Vitamina D e il mastodontico “Errore Matematico”

a cura di Katrina Magi VITAMINA D

Negli ultimi decenni, decine di migliaia di studi hanno valutato i benefici della Vitamina/Ormone D e ne hanno associati bassi livelli nel sangue con una varietà di condizioni di salute croniche. Molti medici, in merito, hanno preso e stanno prendendo seriamente tale Ormone.
Proprio a questo punto di riconoscimento dell’immenso valore di questa Vitamina/Ormone comincia il grande PARADOSSO:

“Molte persone prendono troppa Vitamina D” ha annunciato il Reuters .

E ancora :

“Più persone che mai stanno assumendo troppa Vitamina D. E’ possibile avere una carenza, tuttavia, il sovradosaggio non è la risposta”.

Negli Stati Uniti ha proferito verbo anche l’ABC NEWS avvisando i suoi telespettatori che consumare più di 4000 UI al giorno è “ben al di sopra dei livelli di sicurezza” e potrebbe portare a malattie cardiache . Stessi avvertimenti sono stati fatti dal Consumer Affairs e molti altri.

Cosa sta succedendo ?

Semplicemente i media diffondono informazioni vecchie e fallaci e non tengono in considerazione che i ricercatori hanno indicato un ERRORE MATEMATICO di base che ha portato a raccomandazioni di Vitamina D sottostimate da un fattore di 10. Ma andiamo per ordine!

Nello studio presentato l’autrice principale, Pamela Lutsey, ricercatrice di salute pubblica all’Università del Minnesota, dichiara a Reuters : “la Vitamina D è essenziale per il metabolismo osseo e mantiene livelli adeguati di calcio e fosfato nel sangue… tuttavia l’assunzione eccessiva può essere dannosa in quanto può causare eccessivo assorbimento di calcio…”.
Da sottolineare che Reuters osserva che lo studio “non è un esperimento controllato progettato per esaminare i rischi e i benefici di quantità variabili di Vitamina D.
Ma, sfortunatamente, sappiamo che questa importante informazione va persa nelle paure, indipendentemente da quanto errate possano essere le conclusioni. Ora:
gli autori dello studio ritengono che la dose raccomandata dalla National Academy of Medicine (NAM, ex Institute of Medicine. IOM) sia fondata. Ma non lo è, e I RICERCATORI SULLA VITAMINA D HANNO SOLLECITATO (e tuttora lo fanno) IL “NAM” AD AGGIORNARE LA SUA RACCOMANDAZIONE BASATA SU UN “ENORME ERRORE MATEMATICO”!

Ci sono due problemi rispetto alla posizione del NAM sui requisiti della Vitamina/Ormone D:

il NAM ha scelto 20 nanogrammi per millilitro (ng/ml) di siero 25-idrossivitamina D come livello appropriato, tuttavia quasi TUTTI I RICERCATORI RITENGONO CHE SIA RIDICOLMENTE INADEGUATO.
il NAM dice che per mantenere un livello di 20 ng/ml devi prendere 600 UI al giorno fino a 70 anni e 800 UI se ne hai più di 70. La seconda affermazione è palesemente frutto del famigerato ERRORE MATEMATICO!

Nel 2014 due ricercatori dell’Università di Edmonton hanno pubblicato un articolo che mostrava CHIARAMENTE che il NAM AVEVA COMMESSO UN ERRORE DI CALCOLO NEL DEFINIRE IL CONSUMO NECESSARIO PER RAGGIUNGERE E MANTENERE I 20 NG/ML.
SE IL “NAM” AVESSE CALCOLATO CORRETTAMENTE, l’RDI SAREBBE STATO ALMENO 10 VOLTE MAGGIORE DI QUANTO ANNUNCIATO PUBBLICAMENTE!

Come ha spiegato il dott. Robert Heaney in una precedente intervista: “La RDI è il consumo che è considerato necessario per soddisfare i bisogni nutrizionali del 97,5% della popolazione al di sopra di 20 ng/mL. La NAM sostiene che 600 UI sono abbastanza. Tuttavia ciò che è molto chiaro è che 600 UI non pongono il 97.5% della popolazione al di sopra dei 20ng/ml.
I ricercatori di Edmonton hanno calcolato un DOSAGGIO DI 8895 UI AL GIORNO, con la STESSA serie di studi su cui IOM aveva basato il suo calcolo…. quando ho potuto accedere alle informazioni di GrassrootsHealt (GRH) siamo stati in grado di calcolare la quantità necessaria….

il nostro calcolo mostrava che circa 3800 UI al giorno, oltre la dose che già stavano ottenendo (sole e cibo), sarebbero state necessarie per far arrivare il 97,5% della popolazione a 20 ng/ml… Considerando il consumo di base della popolazione DIMOSTRIAMO CHE SONO NECESSARI CIRCA 7000 UI AL GIORNO per raggiungere tali parametri.

IL “NAM” dovrebbe RICONOSCERE IL SUO ERRORE E SMETTERLA CON LA CAMPAGNA CATASTROFICA DI DISINFORMAZIONE.
Heaney , uno dei ricercatori più famosi al mondo sulla Vitamina/Ormone D, è stato anche direttore della ricerca di Grassroots-Health che attualmente sta raccogliendo informazioni da una varietà di studi sulla popolazione , come il progetto D* ACTION. Heaney e i suoi colleghi hanno messo in discussione la raccomandazione della Vitamina D del “NAM” (10)e hanno avvertito la RSI della SOTTOSTIMA DEL FATTORE 10.
La maggior parte degli esperti di Vitamina/Ormone D CONCORDA sul fatto che il livello sierico raccomandato E’ TROPPO BASSO PER GODERE DI UNA SALUTE OTTIMALE…

Qualsiasi raccomandazione pubblica dovrebbe essere basata sui livelli di Vitamina/Ormone D nel sangue. La risposta alla dose può variare significativamente da persona a persona. Come è stato osservato in uno studio condotto nel 2015 in cui è stata valutata la risposta all’integrazione di Vitamina D :
“In risposta a una certa dose , l’effetto sulla concentrazione di 25 (OH) D è diverso tra le persone. E’ stata condotta una ricerca bibliografica al fine di identificare tali fattori ed esplorare la loro importanza in relazione alla circolazione di 25 (OH)D e alla sua risposta al consumo di Vitamina D. La risposta è spiegata da diversi fattori ambientali e demografici. Recentemente, Zittermann (2014) ha pubblicato una revisione sistematica dell’importanza del peso corporeo nella relazione dose-risposta.

Gli autori hanno dimostrato che il 34,5% delle variazioni circolanti di 25 (OH) D è dovuto al peso, seguito dal tipo di integratore (D2 o D3) (9,8%), dall’età (3,7%), dall’assunzione di calcio (2,4%) e concentrazioni basali di 25 (OH) D (1,9%), che lascia circa il 50% delle variazioni a fattori sconosciuti”.
Uno di questi fattori sconosciuti può essere correlato a differenze nei polimorfismi a singolo nucleotide (SNPS), una variazione genetica. In ogni caso, l’UNICO modo per assicurarsi di assumere una dose appropriata è valutare i livelli ematici, che DEVONO essere compresi tra 40 e 60 ng/ml per tutto l’anno.

La ricerca suggerisce che la potenziale tossicità di verifichi a un livello di 200 ng/ml e NON E’ STATA TROVATA ALCUNA PROVA DI TOSSICITA’ NEI SAGGI CHE IMPIEGANO 10000 UI AL GIONRO (12-13), che è ben lontano dal massimo raccomandato di 4000 UI al giorno.

  • Secondo TUTTI i dati raccolti il livello MINIMO di Vitamina D deve essere di 40 ng/ml.
  • Il livello per “prevenire” le malattie croniche e ottimizzare la salute il livello ideale è, appunto, fra i 40 e 60.
  • Secondo le ricerche le PROVE DIMOSTRANO che 20 ng/ml non sono nemmeno adeguati per la prevenzione dell’osteomalacia.

Heaney aggiunge: “Il problema è che la NAM (ex IOM) ha TOTALMENTE SBAGLIATO, non perchè si è scelto il “numero” sbagliato ma perchè ha commesso un errore nei calcoli matematici, oltremodo imbarazzante se pensiamo che chi di dovere non ha verificato”
e aggiunge: “Ora, dopo aver fatto questo errore, è improbabile che i BUROCRATI diranno *ops, ho fatto un errore!*, affermano, al contrario *nessuna Agenzia Federale chiede una revisione e potrebbero passare altri 10 anni prima che qualcuno lo noti*”…

A G G H I A C C I A N T E !!! Non si può andare avanti se i ricercatori stanno facendo ipotesi basate su raccomandazioni sbagliate.

Il fatto che Lutsey non abbia realizzato questo errore matematico dimostra solo che gli scienziati non possono tenere il passo con tutti i documenti pertinenti pubblicati sulla Vitamina/Ormone D.
Lutsey ignora anche i numerosi studi che DIMOSTRANO che livelli più elevati di Ormone D sono COLLEGATI a migliori risultati di salute e minori rischi di morte per TUTTE le cause, piuttosto che il contrario.
L’idea che molte persone stanno mettendo a repentaglio la propria salute assumendo Vitamina D in eccesso , 4000 UI al giorno, è irrazionale.
Le ricerche dimostrano che livelli più alti di Vitamina D possono aiutare a prevenire o trattare le seguenti patologie:

  • Sindrome dell’occhio secco e degenerazione maculare
  • Malattie autoimmuni
  • Malattie neurodegenerativa
  • Malattie gastrointestinali e tumori correlati
  • Malattie infettive, tra cui l’influenza e HIV
  • Malattie reumatiche infiammatorie
  • Malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer e l’epilessia
  • Lupus
  • Depressione
  • Complicazioni durante la gravidanza
  • Cancro
  • Cadute, fratture, salute dentale
  • Obesità
  • Diabete
  • MORTALITA’ DA TUTTE LE CAUSE.

Questo è quanto. Domandatevi quanto di tutto questo è voluto per mantenere la popolazione fragile, malata e conseguentemente schiava. Ora capite la confusione in atto anche fra moltissimi medici che non usufruiscono di queste informazioni e che hanno fra le mani studi con calcoli completamente errati.
NOTA BENE : Grassroots Health ha creato una petizione per IOM e Health Canada per rivedere le linee guida sulla vitamina D e correggere questo errore matematico.


Gli Stati Uniti ammettono che nel 2010 è stato commesso un errore matematico nella stima della vitamina D, ma non cambieranno le raccomandazioni – Nov 2017

E-mail da Keith Baggerly 21/11/17

Keith Baggerly kabagg@mdanderson.org è il figlio di Leo e Carol Baggerly di GrassrootsHealth

Solo i fatti.
Circa un anno fa, sono state sollevate preoccupazioni sugli errori matematici nel rapporto dell’Istituto di medicina (IOM) sulla vitamina D. Questi errori avrebbero potuto portare a un valore troppo basso delle assunzioni raccomandate.

In risposta, le Accademie nazionali di scienza, ingegneria e medicina (NASEM) hanno convocato gruppi di esperti per esaminare la questione in due fasi. Nella prima fase, è stato chiesto a un gruppo di esperti di determinare se fossero effettivamente presenti errori statistici.
La seconda fase avrebbe inizio se alla prima fosse stata data una risposta affermativa. Nella seconda fase, un altro gruppo di esperti (con qualche sovrapposizione con il primo gruppo) sarebbe incaricato di determinare se e come le raccomandazioni del rapporto dell’OIM debbano essere modificate alla luce
degli errori individuati.

I rapporti di queste due fasi sono ora pubblicati sulla pagina web del rapporto originale
http://www.nationalacademies.org/hmd/Reports/2010/Dietary-Reference-Intakes-for-Calcium-and-Vitamin-D.aspx

I collegamenti sono in fondo alla pagina, nel paragrafo

Nota: in risposta alle affermazioni di errori metodologici in questo rapporto dopo la sua pubblicazione, le Accademie Nazionali hanno intrapreso un processo di revisione in due fasi per identificare se erano stati commessi errori e, in caso affermativo, quale effetto tali errori avevano sui risultati.

Ecco i rapporti dei due panel di revisione: Fase I e Fase II.

Il rapporto della Fase I è qui

https://www.nap.edu/resource/13050/Vit%20D%20panel%20report%20final.pdf

Il rapporto della Fase II è qui

https://www.nap.edu/resource/13050/FINAL%20Vitamin%20D%20Phase%20II%20Panel%20Report_11-17-17.pdf

Il rapporto è stato pubblicato. Keith (Baggerly) sta cercando in profondità, cosa che sicuramente incoraggia anche tu a fare. Ora è una grande domanda su cosa dovremmo fare. Carole (Baggerly)

Le linee di fondo:

  • Il primo gruppo ha convenuto che c’erano effettivamente errori matematici nel rapporto dell’OIM.
  • Il secondo gruppo, tuttavia, ha rilevato che gli errori individuati non avrebbero influito sulle raccomandazioni finali formulate, pertanto queste rimangono invariate.

Mercoledì 22 novembre 2017 alle 9:12, Keith Baggerly <kabagg@gmail.com> ha scritto:
http://www.nationalacademies.org/hmd/Reports/2010/Dietary-Reference-Intakes-for-Calcium- e-Vitamina-D.aspx

I collegamenti sono in fondo alla pagina, nel paragrafo

> Nota: in risposta alle affermazioni di errori metodologici in questo rapporto dopo la sua pubblicazione, le Accademie Nazionali hanno intrapreso un processo di revisione in due fasi per identificare se erano stati commessi errori e, in caso affermativo, quale effetto tali errori avevano sui risultati. Ecco i rapporti dei due panel di revisione: Fase I e Fase II.

Il rapporto della Fase I è qui

https://www.nap.edu/resource/13050/Vit%20D%20panel%20report%20final.pdf

Il rapporto della Fase II è qui

https://www.nap.edu/resource/13050/FINAL%20Vitamin%20D%20Phase%20II%20Panel%20Report_11-17-17.pdf


Commenta l’e-mail di cui sopra dal Canada
“Come non è stato considerato un conflitto di interessi avere un membro del comitato nel secondo pannello, responsabile della determinazione dell’adeguamento dell’RDA, che era il presidente della commissione che ha prodotto il rapporto IOM iniziale del 2010 sotto investigazione???”


Continuano a ignorare i benefici non ossei della vitamina D.


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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