Sensibilità Chimica Multipla
Intervista al dr Giuseppe Genovesi

In ricordo del professor Giuseppe Genovesi

Il Prof. Genovesi, endocrinologo e immunologo, è stato il massimo esperto in Italia di Sensibilità Chimica Multipla, teorizzava una comune patogenesi tra la Mcs, la Fibromialgia e la Sindrome da stanchezza cronica e le accomunava definendole sindromi neurotossiche.
Vi consiglio di ascoltare questo suo intervento.

La MCS (Multiple Chemical Sensitivity) è una malattia fisica caratterizzata da sensibilità chimica e dalla presenza di sintomi in diversi sistemi d’organo.

Nella MCS avvengono diversi cambiamenti fisici, tra cui lo stress ossidativo/nitrosativo, l’infiammazione cronica, disfunzioni immunologiche e neurologiche. Non ci sono prove di un’origine psichiatrica di questa malattia.

La MCS si può spiegare con lo studio fatto a TOR VERGATA ROMA dal Prof Giuseppe Genovesi.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25690545/
Fonte : RISOLUZIONE DI ROMA / 2015

 

Pericolo inquinamento: «la causa della MCS è neurotossica, non psicologica»

di Francesco Carini (30 dicembre 2015)

A prescindere dall’allarme sull’incremento delle malattie causate dallo smog lanciato dal prof. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, sembrava che il 2015 potesse essere cruciale in Italia per la tutela di “nuove” patologie ambientali, ma l’anno si chiude diversamente e il 2016 non si apre meglio.

Quasi dodici mesi fa, lo scorso 15 gennaio, al termine del Congresso Internazionale organizzato a Roma dall’associazione A.M.I.C.A., presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, è stato firmato il documento titolato “Risoluzione di Roma – Consenso sulle terapie e sulle strategie di prevenzione per la Sensibilità Chimica Multipla (MCS)“, da parte di 15 esperti provenienti da diverse parti del globo.

In tale testo, oltre a considerare la patologia non più rara, dato il numero crescente di ammalati (soprattutto donne), gli scienziati in questione hanno dichiarato:

«La MCS è una malattia fisiologica caratterizzata da sensibilità chimica e dalla presenza di sintomi in diversi sistemi d’organo.

Negli ultimi due anni ho potuto personalmente constatare ciò attraverso la PET cerebrale, cioè, un’indagine radiologica che implica verifiche di tipo funzionale del cervello, consistente nel misurare la distribuzione del glucosio radiomarcato, affinché si possa studiare se la stessa distribuzione risulti omogenea, come dovrebbe avvenire.

Da chi è stato compiuto e cosa ha potuto constatare in particolare attraverso tale studio?

Questo lavoro è stato svolto per due anni da un gruppo di lavoro composto da me, in collaborazione con alcuni ricercatori dell’Università Tor Vergata (prof. Marco Alessandrini e dott. Chiaravallotti, Di Pietro e Pagani) ed ha visto i natali nel febbraio scorso con la pubblicazione sulla rivista European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging.

Quindi, dopo tale studio cosa cambia dal punto di vista scientifico, rispetto al recente passato?

Si può parlare di un lavoro italiano che esclude l’origine psichica del problema, in un paese in cui spesso si afferma tale origine.

Questo dettaglio è un elemento chiave, dal momento che avviene in seguito ad anni di indagini su questi soggetti che dimostravano:

    1. sistematico deficit di Vitamina D (elemento anti-neurotossico fondamentale).

In Italia, tutti tali aspetti vengono spesso totalmente trascurati, venendo sostituiti da esami di routine che, seppur importanti, non vengono seguiti da indagini genetiche o epigenetiche.

Che ruolo hanno la genetica e l’epigenetica nella MCS?

Genetico è ciò che ci caratterizza da quando siamo stati concepiti dai nostri genitori e non si modifica. Pertanto, la trasmissione genetica implica la constatazione di caratteristiche che potrebbero essere predisponenti, come la scarsa funzionalità di enzimi o polimorfismi che implichino attività enzimatiche ridotte. In riferimento alla patologia, la conoscenza di tali dettagli ci consente di dare supporto funzionale, anche se non possiamo modificare il DNA.

Epigenetico invece, partendo dal significato greco della parola che significa “sopra”, è tutto ciò che è stato acquisito nel tempo, pertanto anche sostanze tossiche che siano andate a contaminare: DNA, proteine o membrane cellulari.

Quali sono le patologie legate alla Sensibilità Chimica Multipla? La ME/CFS (Encefalomielite Mialgica/Sindrome da Fatica Cronica) è una di queste?

Tornando alla dimensione psicologica da lei indicata, quanto potrebbe influire su alcuni malati di MCS essere considerati pazienti alla cui base c’è un disturbo psichico?

Risulta logico che c’è una chiara conseguenza quando i pazienti vengono presi per persone con un disturbo psichico. Già è molto difficile convivere con una sintomatologia non compresa.

Conseguentemente si vengono a creare delle idiosincrasie: non dimentichiamoci che si tratta di una malattia neurotossica e pertanto ciò porta alla spiccata tendenza della paura dei sintomi, anche quando l’esposizione è magari più modesta, figuriamoci quando il tutto si spinge alla paura di essere definiti malati psichiatrici.

Che poi alcuni pazienti abbiano bisogno anche di un supporto per le difficoltà a cui vanno incontro è un dato di fatto. Nel recupero di un certo stile di vita, tecniche di supporto psicologico sono senz’altro auspicabili.

Quali sono i paesi stranieri dove la MCS è stata ufficialmente riconosciuta?

Dunque, i paesi dove la patologia è riconosciuta sono tanti. Partiamo dall’Austria, per seguire con: Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e recentemente anche la Spagna. Fuori dall’Europa ci sono: Australia in particolare, Nuova Zelanda, Canada e Stati Uniti, in cui parliamo di eccellenze nel campo della medicina, come l’EHC di Dallas (Environmental Health Center), da me personalmente frequentato. Proprio in seguito a ciò mi sembra piuttosto inverosimile avere difficoltà a riconoscerla in Italia.

A quanto ammontano i costi che si deve sobbarcare un malato?

Dipende da caso a caso e dalla terapia, o se si va all’estero per cure. Diciamo che un approccio completo sul territorio nazionale, che implichi il pagamento di una serie di ticket o di esami o terapie fuori dalla convenzione con il SSN (vedesi integratori e strutture coenzimatiche), implicano un impatto di 600-800 euro di spesa iniziale, che poi possono arrivare a 300 euro ogni mese, e di conseguenza risultare inaccessibili per molti. Ci sono persone che vivono con questi stessi soldi…

Quindi è una malattia incurabile, che si può solo controllare?

Direi che è una condizione che può regredire in termini completi, perché, con lo stile di vita, un ambiente sano e un’integrazione idonea, si può indurre un miglioramento assoluto. Certamente, bisogna pur sempre tenerla sotto controllo.

Cosa si auspica?

Sarebbe fondamentale che, attraverso il Ministero della Salute, venissero organizzati corsi di aggiornamento di medicina ambientale che mettano i medici nella condizione di conoscere il problema, di constatarlo e di approcciarlo.

Nel 2010, da uno studio condotto dalla dottoressa De Luca e da altri ricercatori, fra cui lo stesso Genovesi, si era evinto che l’accelerata ossidazione lipidica, l’inibizione o la mancata espressione di alcuni enzimi detossificanti come il glutatione e l’aumento della produzione di ossido nitrico e delle citochine infiammatorie, rappresentavano l’evidenza del danno organico e pertanto da considerare tra i principali marker diagnostici della malattia.

Intanto, mentre la comunità scientifica resta ancora divisa nonostante la produzione totale di circa 150 pubblicazioni sulla MCS (che colpisce in minor misura anche i bambini), già 13 anni fa l’Istituto “Robert Koch” di Berlino definiva la qualità della vita dei malati di Sensibilità Chimica Multipla “inferiore” rispetto a chi è affetto da patologia cardiovascolare grave.

© Francesco Carini – tutti i diritti riservati

Articolo tratto da Linkiesta


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Le mie strategie contro la Fibromialgia

Di fibromialgia si fa un gran parlare a tutti i livelli, sia sui social che in tv, o canali you tube, tutti hanno qualche cosa da offrire e sembra un gran mercato. Siamo passati dall’essere malati “invisibili ad essere “interessanti” e non ci potremmo lamentare, se non fosse che siamo diventati prede facili di imbonitori e presunti guaritori e di sicuro delle case farmaceutiche che con i fibromialgici hanno molto da guadagnare, visto che è la patologia su cui hanno provato di tutto, quello che c’era da provare come off-label. E nessuno di questi funziona.  

Così mi sono ricordata che anche io che sono stata a quello stadio per molto tempo ed ora posso dire che è passato anche grazie alle mie strategie.

Un riassunto della mia storia

Il corpo ovviamente seguiva il mio stato mentale e per questa diagnosi data subiì un effeto Nocebo (contrario di Placebo) che durò 5 anni.
Effetto Placebo ed effetto Nocebo – di cosa si tratta?


Addirittura quando ebbi uno scatto di ira, poiché non venivo creduta, una mia zia clericale mi disse che per me ci voleva un esorcismo.

Cinque lunghi anni di malessere al 6° stadio, ormai vagavo tutto il giorno dal letto al divano e non riuscivo a fare nulla di più. La mattina dopo troppe ore di immobilità il corpo rigidissimo e pieno di dolori doveva essere aiutato a sollevarsi dal letto.
Ero diventata dipendente e non mi piaceva.
Le cure farmacologiche non bastavano a farmi stare meglio per un tempo ragionevole. Mi hanno imbottito di ogni schifezza prodotta in campo farmaceutico, dagli oppiacei, agli ansioliti, dagli anidepressivi agli antiepilettici e fino alla morfina.
Il mio corpo ingrassava e non dormivo, la notte le apnee e di giorno la sonnolenza mi relegavano in un limbo ed una vita che non era più mia.

E fu così che dopo mille peregrinaggi in ospedali e visite ed esami sempre tutti con esito negativo, come tante persone malate fanno quando non trovano risposte dal proprio medico e dagli specialisti, mi misi a cercarle su Internet.

Conobbi molte altre persone e feci amicizia virtuale e scambiammo sentimenti, frustrazioni e pianti.
Leggevo e condividevo alcune ricerche interessanti e sempre più soluzioni sembravano potenzialmente essere in grado di dare sollievo.
Fu difficile credere che si potesse uscire dallo stadio peggiore, ma poi mi incoraggiai e provai a fare qualcosa.

1° Strategia, distrarmi dal dolore

Quando decisi di estraniarmi da questo allarme cercai di distrarmi facendo qualcosa che mi coinvolgesse. Decisi così di dedicarmi a qualcosa di artistico ed incominciai a stare più ore al giorno in attività leggere, ma soddisfacenti: intrecciavo cannuccie ricavate dalla carta di giornale per costruire cestini, cappelli e borse. Nacque così Intrecci di parole di Morena con molti lavori colorati fatti di carta e colla.

Ritrovai anche una certa voglia di socialità quando andai a vendere i miei prodotti artistici nei mercatini di zona, tanto che accettai anche degli inviti a condurre dei corsi nelle fiere di prodotti artigianali e in sedi scolastiche per bambini per insegnare quella tecnica di intreccio e riciclo della carta.
Ma non stavo benissimo, e stare tante ore in giro ed in posizioni scomode dopo un pò mi stancavano molto e non riuscivo a stare a mio agio in messuna posizione, tanto che i muscoli si irrigidivano e diventavano dolenti.
I farmaci non funzionavano anzi peggioravano la situazione.

Sensibilità Chimica Multipla.

Le mie soluzioni dalla natura

Fiore di Iperico dal mio giardino

Iniziai a sostituire i farmaci con rimedi naturopatici ed a fare sempre più lunghe camminate.
 Attività fisica soft

Leggi Le mie tecniche per sentirmi bene

 

Sospensione graduale degli antidepressivi

Contro questa decisione non solo il medico ma anche i familiari prossimi. Ma io trovai il modo di confezionare capsule da dosaggi inferiori aprendo le capsule e disfandomi di una parte di contenuto ed ebbi così capsule a cui toglievo un corrrispondente di 5 mg per ogni mese. (se volete farlo anche voi rivolgetevi ad un farmacista che sappia ridurre i dosaggi delle capsule)

Intanto che procedevo alla sospesione dei farmaci in modo graduale, aiutavo il mio corpo con una serie di disintossicazioni con erbe e lavaggi intestinali e non ultime le integrazioni di vitamine e Magnesio.
Provai anche il lavaggio epatico, ma lo ritenni troppo faticoso e stressante. In ogni caso fu efficace per farmi ripulire da tossicità di farmaci ed alimentazione non corretta.
Dalle mie ricerche sono arrivata a definire un elenco di integratori a me necessari per stare meglio ed essendo ancora in corso di sperimentazione mia personale mi riserverò di fare eventuali aggiornamenti.

le mie ricerche sugli antidepressivi

I miei Integratori principali

Le mie ricerche sono finalizzate a trovare rimedi per rinforzare i processi di autoriparazione naturali del corpo utili sia per la fibromialgia che per evitare la recidiva del cancro.
Pertanto, essendo questo un percorso personalizzato non può essere considerato universale per tutti pazienti, ma insieme ad altre persone sulla strada della guarigione e miglioramento dello stato di salute psico-fisica, porto la mia testimonianza e la condivido.

Serplus

Serotonina.
Oggi questo protocollo ha preso il nome di RESTART. Seguitelo nel gruppo Facebook.

Primus Pane, nello specifico è il Primus 100.

Acido ascorbico o Vitamina C

Mi da forza e mi fa sentire stabile fisicamente.
Ne prendevo 1,5 grammi al giorno, ma da quando ho scoperto gli effetti che si possono ottenere preso ad alto dosaggio mi sento ancora meglio.
Quindi ho comprato 5 kili di Acido ascorbico, diviso in bustine da 50 grammi e ne assumo 12 grammi al giorno, ma sto aumentando in questi giorni.
Ho aiutato ad amministrare il gruppo Vitamina C – Molecola della Vita (fino a settembre 2021)

Vitamina D

Il mio valore ematico di Vitamina D era a 11 ng/ml, quindi bassissimo, ma nei follow-up oncologici mi davano solo 25mila UI al mese, ed infatti non saliva mai ed ero in una costanze insufficienza. Ma questo lo seppi qualche anno dopo e ve ne parlerò ampiamente in altri articoli.
Leggi le mie ricerche sulla Vitamina D 

Magnesio indispensabile

Strategie di altro tipo

  • Rallentare il ritmo delle attività quotidiane:

Ottimizzare tutto, snellire le pratiche ed evitare le polemiche con la gente per non disperdere energie utili a mantenersi vivi e bene.
E ormai da una vita che so di avere le pile un pò scariche, così ho dovuto modulare il passo e sono diventata come un bradipo sempre di più, ma stavolta per mia volontà e tutto ciò senza farmi alcun problema rispetto a ciò che possono pensare le altre persone.

Quindi ho dovuto ridurre al minimo le attività dividendole in piacevoli e doverose, laddove è possibile preferisco iniziare con il piacere, e cerco di ottimizzare le faccende doverose in modo che siano meno faticose e ripetitive (strategie casalinghe che abbiamo tutti imparato).
Ovviamente tutto ciò si inquadra meglio se non ci sono impegni lavorativi.
Attualmente posso permettermi di scegliere il mio ritmo di attività perché non un lavoro fisso.

  • Migliorare la gestione delle relazioni:

Ci sono due tipologie di relazioni: Fisse ed occasionali

  • Questo dosaggio di energie richiede molta maturità e saggezza che si acquisisce nel corso della vita, ma la vita ti offre sempre occasioni per imparare qualcosa, e quello di avere una doagnosi di Fibromialgia è una di queste.
  • non ce le andiamo a cercare – Ma si sa il mondo sta andando un pò a rotoli ed è sempre più facile trovare gente stressata in giro ai massimi livelli ed una piccola cosa può diventare un grande problema (parcheggi, code ecc ecc ) per questo evito da tanto tempo grandi assembramenti di persone, uscire nelle ore di punta (se non costretta da appuntamento) , prediligo le domeniche a casa ed uscire quando la gente è a pranzo, insomma, un pò controccorrente, lo sono sempre stata, forse già sapevo che dovevo risparmiare energia, la fibro ce l’abbiamo da sempre senza saperlo. (questa indicazione potrà essere utile anche ad altre persone sotto stress)

Ogni cura andrebbe personalizzata. Questa è la mia, chissà se ti sarà stata utile?

Segui gli altri articoli con questo argomento e troverai aggiornamenti sul mio stato di salute e percorsi in autonomia, sempre senza uso di farmaci, ovviamente.

Credits to Marion Bolognesi

 

 

 




L’INTERVISTA – MCS e Fibromialgia: il Disegno di legge sparito

Foto dal blog La Voce della Verità

 

2 ott 2015 — L’INTERVISTA
MCS e Fibromialgia: il Disegno di legge sparito

Intervista a cura di Morena Pantalone per il sovranista.it e LineaQN
pubblicato anche in aggiornamento Petizione su ChangeOrg

Abbiamo intervistato il Senatore Bartolomeo Pepe, ex Movimento 5 Stelle, ora GAL, il quale ci ha rivelato notizie riservate relative a tematiche che solitamente non passano per i canali ufficiali di informazione. Dalla Sanità alla politica, fino alla fisica quantistica, lo seguiamo in un interessante excursus nato per sensibilizzare l’opinione pubblica su scottanti questioni di attualità.

Era il 29 aprile 2013 quando veniva presentato presso il Senato della Repubblica alla XVII legislatura e su iniziativa parlamentare del gruppo M5S, il disegno di legge S.578:

“Disposizioni in favore dei soggetti affetti da sensibilità chimica multipla (MCS), da encefalomielite mialgica (ME/CFS) e da fibromialgia (FM)”.

La severità di questa malattia e l’assenza di assistenza e tutele adeguate alla patologia hanno portato le varie associazioni di ammalati ad alzare la voce e chiedere il riconoscimento di tali patologie come invalidanti con l’inserimento delle stesse nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
A partire dal 2006 diverse forze politiche si sono interessate a questo delicato tema di salute pubblica, fra cui anche la “nuova forza politica” che si fa chiamare movimento M5S, la quale ha presentato un disegno di legge appropriato, ma mai discusso in parlamento.
Le aspettative dei pazienti, all’uscita di questo disegno, si sono molto amplificate, ma dal 2013 ad oggi nessuno degli appartenenti al movimento ha mai rivelato i veri motivi per cui l’iter di questo disegno di legge è fermo chissà dove, a “prender polvere”.

Per tale motivo abbiamo intervistato il primo firmatario del DDL S.578 Bartolomeo Pepe. http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Gruppi/00000072.htm

Prima di passare all’intervista che svela come finiscono le proposte di legge , è necessario capire meglio cosa è la Sensibilità Chimica Multipla e le malattie correlate ( Encefalomielite Mialgica, Elettrosensibilità, Fibromialgia ecc…).

La sensibilità chimica multipla (MCS) è una sindrome organica complessa che si sviluppa in seguito a un’esposizione acuta o cronica a sostanze tossiche che scatenano una sensibilizzazione a più sostanze chimiche e, frequentemente, anche a campi elettromagnetici di diversa frequenza.
In pratica il malato presenta diversi sintomi se esposto a tali sostanze, anche se in piccolissime quantità.
L’esposizione ad agenti chimici interessa non solo i pazienti con MCS, ma anche con asma, encefalopatia neurotossica, sindrome delle vie aeree iper-reattive, sindrome dell’occhio secco, sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, ecc…

Il Consenso internazionale del 1999, (http://www.mcs-america.org/mcsconsensus.pdf)
frutto di un’indagine multidisciplinare condotta per dieci anni da 89 medici e ricercatori con vasta esperienza sul campo e punti di vista molto diversi sulla MCS, definisce questa patologia come: uno stato cronico, con sintomi che ricorrono in maniera riproducibile in risposta a bassi livelli di esposizione a prodotti chimici multipli e non connessi tra loro, che migliorano o scompaiono quando gli elementi scatenanti sono rimossi, e che coinvolge sistemi di organo multipli.

Lo stesso Consenso prevede che la MCS si presenti con vari livelli di gravità: alcuni soggetti soffrono solo occasionalmente, con sintomi lievi e ipersensibilità olfattiva, mentre altri sono completamente disabili al punto di dover bonificare il proprio ambiente di vita e ridurre la propria vita sociale a incontri solo con persone adeguatamente decontaminate.
I sintomi della MCS sono molto vari. I più frequenti sono rinite, asma, mal di testa, stanchezza cronica, perdita della memoria a breve termine, dolori muscolari e articolari, problemi della pelle, digestivi e disfunzioni sensoriali.

Con il tempo la MCS può produrre uno stato infiammatorio cronico che determina un danno organico irreversibile (artrite, lupus eritematoso sistemico, ischemie, patologie autoimmuni, cancro, eccetera).
Le sostanze che scatenano le reazioni sono generalmente profumi, deodoranti personali e ambientali, detersivi e ammorbidenti, solventi, prodotti per l’edilizia, gomme e plastiche conservanti e additivi alimentari, gas di scarico e combustibili, tessuti sintetici, emissioni industriali, pesticidi, insetticidi, erbicidi, persino farmaci, e molte altre.
In Italia le prime diagnosi e ricerche sulla MCS sono state eseguite nel 1995 dal professor Nicola Magnavita dell’Università Cattolica di Roma, che ha raccolto, ad oggi, la casistica più vasta.

La MCS è riconosciuta come malattia organica negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Giappone e, a livello europeo, in Germania, Austria e Danimarca, mentre in Italia non vi è nessun riconoscimento nazionale.
Al livello regionale è riconosciuta in 7 regioni:




Veneto: Deliberazione legislativa n. 2 del 5 marzo 2013.
Ad onor del vero, il M5S non fu il primo ad interessarsi della questione: negli archivi del Parlamento si trovano altre proposte di legge simili. Insomma, un copia-incolla che nessuno ha mai discusso: tutti gli iter sono fermi alla presentazione e/o all’annuncio.

  1. 3 Maggio 2006, da una Gruppo di deputati e senatori dei diversi schieramenti politici.
    http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stampati/pdf/15PDL0002271.pdf
  2. 5 agosto 2008, dal deputato Anna Grazia Calabria
    http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0011860.pdf
  3. 18 settembre 2008, dall’on Silvana Mura
    http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0014490.pdf
  4. 10 novembre 2008, dall’On. Roberto Della Seta (PD)
    http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/32307.htm
  5. 28 ottobre 2008, dall’On. Adriana Poli Bortone (Pdl)                    
    http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/32633.htm
  6. 15 Marzo 2013, dall’On. Laura Bianconi (Gruppo Misto)
    http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/39469.pdf  

PS

Per le informazioni sulla malattia MCS ci siamo consultati con la signora Giulia Lo Pinto Presidente della Associazione Amici della Sensibilità Chimica Multipla


Senatore Bartolomeo Pepe, ex-Movimento 5 stelle, ora GAL, Grandi Autonomie e Libertà composto da Grande Sud, Popolari per l’Italia, Federazione dei Verdi e Moderati. 

 

L’INTERVISTA

D – Senatore buonasera, siamo curiosi di conoscere un po’ di dati. Nessuno meglio di Lei può raccontarci il vero volto di una situazione quantomai critica.
R – Roba da criminali, Tallio ovunque.
D – Tallio? si usa per ammazzare topi, no?
R – Esatto, la Basilicata è allo stremo.
D – Si riferisce alla Terra dei fuochi?
R – E siamo quelli che ce la passiamo meglio, ma anche noi abbiamo grossi guai.
D – Dove?
R – Tutti i bacini idrici della Basilicata sono pieni di IPA e di metalli pesanti.
D – IPA?
R – Idrocarburi policiclici aromatici.
D – Anche in altre zone d’Italia la situazione è similare?
R – Penso di sì. A questo aggiunga i petroli chimici in funzione. Ormai i danni sono incalcolabili…
D – Ma che intoppi trova la Legge 578*? Ci sono risposte e spiegazioni dal governo?
R – Le opposizioni possono far canalizzare fino al 25% di un DDL, ma come rappresentante del Movimento 5 Stelle sono stato osteggiato e ripreso con veemenza.
D – Da chi?
R – Anche da Beppe Grillo in persona.
D – E perché?
R – Bisognerebbe domandarlo a Grillo. Il M5S non ha mai voluto calendarizzare nulla.
D – Mi è giunta voce che anche nei Meet up non si respiri aria democratica…
R – Affatto, figuriamoci su una legge firmata da me…
D – Un’ipotesi sul fatto? Perchè non vogliono calendarizzare nulla?
R – Sembrano al servizio del “sistema” che dicono di voler combattere.
D – Sembrerebbe, infatti, uno stallo inspiegabile altrimenti.
R – Ora sono in una sorta di “Gruppo misto due”, proverò a rilanciare l’idea. Ma comunque mancano sempre i numeri
D – “Gruppo misto due”?
R – GAL, Grandi Autonomie e Libertà composto da Grande Sud, Popolari per l’Italia, Federazione dei Verdi e Moderati.
D – Capito. Che messaggio possiamo mandare ai malati fibromialgici e MCS?
R – Anche quando vedranno che la battaglia è persa – perché è persa – non mollate. Dobbiamo unirci…
D – Come pensa di sostenerli?
R – Sto cercando di aprire un centro a Napoli
D – Aspettiamo che apre per dirlo?
R – Certo! Avremmo tutti contro se lo annunciamo prima. A breve farò un convegno sulla tossicologia.
D – Che competenze ha in materia MCS?
R – Ho studiato a fondo il problema. Devo ringraziare una malata che mi ha fatto conoscere questo mondo. Lei e la figlia sono al terzo stadio. Ed è grazie a lei che ho conosciuto il Dottor Genovesi
D – Già, Giuseppe Genovesi, che ruolo ha rivestito in questa storia?
R – È lui che ha scritto il DDL…
D – E invece quale ruolo ha avuto il dottor Vincenzo Petrosino ?…
R – Petrosino stava lavorando su due progetti. Uno era la raccolta dati esenzioni ticket e l’altro era su uno screening tossicologico alla popolazione.
D – Veramente?
R – Sì, cento analisi alla Federico Secondo di Napoli: Gascromatografo al capello e Assorbimento atomico nel sangue.
D – Un ottimo piano di azione, mi sembra.
R – Esatto: metalli pesanti ed alcuni marker PCB (Policlorobifenili). Occorreva fare una pubblicazione, ma, ad oggi, ci sono soltanto i dati su Trieste e Basilicata. Si tratta degli andamenti della patologie nelle ASL.
D – Torniamo alle malattie cronico degenerative e ambientali come MCS. Che cosa mi dice?
R – Pensi a Seveso. Per chi lavorava l’ICMESA? Per chi lavorava la Caffaro di Brescia, Monsanto, sempre Monsanto.
D – OGM? Che cosa ci si può aspettare?
R – Nulla! Anzi tutto: stanno smantellando la Sanità!
D – Che cosa si può fare, allora?
R – Per prima cosa bisogna capire l’entità del problema e sensibilizzare l’opinione pubblica: se abbiamo i PCB al Polo Nord, gli orsi bianchi sono ermafroditi e le donne Innuit non possono più allattare, vuol dire che la situazione è critica.
D – Questo dovrebbe mettere tutti in allarme…
R – In teoria. I pesci sono talmente pieni di metalli pesanti che presentano le spine bifide… Mi spiace che sia io a darvi questa brutta notizia, ripeto: la situazione è veramente critica.
D – Gli Stati non faranno nulla?
R – Probabilmente sono venduti alle multinazionali: a questo aggiungo le trivellazioni… Credo sia un attacco alle coscienze, all’anima. Le ultime scoperte in fisica quantistica dimostrano alcune cose… Secondo David Bhoom, noi viviamo in un universo olografico… O meglio viviamo in una caverna tipo quella descritta nel noto mito di Platone… Ma di questo le parlerò un’altra volta.
D – Bene. Allora riassumiamo, Senatore: lei ha provato a far passare il DDL 578 sulla Sindrome Chimica Multipla e Fibromialgia, ma è stato bloccato dal M5S e da Grillo?
R – Sì.
D – E la legge in questione non è stata ancora discussa perché il Movimento non calendarizza?
R – Sì.
D – Per il M5S sono importanti le disabilità?
R – Assolutamente no.
D – In che modo Grillo avrebbe ostacolato la calendarizzazione del DDL 578?
R – Fu la prima bozza di legge presentata dal M5S tramite me…
D – Sì, era il 2013, quindi?
R – Lui disse che dovevamo proporre leggi più importanti, fu una delle prime al Senato.
D – Cose più importanti? E quali erano?
R – E che ne so? Era il caos più totale, non capivo dove volesse andare a parare. Poi, dopo, l’ho capito.
D – Quando si è distaccato dal Movimento?
R – Più che altro quando hanno imbrogliato sulle votazioni che mi vedevano favorito, per l’ecomafia, ad esempio: ne hanno annullate – credo – sette.
D – Cioè? Hanno? Chi?
R – I capigruppo
D – I nomi?
R – Santangelo, Vito Crimi, la Lezzi, insomma, i talebani: quelli che eseguono gli ordini di Casaleggio…
D – Parliamo delle votazioni del marzo 2014?
R – Sì, quelle.
D – Lei sarebbe stato favorito e invece è stato scaricato, o meglio, “epurato”
R – O, ancora meglio, me ne sono andato via io…
D – Ecco, è bene precisare… perché a quel punto…
R – Infatti: non aveva senso rimanere. Poi avevo intuito delle cose…
D – Di che tipo?
R – Lo rivelo la prossima volta…
D – Grazie
R – A voi…



Nella foto Giulia Lo Pinto, tornata nella sua casa dagli Stati Uniti è malata di Mcs e presidente della Associazione Amici MCS Onlus, si occupa di diffondere strategie di vita utili ad altri malati come lei, ma soprattutto da 10 anni porta risoluzioni alle istutizioni puntualmente rifiutate dallo Stato. Giulia Lo Pinto dichiara apertamente di avere riscontrato negli ultimi 10 anni di lotte, la Non-volontà dello stato a riconoscere questa patologia perchè troppo scomoda, a tutto il commercio di alimenti, farmaci, suppellettili, abbigliamento, agricoltura e pesticidi ecc e tutto ciò che produce inquinamento. I malati di Mcs sono una punta dell’iceberg che indica quanto sia malato tutto il pianeta. Conferma la totale indifferenza di gran parte della classe medica, dei partiti tutti, compreso l’M5S. Continua a viva voce dicendo che lo stato ha dichiarato un vero e prorio DIVIETO ALLA SALUTE.