Terapia Integrata in Oncologia
Le vitamine sono fattori di crescita?

E vedremo anche come risponde il dr Giuseppe Di Bella, ormai conosciuto più a livello internazionale che italiano, ma che noi di Vitamineral riteniamo essere uno dei maggiori esponenti della ricerca che si è invece fermata in altri ambiti più ufficiali.

Tante le testimonianze di malati ed ex-malati che hanno beneficiato delle cure non convenzionali, da sole o in associazione a chemio e radioterapia. Tante di queste persone sono guarite o hanno migliorato la qualità della vita con l’aiuto di rimedi naturali che non possiamo tacere.

Crediti immagine a Studio Dentistico Cozzolino

FONDAZIONE ARTOI è un’organizzazione multidisciplinare no-profit dedicata allo studio, alla divulgazione e all’applicazione di trattamenti oncologici incentrati sul paziente, attraverso l’uso integrato di più azioni terapeutiche. La Fondazione si propone di affiancare il paziente oncologico nel suo intero percorso di cura, combinando terapie oncologiche convenzionali con metodologie provenienti da diverse tradizioni e culture mediche: pratiche mentali e corporee, somministrazioni di prodotti naturali, indicazioni per il miglioramento dello stile di vita.

LA NOSTRA MISSIONE
Proteggere la vita in ogni sua espressione, in salute e malattia, attraverso la prevenzione e la cura

Dal sito ARTOI

DOMANDE FREQUENTI

  • Che cosa significa terapia integrata nei tumori?
    • l’uso combinato di più presidi terapeutici (farmaci + radioterapia e/o ipertermia)
  • Quali farmaci vengono usati?
    • si possono usare i farmaci antiblastici insieme a sostanze naturali
  • Anche le vitamine?
  • Si dice che le vitamine fanno aumentare il tumore, è vero?
    • i tumori non sono in grado di usare le vitamine per accrescersi, piuttosto usano le calorie e le proteine complesse.
  • I farmaci naturali bloccano o riducono l’attività della chemioterapia?
    • i farmaci naturali aumentano l’effetto della chemioterapia e riducono gli effetti indesiderati della chemioterapia.
  • In quali tipi di tumore è indicata la terapia integrata?
    • in tutti i tipi di neoplasia
  • Ha effetti collaterali?
    • no, nessuno
  • Quali sono le differenze fra terapia classica e terapia integrata?
    • nessuna. Solo che la terapia integrata deve essere continuata anche dopo la fine della chemioterapia
  • Prevenzione e protezione, cosa significano?
    • Prevenzione significa ridurre l’incidenza della neoplasia e delle ricadute. Protezione significa aumentare le difese contro la patologia neoplastica
  • Quali sono in generale i mezzi per prevenire la malattia neoplastica?
    • Fare screening adeguati, vivere in ambienti sani, mangiare sano, attività fisica e ridurre lo stress

Farmaci naturali

Da molto tempo è nato un enorme interesse sull’uso di estratti naturali per la prevenzione e cura delle malattie incluso il cancro. Molti componenti della dieta, infatti, contengono “farmaci naturali” ossia molecole (principi attivi) che hanno effetti benefici sulla nostra salute.

Per farmaci naturali si intendono una serie di medicamenti provenienti dagli alimenti di originale animale o vegetale (fitoterapici) e che aiutano il corpo a mantenersi in salute o a curare malanni e disturbi.

In ambito medico queste sostanze si sono dimostrate degli ottimi alleati per diversi scopi:

    • contrastare la stanchezza
    • rimettersi in sesto dopo una malattia
    • stimolare il sistema immunitario
    • far passare nausea, cattiva digestione, mal di stomaco, gastrite
    • combattere infezioni
    • riportare negli intervalli di normalità i risultati delle analisi del sangue
    • trattare tosse, mal di gola, raffreddore e influenza
    • ridurre arrossamento della pelle, irritazioni cutanee e dermatiti
    • ritardare i processi di invecchiamento

Oltre che a scopo terapeutico queste sostanze sono di estrema utilità anche a scopo preventivo.

In ambito oncologico si sono dimostrati un ottimo ausilio:

    • per ridurre gli effetti collaterali delle terapie antiblastiche
    • per lavorare in sinergia con la chemioterapia e radioterapia contro il tumore

Le sostanze responsabili di tutti questi effetti sulla salute vengono estratte dalla pianta o animale di origine e si trovano in commercio sotto forma di integratori alimentari che a loro volta hanno diverse formulazioni: capsule, compresse, liquidi o polveri.

Molto spesso si ritiene che trattandosi di farmaci naturali essi siano completamente esenti da rischio per la salute. Questo non è vero, infatti sono molte le sostanze che se assunte in dosi sbagliate possono dare degli effetti collaterali o addirittura andare ad interferire con farmaci tradizionali (compresi i chemioterapici), aumentandone o riducendone l’effetto farmacologico.

Nella nostra pratica clinica vengono usati in protocollo i seguenti presidi:

“La Vitamina B12 non promuove affatto lo sviluppo di tumori ma, al contrario, insieme alle altre vitamine del gruppo B, svolge vitali effetti antitumorali”.

Dott. Giuseppe Di Bella 19.05,2023

Metodo Di Bella e Vitaminologia – Video del 20/05/2023 

Il Dr Di Bella ha parlato anche delle vitamina del Gruppo B molto utili in oncologia e non fattori di crescita come viene diffuso in giro a discredito delle vitamine in generale ma soprattutto delle vitamine del Gruppo B.

Nutrizione in Oncologia

L’alimentazione, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, gioco un ruolo fondamentale nell’insorgenza del cancro.

GLI ALIMENTI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

Un’alimentazione scorretta, oltre a contribuire ad aumentare i processi infiammatori, può influire anche sulla produzione di alcuni fattori di crescita che stimolano la proliferazione cellulare.

Essendo il cancro una malattia caratterizzata da crescita cellulare incontrollata e da infiammazione cronica, viene da sé che il miglior modo per prevenire e curare tale patologia è tenere bassi i livelli di alcuni fattori di crescita e i livelli di infiammazione.

Secondo l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il World Cancer Research Foundation ci sono alcuni alimenti che non sono causa di cancro ma, per le ragioni sopra elencate, potrebbero aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. È importante tenere sempre presente che il cancro è una malattia multifattoriale quindi il rischio di ammalarsi dipende anche da tanti altri fattori come ad esempio la predisposizione genetica.

Ma quali sono gli alimenti più a rischio?

    • Alimenti ad alto indice glicemico come zucchero, farine e alimenti preparati con farine raffinate bianche, dolciumi, alcuni tipi di frutta, patate. Questi sono alimenti che fanno aumentare velocemente la glicemia e la produzione di insulina da parte del pancreas. L’insulina ha lo scopo principale di far entrare il glucosio all’interno e delle cellule per essere utilizzato come fonte energetica, ma quando viene rilasciata in quantità elevate stimola la produzione dell’ormone della crescita GH che a sua volta stimola quella del fattore di crescita IGF-1 coinvolto in alcuni meccanismi di proliferazione cellulare. Chi ha valori elevati di IGF-1 ha un maggior rischio di sviluppare una patologia neoplastica. L’insulina, inoltre, è responsabile della produzione di fattori pro-infiammatori.
    • Carni rosse e conservate. Queste carni sono ricche di ferro eme che in dosi eccessive agisce come agente ossidante facendo aumentare i livelli di radicali liberi. Infine sono carni ricche di acidi grassi saturi e della serie omega-6 ad azione pro-infiammatoria.
    • Nonostante latte e derivati siano un’ottima fonte di calcio e proteine sono anche alimenti che ostacolano il corretto funzionamento dell’insulina e fanno aumentare i livelli di IGF-1.
    • Le poliammine: putrescina, spermina, spermidina e agmatina sono molecole che oltre a stimolare la proliferazione cellulare riducono le difese immunitarie, favoriscono la diffusione metastatica e l’angiogenesi. Fonti alimentari con elevato contenuto in poliammine sono le arance, i pomodori, le melanzane, i peperoni, le banane, i kiwi, i frutti tropicali ed i molluschi bivalvi. Vengono anche prodotte dai batteri intestinali in seguito della putrefazione delle proteine della carne.
    • Soia: contiene fitoestrogeni, ossia sostanze vegetali che a causa della loro struttura chimica mimano l’azione degli ormoni sessuali e stimolando la proliferazione cellulare.
    • Sale e alcool

Non sono solamente alcuni alimenti ad aumentare il rischio di cancro ma anche gli inquinanti ambientali, i pesticidi utilizzati in agricoltura, gli additivi chimici aggiunti agli alimenti in scatola e gli antibiotici usati negli allevamenti.

    • metalli pesanti sono inquinanti ambientali presenti soprattutto nelle acque potabili e in alcuni tipi di pesce: arsenico, mercurio, cadmio, piombo, diossina sono sostanze dotate di potere genotossico ossia sono in grado di indurre modificazioni all’interno del DNA e provocare la trasformazione neoplastica della cellula.
    • Gli additivi chimici sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti, soprattutto in scatola o in barattolo o in latta, per aumentarne la conservazione, preservarli da contaminazioni microbiche e migliorarne il sapore, l’aspetto e la consistenza. Ad oggi le ricerche scientifiche hanno mostrato che la stragrande maggioranza degli additivi alimentari non sono correlati con lo sviluppo del cancro e non rappresentano un pericolo per la salute umana. Fanno eccezione però i nitriti e i nitrati utilizzati come conservanti soprattutto in carne ed insaccati: di per sé non sono cancerogeni però all’interno del nostro organismo possono andare incontro ad una serie di modificazioni che li convertono in nitrosammine che invece sono sicuramente cancerogene
    • pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per far crescere meglio e più velocemente le piante. Quelli ai quali bisogna fare maggiore attenzione sono glifosato, malathion, diazinon, parathion e tetrachlorvinphos in quanto sono stati inseriti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nel gruppo delle sostanze probabilmente e possibilmente cancerogene per l’essere umano.
    • Gli antibiotici sono farmaci in grado di uccidere i microrganismi. Il loro utilizzo negli allevamenti intensivi ha diversi scopi: curare gli animali malati e prevenire che gli animali si ammalino. Questo sistema si traduce in un vero e proprio abuso di antibiotici con la conseguenza che tutti questi farmaci in eccesso raggiungono le nostre tavole. L’ingestione di una quantità eccessiva di antibiotici legata all’eccessivo consumo di carne di allevamento rischia di rendere inefficaci i farmaci che utilizziamo per curarci a causa dell’antibiotico-resistenza (sopravvivenza al trattamento farmacologico) che i batteri hanno sviluppato.

metodo di cottura che usiamo incide sull’insorgenza del cancro. Da evitare sono soprattutto frittura e grigliatura:

    • Durante la frittura in olio avvengono una serie di complesse reazioni chimiche che portano alla formazione di composti dannosi. Il più importante tra questi è l’acrilamide, sostanza riconosciuta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come probabile cancerogeno per l’uomo.
    • La grigliatura della carne porta alla formazione di idrocarburi policiclici aromatici (benzopirene e antracene) e nitrosammine che sono composti riconosciuti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeni per l’uomo.

Ad incidere non è solo cosa mangiamo ma anche quanto mangiamo. L’eccessivo introito calorico, infatti, aumenta il rischio di sviluppare diverse patologie tra cui quelle oncologiche. La restrizione calorica permette di vivere più a lungo e con meno danni fisici.

GLI ALIMENTI CHE RIDUCONO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

Gli alimenti, proprio come rappresentano una causa della malattia, allo stesso tempo possono essere un forte aiuto nella prevenzione e cura della stessa.

Una corretta alimentazione infatti aiuta a vivere meglio e a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore.

Gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nelle nostre tavole, in quanto fonte di nutrienti essenziali per la salute, sono:

 

    • Cereali e pseudo-cereali integrali ricchi di fibre e a basso indice glicemico (frumento integrale, riso integrale, farro, orzo, segale, grano khorasan, miglio, amaranto, avena, grano saraceno)
    • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave) ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, a basso indice glicemico.
    • Verdure di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra, fitochimici e a basso indice glicemico
    • Spezie (curcuma, zenzero, pepe, cannella, peperoncino, curry…) ricca di fitochimici
    • Erbe aromatiche (prezzemolo, rosmarino, timo, origano…) ricche di fitochimici
    • Frutta di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra e fitochimici
    • Tè verde ricco di fitochimici
    • Acqua
    • Frutta secca ricca di omega-3, vitamine e sali minerali
    • Olio extravergine di oliva ricco di acido oleico e vitamine che gli conferiscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
    • Semi oleosi (chia, sesamo, zucca, lino, canapa…) ricchi di omega-3, sali minerali e vitamine.
    • Pesce non di allevamento (merluzzo, spigola, sogliola, rombo, palombo, pagello, persico, ombrina, sgombro, orata, scorfano…) ricco di proteine ad alto valore biologico, omega-3, sali minerali e vitamine.

Beta-carotene a dosi normali Non è pericoloso per i fumatori


Impact of antioxidant supplementation on chemotherapeutic efficacy: a systematic review of the evidence from randomized controlled trials

TRADUZIONE
Astratto

Disegno: sono state effettuate ricerche nei database MEDLINE, Cochrane, CinAhl, AMED, AltHealthWatch ed EMBASE. Nel conteggio finale sono stati inclusi solo studi clinici randomizzati e controllati che hanno riportato sopravvivenza e/o risposta al tumore. Le ricerche bibliografiche sono state eseguite in doppio seguendo un protocollo standardizzato. Non è stata effettuata alcuna meta-analisi a causa dell’eterogeneità dei tipi di tumore e dei protocolli di trattamento utilizzati negli studi che soddisfacevano i criteri di inclusione.

Risultati: degli 845 articoli considerati, 19 studi soddisfacevano i criteri di inclusione. Gli antiossidanti valutati erano: glutatione (7), melatonina (4), vitamina A (2), una miscela antiossidante (2), vitamina C (1), N-acetilcisteina (1), vitamina E (1) e acido ellagico (1 ). I soggetti della maggior parte degli studi presentavano malattia avanzata o recidivante.

Conclusione:

nessuno degli studi ha riportato prove di diminuzioni significative dell’efficacia dell’integrazione antiossidante durante la chemioterapia. Molti studi hanno indicato che l’integrazione di antiossidanti ha comportato un aumento dei tempi di sopravvivenza, un aumento delle risposte tumorali, o entrambi, nonché una minore tossicità rispetto ai controlli; tuttavia, la mancanza di un adeguato potere statistico rappresentava una limitazione costante. Sono necessari studi ampi e ben progettati sulla supplementazione di antiossidanti in concomitanza con la chemioterapia.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17367938/


 




Semplici passi per aiutarti a prevenire i tumori metastatici
Dr Mercola

 

BREVE RIASSUNTO

  • Non è invasivo. Non è un cancro. Gli studi suggeriscono che solo circa il 5% dei DCIS alla fine, dopo un decennio o più, si trasformerà in cancro

Del Dott. Mercola

Il trattamento del cancro al seno è un’industria a scopo di lucro

essere coraggiose e a mettere in dubbio l’autorità, e a ‘rischiare’ andando contro. Fin dalla prima infanzia, le donne sono molto più timorose di andare contro l’autorità.

No, non voglio una mammografia’: tutte queste cose vanno contro quello che viene insegnato alle donne in questo momento dall’industria del cancro”.

pericoli delle mammografie e contestando uno studio pubblicato su The New England Journal of Medicine.

Il cancro è una malattia dello stile di vita

Lo trattano come se fosse un mistero di cui nessuno sa nulla.

, dice.

Le variabili dello stile di vita esaminate nel libro di Wadia-Ells includono il pericolo dei farmaci progestinici chimici, i livelli tossici/sbilanciati di estrogeni dal grasso corporeo in eccesso e gli alti livelli di cortisolo dovuti allo stress cronico a lungo termine. Sono tutte aggressioni significative che contribuiscono al soffocamento dei mitocondri delle cellule del seno, il primo passo nella creazione della prima cellula cancerosa.

La prevenzione inizia con lo smaltimento del grasso corporeo in eccesso

chetogenico. Questo tipo di alimentazione quotidiana aiuta a ridurre la produzione di estrogeni in eccesso o squilibrati dalle cellule di grasso, riducendo i danni mitocondriali a lungo termine. All’insaputa di molti, il grasso corporeo in eccesso crea un enzima chiamato aromatasi, necessario nella produzione di estrogeni naturali.

Wadia-Ells consiglia di fare un test di equilibrio ormonale per assicurarsi che i livelli di estrogeni e progesterone siano correttamente bilanciati e, in caso contrario, fare un test dei metaboliti degli estrogeni per vedere se stai eliminando in modo efficiente questi estrogeni in eccesso o trasformati.

I pericoli del progestinico

Il progesterone è un ormone naturale utile e importante. Il progestinico, una sostanza chimica che presenta alcune caratteristiche del progesterone naturale, però, può provocare e accelerare il cancro al seno. Intuitivamente, ha senso che gli ormoni sintetici possano essere più pericolosi di quelli naturali prodotti dal tuo corpo, e in effetti lo sono. Come spiega Wadia-Ells:

un 26% a un rischio aumentato di otto volte di sviluppare il cancro al seno.

Così, quando si leggono gli studi, non si ha modo di sapere se un ricercatore sta parlando di progestinico, la sostanza chimica che causa e accelera il cancro al seno, o di progesterone naturale, che quando bilanciato con estrogeni naturali, non causa problemi, anzi, sembra funzionare come un soppressore di tumori. Viene anche usato negli uomini con il cancro alla prostata, con un successo significativo.

L’importanza della vitamina D3

La vitamina D3 è un altro fattore cruciale per la prevenzione del cancro. Secondo Wadia-Ells, gli studi dimostrano che un livello di vitamina D3 di 40 ng/mL è protettivo contro il cancro alla prostata e al fegato, ma per il cancro al seno, è necessario un livello di almeno 60 ng/mL (100 nmol/L).

La latitudine tende ad essere un fattore limitante perché la maggior parte delle persone negli Stati Uniti non è in grado di ricavare una quantità significativa di vitamina D dal sole tra settembre e maggio. In piena estate, è necessario passare del tempo fuori in costume da bagno, non completamente vestito, perché funzioni.

Tieni presente che in caso di obesità, il tuo corpo immagazzina circa la metà della vitamina D3 che ingerisci nelle cellule di grasso, il che significa che avrai bisogno di dosi più elevate rispetto a una persona di peso normale.

Molti casi di cancro al seno in realtà non lo sono

si comprime il tessuto del seno, che di per sé può causare danni ai tessuti, e se hai un tumore, quel tumore potrebbe potenzialmente essere rotto, con conseguente cancro metastatico al seno.

Il carcinoma duttale in situ o DCIS non è in realtà un tumore. Non è invasivo. Non è un cancro. Gli studi suggeriscono che solo circa il 5% dei DCIS alla fine, dopo un decennio o più, si trasformerà in cancro.

La paura vende, e questo è vero anche nell’industria del cancro.

Il DCIS non è in realtà un tumore. Non è invasivo. Non è un cancro. Gli studi suggeriscono che solo circa il 5% dei DCIS alla fine, dopo un decennio o più, si trasformerà in cancro. Eppure il DCIS è stato ribattezzato come “cancro al seno allo stadio 0”.

 


 




Ruolo del Glutatione, N-Acetil Cisteina, Acido Lipoico, Zinco e Silimarina
nel sostegno immunitario e nella protezione antivirale.

 

Articolo tratto da AVD Medica

Nella recente letteratura scientifica vi sono numerosi studi che indicano nel Glutatione e nei suoi precursori gli elementi chiave per la lotta alle infezioni virali e in particolare nella prevenzione e trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2 (COVID-19).

Già era noto il ruolo del Glutatione e dei suoi precursori nel regolarizzare la risposta antivirale data dal sistema linfocitario Th1 e ridurre quella pro infiammatoria data dal sistema linfocitario Th2. In recenti articoli scientifici addirittura si ipotizza che il deficit di Glutatione endogeno sia il responsabile maggiore delle sintomatologie gravi e di morte nei pazienti affetti da Covid 19 (1).

Secondo questo recentissimo studio l’ipotesi che la carenza di Glutatione sia la più plausibile spiegazione delle manifestazioni gravi e della morte nel Covid 19 viene avvalorata sulla base di letteratura esaustiva, analisi ed osservazioni. In questo studio hanno dimostrato che la sua supplementazione e dei suoi precursori viene considerata come uno dei mezzi più importanti per la prevenzione di questa infezione virale.

In un altro studio molto recente (2) su due pazienti di New York con malattia di Lyme ed encefalite da zecche come co-infezioni sono risultati positivi a polmonite da corona virus con tosse e dispnea, hanno beneficiato di un trattamento con Glutatione.

Il Glutatione e i suoi precursori quali la N-Acetil Cisteina (NAC) e l’Acido Alfa Lipoico possono rappresentare un nuovo approccio terapeutico per ridurre l’attivazione di NFkB e la susseguente tempesta citochinica responsabile delle complicazioni respiratorie nei pazienti affetti da corona virus. Azione confermata con la NAC anche in uno studio di Aprile 2020 (3). L’attività antivirale del Glutatione è stata dimostrata anche in uno studio di De Flora et al. i quali hanno indicato che una supplementazione a lungo termine in doppio cieco contro placebo su 262 soggetti (6 mesi) di NAC (precursore del Glutatione) ha significativamente ridotto l’incidenza dell’influenza e degli episodi simil influenzali, specialmente nei soggetti anziani ad alto rischio (4).

Sempre uno studio recente di Maggio 2020 (5) ha dimostrato sia in vitro che in vivo che la NAC è una sostanza efficace per migliorare lo stato redox, specialmente sotto stress ossidativo, specialmente nel caso dell’infezione da Covid 19, dove si verifica un basso livello di stato redox antiossidante che conduce ad uno stato pro-infiammatorio mediato dal TNF-alfa. In trials sull’uomo, la NAC è stata usata per ripristinare i livelli di Glutatione e per aumentare la risposta delle cellule immunitarie T. La NAC ha dimostrato anche di inibire la via dell’Inflammasoma NLRP3 (IL1β e IL18) in vitro e di diminuire I livelli plasmatici di TNF alfa in studi sull’uomo.

Studi antecedenti avevano già dimostrato l’azione antinfiammatoria e antiossidante del Glutatione nelle infezioni polmonari (6) e l’azione inibitrice nei confronti del virus dell’influenza (7).

Lo Zinco, altro precursore del Glutatione e attivatore di circa 300 reazioni enzimatiche, in uno studio di Maggio 2020 si è dimostrato efficace nella profilassi e nel trattamento da infezione da Covid 19, sia come enancher della clorochina e idrossiclorochina, farmaci antimalarici utilizzati per trattare l’infezione da Covid (8), sia come inibitore della replicazione virale (10).

Infine, anche la Silimarina, un noto epato protettore ha dimostrato possedere prorietà antivirali nei confronti di epatiti C e Dengue Virus, toga virus (rosolia), HIV, epatite B e naturalmente il virus dell’influenza. Importante è inoltre la sua azione epatoprotettrice nei confronti di potenziali danni collaterali indotti da coronavirus, che colpisce nei casi gravi non solo il polmone ma anche cuore, reni e fegato.

BIBLIOGRAFIA

  1. ACS Infect Dis 2020 May 28; Endogenous Deficiency of Glutathione as the Most Likely Cause of Serious Manifestations and Death in COVID-19 Patients – Alexey Polonikov 1
  2. Respir Med Case Rep 2020 Apr 21;30:101063. Efficacy of Glutathione Therapy in Relieving Dyspnea Associated With COVID-19 Pneumonia: A Report of 2 Cases. Richard I Horowitz 1 2, Phyllis R Freeman 2, James Bruzzese
  3. Review
  4. Clinical Trial Eur Respir J. 1997 Jul;10(7):1535-41. Attenuation of Influenza-Like Symptomatology and Improvement of Cell-Mediated Immunity With Long-Term N-acetylcysteine Treatment – S De Flora 1, C Grassi, L Carati
  5. Med Hypotheses. 2020 May 30;143:109862. N-Acetylcysteine: A Potential Therapeutic Agent for SARS-CoV-2. Francis L Poe 1, Joshua Corn 2
  6. Eur Respir J. 2000 Sep;16(3):534-54. Oxidative Stress and Regulation of Glutathione in Lung Inflammation. I Rahman 1, W MacNee
  7. Free Radic Biol Med 2003 Apr 1;34(7):928-36. Inhibition of Influenza Infection by Glutathion – Jiyang Cai 1, Yan Chen, Shaguna Seth, Satoru Furukawa, Richard W Compans, Dean P Jones
  8. Med Hypotheses. 2020 May 25 : 109848. Potential Role of Zinc Supplementation in Prophylaxis and Treatment of COVID-19
    Amit Kumar, Yuichi Kubota,⁎ Mikhail Chernov, and Hidetoshi Kasuya
  9. Med Hypotheses. 2020 Sep; 142: 109815. Does zinc supplementation enhance the clinical efficacy of chloroquine/hydroxychloroquine to win todays battle against COVID-19? – R. Derwanda,1 and M. Scholzb,1,⁎
  10. Biol Trace Elem Res. 2020 May 26;1-9. Can Zn Be a Critical Element in COVID-19 Treatment? – Mohammad Tariqur Rahman 1, Syed Zahir Idid 2
  11. Molecules. 2019 Apr; 24(8): 1552. Antiviral Activities of Silymarin and Derivatives – Ching-Hsuan Liu,1,2 Alagie Jassey,3 Hsin-Ya Hsu,4 and Liang-Tzung Lin1,4,*

Dominique Delmas, Academic Editor


Dal sito della Associazione Alzheimer OdV

Perché la NAC aiuta molte persone con diagnosi psichiatriche? Perché funziona in così tante condizioni? Questa è la cosa intrigante, ai miei occhi. I suoi benefici sono il risultato dei suoi effetti anti-infiammatori? O qualche altro meccanismo?

O se continuano a verificarsi sono meno angoscianti e possono essere osservati a maggiore distanza, con meno preoccupazione o paura, e hanno meno probabilità di scatenare la depressione o altri effetti negativi.

Il che ci fa tornare ai dibattiti di vecchia data tra i psichiatri che vogliono raggruppare e quelli che vogliono dividere. I vantaggi della NAC supportano i primi o i secondi? Supportano gli appassionati di RDoC che stanno facendo avidamente ricerca sui circuiti cerebrali? Penso che, in un certo senso, tali risultati favoriscano i raggruppatori. Il miglioramento con il trattamento NAC dei pensieri negativi irrazionali e difficili da controllare di così tanti disordini mentali, rende difficile evitare la conclusione che è coinvolta qualche circuiteria sottostante comune.

La NAC non funziona per tutti, per prima cosa. Ma anche, se il circuito per le ruminazioni è lo stesso, perché alcune persone con circuiti di ruminazione presumibilmente iperattivi sviluppano il disturbo ossessivo-compulsivo e altri sviluppano il disturbo bipolare? E altri ancora, nonostante abbiano gravi ruminazioni, non soddisfano i criteri per qualsiasi disturbo psichiatrico?

Fonte: David J. Hellerstein MD, professore di Psichiatria Clinica alla Columbia University di New York City.

Referenze:

  • Insel T, Cuthbert B, Garvey M, Heinssen R, Pine DS, Quinn K, Sanislow C, Wang P. Research domain criteria (RDoC): toward a new classification framework for research on mental disorders..
  • Caspi A, Moffitt TE. All for one and one for all: Mental disorders in one dimension. American Journal of Psychiatry. 2018 Apr 6;175(9):831-44
  • Berk M, Malhi GS, Gray LJ, Dean OM. The promise of N-acetylcysteine in neuropsychiatry. Trends in pharmacological sciences. 2013 Mar 1;34(3):167-77

qui.

Nota: L’articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Articoli in inglese


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Magnesio, un minerale trascurato ma indispensabile

 

Motivi principali per dare priorità al magnesio

BREVE RIASSUNTO

  • Il magnesio è necessario per il buon funzionamento della maggior parte delle cellule, in particolare del cuore, dei reni e dei muscoli
  • Un livello di magnesio basso è un potente segnale di malattie cardiache e ricerche recenti dimostrano che anche una carenza subclinica possa compromettere la salute cardiovascolare
  • Il magnesio è anche importante per la prevenzione di danni ai reni e al fegato, infezioni batteriche e fungine, impotenza, sclerosi multipla, malattia di Alzheimer, sindrome premestruale, osteoporosi, crampi muscolari, diabete di tipo 2 e mortalità per tutte le cause

Del Dott. Mercola

Il magnesio è il quarto minerale più abbondante nel tuo corpo e il secondo catione (ione a carica positiva) intracellulare più comune dopo il potassio. Il magnesio è necessario per il buon funzionamento della maggior parte delle cellule, in particolare del cuore, dei reni e dei muscoli.

Secondo una revisione scientifica, che includeva studi risalenti al 1937, un livello di magnesio basso sembra effettivamente essere il più grande predittore di malattie cardiache e altre ricerche recenti mostrano che anche la carenza subclinica di magnesio può compromettere la salute cardiovascolare.

Anche se i motivi per dare la priorità al magnesio potrebbero riempire diversi libri, qui parlerò di come può giovare ad alcuni problemi e condizioni di salute davvero comuni, a partire dalla sua influenza sulla vitamina D.

Il magnesio attiva e regola la vitamina D

Due studi pubblicati lo scorso anno hanno gettato nuova luce sulle interazioni tra magnesio e vitamina D, avvertendo che livelli bassi di magnesio ostacolano la capacità del corpo di utilizzare correttamente la vitamina D, anche quando è presente.

Il magnesio è necessario per centinaia di reazioni biochimiche

Nella creazione di adenosina trifosfato (ATP), la valuta energetica del tuo corpo

  • Nel metabolismo di calcio, potassio, zinco, fosforo, ferro, sodio, acido cloridrico, acetilcolina e ossido nitrico, nonché 300 enzimi e attivazione della tiamina
  • Nella normalizzazione della pressione sanguigna
  • Nella disintossicazione, inclusa la sintesi del glutatione, considerato da molti il più potente antiossidante del tuo corpo
  • campi elettromagnetici (EMF) bloccando i canali del calcio con voltaggio controllato
  • Nel favorire una funzione del cervello sana. Il magnesio funge da cuscinetto tra le sinapsi neuronali, in particolare quelle coinvolte nelle funzioni cognitive (apprendimento e memoria)
  • Nel fornire rilassamento mentale e fisico, considerato un importante antidoto allo stress
  • Nel prevenire il mal di testa rilassando i vasi sanguigni nel cervello e agendo come un bloccante dei canali del calcio
  • Altri problemi di salute associati alla carenza di magnesio

    Danni ai reni e al fegato

  • Infezioni fungine dovute a una funzione immunitaria depressa
  • Impotenza (associata anche a bassi livelli di ossido nitrico)
  • Condizioni associate al danno da perossinitrito, come sclerosi multipla, glaucoma e morbo di Alzheimer
  • Problemi di udito
  • Osteoporosi
  • Crampi e debolezza muscolare
  • Soffri di carenza di magnesio?

    Può essere utile anche controllare i livelli di potassio e calcio, perché bassi livelli di potassio e calcio sono segnali di laboratorio comuni di carenza di magnesio.

    Tra i segni e sintomi più comuni dell’insufficienza di magnesio ci sono:

    • Convulsioni, spasmi muscolari, in particolare crampi alle gambe o spasmi nel muscolo del polpaccio che si verificano quando allunghi la gamba e/o contrazioni agli occhi
    • Intorpidimento o formicolio delle estremità
    • Insulino resistenza
    • Pressione alta, aritmie cardiache e/o spasmi coronarici
    • Aumento del numero di mal di testa e/o emicranie
    • Bassa energia, affaticamento e/o perdita di appetito

     

    Se mangi spesso cibi lavorati, il tuo rischio di carenza aumenta. Anche se mangi molta verdura (il magnesio è in realtà parte della molecola di clorofilla responsabile del colore verde della pianta), è però improbabile che tu ne ottenga abbastanza, a causa del fatto che la maggior parte degli alimenti viene coltivata in terreni impoveriti di minerali.

    • Sperimenti sintomi di insufficienza o carenza
    • Hai ipertensione
    • Hai subito o dovrai subire un trapianto di cuore o un intervento chirurgico a cuore aperto
    • Sei a rischio o hai avuto un attacco di cuore o se si verifica aritmia ventricolare
    • Soffri di insufficienza cardiaca congestizia

    Come migliorare i tuoi livelli di magnesio

    Quando si tratta di integrazione orale, la mia preferenza personale è il magnesio treonato, in quanto sembra essere il più efficiente a penetrare le membrane cellulari, compresi i mitocondri e la barriera emato-encefalica. Altri modi efficaci per aumentare il tuo livello di magnesio includono:

    • Fare bagni con sale di Epsom (magnesio solfato), perché il magnesio si assorbirà efficacemente attraverso la pelle.
    • Usare una soluzione topica — io preparo una soluzione sovrasatura di sale Epsom sciogliendo 7 cucchiai di sale in 180 ml di acqua e riscaldando fino a quando tutto il sale si è sciolto. La verso in un flacone contagocce, poi la applico sulla pelle e ci strofino sopra delle foglie fresche di aloe per scioglierla. Questo è un modo semplice ed economico per aumentare i tuoi livelli di magnesio e ti permetterà di ottenere livelli più elevati nel tuo organismo senza dover affrontare i suoi effetti lassativi.

    Mangia più cibi ricchi di magnesio

    Spinaci Bietole Cime di rapa Foglie di barbabietola Cavoli neri Broccoli Cavoletti di Bruxelles Kale Bok Choy Lattuga romana

    Altri alimenti particolarmente ricchi di magnesio includono:

    • Granella di cacao crudo e/o cacao in polvere non zuccherato — 28 grammi o fave di cacao crudo contengono circa 65 mg di magnesio.
    • Avocado — 150 grammi di avocado in media (i valori variano a seconda che provengano dalla California o dalla Florida) contengono circa 44 mg di magnesio. Gli avocado sono anche una buona fonte di potassio, che aiuta a compensare gli effetti ipertensivi del sodio.
    • Erbe e spezie — erbe e spezie contengono molte sostanze nutritive in piccoli pacchetti e questo include il magnesio. Alcune delle varietà più ricche di magnesio sono coriandolo, erba cipollina, semi di cumino, prezzemolo, semi di senape, finocchio, basilico e chiodi di garofano.
    • natto contengono 201 mg di magnesio.

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    Leggi ancora un articolo sul magnesio, puoi scegliere fra questi:




    Sei scorbutico? Potresti essere carente di Vitamina c

    Torniamo a parlare dello Scorbuto che oggi è quasi scomparsa come malattia, ma esiste una forma di scorbuto Subclinico che sfocia in altre problematiche ed anche se crediamo di mangiare abbastanza frutta e verdure ricche per antonomasia di vitamina C vedremo che ricevere abbastanza vitamina C non è così scontato. Ci vogliono 50 limoni per avere un grammo di vitamina C.

    Iniziamo parlando dello scorbuto e ce lo dice la drssa Erika Lupi

    LO SCORBUTO

    pezzo tratto da un PDF di Erika Lupi, farmacista

    Scorbuto Subclinico o Carenza cronica di vitamina C

    Dr. Robert F. Cathcart,M.D.
    ANASCORBEMIA – SCORBUTO ACUTO INDOTTTO
    E’ ben acclarato che certi sintomi sono associati ad una quasi totale mancanza di vitamina C nel corpo. Sintomi dello scorbuto includono lassitudine, malessere, gengive sanguinanti, perdita dei denti, sangue dal naso, ecchimosi, emorragie in ogni parte del corpo, cedevolezza alle infezioni, difficile guarigione delle ferite, deterioramento delle giunture, ossa fragili e dolenti, e la morte, ecc. Si ritiene che
    questa malattia si presenti solo con la carenza di vitamina C nella dieta. Tuttavia, una condizione analoga si produce come segue:

    Esseri umani ben nutriti usualmente contengono non molto più di 5 grammi di vitamina C nei loro corpi. Disgraziatamente, la maggior parte delle persone ha molto meno ascorbato rispetto a questa quantità nel loro corpo ed è a rischio di incorrere in molti problemi in relazione al blocco dei processi metabolici che dipendono dall’ascorbato.

    Questa condizione è detta di SCORBUTO CRONICO SUBCLINICO

    Se una malattia può essere così tossica da consentire ad una persona il consumo potenziale di 100 grammi di vitamina C, immaginate cosa deve fare quella malattia ai possibili 5 grammi di ascorbato immagazzinati nel corpo.

    Si arriva presto alla condizione di SCORBUTO ACUTO INDOTTO.

    Un po’ di questo bisogno metabolico di ascorbato si presenta senza dubbio in aree del corpo non primariamente implicate nella malattia e può essere messo in conto per funzioni come la maggiore produzione di adrenalina e corticoidi da parte delle surrenali, la maggiore produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario, di interferone e di altre sostanze per combattere le infezioni, dei macrofagi che usano più ascorbato per la loro aumentata attività e per la produzione e per la protezione del c-AMP e c-GMP con il conseguente incremento di attività di altre ghiandole endocrine .

    Inoltre ci deve essere un enorme prelievo di ascorbato localmente per le aumentate velocità metaboliche nei tessuti primariamente infetti. Gli stessi organismi infettanti liberano tossine che sono neutralizzate dall’ascorbato, ma nel processo distruggono ascorbato. I livelli di ascorbato nel naso, nella gola, nelle tube di Eustachio e nei tubi bronchiali infettati da un raffreddore da 100 grammi devono proprio essere molto bassi.

    Con questo scorbuto acuto indotto localizzato a queste aree, c’è poco da meravigliarsi se la guarigione può essere ritardata e se si sviluppano complicazioni come la sinusite cronica, l’otite media, la bronchite ecc. Avevo capito che molto di questo ascorbato era usato per funzioni in qualche modo direttamente legate alla neutralizzazione della tossicità delle malattie virali e batteriche. Se una persona è ammalata ha una sensazione interna, di qual cosa che sta accadendo quando ci si avvicina alla tolleranza intestinale.

    Recentemente, tuttavia, ho fatto l’esperienza personale di prendere 48 grammi in un’ora e mezza allorché ebbi una improvvisa reazione tipo febbre da fieno per le rose. A seguito dell’allontanamento dalle rose la tolleranza scese rapidamente alla normalità. Questa esperienza sommata a quella delle mie esperienze con parecchi pazienti sotto stress da emozioni, indicherebbe che le surrenali sono capaci di usare con beneficio grandi quantità di ascorbato se esso è reso disponibile.

    Questa estrazione di ascorbato, da qualsiasi sorgente, abbassa il livello di ascorbato nel sangue ad un livello trascurabile. Ho coniato il termine di ANASCORBEMIA per questa condizione.

    Se non si corregge rapidamente questa anascorbemia con la somministrazione per bocca di dosi di acido ascorbico fino al livello di tolleranza intestinale o per somministrazione di ascorbato per vena, il resto del corpo si svuota rapidamente di ascorbato e pone a rischio di disturbi dei processi metabolici che dipendono dalla vitamina C.

    Ci si dovrebbe aspettare una aumentata incidenza dei seguenti problemi con lo svuotamento grave di ascorbato:




    Esercizio Fisico per fortificare le ossa ed evitare l’Osteoporosi

    Credits to Associazione Italiana Rolfing

    L’esercizio fisico aiuta a rafforzare le ossa e a evitare l’osteoporosi, in un modo sicuro e naturale

    BREVE RIASSUNTO

    • Alcuni nutrienti, tra cui i grassi omega-3, calcio, vitamina D, K2 e magnesio, sono fondamentali per avere ossa forti. Anche il rapporto sodio/potassio gioca un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea
    • Le donne in menopausa che hanno usato una pedana vibrante per cinque minuti, tre volte a settimana per sei mesi, hanno aumentato la densità ossea della colonna vertebrale lombare del due per cento, mentre il gruppo di controllo ha perso lo 0,5 per cento

    Del Dott. Mercola

    Una strategia importante per mantenere delle ossa in salute è mangiare i cibi giusti. Una dieta ricca di alimenti trasformati produrrà condizioni biochimiche e metaboliche nel tuo corpo che diminuiranno la densità ossea, quindi evitare gli alimenti trasformati è sicuramente il primo passo nella giusta direzione.

    L’esercizio fisico costruisce naturalmente le ossa più forti

    Un buon esercizio fisico da integrare nella tua routine (a seconda del tuo livello di salute attuale, naturalmente) è un affondo in camminata, in quanto aiuta a costruire la densità ossea nei fianchi, anche senza pesi aggiuntivi. Anche correre e saltare sono buoni esercizi con carico.

    Le ossa hanno bisogno di altro oltre al semplice calcio

    La bugia del calcio, scritto dal Dott. Robert Thompson che spiega il perché di ciò. È interessante notare che il Dott. Thompson suggerisce che una delle migliori alternative pratiche in termini di integrazione è l’utilizzo di sali naturali non lavorati, come il sale dell’Himalaya, in quanto sono una delle migliori fonti di una grandissima varietà di tracce minerali.

    La Dott.ssa Kate Rheaume-Bleue è anche autrice di un libro completo sul tema del calcio, intitolato: Vitamina K2 e il Paradosso del Calcio: Come una vitamina poco conosciuta potrebbe salvarti la vita. Sei delle sostanze nutritive più importanti, e le loro proporzioni, a cui ti consiglio di prestare particolare attenzione sono:

    La vitamina K2 è un componente particolarmente importante in questo caso, perché il ruolo biologico della vitamina K2 è quello di aiutare a spostare il calcio nelle aree corrette del corpo, come le ossa e i denti. Aiuta anche a rimuovere il calcio dalle aree dove non dovrebbe essere, come nelle arterie e nei tessuti molli.

    se si assumono grandi dosi di vitamina D3 per via orale, in quanto il corpo creerà più proteine dipendenti dalla vitamina K2 quando si assume la vitamina D.

    Quindi, è importante mantenere il giusto equilibrio tra tutti questi nutrienti: calcio, vitamina D e K2 e magnesio.

    La carenza di vitamina K2 è in realtà ciò che produce i sintomi della tossicità della vitamina D, che include una calcificazione inappropriata che può portare all’indurimento delle arterie. E se si ha troppo calcio e non abbastanza magnesio, i muscoli tenderanno ad andare in spasmo. Questo ha conseguenze soprattutto per il cuore. Si ritiene che il rapporto tra calcio e magnesio sia di 1:1.

    Mangia per avere ossa forti e sane

    La mancanza di equilibrio tra questi quattro nutrienti (calcio, vitamine D e K2 e magnesio) è il motivo per cui gli integratori di calcio sono associati ad un aumento del rischio di infarto e ictus. Uno dei modi migliori per assicurarsi di averne abbastanza è di ottenere una regolare esposizione al sole per ottimizzare i livelli di vitamina D, e di seguire una dieta ricca di cibi freschi, integrali e genuini, che massimizzerà anche una grande varietà di altri minerali naturali. In questo modo, il tuo corpo avrà le materie prime necessarie per fare ciò per cui è stato progettato.

    Fai attenzione anche ai livelli di sodio e potassio

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    Un chelato è il legame di un minerale a due amminoacidi (o acidi organici). Questa speciale forma organica di minerali si trova in natura, ad esempio, nelle foglie delle piante. L’assorbimento degli aminoacidi è completamente naturale per il corpo, quindi l’assorbimento dei chelati è completamente fluido. Inoltre, a differenza dei minerali comuni, i minerali chelati non irritano il rivestimento dello stomaco e dell’intestino durante la digestione.

    Assumi 2 capsule al giorno per avere 375 mg di magnesio (dose minima).

    Magnesio puro legato all’aminoacido che offre la più alta bioattività dei minerali nell’organismo umano. L’aggiunta di vitamina B6 nella sua forma bioattiva P-5-P (fosfato piridossale) massimizza la capacità di assunzione di magnesio e ne favorisce l’assorbimento.

    La forma chelata dei minerali migliora significativamente l’assorbimento.
    I minerali consumati in questa forma sono molto più naturali per il corpo e vengono assorbiti meglio rispetto alle forme organiche e inorganiche comunemente vendute. Il corpo può godere di molti più benefici dalla forma chelata dei minerali.

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    La vitamina K2 di Naturetica è nella forma MK-7, cioè Menachinone. Mentre la vitamina K1 si trova in ortaggi a foglia verde, oli vegetali, frutta, cereali e latticini, la vitamina K2 è presente nel fegato degli animali e in molti alimenti fermentati come natto e kefir.
    Ogni capsula contiene 200 mcg di Menachinone (vit K2-Mk7)

    Sulla Vitamina K2 leggi questi articoli

    Vitamina k2 -mk7 (menakione) – Tutto quello che c’è da sapere e che i medici ignorano

    Dosaggi piccoli di vitamina K2 per chi fa anticoagulanti (dr Marco Moia)

    VITAMINA K2 – 11 importanti benefici per la salute


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    L’inflessibilità metabolica è il fattore di rischio fondamentale per il COVID-19

     

    Credits to Medicina Estetica

    Fonte: Joseph Mercola

     Articolo tratto da Arianna Editrice  con Disclaimer:

    Piccola riflessione del traduttore:

    Ci hanno presentato il virus come un nemico, ma non ci hanno dato consigli su come rafforzare il sistema immunitario tramite modifiche allo stile di vita, alle nostre abitudini alimentari. Hanno invece affermato che non ci fossero prove dell’utilità della vitamina D, ma sono stati smentiti dai fatti . Hanno fatto lo stesso con la vitamina C, facendo riferimento ad articoli scientifici in cui l’efficacia della vitamina C era valutata dal suo utilizzo in dosi “da 200 mg in su” (invece che in dosi giornaliere da decine di grammi secondo le testimonianze del dottor Cathcart ). Più in generale ci hanno tolto ogni responsabilità personale nella lotta alle infezioni, come se il nostro corpo potesse stare bene o stare male indipendentemente dal “carburante” che introduciamo in esso per alimentarne le funzioni vitali. Non hanno insistito su un adeguato apporto di vitamine da frutta e verdura fresca, e non hanno detto niente sull’abuso si carboidrati raffinati, sul problema dell’indice glicemico, dell’obesità, men che mai sull’esercizio fisico, sulla gestione dello stress e dell’ansia per rafforzare il sistema immunitario.
    L’unica “responsabilità” che ci hanno lasciato è quella per la quale ci siamo visti l’un l’altro come nemici, come possibili fonti di contagio, invece che come fratelli coi quali condividere questa esistenza terrena nella gioia e nel dolore.
    La responsabilità di cui il potere e le informazioni dei mass media ci hanno caricato è stata invece quella “di stare lontani dalle altre persone”, anche dai propri cari, anche da quelle persone con le quali stare insieme è una gioia e un piacere, anche da chi con i suoi sorrisi e i suoi abbracci ha sempre riempito di serenità la nostra vita. Eppure ben noto che il sistema immunitario si deprime quando siamo soli e tristi, condizione che può fare aumentare anche l’infiammazione, ovvero uno di quei meccanismi la cui cattiva regolazione in molti anziani ha portato a gravissime complicanze, talora mortali.

    Sull’importanza della regolazione metabolica leggere qui una lunga traduzione, a conferma di quanto appena detto possiamo citare, tra i tanti, i seguenti 3 articoli scientifici:

    • Loneliness in healthy young adults predicts inflammatory responsiveness to a mild immune challenge in vivo
      (La solitudine in giovani adulti sani predice la risposta infiammatoria a una lieve sfida immunitaria in vivo)
      Nel quale leggiamo non solo che la risposta infiammatoria alla vaccinazione è stata maggiore nelle persone che soffrivano di solitudine, ma anche che “I risultati attuali sono in linea con le prove che la solitudine può modificare la reattività del sistema immunitario, suggerendo un potenziale percorso bio-comportamentale che collega la solitudine a problemi di salute”.
    • Affective immunology: where emotions and the immune response converge
      (Immunologia affettiva: quando emozioni e risposta immunitaria convergono) che contiene un intero paragrafo su “Disturbi emotivi acuti e cronici e loro impatto sul sistema immunitario”.
    • Psychological Stress and the Human Immune System: A Meta-Analytic Study of 30 Years of Inquiry
      (Stress psicologico e sistema immunitario umano: uno studio meta-analitico di 30 anni di indagine) una analisi comprensiva dei risultati di 30 anni di indagine sul campo, all’interno della quale leggiamo “Brevi fattori di stress naturalistici (come gli esami) tendevano a sopprimere l’immunità cellulare preservando l’immunità umorale. I fattori di stress cronici erano associati alla soppressione delle misure sia cellulari che umorali.” Dove si ricorda che l’immunità umorale è quella specifica degli anticorpi, mentre l’altra è quella a-specifica.

    L’inflessibilità metabolica è il fattore di rischio fondamentale per il COVID-19

    Riassunto


    Stiamo parlando di condizioni come il diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiache e, naturalmente, obesità. E quei dati continuavano a emergere. Quel collegamento era così chiaro, e non è stata certo una scoperta improvvisa.
    Come persona che è stata un medico praticante per quasi due decenni, è molto chiaro: sappiamo che le persone che hanno una cattiva salute metabolica tendono certamente ad avere esiti peggiori da qualsiasi infezione, ma il COVID-19 lo ha evidenziato maggiormente e ci ha fatto riflettere su questa problematica.
    Stiamo parlando di infezioni al torace, ricoveri ospedalieri con polmonite nei quali casi i diabetici di tipo 2 tendono a stare molto peggio. Stavo guardando quei dati e ho pensato:


    La resistenza all’insulina aumenta i rischi di infezione

    I fattori di rischio per il COVID-19 possono essere rapidamente migliorati

    La buona notizia, come sottolinea Malhotra, è che i fattori dello stile di vita che ti rendono più incline a una grave forma di COVID-19 e alla morte possono essere modificati e migliorati in appena 21 giorni, semplicemente cambiando la tua dieta. Come me, Malhotra sente che questa informazione è stata gravemente assente dai messaggi di risposta alle pandemie.


    Uno dei semplici consigli con cui iniziare è che dovresti eliminare il cibo ultraprocesso e i carboidrati di bassa qualità. È proprio da lì che dobbiamo iniziare. Se lo elimini, ridurrai automaticamente anche i carboidrati raffinati, lo zucchero e gli oli omega-6.
    Sfortunatamente, stiamo ancora combattendo quotidianamente contro uno tsunami di disinformazione alimentare e di pubblicità falsa, il che rende difficile trasmettere questo messaggio e farcelo imprimere nella mente. “Se ogni giorno il governo emettesse un messaggio che dice: ‘La salute metabolica è la chiave’, avremmo un impatto davvero grande”, dice Malhotra.

    La maggior parte delle persone ha una cattiva salute metabolica

    La tesi centrale del libro di Malhotra è che abbiamo una pandemia di inflessibilità metabolica o cattiva salute metabolica. Ci sono cinque parametri principali della cattiva salute metabolica, che includono:

    1. Una grande circonferenza alla vita
    2. Prediabete o diabete di tipo 2
    3. Pre-ipertensione o ipertensione (pressione sanguigna alta)
    4. Trigliceridi nel sangue alti
    5. Colesterolo HDL basso
      1.Insulino-resistenza, i cui segni includono tipicamente ipertensione, trigliceridi alti, colesterolo alto, obesità e altre variabili collegate a tutto ciò.
      Negli Stati Uniti, i dati NHANES pubblicati nel 2016 rivelano che l’87,8% degli americani hanno un metabolismo alterato, sulla base di questi cinque parametri. Questi dati hanno più di quattro anni ormai, quindi la cifra è probabilmente superiore al 90% della popolazione odierna.
      Secondo un aggiornamento del gennaio 2019 dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, più di 122 milioni di adulti americani hanno il diabete o il prediabete , condizioni che hanno dimostrato di aumentare le tue possibilità di contrarre e persino di morire a causa di COVID-19 .
      2. Carenza di vitamina D.

      La sindrome metabolica triplica il rischio di morte per COVID-19

      Malhotra osserva:


      Manca un enorme gruppo di persone che sono probabilmente vulnerabili e potrebbero intraprendere dei cambiamenti nel proprio stile di vita per migliorare il proprio stato di salute se venisse loro consigliato di farlo. Ma a molti di loro questo non viene consigliato, anzi viene loro riferito che hanno un peso corretto.

      Se tutti conoscessero i propri indicatori di salute metabolica e poi ricevessero i consigli relativi, allora, come ho sottolineato nel libro, entro poche settimane probabilmente noterebbero cambiamenti significativi. Naturalmente, varierà da persona a persona.

      La cosa fondamentale da sapere è che devi avere i cinque parametri metabolici sopra elencati entro gli intervalli normali, e hai bisogno di un livello ematico ottimale di vitamina D, che ora si pensa sia compreso tra 40 ng/mL e 60 ng/mL.


      Come migliorare la tua salute metabolica

      Quindi, come si migliorano questi cinque parametri metabolici? Malhotra affronta questo problema nel suo libro, ovviamente. In sintesi, per ottimizzare la salute metabolica e invertire la sindrome metabolica, ti consigliamo di:



      • Le prove disponibili suggeriscono che potrebbero essere una minaccia per la salute ancora maggiore rispetto allo zucchero aggiunto ai cibi. Malhotra ha affrontato questo problema anche nel suo libro, The Pioppi Diet , pubblicato nel 2017. A parte i danni più diretti, uno dei modi in cui questi oli danneggiano la salute è che alterano il rapporto tra omega-3 e omega-6 , poiché sono eccessivamente ricchi di acido linoleico omega-6.
        Quando vengono utilizzati in cucina, producono anche aldeidi tossiche e cancerogene. Al posto degli oli di semi, usa grassi saturi sani come olio di cocco, burro di erbe, burro chiarificato biologico o strutto .
      • Ottimizzare il sonno.
      • Ridurre lo stress.

      Come notato da Malhotra:
      Uno dei consigli con cui iniziare è che dovresti eliminare il cibo ultraprocesso ed i carboidrati di bassa qualità. Almeno mangiate tacchino freddo per alcune settimane. Puoi reintrodurli o assumerli come dolcetti occasionali, ma questo non dovrebbe costituire la maggior parte del tuo consumo calorico.
      È proprio da lì che dobbiamo iniziare. Se lo elimini , ridurrai automaticamente anche i carboidrati raffinati, lo zucchero e gli oli omega-6. Tutte queste cose verranno significativamente ridotte dalla tua dieta”.

      Mangiare in una finestra di tempo limitato aumenta la salute metabolica

      Nel suo libro, Malhotra raccomanda anche di implementare un programma di alimentazione con restrizioni orarie o un digiuno intermittente in cui limiti il tuo mangiare a una finestra di, idealmente, da sei a otto ore al giorno.

      Maggiori informazioni

      Per saperne di più, assicurati di prendere una copia del libro di Malhotra, The 21 Day Immunity Plan. È una lettura facile che enfatizza e riassume le basi fondamentali dello stile di vita che devi comprendere e applicare per migliorare la tua salute metabolica, il che a sua volta ridurrà il tuo rischio di complicazioni se dovessi soffrire di sintomi da COVID-19. Le informazioni sui social media per il dottor Malhotra possono essere trovate sul suo sito su https://doctoraseem.com/.

      Traduzione dell’articolo Metabolic Inflexibility Is Key Risk Factor for COVID-19 a cura di Corrado Penna, pubblicato il 4 ottobre 2020 sul sito del dottor Mercola https://articles.mercola.com

      Suggerimenti di una mamma vitaminosa: come convincere i bambini a prendere vitamine

       

      di Helen Saul Case (figlia di Andrew Saul)
      (OMNS, 9 aprile 2016)

      So quanto funzionano bene.
      Ora, vedo come dosi ottimali di vitamine aiutano a mantenere i miei bambini, ora 3 e 5, sani e privi di farmaci. Puoi farlo anche per la tua famiglia.

      • Come fai assumere ai tuoi figli vitamine?
      • Quali vitamine prendono?
      • Quanto spesso li prendono?
      • Come riesci a prendere così tanta vitamina C?
      • E se non volessero prenderlo?

      Ricevo spesso queste domande. Vorrei prendermi un momento per rispondere.

      Come fai a dare le vitamine ai tuoi figli?

      La regola numero uno è: mantienile gustose.
      Per i bambini più piccoli, trova un liquido C che gli piace e ingerirà. Iniziai presto per abituarli. Abbiamo iniziato in ospedale a poche ore dalla nascita. Quando erano bambini, abbiamo dato loro la vitamina C liquida con un contagocce.
      I multivitaminici possono anche essere somministrati in forma liquida. Abbiamo somministrato multivitaminici in questo modo fino a quando i bambini non hanno potuto mangiare e masticare.

      Come si portano i bambini a saturare la vitamina C?

      Tolleranza intestinale: un indicatore della dose orale di saturazione di vitamina C. La tolleranza intestinale è indicata da gas, brontolio allo stomaco o feci leggermente allentate.
      Se prendi troppa C, ne risulteranno feci molto soffici, ma scompaiono una volta ridotte le dosi.
      Quando viene raggiunta la tolleranza intestinale, scalare la Vitamina C.
      Cathcart RF allegato.
      http://www.doctoryourself.com/titration.html

      Sono necessarie dosi elevate per raggiungere livelli terapeutici di saturazione della vitamina C. Lo facciamo solo quando i bambini si ammalano, stanno per ammalarsi o ricevono vaccinazioni. (meglio evitarle se possibile)

      Ma noi non arriviamo a creare diarrea ai bambini.

      Quando portiamo i nostri bambini a saturazione, ci assicuriamo che rimangano idratati con molta acqua. Poiché le alte dosi di C possono portare via il loro appetito, ci assicuriamo che durante questo processo mangino cibo buono e che sia gustoso.
      Inoltre, ogni giorno beviamo un sacco di succo di verdura fresco, crudo e fatto in casa. Questo è esattamente ciò che i miei genitori hanno fatto con me quando ero giovane.
      Ricorda, se hai un bambino davvero molto malato, dovresti andare dal dottore. La diagnosi è uno strumento prezioso.
      Tuttavia, io e mio marito sappiamo che se il pediatra dei nostri figli ci consegna una prescrizione per un antibiotico, un antivirale, un antistaminico o un antipiretico, la vitamina C ad alte dosi può essere usata al posto di tutto ciò.

      Quali forme di vitamina C dai ai tuoi figli?

      Le compresse masticabili non sono molto pratiche per la somministrazione della dose di saturazione C. I liquidi sono più utili al caso.
      Aggiungiamo cristalli di vitamina C in più alla vit C liquida C per aumentare la potenza al fine di dare alte dosi e perché C nel liquido perde naturalmente potenza mentre si trova.
      Oppure, quando è il momento di prendere una dose, prendiamo la polvere di vitamina C nel loro succo preferito e li facciamo bere subito.
      Più acido ascorbico nel liquido, più diventa aspro. Pertanto, ad ogni dose facciamo seguire un boccone di qualche cosa di gustoso che a loro piace.


      Per i più piccoli e i bambini più grandi, quando non stanno assumendo C in liquidi, possono anche ricevere compresse masticabili per mescolare la forma di C per renderlo interessante (e più probabilità di andare giù). Offriamo più di un sapore di compresse C masticabili.
      Diamo anche vitamina liposomiale C.
      La liposomia C è costosa, ma lo sono anche le visite mediche.

      Quando abbiamo bisogno di dare molta C ai nostri figli, diamo qualsiasi forma di C che prenderanno e variamo la forma frequentemente. Quando mia figlia aveva un mal di gola con edema, riusciva a deglutire la C liposomiale quando non voleva, o non poteva, facilmente ingoiare altre forme di C.
      Dopo ogni dose, le lasciavamo bere una barretta di succo congelata fatta in casa, che sembrava essere in attesa di avere.

      Quanto spesso i tuoi figli prendono la vitamina C?

      Ad ogni pasto e ogni spuntino. Abbiamo anche bottiglie da viaggio, per quando siamo in viaggio o in un ristorante.

      Se siamo malati, possiamo prendere la vitamina C ogni 15 minuti o ogni ora per arrivare alla tolleranza intestinale.
      Giorni prima, il giorno e per diversi giorni dopo le vaccinazioni, somministriamo la dose di saturazione di vitamina C per ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali dovuti alla vaccinazione e per aiutare il tiro a funzionare meglio. Potresti notare che la tolleranza intestinale di tuo figlio sarà molto più alta in questo momento.

      Quanta vitamina C dai ai tuoi figli?

      Su base giornaliera, seguiamo il protocollo di dosaggio del dott. Frederick R. Klenner: ricevono 1.000 mg di vitamina C per anno di età. Abbiamo iniziato il giorno in cui sono nati con 50 milligrammi (mg) al giorno di vitamina C.
      Con il passare dei mesi, abbiamo gradualmente aumentato la dose.

      • il nostro bambino di 5 anni riceve 5 gr. / giorno.

      Continueremo ad aumentare la dose fino a quando non avranno 10 anni, per una dose di routine di 10 gr./giorno.
      E questo è quando sono in buona salute.
      Ne prendono molta di più quando sono necessarie dosi di tolleranza intestinale a causa di stress, malattia o malesseri.
      http://orthomolecular.org/resources/omns/v11n09.shtml

      http://www.orthomolecular.org/resources/omns/v12n09.shtml


       




    Sovradiagnosi e sovra-trattamento dei tumori benigni ed indolenti, modificare le terminologie di cancro

    Affrontare la sovradiagnosi e il sovra-trattamento nei tumori: una prescrizione per il cambiamento

    Prof. Laura J. Esserman , MD, Prof. Ian M. Thompson , MD, Prof. Brian Reid , MD, Prof. Peter Nelson , MD, Prof. David F. Ransohoff , MD, Prof. H. Gilbert Welch , MD, Shelley Hwang , MD, Prof. Donald A. Berry , PhD, Prof. Kenneth W. Kinzler , PhD, Prof. William C. Black , MD, Prof. Mina Bissell , PhD, Howard Parnes , PhD e Sudhir Srivastava , PhD

    Astratto

    introduzione

    Tuttavia, poiché molti tumori non hanno la capacità inesorabile di progressione e morte, è necessaria una nuova guida per descrivere ed etichettare le malattie eterogenee attualmente chiamate cancro.

    Benefici dello screening, in base al tipo di cancro

    polipi adenomatosi durante la colonscopia riduce l’incidenza del cancro del colon. Nota che nessuno dei due è chiamato cancro. (9)

    La frequenza ottimale di screening per il cancro cervicale è di 3 anni, e per il tumore del colon in genere 5-10 anni. Per i tumori che si sviluppano rapidamente o si diffondono precocemente, lo screening ha meno probabilità di migliorare i risultati. La capacità di identificare individui a più alto rischio per questi tumori letali e in rapida crescita ha portato a uno screening più frequente (come nel caso dello screening del carcinoma mammario per portatori di mutazioni BRCA1 e BRCA2 ). Nei pazienti ad alto rischio di tumori al seno estremamente aggressivi ( BRCA1 ), le strategie di prevenzione (ad esempio la chirurgia profilattica) sono salvavita rispetto allo screening e lo sviluppo di strategie di trattamento più efficaci è una priorità elevata. (10)

    I tumori indolenti smettono di crescere o crescono molto lentamente. Tali tumori sono spesso riportati in numero elevato negli studi autoptici, perché le persone di solito muoiono con loro, non a causa loro. (12)

    hanno dimostrato che lo screening non era efficace, anzi era dannoso. (13)
    La proporzione di casi letali non diminuì, né la mortalità, ma molti altri casi di ciò che è ora chiamato neuroblastoma S (il tipo spontaneamente regressivo) furono rilevati e trattati con chirurgia e chemioterapia. Questa forma di regressione spontanea non era stata precedentemente riconosciuta perché, fino allo screening, questi tumori raramente arrivavano all’attenzione clinica. (13) Questo esempio richiama l’attenzione su due importanti principi:

    • i tumori possono regredire e
    • il trattamento dei tumori indolenti può spesso causare danni.

    Screening e individuazione di tumori indolenti

    Il concetto della lesione IDLE

    Lo screening rivela indubbiamente una malattia indolente, meglio esemplificata nel cancro alla prostata, (16) , (17) nel cancro al seno, (1) e persino nel cancro ai polmoni. (18)- (20) Questo rilevamento della malattia indolente è principalmente dovuto alla tendenza intrinseca di tutti i test di screening a individuare preferenzialmente tumori a crescita più lenta perché è più probabile che tumori a crescita più rapida si presentino tra gli schermi. La malattia indolente può rappresentare il 15-75% di tutti i tumori, a seconda del tipo di organo. (8)
    Lo screening e le scansioni diagnostiche basate sulla malattia per vari scopi hanno contribuito alla sovradiagnosi del cancro, che porta a un sovra-trattamento quando non riconosciuto, riducendo così l’efficacia complessiva dello screening. (9) L’aumento del rilevamento delle lesioni indolenti ci ha portato a proporre l’uso del termine lesione indolente di origine epiteliale, o IDLE, invece del cancro, quando è possibile determinare un sottogruppo di malattia con un rischio estremamente basso di diffusione metastatica. Per alcuni tipi di tumore, questa differenziazione è ora possibile fare. Per gli altri, sarà necessario più lavoro per sviluppare e convalidare i marcatori per una classificazione IDLE. La classificazione IDLE probabilmente renderebbe i fornitori di cure e i loro pazienti più disposti a partecipare a prove o registri di interventi meno aggressivi.

    Cancro alla tiroide

    Se queste lesioni con prognosi eccellente fossero riclassificate come disturbi di IDLE, la necessità di una terapia aggressiva e di screening sarebbe mitigata.

    Cancro alla prostata

    tumore con il maggior rischio di sovradiagnosi e di sovra-trattamento.

    Nuovi metodi diagnostici e riclassificazione delle lesioni a basso rischio come IDLE ridurrebbe la morbilità. Altri potenziali approcci per migliorare lo screening includono lo screening sulla base del rischio, o la combinazione di test del PSA e chemioprevenzione con finasteride, per ridurre il rischio di individuazione (e trattamento) di tumori indolenti. (30)

    Cancro ai polmoni

    Il carcinoma polmonare è la principale causa di morte correlata al cancro nel mondo. Alla diagnosi, il 70% dei pazienti ha tumori localmente avanzati (stadio III) o metastatici (stadio IV), per i quali meno del 10% dei pazienti sopravvive per 5 anni. Tuttavia, il 70% dei pazienti con malattia di stadio I sopravvive per 5 anni e il 40% di quelli con cancro di stadio II. Questa scoperta ha portato a notevoli sforzi per sviluppare programmi di diagnosi precoce. Tuttavia, gli studi di screening del cancro del polmone e le relazioni autopsie (31),(32) suggeriscono che un sostanziale sottogruppo di tumori rilevati allo screening sono indolenti, anche nel contesto di un tipo di cancro spesso ritenuto aggressivo, con il 20-25% del cancro rilevato stimato sovradiagnosi. (8) , (33)

    di cui il 96% erano falsi positivi. Noduli con diametro inferiore a 1 cm avevano solo il 1,5% di probabilità di essere cancerogeni.

    ha raccomandato di informare i pazienti dei benefici e dei danni (comprese le complicanze delle procedure diagnostiche, dell’esposizione alle radiazioni e degli effetti sulla qualità di vita) dell’identificazione delle lesioni a basso rischio. (20) , 3(6)
    Lo sviluppo di test diagnostici per distinguere tra tumori indolenti (IDLE) e aggressivi ridurrà il sovra-trattamento. (37)

    Cancro al seno invasivo

    la sovradiagnosi delle lesioni indolenti sia stata riconosciuta come risultato dello screening, l’estensione è sottovalutata. (40) Dei carcinomi mammari invasivi rilevati per lo screening, fino al 30% potrebbe essere un rischio ultra-basso sulla base del loro profilo molecolare. (40) Se convalidata, questa percentuale di tumori a basso rischio presenta un’opportunità per una classificazione IDLE. (1) classificatori molecolari sono usati per evitare la chemioterapia, (41) , (42) ma potrebbero anche classificare i tumori che presentano un rischio molto basso o nullo di progressione metastatica dopo semplice escissione, supportando l’eliminazione sicura della radioterapia dopo la lumpectomia nelle donne in post-menopausa, a beneficio di molte donne. (43) – (45)

    ridurrebbe il numero di biopsie false positive, senza aumentare il rischio di tumori in stadio avanzato. (47)

    Cancri della pelle non melanotici e melanomi


    Lesioni precancerose


    si comportano come se la filosofia di “non lasciare nulla di intentato non causasse danni”.

    Tuttavia, il risultato è che i campioni di biopsia vengono prelevati da centinaia di migliaia di lesioni benigne e il trattamento viene somministrato per decine di migliaia di lesioni precancerose che, se lasciate a se stesse, non sarebbero mai letali. Oltre alla morbilità inutile, questi interventi costano miliardi di dollari. (57)

    Esofago di Barrett

    Termini come precancro e premaligno causano un’eccessiva paura nei pazienti e nei medici e portano a interventi eccessivamente aggressivi.
    Un termine simile a IDLE più accurato e descrittivo è la metaplasia intestinale, e dovrebbe essere usato invece, con una notazione di grado di displasia o profondità di penetrazione.

    Carcinoma duttale in situ

    dello screening. La diagnosi di carcinoma duttale in situ risulta in trattamento immediato con terapia locoregionale aggressiva; tuttavia, la storia naturale del carcinoma duttale non trattato in situ non è mai stata chiarita. I risultati di studi suggeriscono che solo un sottogruppo di carcinoma duttale in situ progredisce verso un cancro invasivo clinicamente significativo durante la vita di un paziente. (63) Il risultato di questo approccio di trattamento storicamente aggressivo è che vengono diagnosticate e somministrate circa 50.000 donne all’anno negli Stati Uniti, 20.000 dei quali sottoposti a mastectomia, con una percentuale crescente che opta per mastectomia bilaterale. (64), (65)

    Naevi atipici

    La sfida di cambiare la pratica dello screening

    La paura di commettere negligenza non facendo abbastanza, l’ipotesi che qualsiasi malattia chiamata cancro porterà alla morte, e la radicata risposta culturale per combattere il cancro oscurano la capacità di riconoscere quando lo screening o la diagnosi precoce potrebbero creare un problema. Non esiste un ciclo di feedback negativo. Il danno involontario può verificarsi attraverso l’ansia, la paura di recidiva (quando la recidiva è estremamente improbabile), o un sovra-trattamento non intenzionale e successivi effetti collaterali. Le strategie per minimizzare quel danno devono essere ripensate e ri-sviluppate. I trattamenti si stanno evolvendo per diventare più mirati poiché nuovi test molecolari aiutano a stratificare il sottotipo di malattia e il risultato. Lo screening non può più essere affrontato come se il cancro fosse una malattia uniforme; la politica pubblica dovrebbe evolversi man mano che si acquisiscono nuove conoscenze se si vogliono realizzare benefici per la salute pubblica.

     

    Una richiesta di cambiamento

    Cambiare la terminologia del cancro

    Nel 1998, la classificazione WHO dei tumori uroteliali è stata rivista, riclassificando il papilloma e il carcinoma di grado 1 come neoplasia uroteliale papillare a basso potenziale maligno, prendendo i gradi più bassi di tumore e rimuovendo il termine carcinoma. Il ragionamento alla base del cambiamento era che un disturbo che non è quasi mai associato all’invasione e alla progressione della malattia non dovrebbe essere definito un carcinoma.

    Gruppo :
    consenso delle raccomandazioni del gruppo di lavoro sulla sovradiagnosi e il sovra-trattamento presentato al National Cancer Institute

      • Riconoscere che si verifica sovradiagnosi ed è comune
      • Abbracciare lo sviluppo di una nuova terminologia per sostituire la parola cancro quando appropriato, quando i dati o la diagnostica complementare supportano la classificazione delle lesioni a basso rischio come lesioni indolenti di origine epiteliale (IDLE)
      • Creare registri osservazionali per IDLE e disturbi con rischio basso o incerto di progressione verso il cancro
      • Attenuare la sovradiagnosi testando strategie che riducano la possibilità di individuare lesioni non importanti
      • Abbracciare nuovi concetti su come affrontare la progressione e la prevenzione del cancro

    Creare registri osservazionali per le lesioni

    Inoltre, si raccomanda la creazione di registri osservazionali per lesioni con basso potenziale maligno. La fornitura di informazioni per i pazienti, non solo sulla loro diagnosi, ma anche sulla dinamica della loro malattia, è essenziale per prendere decisioni informate sul trattamento che includano strategie come la sorveglianza attiva. Per le lesioni precancerose, la sorveglianza dovrebbe riguardare la previsione dello sviluppo di un tumore invasivo, nonché il periodo di tempo durante il quale tale rischio potrebbe verificarsi (ad esempio, 1 anno vs 10 anni) e il tipo di cancro invasivo che potrebbe svilupparsi.

    Un test che implica che è sicuro osservare sarebbe meno ansiogeno di termini come l’attesa vigile.

    Mitigare la sovradiagnosi

    Le strategie per ridurre le possibilità di individuazione della malattia indolente includono:

    • e innalzamento della soglia per il richiamo e la biopsia.

    i radiologi dovrebbero evitare di fornire istruzioni cliniche specifiche, come le raccomandazioni bioptiche, che rendono più difficile l’osservazione del comportamento di queste lesioni nel tempo. Queste strategie ridurranno il disagio causato da un controllo eccessivo. (80)

    Strategia di ricerca e criteri di selezione

    Espandi il nostro concetto di come affrontare la progressione del cancro

    Conclusione

    References

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