Il diritto di contare

Da un post publico del dr Salvucci Fabrizio

Vedo sui miei post commenti di gente che sente per la prima volta “tachipirina e vigile attesa”. Li invito a vedere alcuni dei miei video, anche su youtube, dal 6 agosto 2020 in poi.

Nessuno odia la tachipirina. Quella è l’indicazione del protocollo AIFA che invita i medici di famiglia a tenere un’atteggiamento cauto e attendista di fronte ai primi sintomi simil COVID. Sottolineo che questo atteggiamento non ha alcun razionale scientifico. È stata tuttavia segnalata da molti medici l’efficacia sperimentata da marzo 2020 di un atteggiamento precoce aggressivo sui sintomi.

La mancata ricezione di questa indicazione è sembrata sbalorditiva e persino irritante durante la seconda ondata, tanto che si è proceduto per vie legali con ricorso al TAR. Oggi la sentenza che ci ha dato ragione. Ci sono molti studi e moltissime esperienze riferite (tra cui la mia, anche su me stesso e la mia famiglia) che, a prescindere dal farmaco, suggeriscono un atteggiamento precoce aggressivo prima del tampone.

Ma AIFA attendeva uno studio multicentrico randomizzato (trial) per cambiare le indicazioni. Cosa molto difficile in tempi di tsunami pandemico, almeno per noi. Con questa sentenza l’esperienza di grandi medici molto preparati, molto intuitivi (ars medica), molto sul pezzo e poco cattedratici viene messa sul piano dei trial SOLO per questa eccezionalità. Inoltre la tachipirina nel COVID dal punto di vista fisiopatologico sarebbe dannosa. Così com’è l’esperienza ormai di migliaia di medici che hanno testato trattamenti a domicilio.

Infine, non odiamo nessuno e vogliamo percorrere vie istituzionali per far riconoscere le nostre ragioni, come nel film “Il diritto di contare”. Infatti, si sta preparando, appena lo tsunami diventerà bassa marea, una pubblicazione con migliaia, forse decine di migliaia di casi. Ma adesso è più urgente soccorrere le persone.
Grazie.


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