Per cosa? Per 2mg di melatonina venduta a peso d’oro. Prima i 3mg costavano 10 centesimi a compressa, ora, ahinoi, un euro a pillola (dal dosaggio ribassato). DIECI VOLTE TANTO, qualsiasi riferimento allo scandalo Avastin- Lucentis non è casuale.
Mariano Bizzari è uno di quegli oncologi che, nella sfortuna di avere un cancro, è una fortuna incontrare. Responsabile del Systems Biology group del dipartimento di Medicina Sperimentale della Sapienza di Roma, autore di svariati studi sulle proprietà antitumorali della melatonina ( d’accordo in proposito con la posizione di Di Bella -padre e figlio – e di Paolo Lissoni, “non si cura un tumore senza melatonina“), non vede solo le quattro mura del suo laboratorio, ma anche i malati.
Per questo indirizza le scelte dei colleghi del Policlinico I: “Diamo sempre melatonina ad alte dosi ai pazienti, insieme a radio e chemioterapie. È una molecola dalle molteplici proprietà, la definiamopleiotrofica perchè agisce in base alle esigenze dell’organismo”.
Ci siamo rivolti a lui e al professor Giulio Bellipanni, chirurgo a Roma e studioso della ghiandola pineale, sia per avere conferma delle capacità di contrastare il cancro che ha questa molecola ( cosa che non viene riconosciuta nè dai medici di base, nè dagli oncologi), che per capire COME MAI, dall’inizio dell’anno, PER ACQUISTARE 2mg di MELATONINA serve la ricetta medica, mentre per comprare 1000 mg di paracetamolo non occorre alcuna ricetta.
IN PRATICA Ė STATA BREVETTATA da un’azienda Big Pharma UNA SOSTANZA NATURALE, cosa che non dovrebbe essere permessa.
Gioia Locati
Fonte: blog.ilgiornale.it
IL COMUNICATO DEL CODACONS DEL 20 DICEMBRE 2013
LA MELATONINA DIVENTA FARMACO … ED I PREZZI TRIPLICANO
CODACONS CHIEDE CHIARIMENTI AL MINISTERO DELLA SALUTE
Sta per essere definitivamente ritirata dal mercato la melatonina oltre 1 mg. La commercializzazione con dosaggio maggiore è consentita dal Ministero solo fino al 31 dicembre 2013, anche se è già introvabile.
Naturalmente presente nell’organismo, la melatonina gioca un ruolo nella regolazione dei bioritmi corporei, come il ciclo sonno – veglia ed è utilizzata dagli italiani sia per contribuire ad alleviare gli effetti del jet lag che per ridurre il tempo richiesto per prendere sonno.
Nelle farmacie oramai si trova, come integratore, solo nelle confezioni da 0,5 e 1 mg. Sparite le confezioni da 3 e da 5 mg. Il ministero della Salute, infatti, con la nota 24/6/2013, richiamando il Regolamento (UE) 432/2012 che ha istituito l’elenco dei claims sulla salute per vitamine, minerali e altre sostanze, ha precisato che sono consentiti solo due tipi di claims: 0,5 mg della sostanza per contribuire “ad alleviare gli effetti del jet lag” e 1 mg per contribuire “alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno”. Per il ministero sono questi “i livelli di melatonina utili per effetti fisiologici sulla base delle valutazioni scientifiche dell’EFSA”. Pertanto la commercializzazione delle confezioni con dosaggio maggiore era consentita dal Ministero, in quella nota, solo fino al 30 settembre 2013, data poi prorogata con una circolare al 31 dicembre per consentire lo smaltimento delle scorte.
Il Codacons chiede ora chiarimenti su alcuni aspetti della vicenda. Se basta un milligrammo per produrre effetti, perché si è invece autorizzato un dosaggio giornaliero pari a 2 mg per un medicinale?
Inutile dire che il farmaco con la melatonina ha costi (19,95 euro per 21 compresse) decisamente superiori ed esorbitanti rispetto alla vecchia melatonina venduta come integratore, circa il triplo, oltre ad essere necessaria la ricetta.
Ma che senso ha demarcare l’impiego della melatonina tra finalità di tipo fisiologico, ossia come integratore, rispetto al quelle di tipo terapeutico, ossia come medicinale, dato che la sostanza non ha mai avuto controindicazioni ed effetti collaterali nemmeno per la dose forte da 5 mg? Come mai questa improvvisa accelerazione dal momento che gli italiani la assumevano da anni? Gli italiani che erano abituati da anni a dosi strong riusciranno ad adattarsi alle dosi ridotte o saranno costretti a ingerire 3 o 5 compresse da 1 mg, con conseguente aumento esponenziale della spesa? In altri paesi si vende ancora fino a 5 mg? Come mai i dottori la consigliavano in dosaggi maggiori del dovuto?
Viene catalogata come farmaco invece che come integratore per il solo fatto che si è dimostrato che funziona? Oppure è bastata l’uscita di un farmaco con melatonina, peraltro di una sola ditta farmaceutica (… in nome della libera scelta del consumatore e del libero mercato), per mandare fuori legge tutti gli integratori?
Insomma, gli italiani sono sempre stati costretti a pagarsi le medicine contro l’insonnia ed i tranquillanti. Per il S.S.N., evidentemente, il fatto di non riuscire a prendere sonno non ha importanza, pur essendo uno dei disturbi più diffusi. Ebbene, la melatonina ha consentito a migliaia di italiani (3 milioni di confezioni all’anno erano vendute) di prendere sonno senza dover ricorrere a sostanze più costose e con più controindicazioni. Ora viene improvvisamente ritirata. Giusto avere qualche spiegazione in più?
Il Codacons chiede chiarimenti al nuovo ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Antiossidante e antitumorale. Senza effetti collaterali. Regola il sistema endocrino e l’umore (ovvero, molto di noi). Diluisce il sangue e innalza il numero di piastrine. Studi in quantità industriale ne dimostrano benefici in molti tumori, eppure ci hanno sempre raccontato “che favorisce il buon sonno” e basta.
È la melatonina.
Bugie? Bugie. Ma finchè internet non c’era, la scenetta reggeva. Ora che Pub Med arriva sullo smartphone, può succedere, cliccando “tamoxifene” di trovare uno studio ormai datato, apparso sul British Journal of Cancer nel 1995 che rivela: “Dopo aver osservato, in donne con tumore al seno metastatico che il tamoxifene non è più efficace, si sono aggiunti 20 mg di melatonina al giorno e il farmaco antiestrogeno ha ripreso a funzionare”.
- Antiossidante e antitumorale.
- Senza effetti collaterali.
- Regola il sistema endocrino e l’umore (ovvero, molto di noi).
- Diluisce il sangue e innalza il numero di piastrine.
- Studi in quantità industriale ne dimostrano benefici in molti tumori,
- eppure ci hanno sempre raccontato “che favorisce il buon sonno” e basta.
Uno degli ultimi lavori uscito su Plos One in gennaio, curato da ricercatori brasiliani e americani, ribadisce che l’angiogenesi delle cellule del tumore al seno, in vitro e in vivo, si arresta sotto l’azione della melatonina.
E – attenzione – non si riferisce solo ai tumori poco aggressivi, quelli che in genere rispondono agli ormoni, ma anche ai tripli negativi. Si misurano i fattori di crescita, l’epidermico, il vascolare, l’insulinico e si scopre che col dosaggio giusto di melatonina i picchi di innalzamento si bloccano.
Tutte cose già scritte, per la verità.
Ecco una bella sintesi (ricerca sperita) delle ricerche di Luigi Di Bella, il primo medico a prescrivere questa sostanza (naturalmente prodotta dal nostro corpo, non solo dall’epifisi e per questo non brevettabile) nei malati di tumore. Firmata dal figlio Giuseppe e dal ricercatore Luciano Gualano che ha affiancato per anni le ricerche del professore.
Cose già dette (e messe in pratica) anche da un altro grande studioso, l’oncologo Paolo Lissoni, che sulla melatonina ha pubblicato 600 lavori ed è tuttora in forza al San Gerardo di Monza .
“Nella cura dei malati mestastatici impieghiamo dosaggi da 100 a 200 mg al dì. Sorprendenti i risultati sui tumori al polmone e ai cervello, oltre che su mammella e colon”.
Eppure.
Fino a Natale ci avevano solo raccontato una grande bugia. È sostanza con pressoché nulli effetti collaterali, adatta alla prevenzione dei tumori per chi ha già avuto un cancro e per chi ancora non l’ha avuto (dai 10 mg in su al giorno, secondo prescrizione Dibelliana o alla Stagnaro), che con alti dosaggi combatte il tumore proteggendo il midollo e regolando il sistema immunitario ma, come altre molecole anticancro e datate, su tutte la somatostatina, che ha il brevetto scaduto, non è presa in considerazione dalla nostra oncologia che applica i protocolli (impostati, combinazione, su farmaci nuovi e ultra costosi).
Ma chi farà ricorso questa volta? E chi ha preso queste decisioni e perchè?
Il provvedimento dipende dal ministero della Salute, dipartimento per la sicurezza alimentare. Leggete qui. La dose da integratore (quella acquistabile senza ricetta) è stata abbassata a 1 mg, alla faccia dei volume di studi anticancro, si valuta che un miserello mg basta per prendere sonno.
Per Paolo Lissoni, questa scelta “è un crimine contro l’umanità. Si sarebbe dovuto fare l’operazione contraria, aumentare i mg per compressa invece che diminuirli”.
Se paragoniamo l’inganno melatonina all’ Avastin negato per ingordigia, dobbiamo anche riconoscere che, in questo caso, i malati (informati) si possono salvare, grazie alla melatonina galenica.
(Ndd. per fortuna io ho sempre preso la melatonina da 5 mg insieme al tamoxifene su mia iniziativa mentre l’oncologa mi guardava stupita e come fossi una marziana)
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Riferimenti
- La Melatonina è efficace anche per l’emicrania
- La Melatonina è la chiave per l’immortalità?
- Melatonina: quali cibi ne contengono di più?
- Ecco il Link (ora censurato) da cui è tratto il pezzo sopra :
http://informatitalia.blogspot.it/2014/09/scandalo-melatonina-vi-spiego-come-e.html - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24032643
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21091766
- https://www.youtube.com/watch?v=wBXyejdOQ6U (SU elettromagnetismo in relazione a ghiandola pineale e deficit di melatonina)
- http://blog.ilgiornale.it/locati/2014/03/20/linganno-melatonina/
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Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.