19)




Italia 🇮🇹 La cura peggiore del male

 

La cura peggiore del male?

da un post pubblico di Carlo Pompei

Il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca ChAdOx1 nCoV-2019 è stato sospeso da Aifa a seguito delle morti di:

Ispettori del Ministero della Salute si informeranno presso i medici del 118 che sono intervenuti quando Stefano Paternò con febbre alta ha iniziato ad avere convulsioni, una procedura parallela e integrata con quelle che riguardano gli altri deceduti.
Si prospetta una errata conservazione del lotto in questione, come a dire che la responsabilità dei decessi non sia da attribuire al vaccino in sé, ma a procedure sbagliate da accertare.

O da sconsigliare, più propriamente.

A prescindere dalle reali cause, quindi, i deceduti erano stati sottoposti a verifiche preventive di rischio in funzione del loro quadro clinico?
Oppure sono stati vaccinati senza effettuarle?
E perché si afferma che sia stato conservato male anche se altrove si dice che il vaccino a vettore virale non abbia bisogno di attenzioni particolari?

Vincenzo Russo, 58 anni, bidello in una scuola di Casalnuovo, anche lui vaccinato con AstraZeneca, ma – come la professoressa Mantile – con un lotto diverso da quello bloccato da AIFA, a quanto è dato sapere.

E poi, anche se fosse morto uno soltanto, cambierebbe qualcosa?
Lasciamo la parola alle autopsie?
Quelle non eseguite sui cadaveri dei primi deceduti un anno fa?
Perché?


 

 

Giorni fà echeggiava con grande clamore su tutti i giornali che stavamo superando quota 100.000 decessi causati o con-causati dal virus di Wuhan.

Ad un esame attento dei dati ricavati da Istituto Superiore di sanità, queste sono le percentuali sulle fasce di età colpite sfortunatamente dal virus e decedute.

Età media 81 anni. In linea con l’aspettativa di vita in Italia.

Fonte: Istituto Superiore di Sanità
(ISS)

 


Astrazeneca, avvocato famiglia militare morto: “Nesso temporale allarmante, tuteliamo comunità”

AstraZeneca sospeso in sei paesi Ue, Aifa blocca lotto anche in Italia

 




E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo” di Marco Poli

Premessa
Si rileva a colpo d’occhio che oltre la metà sono asintomatici, ma li chiamano ancora “pazienti” e questo è l’errore fondamentale.
Finché una persona non presenta sintomi non è malata.
Si rileva inoltre, un bassissimo indice di malati critici e altri che necessitano ricovero.

Secondo i Dati ISTAT il Bilancio demografico nazionale al 31 dicembre 2019 rileva che la popolazione residente in Italia ammonta a 60.244.639 unità

Pertanto

ci chiediamo, ormai sempre piu’ numerosi, perché questa ostinazione a correre rischi con Vaccini che stanno creando così tanti effetti avversi?

E perché si continua a chiudere l’Italia?

Non sto negando o minimizzando la situazione pandemica, ma questi provvedimenti di chiusura rischiano di essere peggiori del male.

Non si capisce come sia stato possibile accellerare tutte le fasi di sperimentazione preclinica e clinica, per arrivare ad una immediata e precose commercializzazione dei vaccini, messi comunque tutti sotto sorveglianza speciale da parte delle agenzie dei farmaci.

Leggiamo su questo sito le prassi per la produzione e sperimentazione dei vaccini.
Notizie degli effetti avversi da Vaccino
La buona nuova, è che finalmente vengono aperte inchieste sui non pochi eventi esiziali accaduti nelle ore e nei giorni successivi le iniezioni.
2
Ricordo che il nostro Paese è campione d’Europa per il numero di reazioni avverse ai vaccini ”anti-Covid” [2], ma, sinora e al contrario di UK [3][4] e USA [5], nemmeno 1 decesso è stato correlato al Sacro Vaccino.
Note

Qualche numero

da un post pubblico di Marco Poli – 4 Marzo 2021

  • primo posto per quelle al vaccino ad mRNA di Pfizer-BioNTech { 27.917, [7], vedi immagine allegata al post }.

E’ come buttarsi senza il paracadute, e dire ”io speriamo che me la cavo”.

2
Tra i dati, come detto, spicca quello delle reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech registrate in Italia, nettamente superiori a quelle registrate negli altri Paesi : reticenza alla segnalazione nei Paesi esteri, oppure problemi nella corretta conservazione di QUEL particolare vaccino nel nostro Paese ?
Ricordo che il vaccino Pfizer-BioNTech doveva essere conservato tra i 60° e i 90° sottozero [15]:

9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
Conservazione: prima della diluizione, conservare a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

oggettiva carenza di frigoriferi capaci di contenere stock ingenti del prodotto nell’intervallo di temperatura dato, e che le imprese produttrici delle macchine hanno lamentato di non avere ricevuto sufficienti caratteristiche tecniche per la fabbricazione dal Commissariato all’emergenza capeggiato fino a pochi giorni fa da Domenico Arcuri, né dal Ministero della Salute [17]:

La domanda legittima è :

nel nostro Paese, sono state registrate così tante reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech perché vari stock non sono stati conservati adeguatamente e pertanto sono stati iniettati [n] preparati ammalorati nei corpi delle cavie ?

3
decesso dello 0,03% della popolazione terrestre [20].
=
Note

  • Agenzia europea per i medicinali (EMA)”, Unione Europea.
  • [2] EMA, sito ufficiale.

  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223838122677503 ].
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19); vaccino ChAdOx1 nCoV-19 (detto anche AZD1222 ) di AstraZeneca
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 MRNA VACCINE MODERNA (CX-024414); vaccino CX-024414 (detto anche mRNA-1273 ) di Moderna.
  • dati registrati al 27 febbraio 2021, ibidem → Ricerca → Segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci per sostanza → C → COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN); vaccino Tozinameran (detto anche BNT162b2, Comirnaty ) di Pfizer-BioNTech.
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223594610709856 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223652739683044 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223662077116474 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223992390214095 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224029007209497 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224039422149864 ].
  • https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10224047296466717 ].
  • ALLEGATO I. RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO”, EMA, { PDF }.
  • .
  • In caso di reazioni avverse al vaccino anti-Covid, chi paga? Noi. [ … ] la responsabilità non è in alcun modo dell’azienda farmaceutica.”, in ”Vaccino Covid, in caso di effetti collaterali chi paga? Tutti i dubbi sui contratti con la Ue”, Miriam Carraretto, QuiFinanza, 6 febbraio 2021.
  • ‘WHO Coronavirus Disease (COVID-19) Dashboard”, WHO;
    arrotondando, la percentuale dei decessi sulla popolazione complessiva è risolta con la proporzione :

    • 2,5 M : x = 7.850 M : 100 →
      x = 2,5 M * 100 / 7850 M →
      x = 0,0318471337579618 ≈ 0,03

“Nessuna correlazione”

Cardiopatico ingoia un HAMBURGER.
SOFFOCA, ma muore di INFARTO.
Una iperbole per cercare di spiegare che la correlazione generica (con-seguenza) è sempre presente in atti ed avvenimenti susseguenti.
In questo caso, sapere che il cibo non fosse nocivo, è ininfluente: la causa di morte è collegata ad aver mangiato, sì, ma con modalità sbagliate, le quali hanno prima provocato il soffocamento che a sua volta ha generato un infarto in un soggetto cardiopatico.

Ciò che cambia, quindi, è il grado di correlazione in funzione di modalità, predisposizione, attenzione e cura.

Lo sciacallaggio mediatico sugli effetti dei vaccini è semplicemente scandaloso.


Da un post pubblico di Carlo Pompei 3 Marzo 2021


Come a dire che sia impossibile che un vaccino sperimentale provochi la morte, poiché si tratta di qualcosa finalizzata a salvare vite.
Ciò legittima un pseudo ragionamento indotto, ovvero quello secondo il quale, senza vaccini, sarebbero morte più persone: semplicemente indimostrabile come non è dimostrabile salvarsi nel fare o non fare qualcosa, aumentano o diminuiscono le probabilità su grandi numeri, sicuramente, ma non sono scongiurate del tutto e soprattutto non nel singolo caso.