Microbiota e prevenzione, probiotici utili

Luca Speciani

Articolo del dr Luca Speciani

Da molto tempo è noto il valore di una ricca e variata flora microbica intestinale per la salute dell’intestino di un individuo. Da qualche tempo, però, si è sviluppata un’importante branca della gastroenterologia che studia gli effetti del microbiota (cioè dell’insieme di tutte le microscopiche forme viventi) sulla nostra salute generale. Esistono profonde interazioni tra il nostro organismo e quei circa 100.000 miliardi di batteri, virus, protozoi, funghi presenti normalmente nel nostro intestino. Il numero di queste forme di vita in simbiosi con noi è davvero enorme. E altrettanto enorme è la variabilità genetica che le contraddistingue.

Un vero e proprio organo con funzioni essenziali

Se pensiamo, semplificando il problema, a uno strato batterico alto circa un micron (un millesimo di millimetro) che riveste i 7 metri lineari di tubo digerente (pari però a 400 metri quadri di superficie, considerando tutti i villi), otteniamo una massa batterica del peso di circa 1 chilogrammo, cioè grande all’incirca come un cervello, un fegato, una milza. Mentre però questi ultimi organi hanno anche capsule, cellule di rivestimento ecc, la massa batterica è tutta metabolicamente attiva, e modifica, incorpora, assimila, detossifica qualunque sostanza, naturale o innaturale, che arrivi a tiro.

La massa batterica (detta microbiota se intesa come associazione di specie in equilibrio, e microbioma se intesa come somma dei DNA presenti) rappresenta dunque un vero e proprio “organo” di altissimo valore metabolico, che esercita funzioni essenziali:

  • esercita un filtro importante per bloccare gli effetti tossici di molti alimenti (additivi, conservanti),
  • mette in circolo importanti peptidi e molecole segnale,
  • protegge dalla tossicità dei metalli pesanti,
  • difende la mucosa intestinale dagli “insulti” del cibo,
  • stimola e modula il sistema immunitario,
  • controlla la crescita di eventuali microrganismi patogeni producendo sostanze antibiotiche naturali,
  • e infine produce neurotrasmettitori in grado di orientare il nostro organismo verso l’accumulo o il consumo.

Microbiota come ecosistema

Se noi pensassimo al nostro microbiota come a un habitat naturale, dovremmo pensare (in un intestino intatto) a un bosco maturo con tanti tipi di piante diverse, dal muschio alle felci, dai cespugli agli alberi di alto fusto. In questo bosco troverebbero spazi vitali grandi mammiferi, piccoli roditori, rane, insetti, lombrichi, funghi, alghe. Ogni specie sarebbe in equilibrio e interagirebbe con le altre, impedendo ad altre specie nocive di colonizzarne vaste aree.

Dopo il passaggio di un antibiotico l’intero bosco con i suoi abitanti verrebbe bruciato, lasciando sul terreno solo ceneri fumanti. Nei mesi successivi nuove specie ricomparirebbero, ma di piccole dimensioni: alghe, funghi, erbe basse, qualche cespuglio. Nulla a che vedere con il bosco maturo di prima dell’antibiotico, che potrà riformarsi, forse, in qualche decina d’anni, ma mai più con la ricchezza e complessità di cui disponeva in precedenza. Caprioli e scoiattoli non torneranno più. Al posto loro, magari, cani randagi, piccioni, topi, vespe. E al posto di abeti e betulle, rovi ed erbacce. Chi da quel bosco traeva vita e nutrimento oggi trae solo sopravvivenza, e il bosco immaturo sarà alla mercé di ogni pianta o animale nocivo che possa insediarvisi. 

L’utilizzo sistematico fin dalla nascita di antibiotici (un adolescente moderno, in media, assume nella sua vita 17 cicli di antibiotici ad ampio spettro) altera in modo irreversibile il microbiota naturale, che è in simbiosi con il nostro organismo da un milione di anni e più. E sul quale il nostro intestino conta per svolgere una serie di funzioni indispensabili alla nostra salute. Vespe, piccioni, topi e gatti randagi non riusciranno assolutamente a svolgere le preziose funzioni di lombrichi, api, aironi e stambecchi.

Il senso della singola forma vivente ci può sfuggire, ma il loro insieme protegge l’intestino e lavora per noi regalandoci salute ed equilibrio. Un’alterazione del sistema microbico intestinale può trasformarsi in un colossale boomerang per la nostra salute. Non solo permettendo a specie nocive di insediarsi e di fare danno, ma anche orientando verso l’ingrassamento i processi assimilativi in essere dipendenti dai microbi che si siano insediati al posto di quelli previsti dalla nostra evoluzione. Ecco perché parlando di alimentazione dello sportivo o di segnale si parla del microbiota come di un fattore di primaria importanza per regolare ingrassamento, dimagrimento, assimilazione, detossificazione.

Batteri detox

Le funzioni svolte dai batteri del nostro intestino, come abbiamo visto, sono le più svariate. Una, importantissima, è la detossificazione. Se pensiamo all’incredibile quantità di inquinanti (metalli pesanti, additivi e conservanti alimentari, veleni chimici, pesticidi agricoli) che inavvertitamente ingeriamo ogni giorno, è quasi sorprendente prendere atto del fatto che siamo ancora vivi. Una gran parte di questo merito la dobbiamo ai batteri intestinali.

Una grande varietà di microrganismi garantisce la presenza di specie o di ceppi che sono in grado di utilizzare per il proprio nutrimento, coniugare e rendere innocue le aggressive sostanze ingerite: 

  • in pratica i batteri assorbono la tossina, la usano per i propri scopi, e poi la rimuovono attraverso la loro morte o uscita per via fecale;
  • altre volte la tossina, una volta resa innocua dal metabolismo batterico, può essere assimilata dal corpo senza più rischi.

In entrambi i casi dunque i batteri detossificano l’organismo. Va detto però che ogni tossina ha dei gruppi di batteri in grado di rimuoverla, talvolta anche molto poco rappresentati (ma preziosi, perché devono detossificare quell’unica volta in cui assumerò del cadmio, piuttosto che i vapori di un solvente tossico). Se un giro di antibiotici cancella la maggior parte dei batteri esistenti, è probabile – come nell’esempio del bosco – che si formi un nuovo gruppo di batteri che sarà costituito da poche specie, spesso le più aggressive. Se erano presenti un basso numero batteri in grado di rimuovere un certo tipo di veleno, possiamo stare certi che dopo un ciclo di antibiotici quei preziosi batteri non ci saranno più, e il nostro intestino sarà scoperto nei confronti di quel veleno. Siamo sicuri che valga sempre il cambio?

Nello sportivo le funzioni detossificanti sono preziosissime. Provate a fare sport dopo aver bevuto due litri di vino. Il fegato sarà tutto impegnato a eliminare l’alcol etilico, e la prestazione sarà pessima. Se pensiamo alla quantità di tossine ambientali o alimentari che incontriamo ogni giorno è facile capire che un microbiota malfunzionante può rendere un atleta più stanco e fragile.

Un sistema immunitario ricco

Un’altra preziosissima funzione del microbiota è la modulazione e stimolazione del sistema immunitario. Le risposte del nostro sistema immunitario, infatti, sono stimolate in modo naturale dalla presenza di un gran numero di batteri diversi, che devono essere riconosciuti, identificati come innocui o pericolosi, ed eventualmente tenuti sotto controllo perché non facciano danno. Quando i microrganismi sono numerosi, e di tante diverse specie, il sistema immunitario è impegnato a controllarli, e continua a stimolare l’attività delle cellule T-reg (T regolatrici), responsabili delle risposte di tolleranza nei confronti degli allergeni con cui il nostro corpo entra in contatto. Una buona attività delle cellule T-reg mantiene controllato il livello di reattività del sistema e lo protegge da risposte esagerate e incongrue come food sensitivities, allergie e malattie autoimmuni. Recenti ricerche documentano infatti con chiarezza come l’impoverimento del microbiota, quale che ne sia la causa, predispone proprio a questo tipo di patologie:

  • il rischio di asma è aumentato di 3 volte se i bambini assumono antibiotici in tenera età (A.L. Kozyrskyj et al. Chest 131 – 2007);
  • l’incidenza di morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa aumentano facendo uso di antibiotici (A. Hviid et al. Gut 60 – 2011);
  • così come la presenza di malattia celiaca (K. Marild et al. BMC Gastroenterology 13 – 2013).

Si tratta di dati che non possono essere ignorati ogniqualvolta si scelga di somministrare un antibiotico: il medico di segnale dovrà sempre soppesare con attenzione le possibili conseguenze e non considerare la classica “settimana di antibiotici” come una passeggiata o come una terapia priva di conseguenze. Ogni riduzione della varietà e della qualità dei nostri microrganismi intestinali ci espone in misura maggiore o minore ad altre patologie che potrebbero essere in alcuni casi di gran lunga più pericolose e meno curabili di quelle che stiamo combattendo con l’antibiotico.

Attività ad ampio spettro

Ma non è solo verso le patologie allergiche e autoimmuni che un buon microbiota ci protegge. La ricchezza e varietà genetica dei nostri simbionti si autocontrolla attraverso la produzione di sostanze biologiche, di fattori di crescita e anche di antibiotici naturali, che impediscono a batteri nocivi di attecchire e svilupparsi, facendo danni. Un ricco microbiota è, come già si è detto, paragonabile a un bosco molto fitto con migliaia di specie che vi convivono.

L’ingresso di pochi esemplari di specie nocive (vespe, topi, serpenti, erbe velenose) non può fare danno più di tanto perché tali specie sono controllate da tante specie buone (ricci, rapaci, insetti di ogni tipo, erbe buone che occupano le stesse nicchie ecc.). Se però arriva l’incendio, o alcune specie vengono sistematicamente eliminate, l’equilibrio salta e alcune delle specie nocive, che nocive non erano perché in minima quantità, iniziano a fare danni.

Ecco allora che in un intestino, privato dei fattori microbici naturali di controllo, può svilupparsi una maggiore sensibilità a infezioni intestinali, che possono poi trasformarsi, a breve, in cistiti recidivanti o emorragiche, diarree ricorrenti, candidiasi resistenti ai trattamenti e via elencando. Il tentativo (disfunzionale) di cura di tutte queste infezioni è ancora un trattamento antibiotico o antifungino, con aggravamento ulteriore del problema e impoverimento sempre più spinto della varietà e qualità batterica.

Siamo molto più complessi di quanto vorrebbero farci credere. Seguiamo le poche sane regole che madre natura ci insegna e non dovremo mai pentircene.

Resistenza agli antibiotici la nuova epidemia

Una somma di funzioni davvero stupefacente che ci fa subito domandare perché tale ricchezza sia stata del tutto ignorata o sottostimata negli ultimi 50 anni, e maltrattata in modo sistematico con antibiotici e disinfettanti di ogni genere, prescritti talvolta addirittura come “preventivi”, quasi fossero vitamine. Questo abuso nei trattamenti ha generato da un lato ceppi batterici resistenti agli antibiotici più diffusi (negli USA, dove all’alta frequenza di prescrizioni si aggiungono allevamenti in cui il trattamento antibiotico – per la sua capacità di indurre ingrassamento – è la norma, la situazione è drammatica) e dall’altro ha eliminato in modo permanente quella riserva naturale di batteri, rari ma importantissimi, che fornivano all’ecosistema intestinale il suo equilibrio.

Entrambe queste conseguenze sono deleterie per l’essere umano, che oltre ad esporsi a gravi rischi (come la presenza di ceppi resistenti, come il Clostridium difficile o il MRSA, methicillin resistant Staphylococcus aureus) non si rende conto di quanto l’utilizzo di antibiotici possa rallentare o anche bloccare una serie di preziosi processi interni, con gravi conseguenze anche dal punto di vista prestazionale.


Proponiamo Il protocollo pulizia intestinale Bromatech
è uno dei più efficaci per pulire in profondità l’intestino e aiutarlo a raggiungere una condizione ideale. Il kit prevede l’utilizzo in sequenza dei probiotici Enterelle, Bifiselle, Ramnoselle, Serobioma.

Il protocollo Bromatech è utile per il trattamento delle principali problematiche intestinali (disbiosi, gonfiore, colon irritabile). Le fasi del protocollo agiscono con un’iniziale pulizia ed eliminazione dei batter “nocivi”, seguita da un reimpiando dei batteri “buoni”.

Come funziona Bromatech Kit Fermenti Lattici Per la Salute Intestinale?

Bromatech ha sviluppato un consiglio di utilizzo dei loro prodotti per favorire un’azione di benessere intestinale con possibile miglioramento a livello di gonfiore intestinale, difficoltà digestive, irregolarità intestinale (diarrea o stitichezza). Il protocollo prevede:

  1. Enterelle Plus: favorisce il riequilibrio della flora batterica intestinale in caso di disbiosi dovuta a viaggi, scarsa igiene alimentare, uso di antibiotici, alimentazione non regolare. Enterelle Plus è un integratore di microorganismi capaci di inibire numerosi batteri opportunisti e patogeni. Attua una pulizia, prima del reimpianto della normale flora probiotica.
  2. Bifiselle: favorisce il riequilibrio della flora batterica intestinale e i processi metabolici ad essa collegata. Elimina le tossine alimentari e riduce la formazione di gas intestinali, ideale per avere un intestino sempre giovane e in buona salute.
  3. Ramnoselle: probiotico che esplica la sua attività preferenzialmente al livello del colon, è utile per ripristinare la flora batterica intestinale e i processi metabolici ad essa collegati.
  4. Serobioma: associato a un prodotto specifico favorisce la scomparsa di colite, acne, candide, reflusso gastrico. Le sua funzione principale è quella di disinfiammare e nutrire nuove colonie. proseguimento= restauro e disinfiammazione

Modo d’uso

Il kit contiene tutti i prodotti necessari per il ciclo di regolarità:

Enterelle Plus: si consiglia l’assunzione di 1 capsula dopo colazione e cena, da deglutire con un’adeguata quantità di acqua, per 12 giorni, proseguire con
Bifiselle: si consiglia l’assunzione di 1 capsula dopo colazione e cena, da deglutire con un’adeguata quantità di acqua, per 15 giorni, proseguire con
Ramnoselle: si consiglia l’assunzione di 1 capsula dopo colazione e cena, da deglutire con un’adeguata quantità di acqua, per 15 giorni, proseguire con
Serobioma: si consiglia l’assunzione di 1 capsula dopo colazione, da deglutire con un’adeguata quantità di acqua, per 3 mesi.

Enterelle Plus - Integratore Alimentare con Fermenti Lattici - 24 capsule

Enterelle Plus – Integratore Alimentare con Fermenti Lattici – 24 capsule

I fermenti lattici favoriscono l’equilibrio della flora intestinale

 

 

Bifiselle – Integratore Alimentare con Fermenti lattici

Favorisce l’equilibrio della flora intestinale, elimina le tossine alimentari e riduce la formazione di gas

 

 

 

Ramnoselle

Per ripristinare la flora batterica intestinale e i processi metabolici ad essa collegati

 

 

 

Serobioma

Serobioma

Integratore alimentare con L-Teanina, L-Cistina, vitamina B2 e fermenti lattici. per riequilibrare la flora intestinale

 


 


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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