I medici diventati Non-Curanti spingono i pazienti al Fai-da-te

Dr House – Dal sito Aforismario

 

Il disinteresse totale nella applicazione dell’arte medica da parte dei medici convenzionali (e non solo quelli) della medicina che domina sulle nazioni in qualsiasi parte del mondo, ha creato nell’era dei social il fenomeno del “fai da te”.
Gli studi sull’uso terapeutico di vitamine minerali, macro e micro elementi, la fitoterapia dei padri della Medicina Ortomolecolare, della Omeopatia ed Antroposofia, di cui solo una ristretta cerchia di operatori oggi si occupa in maniera seria, essendo stati accantonati e ridicolizzati dalla medicina dei farmaci, ha lasciato lo spazio ad improvvisazioni da parte di un pubblico sempre più interessato a curarsi senza effetti nocivi della chimica farmacologica.

Pertanto assistiamo al fenomeno sempre più in voga del “fai da te” sulle integrazioni che è di una tale portata da creare in alcuni medici il desiderio di recuperare questo spazio perduto, in altri invidia e gelosia tanto che anche le case farmaceutiche indicono corsi veloci per medici creando integratori con vitamine chimiche e con scarsi dosaggi per soddisfare questa fetta di mercato perduta.

Se da una parte trovo giusto che le persone siano informate sull’uso delle vitamine, sulle loro proprietà benefiche e dal potere curativo, e che siano autonomi nella gestione della loro salute attraverso anche scelte alimentari più salutari, dall’altro troverei ancor più giusto che l’interesse verso le medicine non convenzionali diventasse sempre più parte degli studi che un medico fà per esercitare la vera arte medica di guarire le persone.

Intanto cresce sempre di più la curiosità verso le tecniche alternative e la voglia di guarire spinge le persone con problemi di salute a cercare soluzioni più naturali e non invasive. Chi si avvicina oggi al mondo delle vitamine trova in rete una marea di informazioni di ogni genere e considerato che i motori di ricerca fanno arrivare per prime le informazioni con sponsor l’internauta principiante va in confusione e spesso non è capace di usare una chiave giusta di ricerca.
Il dilemma di chi segue i tutorial su you tube o le pubblicazioni di neofiti ed appassionati del settore è se quelle che sta ricevendo siano le giuste informazioni o stia prendendo un abbaglio.

Ecco perché nascono molti gruppi gestiti da chi ha una preparazione o crede di avere capito il mondo delle integrazioni.

Sinceramente non si può continuare in questo modo.
Bisogna trovare un equilibrio personale tra il delegare totalmente la propria salute a qualcuno cercando soluzioni facili e credere che in questa situazione di confusione ci si possa davvero permettere di non avere una guida medica competente.

La mia ricerca di fare pace con la classe medica continua ancora e ce la sto mettendo tutta per creare liste di medici Ippocratici.
Ce ne sono sicuramente, ma contattarli tutti personalmente ed avere un feed back richiede tempo ed è un lavoro.
Parlare del fatto se possiamo permetterci o meno le loro parcelle e continuare col “fai da te” non è ancora stato affrontato.

Molti di questi “Ippocratici” si sono sentiti invasi di ego e protagonismo che hanno deciso di aumentare il prezzo dei compensi, proprio in un momento storico (2020) in cui molte persone hanno perso il lavoro e con esso la capacità di acquisto.

Guarire quanto è difficile…

Il 50% dei motivi di una guarigione è dato da una sorta di totale fiducia nel guaritore da parte del malato, che sarà pure placebo ma funziona.

Il restante 50% deve essere dato dalla proprietà del rimedio e dall’impegno del malato nel seguire le istruzioni.

Non ricordo dove l’ho letto, ma l’ho sperimentato più volte.

Io sono una persona molto scientifica e scettica sulle cure “magiche”, ma preferisco a volte il guaritore ben intenzionato a guarire, piuttosto che un medico preparato in accademia che elargisce farmaci o anche prodotti naturali.

Se non c’è il carisma del guaritore non vale tanto e la guarigione sarà una casualità o non ci sarà.

Nell’attualità vengono date più spesso responsabilità solo al malato, e lo trovo ingiusto.
Si, è vero che per guarire consapevolmente bisogna fare sforzi ed impegnarsi, ma se qualcosa non va come previsto e non funziona, c’è la tendenza troppo facile a colpevolizzare il malato, come alibi del proprio personale fallimento come guaritore.

Come sempre la verità sta nel mezzo, cioè in un equilibrio fra le capacità curative e l’impegno personale a volere guarire.
L’impegno personale nel mettere in atto le cure sarà direttamente proporzionale al grado di fiducia riposto nel guaritore.
E la fiducia è una cosa che si conquista.
Ho visto troppi operatori ubriachi del proprio ego dal non riuscire a vedere la persona come essere, ma solo come diagnosi, caso da studiare…
In bocca al lupo buono, sempre ❤


Ridateci i medici che sanno fare diagnosi: oggi per il paziente è via crucis tra gli specialisti

Nella medicina moderna sembra sparito lo sguardo d’insieme e ormai chi sta male viene spedito da mille diversi esperti per capire cosa ha. E forse anche per questo si moltiplicano i santoni e le cure fai-da-te

Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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