Unione europea: No all’obbligo del vaccino
No all’utilizzo della vaccinazione come passaporto

 

 

 

🔴 UNIONE EUROPEA, Assemblea parlamentare a maggioranza:
NO A OBBLIGO VACCINO O PASSAPORTO
Lo ha affermato il Consiglio d’Europa. «gli Stati devono informare i cittadini che il vaccino non è obbligatorio».

🔴 BRUXELLES – Gli Stati non devono rendere la vaccinazione contro il Covid obbligatoria per nessuno e almeno per il momento non devono utilizzare i certificati di vaccinazione come passaporti.
È quanto afferma l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa con il rapporto ‘Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche votato a larghissima maggioranza.

🔴 Nel rapporto si evidenzia poi che «gli Stati devono informare i cittadini che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole», e bisogna «garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato».

🔴 Infine i parlamentari hanno votato quasi in blocco per inserire un emendamento con cui si dicono contrari all’uso dei certificati di vaccinazione come passaporti.

🔴 Secondo l’assemblea «i certificati di vaccinazione devono essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia, i potenziali effetti collaterali e negativi dei vaccini», perché «utilizzarli come passaporti sarebbe contrario alla scienza in assenza di dati sulla loro efficacia nel ridurre la contagiosità, la durata dell’immunità acquisita».


UNIONE EUROPEA
27.01.2021

No all’utilizzo della vaccinazione come passaporto

Lo ha affermato il Consiglio d’Europa.

E «gli Stati devono informare i cittadini che il vaccino non è obbligatorio»

BRUXELLES – Gli Stati non devono rendere la vaccinazione contro il Covid obbligatoria per nessuno e almeno per il momento non devono utilizzare i certificati di vaccinazione come passaporti. È quanto afferma l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa con il rapporto ‘Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche’ votato a larghissima maggioranza.

L’assemblea, che considera i vaccini un «bene pubblico globale», sostiene che «deve essere garantito che tutti i Paesi abbiano potuto vaccinare il personale medico e i gruppi vulnerabili prima di estendere la vaccinazione ai gruppi non a rischio». Nel rapporto si evidenzia poi che «gli Stati devono informare i cittadini che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole», e bisogna «garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato».

Infine i parlamentari hanno votato quasi in blocco per inserire un emendamento con cui si dicono contrari all’uso dei certificati di vaccinazione come passaporti. Secondo l’assemblea «i certificati di vaccinazione devono essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia, i potenziali effetti collaterali e negativi dei vaccini», perché «utilizzarli come passaporti sarebbe contrario alla scienza in assenza di dati sulla loro efficacia nel ridurre la contagiosità, la durata dell’immunità acquisita».

Covid, vaccini: il Consiglio d’Europa dice “no” all’obbligo e ai “passaporti”

27.01.2021

“GUERRA” DEI VACCINI – Nel frattempo Bruxelles contesta le dichiarazioni del Ceo di AstraZeneca, Pascal Soriot, e chiede lo svincolo dalla clausola di segretezza per poter pubblicare il contratto. Lo si apprende da fonti Ue. In particolare, le fonti chiariscono che non è previsto che la produzione delle dosi per l’Ue debba essere limitata alla fabbrica in Belgio, ma può avvenire anche nel Regno Unito.

Oggi alle 18.30 è prevista una riunione del comitato direttivo sui vaccini Ue con AstraZeneca, in cui si insisterà sulla consegna delle dosi.


Dubbi sul vaccino di AstraZeneca: «Efficacia solo dell’8% sugli over 65»

Lo suggerisce il portale tedesco Handelsblatt, citando le stime fornite dal Governo

Fonte ats ans  elaborata daRobert Krcmar

Il giornale deduce dai dati a disposizione che la strategia vaccinale della Germania – che aveva riposto grandi speranze nell’approvazione del preparato di AstraZeneca e Oxford – potrebbe così rivelarsi un fiasco.

Infatti, il vaccino di Astra-Zeneca, che a differenza di quello di Pfizer non richiede la conservazione a temperature estreme, potrebbe essere inadatto per gli anziani: secondo le informazioni ottenute dall’Handelsblatt, il governo tedesco considera che il vaccino sia efficace solo nell’otto per cento degli over 65. Un dato che, se confermato, significherebbe una forte battuta d’arresto per la strategia preparata da Berlino.

L’approvazione del vaccino nell’UE, lo ricordiamo, era prevista proprio in queste settimane. In precedenza, anche l’Australia aveva avuto dei dubbi sull’efficacia del preparato britannico.


Secondo un sondaggio della Cattolica “Quasi 1 italiano su 2 dice che non si vaccinerà”

Il 41% degli italiani dichiara che, probabilmente, non si vaccinerà contro Covid-19. Nonostante da mesi virologi, infettivologi, epidemiologi e tutta la comunità scientifica ripetano che la vera arma di difesa da Sars-Cov-2, ma soprattutto l’unico modo per tornare a una forma di effettiva normalità non più scandita da “fasi”, sia la vaccinazione di massa (appena un vaccino sarà disponibile), i dati che emergono da una recentissima ricerca dell’EngageMinds Hub dell’Università Cattolica – Riporta il Quotidiano Sanità, che infine aggiunge le note di preoccupazione per questo trend.

“Questi dati sono un campanello di allarme di cui tenere conto, soprattutto perché segnalano la necessità di iniziare sin da subito con una “campagna di educazione e sensibilizzazione” dedicata alla popolazione in cui aiutare a comprendere l’importanza di vaccinarsi contro la Covid-19 – considera Graffigna -. Non si tratta solo di diffondere informazioni o di combattere fake-news sui vaccini”.

Educare significa mettersi nei panni di coloro che vanno formati, e cioè partire dalle loro preoccupazioni, dalle loro aspettative di conoscenza e dalle loro domande per aprirsi a un dialogo costruttivo tra scienza e cittadinanza volto a rassicurare e sostenere il cambiamento profondo di atteggiamento. “Ciò che va perorato, prima ancora di un atteggiamento positivo verso i vaccini, è la maturazione di un migliore coinvolgimento attivo (engagement) verso la salute e la prevenzione – conclude Graffigna -, che passa dalla comprensione di come ogni nostra azione preventiva sia un atto di responsabilità sociale verso la salute della collettività”.


Alle loro preoccupazioni rispondo con una serie di motivi validi secondo cui una persona decide legittimamente di non vaccinarsi ed è un diritto sancito dalla costituzione, non essere obbligati alle cure.

Attenzione che le stesse persone che oggi vorrebbero imporre obbligo vaccinale “educando e responabilizzando” le persone riluttanti al vaccino, sono quelli che in altra sede rifiutano gli accanimenti terapeutici e sono per l’eutanasia, l’aborto e l’espianto d’organi a cuore battente, paladini del transumanesimo.
Non fatevi ingannare da questo falso senso di preocuppazione per l’umanità, perché probabilmente sono quelli che preferiranno tutelarsi aderendo ai Trial in doppio ceco, dove loro sono quelli del campione con iniezione di Fisiologica, anziché vaccino.

Io Non Mi Vaccino Perché

dal sito del Movimento 3V

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


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