Nac nella gestione della Sclerosi Multipla e depressione

Che cosa ha ache fare la NAC con i disturbi della Depressione e della Sclerosi Multipla?

Abbiamo già visto in altri articoli su Vitamineral il potere curativo di questa molecola.

Vediamo ora nel dettaglio questi due studi tradotti:

Effetti della N-acetilcisteina sui biomarcatori dello stress ossidativo, sulla depressione e sui sintomi di ansia nei pazienti con Sclerosi Multipla

Astratto
Obiettivo:

la N-acetilcisteina (NAC), un antiossidante contenente tioli e precursore del glutatione (GSH), attenua lo stress ossidativo e possibilmente migliora i disturbi psichiatrici. Questo studio mirava a valutare gli effetti della NAC orale sullo stress ossidativo, sulla depressione e sui sintomi di ansia nei pazienti con Sclerosi Multipla (SM).

Metodi:

Risultati:

Conclusioni:

FONTE:


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La somministrazione di N-acetil cisteina influisce sul flusso sanguigno cerebrale misurato mediante risonanza magnetica con etichettatura dello spin arterioso in pazienti con Sclerosi Multipla

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Background:

Metodi:

Risultati:

Conclusioni:

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ALTRI ARTICOLI SULLA NAC pubblicati su Vitamineral


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NAC, non solo mucolitico

 

RIEPILOGO:

  • NAC NELLA BPCO (Broncopneumopatia Ostruttiva Cronica)
  • ALTRE AZIONI DELLA NAC
    • ANTIDOTO DDI INTOSSICAZIONI DA PARACETAMOLO
    • ANTIVELENO
    • CHELANTE DI METALLI PESANTI E MEZZI DI CONTRASTO
    • COADIUVANTE NELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
    • POTENZIAMENTO DEL SISTEMA ANTIOSSIDANTE (GLUTATIONE)
  • AZIONE MUCOLITICA
    • FAVORISCE LA FLUIDIFICAZIONE DEL MUCO E DEL MATERIALE PURULENTO
    • ATTENUA I RISCHI DELLE COMPLICANZE DELLA BPCO
  • AZIONE ANTINFIAMMATORIA
  • AZIONE NEUROPROTETTIVA
    • PARKINSON
    • ALZHEIMER
    • DOLORE NEUROPATICO
    • ICTUS
    • REGOLA LA PERCEZIONE DEL DOLORE
  • AZIONE SULL’INFERTILITA’
  • AZIONE SULLA PELLE
  • AZIONE ANTIBATTERICA SUL BIOFILM INTESTINALE
    • DISBIOSI
    • MALATTIE DELL’INTESTINO
  • AZIONE SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

Da un post pubblico della dr.ssa M.C. Nocerino

PRINCIPALI AZIONI DELLA N-ACETIL CISTEINA (NAC), NON SOLO MUCOLITICO

L’Acetilcisteina o N-Acetil Cisteina (NAC) è un derivato N-acetilato dell’amminoacido “solforato” cisteina ed è impiegata come mucolitico e coadiuvante nella cura dei pazienti affetti da infiammazioni acute e croniche delle alte e basse vie respiratorie.

La NAC infatti è un mucolitico sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie in quanto essa è in grado di ridurre e scindere i ponti di solfuro (-S-S-) responsabili dell’aggregazione delle proteine e quindi dell’alta viscosità del muco.

L’attività della NAC sull’eventuale componente purulenta delle secrezioni è invece, dovuta alla sua capacità di depolimerizzare gli acidi nucleici. La NAC, modificando positivamente le caratteristiche qualitative e quantitative delle secrezioni delle vie aeree e favorendo il trasporto muco- ciliare, influisce efficacemente sullo stato e sulla evoluzione della broncopneumopatia.
Questo effetto terapeutico clinico è stato supportato da vari studi.

Nelle infezioni delle alte e basse vie respiratorie è stata dimostrata la capacità della NAC, anche in sinergia con gli antibiotici, di inibire la produzione di biofilm da parte di vari ceppi batterici e rinforzare l’azione battericida degli antibiotici.

Altre azioni della NAC

Nel corso degli ultimi decenni la NAC è stata sempre più studiata in vari contesti patologici con il risultato che sono state individuate altre possibili utilità terapeutiche della molecola.

I tossicologi la conoscono come antidoto all’avvelenamento

  • del paracetamolo
  • amanita phalloides,
  • da metalli pesanti,
  • paraquat,
  • acetaldeide,
  • cumarina,
  • interferone

e quindi come salvavita, utilizzata a dosi massicce.

Grazie al suo effetto antiossidante con l’aumento del Glutatione ridotto endocellulare, la NAC presenta effetti protettivi contro

  • la nefrotossicità indotta da mezzi di contrasto,
  • come agente chelante del metil- mercurio
  • in ambito tabaccologico, contro lo stress ossidativo da fumo di tabacco con riduzione delle alterazioni geniche del DNA nel polmone, cuore, reni e aorta.

anti infiammatoria, anti angiogenica ed effetti immunologici.
Relazione della drssa Maria Cristina Nocerino dalla pagina di Pneumologia

Domande e risposte della dottoressa:

Domanda:

Questo farmaco sembra avere una grande importanza per chi soffre di BPCO (e non solo); ma proprio per questo, gentile dott.ssa Maria Cristina Nocerino, può essere usato per lunghi periodi? Anche quando non c’è un discreto espettorato? La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia (come sempre!) Buona giornata.

Drssa Nocerino:

Può usarlo tranquillamente in cicli mensili di 15/20 giorni senza problemi e anche per periodi più lunghi, proteggono dal rischio di riacutizzazione della BPCO.

Domanda:

Buonasera, molti anni fa feci un aereosol con fluimucil ed essendo asmatica mi provocò un attacco d’asma molto forte da allora non l’ho più usato. Recentemente mi è stato prescritto da prendere saltuariamente per bronchiettasie ed enfisema, dicendomi che in bustine non dovrei avere problemi. Ma ho molta paura che mi venga un alto attacco. Potrei avere una sua conferma? Grazie molte!

Drssa Nocerino:

Certamente i mucolitici per aerosol sono controindicati negli asmatici. Meno rischiosa è la somministrazione orale perciò può seguire la prescrizione consigliata.


N-ACETIL CISTEINA (NAC) NON SOLO UN MUCOLITICO

NAC rientra, insieme al glutammato e alla glicina, nella sintesi del più potente antiossidante a nostra disposizione: il Glutatione.

Già di per sé, la NAC assume proprietà antiossidanti, ma la capacità dimostrata di incrementare i livelli endogeni di Glutatione fa di questo integratore uno dei più efficienti combattenti del danno ossidativo.

neurodegenerative e tumorali, oltre che alle proprietà antinfluenzali e mucolitiche.
AZIONE MUCOLITICA E NELLA MPCO (MALATTIE POLMONARI CRONICO OSTRUTTIVE)

un mucolitico derivato da un amminoacido naturale “solforato” ad azione fluidificante sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie.
evoluzione e la risoluzione delle broncopneumopatie attenuando il rischio di complicanze da diminuzione di secreto e da insufficiente aerazione del polmone.

antiossidante rappresentato dal tripeptide Glutatione (GSH), uno dei più importanti meccanismi di difesa intracellulare.

effetti immunitari, particolarmente desiderabili in caso di malattie respiratorie sostenute da virus e batteri. Nei confronti di questi ultimi, l’Acetilcisteina è in grado di ridurre significativamente l’adesività alle cellule della mucosa e, promuovendo la sintesi cellulare del Glutatione, è anche in grado di inattivare composti istolesivi quali le polveri e gli inquinanti atmosferici che vengono frequentemente inalati.

proteggere l’apparato respiratorio.

I ricercatori del Kwong Wah Hospital di Hong Kong hanno raccolto 120 pazienti con MPCO in fase stabile, somministrando loro 600 mg di NAC o un placebo 2 volte al giorno per 1 anno.
Nel corso dello studio i soggetti che avevano assunto NAC hanno sperimentato minori episodi di peggioramento (50 contro 96 del placebo), un minor numero di ricadute (0.5 contro 0. e di giorni di ricovero in ospedale (1.8 contro 4.2).
Questi risultati sembrano essere correlati a una riduzione della resistenza delle piccole vie aeree, evidenziata dal cambiamento del flusso espiratorio forzato (25%-75%), che è passato dallo 0.7 allo 0.8 nel gruppo della NAC, ma che è rimasto invariato nel placebo.

AZIONE NEUROPROTETTIVA

La letteratura più recente indica la possibilità della NAC di contrastare malattie degenerative e mentali grazie al suo potenziale neuroprotettivo.
Come antiossidante la NAC è in grado di neutralizzare i radicali liberi prima che possano danneggiare la cellula e aumenta il livello di cisteina/Glutatione nelle cellule.
La sua azione consiste nel ristabilire il potenziale antiossidante nelle cellule, colmando la perdita di GSH causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi e spazzando via le specie reattive dell’ossigeno (ROS).

Grazie a queste promettenti qualità, la NAC ha suscitato un crescente interesse per valutare i suoi effetti nelle malattie neurodegenerative. In questo studio l’attenzione si focalizza sui potenziali effetti e applicazioni nel morbo di Parkinson e di Alzheimer, nel dolore neuropatico e nell’ictus.

I suoi effetti sulla neurotrasmissione indicano che la NAC è in grado di modulare alcuni neurotrasmettitori chiave, come il glutammato, che ha funzione eccitatoria, che sono coinvolti nello sviluppo di alcuni disturbi neuropsichiatrici, come la schizofrenia e le dipendenze, in cui le disfunzioni del glutammato hanno un ruolo preponderante.

Approfondendo queste tematiche, il risultato suggerisce che la NAC possa regolare direttamente e indirettamente la neurotrasmissione glutammatergica. Ricordiamo che il glutammato è estremamente importante per il sistema nervoso centrale perché regola la percezione del dolore, il controllo del tono dell’umore, dell’apprendimento, della memoria e della funzione motoria. Questo fa sì che alla NAC possa essere attribuita un’azione curativa, considerando il ruolo cruciale del glutammato nelle malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative.

Negli USA sono stati condotti recentemente alcuni studi clinici, qualcuno già completato, altri in tuttora corso, che possono confermare il ruolo coadiuvante della N-acetil L-cisteina in disturbi come il morbo di Parkinson e di Alzheimer (600-6000 mg/die) e il dolore neuropatico (2400 mg/die).

AZIONE SULL’INFERTILITA’

Lo studio clinico condotto da Jannatifar e colleghi ha approfondito gli effetti della supplementazione con NAC sulla qualità spermatica, sull’integrità della cromatina e sui livelli di stress ossidativo negli uomini infertili.

Quanto emerso dallo studio è decisamente promettente: la supplementazione con NAC, dopo 3 mesi, ha significativamente migliorato i parametri spermatici (conta, motilità e normale morfologia) rispetto ai valori definiti prima del trattamento. Il miglioramento ha riguardato anche il profilo ormonale e la capacità antiossidante.

I pazienti hanno quindi tratto beneficio dall’integrazione con NAC, probabilmente a causa dell’effetto positivo della sostanza sulle difese antiossidanti. Sembra quindi che la terapia antiossidante sia un valido aiuto nell’ambito dell’infertilità.

Nella riflessione finale, gli studiosi sottolineano che tale disturbo è spesso associato ad un ridotto consumo di alcuni nutrienti antiossidanti, tra cui emergono, oltre alla NAC, anche le vitamina A, C ed E, la carnitina, i folati, lo zinco e il selenio.

BELLEZZA DELLA PELLE

AZIONE ANTIBATTERICA

https://parafarmaciaovf.it/7099-ovf-nac-regular-60-cps.html

DR Fabrizio Marrone
Farmacista esperto in Nutraceutica





La N-acetilcisteina è associata al miglioramento dopaminergico nella malattia di Parkinson.

Credits immagine Eurfisioterapia

Studio Luglio 2019

sono stati riscontrati miglioramenti nei livelli di dopamina, il neurotrasmettitore primario che è specificamente diminuito nel PD, nonché nelle valutazioni cliniche delle capacità mentali e fisiche dei pazienti.

Gli attuali trattamenti per il PD sono generalmente limitati alla sostituzione temporanea della dopamina nel cervello insieme a farmaci progettati per rallentare la progressione della malattia.

Il ruolo dei livelli di glutatione nel cervello

La distruzione delle cellule nervose dopaminergiche nel PD sembra derivare in gran parte dallo stress ossidativo che abbassa i livelli di glutatione, sostanza chimica prodotta dal cervello per contrastare appunto lo stress ossidativo.

Il NAC è un integratore orale ed è disponibile anche in una formulazione endovenosa che viene utilizzata per proteggere il fegato nel sovradosaggio da paracetamolo. Diversi studi iniziali hanno dimostrato che la somministrazione di NAC aumenta i livelli di glutatione nel cervello, ma non era stato testato se tale effetto aumentasse i livelli di dopamina quando i neuroni recuperano la funzione.

Pazienti sottoposti a 123I-DaTSCAN SPECT e valutati clinicamente con UPDRS
«Questo studio è un passo importante nella comprensione di come il NAC possa funzionare quale modalità potenzialmente nuova per la gestione dei pazienti affetti da PD» scrivono gli autori, coordinati da Daniel Monti, Direttore del Dipartimento di Medicina Integrativa e Scienze Nutrizionali e Direttore del Marcus Institute of Integrative Health presso la Thomas Jefferson University.

«Il NAC sembra consentire ai neuroni dopaminergici di recuperare parte della loro funzione» aggiungono.

Questo studio, in particolare, ha sviluppato precedenti scoperte relative al fatto che la NAC può aumentare la funzione della dopamina in pazienti con PD.

Questa indagine è stata utilizzata per determinare il livello di recupero neuronale. I pazienti sono stati valutati inizialmente e dopo tre mesi di trattamento con NAC o terapia standard.

Gli esiti dello studio e le prospettive aperte

Rispetto ai controlli, i pazienti trattati con NAC presentavano miglioramenti del 4-9% in termini di legame del tracciante radioattivo al trasportatore della dopamina e mostravano anche miglioramenti nel loro punteggio UPDRS di circa il 14%.

Questo studio appare dunque interessante perché suggerisce come una molecola naturale come il NAC possa aiutare a migliorare la funzione e i sintomi dopaminergici nei pazienti con PD. Monti e colleghi, in effetti, sperano che questa ricerca possa aprire nuove strade per il trattamento dei malati di PD.

FONTI




Con scarso Glutatione, la vitamina D non si alza

Per chi non riesce ad alzare la vit D potrebbe essere carenza di glutatione, la integrazione migliore consigliata da Grassrootshealth è NAC (N-Acetilcisteina)



Gli studi rilevano ulteriori benefici dall’integrazione combinata di vitamina D e L-cisteina per lo stato e l’attività della vitamina D rispetto alla sola integrazione di vitamina D

Punti chiave

  • Molti individui rispondono scarsamente alla supplementazione di vitamina D.

    Sebbene ciò possa essere dovuto a diversi fattori, inclusa la carenza di magnesio, diversi studi evidenziano l’importante influenza dei livelli di glutatione (GSH) sullo stato e sull’attività della vitamina D.
    Hanno anche scoperto che la co-integrazione con vitamina D e L-cisteina ha portato alla sovraregolazione dei geni regolatori della vitamina D e all’aumento dei livelli di vitamina D nel sangue, oltre a ridurre l’infiammazione e la resistenza all’insulina – ciascuno con un successo maggiore rispetto all’integrazione con sola vitamina D.
    Concludendo la pubblicazione,

    “L’integrazione con una combinazione di vitamina D e L-cisteina o precursore del glutatione, piuttosto che l’integrazione con la sola vitamina D, è benefica e aiuta a ottenere un’integrazione di vitamina D più efficace”.

    Come l’integrazione con L-cisteina può migliorare lo stato e l’attività della vitamina D

    Il vero “potere” del glutatione è lo zolfo facilmente disponibile in esso contenuto. Lo zolfo è appiccicoso e cattura i radicali liberi, le tossine e i metalli pesanti pericolosi, consentendo al corpo di espellere queste sostanze nocive.

    Uno studio di Alvarez et al. hanno esaminato gli esami del sangue di 693 adulti sani che misuravano i livelli di vitamina D, glutatione plasmatico, cisteina (un precursore del glutatione) e molteplici marcatori infiammatori per vedere quali relazioni esistevano.
    Hanno scoperto che i livelli di vitamina D [25(OH)D] erano associati positivamente al glutatione plasmatico (poiché i livelli di vitamina D aumentavano, aumentava anche il glutatione) e associati negativamente sia a GSSG che a cisteina (quando i livelli di vitamina D aumentavano, i livelli di GSSG e cisteina diminuivano ). Queste associazioni sono rimaste statisticamente significative anche dopo aggiustamento per altri fattori.

    Perché la supplementazione di N-acetilcisteina (NAC) potrebbe essere un’opzione migliore

    Aumentare la vitamina D potrebbe aiutare ad aumentare il glutatione e viceversa

    Altri modi per aumentare i livelli di glutatione intracellulare

    Correggere la carenza di vitamina D è importante per molti aspetti della salute e per la salute di ciascun sistema del corpo e, come discusso qui, è stato dimostrato che è importante per mantenere livelli più elevati di glutatione.
    Bassi livelli di glutatione sono anche associati all’esposizione cronica a tossine chimiche e alcol, all’esposizione al cadmio, al fumo, all’AIDS/HIV, alla degenerazione maculare, al morbo di Parkinson e ad altri disturbi neurodegenerativi.

    Ecco alcuni altri modi per contribuire ad aumentare i livelli di glutatione, oltre a fare attenzione a ottimizzare la vitamina D:

    1. limitare il consumo di alcol diminuire l’esposizione ai POP
    2. aumentare l’assunzione di altri antiossidanti per ridurre lo stress ossidativo complessivo
    3. SAMe
    4. assumere abbastanza magnesio e selenio nella dieta, o come integratori, poiché entrambi sono necessari per la produzione di glutatione
    5. È stato dimostrato che alimenti come mandorle, verdure crocifere e persino birra analcolica aumentano i livelli di glutatione, così come la meditazione!






Nac e salute del cuore

La N-Acetil-cisteina può ridurre il rischio di malattie cardiache proteggendo il cuore dal danno ossidativo e favorendo il controllo della pressione arteriosa 49.

È stato anche dimostrato che la NAC aumenta la produzione di ossido nitrico, che induce vasodilatazione e migliora il flusso sanguigno 50.

La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.

In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.

In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.




Cosa fare con l’Omocisteina Alta

Blackboard with the chemical formula of Homocysteine.  Crediti immagine Laboratorio Valsambro

L’Omocisteina è un aminoacido contenente zolfo, non fornito dalla dieta.

Viene sintetizzata nell’organismo durante il metabolismo della Metionina (un amminoacido essenziale introdotto attraverso gli alimenti).

I cibi ricchi di Metionina includono carne, albumi e prodotti della pesca.

Sebbene l’Omocisteina sia naturalmente presente nel nostro corpo, l’Omocisteina alta nel sangue è associata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tra cui trombosi venosa, aterosclerosi, ipertensione, malattia coronarica e ictus.

A Cosa Serve

L’Omocisteina rappresenta un intermedio metabolico nella sintesi della cisteina (un altro amminoacido) a partire dalla Metionina.

La cisteina, a sua volta, è importante per la sintesi di glutatione e taurina.

L’Omocisteina può essere convertita in cisteina o riciclata in Metionina con l’ausilio di specifiche vitamine del gruppo B.

Metabolismo

Il metabolismo dell’Omocisteina richiede specifici enzimi e adeguate quantità di alcune vitamine, in particolare vitamina B6, vitamina B12 e acido folico (vitamina B9).

Di conseguenza, l’Omocisteina alta può dipendere da carenze vitaminiche, come quella di Folati e vitamine B6 e B12.

Se il normale metabolismo dell’Omocisteina viene alterato, questo amminoacido si accumula nel sangue e l’Omocisteina alta può provocare danni alle pareti dei vasi sanguigni.

Fa Male alla Salute?

Un livello troppo alto di Omocisteina nel sangue è chiamato Iperomocisteinemia.

Si tratta di una condizione sfavorevole per la salute, in quanto l’Omocisteina alta è stata ripetutamente collegata a un aumentato rischio di:

  • mortalità per qualsiasi causa 6, 7, 8, 9, 10, 11.

Fa Davvero Male al Cuore?

Gli studi osservazionali hanno dimostrato che livelli elevati di Omocisteina nel sangue sono collegati a un rischio maggiore di malattie cardiache e ictus 12, 13, 14.

È stato ipotizzato che tale rischio derivi da un’attività predisponente dell’Omocisteina sullo sviluppo dell’aterosclerosi.

A causa di queste controversie, l’American Heart Association non considera l’Omocisteina un fattore importante per le malattie cardiache 20, 21.

Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ha riportato che, su chi ha già avuto un ictus, l’integrazione di vitamine B (B6, B9 e B12) riduce del 13% il rischio di un nuovo ictus e del 17% il rischio di morte cardiovascolare 53.

Fa Ingrassare

Di per sé, l’Omocisteina alta non fa ingrassare. Tuttavia, le persone obese o sovrappreso tendono ad avere livelli di Omocisteina più alti rispetto alle persone normopeso 54, 55. Allo stesso tempo, tendono ad avere livelli ridotti di vitamina B12 e acido folico.

Valori Normali

L’Omocisteina viene comunemente dosata nel sangue.

Di norma non si richiede il digiuno, ma un pasto ricco di proteine può aumentare significativamente i livelli di Omocisteina. Pertanto, alcuni medici raccomandano il digiuno durante la notte prima di un esame del sangue, per garantire risultati più accurati.

In base alle fonti e al laboratorio, esistono classificazioni leggermente variabili degli intervalli di normalità ma in linea generale:

il valore normale di Omocisteina è inferiore a 15 micromoli per litro (µmol/L).
Nota bene:
poiché ogni laboratorio usa diversi reagenti ed ottiene differenti range consultare il proprio referto.

Un livello superiore viene definito iperomocisteinemia.

A seconda della gravità, l’iperomocisteinemia può essere 22:

  • Lieve o Moderata: 15-30 µmol/l;
  • Intermedia: 30 – 100 µmol/l;
  • Grave o Severa: > 100 µmol/l.

Secondo gli studi, l’iperomocisteinemia lieve interessa il 5-7% della popolazione generale 56.

Cause

Le più comuni cause di Omocisteina alta comprendono:

  • Stile di vita, soprattutto fattori come:
  • Determinati farmaci, tra cui:

alimentazione come Causa di Omocisteina Alta

L’Omocisteina alta può dipendere dalla carenza di alcune vitamine del gruppo B, in particolare di:

  • Folati (vitamina B9) 1, 23.

Gli studi hanno osservato che l’Iperomocisteinemia è più comune tra chi segue una dieta vegetariana o vegana, probabilmente a causa dei livelli più bassi di vitamina B12.

Anche una maggiore assunzione di caffè è stata associata a una più elevata concentrazione di Omocisteina nel sangue.
Tuttavia, non sembra esserci alcuna associazione significativa tra il consumo moderato di caffè (da 3 a 4 tazze al giorno) e il rischio di malattia coronarica 23.

Sintomi

Alti livelli di Omocisteina di per sé non provocano sintomi.

Tuttavia potrebbero manifestarsi i sintomi della sottostante condizione che ha causato l’innalzamento dell’Omocisteina.

I sintomi di una carenza di Folati e vitamina B12, ad esempio, comprendono:

  • pelle pallida,
  • debolezza,
  • facile affaticamento,
  • lingua gonfia e piaghe in bocca,
  • cambiamenti d’umore,
  • parestesie (formicolii),
  • problemi di crescita nei bambini.

Come Abbassare l’Omocisteina

Dieta e Integratori

Il modo migliore per prevenire l’aumento dell’Omocisteina è assicurarsi che la dieta contenga adeguate quantità di Folati (vitamina B9), vitamina B12 e vitamina B6.

  • Le stesse vitamine sono anche disponibili sottoforma di integratori. Un dosaggio indicativo potrebbe essere quello di 3,4mg/die di vitamina B6, 400 mcg/die di acido folico e 9mg/die di vitamina B12 46a.

    Pur risultando efficaci nel diminuire l’Omocisteina alta, questi integratori non sembrano prevenire le malattie e i disturbi associati all’Omocisteina alta, come le patologie cardiache, la disfunzione cognitiva, la demenza e l’osteoporosi 47, 17.

    La betaina (così come il suo precursore colina) è un altro integratore efficace per abbassare l’Omocisteina, così come l’N-Acetilcisteina (NAC).

    La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.

    In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.

    In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.

    Anche l’olio di pesce, ricco di omega-3, può diminuire i livelli di Omocisteina 47a.

    Consigli su Cosa Mangiare

    Secondo uno studio, il 45,4% di tutte le morti cardiometaboliche (per malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2) verificatesi negli USA nel 2012 era attribuibile a una dieta non ottimale, in particolare
    ai seguenti fattori di rischio53:

    • elevata assunzione di sodio (9,5%),
    • bassa assunzione di noci e semi (8,5%),
    • alta assunzione di carni lavorate (8,2%),
    • bassa assunzione di grassi omega-3 (7,8%),
    • basso apporto di verdure (7,6%) e frutta (7,5%),
    • alto consumo di bevande dolcificate artificialmente (7,4%).

    Attività Fisica

    Sebbene l’esercizio fisico aumenti l’Omocisteina nel breve periodo, a lungo termine si associa a livelli più bassi di Omocisteina e a un aumento del colesterolo HDL.

    Una revisione sistematica di 34 studi ha scoperto che un esercizio fisico regolare può essere in grado di ridurre i livelli di Omocisteina 48.

    Uno studio specifico sui pazienti con morbo di Parkinson ha scoperto che i pazienti che svolgevano attività fisica regolare mostravano livelli più bassi di Omocisteina 49.

    Smettere di Fumare

    Sia il fumo che l’esposizione al fumo passivo possono essere causa di Omocisteina alta 26, 27.

    Pertanto, smettere di fumare può aiutare a ridurre i livelli di Omocisteina 50.

    Gestione dello Stress

    Diversi studi hanno scoperto che lo stress può aumentare i livelli di Omocisteina.

    Pertanto, utilizzare delle tecniche per ridurre o gestire meglio lo stress può essere utile per abbassare l’Omocisteina, oltre a migliorare la salute in generale.

    Uno studio, ad esempio, ha dimostrato che lo yoga può aiutare a ridurre i livelli elevati di omocisteina51. Anche il Tai Chisi è dimostrato efficace in tal senso 52.

    Fonte: Magazine X115



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Ingredienti: Betaina, magnesio glicerofosfato, cellulosa microcristallina°, gomma arabica°, SAMe (S-adenosil Metionina disolfato tosilato), vitamina C (acido ascorbico), colina tartrato, zinco gluconato, (L-)serina, vitamina B3 (niacina, nicotinamide), vitamina B5 (pantotenato di calcio), vitamina B6 attivata (piridossale-5-fosfato), vitamina B2 attivata (riboflavina 5-fosfato di sodio), vitamina B1 (tiamina cloridrato), acido folico attivato (L-metilfolato di calcio), biotina, vitamina B12 attivata (5-deossiadenosilcobalamina e metilcobalamina). °Agente di carica. °°Antiagglomerante.

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l’acido folico ad alte dosi può mascherare la carenza di vitamina B-12. Consultare il medico in caso di gravidanza/allattamento, assunzione di farmaci (in particolare fenobarbital, fenitoina, primidone e metotrexato) o patologie mediche (in particolare qualsiasi condizione che coinvolga malassorbimento di nutrienti).


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Lo sapevi che anche chi non è vegetariano o vegano può soffrire di una carenza di vitamina B12?

La cattiva alimentazione, lo stress, le alterazioni del tratto digerente e di quello intestinale, più frequenti di quanto si creda, possono impedire o ridurre notevolmente l’assimilazione di questa vitamina, con gravi conseguenze. La carenza di vitamina B12 provoca una serie di sintomi che possono ripercuotersi sul sistema nervoso, il sistema motorio, la produzione di energia, il metabolismo, gli stati dell’umore, perfino il grado di fertilità. E può colpire a tutte le età, con danni irreversibili al feto, se presente durante la gravidanza.

Depressione, ansia, fatica cronica, ritardo dello sviluppo, autismo, sindrome di Asperger, disturbo da deficit di attenzione, sterilità, neuropatia, gambe irrequiete, perdita di appetito. E se fosse carenza di vitamina B12? Niente paura.

Questa condizione può essere facilmente curata, purché la diagnosi sia precoce.

Simona Vignali, naturopata di grande esperienza, ci insegna a conoscere questa vitamina indispensabile per il nostro benessere, a riconoscerne i segni di carenza a tutte le età e a capire qual è il dosaggio corretto per ogni condizione. Spiega inoltre quale forma di integratore di B12 è più efficace e dove trovarla negli alimenti.


 




Uso di colliri a base di N-acetilcisteina per affezioni oculari ed occhio secco

 

Traduzione dello studio:

Il ruolo della N-acetilcisteina topica nelle terapie oculari

Astratto

La N-acetilcisteina (NAC) è stata scoperta per la prima volta come agente mucolitico nel 1960.

e disfunzione della ghiandola di Meibomio.

I benefici clinici della NAC sono evidenti in un ampio intervallo di concentrazioni, la più comune è la NAC topica al 5-10% applicata quattro volte al giorno. Effetti avversi come la necrosi corneale sono rari, ma sono stati segnalati con dosi più elevate.

La NAC ha anche potenziali applicazioni nella cheratomileusi epiteliale laser, nella malattia oculare diabetica, nella retinite pigmentosa, nella cataratta nucleare senile, nella degenerazione maculare e nel danno corneale indotto dal fumo di sigaretta.

Recentemente, il chitosano-NAC è stato utilizzato come nanocarrier per la somministrazione topica di farmaci sulla superficie oculare. Grazie alle sue potenti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e mucolitiche, la NAC topica ha avuto ampio uso nel trattamento della patologia oculare.

La secchezza oculare

occhio e della congiuntiva che, degenerando, provoca una progressiva cheratinizzazione superficiale, compromettendo quindi la visione. Nella xerosi oculare si osserva sia una mancata secrezione di muco da parte della congiuntiva, che una lacrimazione insufficiente, incapace pertanto di assicurare un giusto grado di umidità all’interno dell’occhio.

Cause

Brunac e Tirocular sono i nomi farmaceutici dei colliri a base di NAC in una soluzione al 4-5% che non sono da banco, anche se non richiedono prescrizione medica. Non si leggono avvertenze particolari o speciali controindicazioni né reazioni, tranne di fare attenzione se si usano le lenti a contatto.

Tirocular in farmacia

Brunac in farmacia

Come mettere il collirio

 

 

 

 

 


Uso della N-Acetilcisteina per via interna e curiosità


NAC N-Acetilcisteina – Quale acquistare

NAC si trova in polvere, pastiglie o capule ma avvrà sempre un odore di zolfo. Ve ne propongo alcune marche

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L’aspetto intrigante della NAC (N-Acetilcisteina)

Articolo che riporto fedelmente dalla Associazione Alzheimer Odv Riese Pio X

Research on N-acetylcysteine (NAC) illuminates an old question. – Posted

dal Dr David Hellerstein M.D.

Per esempio:

  • la schizofrenia è diversa dal disturbo bipolare? E se sì, come?
  • Oppure la depressione grave è diversa dal disturbo da panico? E se sì, come?

Quindi, se hai solo 4 sintomi di depressione, non puoi essere dichiarato gravemente depresso. E se hai solo 3 sintomi di disturbo da panico, non hai questa diagnosi. Abbastanza giusto: devi tracciare la linea da qualche parte. Ma la tua depressione da 4 sintomi o il panico da 3 sintomi è molto diversa da quella della persona che ha il numero pieno di sintomi richiesti?

Quindi sorge la domanda: hai 2, 3 o 4 problemi diversi? Le tue diagnosi diverse non potrebbero derivare tutte da un singolo problema nel tuo cervello, un insieme di circuiti o centri cerebrali con attività anormalmente alta o bassa che causano pochi o molti sintomi? Può sembrare una disputa quasi teologica, come discutere del sesso degli angeli.

Ma nel mondo reale non è affatto banale. Se si ignora una delle diagnosi, ad esempio il disturbo da panico, e si tratta solo la depressione, è probabile che arrivi un esito peggiore rispetto a quando si affrontano entrambe le condizioni. Tuttavia, trattamenti simili spesso funzionano per entrambe le condizioni. Sia i farmaci SSRI che la terapia cognitivo-comportamentale aiutano la depressione e il disturbo da panico, anche se i trattamenti potrebbero dover essere personalizzati per ogni disturbo.

Come terza possibilità, per così dire, se si riuscissero a identificare i problemi di circuito comuni che sono alla base di una vasta gamma di disturbi psichiatrici, forse si potrebbe trovare una singola terapia che aiuta in una vasta gamma di problemi.

Raggruppare o dividere?

La psichiatria è quindi come molti altri campi: con bande opposte tra chi vuole raggruppare e di chi vuole dividere. I raggruppatori estremi sostengono che esiste una sola dimensione della psicopatologia (es.: Avshalom Caspi). I frazionatori estremi sottolineano che il PTSD da combattimento differisce dal PTSD da assalto violento, che differisce dal PTSD da aggressione sessuale e che ciascuno trae benefici da approcci terapeutici diversi.

Che cosa ha da dire la neuroscienza?

Il che mi porta alla N-acetilcisteina.

La n-acetilcisteina (NAC), è un composto da banco che può essere acquistato nel negozio di alimenti naturali. Come con dozzine se non centinaia di altri composti, la NAC ha i suoi devoti e detrattori, i suoi entusiasti e scettici. (E io sono generalmente scettico sui prodotti del settore erbe / integratori).

La NAC è un amminoacido, una cosa presente in molti alimenti, ma gli integratori ti danno una dose maggiore di quella che ricevi nella dieta quotidiana. Di solito viene assunto in dosi da 1000 a 2000 mg al giorno, di solito in capsule da 600 mg 2/3 volte al giorno e, a parte i lievi effetti collaterali gastrointestinali, la NAC è generalmente ben tollerata.

[NOTA: inutile dire che dovresti parlare con il tuo medico prima di prendere questo o altri integratori, per vedere se sono adatti a te. Nella mia pratica psichiatrica, sperimento la NAC come qualsiasi altro farmaco o terapia: è necessario portare il paziente a una dose adeguata per un periodo di tempo adeguato e misurare attentamente i suoi effetti sui sintomi chiave, e monitorare gli effetti collaterali, per una durata sufficientemente lunga da poter concludere se sta aiutando].

il suo grande interesse per i ricercatori di neuroscienze. Ci sono stati molti studi su questo composto, compresi studi di neuroscansione, ed è stata studiata in innumerevoli disturbi:

Perché la NAC aiuta molte persone con diagnosi psichiatriche? Perché funziona in così tante condizioni?
Questa è la cosa intrigante, ai miei occhi.
I suoi benefici sono il risultato dei suoi effetti anti-infiammatori? O qualche altro meccanismo?

ansia, e anche nei disturbi alimentari, nella schizofrenia, nel disturbo ossessivo compulsivo, ecc. Ho visto che aiuta i pazienti con tali disturbi quando molte altre cose, medicinali o psicoterapie, non hanno fatto molto.

La NAC non sempre funziona, ma quando lo fa, i pensieri irrazionali problematici diminuiscono gradualmente di intensità e frequenza e spesso svaniscono.

O se continuano a verificarsi sono meno angoscianti e possono essere osservati a maggiore distanza, con meno preoccupazione o paura, e hanno meno probabilità di scatenare la depressione o altri effetti negativi.

Il che ci fa tornare ai dibattiti di vecchia data tra i psichiatri che vogliono raggruppare e quelli che vogliono dividere. I vantaggi della NAC supportano i primi o i secondi? Supportano gli appassionati di RDoC che stanno facendo avidamente ricerca sui circuiti cerebrali? Penso che, in un certo senso, tali risultati favoriscano i raggruppatori. Il miglioramento con il trattamento NAC dei pensieri negativi irrazionali e difficili da controllare di così tanti disordini mentali, rende difficile evitare la conclusione che è coinvolta qualche circuiteria sottostante comune.
La NAC non funziona per tutti, per prima cosa. Ma anche, se il circuito per le ruminazioni è lo stesso, perché alcune persone con circuiti di ruminazione presumibilmente iperattivi sviluppano il disturbo ossessivo-compulsivo e altri sviluppano il disturbo bipolare?

E altri ancora, nonostante abbiano gravi ruminazioni, non soddisfano i criteri per qualsiasi disturbo psichiatrico?

Fonte:

David J. Hellerstein MD, professore di Psichiatria Clinica alla Columbia University di New York City.
Traduzione di Franco Pellizzari.

Referenze:

  1. Insel T, Cuthbert B, Garvey M, Heinssen R, Pine DS, Quinn K, Sanislow C, Wang P. Research domain criteria (RDoC): toward a new classification framework for research on mental disorders..
  2. Caspi A, Moffitt TE. All for one and one for all: Mental disorders in one dimension. American Journal of Psychiatry. 2018 Apr 6;175(9):831-44
  3. Berk M, Malhi GS, Gray LJ, Dean OM. The promise of N-acetylcysteine in neuropsychiatry. Trends in pharmacological sciences. 2013 Mar 1;34(3):167-77

Copyright:

Liberatoria:

qui.

Nota:

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Come disintossicarsi dalla proteina Spike (da vax o da malattia)

 

Di Paolo Bellavite

Ti penti di aver fatto il vaccino perché stai avendo effetti colaterali che nessun medico riesce a decifrare? Oppure hai avuto una infezione da covid e non guarisci bene?

NAC (N-Acetilcisteina) per un lungo periodo.

esame del sangue.

Medici in italia che distribuiscono consigli su come disintossicarsi dalla Spike e dagli effetti collaterali del vaccino e della malattia da sarsCov2:

 

con link al post

Sopra referto di un paziente con danni avversi e tre punturine fatte.
Ha seguito scrupolosamente il protocollo da letteratura scientifica per l’eliminazione della Spike e sta bene.
Adesso è pronto x la seconda fase. Da pubblicazioni scientifiche solide che ho già postato la Glicoproteina Spike sia naturale che artificiale si elimina facilmente e in breve periodo basta assumere regolarmente x almeno 45/50 giorni BROMELINA 600 mg e ACETILCISTEINA 600 mg.
Il paziente l’ha fatto e la Spike non c’è più né di naturale né di indotta. Tutto ovviamente documentato, come vedete. Ovviamente poi si passa alla fase di rigenerazione prima mitocondriale poi neurologica sulle piccole e grandi fibre… Brain Fog ed altri danni che la Spike ha fatto.
Questo vi fa capire che, da chiunque voi andiate, dovete pretendere della letteratura scientifica indipendente di supporto su ciò che vi viene proposto. Questo è quello che farebbe un medico onesto. Diversamente “mi scusi del disturbo, saluti e baci “ e ve ne andate.
Le due P ci sono perché l’unica differenza fra la Spike virale e artificiale sono appunto due Proline.
Per il resto i 1248 aminoacidi che la compongono sono i medesimi di entrambe.
Sperando di aver fatto chiarezza e aiuto a chi si vuole disintossicare anche dopo una normale infezione presa casualmente

Ps: per la Spike naturale più “friabile“ e meno “robusta“ servono circa 20/25 giorni.

AGGIORNAMENTO APRILE 2024

Ogni persona colpita da reazioni da Vax deve vedere questo: approfondimenti sul recupero dal Dr. Peter McCullough

Il dottor McCullough raccomanda tre sostanze chiave per coloro che cercano il recupero dopo le iniezioni.

1.) Nattochinasi.
Perché? Degrada le proteine del picco, come suggerito da studi preclinici.
• Prendi 2000 unità due volte al giorno.

2.) Bromelina. Perché? Simile alla nattochinasi, scompone anche le proteine spike.
• Prendi 500 milligrammi una volta al giorno

Questo riassume il protocollo “Base Spike Detoxification” del Dr. McCullough.
Unisciti al canale

https://www.facebook.com/100024577911933/videos/344553595271154


Dalla pagina del dr Joseph Mercola

Che ti sia sottoposto al vaccino COVID o che abbia avuto l’infezione naturale, è probabile che nei tuoi tessuti e organi, incluso il cervello, rimanga una pericolosa proteina spike.
La Top 10 delle sostanze essenziali per la disintossicazione dalle proteine spike e la guida completa
Qui sotto puoi trovare la guida completa di WCH delle sostanze utili per disintossicarsi dalle proteine spike tossiche, comprese le dosi raccomandate, che puoi verificare con il tuo medico olistico.

Questo è un buon punto di partenza mentre elabori una strategia di salute più completa:
1️⃣  Vitamina D
2️⃣  Vitamina C
3️⃣  NAC
4️⃣  Ivermectina
5️⃣  Semi di nigella
6️⃣  Quercetina
7️⃣  Zinco
8️⃣  Magnesio
9️⃣  Curcumina
🔟 Estratto di Cardo Mariano

Dr Joseph Mercola

BREVE RIASSUNTO

  • Se hai avuto il COVID-19 o ti sei vaccinato contro il COVID-19, potresti avere delle pericolose proteine spike che circolano nel tuo corpo
  • Il World Council for Health ha pubblicato una guida alla disintossicazione dalle proteine spike, che fornisce semplici passi da seguire per ridurre potenzialmente gli effetti delle proteine spike tossiche nel tuo corpo
  • Gli inibitori e neutralizzatori della proteina spike includono aghi di pino, ivermectina, neem, N-acetilcisteina (NAC) e glutatione
  • I 10 principali elementi essenziali per la disintossicazione dalle proteine spike includono vitamina D, vitamina C, semi di nigella, quercetina, zinco, curcumina, estratto di cardo mariano, NAC, ivermectina e magnesio

Del Dott. Mercola

È stato anche rivelato che la proteina spike da sola è sufficiente a causare infiammazione e danni al sistema vascolare, anche indipendentemente da un virus.

Ora, il World Council for Health (WCH), coalizione mondiale di organizzazioni incentrate sulla salute e gruppi della società civile che cercano di ampliare le conoscenze di salute dei cittadini, ha pubblicato una guida alla disintossicazione dalle proteine spike, che fornisce dei passi semplici da seguire per ridurre potenzialmente gli effetti delle proteine spike tossiche. Puoi vedere la loro guida completa di rimedi naturali, inclusi i dosaggi, alla fine di questo articolo.

Perché dovresti considerare una disintossicazione dalle proteine spike?

Inoltre, uno studio di biodistribuzione giapponese per il vaccino della Pfizer ha trovato che le particelle del vaccino si spostano dal sito di iniezione al sangue, dopo di che le proteine spike circolanti sono libere di viaggiare in tutto il corpo, comprese le ovaie, il fegato, i tessuti neurologici e altri organi. Il WCH ha notato che:

Per eliminarle dopo il vaccino o un’infezione, i medici e i professionisti olistici suggeriscono alcune semplici azioni. Si pensa che pulire il corpo dalle proteine spike … il più presto possibile dopo un’infezione o un vaccino possa proteggere dai danni delle proteine spike rimanenti o circolanti”.

Inibitori e neutralizzatori delle proteine spike

I seguenti sono inibitori della proteina spike, il che significa che inibiscono il legame della proteina spike alle cellule umane:

Prunella vulgaris, Aghi di pino, Neem, Ivermectina, Estratto di foglia di dente di leone.

Questi includono:

N-acetilcisteina (NAC), Glutatione, Tisana all’anice stellato, Tisana al finocchio, Tisana agli aghi di pino, Iperico, Foglia di consolida, Vitamina C.

Questi composti vegetali qui sopra contengono acido shikimico, che può contrastare la formazione di coaguli di sangue e ridurre alcuni degli effetti tossici della proteina spike. Anche la nattochinasi, una forma di soia fermentata, può aiutare a ridurre la formazione di coaguli di sangue.

Come proteggere i tuoi recettori ACE2 e disintossicare l’IL-6

La proteina spike si attacca ai recettori ACE2 delle tue cellule, compromettendo il normale funzionamento dei recettori. Questo blocco può alterare il funzionamento dei tessuti e potrebbe essere responsabile dell’innesco di malattie autoimmuni o causare sanguinamenti o coaguli anormali, compresa la trombocitopenia indotta dai vaccini.

Boswellia serrata (franchincenso), Estratto di foglia di ranuncolo, Cumino nero (Nigella sativa), Curcumina, Olio di krill o altri acidi grassi, Cannella, Fisetina, Apigenina, Quercetina, Resveratrolo, Luteolina, Vitamina D3 (inclusa vitamina K), Zinco, Magnesio, Tè al gelsomino, Spezie, Foglie di alloro, Pepe nero, Noce moscata, Salvia.

Come disintossicarsi dalla furina e serina proteasi

Per entrare nelle cellule, la SARS-CoV-2 deve prima legarsi a un recettore ACE2 o CD147 sulla cellula. Poi la sottounità S2 deve essere scissa proteoliticamente (tagliata). Senza questa scissione proteica, il virus semplicemente si attaccherebbe al recettore e non andrebbe oltre.

“Il sito furin è il motivo per cui il virus è così trasmissibile e perché invade il cuore, il cervello e i vasi sanguigni”, ha spiegato il dottor Steven Quay, medico e scienziato, in un’udienza del GOP House Oversight and Reform Subcommittee on Select Coronavirus Crisis.

L’esistenza di un nuovo sito di scissione della furina sulla SARS-CoV-2, mentre altri coronavirus non contengono un solo esempio di sito di scissione della furina, è una ragione significativa per cui molti credono che la SARS-CoV-2 sia stata creata attraverso una ricerca GOF (gain-of-function) in laboratorio. Gli inibitori naturali della furina, che impediscono la scissione della proteina spike, possono aiutarti a disintossicarti dalla furina e includono:

Rutina, Limonene, Baicaleina, Esperidina

Tè verde, Patate, Cianoficee, Fagioli di soia, N-Acetilcisteina (NAC), Boswellia.

Alimentazione limitata nel tempo e dieta sana per tutti

Oltre alle sostanze mirate menzionate sopra, il WCH ha fatto bene a notare che una dieta sana è il primo passo per un sistema immunitario sano. Ridurre il consumo di cibi lavorati e altri alimenti proinfiammatori, compresi gli oli vegetali (di semi), è essenziale per una risposta immunitaria ottimale.

“Questo metodo … è usato per indurre l’autofagia, che è essenzialmente un processo di riciclaggio che avviene nelle cellule umane, dove le cellule degradano e riciclano i componenti. L’autofagia è usata dal corpo per eliminare le proteine cellulari danneggiate e può distruggere virus e batteri dannosi dopo l’infezione”.

uso regolare della sauna. Quando il corpo è soggetto a una quantità ragionevole di stress da calore, si abitua gradualmente al caldo, stimolando una serie di cambiamenti e adattamenti benefici.

La Top 10 delle sostanze essenziali per la disintossicazione dalle proteine spike e la guida completa

Vitamina D, Vitamina C, NAC, Ivermectina, Semi di nigella, Quercetina, Zinco, Magnesio, Curcumina, Estratto di cardo mariano.

Tratto dalla pagina del dr Mercola

  • Ivermectina Batteri del suolo (avermectina) Su prescrizione 0,4 mg/kg a settimana, per 4 settimane, poi mensilmente
    *Leggere bene le istruzioni sulla scatola per capire le controindicazioni prima dell’uso
  • Idrossiclorochina Su prescrizione 200 mg a settimana, per 4 settimane
    *Leggere bene le istruzioni sulla scatola per capire le controindicazioni prima dell’uso
  • Vitamina C Agrumi(ad es. arance) e vegetali (broccoli, cavolfiori, cavoletti di bruxelles) Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 6-12 g al giorno (divisi equamente tra ascorbato di sodio (diversi grammi), vitamina C liposomiale (3-6 g) e ascorbil palmitato (1-3 g)
  • Prunella Vulgaris(comunemente conosciuta come self-heal) Pianta self-heal Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online, 200 ml al giorno
  • Neem Albero di neem Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Come da istruzioni del medico o della preparazione
  • Estratto di foglia di ranuncolo Pianta del dente di leoneIntegratore (tè al dente di leone, caffè al dente di leone, tintura di foglie): negozi di alimenti naturali, farmacie, negozi di integratori alimentari, online Tintura, come da istruzioni del tuo medico o della preprazione
  • N-Acetilcisteina (NAC) Alimenti con molte proteine (fagioli, lenticchie, spinaci, banane, salmone, tonno) Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 1200 mg al giorno (in dosi separate)
  • Tisana al finocchio Pianta di finocchio Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Nessun limite in accesso. Iniziare con 1 tazza e monitorare la reazione del corpo
  • Albero sempreverde cinese (Illicium verum) Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online, Nessun limite. Iniziare con 1 tazza e monitorare la reazione del corpo
  • Cumino nero (Nigella sativa) Famiglia delle piante di ranuncolo Supermercati, negozi di alimenti salutari
  • Curcumina Curcuma Supermercati, negozi di alimenti salutari
  • Olio di pesce Pesce grasso o oleoso Supermercati, negozi di alimenti salutari Fino a 2000 mg al giorno
  • Cannella, Albero di cinnamomo nei negozi e Supermercati
  • Fisetina, (flavonoide) Frutta: fragole, mele, mango Verdure: cipolle, noci, vino Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 100 mg al giorno Consumato con grassi
  • Apigenina, Frutta, verdura ed erbe aromatiche prezzemolo, camomilla, spinaci, sedano, carciofi, origano Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 50 mg al giorno
  • Quercetina, (Flavonoide) la trovi negli Agrumi, cipolle, prezzemolo, vino rosso Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 500 mg al giorno, Consumato con zinco
  • Resveratrolo,la trovi in Noccioline, uva, vino, mirtilli, cacao Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 1500 mg al giorno per massimo 3 mesi
  • Luteolina, la trovi in Verdure: sedano, prezzemolo, foglie di cipolla
  • Frutta:buccia di mela, fiori di crisantemo Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 100-300 mg al giorno (raccomandazioni del produttore)
  • Vitamina K Verdure a foglia verde Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori di vit K2, online, 90-120 mcg al giorno (90 per le donne, 120 per gli uomini)
  • Zinco nella Carne rossa, pollame, ostriche, grani integrali, prodotti lattierocaseari o negli Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 11-40 mg al giorno
  • Magnesio Verdure, grani integrali, frutta secca Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 350 mg al giorno
  • Tè al gelsomino Foglie di gelsomino comune o piante di Sampaguita Supermercati, negozi di alimenti salutari Fino a 8 tazze al giorno
  • Foglie di alloro Piante di foglie di alloro, Supermercati
  • Pepe neroPianta di piper nigrum, Supermercati
  • Noce moscata Seme di Myristica fragrans, Supermercati
  • Salvia Pianta di salvia Supermercati
  • Rutina Grano saraceno, asparagi, albicocche, ciliegie, tè nero, tè verde, tè ai fiori di sambuco Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 500-4000 mg al giorno (consultare il proprio medico prima di prendere dosi maggiori)
  • Limonene Scorza di agrumi come limoni, arance e lime Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 2000 mg al giorno
  • Baicaleina Famiglia delle scutellarie Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online 100-2800 mg
  • Esperidina Agrumi Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online Fino a 150 mg due volte al giorno
  • Tè verde Foglie di pianta di camellia sinensis Supermercati Fino a 8 tazze di tè al giorno o come indicato negli integratori
  • Patate Patate Supermercati
  • Cianoficee Cianobatteri Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online, 1-10 grammi al giorno
  • *Leggere le controindicazioni
  • Estratto di cardo mariano Silimarina Integratori: negozi di alimenti salutari, farmacie, integratori alimentari, online, 200 mg x 3 volte al giorno
  • Fagioli di soia (biologici) Fagioli di soia Supermercati, negozi di alimenti salutari
  • Bromelina

Fonti

APPENDICE BIBLIOGRAFICA E GIORNALI

Il bioimmunologo Mauro Mantovani svela alla Bussola la sua scoperta che sarà pubblicata in ottobre:

«Secondo i produttori doveva rimanere in corpo massimo 9 giorni, ora la scienza deve spiegare perché la spike da vaccino resta così tanto tempo».

La spike del covid è diversa da quella del vaccino?

«Sì. Questa diversità è determinata fondamentalmente dalla presenza di un aminoacido ripetuto due volte in successione (doppia Prolina o P-P) e che determina quella che in gergo si chiama una Sequenza cerniera, rappresentata da un dodecapeptide (12 aminoacidi, tra cui la doppia Prolina).»




La potenza della NAC (N-Acetilcisteina)
Dosaggi, controindicazioni ed interazioni

 

Che cosa è N-Acetilcisteina

tratto da X115

La N-acetilcisteina (NAC) è un potente antiossidante, che svolge diversi ruoli importanti nella salute umana.

  • Contenuta in piccole quantità nella cipolla, la N-acetilcisteina è un precursore del glutatione e viene usata come integratore, farmaco e ingrediente cosmetico.
  • In campo medico, la NAC si usa come antidoto contro gli avvelenamenti (come quello da paracetamolo, principio attivo della Tachipirina ®).
  • Inoltre, rappresenta un efficace mucolitico, aiutando a “sciogliere il catarro” in caso di tosse grassa e bronchiti.
  • Come integratore, la N-acetilcisteina viene usata per aumentare i livelli del glutatione, che è considerato il più potente antiossidante del corpo umano 1.
  • Il glutatione è essenziale per la salute del sistema immunitario e per combattere i danni cellulari. Alcuni ricercatori ritengono che possa persino contribuire alla longevità 2.
  • Oltre a potenziare il glutatione, la NAC può combattere direttamente lo stress ossidativo, agendo come spazzino dei radicali liberi (in particolare dell’ossigeno) 1, 3.

A Cosa Serve

La N-acetilcisteina (nota anche come N-acetil-cisteina o semplicemente NAC) è un precursore dell’aminoacido solforato non essenziale L-cisteina 4.

La cisteina è importante per:

  • la sintesi proteica;
  • il metabolismo dell’omocisteina;
  • la sintesi della cheratina, proteina che dona struttura a peli e capelli;
  • la sintesi di glutatione.

Considerata la sua scarsa biodisponibilità, il glutatione non viene normalmente assunto per via orale ma somministrato come farmaco per via endovenosa.
Di conseguenza, per aumentare i livelli di glutatione senza ricorrere alla via endovenosa si preferisce integrare con N-acetilcisteina.

NAC o Cisteina?

Grazie alla presenza del gruppo acetile, la NAC presenta alcuni vantaggi rispetto alla cisteina, come:

  • la minore suscettibilità al metabolismo epatico di primo passaggio.

Uso Come Integratore

Grazie alle proprietà antiossidanti, la N-acetilcisteina aiuta a proteggere il DNA, le cellule, i tessuti e gli organi da danni, infiammazioni e sostanze nocive.

Di conseguenza, viene promossa per la capacità di proteggere dalle tossine e dagli inquinanti ambientali, trattare diverse condizioni, prolungare la durata della vita e persino aumentare i livelli di testosterone negli uomini.

Sotto consiglio medico, la NAC può risultare utile come supporto alla terapia standard per combattere vari disturbi causati dallo stress ossidativo, come malattie cardiache, diabete, infertilità e persino alcune condizioni psichiatriche 5.

Come Farmaco

La NAC è un farmaco presente nella lista dei 40 medicinali essenziali secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 6.

Viene classicamente usata come antidoto in caso di sovradosaggio di paracetamolo e come mucolitico 7, 8.

La N-acetilcisteina è utile anche per combattere la tossicità di varie sostanze che possono causare la generazione di radicali liberi, come il monossido di carbonio e i mezzi di contrasto per i raggi X 9.

Come Cosmetico

Creme o gel contenenti N-acetilcisteina possono migliorare la salute della pelle, proteggendola dai danni ossidativi.

La sua applicazione topica può essere utile in caso di dermatiti, irritazione della pelle, danni cutanei indotti dalle radiazioni e acne 12, 13.

Come Collirio

Uso di colliri a base di N-acetilcisteina per affezioni oculari ed occhio secco

Alimenti Ricchi di NAC

Il corpo umano non è in grado di sintetizzare l’N-acetilcisteina.

Piccole quantità di N-acetilcisteina si trovano nelle piante del genere Allium, specialmente nella cipolla (Allium cepa, che la contiene a dosaggi di 45 mg per kg) 14, 15.

Si consideri tuttavia, che la NAC viene normalmente integrata a dosi di 600-1.800 mg al giorno,
per cui il contributo della dieta è irrisorio 16, 17.

Infatti, aldilà di aglio, cipolle e porri, non troviamo quote significative di NAC preformata all’interno degli alimenti.

L’amminoacido cisteina è invece presente in numerosi cibi proteici, come carne, pesce, uova, latticini e soia. Inoltre, l’organismo può produrre cisteina da alcuni composti contenenti zolfo presenti in alimenti come aglio, cipolle, broccoli e altre verdure crocifere 18.

Alcuni alimenti sono ache una fonte di glutatione, come asparagi, avocado, cavoli, cavoletti di Bruxelles, spinaci, broccoli, aglio, erba cipollina, gombo, pomodori, cetrioli, mandorle, avocado e noci 6.


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Proprietà e Benefici di N-Acetilcisteina

Disintossicazione

La NAC svolge un ruolo importante nel processo di disintossicazione dell’organismo, combattendo lo stress ossidativo. Può quindi aiutare a prevenire gli effetti collaterali dei farmaci e delle tossine ambientali 20, 21.

Da oltre 50 anni, la N-acetilcisteina viene somministrata per via endovenosa come antidoto all’avvelenamento da paracetamolo, in modo da prevenire o ridurre i danni ai reni e al fegato 1. In tal senso, risulta efficace quasi al 100%, purché venga somministrata entro le prime 8 ore dal sovradosaggio 19.

La NAC può essere benefica anche nelle intossicazioni da:

  • chemioterapia e radioterapia 31, 32, 33, 34, 35.

BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) e Bronchite cronica

Numerosi studi hanno esaminato i benefici dei Nutraceutici di N-acetilcisteina nelle persone con bronchite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

L’azione antiossidante della NAC contribuisce a ridurre l’infiammazione nei bronchi e nel tessuto polmonare. Inoltre, la sua attività mucolitica scioglie il catarro nelle vie aeree, favorendone l’espulsione.

Di conseguenza, la NAC viene usata per ridurre l’infiammazione e il catarro nelle persone con malattie polmonari, come la bronchite cronica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 36.

In queste circostanze, la NAC può ridurre i danni alle vie aeree e le difficoltà respiratorie, migliorando i sintomi e prevenendo le riacutizzazioni e il declino polmonare 37, 38, 39.

Una meta-analisi del 2015, pubblicata nella European Respiratory Review, valutando 13 studi su un totale di 4.155 persone con BPCO, ha concluso che 1.200 mg di N-acetilcisteina al giorno sono utili per ridurre l’incidenza e la gravità delle riacutizzazioni rispetto ad un placebo 40.

Dissolvendo il muco nei bronchi e aumentando i livelli di glutatione, la NAC può aiutare a ridurre la gravità e la frequenza dei sintomi della bronchite cronica senza effetti collaterali 36.

Altrte condizioni

Oltre ad alleviare la BPCO e la bronchite, la NAC può migliorare altre condizioni polmonari come la fibrosi cistica, l’asma e la fibrosi polmonare 42.

La N-acetilcisteina può anche alleviare i sintomi di congestione nasale e sinusale dovuti ad allergie o infezioni. Ad esempio, in uno studio su 100 bambini piccoli la NAC somministrata per via inalatoria ha migliorato i sintomi della bronchiolite acuta 43.

Diabete e Glicemia

La N-acetilcisteina può favorire il controllo della glicemia riducendo l’infiammazione nelle cellule adipose e aumentando la sensibilità all’insulina 45, 46.

Inoltre, con la sua azione antiossidante può aiutare a prevenire le complicanze del diabete, sostenendo i livelli di glutatione 44.

In uno studio su 14 pazienti diabetici, la NAC (1.200 mg al giorno per una settimana) ha aumentato i livelli di glutatione nelle piastrine e ne ha normalizzato l’attività. Tale effetto può rivelarsi utile nella prevenzione delle complicanze cardiache del diabete 47.

In uno studio su 128 persone (inclusi 46 pazienti diabetici di tipo 2), la somministrazione di NAC, vitamina C ed E per 15 giorni ha contribuito a migliorare la funzione antiossidante e la salute dei vasi sanguigni dopo un pasto 48.

Ipertensione e Salute del Cuore

La N-Acetil-cisteina può ridurre il rischio di malattie cardiache proteggendo il cuore dal danno ossidativo e favorendo il controllo della pressione arteriosa 49.

È stato anche dimostrato che la NAC aumenta la produzione di ossido nitrico, che induce vasodilatazione e migliora il flusso sanguigno 50.

La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.

In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.

In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.

Salute Immunitaria

La N-acetilcisteina e il glutatione sono importanti per la normale salute immunitaria 54.

In alcuni studi su pazienti con AIDS, l’integrazione con NAC ha portato a un aumento significativo della funzione immunitaria, con un ripristino quasi completo delle cellule natural killer 54, 55, 56.

Livelli elevati di NAC nel corpo possono anche sopprimere la riproduzione virale, come osservato per i virus dell’influenza e dell’HIV 57, 58.

Poiché la NAC riduce la risposta infiammatoria del corpo, alcuni ricercatori ritengono che possa aiutare a prevenire l’influenza o a ridurre i sintomi di un comune raffreddore.

In uno studio su 262 anziani, solo il 25% dei soggetti integrati con NAC (600 mg due volte al giorno per 8 settimane) ha sviluppato sintomi influenzali, contro il 79% dei soggetti del gruppo di controllo 59.

Uno studio ha dimostrato che i pazienti ventilati meccanicamente trattati con NAC (600 mg due volte al giorno) hanno sviluppato una polmonite nel 26,6% dei casi contro il 46,6% dei non trattati 60.

NAC e COVID-19

Sulla base di queste premesse, è stato suggerito che la NAC potrebbe potenzialmente migliorare le strategie terapeutiche per la COVID-19.

Gli Autori segnalano che la NAC somministrata per via endovenosa, orale o inalatoria può sopprimere la replicazione del SARS-CoV-2 e migliorarne la prognosi se usata tempestivamente 61.

Inoltre, la NAC per via endovenosa ad alte dosi esercita effetti protettivi nell’ARDS 69, 70 che è la principale causa di morte nei pazienti COVID-19.

Tuttavia, uno studio pilota ha osservato solo piccoli benefici, non statisticamente significativi, usando NAC per via endovenosa nel trattamento di pazienti con ARDS associata a COVID-19 71.

In uno studio preliminare retrospettivo su 82 pazienti, la somministrazione orale di NAC (1.200 mg/die) in aggiunta alle cure standard a pazienti con polmonite COVID-19 ha ridotto il rischio di ventilazione meccanica e mortalità (rispetto al gruppo trattato con le sole terapie standard) 71.

L’aspetto intrigante della NAC (N-Acetilcisteina)

Sindrome dell’ovaio policistico

Quando aggiunta al trattamento standard, la NAC può essere molto utile per le donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), migliorando la fertilità e contribuendo a ridurre 62:

  • insulina.

In uno studio su 150 donne con PCOS, la NAC in aggiunta alla terapia standard (clomifene citrato) ha migliorato i tassi di ovulazione e gravidanza dopo soli 5 giorni. Un altro studio su oltre 100 donne ha confermato questi risultati 63, 64.

In altri studi, la NAC ha migliorato i sintomi metabolici come l’iperglicemia al pari o addirittura meglio della metformina (un farmaco antidiabetico) 62, 65.

Una revisione sistematica del 2015 ha valutato 8 studi su un totale di 910 donne con PCOS, concludendo che l’N-acetilcisteina aiuta a migliorare i tassi di ovulazione e gravidanza 66.

Fertilità maschile

In assenza di cause organiche, molti problemi di infertilità maschile possono essere legati a un elevato stress ossidativo, che può danneggiare il DNA degli spermatozoi 67, 68.

In un ampio studio su quasi 500 uomini infertili, l’integrazione con 600 mg di NAC e 200 mcg di selenio per 26 settimane ha migliorato la qualità dello sperma 69.

Un altro studio su 120 uomini infertili ha dimostrato che la NAC migliora la qualità dello sperma e lo stato antiossidante dopo 3 mesi di integrazione 70.

L’N-acetilcisteina potrebbe essere utile anche negli uomini con infertilità dovuta a varicoceli (vene ingrossate nello scroto).

Durante uno studio, a 35 uomini sono stati somministrati 600 mg di NAC al giorno per 3 mesi dopo l’intervento chirurgico di rimozione del varicocele. La combinazione di chirurgia e NAC ha migliorato la qualità dello sperma, sia a livello fisico che genetico. Tale beneficio si è tradotto in un aumento del tasso di fecondazione della partner del 22% rispetto al gruppo di controllo 71.

aumentato il numero di spermatozoi e la capacità fecondante 72, 67.

Depressione e Disturbo bipolare

La N-acetilcisteina può contribuire ad equilibrare i livelli di glutammato, che rappresenta uno dei più importanti neurotrasmettitori 68. Potrebbe inoltre ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo, e promuovere la crescita di nuove cellule cerebrali 69, 70.

Grazie a questi effetti, è stato segnalato che la NAC migliora l’umore nei pazienti depressi dopo 3-4 mesi di integrazione 70, 71.

Secondo una revisione dei dati di più studi (su un totale di 574 pazienti con e senza depressione), la NAC può migliorare i sintomi depressivi e la funzionalità globale entro 3-6 mesi dall’uso 69.

Uno studio di 24 settimane ha riportato che 3.000 mg di N-acetilcisteina al giorno hanno migliorato significativamente i punteggi di depressione nelle persone che assumevano farmaci per il disturbo bipolare 72.

In un altro studio su 17 pazienti bipolari, è stato riportato che la NAC migliora l’umore basso e i sintomi generali dopo 6 mesi di integrazione 73.

La ricerca suggerisce che l’N-Acetilcisteina potrebbe svolgere un ruolo nel trattamento del disturbo ossessivo compulsivo da moderato a grave 69, 74.

Una revisione su scala relativamente ampia ha concluso che la NAC potrebbe avere un potenziale ruolo importante nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi, con pochi effetti collaterali 75.

La NAC potrebbe anche ridurre i sintomi di astinenza e dipendenza nei confronti della nicotina, del gioco d’azzardo patologico e di stupefacenti come marijuana, metanfetamine e cocaina 76, 77, 78, 79, 80, 81.

Salute del cervello

La NAC ha il potenziale per migliorare la cognizione e trattare malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.

Ad esempio, è stato riportato che il trattamento combinato con NAC e altri antiossidanti migliora la cognizione in persone anziane sane con decadimento cognitivo lieve 82, 83.

La NAC potrebbe anche rallentare la perdita di capacità cognitive nelle persone con Alzheimer 1, 84.

Nei pazienti con morbo di Parkinson, gli integratori di NAC sembrano migliorare sia la funzione della dopamina che i sintomi della malattia come i tremori 1.

In uno studio clinico, la N-acetilcisteina ha migliorato l’attività dei neuroni della dopamina, che sono incredibilmente importanti in questa malattia 85. La NAC ha anche aumentato i livelli di glutatione nel cervello di 3 persone con malattia di Parkinson 86.

Prestazione Atletica

L’acetilcisteina può migliorare la performance sportiva e favorire il recupero, soprattutto negli sport che richiedono un’elevata capacità di sprint ripetuti, cambi di ritmo frequenti e potenza anaerobica lattacida 87, 88, 89.

Il potenziale effetto stimolatorio sulla sintesi di globuli rossi, unitamente all’azione antiossidante (preziosa nelle fasi di recupero), potrebbe tradursi in benefici concreti anche per gli sportivi impegnati in sforzi aerobici prolungati.

In uno studio, l’integrazione di NAC (1.200 mg/die per 9 giorni) ha migliorato le prestazioni ciclistiche in 10 atleti. Ha aumentato la loro capacità antiossidante, le prestazioni fisiche e il recupero muscolare 90.

In uno studio su 12 uomini, la NAC ha migliorato le prestazioni fisiche in sprint lattacidi ripetuti e incrementali (yo-yo intermittent recovery test) dopo 6 giorni di integrazione 91.

In due piccoli studi su un totale di 16 persone, le infusioni di NAC somministrate prima di un esercizio intenso hanno ridotto l’affaticamento muscolare post-esercizio 92, 93.

Quando somministrata a 10 uomini dopo un intenso esercizio fisico, la N-acetilcisteina ha abbassato l’infiammazione nei muscoli ma allo stesso tempo ha rallentato il recupero muscolare dopo 8 giorni 94.

Anche in un altro studio, la NAC ha portato ad adattamenti metabolici favorevoli ma ha peggiorato la potenza erogata durante un test atletico particolarmente impegnativo (10 minuti di cronometro dopo una serie di ripetute intervallate ad alta intensità) in 9 ciclisti maschi ben allenati 95.

 

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Video del dr. Ivo Bianchi su NAC

 

Dosi e Modo d’Uso

Le dosi di NAC utilizzate negli studi variano indicativamente da 400 a 1.800 mg al giorno 16, 17.

Dosi di 400-600mg/die di N-Acetil-Cisteina, eventualmente suddivise in 2-3 assunzioni, sono utilizzate come mucolitico.

Dosi analoghe possono essere impiegate come integratore antiossidante, mentre per migliorare le performance atletiche sono stati usati dosaggi nell’ordine di 600-1.200 mg al giorno.

La NAC ha una bassa biodisponibilità come integratore orale, il che significa che non è ben assorbita dall’intestino. Tuttavia, il glutatione orale ha una biodisponibilità ancora inferiore.

In effetti, la NAC ha aumentato i livelli di glutatione e altri antiossidanti meglio degli integratori di glutatione quando assunta per via orale in uno studio su 20 persone. Tuttavia, il glutatione sublinguale ha avuto effetti più forti della NAC dopo 3 settimane 96.

N-Acetilcisteina: quali sono i possibili effetti collaterali?

La N-acetilcisteina è considerata sicura e ben tollerata se usata in modo appropriato.
Detto questo, potrebbe causare effetti collaterali in alcune persone. Gli effetti collaterali comuni sono generalmente lievi e si risolvono da soli una volta interrotto il trattamento.
Questi possono includere nausea, mal di stomaco e diarrea. Meno comunemente, le persone possono avvertire naso che cola.

Le allergie alla N-acetilcisteina sono rare ma possono verificarsi. Il rischio è più alto durante le infusioni di N-acetilcisteina. In rari casi, un’infusione può causare anafilassi, un’allergia potenzialmente pericolosa per la vita caratterizzata da eruzione cutanea grave, orticaria, viscosità, respiro corto, battito cardiaco accelerato e gonfiore di viso, gola e lingua.

Le allergie alla N-acetilcisteina prese per via orale tendono ad essere lievi e possono causare naso che cola, starnuti e congestione nasale.

La N-acetilcisteina è generalmente considerata sicura da usare durante la gravidanza e l’allattamento. Tuttavia, parla con il tuo medico per comprendere appieno i rischi e i benefici della N-acetilcisteina e se hai effettivamente bisogno del supplemento o meno.

Se presa a dosaggi giusti non ci sono effetti collaterali:

  • Adulti: N-Acetilcisteina si assume da 600 mg al giorno anche per lunghi periodi (settimane,mesi)
    • oppure per brevi periodi a dosaggi pieni che sono 600mg X2 o 600mg X3
  • Bambini: Solo 600 mg al giorno

 

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N-Acetilcisteina: Interazioni Farmacologiche

La n-acetilcisteina ha poche interazioni farmacologiche note.

Può intensificare gli effetti della nitroglicerina e dell’isosorbide dinitrato usati per trattare l’angina, causando mal di testa, vertigini, vertigini e svenimenti.

Esiste anche un rischio teorico di ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue) se la N-acetilcisteina viene assunta con farmaci per il diabete. Il monitoraggio di routine della glicemia può aiutare a identificare eventuali anomalie.

N-Acetilcisteina: Avvertenze e Controindicazioni

La n-acetilcisteina può rallentare la coagulazione del sangue e deve essere evitata nelle persone con disturbi emorragici, come l’emofilia o la malattia di Von Willebrand.

Si deve usare cautela anche nelle persone con malattie renali.

N-Acetilcisteina: Dosaggio e preparazione

Integratori orali di N-acetilcisteina sono disponibili al banco in compresse, capsule, gel morbidi, effervescenti e polvere. La maggior parte viene venduta in formulazioni da 600 milligrammi (mg), sebbene alcune siano alte fino a 1.000 mg.

Non esistono linee guida universali sull’uso appropriato della N-acetilcisteina.

Dosi fino a 1.200 mg al giorno (generalmente assunte in dosi divise) sono state utilizzate in sicurezza negli adulti. Come regola generale, non assumere mai più del dosaggio raccomandato elencato sull’etichetta del prodotto.

Non è stata stabilita la dose orale sicura ed efficace di N-acetilcisteina nei bambini.
Se non indicato da un medico, i supplementi di N-acetilcisteina non dovrebbero essere usati nei bambini.

I Nutraceutici di N-acetilcisteina possono essere conservati a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto.

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