OMEGA 3: gli Acidi Grassi Essenziali

Gli acidi grassi omega 3 fanno parte dei nutrienti più importanti per l’organismo e hanno un effetto molto positivo sulla salute.

Vedremo insieme benefici per l’organismo, conseguenze di una carenza di Omega 3 nell’organismo, dosi consigliate ed effetti collaterali.

Generalità

Che cosa Sono

Cosa sono gli acidi grassi essenziali omega- 3?

Gli acidi grassi omega-3 appartengono al gruppo degli acidi grassi essenziali. Questo significa che il nostro corpo non può produrli da solo, per cui dobbiamo apportarli all’organismo attraverso l’alimentazione, visto che contribuiscono alla prevenzione di diverse malattie.

  • Sono acidi grassi poliinsaturi che dobbiamo includere quotidianamente nella nostra dieta.
  • Sono indispensabili per avere un sistema cardiovascolare sano e conservare il metabolismo in ottimo stato.
  • Hanno molte proprietà benefiche per l’organismo, fra le quali si evidenziano i loro effetti sulla pelle, sul cervello, sul sistema muscoloscheletrico e sul sistema immunitario.
  • Riducono la formazione di sostanze pro-infiammatorie e rafforzano la vista e il cervello.
  • È di vitale importanza assicurarci di ingerire nella nostra alimentazione quantità sufficienti di omega-3, sia a partire da fonti naturali e/o integratori che contengano questi acidi grassi essenziali.

    Tuttavia, le fonti alimentari di omega 3 sono abbastanza limitate. Per questo motivo, le persone che seguono una dieta occidentale standard tendono a non assumere abbastanza omega 3 1.

    Uno studio che ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 45.000 americani ha scoperto che l’assunzione di omega-3 era inferiore alle quantità raccomandate in tutti i gruppi di età. Ciò dimostra che l’insufficienza di omega-3 è comune negli Stati Uniti 9.

    I cibi ricchi di omega 3 includono pesce, olio di pesce, alghe e microalghe (es. spirulina, clorella), semi di lino, olio di lino, olio di perilla, olio di noci, olio di ribes nero, olio di kiwi e semi di chia.


QUALI SONO

Quali Sono

I tre principali acidi grassi omega-3 sono chiamati:

  • ALA: acido alfa-linolenico → presente in alcuni semi e oli vegetali;
  • EPA: acido eicosapentaenoico → presente nel pesce;
  • DHA: acido docosaesaenoico → presente nel pesce.

All’interno dell’organismo, l’ALA viene convertito in EPA e DHA 2.

Tuttavia, questa capacità di conversione è limitata. Uno studio ha rilevato che nell’organismo adulto 3:

  • solo il 5% dell’ALA assunto viene convertito in EPA
  • meno dello 0,5% dell’ALA assunto viene convertito in DHA.

In uno studio su 56 partecipanti con malattie croniche, un’integrazione giornaliera di 3 grammi di ALA (da olio di semi di lino) è comunque riuscita ad aumentare i livelli di EPA nel sangue del 60% dopo 12 settimane rispetto al placebo 50.

A Cosa Servono

  • L’ALA viene usato dall’organismo per produrre energia. Risulta pressoché privo di attività biologiche ma l’organismo può convertirlo in EPA e DHA 4.
  • L’EPA è utile soprattutto per la sintesi di molecole di segnalazione chiamate eicosanoidi, che possono ridurre l’infiammazione 5.
  • Il DHA funge da componente strutturale nelle membrane cellulari, in particolare nelle cellule nervose del cervello e degli occhi 6.

PROPRIETA'

Proprietà degli acidi grassi omega 3 sull’organismo

Gli acidi grassi omega 3 agiscono in molti modi, per cui hanno un esteso spettro di attività. Una delle loro proprietà consiste nel proteggere le cellule contro l’invecchiamento prematuro, questo è dovuto al fatto che sono potenti antiossidanti che possono attraversare anche la barriera ematoencefalica.

Perché gli acidi grassi omega-3 hanno un impatto così forte sugli acidi grassi poliinsaturi essenziali, il DHA e l’EPA?

L’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) sono acidi grassi polinsaturi essenziali che sono presenti in tutte le membrane cellulari. Sono fondamentali per la comunicazione tra le cellule, ad esempio nel sistema nervoso, dove i messaggi devono raggiungere rapidamente tutte le parti del corpo. [3][4]

Gli omega 3 stimolano la produzione di prostaglandine, che sono ormoni che controllano molte funzioni fondamentali del corpo, come la risposta ai processi infiammatori e immunitari.[5]

Praticamente ogni parte del nostro corpo ha bisogno di un apporto adeguato di omega 3 per il suo corretto funzionamento. Ecco perché è così importante includere nella nostra dieta, in modo abituale, gli alimenti che li contengono e che proteggono le nostre membrane cellulari, poiché così le nostre funzioni corporee funzioneranno in modo ottimale.


Patologie come la pelle secca, asma e/o allergie sono comuni anche in bambini durante queste età. Livelli ottimali di EPA in questo momento possono aiutare a ridurre l’infiammazione associata con questi problemi.

CHE COSA FANNO acidi grassi omega-3 SUL NOSTRO organismo?

LEGGI QUI I BENEFICI
  • Riducono tutti i tipi di infiammazione. Pertanto, si consigliano per prevenire e alleviare le allergie l’asma e l’eczema.
  • Riducono i livelli di trigliceridi e aumentano i livelli di colesterolo buono o HDL, che riduce il pericolo di soffrire di infarto.
  • Riducono la probabilità di soffrire patologie cardiovascolari o infarti, meglio di qualsiasi altro farmaco con cui siano stati confrontati.
  • Prevengono contro la comparsa di infarti.[6]
  • Migliorano la salute della cartilagine e delle articolazioni.
  • Favoriscono la salute oculare e permettono di vedere meglio, sia in adulti, come nella crescita del feto dentro l’utero e nello sviluppo oculare dei bambini.
  • Svolgono un ruolo importante nello sviluppo del cervello. Uno studio clinico realizzato su bambini piccoli ha dimostrato che i bambini che prendono omega 3 aumentano la propria capacità mentale e visiva, che rende questi bambini più intelligenti rispetto a quelli che non li prendono.
  • Aiutano a trattare l’Alzheimer.
  • Aumentano il rendimento intellettuale, il quoziente intellettivo e aiutano le persone anziane a conservare la memoria in buono stato.
  • Aiutano le persone che soffrono di sclerosi multipla.
  • Riducono nei bambini i sintomi dell’ADHA (sindrome da deficit di attenzione).[7]
  • Preservano la permeabilità delle pareti cellulari.
  • Favoriscono l’equilibrio ormonale, che contribuisce ad avere un sonno profondo e riparatore e a svegliarsi riposati e con vitalità.
  • Diminuiscono la pressione arteriosa elevata. A differenza di altri medicinali che forzano la pressione sanguigna all’interno di un range normale, gli omega 3 riducono la pressione sanguigna in modo naturale e la mantengono ad un livello salutare. Sebbene ci voglia un po’ di più per regolare la pressione arteriosa, il vantaggio è che non hanno effetti collaterali, come avviene con i medicinali.
  • Prevengono la comparsa di problemi cardiovascolari, il deposito di grassi nelle arterie e la formazioni delle placchette nelle cellule endoteliali (il rivestimento delle arterie consiste in cellule endoteliali).
  • Riducono l’aderenza delle placchette e la probabilità di soffrire ictus causati dai coaguli di sangue nel cervello.
  • Riducono la produzione delle citochine, associate con le reazioni infiammatorie che aumentano le possibilità di soffrire arteriosclerosi.
  • Aumentano l’attività delle prostaglandine prodotte dalle cellule endoteliali e aiutano a rilassare e dilatare le arterie.
  • Aumentano la concentrazione degli eicosanoidi buoni (prostaglandina F2α e trombossano B2) e, allo stesso tempo, riducono i trigliceridi nocivi.[8]
  • Sono degli antiossidanti molto potenti e dei pochi che possono attraversare la barriera ematoencefalica.
  • Migliorano l’umore, aumentano l’ottimismo e riducono lo sviluppo delle malattie mentali.
  • Sono un antidepressivo naturale molto efficace.
  • Equilibrano il livello di testosterone.
  • Aiutano a ridurre la crescita delle cellule cancerogene e sono efficaci per trattare il cancro alla prostata[9], il cancro al seno e il cancro del colon-retto.
  • Sono l’integratore perfetto per prevenire contro l’invecchiamento, visto che migliorano il livello ormonale e la salute delle articolazioni. Inoltre, sono un fantastico complemento sportivo, dato che accelerano il recupero dopo il duro allenamento.
  • Riducono l’infiammazione nei polmoni e servono anche per trattare allergie, asma ed eczema. (studio)
  • Riducono l’obesità e migliorano la capacità delle cellule per rispondere all’insulina e stimolare l’espulsione di leptina. Questo ormone regola l’ingestione degli alimenti, il peso e il metabolismo corporeo, relazionato con la quantità di adipociti (cellule grasse).

CARENZA DI OMEGA 3

Quali patologie si producono per una carenza di acidi grassi Omega 3?

  • Sviluppo di malattie cardiovascolari
  • Depressione e altri disturbi neurologici
  • Maggior probabilità di soffrire di reumatismi e altre patologie infiammatorie
  • Pelle secca e squamosa
  • Alta pressione arteriosa
  • Diminuzione della vista
  • Sistema immunitario debilitato
  • Diminuzione del flusso sanguigno

Perché è importante assumere Omega 3

Aldilà della funzione energetica, il corpo utilizza l’EPA e il DHA per produrre molecole di segnalazione chiamate eicosanoidi.

riducono l’infiammazione 17.

Gli eicosanoidi vengono talvolta chiamatiresolvine“, proprio per questa loro capacità di “risolvere” l’infiammazione 18, 19.

  • Un ridotto consumo di alimenti ricchi di omega 3 – soprattutto se associato a una dieta ricca di zuccheri, grassi trans e cibi trasformati – potrebbe quindi instaurare uno stato di infiammazione cronica 20.
  • Numerosi studi suggeriscono che l’infiammazione cronica di basso livello svolge un ruolo importante nell’insorgenza e nella gravità di malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica, obesità, morbo di Alzheimer e varie altre malattie degenerative 21, 22, 23, 20.

Dove sono gli OMEGA3

Quanto Omega-3 Assumere

Di seguito, riportiamo gli apporti di omega-3 consigliati da varie organizzazioni nazionali e internazionali. Poiché la loro lettura e applicazione può risultare complicata, risulta opportuno tradurre queste raccomandazioni in termini pratici:

è possibile soddisfare i fabbisogni di omega-3:

  • includendo nella propria dieta cibi ricchi di acido α-linolenico (ALA), come noci, semi di lino e olio di canola.
  • per i vegetariani esistono anche omega 3 di derivazione algale.
  • In gravidanza, sotto consiglio e controllo medico, può essere suggerita un’integrazione specifica di DHA, a dosi di 200 mg al giorno 7, 8
DOSAGGIO OMEGA 3

L’assunzione giornaliera consigliata di omega 3 è la seguente:

  • Adulti sani normali: Approssimativamente 650 milligrammi di EPA e DHA al giorno
  • Persone con alcune malattie cardiovascolari o con possibilità di soffrirne: 1 grammo al giorno
  • Persone che vogliano ridurre i propri livelli di trigliceridi: 2 grammi al giorno
  • Se desideri ridurre i livelli di colesterolo, è importante prendere una dose maggiore di omega 3, visto che una dose troppo bassa non produrrà l’effetto desiderato.

INTEGRATORI

INTEGRATORI di OMEGA 3:

Confezioni da 50, 100, 250, 500 perle softgel

3 perle contengono 900 mg di Omega (EPA-DHA)

SCONTO 10% su tutti i prodotti Prinfit usando il codice sconto: Vitamineral


120 perle

4 perle contengono 2880 mg

 


Altri articoli sugli OMEGA 3

BIBLIOGRAFIA

Fonti bibliografiche:

  • 1. Swanson D, Block R, Mousa SA. Omega-3 fatty acids EPA and DHA: health benefits throughout life. Adv Nutr. 2012 Jan;3(1):1-7. doi: 10.3945/an.111.000893. Epub 2012 Jan 5.
  • 2. Maghsoumi-Norouzabad L, Mansoori A, Abed R, Shishehbor F. Effects of omega-3 fatty acids on the frequency, severity, and duration of migraine attacks: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr Neurosci. 2017 Jun 30:1-10. doi: 10.1080/1028415X.2017.1344371.
  • 3. J Neubronner, J P Schuchardt, G Kressel, M Merkel, C von Schacky and A Hahn. Enhanced increase of omega-3 index in response to long-term n-3 fatty acid supplementation from triacylglycerides versus ethyl esters. Eur J Clin Nutr. 2011 Feb
  • 4. Welma Stonehouse, Cathryn A Conlon, John Podd, Stephen R Hill, Anne M Minihane, Crystal Haskell, and David Kennedy. DHA supplementation improved both memory and reaction time in healthy young adults: a randomized controlled trial. The American journal of clinical nutrition. 2013 May;97(5):1134-43.
  • 5. de Wilde MC, van der Beek EM, Kiliaan AJ, Leenders I, Kuipers AA, Kamphuis PJ, Broersen LM. Docosahexaenoic acid reduces amyloid-β(1-42) secretion in human AβPP-transfected CHO-cells by mechanisms other than inflammation related to PGE₂. J Alzheimers Dis. 2010;21(4):1271-81.
  • 6. Black HS, Thornby JI, Gerguis J, Lenger W. Influence of dietary omega-6, -3 fatty acid sources on the initiation and promotion stages of photocarcinogenesis. Photochem Photobiol. 1992 Aug;56(2):195-9.
  • 7. Bélanger SA, Vanasse M, Spahis S, Sylvestre MP, Lippé S, L’heureux F, Ghadirian P, Vanasse CM, Levy E. Omega-3 fatty acid treatment of children with attention-deficit hyperactivity disorder: A randomized, double-blind, placebo-controlled study. Paediatr Child Health. 2009 Feb;14(2):89-98.
  • 8. Zulyniak MA, Perreault M, Gerling C, Spriet LL, Mutch DM. Fish oil supplementation alters circulating eicosanoid concentrations in young healthy men. Metabolism. 2013 Aug;62(8):1107-13. doi: 10.1016/j.metabol.2013.02.004.
  • 9. Mara M. Epstein et al. Dietary Fatty Acid Intake and Prostate Cancer Survival in Örebro County, Sweden. Am J Epidemiol. 2012 Aug 1; 176(3): 240–252.
  • 10. Mozaffarian D, Wu JH. Omega-3 fatty acids and cardiovascular disease: effects on risk factors, molecular pathways, and clinical events. J Am Coll Cardiol. 2011 Nov 8;58(20):2047-67. doi: 10.1016/j.jacc.2011.06.063.
  • 11. Block RC, Dorsey ER, Beck CA, Brenna JT, Shoulson I. Altered cholesterol and fatty acid metabolism in Huntington disease. J Clin Lipidol. 2010 Jan-Feb;4(1):17-23. doi: 10.1016/j.jacl.2009.11.003.
  • 12. Curado Borges M et al. Omega-3 fatty acids, inflammatory status and biochemical markers of patients with systemic lupus erythematosus: a pilot study. Rev Bras Reumatol Engl Ed. 2017 Nov – Dec;57(6):526-534. doi: 10.1016/j.rbre.2016.09.014.
  • 13. Shidfar F, Keshavarz A, Hosseyni S, Ameri A, Yarahmadi S. Effects of omega-3 fatty acid supplements on serum lipids, apolipoproteins and malondialdehyde in type 2 diabetes patients. East Mediterr Health J. 2008 Mar-Apr;14(2):305-13.
  • 14. Morris MC, Evans DA, Tangney CC, Bienias JL, Wilson RS. Fish consumption and cognitive decline with age in a large community study. Arch Neurol. 2005 Dec;62(12):1849-53. Epub 2005 Oct 10.
  • 15. Mori TA. Omega-3 fatty acids and cardiovascular disease: epidemiology and effects on cardiometabolic risk factors. Food Funct. 2014 Sep;5(9):2004-19. doi: 10.1039/c4fo00393d.
  • 16. Bell GA, Kantor ED, Lampe JW, Kristal AR, Heckbert SR, White E. Intake of long-chain ω-3 fatty acids from diet and supplements in relation to mortality. Am J Epidemiol. 2014 Mar 15;179(6):710-20. doi: 10.1093/aje/kwt326.
  • 17. Jain AP, Aggarwal KK, Zhang PY. Omega-3 fatty acids and cardiovascular disease. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2015;19(3):441-5.
  • 18. Mori TA. Marine OMEGA-3 fatty acids in the prevention of cardiovascular disease. Fitoterapia. 2017 Nov;123:51-58. doi: 10.1016/j.fitote.2017.09.015.
  • 19. Saremi A, Arora R. The utility of omega-3 fatty acids in cardiovascular disease. Am J Ther. 2009 Sep-Oct;16(5):421-36. doi: 10.1097/MJT.0b013e3180a5f0bb.
  • 20. Leaf A. Historical overview of n-3 fatty acids and coronary heart disease. Am J Clin Nutr. 2008 Jun;87(6):1978S-80S.
  • 21. Soumia Peter, Sandeep Chopra, and Jubbin J. Jacob. A fish a day, keeps the cardiologist away! – A review of the effect of omega-3 fatty acids in the cardiovascular system. Indian J Endocrinol Metab. 2013 May-Jun; 17(3): 422–429.
  • 22. Dangardt F, Osika W, Chen Y, Nilsson U, Gan LM, Gronowitz E, Strandvik B, Friberg P. Omega-3 fatty acid supplementation improves vascular function and reduces inflammation in obese adolescents. Atherosclerosis. 2010 Oct;212(2):580-5. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2010.06.046.
  • 23. Larson MK, Tormoen GW, Weaver LJ, Luepke KJ, Patel IA, Hjelmen CE, Ensz NM, McComas LS, McCarty OJ. Exogenous modification of platelet membranes with the omega-3 fatty acids EPA and DHA reduces platelet procoagulant activity and thrombus formation. Am J Physiol Cell Physiol. 2013 Feb 1;304(3):C273-9. doi: 10.1152/ajpcell.00174.2012. Epub 2012 Nov 21.
  • 24. Pirillo A, Catapano AL. Omega-3 polyunsaturated fatty acids in the treatment of atherogenic dyslipidemia. Atheroscler Suppl. 2013 Aug;14(2):237-42. doi: 10.1016/S1567-5688(13)70004-7.
  • 25. Gan RW et al. The association between omega-3 fatty acid biomarkers and inflammatory arthritis in an anti-citrullinated protein antibody positive population. Rheumatology (Oxford). 2017 Dec 1;56(12):2229-2236. doi: 10.1093/rheumatology/kex360.
  • 26. Philip C. Calder. Omega-3 Fatty Acids and Inflammatory Processes. Nutrients. 2010 Mar; 2(3): 355–374.
  • 27. Simopoulos AP. Omega-3 fatty acids in inflammation and autoimmune diseases. J Am Coll Nutr. 2002 Dec;21(6):495-505.
  • 28. Maroon JC, Bost JW. Omega-3 fatty acids (fish oil) as an anti-inflammatory: an alternative to nonsteroidal anti-inflammatory drugs for discogenic pain. Surg Neurol. 2006 Apr;65(4):326-31.
  • 29. Miles EA, Calder PC. Influence of marine n-3 polyunsaturated fatty acids on immune function and a systematic review of their effects on clinical outcomes in rheumatoid arthritis. Br J Nutr. 2012 Jun;107 Suppl 2:S171-84. doi: 10.1017/S0007114512001560.
  • 30. Judge MP. Omega-3 Consumption During Pregnancy to Support Optimal Outcomes. J Obstet Gynecol Neonatal Nurs. 2017 Jul 20. pii: S0884-2175(17)30313-1.
  • 31. Drewery ML, Gaitán AV, Thaxton C, Xu W, Lammi-Keefe CJ. Pregnant Women in Louisiana Are Not Meeting Dietary Seafood Recommendations. J Pregnancy. 2016;2016:1853935. doi: 10.1155/2016/1853935. Epub 2016 Jul 18.
  • 32. Juliana dos Santos Vaz, Gilberto Kac, Pauline Emmett, John M. Davis, Jean Golding, and Joseph R. Hibbeln. Dietary Patterns, n-3 Fatty Acids Intake from Seafood and High Levels of Anxiety Symptoms during Pregnancy: Findings from the Avon Longitudinal Study of Parents and Children. LoS One. 2013; 8(7): e67671.
  • 33. Souied EH, Aslam T, Garcia-Layana A, Holz FG, Leys A, Silva R, Delcourt C. Omega-3 Fatty Acids and Age-Related Macular Degeneration. Ophthalmic Res. 2015;55(2):62-9. doi: 10.1159/000441359. Epub 2015 Nov 27.
  • 34. Lawrenson JG, Evans JR. Omega 3 fatty acids for preventing or slowing the progression of age-related macular degeneration. Cochrane Database Syst Rev. 2015 Apr 9;(4):CD010015. doi: 10.1002/14651858.CD010015.pub3.
  • 35. Seddon JM, George S, Rosner B. Cigarette smoking, fish consumption, omega-3 fatty acid intake, and associations with age-related macular degeneration: the US Twin Study of Age-Related Macular Degeneration. Arch Ophthalmol. 2006 Jul;124(7):995-1001.
  • 36. Wu J et al. Dietary intake of α-linolenic acid and risk of age-related macular degeneration. Am J Clin Nutr. 2017 Jun;105(6):1483-1492.
  • 37. Kiecolt-Glaser JK, Belury MA, Andridge R, Malarkey WB, Glaser R. Omega-3 supplementation lowers inflammation and anxiety in medical students: a randomized controlled trial. Brain Behav Immun. 2011 Nov;25(8):1725-34. doi: 10.1016/j.bbi.2011.07.229.
  • 38. Kiecolt-Glaser JK, Epel ES, Belury MA, Andridge R, Lin J, Glaser R, Malarkey WB, Hwang BS, Blackburn E. Omega-3 fatty acids, oxidative stress, and leukocyte telomere length: A randomized controlled trial. Brain Behav Immun. 2013 Feb;28:16-24.
  • 39. Stacey Ageranioti Bélanger, MD PhD, Michel Vanasse, MD, Schohraya Spahis, MSc, Marie-Pierre Sylvestre, MSc, Sarah Lippé, PhD, François l’Heureux, MSc, Parviz Ghadirian, PhD, Catherine-Marie Vanasse, PhD, and Emile Levy, MD PhD. Omega-3 fatty acid treatment of children with attention-deficit hyperactivity disorder: A randomized, double-blind, placebo-controlled study. Paediatr Child Health. 2009 Feb; 14(2): 89–98.
  • 40. Bos DJ, Oranje B, Veerhoek ES, Van Diepen RM, Weusten JM, Demmelmair H, Koletzko B, de Sain-van der Velden MG, Eilander A, Hoeksma M, Durston S. Reduced Symptoms of Inattention after Dietary Omega-3 Fatty Acid Supplementation in Boys with and without Attention Deficit/Hyperactivity Disorder. Neuropsychopharmacology. 2015 Sep;40(10):2298-306. doi: 10.1038/npp.2015.73. Epub 2015 Mar 19.
  • 41. Bloch MH, Qawasmi A. Omega-3 fatty acid supplementation for the treatment of children with attention-deficit/hyperactivity disorder symptomatology: systematic review and meta-analysis. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2011 Oct;50(10):991-1000. doi: 10.1016/j.jaac.2011.06.008. Epub 2011 Aug 12.
  • 42. Howe P, Buckley J. Metabolic health benefits of long-chain omega-3 polyunsaturated fatty acids. Mil Med. 2014 Nov;179(11 Suppl):138-43. doi: 10.7205/MILMED-D-14-00154.
  • 43. Smith GI, Julliand S, Reeds DN, Sinacore DR, Klein S, Mittendorfer B. Fish oil-derived n-3 PUFA therapy increases muscle mass and function in healthy older adults. Am J Clin Nutr. 2015 Jul;102(1):115-22. doi: 10.3945/ajcn.114.105833. Epub 2015 May 20.
  • 44. Schaefer EJ, Bongard V, Beiser AS, Lamon-Fava S, Robins SJ, Au R, Tucker KL, Kyle DJ, Wilson PW, Wolf PA. Plasma phosphatidylcholine docosahexaenoic acid content and risk of dementia and Alzheimer disease: the Framingham Heart Study. Arch Neurol. 2006 Nov;63(11):1545-50.
  • 45. Greg M. Cole, Ph.D., Qiu-Lan Ma, M.D., Ph.D., and Sally A. Frautschy, Ph.D. Omega-3 fatty acids and dementia. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. Author manuscript; available in PMC 2014 May 13.
  • 46. Bauer I, Hughes M, Rowsell R, Cockerell R, Pipingas A, Crewther S, Crewther D. Omega-3 supplementation improves cognition and modifies brain activation in young adults. Hum Psychopharmacol. 2014 Mar;29(2):133-44.
  • 47. Paul Montgomery, Jennifer R Burton, Richard P Sewell, Thees F Spreckelsen, and Alexandra J Richardson. Fatty acids and sleep in UK children: subjective and pilot objective sleep results from the DOLAB study – a randomized controlled trial. J Sleep Res. 2014 Aug; 23(4): 364–388.
  • 48. Sarter B, Kelsey KS, Schwartz TA, Harris WS. Blood docosahexaenoic acid and eicosapentaenoic acid in vegans: Associations with age and gender and effects of an algal-derived omega-3 fatty acid supplement. Clin Nutr. 2015 Apr;34(2):212-8. doi: 10.1016/j.clnu.2014.03.003. Epub 2014 Mar 14.
  • 49. Saunders AV, Davis BC, Garg ML. Omega-3 polyunsaturated fatty acids and vegetarian diets. Med J Aust. 2013 Aug 19;199(4 Suppl):S22-6.
  • 50. Simopoulos AP. The importance of the ratio of omega-6/omega-3 essential fatty acids. Biomed Pharmacother. 2002 Oct;56(8):365-79.

HSNStoreBlog

  • Magazine X115

  •  




    Nattochinasi – A Cosa Serve, Benefici, Dosi, Controindicazioni

    Da Magazine X115 e da HSN Store Blog

    INDICE ARTICOLO

    Colesterolo e Trigliceridi

    Oltre ai suoi effetti anti-aterosclerotici, l’estratto di natto ha un effetto favorevole sui lipidi.

    • 27, 28, 29, 30, 31, 14.
    • 12.
    • 12.
    • In uno studio clinico, 47 soggetti con livelli elevati di colesterolo (iperlipidemia) hanno ricevuto solo nattochinasi, nattochinasi ed estratto di riso rosso fermentato o placebo per 6 mesi. Il trattamento con nattochinasi ha iniziato a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue solo nell’ultimo mese dello studio. Tuttavia, la terapia combinata (nattochinasi e riso rosso fermentato) ha ridotto i livelli di LDL, colesterolo totale e trigliceridi, e aumentato l’HDL dal primo mese in poi 32.
    • 33.
    • Altri studi non hanno ottenuto una riduzione significativa dei livelli di colesterolo o hanno mostrato solo una diminuzione dei livelli di trigliceridi, probabilmente a causa dell’impiego di dosi insufficienti 32, 20. 

    Per il sistema nervoso

    La nattokinasi, grazie alle sue proprietà fibrinolitiche, ha dimostrato di avere un effetto positivo per combattere l’apparizione di fibrille amiloidi nelle terminazioni nervose dei neuroni.

    Le fibrille amiloidi vengono create per difetti genetici e vengono potenziate da cause ambientali, per la maggior parte ancora da determinare, generando l’apparizione di amiloidosi, una condizione associata a un’alterazione proteica anormale di amiloide con importanti effetti negativi sulla salute, soprattutto legati a una patologia tra le più conosciute come l’Alzheimer.

    È possibile che la nattokinasi sia un agente preventivo dello sviluppo dell’Alzheimer in persone predisposte a presentare una condizione amiloide anormale.

    Dosi e Modo d’uso

    La Nattokinasi è un enzima che può essere usato in qualunque momento del giorno come integratore, non presenta un momento né un modo d’uso migliore di un altro.

    Tieni presente che prima di isolare le sue proprietà, esercitava i propri effetti positivi attraverso il consumo del Nattō, assunto con altri alimenti durante i pasti.

    Allo stesso modo, esitono studi che somministrano la nattokinasi a digiuno, soprattutto per evitare di contaminare con altri nutrienti i risultati da misurare, non perché tale momento della giornata sia superiore a un altro.

    In definitiva, puoi usare la nattokinasi quando vuoi, la mattina o la sera, durante o lontano dai pasti, basta che l’uso sia giornaliero e a lungo termine.

    Per quanto riguarda la dose, non esiste una raccomandazione assoluta, ma è stata accettata la quantità di nattokinasi raccomandata in funzione alla sua attività fibrinolitica:

    2000 Unità di Degradazione di Fibrina (o UF).

    Per quanto tempo si può assumere?

    Devi considerare che gli studi scientifici realizzati per dimostrare gli effetti positivi a breve termine del nattokinasi sono durati fra 1 e 7 mesi e che gli effetti più notevoli della nattokinasi sono stati estratti a partire da studi osservazionali della popolazione giapponese che consuma Nattō durante tutta la vita. Pertanto, una raccomandazione buona e sensata, sapendo che la nattokinasi non ha effetti avversi riportati sul consumo a lungo termine, è usare nattokinasi quotidianamente durante tutto il tempo possibile, per anni se possibile.


    Non ci sono prove sufficienti per suggerire una dose ottimale di nattochinasi orale. L’attività della nattochinasi è misurata in FU, sigla che indica il numero di unità fibrinolitiche (FU).

    In genere, gli studi sugli esseri umani tendono a utilizzare circa 5.000 FU al giorno, solitamente suddivise in due dosi separate assunte durante i pasti.

    • Sulla base di alcuni studi sull’uomo, 2.000 FU/die hanno prodotto i maggiori benefici cardiovascolari e antitrombotici 23, 11, 34.

    Tuttavia, è ormai noto che è necessaria un’elevata dose di nattochinasi per ottenere effetti ipolipemici 3.

    • Ad esempio, in uno studio a lungo termine, dosi inferiori a 3.600 FU al giorno sono risultate inefficaci nell’abbassare i lipidi e sopprimere la progressione dell’aterosclerosi, mentre la dose di 10.800 FU/giorno è risultata sicura e ben tollerata 24.
    • In un recente rapporto volto a determinare l’effetto di NK sulla progressione dell’aterosclerosi subclinica, si è concluso che l’integrazione di nattochinasi alla dose di 2.000 FU non ha alcun effetto sulla progressione dell’aterosclerosi subclinica in individui sani a basso rischio cardiovascolare 35.
    • Come Agisce

      La nattokinasi ha un’elevata stabilità gastrointestinale (anche per quanto riguarda le variazioni di pH e temperatura) e presenta un discreto assorbimento nel tratto intestinale 12, 36.

      Nonostante il suo nome, non è un enzima chinasi ma appartiene alla famiglia di enzimi della serina proteasi, che lavorano per degradare altre proteine.

      L’attività fibrinolitica della nattokinasi è correlata a un complesso meccanismo d’azione 5, 6, 37:

      • aumenta l’attivatore tissutale del plasminogeno (t-PA, che scompone la fibrina) 36 .

      29, 12, 38.

      I prodotti di degradazione della nattokinasi, in seguito alla distruzione da parte del calore o dell’acido, possono abbassare la pressione sanguigna riducendo l’attività della renina e dell’angiotensina II.

      Alcuni Autori hanno proposto che l’estratto di natto sopprima l’ispessimento intimale attraverso un effetto sinergico attribuito alle sue proprietà antiossidanti e anti-apoptotiche 39.

      Un altro studio ha dimostrato che la nattochinasi ha prevenuto l’arteriosclerosi mediante l’azione antiossidante diretta, portando a una ridotta perossidazione lipidica e a un miglioramento del metabolismo lipidico (inibizione dell’ossidazione delle LDL) 38.

      Controindicazioni e Avvertenze

      Poiché la nattochinasi può fluidificare il sangue, non dev’essere associata ad altri agenti fluidificanti del sangue come l’aspirina o il warfarin. Ciò può aumentare il rischio di emorragia, come il sanguinamento cerebrale nei pazienti con malattia dei piccoli vasi 40.

      Inoltre, l’associazione di nattochinasi ed eparina ne aumenta significativamente l’attività fibrinolitica 41.

      Secondo un rapporto, esiste anche il rischio di coagulazione delle valvole cardiache meccaniche se la nattochinasi viene usata in sostituzione del warfarin 42.

      La nattochinasi ha effetti farmacologici che potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento quando somministrata con farmaci anticoagulanti e antipiastrinici.

      Più in generale, è caldamente sconsigliato intraprendere l’integrazione di nattochinasi in aggiunta (o peggio ancora in sostituzione) del trattamento farmacologico prescritto dal medico, a meno che non sia specificamente consigliato dallo specialista.

      I pazienti trattati con warfarin dovrebbero evitare di consumare natto perché può diminuire l’INR, a causa dell’elevato contenuto di vitamina K2. Inoltre, il natto contiene B. subtilis vivente, che continua a sintetizzare la vitamina K2 nell’intestino per diversi giorni dopo l’assunzione 43, 44.

      Infine, si consiglia di evitare l’uso di nattochinasi in gravidanza e allattamento, considerata l’assenza di dati sulla sicurezza e l’efficacia.

      Effetti Collaterali

      Il natto è considerato generalmente sicuro da assumere come alimento. Ciò si basa sulla mancanza di effetti collaterali segnalati da studi clinici sull’uomo e sul fatto che fa parte della dieta giapponese da migliaia di anni 23, 20, 46.

      Inoltre, è stato dimostrato che non vi è alcuna preoccupazione per la tossicità quando gli adulti assumono 1.000-14.000 FU di nattochinasi al giorno 46.

      Nei ratti non sono stati osservati effetti collaterali utilizzando dosi significativamente più elevate, pari a 22.000 FU/kg/giorno (equivalenti a 1,43 milioni di FU al giorno nell’uomo) 46.

      Riferimenti bibliografici


      NATTOKINASE – 90 capsule

      Marca: Good Health Naturally

      Nattokinase è un potente enzima fibrinolinico estratto in una forma altamente purificata dal natto, un alimento tradizionale giapponese.

        • Un enzima potente estratto dal natto, un alimento tradizionale giapponese 
        • Nattokinase agisce nel processo di dissoluzione dei coaguli sanguigni
        • La rutina favorisce la fisiologica permeabilità dei capillari sanguigni
        • Nattokinase migliora la circolazione sanguigna

    PRINCIPI ATTIVI: Nattokinase, Rutina

    IL NATTO

    Il natto è un alimento tipico dell’alimentazione giapponese fatto a partire da fagioli di soia fermentati. È un alimento dall’odore pungente e dalla consistenza particolare “che fila” che “o si ama o si odia” anche tra i giapponesi, proprio per le sue particolarità organolettiche. 
    Come molti alti prodotti tipici della cucina giapponese, tra cui il miso, la salsa di soia o il sakè anche il natto è un alimento fermentato, viene cioè trasformato dall’attività di un batterio chiamato bacillus subtilis natto. Come gran parte dei cibi fermentati il natto è un cibo dalle importanti qualità terapeutiche, ha un’importante funzione regolatrice sulla flora e sulle funzioni intestinali, migliora il sistema immunitario ed è l’elemento di partenza per l’estrazione della nattokinasi.

    EFFICACIA

    La fibrinolisi è il meccanismo fisiologico che concorre al mantenimento della normale fluidità del sangue all’interno dei vasi. Il questo processo la fibrina, in forma di coagulo o di trombo, è enzimaticamente degradata in prodotti solubili. Il corpo umano produce diversi enzimi per la creazione di trombi ma solo un’importante enzima è responsabile per la dissoluzione di questi coaguli, la plasmina. Le proprietà di nattokinase agiscono similmente all’azione della plasmina [1].
    La nattokinase favorisce la naturale abilità del corpo nella dissoluzione dei coaguli sanguigni dissolvendo direttamente la fibrina ed è utile, inoltre, nel promuovere la produzione della plasmina.
    Le capsule NattokinaseTM contengono un altro principio attivo, la rutina, un bioflavonoide presente in diverse piante, tra cui quelle appartenenti alla famiglia delle Rutaceae, da cui la sostanza prende il nome. La più importante proprietà associata alla rutina è la capacità di favorire la fisiologica permeabilità dei capillari sanguigni migliorando la circolazione [2] e favorendo la cura dei sintomi dei disturbi connessi

    INDICAZIONI

    Nattokinase è stato usato da secoli in Giappone e negli ultimi anni ha richiamato l’attenzione della scienza che attraverso numerose pubblicazioni ha confermato le qualità terapeutiche di questo enzima. L’impiego principale di Nattokinase è consigliato nei disturbi cardiovascolari [3] che richiedono una terapia atta alla fluidificazione del sangue.

    CONTROINDICAZIONI

    È consigliato consultare il proprio medico se sottoposti a terapia anticoagulante con farmaci o integratori naturali che potrebbero interagire con il meccanismo d’azione di nattokinase.

    USO: 1 capsula 2 volte al giorno 1 ora prima dei pasti o come indicato da un medico competente.

    (*) Non indicato in gravidanza, allattamento o con disordini della coagulazione del sangue o a chi è allergico alla soia. Se si sta seguendo una terapia con anticoagulanti consultare il proprio medico prima di assumere questo prodotto.

    Riferimenti Bibliografici

    1. Kurosawa Y, Nirengi S, Homma T, et al. A single-dose of oral nattokinase potentiates thrombolysis and anti-coagulation profiles. Scientific Reports. 2015;5:11601. doi:10.1038/srep11601.(vedi fonte)
    2. Jun-Hui Choi, Dae-Won Kim, Se-Eun Park, Hyo-Jeong Lee, Ki-Man Kim, Kyung-Je Kim, Myung-Kon Kim, Sung-Jun Kim, Seung Kim. Anti-thrombotic effect of rutin isolated from Dendropanax morbifera Leveille. Journal of Bioscience and Bioengineering, Volume 120, Issue 2, Pages 181-186
      (vedi fonte)
    3. Sumi, H.; Hamada, H.; Nakanishi, K. and Hiratani, H. (1990). Enhancement of the fibrinolytic activity in plasma by oral administration of Nattokinase.Acta.Haematol. 84, 139-143.(vedi fonte)

     




    Magnesio, il minerale per evitare Aterosclerosi ed Ipertensione per eccesso di Calcio

    PRODOTTI CHE CONTENGONO MAGNESIO

    È davvero importante integrare il MAGNESIO, perché la sua carenza porta a gravi problemi, nonché a una ulteriore difficoltà nel metabolismo della vitamina D, che lo usa nei suoi vari passaggi biochimici.

    Per esempio, c’è chi a volte ha dei disturbi da carenza di MAGNESIO proprio dopo aver iniziato a integrare la vitamina D.

    Il guaio più temuto è quello che, col passare degli anni portando con sé una carenza cronica di magnesio – ma anche di altri nutrienti – si arrivi ad avere problemi di Aterosclerosi, indurimento delle arterie con conseguente Ipertensione.

    Ma la ricerca ci mostra delle prove che è possibile curarsi con la nutraceutica in molti casi.

    I motivi per cui diventa difficile non sottoporsi a un’integrazione con vitamina D).
    Il problema è che il magnesio non è meglio lottizzato: gli autori dello studio stimano che l’alimentazione occidentale fornisca appena il 50% delle raccomandazioni giornaliere, fissate a 420 mg per gli uomini e a 320 mg per le donne. La scarsa quantità di vitamina D che circola nell’organismo (creata a partire dai raggi del sole o fornita tramite l’alimentazione e gli integratori) è quindi sottoutilizzata.

    Proprietà principali del Magnesio

    1. TRASMETTE gli IMPULSI NERVOSI e STIMOLA la FUNZIONE NERVOSA:
      il magnesio è un minerale essenziale per le cellule viventi. Coopera nel trasporto di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare e influenza i livelli di calcio all’interno delle cellule. Il magnesio intracellulare attiva l’esochinasi, enzima che converte il glucosio in glucosio-6fosfato, primo gradino della glicolisi (processo attraverso il quale gli zuccheri vengono “bruciati” per produrre energia) necessaria per fornire energia a tutte le cellule, in particolare quelle nervose e muscolari che ne consumano una grande quantità. Lo stress tende ad esaurire le riserve di magnesio dell’organismo. Una carenza di magnesio produce nervosismo, ansietà, tic nervosi e insonnia di tipo II, caratterizzata da addormentamento regolare ma da frequenti risvegli notturni, per cui il soggetto si sveglia stanco anche dopo diverse ore di sonno. (L’insonnia di tipo I, caratterizzata da difficoltà all’addormentarsi è invece legata ad una carenza di calcio).
    2. STIMOLA le FUNZIONI MUSCOLARI e NORMALIZZA il RITMO CARDIACO:
      una carenza di magnesio produce tensione muscolare e crampi muscolari diurni, dopo l’esercizio fisico, in particolare alle mani e ai piedi (i crampi notturni ai polpacci, durante il riposo, sono invece dovuti a carenza di calcio). L’ipomagnesemia può produrre ipertensione arteriosa e sembrerebbe inoltre favorire l’insorgenza di aterosclerosi, soprattutto in caso di dieta ricca di colesterolo. Anche il singhiozzo frequente è associato a carenza di magnesio.
    3. PROMUOVE le NORMALI FUNZIONI METABOLICHE:
      Il magnesio interviene in oltre 300 diversi processi metabolici (in particolare sul metabolismo delle proteine e degli acidi nucleici) ed è indispensabile per promuovere la funzionalità di numerosi sistemi enzimatici. Anche nelle donne che soffrono di sindrome dolorosa premestruale è stata riscontrata una carenza di magnesio, unitamente ad un eccesso di calcio. Altro sintomo carenziale di magnesio è rappresentato da una traspirazione eccessiva e da cattivo odore corporeo generalizzato (il cattivo odore dei piedi è invece caratteristico di una carenza di zinco).
    4. COOPERA alla CRESCITA delle OSSA e RINFORZA lo SMALTO dei DENTI:
      insieme al calcio e al fosforo partecipa alla costituzione dello scheletro, infatti il 66% del magnesio dell’organismo si trova nelle ossa. In seguito alla mancanza di Magnesio, anche la muscolatura del cuore sviluppa uno spasmo o un crampo e può addirittura smettere di battere. Questo accade perché il magnesio per rilassare il cuore e per renderlo pronto per la contrazione successiva è insufficiente. Il magnesio è così determinante che è necessario per ogni importante processo biochimico quale per esempio la digestione, la sintesi proteica, la produzione di energia cellulare e il metabolismo del glucosio. Come già sappiamo, il magnesio è la chiave per il giusto utilizzo del calcio e del potassio e di molti altri nutrienti.

    Così, la grande domanda che ora ci si pone è: che cosa causa la carenza di magnesio?

    caffe’, zucchero, diuretici, vaccini, droghe di tutti i tipi, bassa funzionalità tiroidea, stress.

    depositi di calcio nelle giunture,

  • calcoli biliari,
  • calcoli renali ed in casi estremi,
  • calcificazione del cervello e di altri organi e parti del corpo,
  • causando malattie cardiache,
  • artriti,
  • indurimento delle arterie,
  • Ipertensione,
  • senilità,
  • osteoporosi
  • e calcificazione degli organi e dei tessuti che così possono degenerare,
  • irrequietezza,
  • problemi di insonnia,
  • tensione,
  • maggiore stress,
  • sindrome premestruale
  • e molto di più.
  • mentre l’eccesso di magnesio non lo è.

    Le conseguenze possono anche essere la perdita di memoria ed eventualmente una riduzione delle prospettive di vita.

    Il magnesio e il calcio devono quindi essere presenti nelle corrette proporzioni in base alle vostre necessità.

    Il MAGNESIO è inoltre molto importante per combattere le calcificazioni che si creano con diete troppo ricche di carboidrati, eccesso di calcio nelle acque minerali e del rubinetto, eccesso di calcio da alimentazione ricca di formaggi, integrazioni di vitamina D che mettono in moto il metabolismo del calcio, il quale senza magnesio non viene indirizzato verso ossa e denti, ma rimane a depositarsi su arterie (Aterosclerosi ed Ipertensione) ed organi molli nonché articolazioni, creando dolori. Vediamolo in questo studio tradotto.

    Articolo di revisione di Kostov K, et al. Int J Mol Sci. 2018.

    Astratto

    Il magnesio è un calcioantagonista naturale. Potenzia la produzione di mediatori vasodilatatori locali (prostaciclina e ossido nitrico) e altera le risposte vascolari a una varietà di sostanze vasoattive (endotelina-1, angiotensina II e catecolamine).

    Il magnesio bilancia gli effetti delle catecolamine nello stress acuto e cronico. La carenza di magnesio può essere associata allo sviluppo di insulino-resistenza, iperglicemia e cambiamenti nel metabolismo lipidico, che aumentano i cambiamenti aterosclerotici e la rigidità arteriosa.

    .

    L’importanza del magnesio nella sanità clinica
    Gerry K Schwalfenberg 1 , Stephen J Genuis 2 3

    PMID: 29093983 PMCID: PMC5637834 DOI: 10.1155/2017/4179326

    Articolo PMC gratuito
    Astratto

    La letteratura scientifica fornisce ampie prove della diffusa carenza di magnesio e della potenziale necessità di reintegrare il magnesio in diverse condizioni mediche. Il magnesio è un elemento essenziale richiesto come cofattore per oltre 300 reazioni enzimatiche ed è quindi necessario per il funzionamento biochimico di numerose vie metaboliche.

    Uno stato inadeguato del magnesio può compromettere i processi biochimici dipendenti dalla sufficienza di questo elemento.

    Prove emergenti confermano che quasi i due terzi della popolazione nel mondo occidentale non raggiunge la dose giornaliera raccomandata di magnesio, un problema di carenza che contribuisce a varie condizioni di salute. Questa recensione valuta la letteratura medica e scientifica disponibile sui problemi di salute legati al magnesio. Per questo studio è stato utilizzato un formato tradizionale di revisione integrata.

    emicrania,

  • sindrome metabolica,
  • diabete,
  • iperlipidemia,
  • asma,
  • sindrome premestruale,
  • preeclampsia
  • e varie aritmie cardiache.
  • Il magnesio può anche essere preso in considerazione per la prevenzione dei calcoli renali e della formazione di cataratta, come coadiuvante o trattamento per la depressione e come intervento terapeutico per molti altri disturbi legati alla salute.

    Nella pratica clinica, l’ottimizzazione dello stato di MAGNESIO attraverso la dieta e l’integrazione sembra essere una terapia sicura, utile e ben documentata per diverse condizioni mediche.


    Ma c’è una speranza per i portatori di malattia coronarica con presenza di placche ateromasiche

    Leggi questo studio tradotto in parte.  L’intero studio lo puoi scaricare come Pdf su questo sito dove troverai l’articolo “Aterosclerosi, cause, esami, test clinico”

    e dove potrai constatare con le foto della TAC, il prima e dopo la cura con sistemi naturali, che ci sono casi di risoluzione o miglioramento con uso di integratori di nutrienti essenziali quali il MAGNESIO.

    Il programma di supplementi nutrizionali arresta la progressione di
    Aterosclerosi coronarica precoce documentata da Ultrafast
    Tomografia computerizzata – link allo studio

    vitamine, aminoacidi, minerali e oligoelementi, inclusa una combinazione di nutrienti essenziali brevettati per l’uso nella prevenzione e nell’inversione delle malattie cardiovascolari. Lo studio è stato concepito come un intervento prospettico prima-dopo la sperimentazione per un periodo di 12 mesi e ha incluso 55 pazienti (età 44-67) con vari stadi di malattia coronarica.

    è diminuita in media del 15% nel corso di un anno di integrazione nutrizionale. In un sottogruppo di pazienti con stadi precoci di malattia coronarica si è verificata una diminuzione statisticamente significativa e non è stata osservata alcuna ulteriore progressione della calcificazione coronarica. In singoli casi è stata documentata l’inversione e la completa scomparsa di calcificazioni coronariche preesistenti.

    efficacia di un programma di integratori nutrizionali definiti nell’arrestare le forme precoci di malattia coronarica entro un anno.

    Il programma di integratori alimentari qui testato dovrebbe essere considerato un approccio efficace e sicuro alla prevenzione e alla terapia aggiuntiva delle malattie cardiovascolari.

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7674504/

    CONTROINDICAZIONI all’Integrazione di Magnesio


    Suggerimenti per gli integratori di MAGNESIO

    Potrebbe interessarti anche questo suggerimento

    Magnesio Cloruro Prinfit – in polvere da 1 kilo – Dosaggio minimo 3 grammi di polvere al giorno in acqua con aggiunta di limone perché è amaro, oppure aggiunto alla soluzione di Ascorbaro di sodio, o ad un succo.

    Per questo sito usa il codice sconto: Vitamineral (-10%) – spedizione gratis


    Magnesio Bisglicinato in capsule Prinfit

    2 capsule apportano 400 mg di magnesio

    Usa il codice sconto: VITAMINERAL

     


    Mag-Fit ~ Magnesio Effervescente – Dosaggio minimo 1-2 misurini al giorno

    Per questo sito usa il codice sconto: Vitamineral (-10%) – spedizione gratis

     


    Altri tipi di integratori di magnesio

    Magnesio Liquido Sunwarrior

    • Soluzione completa di: magnesio, cloruro, solfato e boro
    • Ad azione rapida
    • Per migliorare gli impulsi naturali, cellulari ed elettrici
    • 100% vegano
    • Senza soia, glutine, filler o leganti

     


     

     

     


    Per gli intestini sensibili e per chi non vuole rinunciare ad una buona integrazione di magnesio, oltre alla via transdermica (massaggio di olio di magnesio), può usare il magnesio chelato.

    COME FUNZIONA IL Magnesio CHELATO

    Assumi 2 capsule al giorno per avere 375 mg di magnesio (dose minima).

    Magnesio puro legato all’aminoacido che offre la più alta bioattività dei minerali nell’organismo umano. L’aggiunta di vitamina B6 nella sua forma bioattiva P-5-P (fosfato piridossale) massimizza la capacità di assunzione di magnesio e ne favorisce l’assorbimento.

    La forma chelata dei minerali migliora significativamente l’assorbimento.
    I minerali consumati in questa forma sono molto più naturali per il corpo e vengono assorbiti meglio rispetto alle forme organiche e inorganiche comunemente vendute. Il corpo può godere di molti più benefici dalla forma chelata dei minerali.


    Magnesio Bisglicinato in capsule Prinfit

    2 capsule apportano 400 mg di magnesio

    Usa il codice sconto: VITAMINERAL

     


    Magnesio – complesso – 50 caps

    Magnesio Bisglicinato

    Prendere 2 capsule come dose minima giornaliera


    Lista Integratori vitamina D Guida all’acquisto

    Il Deficit di magnesio è la causa trascurata di un basso livello di vitamina D?

    Riferimenti

    1. 41 : 476–481. doi: 10.1046 / j.1365-4362.2002.01551.x. [ PubMed ]
    2. 63 : 563–569. doi: 10.1079 / PNS2004386. [ PubMed ]
    3. 1 : 963–965. [ PubMed ] 
    4. 61 : 933–940. doi: 10.1210 / jcem-61-5-933. [ PubMed ]
    5. 11 : 187. doi: 10.1186 / 1741-7015-11-187. Articolo gratuito di PMC ]
    6. J Clin Endocrinol Metab. 2011; 96 : 53–58. doi: 10.1210 / jc.2010-2704. Articolo gratuito di PMC ]
    7.  ]
    8. Cura di Curr Opin Clin Nutr Metab. 2012; 15 : 567–579. doi: 10.1097 / MCO.0b013e3283594978. [ PubMed ]
    9. 91 : 115–124. [ PubMed ] 
    10. 96 : 1911–1930. doi: 10.1210 / jc.2011-0385. [ PubMed ]
    11. 243 : 83–91. [ PubMed ] 
    12. Sono J Cardiol. 1989; 63 : 4G – 21G. doi: 10.1016 / 0002-9149 (89) 90213-0. [ PubMed ]
    13. Shahangian S, Alspach TD, Astles JR, Yesupriya A, Dettwyler WK. Andamento dei volumi dei test di laboratorio per i rimborsi Medicare parte B, 2000? 2010. Arch Pathol Lab Med. 2013. [Epub prima della stampa] Articolo gratuito di PMC ]
    14. 55 : 1163–70. doi: 10.1373 / clinchem.2008.120006. [ PubMed ]
    15. 92 : 39–48. doi: 10.1016 / j.pbiomolbio.2006.02.001. [ PubMed ]
    16. Alcohol Clin Exp Res. 1994; 18 : 1076–1082. doi: 10.1111 / j.1530-0277.1994.tb00084.x. [ PubMed ]
    17. 22 : 235–246. [ PubMed ] 
    18. 29 : 563–574. doi: 10.1080 / 07315724.2010.10719895. [ PubMed ]

    Bibliografia

    1. Romy Conzade, Wolfgang Koenig, Margit Heier, Andrea Schneider, Eva Grill, Annette Peters, Barbara Thorand. Prevalence and Predictors of Subclinical Micronutrient Deficiency in German Older Adults: Results from the Population-Based KORA-Age Study. Nutrients, 2017; 9 (12): 1276 DOI: 10.3390/nu9121276
    2. Bischoff-Ferrari HA, Borchers M, Gudat F, et al. Vitamin D receptor expression in human muscle tissue decreases with age. J Bone Miner Res 2004;19:265-9.
    3. Laura M. Hall, Michael G. Kimlin, Pavel A. Aronov, Bruce D. Hammock, James R. Slusser, Leslie R. Woodhouse, and Charles B. Stephensen. Vitamin D Intake Needed to Maintain Target Serum 25-Hydroxyvitamin D Concentrations in Participants with Low Sun Exposure and Dark Skin Pigmentation Is Substantially Higher Than Current Recommendations. Journal of Nutrution, first published on Jan 6, 2010 as doi: doi:10.3945/jn.109.115253
    4. Holick MF. Sunlight and vitamin D for bone health and prevention of autoimmune diseases, cancers, and cardiovascular disease. Am J Clin Nutr 2004;80(6 Suppl):1678S-88S.
    5. Garland CF. Vitamin D Supplement Doses and Serum 25-Hydroxyvitamin D in the Range Associated with Cancer Prevention. Anticancer Res Feb 21 2011
    6. Lee P, Greenfield JR, Campbell LV. Vitamin D insufficiency-a novel mechanism of statin-induced myalgia? Clin Endocrinol Published online October 16, 2008:doi:10.1111/j.1365-2265.2008.03448.x.
    7. Amin, S., LaValley, M. P., Simms, R. W., and Felson, D. T. The role of vitamin D in corticosteroid-induced osteoporosis: a meta-analytic approach. Arthritis Rheum 1999;42(8):1740-1751.
    8. Constans T, Mondon K, et al. Vitamin D and cognition in the elderly. Psychol Neuropsychiatr Vieil. 2010 Dec;8(4):255-62. Review. French.
    9. Annweiler C, Schott AM, et al. Dietary intake of vitamin D and cognition in older women: a large population-based study. Neurology. 2010 Nov 16;75(20):1810-6.
    10. Llewellyn DJ, Lang IA, et al. Vitamin D and cognitive impairment in the elderly U.S. population. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2011 Jan;66(1):59-65.
    11. Llewellyn DJ, Lang IA, et al. Vitamin D and risk of cognitive decline in elderly persons. Arch Intern Med. 2010 Jul 12;170(13):1135-41.
    12. Simpson S Jr, Blizzard L, et al. Latitude is significantly associated with the prevalence of multiple sclerosis: a meta-analysis. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2011 Apr 8.
    13. Judd SE, Tangpricha V. Vitamin D deficiency and risk for cardiovascular disease. Am J Med Sci. 2009 Jul;338(1):40-4. Review.
    14. Pilz S, Tomaschitz A, et al. Vitamin D supplementation: a promising approach for the prevention and treatment of strokes. Curr Drug Targets. 2011 Jan;12(1):88-96. Review.
    15. Reddy Vanga S, Good M, et al. Role of vitamin D in cardiovascular health. Am J Cardiol. 2010 Sep 15;106(6):798-805.
    16. Zittermann A, Gummert JF, Börgermann J. The role of vitamin d in dyslipidemia and cardiovascular disease. Curr Pharm Des. 2011;17(9):933-42.

     



    La potenza della NAC (N-Acetilcisteina)
    Dosaggi, controindicazioni ed interazioni

     

    Che cosa è N-Acetilcisteina

    tratto da X115

    La N-acetilcisteina (NAC) è un potente antiossidante, che svolge diversi ruoli importanti nella salute umana.

    A Cosa Serve

    La N-acetilcisteina (nota anche come N-acetil-cisteina o semplicemente NAC) è un precursore dell’aminoacido solforato non essenziale L-cisteina 4.

    La cisteina è importante per:

    Considerata la sua scarsa biodisponibilità, il glutatione non viene normalmente assunto per via orale ma somministrato come farmaco per via endovenosa.
    Di conseguenza, per aumentare i livelli di glutatione senza ricorrere alla via endovenosa si preferisce integrare con N-acetilcisteina.

    NAC o Cisteina?

    Grazie alla presenza del gruppo acetile, la NAC presenta alcuni vantaggi rispetto alla cisteina, come:

    Uso Come Integratore

    Grazie alle proprietà antiossidanti, la N-acetilcisteina aiuta a proteggere il DNA, le cellule, i tessuti e gli organi da danni, infiammazioni e sostanze nocive.

    Di conseguenza, viene promossa per la capacità di proteggere dalle tossine e dagli inquinanti ambientali, trattare diverse condizioni, prolungare la durata della vita e persino aumentare i livelli di testosterone negli uomini.

    Sotto consiglio medico, la NAC può risultare utile come supporto alla terapia standard per combattere vari disturbi causati dallo stress ossidativo, come malattie cardiache, diabete, infertilità e persino alcune condizioni psichiatriche 5.

    Come Farmaco

    La NAC è un farmaco presente nella lista dei 40 medicinali essenziali secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 6.

    Viene classicamente usata come antidoto in caso di sovradosaggio di paracetamolo e come mucolitico 7, 8.

    La N-acetilcisteina è utile anche per combattere la tossicità di varie sostanze che possono causare la generazione di radicali liberi, come il monossido di carbonio e i mezzi di contrasto per i raggi X 9.

    Come Cosmetico

    Creme o gel contenenti N-acetilcisteina possono migliorare la salute della pelle, proteggendola dai danni ossidativi.

    La sua applicazione topica può essere utile in caso di dermatiti, irritazione della pelle, danni cutanei indotti dalle radiazioni e acne 12, 13.

    Come Collirio

    Uso di colliri a base di N-acetilcisteina per affezioni oculari ed occhio secco

    Alimenti Ricchi di NAC

    Il corpo umano non è in grado di sintetizzare l’N-acetilcisteina.

    Piccole quantità di N-acetilcisteina si trovano nelle piante del genere Allium, specialmente nella cipolla (Allium cepa, che la contiene a dosaggi di 45 mg per kg) 14, 15.

    Si consideri tuttavia, che la NAC viene normalmente integrata a dosi di 600-1.800 mg al giorno,
    per cui il contributo della dieta è irrisorio 16, 17.

    Infatti, aldilà di aglio, cipolle e porri, non troviamo quote significative di NAC preformata all’interno degli alimenti.

    L’amminoacido cisteina è invece presente in numerosi cibi proteici, come carne, pesce, uova, latticini e soia. Inoltre, l’organismo può produrre cisteina da alcuni composti contenenti zolfo presenti in alimenti come aglio, cipolle, broccoli e altre verdure crocifere 18.

    Alcuni alimenti sono ache una fonte di glutatione, come asparagi, avocado, cavoli, cavoletti di Bruxelles, spinaci, broccoli, aglio, erba cipollina, gombo, pomodori, cetrioli, mandorle, avocado e noci 6.


    N-ACETIL CISTEINA
    IN CAPSULE da 600 mg

    PRINFIT
    PER QUESTO SITO USA IL CODICE SCONTO: VITAMINERAL (-10%) su tutti i prodotti – SPEDIZIONI GRATIS

    Proprietà e Benefici di N-Acetilcisteina

    Disintossicazione

    La NAC svolge un ruolo importante nel processo di disintossicazione dell’organismo, combattendo lo stress ossidativo. Può quindi aiutare a prevenire gli effetti collaterali dei farmaci e delle tossine ambientali 20, 21.

    Da oltre 50 anni, la N-acetilcisteina viene somministrata per via endovenosa come antidoto all’avvelenamento da paracetamolo, in modo da prevenire o ridurre i danni ai reni e al fegato 1. In tal senso, risulta efficace quasi al 100%, purché venga somministrata entro le prime 8 ore dal sovradosaggio 19.

    La NAC può essere benefica anche nelle intossicazioni da:

    BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) e Bronchite cronica

    Numerosi studi hanno esaminato i benefici dei Nutraceutici di N-acetilcisteina nelle persone con bronchite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

    L’azione antiossidante della NAC contribuisce a ridurre l’infiammazione nei bronchi e nel tessuto polmonare. Inoltre, la sua attività mucolitica scioglie il catarro nelle vie aeree, favorendone l’espulsione.

    Di conseguenza, la NAC viene usata per ridurre l’infiammazione e il catarro nelle persone con malattie polmonari, come la bronchite cronica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 36.

    In queste circostanze, la NAC può ridurre i danni alle vie aeree e le difficoltà respiratorie, migliorando i sintomi e prevenendo le riacutizzazioni e il declino polmonare 37, 38, 39.

    Una meta-analisi del 2015, pubblicata nella European Respiratory Review, valutando 13 studi su un totale di 4.155 persone con BPCO, ha concluso che 1.200 mg di N-acetilcisteina al giorno sono utili per ridurre l’incidenza e la gravità delle riacutizzazioni rispetto ad un placebo 40.

    Dissolvendo il muco nei bronchi e aumentando i livelli di glutatione, la NAC può aiutare a ridurre la gravità e la frequenza dei sintomi della bronchite cronica senza effetti collaterali 36.

    Altrte condizioni

    Oltre ad alleviare la BPCO e la bronchite, la NAC può migliorare altre condizioni polmonari come la fibrosi cistica, l’asma e la fibrosi polmonare 42.

    La N-acetilcisteina può anche alleviare i sintomi di congestione nasale e sinusale dovuti ad allergie o infezioni. Ad esempio, in uno studio su 100 bambini piccoli la NAC somministrata per via inalatoria ha migliorato i sintomi della bronchiolite acuta 43.

    Diabete e Glicemia

    La N-acetilcisteina può favorire il controllo della glicemia riducendo l’infiammazione nelle cellule adipose e aumentando la sensibilità all’insulina 45, 46.

    Inoltre, con la sua azione antiossidante può aiutare a prevenire le complicanze del diabete, sostenendo i livelli di glutatione 44.

    In uno studio su 14 pazienti diabetici, la NAC (1.200 mg al giorno per una settimana) ha aumentato i livelli di glutatione nelle piastrine e ne ha normalizzato l’attività. Tale effetto può rivelarsi utile nella prevenzione delle complicanze cardiache del diabete 47.

    In uno studio su 128 persone (inclusi 46 pazienti diabetici di tipo 2), la somministrazione di NAC, vitamina C ed E per 15 giorni ha contribuito a migliorare la funzione antiossidante e la salute dei vasi sanguigni dopo un pasto 48.

    Ipertensione e Salute del Cuore

    La N-Acetil-cisteina può ridurre il rischio di malattie cardiache proteggendo il cuore dal danno ossidativo e favorendo il controllo della pressione arteriosa 49.

    È stato anche dimostrato che la NAC aumenta la produzione di ossido nitrico, che induce vasodilatazione e migliora il flusso sanguigno 50.

    La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.

    In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.

    In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.

    Salute Immunitaria

    La N-acetilcisteina e il glutatione sono importanti per la normale salute immunitaria 54.

    In alcuni studi su pazienti con AIDS, l’integrazione con NAC ha portato a un aumento significativo della funzione immunitaria, con un ripristino quasi completo delle cellule natural killer 54, 55, 56.

    Livelli elevati di NAC nel corpo possono anche sopprimere la riproduzione virale, come osservato per i virus dell’influenza e dell’HIV 57, 58.

    Poiché la NAC riduce la risposta infiammatoria del corpo, alcuni ricercatori ritengono che possa aiutare a prevenire l’influenza o a ridurre i sintomi di un comune raffreddore.

    In uno studio su 262 anziani, solo il 25% dei soggetti integrati con NAC (600 mg due volte al giorno per 8 settimane) ha sviluppato sintomi influenzali, contro il 79% dei soggetti del gruppo di controllo 59.

    Uno studio ha dimostrato che i pazienti ventilati meccanicamente trattati con NAC (600 mg due volte al giorno) hanno sviluppato una polmonite nel 26,6% dei casi contro il 46,6% dei non trattati 60.

    NAC e COVID-19

    Sulla base di queste premesse, è stato suggerito che la NAC potrebbe potenzialmente migliorare le strategie terapeutiche per la COVID-19.

    Gli Autori segnalano che la NAC somministrata per via endovenosa, orale o inalatoria può sopprimere la replicazione del SARS-CoV-2 e migliorarne la prognosi se usata tempestivamente 61.

    Inoltre, la NAC per via endovenosa ad alte dosi esercita effetti protettivi nell’ARDS 69, 70 che è la principale causa di morte nei pazienti COVID-19.

    Tuttavia, uno studio pilota ha osservato solo piccoli benefici, non statisticamente significativi, usando NAC per via endovenosa nel trattamento di pazienti con ARDS associata a COVID-19 71.

    In uno studio preliminare retrospettivo su 82 pazienti, la somministrazione orale di NAC (1.200 mg/die) in aggiunta alle cure standard a pazienti con polmonite COVID-19 ha ridotto il rischio di ventilazione meccanica e mortalità (rispetto al gruppo trattato con le sole terapie standard) 71.

    L’aspetto intrigante della NAC (N-Acetilcisteina)

    Sindrome dell’ovaio policistico

    Quando aggiunta al trattamento standard, la NAC può essere molto utile per le donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), migliorando la fertilità e contribuendo a ridurre 62:

    In uno studio su 150 donne con PCOS, la NAC in aggiunta alla terapia standard (clomifene citrato) ha migliorato i tassi di ovulazione e gravidanza dopo soli 5 giorni. Un altro studio su oltre 100 donne ha confermato questi risultati 63, 64.

    In altri studi, la NAC ha migliorato i sintomi metabolici come l’iperglicemia al pari o addirittura meglio della metformina (un farmaco antidiabetico) 62, 65.

    Una revisione sistematica del 2015 ha valutato 8 studi su un totale di 910 donne con PCOS, concludendo che l’N-acetilcisteina aiuta a migliorare i tassi di ovulazione e gravidanza 66.

    Fertilità maschile

    In assenza di cause organiche, molti problemi di infertilità maschile possono essere legati a un elevato stress ossidativo, che può danneggiare il DNA degli spermatozoi 67, 68.

    In un ampio studio su quasi 500 uomini infertili, l’integrazione con 600 mg di NAC e 200 mcg di selenio per 26 settimane ha migliorato la qualità dello sperma 69.

    Un altro studio su 120 uomini infertili ha dimostrato che la NAC migliora la qualità dello sperma e lo stato antiossidante dopo 3 mesi di integrazione 70.

    L’N-acetilcisteina potrebbe essere utile anche negli uomini con infertilità dovuta a varicoceli (vene ingrossate nello scroto).

    Durante uno studio, a 35 uomini sono stati somministrati 600 mg di NAC al giorno per 3 mesi dopo l’intervento chirurgico di rimozione del varicocele. La combinazione di chirurgia e NAC ha migliorato la qualità dello sperma, sia a livello fisico che genetico. Tale beneficio si è tradotto in un aumento del tasso di fecondazione della partner del 22% rispetto al gruppo di controllo 71.

    aumentato il numero di spermatozoi e la capacità fecondante 72, 67.

    Depressione e Disturbo bipolare

    La N-acetilcisteina può contribuire ad equilibrare i livelli di glutammato, che rappresenta uno dei più importanti neurotrasmettitori 68. Potrebbe inoltre ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo, e promuovere la crescita di nuove cellule cerebrali 69, 70.

    Grazie a questi effetti, è stato segnalato che la NAC migliora l’umore nei pazienti depressi dopo 3-4 mesi di integrazione 70, 71.

    Secondo una revisione dei dati di più studi (su un totale di 574 pazienti con e senza depressione), la NAC può migliorare i sintomi depressivi e la funzionalità globale entro 3-6 mesi dall’uso 69.

    Uno studio di 24 settimane ha riportato che 3.000 mg di N-acetilcisteina al giorno hanno migliorato significativamente i punteggi di depressione nelle persone che assumevano farmaci per il disturbo bipolare 72.

    In un altro studio su 17 pazienti bipolari, è stato riportato che la NAC migliora l’umore basso e i sintomi generali dopo 6 mesi di integrazione 73.

    La ricerca suggerisce che l’N-Acetilcisteina potrebbe svolgere un ruolo nel trattamento del disturbo ossessivo compulsivo da moderato a grave 69, 74.

    Una revisione su scala relativamente ampia ha concluso che la NAC potrebbe avere un potenziale ruolo importante nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi, con pochi effetti collaterali 75.

    La NAC potrebbe anche ridurre i sintomi di astinenza e dipendenza nei confronti della nicotina, del gioco d’azzardo patologico e di stupefacenti come marijuana, metanfetamine e cocaina 76, 77, 78, 79, 80, 81.

    Salute del cervello

    La NAC ha il potenziale per migliorare la cognizione e trattare malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.

    Ad esempio, è stato riportato che il trattamento combinato con NAC e altri antiossidanti migliora la cognizione in persone anziane sane con decadimento cognitivo lieve 82, 83.

    La NAC potrebbe anche rallentare la perdita di capacità cognitive nelle persone con Alzheimer 1, 84.

    Nei pazienti con morbo di Parkinson, gli integratori di NAC sembrano migliorare sia la funzione della dopamina che i sintomi della malattia come i tremori 1.

    In uno studio clinico, la N-acetilcisteina ha migliorato l’attività dei neuroni della dopamina, che sono incredibilmente importanti in questa malattia 85. La NAC ha anche aumentato i livelli di glutatione nel cervello di 3 persone con malattia di Parkinson 86.

    Prestazione Atletica

    L’acetilcisteina può migliorare la performance sportiva e favorire il recupero, soprattutto negli sport che richiedono un’elevata capacità di sprint ripetuti, cambi di ritmo frequenti e potenza anaerobica lattacida 87, 88, 89.

    Il potenziale effetto stimolatorio sulla sintesi di globuli rossi, unitamente all’azione antiossidante (preziosa nelle fasi di recupero), potrebbe tradursi in benefici concreti anche per gli sportivi impegnati in sforzi aerobici prolungati.

    In uno studio, l’integrazione di NAC (1.200 mg/die per 9 giorni) ha migliorato le prestazioni ciclistiche in 10 atleti. Ha aumentato la loro capacità antiossidante, le prestazioni fisiche e il recupero muscolare 90.

    In uno studio su 12 uomini, la NAC ha migliorato le prestazioni fisiche in sprint lattacidi ripetuti e incrementali (yo-yo intermittent recovery test) dopo 6 giorni di integrazione 91.

    In due piccoli studi su un totale di 16 persone, le infusioni di NAC somministrate prima di un esercizio intenso hanno ridotto l’affaticamento muscolare post-esercizio 92, 93.

    Quando somministrata a 10 uomini dopo un intenso esercizio fisico, la N-acetilcisteina ha abbassato l’infiammazione nei muscoli ma allo stesso tempo ha rallentato il recupero muscolare dopo 8 giorni 94.

    Anche in un altro studio, la NAC ha portato ad adattamenti metabolici favorevoli ma ha peggiorato la potenza erogata durante un test atletico particolarmente impegnativo (10 minuti di cronometro dopo una serie di ripetute intervallate ad alta intensità) in 9 ciclisti maschi ben allenati 95.

     

    N-ACETIL CISTEINA IN CAPSULE da 600 mg

     

    Video del dr. Ivo Bianchi su NAC

     

    Dosi e Modo d’Uso

    Le dosi di NAC utilizzate negli studi variano indicativamente da 400 a 1.800 mg al giorno 16, 17.

    Dosi di 400-600mg/die di N-Acetil-Cisteina, eventualmente suddivise in 2-3 assunzioni, sono utilizzate come mucolitico.

    Dosi analoghe possono essere impiegate come integratore antiossidante, mentre per migliorare le performance atletiche sono stati usati dosaggi nell’ordine di 600-1.200 mg al giorno.

    La NAC ha una bassa biodisponibilità come integratore orale, il che significa che non è ben assorbita dall’intestino. Tuttavia, il glutatione orale ha una biodisponibilità ancora inferiore.

    In effetti, la NAC ha aumentato i livelli di glutatione e altri antiossidanti meglio degli integratori di glutatione quando assunta per via orale in uno studio su 20 persone. Tuttavia, il glutatione sublinguale ha avuto effetti più forti della NAC dopo 3 settimane 96.

    N-Acetilcisteina: quali sono i possibili effetti collaterali?

    La N-acetilcisteina è considerata sicura e ben tollerata se usata in modo appropriato.
    Detto questo, potrebbe causare effetti collaterali in alcune persone. Gli effetti collaterali comuni sono generalmente lievi e si risolvono da soli una volta interrotto il trattamento.
    Questi possono includere nausea, mal di stomaco e diarrea. Meno comunemente, le persone possono avvertire naso che cola.

    Le allergie alla N-acetilcisteina sono rare ma possono verificarsi. Il rischio è più alto durante le infusioni di N-acetilcisteina. In rari casi, un’infusione può causare anafilassi, un’allergia potenzialmente pericolosa per la vita caratterizzata da eruzione cutanea grave, orticaria, viscosità, respiro corto, battito cardiaco accelerato e gonfiore di viso, gola e lingua.

    Le allergie alla N-acetilcisteina prese per via orale tendono ad essere lievi e possono causare naso che cola, starnuti e congestione nasale.

    La N-acetilcisteina è generalmente considerata sicura da usare durante la gravidanza e l’allattamento. Tuttavia, parla con il tuo medico per comprendere appieno i rischi e i benefici della N-acetilcisteina e se hai effettivamente bisogno del supplemento o meno.

    Se presa a dosaggi giusti non ci sono effetti collaterali:

     

    N-ACETIL CISTEINA IN CAPSULE da 600 mg

     

     


    N-Acetilcisteina: Interazioni Farmacologiche

    La n-acetilcisteina ha poche interazioni farmacologiche note.

    Può intensificare gli effetti della nitroglicerina e dell’isosorbide dinitrato usati per trattare l’angina, causando mal di testa, vertigini, vertigini e svenimenti.

    Esiste anche un rischio teorico di ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue) se la N-acetilcisteina viene assunta con farmaci per il diabete. Il monitoraggio di routine della glicemia può aiutare a identificare eventuali anomalie.

    N-Acetilcisteina: Avvertenze e Controindicazioni

    La n-acetilcisteina può rallentare la coagulazione del sangue e deve essere evitata nelle persone con disturbi emorragici, come l’emofilia o la malattia di Von Willebrand.

    Si deve usare cautela anche nelle persone con malattie renali.

    N-Acetilcisteina: Dosaggio e preparazione

    Integratori orali di N-acetilcisteina sono disponibili al banco in compresse, capsule, gel morbidi, effervescenti e polvere. La maggior parte viene venduta in formulazioni da 600 milligrammi (mg), sebbene alcune siano alte fino a 1.000 mg.

    Non esistono linee guida universali sull’uso appropriato della N-acetilcisteina.

    Dosi fino a 1.200 mg al giorno (generalmente assunte in dosi divise) sono state utilizzate in sicurezza negli adulti. Come regola generale, non assumere mai più del dosaggio raccomandato elencato sull’etichetta del prodotto.

    Non è stata stabilita la dose orale sicura ed efficace di N-acetilcisteina nei bambini.
    Se non indicato da un medico, i supplementi di N-acetilcisteina non dovrebbero essere usati nei bambini.

    I Nutraceutici di N-acetilcisteina possono essere conservati a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto.

    N-Acetilcisteina: Quale integratore scegliere

    NAC si trova in polvere, pastiglie o capule ma avvrà sempre un odore di zolfo.
    Ve ne propongo alcune marche

    NAC in polvere

    N-Acetil Cisteina  PRINFIT 

    Polvere pura 100% senza additivi
    Adatto per Vegetariani, Vegani e Celiaci, NoOgm, No Allergeni.

    -10% Usa il codice sconto Vitamineral

    SPEDIZIONE GRATUITA

    Altre marche in polvere




    Magnesio, un minerale trascurato ma indispensabile

     

    Motivi principali per dare priorità al magnesio

    BREVE RIASSUNTO

    • Il magnesio è necessario per il buon funzionamento della maggior parte delle cellule, in particolare del cuore, dei reni e dei muscoli
    • Un livello di magnesio basso è un potente segnale di malattie cardiache e ricerche recenti dimostrano che anche una carenza subclinica possa compromettere la salute cardiovascolare
    • Il magnesio è anche importante per la prevenzione di danni ai reni e al fegato, infezioni batteriche e fungine, impotenza, sclerosi multipla, malattia di Alzheimer, sindrome premestruale, osteoporosi, crampi muscolari, diabete di tipo 2 e mortalità per tutte le cause

    Del Dott. Mercola

    Il magnesio è il quarto minerale più abbondante nel tuo corpo e il secondo catione (ione a carica positiva) intracellulare più comune dopo il potassio. Il magnesio è necessario per il buon funzionamento della maggior parte delle cellule, in particolare del cuore, dei reni e dei muscoli.

    Secondo una revisione scientifica, che includeva studi risalenti al 1937, un livello di magnesio basso sembra effettivamente essere il più grande predittore di malattie cardiache e altre ricerche recenti mostrano che anche la carenza subclinica di magnesio può compromettere la salute cardiovascolare.

    Anche se i motivi per dare la priorità al magnesio potrebbero riempire diversi libri, qui parlerò di come può giovare ad alcuni problemi e condizioni di salute davvero comuni, a partire dalla sua influenza sulla vitamina D.

    Il magnesio attiva e regola la vitamina D

    Due studi pubblicati lo scorso anno hanno gettato nuova luce sulle interazioni tra magnesio e vitamina D, avvertendo che livelli bassi di magnesio ostacolano la capacità del corpo di utilizzare correttamente la vitamina D, anche quando è presente.

    Il magnesio è necessario per centinaia di reazioni biochimiche

    Nella creazione di adenosina trifosfato (ATP), la valuta energetica del tuo corpo

  • Nel metabolismo di calcio, potassio, zinco, fosforo, ferro, sodio, acido cloridrico, acetilcolina e ossido nitrico, nonché 300 enzimi e attivazione della tiamina
  • Nella normalizzazione della pressione sanguigna
  • Nella disintossicazione, inclusa la sintesi del glutatione, considerato da molti il più potente antiossidante del tuo corpo
  • campi elettromagnetici (EMF) bloccando i canali del calcio con voltaggio controllato
  • Nel favorire una funzione del cervello sana. Il magnesio funge da cuscinetto tra le sinapsi neuronali, in particolare quelle coinvolte nelle funzioni cognitive (apprendimento e memoria)
  • Nel fornire rilassamento mentale e fisico, considerato un importante antidoto allo stress
  • Nel prevenire il mal di testa rilassando i vasi sanguigni nel cervello e agendo come un bloccante dei canali del calcio
  • Altri problemi di salute associati alla carenza di magnesio

    Danni ai reni e al fegato

  • Infezioni fungine dovute a una funzione immunitaria depressa
  • Impotenza (associata anche a bassi livelli di ossido nitrico)
  • Condizioni associate al danno da perossinitrito, come sclerosi multipla, glaucoma e morbo di Alzheimer
  • Problemi di udito
  • Osteoporosi
  • Crampi e debolezza muscolare
  • Soffri di carenza di magnesio?

    Può essere utile anche controllare i livelli di potassio e calcio, perché bassi livelli di potassio e calcio sono segnali di laboratorio comuni di carenza di magnesio.

    Tra i segni e sintomi più comuni dell’insufficienza di magnesio ci sono:

    • Convulsioni, spasmi muscolari, in particolare crampi alle gambe o spasmi nel muscolo del polpaccio che si verificano quando allunghi la gamba e/o contrazioni agli occhi
    • Intorpidimento o formicolio delle estremità
    • Insulino resistenza
    • Pressione alta, aritmie cardiache e/o spasmi coronarici
    • Aumento del numero di mal di testa e/o emicranie
    • Bassa energia, affaticamento e/o perdita di appetito

     

    Se mangi spesso cibi lavorati, il tuo rischio di carenza aumenta. Anche se mangi molta verdura (il magnesio è in realtà parte della molecola di clorofilla responsabile del colore verde della pianta), è però improbabile che tu ne ottenga abbastanza, a causa del fatto che la maggior parte degli alimenti viene coltivata in terreni impoveriti di minerali.

    • Sperimenti sintomi di insufficienza o carenza
    • Hai ipertensione
    • Hai subito o dovrai subire un trapianto di cuore o un intervento chirurgico a cuore aperto
    • Sei a rischio o hai avuto un attacco di cuore o se si verifica aritmia ventricolare
    • Soffri di insufficienza cardiaca congestizia

    Come migliorare i tuoi livelli di magnesio

    Quando si tratta di integrazione orale, la mia preferenza personale è il magnesio treonato, in quanto sembra essere il più efficiente a penetrare le membrane cellulari, compresi i mitocondri e la barriera emato-encefalica. Altri modi efficaci per aumentare il tuo livello di magnesio includono:

    • Fare bagni con sale di Epsom (magnesio solfato), perché il magnesio si assorbirà efficacemente attraverso la pelle.
    • Usare una soluzione topica — io preparo una soluzione sovrasatura di sale Epsom sciogliendo 7 cucchiai di sale in 180 ml di acqua e riscaldando fino a quando tutto il sale si è sciolto. La verso in un flacone contagocce, poi la applico sulla pelle e ci strofino sopra delle foglie fresche di aloe per scioglierla. Questo è un modo semplice ed economico per aumentare i tuoi livelli di magnesio e ti permetterà di ottenere livelli più elevati nel tuo organismo senza dover affrontare i suoi effetti lassativi.

    Mangia più cibi ricchi di magnesio

    Spinaci Bietole Cime di rapa Foglie di barbabietola Cavoli neri Broccoli Cavoletti di Bruxelles Kale Bok Choy Lattuga romana

    Altri alimenti particolarmente ricchi di magnesio includono:

    • Granella di cacao crudo e/o cacao in polvere non zuccherato — 28 grammi o fave di cacao crudo contengono circa 65 mg di magnesio.
    • Avocado — 150 grammi di avocado in media (i valori variano a seconda che provengano dalla California o dalla Florida) contengono circa 44 mg di magnesio. Gli avocado sono anche una buona fonte di potassio, che aiuta a compensare gli effetti ipertensivi del sodio.
    • Erbe e spezie — erbe e spezie contengono molte sostanze nutritive in piccoli pacchetti e questo include il magnesio. Alcune delle varietà più ricche di magnesio sono coriandolo, erba cipollina, semi di cumino, prezzemolo, semi di senape, finocchio, basilico e chiodi di garofano.
    • natto contengono 201 mg di magnesio.

    una lista)

    Potrebbero interessarti anche qualcuno di questi suggerimenti:

    Per questo sito usa il codice sconto Vitamineral (-10%) – spedizione gratis

     

     

    Dosaggio minimo 1-2 misurini al giorno

    Per questo sito usa il codice sconto Vitamineral (-10%) – spedizione gratis

     

     


    Altri tipi di integratori di magnesio

    Magnesio Liquido Sunwarrior

    • Soluzione completa di: magnesio, cloruro, solfato e boro
    • Ad azione rapida
    • Per migliorare gli impulsi naturali, cellulari ed elettrici
    • 100% vegano
    • Senza soia, glutine, filler o leganti

     

     

     

     

     


    Magnesio — Libro

    Come reintegrare un minerale utile per la nostra salute- Lorenzo Acerra

    Leggi ancora un articolo sul magnesio, puoi scegliere fra questi:




    Vitamina C nel Diabete tipo 2

    Uno studio ha esaminato l’efficacia di soli 500 mg di vitamina C nel diabete ed ha avuto risultati incoraggianti. Figuriamoci a prendere dosaggi Ortomolecolari

    Con la vitamina C glicemia e pressione ridotte nel diabete di tipo 2

    Gli obiettivi principali di questo studio erano valutare gli effetti della supplementazione di vitamina C sulle risposte glicemiche postprandiali e sulla durata del tempo trascorso in condizioni di iper/ipoglicemia misurati tramite dispositivi per il monitoraggio continuo del glucosio.

    Riduzione della glicemia postprandiale

    Il trattamento è proseguito per 4 mesi al termine dei quali, nelle 48 ore in cui venivano effettuate le rilevazioni, entrambi i gruppi assumevano pasti standardizzati e indossavano dispositivi CGM per il monitoraggio continuo del glucosio.

    «Abbiamo riscontrato che i partecipanti che assumevano vitamina C hanno avuto una riduzione significativa del 36% dei livelli di zucchero ematico postprandiale rispetto al placebo, il che significa che hanno trascorso quasi tre ore in meno al giorno in uno stato di iperglicemia, una notizia estremamente positiva in quanto costituisce un fattore di rischio di malattia cardiovascolare in chi soffre di diabete di tipo 2»,
    ha detto il leader dello studio Glenn Wadley della Deakin University a Victoria, in Australia.

    Riduzione della pressione sanguigna

    Secondo gli autori i meccanismi biologici plausibili alla base dell’effetto sulla pressione sarebbero legati alla capacità della vitamina C di migliorare la sintesi e la biodisponibilità di ossido nitrico attraverso le sue azioni antiossidanti, oltre che limitare la formazione delle specie reattive del perossinitrito, una potenziale causa di danno vascolare.

    «Pertanto, i risultati di questo studio implicano la supplementazione di vitamina C come terapia aggiuntiva potenzialmente utile nelle persone con diabete di tipo 2 per il trattamento sia della glicemia che della pressione arteriosa».

    Fonte dello studio

     




    Elimina il fruttosio e osserva come si abbassa la pressione sanguigna

    BREVE RIASSUNTO

    Del Dott. Mercola

    La tua dieta può aumentare o diminuire la pressione sanguigna

    Quindi, se sei iperteso, è possibile che tu non abbia un buon controllo del livello di zuccheri nel sangue, poiché questi due problemi vanno spesso di pari passo.

    Se i tuoi livelli di magnesio sono troppo bassi, i vasi sanguigni si contrarranno invece di rilassarsi, il che aumenterà la tua pressione sanguigna e diminuirà i tuoi livelli di energia.

    Il fruttosio può far aumentare molto la pressione sanguigna

    La prima cosa che dovrai fare sarà eliminare tutti i cereali e gli zuccheri dalla tua dieta, in particolare il fruttosio, fino a che sia il tuo peso che la pressione sanguigna si saranno normalizzati. Consumare zuccheri e cereali, compreso qualsiasi tipo di pane, pasta, mais, patate o riso, farà si che i tuoi livelli di insulina e pressione sanguigna restino elevati.

    La quantità di fruttosio che consiglio

    Come consiglio generale, suggerisco di mantenere il consumo totale di fruttosio sotto i 25 grammi al giorno. Poiché la lattina media di una bibita da 330 ml contiene 40 grammi di zucchero, di cui almeno la metà è fruttosio, questa lattina DA SOLA supererebbe la razione giornaliera consigliata.

    Ulteriori considerazioni nutrizionali

    Un allenamento comprensivo, come il mio programma Peak Fitness è molto importante nel produrre benefici a lungo termine nelle persone che hanno una pressione sanguigna alta. Quasi ogni programma dovrebbe includere sprint anaerobico o esercizi burst da una a tre volte alla settimana, in quanto questi hanno dimostrato essere ancora più efficaci degli esercizi aerobici nella riduzione del rischio di infarto.

    Ottimizza i tuoi livelli di vitamina D

    La luce del sole influenza la pressione sanguigna in diversi modi:

    Integratori e altre alternative

    Una volta che avrai apportato alcune modifiche benefiche al tuo stile di vita, potrai quindi considerare alcuni dei seguenti integratori come un modo per migliorare ulteriormente la salute:

    Calcio e magnesio — È possibile usare integratori giornalieri di calcio e magnesio per abbassare la pressione sanguigna, soprattutto se tende ad essere alta.
    Allattamento al seno — Alcuni studi dimostrano che i bambini allattati al seno per più di 12 mesi hanno meno rischio di sviluppare ipertensione. I ricercatori credono che gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga del latte materno (gli stessi presenti nei pesci grassi), offrono un effetto protettivo per i neonati.