Vitamina D 3 estratta da Lanolina

La Lanolina non è un prodotto chimico di sintesi, ma di origine naturale.

LA LANOLINA è un prodotto naturale e si trova in commercio solo di origine naturale, quindi da lana di pecora.

La lanolina, anche denominata cera di lana, è una sostanza presente sulla lana della pecora.
E’ un misto di estere e acidi grassi con alcool ad alta massa molecolare.

La vitamina D3 è prodotta sottoponendo la lanolina a radiazioni UVB della stessa lunghezza d’onda dei raggi solari.
Questa reazione di fotosintesi naturale è la stessa di quella che si produce nel nostro organismo.

Produce dei cristalli puri di vitamina D3, i quali non contengono più alcuna lanolina, nemmeno sotto forma di tracce.
La vitamina D3 estratta dalla lanolina è quindi perfettamente naturale e non è dannosa per chi è allergico alla lana.

Per gli allergici alla Lanolina ho trovato ricerche per allergia a lanolina e riferita solo a Dermatiti da contatto, quindi riferito a contatto esterno, non da ingestione.

Se qualcuno ha avuto problemi di allergia nell’uso della vit D di qualsiasi forma derivata da Lanolina, non è dovuta a Lanolina, ma agli eccipienti contenuti nel prodotto.


Non esistono lavorazioni sintentiche di origine animale, quindi non esiste lanolina fatta in laboratorio da zero, perché non conviene e non è nemmeno realizzabile.
La lanolina si produce a partire dalla lana di pecora, quindi è sempre un estratto naturale. Per quanto riguarda la vita della pecora da cui si estrae lanolina non esitono (o se esistono non le ho trovate) certificazioni sulla natura del territorio da esse occupato, se inquinato o meno.

La vitamina D3 (colecalciferolo), prodotta a partire dalla lanolina (un derivato animale),  potrebbe essere evitata da alcuni vegani, che possono preferire invece l’uso di prodotti contenenti vitamina D2 (ergocalciferolo), di origine vegetale.

Tuttavia alcune ricerche suggeriscono comunque che la vitamina D3 sia più efficace della D2 per il mantenimento di adeguati livelli sierici, mentre altri studi indicano un’efficacia sovrapponibile. Per quanto riguarda lo stato di vitamina D nei vegetariani, è stato osservato che i vegetariani possono presentare livelli di vitamina D pari o inferiori ai non-vegetariani, comunque sempre all’interno del range di normalità.


Ragioni d’uso dei derivati animali in cosmetica

da sito Dermatology Research

Le ragioni attuali d’impiego dei derivati animali in cosmetica sono molte e complesse.

La tradizione

Nella sua ricerca di sostanze dall’ambiente che lo circondava, l’uomo non ha potuto fare a meno di considerare gli animali come una sorgente di sostanze elaborate e simili a quelle della sua fisiologia. Sia per l’alimentazione sia per la risoluzione di problemi legati alle proprie patologie che per il mantenimento, cura e modifica del proprio aspetto.

Rospi vivi impiegati nelle malattie della pelle, lumache tritate per lottare contro le irritazioni, gli usi ancestrali. Poi, i sottoprodotti derivati dall’alimentazione, quali i grassi animali. Impieghi derivati certo dall’osservazione diretta e casuale di benefici reali, in un mondo senza disponibilità di sintesi chimica controllabile dagli umani.

La tradizione d’impiego è passata indenne attraverso i secoli. La scoperta accidentale che il grasso colante dalle carni arrostite, caduto sulle ceneri potassiche del legno, produceva un detergente efficace, il sapone, ha prodotto effetti duraturi fino al nostro millennio.
La fusione degli alveari in acqua per ricavarne tutto il miele ha rivelato le proprietà emulsionanti della cera d’api, per citare sostanze ancora oggi in uso.

La complessità di sintesi

Tutti i derivati animali ancora oggi in uso in cosmesi sono miscele complesse di molecole (o di loro derivati) difficili da riprodurre sinteticamente.

Come per tutti i derivati dal mondo organico, il corteo degli accompagnanti dell’eventuale ingrediente principale è un sistema di sostanze polifunzionali, unico e irripetibile a costi accessibili. Si tratta quasi sempre di macromolecole, ottenibili con molti passaggi e scarsa resa per via sintetica o non esistenti nel mondo vegetale.

La combinazione ottimale di sostanze

Spesso il complesso di ingredienti derivati da animali costituisce un unicum con proprietà speciali. Pensiamo ad esempio alla lanolina, con proprietà auto-emulsionanti (le emulsioni sono da sempre un’aspirazione dell’uomo, circondato in natura da molti esempi meravigliosi quali il burro e il latte) ed emollienti uniche, alla propoli, il primo battericida naturale, alle secrezioni odorose di certi animali.

La derivazione dalla catena alimentare

Nella ricerca di nuove applicazioni dei materiali di scarto disponibili dalla macellazione di animali per la propria alimentazione, sono nati tutti i derivati proteici usati in cosmetica, così utili per la protezione e l’idratazione cutanea. Anche i grassi hanno subito la stessa sorte quando eccedenti rispetto al fabbisogno. La scoperta di ingredienti e attività speciali in questi prodotti ha portato all’impiego delle ceramidi, ad esempio.


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