Diventa medico di te stesso
Il falso mito del colesterolo cattivo e la carenza di vitamina C

 

Il dr Nacci scrive in un linguaggio molto semplice ed alla portata di tutti per arrivare a più persone ed in merito al colesterolo, ritiene importante sottolineare quanto segue.

Ma tutto ciò non avviene mai.
la carenza cronica di vitamina C nell’uomo e nella scimmia .


LA MINACCIA DELLE STATINE

TRATTO DAL LIBRO : DIVENTA MEDICO DI TE STESSO di Giuseppe Nacci


Diventa Medico di Te Stesso — Libro

Giuseppe Nacci

Premio quale miglior libro a tema scientifico dell’anno 2006. Vedi attestato

 

  • Come rafforzare il proprio sistema immunitario,
  • quali cibi mangiare e quali invece evitare,
  • imparare a leggere le etichette apposte sugli alimenti,
  • porre la propria attenzione sulla provenienza dei cibi,
  • imparare a difendersi dalla malattie:
  • sono questi alcuni dei temi trattati dall’Autore in questo suo lavoro.

Un volume dedicato a quanti vogliano approfondire l’argomento salute, ponendosi l’Autore l’obbiettivo di fornire una guida alla conoscenza di quelli che sono gli elementi necessari all’organismo perché possa mantenersi in perfetta efficienza, ma una volume utile anche ai medici di base ed agli operatori sanitari, che debbono confrontarsi ogni giorno con i loro pazienti e con le loro rispettive patologie.

Le conclusioni, cui l’Autore perviene, sono il frutto di anni di ricerca e di studio basato non solo su migliaia di studi scientifici – condotti, a livello mondiale e sin dall’inizio del XX secolo, da ricercatori di fama internazionale –, ma anche sui risultati di attente ricerche svolte in campo farmaceutico ed erboristico: l’Autore, puntuale nell’osservare finanche i rimedi utilizzati nelle tradizioni popolari di diverse culture – orientali ed occidentali –, si è prefissato lo scopo di cogliere quegli elementi d’unione tra scienza medica e medicina popolare che possano rappresentare una base dalla quale muovere al fine di ottenere un rimedio efficace anche contro il cancro.


Siamo abituati a sentire solo le cose cattive sul colesterolo. Ma la verità è che il nostro corpo ha…

 

Le statine, noti farmaci con diversi nomi commerciali, non abbassano i rischi di avere attacchi cardiaci ed ictus. Lo evidenziano…

 

 

Per conoscere il rapporto tra Colesterolo Totale e Colesterolo HDL basta dividere il colesterolo totale per il valore del colesterolo…

 

Colesterolo e suicidio articolo del Dr David Grimes La falsa idea che il colesterolo sia cattivo si è radicata nella…

 

Gli effetti della supplementazione di vitamina C sui valori del colesterolo LDL sono stati ben indagati nel corso di una metanalisi già nel 2008.

Confrontando i risultati di 13 studi clinici pubblicati tra il 1970 e il 2007 e condotti su persone con ipercolesterolemia, la ricerca ha dimostrato che la somministrazione di 500 milligrammi di acido ascorbico per un periodo minimo di 4 settimane produce una riduzione dei livelli di colesterolo LDL.

ricerca apparsa su The American Journal of Clinical Nutrition che aveva verificato l’associazione di elevati livelli di vitamina C nel sangue ad alti valori di colesterolo HDL.

La vitamina C riduce il colesterolo | Luca Avoledo – Salute, alimentazione e rimedi naturali

 


 




Diabete: un inganno fatale per milioni di persone

Riporto tradotto l’articolo del dr. Thomas Smith sul sito Omeonat intitolato “Our Deadly Diabetes Deception” che Google translate traduce in : “Il nostro inganno mortale sul diabete”
Mi sembra troppo tragico per l’orecchio dell’italiano medio e così l’ho modificato in
“Diabete: un inganno fatale”

Al diabetico americano un medico non dice mai che il diabete può essere curato e guarito, ma in tutto il mondo è così.

Infatti, se inizi a parlare di guarigione, probabilmente si arrabbierà e diventerà irrazionale.

Per lui la parola cura non esiste, ma la moderna forma epidemica del diabete (Tipo 2) è curabile, e lo è da almeno 40 anni.

Tuttavia, nel 2001, l’anno più recente per il quale sono disponibili statistiche statunitensi, 934.550 americani sono morti a causa dei sintomi incontrollati della malattia [1].

Il medico inoltre non ti dirà mai che sono presenti complicanze tipo:

  • ictus ischemici ed ematomielici (sanguinamento nel midollo spinale),
  • problemi cardiaci dovuti a neuropatia,
  • nonché ictus ischemici ed ematomielici,
  • obesità,
  • aterosclerosi,
  • pressione alta e colesterolo alto,
  • trigliceridi alti (degli esteri del glicerolo degli acidi grassi con tre gruppi idrossilici contenuti nei grassi e negli oli),
  • impotenza, retinopatia (malattia della retina),
  • disturbi renali,
  • disturbi epatici,
  • aumento degli zuccheri nel sangue,
  • le ferite che guariscono lentamente,
  • la neuropatia periferica
  • e molti altri malattie epidemiche che oggi sono tutti correttamente intesi come sintomi del diabete.
  • così come molti altri dei vergognosi disordini epidemici di oggi che, una volta ben compresi, riconducono senza dubbio ai sintomi del diabete.

Se sviluppate il diabete e siete dipendenti dal trattamento farmacologico ortodosso, prima o poi avvertirete uno o più di questi sintomi man mano che la malattia progredisce rapidamente. La pratica comune odierna è quella di considerare questi sintomi come se fossero malattie separate e indipendenti, soggette a metodi di trattamento distintivi e non correlati, per i quali i singoli professionisti medici competono. È vero che molti di questi sintomi possono essere, e talvolta sono, il risultato di altre cause, ma è altrettanto vero che proprio questo fatto è stato sfruttato per nascondere il ruolo causativo del diabete e per giustificare “cure” costose e inefficaci sopprimere questi sintomi.

Industria dolciaria

L’attuale industria dello zucchero è una macchina enorme cresciuta lentamente e in modo discreto a partire da inizi dubbi all’alba del ventesimo secolo.

Alla fine, attorno al diabete è nata una sorta di religione, come tutte le altre, completamente dipendente dalla cieca devozione dei credenti.

il gentile sommo sacerdote bianco, con lo stetoscopio appeso in modo significativo al collo, sia nella maggior parte dei casi un ciarlatano e un impostore che non ha mai curato un singolo caso di diabete in tutta la sua carriera.

La somma assicurata può essere spesa solo all’interno di un settore che ha eliminato la parola “cura” dal suo vocabolario.

Ogni anno suscitano false speranze sostenendo che la soluzione è a portata di mano: abbiamo solo bisogno di più soldi. Allo stesso tempo, alcune di queste associazioni forniscono senza dubbio consigli che, al contrario, contribuiscono allo sviluppo del diabete negli aderenti ingenui.

Per molti anni, ad esempio, hanno fortemente sostenuto il passaggio a una dieta che in realtà era scientificamente priva di valore, come ha subito scoperto chiunque l’abbia provata [4]. Mettono in ridicolo l’uso delle tabelle glicemiche, che sono davvero molto utili per un diabetico.

Hanno promosso l’uso di grassi commestibili artificiali come benefici per il cuore molto tempo dopo che era ormai chiaro che queste margarine provocano il diabete e favoriscono l’insufficienza cardiaca. [5]

Tra gli agenti responsabili della moderna epidemia di diabete ci sono i grassi e gli oli modificati artificialmente offerti nei supermercati.

Il primo passo per curare il diabete è abbandonare la falsa convinzione che sia una malattia incurabile.

Storia del diabete

Nel 1922, tre premi Nobel canadesi, Banting, Best e Macleod, riuscirono a salvare la vita di una ragazza diabetica di quattordici anni al Toronto General Hospital con iniezioni di insulina.[6]

L’azienda farmaceutica Eli Lilly ha ricevuto la licenza per produrre un nuovo farmaco miracoloso e l’industria medica si è crogiolata nella gloria di un lavoro ben fatto.

L’articolo “Studi sul diabete mellito”[7] rivelò che negli Stati Uniti si era verificata una grave epidemia di una malattia molto simile al diabete dei primi anni ’20, tranne per il fatto che non rispondeva al miracoloso insulina. E quel che è peggio è che il trattamento con insulina a volte ha addirittura ucciso il paziente.

“diabete insulino-resistente”, perché sebbene vi fosse un sintomo di aumento dello zucchero nel sangue, come nel diabete, il suo livello quasi non rispondeva alla terapia con insulina. Tuttavia, molti medici hanno ottenuto notevoli risultati con la dieta. Negli anni ’30 e ’40 si sapeva molto poco sulla relazione tra dieta e diabete.

Negli anni ’50, i medici impararono ad analizzare il siero del sangue per individuare l’insulina. Poi hanno subito rivelato che non si trattava del diabete classico. La nuova malattia, invece, era caratterizzata non solo da livelli sufficienti, ma spesso addirittura eccessivi di insulina nel sangue.

venne ribattezzata “diabete di tipo 2”. In questo modo si distingueva dal diabete originario, che può essere attribuito all’insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas.

Se l’approccio dietetico conosciuto negli ultimi vent’anni avesse dominato la scena medica, entro la fine degli anni ’60 il “diabete di tipo 2” sarebbe stato ampiamente riconosciuto come una malattia curabile e non semplicemente “curabile”.

Sfortunatamente, ciò non è accaduto. Nel 1950, invece, furono avviate le ricerche sui “nuovi farmaci miracolosi” per combattere questa “nuova malattia”.

Cura contro trattamento

Il tanto ricercato nuovo farmaco miracoloso ideale avrebbe dovuto essere, come l’insulina, efficace nell’alleviare i sintomi chiaramente sfavorevoli della malattia, ma inefficace nel curare la malattia di base. Sarebbe diventato continuamente necessario per il resto della vita del paziente.

Dovevano essere brevettabili, cioè non potevano essere i medicinali naturali, perché non sono brevettabili.

Tutti gli altri trattamenti naturali che effettivamente curavano la malattia dovevano essere soppressi.

Quanto più efficaci erano, tanto più violentemente venivano banditi e i loro sostenitori imprigionati come ciarlatani. Dopotutto, in un mercato monopolistico ad alta intensità di capitale, espressamente progettato per trattare i sintomi invece che le malattie, non esiste un farmaco naturale economico ed efficace che curi effettivamente le malattie, come spesso accade con le sostanze naturali.

Questo è il motivo dell’abuso del potere legale per escludere dal mercato medicine naturali spesso superiori, per eliminare la parola “cura” dal dizionario medico e per indebolire completamente il concetto di libero mercato nella professione medica.

Collegamenti epidemiologici con lo stile di vita

Gli sforzi per produrre e vendere prodotti alimentari con macchinari automatizzati erano stati compiuti sin dal 1901 con la promessa di enormi profitti. Tuttavia, la maggior parte dei primi sforzi fallì perché le persone fondamentalmente diffidavano del cibo non fresco di fattoria e perché la tecnologia necessaria era ancora agli inizi. In tempi di prosperità, questi prodotti alimentari sospetti hanno fatto pochi progressi. Ad esempio, il sostituto del grasso Crisco [12] una volta veniva distribuito gratuitamente in lattine da 2 1/2 libbre nel tentativo fallito di convincere le donne americane a credere nel prodotto e a cucinare invece dello strutto.

non c’era abbastanza burro per la popolazione civile e per le attuali esigenze dei militari. [13] (I soldati che avevano bisogno di una dieta davvero sostanziosa, come potete vedere, nessuno incoraggiava sostituti “sani”, anche se questa procedura sarebbe stata facilmente fattibile e più economica!) L’industria lattiero-casearia, che perse molto sostegno a l’epoca, successivamente rassegnata, accettò una quota di mercato diluita e si concentrò sulle forniture militari.

Più recentemente, è diventato oggetto di una massiccia campagna di disinformazione mediatica che lo dipinge come un grasso saturo che fa male al cuore, uno degli oli naturali altamente benefici e importanti. Di conseguenza, è praticamente scomparso dalla vendita. Era l’olio di cocco, che ha sostituito gli oli di soia, di cotone e di colza nella catena alimentare. [14] Se non fosse per questa campagna di disinformazione, i nostri genitori non scambierebbero mai questo buon olio sano con oli usati nuovi ed economici. Dopo questa guerra lampo di successo, il popolo degli Stati Uniti ha definitivamente perso la lotta contro l’obesità.

L’olio di cocco, tra gli altri, è da molti anni uno dei regolatori più efficaci del mantenimento del peso corporeo.

La storia della degradazione degli alimenti un tempo puri da parte della raffinazione industriale è esattamente replicata dalla curva crescente dell’epidemia di diabete e iperinsulinemia che ha travolto non solo gli Stati Uniti ma anche gran parte del mondo.

Il secondo passo per curare questa malattia epidemica è smettere di credere alle bugie sulla purezza e sul valore nutritivo del cibo offerto.

La natura della malattia

Il diabete di tipo 1 deriva da un’insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas,

  • mentre il diabete di tipo 2 è causato dalla sua inefficacia.
  • In entrambi i casi si manifesterà un aumento del livello di zucchero nel sangue.
  • La mancanza o l’inefficacia dell’insulina non può ridurre il livello di zucchero nel sangue postprandiale (dopo un pasto) a un valore normale. Nei casi di diabete di tipo 2 accertato, un aumento del livello di glucosio è spesso preceduto e successivamente accompagnato da un aumento cronico del livello di insulina e si manifestano gravi deformazioni degli indicatori di altri ormoni endocrini.

    Molte molecole che viaggiano attraverso il percorso mediato dal glucosio e dall’insulina sono lipidi, cioè acidi grassi. Una membrana plasmacellulare sana, ora nota per essere un attore attivo nello scenario dello zucchero, contiene una certa quantità di acidi grassi insaturi omega 3 cis [17] che rendono la membrana relativamente fluida e scivolosa. Se questi acidi grassi cis sono cronicamente non disponibili a causa di una cattiva alimentazione, vengono sostituiti nella membrana cellulare da acidi grassi trans e acidi grassi saturi, a catena corta e media. Questi scambi fanno sì che la membrana cellulare si irrigidisca e diventi viscida, il che interferisce con il meccanismo di trasporto del glucosio. [18]

    Sebbene resti ancora molto lavoro per chiarire completamente tutti i passaggi di questo percorso, è evidente che l’inizio della spiegazione biochimica per la condizione epidemiologica nota come diabete di tipo 2 risiede nella relazione tra grassi e oli alimentari raffinati e a basso costo e l’insorgenza dei sintomi di questa malattia.

    Approccio medico ortodosso

    ipoglicemizzanti orali o di insulina.

    Dopo cinque anni di ricerca, nel 1955 furono lanciati i primi farmaci ipoglicemizzanti orali. I farmaci orali attualmente disponibili di questo tipo si dividono in cinque gruppi a seconda della modalità di azione biofisica. [19] Essi sono:

    Biguanidi, inibitori della glucosidasi, meglitinidi, sulfaniluree e tiazolidinedioni:

    • Gli inibitori della glucosidasi sono progettati per impedire al pancreas di produrre gli enzimi amilasi essenziali per la digestione dei carboidrati. Si ritiene che dopo aver soppresso la digestione dei carboidrati, il livello di zucchero nel sangue non possa aumentare.
    • I meglitinidi sono stati progettati per stimolare il pancreas a produrre più insulina in pazienti che probabilmente hanno già livelli elevati di insulina nel sangue. Allo stesso tempo, i medici ne rilevano i livelli solo eccezionalmente. Questi farmaci vengono spesso prescritti senza alcuna conoscenza dei valori di insulina indicati. In tal modo, viene ampiamente trascurato il fatto che livelli elevati di insulina sono devastanti quasi quanto livelli elevati di zucchero.
    • preservare la vita di un vero diabetico di tipo 1, ma la sua applicazione al diabete di tipo 2 è a dir poco discutibile.

      È importante notare che l’insulina o uno qualsiasi dei farmaci ipoglicemizzanti orali elencati non curano affatto alcun tipo di diabete.

      Nessuna di queste strategie mediche è progettata per normalizzare l’assorbimento cellulare del glucosio da parte delle cellule che necessitano dell’energia da esso derivata per funzionare correttamente.

      La prognosi in questo approccio ortodosso è un crescente indebolimento dell’organismo e una morte prematura a causa di insufficienza cardiaca, renale o di altri organi vitali.

      Il terzo passo per curare questa malattia è informarsi e utilizzare una metodologia alternativa basata su conoscenze realmente affidabili.

      Trattamento alternativo

      • Oggi, per alcuni diabetici di tipo 1 e per molti diabetici di tipo 2, è disponibile un approccio alternativo di successo alla cura.
      • Solo il 5% circa dei diabetici della popolazione soffre di diabete di tipo 1, il restante 95% soffre di diabete di tipo 2.[22]
      • Il cosiddetto diabete gestazionale è il normale diabete di tipo 2 di cui soffre una donna incinta.

      di Madras, in India, e sottoposta a rigorosi studi in doppio cieco per dimostrarne l’efficacia. [23]

      Il lavoro iniziato a Madras è poi proseguito in diversi laboratori in giro per il mondo e una notevole quantità di ricerche è stata pubblicata su riviste scientifiche.

      Se si cercassero documenti di ricerca sul diabete di tipo 1 e si esaminassero brevetti che non sembrano mai aver raggiunto il successo di mercato, si troverebbe una grande quantità di riferimenti a trattamenti erboristici. Questi brevetti includono tipicamente affermazioni sulla rigenerazione delle cellule beta pancreatiche e sul loro ritorno alla normale funzione.

      Nel dettaglio tale brevetto recita:

      “La combinazione unica di ingredienti nella composizione medicinale porta alla rigenerazione delle cellule pancreatiche, che poi ricominciano a produrre insulina. Poiché la composizione ripristina la normale funzione pancreatica, il trattamento può essere completato entro quattro-dodici mesi.”

      Poiché non esistono assolutamente incentivi finanziari per curare il diabete di tipo 1, è improbabile che questa metodologia riemerga presto. Se è così, certamente non nell’ambiente della comunità medica ortodossa americana.

      Un programma di trattamento alternativo per il diabete di tipo 2 prevede i seguenti passaggi: [24]

      • Riparazione di un sistema di regolazione dello zucchero nel sangue difettoso. Ciò può essere ottenuto semplicemente: sostituendo le miscele di isomeri trans dall’aspetto moderno ma tossiche che si trovano in attraenti contenitori di plastica a temperatura ambiente sugli scaffali dei supermercati, con grassi e oli apparentemente antiquati ma puri e sani.
      • Leggere le etichette e rifiutarsi di consumare oli usati economici nei piatti precotti (prodotti semilavorati) o nei ristoranti.
      • Monitorare continuamente la glicemia durante tutto il ciclo di guarigione.
      • Evitare completamente tutti gli zuccheri utilizzando con giudizio solo dolcificanti non tossici [25].
      • Evitare qualsiasi alcol finché il livello di zucchero nel sangue non si stabilizza a un livello normale.
      • Evitare la caffeina e altri stimolanti che innescano il rilascio di zucchero dal fegato.
      • Conservare un registro delle letture del glucosio. Registra tutto ciò che fai in un diario medico.
      • Ripristinare il corretto equilibrio di grassi e oli sani e attendere che la regolazione dello zucchero nel sangue sia di nuovo funzionale
      • Elimina permanentemente dalla tua dieta tutti i grassi e gli oli di scarto tossici raffinati ed economici dalla tua dieta e, naturalmente, anche gli alimenti che li contengono (minimarket, ristoranti).
      • Includere gradualmente altri alimenti sani nella dieta una volta riavviata la corretta regolazione dello zucchero nel sangue. Controllare gli effetti di tali alimenti aggiunti monitorando i livelli di zucchero nel sangue e i segni su strisce di carta di controllo.

      Questo processo richiede in genere un po’ più tempo e può essere verificato chiedendo al medico di inviare campioni di sangue a un laboratorio per misurare l’insulina sierica. Una volta ripristinato il controllo dello zucchero, è una buona idea attendere alcuni mesi e poi chiedere al medico di controllare i livelli di insulina. È bello avere lo zucchero a un livello normale, ma è ancora più bello raggiungerlo senza un eccesso di insulina nel sangue.

      I danni collaterali causati dalla malattia si ripareranno gradualmente.

      I problemi vascolari causati da livelli di glucosio cronicamente elevati normalmente si risolvono da soli senza sforzo cosciente. Altre complicanze del diabete, come la malattia della retina e la neuropatia periferica, di solito si risolvono da sole. Ma quando livelli cronicamente elevati di glucosio nel sangue provocano la perdita dei delicati capillari delle membrane basali dei reni, i reni compensano cicatrizzando il tessuto per evitare perdite. Questo tessuto cicatriziale, che rimane anche dopo la guarigione del diabete, è il motivo per cui si ritiene che il danno renale non si ripari da solo.

      Avvertenza importante:

      Dopo che il diabete è stato invertito, c’è una possibilità eccezionale che l’occhio guarisca completamente da solo senza questo intervento chirurgico al laser. Se lo fai, il tessuto cicatrizzato lasciato dal laser renderà difficile la guarigione per sempre.

      Serrapetasi“ in 9-12 mesi [27].)

      Se avete letto fino a qui, e se ho fatto un buon lavoro nel cercare di spiegare le origini dell’epidemia di diabete, ora dovreste sapere quali sono le sue cause, come funziona la medicina ortodossa e perché il diabete è una vergogna globale per il mondo della professione medica. Ma forse ancora più importante, avete appreso dell’esistenza di un programma di auto-aiuto che, nell’uso pratico, ha dimostrato innumerevoli volte le vaste possibilità di curare veramente questa malattia.

      Thomas Smith è un ricercatore medico anticonformista. Si è sentito spinto ad automedicare (e curare con successo) il suo diabete di tipo 2 dopo che il suo medico apparentemente non era in grado o non era disposto a curarlo.

      Ha pubblicato i risultati della procedura e della ricerca di successo sotto forma di un manuale di auto-aiuto intitolato “Insulin: Our Silent Killer” (L’insulina, il nostro killer silenzioso) scritto principalmente per i non addetti ai lavori, ma molto apprezzato anche da molti medici praticanti. La guida descrive in dettaglio i passaggi necessari per invertire lo sviluppo del diabete di tipo 2 e introduce il lettore al lavoro di ricerca nel caso del diabete di tipo 1.

      In the USA, il libro può essere acquistato inviandogli $ 29,00 USA al PO Box 7685, Loveland, Colorado 80537.

      Al di fuori degli Stati Uniti inviaci una E-mail per le istruzioni speciali di pagamento e spedizione richieste per le transazioni internazionali.

      Ha anche pubblicato una grande quantità di informazioni utili su questa malattia sulla sua pagina web all’indirizzo: www.Healingmatters.com dove si trovano le istruzioni in inglese per ricevere il libro che è sempre in inglese.

      Thamoas Smith può essere contattato via email at valley@healingmatters.com and in the US by telephone at: 1 (970) 669-9176

      Il manuale in inglese lo trovi su google libri 

      Non si trova una pubblicazione in Italiano, ma si trova in Polacco qui:
      L’insulina Il nostro killer silenzioso: addio diabete
      Thomas Smith

       

       

      Un libro in italiano sullo stile di Thomas Smith scritto da Joel Fuhrman

      La Fine del Diabete

      Il diabete non è una malattia cronica

      Joel Fuhrman

      Curare il Diabete in 21 Giorni

      Gabriel Cousens

      Un volume in grado di sfatare il mito secondo cui il diabete è incurabile.

      Una guida essenziale per combattere una tra le più diffuse e debilitanti patologie dei nostri tempi.

      Un rivoluzionario programma di 21 giorni per abbassare i livelli di glucosio nel sangue e invertire il processo diabetico fino alla guarigione.

      Il dottor Cousens analizza in modo eccellente i fattori di rischio, le cause, e le cure naturali esistenti per questa patologia debilitante che interessa ormai centinaia di milioni di persone nel mondo intero.

      Le terapie proposte sono basate sulla dieta vegan, senza proteine animali di nessun genere.

      Erbe utili nel diabete:

      Tra le integrazioni minerali e vitaminiche:

      • Zinco: Un minerale Essenziale a tutte le età
      • Vitamina C nel Diabete tipo 2
      • La Vitamina D arresta il diabete, iperglicemia, insulino-resistenza e obesità
      • NAC E DIABETE
        N-ACETILCISTEINA: BENEFICI PER IL DIABETE
        La N-acetilcisteina può aiutare nella gestione della prevenzione del diabete, suggerisce uno studio del 2016 sull’American Journal of Translational Research.
        La ricerca ha coinvolto topi che sono stati nutriti con una dieta ricca di grassi (replicando gli effetti del diabete di tipo 2) o avevano diabete indotto dal medico (che rispecchia da vicino il diabete di tipo 1).
        Ogni gruppo è stato ulteriormente suddiviso in gruppi più piccoli in base alla dose di N-acetilcisteina.
        Tra i risultati:
        Dosi da 600 a 1.800 milligrammi per chilogrammo al giorno (mg/kg/giorno) hanno migliorato la tolleranza al glucosio nei topi con diabete indotto dal medico.
        I topi nutriti con diete ad alto contenuto di grassi hanno migliorato il glucosio a dosi di 400 mg / kg / die e hanno anche ottenuto una perdita di peso rispetto ai topi non trattati con N-acetilcisteina.
        Dosi di 1.200 mg / kg / die hanno aumentato la sensibilità all’insulina.
        Mentre i risultati sono preliminari, mostrano risultati promettenti sia nella prevenzione che nella gestione del diabete.
        La n-acetilcisteina può fornire un migliore controllo del diabete aumentando la sensibilità di una persona all’insulina.
        D’altro canto, aumentando la tolleranza al glucosio, la N-acetilcisteina può impedire alle persone con prediabete di progredire verso il diabete.

        N-Acetyl-L-Cysteine inhibits the development of glucose intolerance and hepatic steatosis in diabetes-prone mice. American Journal of Translational Research 2016;8(9):3744-3756.
        (Full text, PDF)

        https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5040673/

      Fonti bibliografiche di Thomas Smith

      1. In response to a question from Senator Edward Long about the FDA during US Senate hearings in 1965.
      2. www.amhrt.org/ScientificHStats98/05stroke.html
        American Heart Association, “Cardiovascular Disease Statistics” Aug 28, 1998 www.amhrt.org/Heart_and_Stroke_A_Z_Guide/cvds.html
        “Statistics related to overweight and obesity”, http://www.niddk.nih.gov/health/nutrit/pubs/statobes.htm

        http://www.winltdusa.com/about/infocenter/healthnews/articles/obesestats.htm
      3. www.live coconutoil.com/maryenig.htm
      4. Physicians Desk Reference, 53rd Edition, 1999
      5. http://www.healingmatters.com
      6. www.amhrt.org
      7. Thomas Smith, op. cit pp 97-123
      8. Selezione Libri da regalare o regalarsi

        Il valore della lettura e i suoi vantaggi per il corpo e la mente

        Leggere fa bene. Lo sentiamo dire sempre più spesso e da chiunque: esperti, medici, amici lettori. Questo è un dato di fatto anche per coloro che, invece, lo fanno poco o nulla.

        La lettura è però anche un’attività faticosa, specialmente se non siamo abituati a praticarla con costanza (per approfondire questo aspetto, leggi l’articolo Siamo nati per leggere?), ma i benefici sono tali che ripagano ampiamente questa difficoltà.

        Ma perché leggere è così importante?

        1. La lettura fa bene alla mente
        2. Leggere libera dallo stress
        3. Un passatempo adatto a tutti

        Vitamineral vi propone alcune letture interessanti sugli argomenti che più amiamo:

        “Logicamente C” nasce dalla volontà di porre fine ad una oramai insostenibile barriera permeata da malintesi, pregiudizi, mistificazioni ed imperfezioni scientifiche, che continua ad ostacolare quello che avrebbe tutte le credenziali per essere un percorso a metà tra l’entusiasmante ed il rivoluzionario: il cammino scientifico della vitamina C.

        A supportare l’ambizioso disegno ci sarà un approccio analitico, quasi matematico, unico principio in grado di fare chiarezza sulla gran mole di studi riguardanti una sostanza sulla cui natura vitaminica, in fin dei conti, ci sarebbe molto da obiettare.

        Prefazione a cura di Atsuo Yanagisawa, presidente della ISOM (International Society for Orthomolecular Medicine)

        INDICE:
        1) Gli albori della vitamina C 2) Il difetto genetico e gli altri pionieri della vitamina C 3) La farmacocinetica della vitamina C 4) Fisiologia della vitamina C 5) La vitamina C nella prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari 6) Ascorbato farmacologico nei pazienti critici 7) La vitamina C nel sistema nervoso 8) La vitamina C nel trattamento del cancro 9) Vitamina C nel trattamento di altre condizioni 10) Praticamente C

        Enciclopedia della Nutrizione

        Dalla A alla Z tutti i cibi che guariscono.

        Michael T. Murray, Joseph Pizzorno, Lara Pizzorno

        La guida più completa ed esauriente sui benefici nutrizionali e le proprietà curative degli alimenti. Con prescrizioni terapeutiche per più di 70 comuni disturbi.

        Tutti gli studi scientifici lo confermano: le abitudini alimentari hanno un ruolo primario nel causare o nel prevenire molteplici disturbi. Ma che cos’è una dieta salutare? Di che cosa necessita il nostro corpo per restare forte e in salute?
        I medici naturopati Michael Murray, Joseph e Lara Pizzorno, eminenti autorità mondiali nel campo della nutrizione e della salute, forniscono in questo libro un riferimento chiaro ai consumatori per acquisire piena consapevolezza dei legami essenziali fra nutrizione e benessere.

        Dall’inizio alla fine, passando dalle curiosità storiche alle più moderne e avvalorate ricerche cliniche e scientifiche, il lettore è guidato a conoscere tutto ciò che serve per nutrirsi in maniera sana ed equilibrata.
        Dalla teoria si passa poi, in modo semplice ed esauriente, alla pratica: per ognuno degli alimenti, presentati in ordine alfabetico, sono proposti utili consigli per la scelta, la conservazione e la preparazione, in modo da mantenere intatte le proprietà nutrizionali.

        Di vastissima portata e ricchissima di esempi, informazioni e consigli pratici, l’Enciclopedia della nutrizione propone rimedi naturali per contrastare i disturbi più comuni e per mettere in atto un’efficace prevenzione contro gravi malattie. Rappresenta quindi un riferimento necessario, di consultazione quotidiana, per la salute.


        Almanacco della Nutrizione
        G.J. Kirschmann

        Quest’opera è diventata, nella sua quarta edizione, il libro di testo per chi si occupa di nutrizione orto-molecolare ed è un’utilissima guida alla integrazione delle sostanze nutritive nella dieta per chi soffre di certe malattie, e per chi le vuole evitare.

        Finalmente è disponibile questa nuova versione aggiornata. Il libro viene già usato con ottimi risultati sia dai professionisti della salute naturale che dagli amatori meglio informati e più attenti alla propria salute.

        L’almanacco vi darà tutte le informazioni necessarie per il corretto utilizzo delle sostanze nutritive, sia dei “macro” che dei micronutrienti quali vitamine e minerali, trattando anche una serie di sostanze che non necessariamente vengono riconosciute come nutrienti ma che sono ugualmente importanti per il mantenimento di una buona salute.

        La quarta edizione dell’almanacco è stata completamente rivista ed aggiornata e contiene informazioni sugli ultimi studi importanti. Il trattamento delle erbe per uso salutistico è stato ampliato rispetto all’edizione precedente.
        Questa guida si presta sia alla stesura di un piano globale di terapia alimentare specifica per ogni lettore e sia all’individuazione di risposte immediate rispetto a problemi nutritivi, stati di salute precaria, carenze e disturbi con i rimedi alimentari, fitoterapici e omeopatici opportuni per superarli. L’opera è corredata anche di ampie tabelle che permettono di conoscere i dosaggi giusti per vitamine e minerali necessari all’organismo umano e quelli forniti da ogni singolo alimento.
        Analizzati anche gli esercizi fisici che a seconda della diversa fase vitale in cui ci si trova possono essere utili al mantenimento di un’ottima forma e salute.


        Alimentazione e Menopausa

        Con 80 ricette suddivise per stagione

        Paolo Giordo

        Tutti i segreti per vivere la menopausa con naturalezza e in sintonia con il proprio corpo attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata.

        Partendo dal presupposto che la menopausa non è una malattia da sconfiggere con cure ormonali a base di estrogeni e progesterone sintetico, ma un evento naturale, un cambiamento da accogliere con atteggiamento positivo ed energia, l’autore suggerisce come controllare, con un’adeguata alimentazione e un corretto stile di vita, i sintomi più comuni di questo particolare stato fisiologico.

        Nella maggior parte dei casi, le vampate di calore, le sudorazioni notturne, la perdita di energia e di desiderio sessuale, gli sbalzi di umore si possono ridurre e in molti casi evitare con una dieta idonea, così come è possibile prevenire l’osteoporosi e mantenere il cuore sano.

        Il libro è arricchito da 80 ricette vegetariane con foto a colori e suddivise per stagione, scelte tra quelle più efficaci per attenuare, o prevenire, i disagi tipici della menopausa e le bellissime foto a colori che le accompagnano sono un invito «appetitoso» a prendersi cura di sé con gioia e piacere.


        Dante e la Fibromialgia

        Metafora di una guarigione (La mia esperienza personale)

        Isabella Ginevra Orsenigo

        L’autrice, amante di viaggi, ci narra della malattia, dalla sofferenza alla cura, alla guarigione, in modalità di viaggio epico, come quello di Dante nella Divina Commedia.

        Il passaggio dall’inferno al paradiso mostra infatti il sofferto passaggio dalla dolorosa malattia ad una nuova vita di benessere.

        Un libro impegnativo dal punto di vista concettuale, in quanto volente spiegare il cambiamento necessario, psicologico e non solo, per raggiungere la “guarigione” o la asintomaticità, ma spiegato con termini semplici e chiari e quindi accessibile a tutti, nonostante i temi trattati siano profondi e potenti.

        Non un libro di dolorosa lamentazione, poiché anche nei momenti più duri la narrazione è autoironica, proprio per effettuare un cambio di paradigma, e portare il lettore a vedere le situazioni in modo diverso, impoverendo così di forza e potere la malattia per giungere infine in Paradiso.

        Inoltre un libro ricco di spunti pratici in quanto indica cure, terapie ed approcci che l’autrice ha utilizzato per uscire da tanta sofferenza.

        I conflitti che portano ad ammalarsi e a vivere male sono comuni a tante persone ed il percepire l’importanza del cambiamento, dell’assumersi la responsabilità della propria vita, il capire l’importanza di amare se stessi sono concetti importanti per tutti gli individui e non solo per chi soffre per qualche patologia.

        Un libro altresì importante per chi vuole capire una malattia ancora poco conosciuta, che comunque non si sofferma sulla malattia stessa ma la trascende, per far capire come grazie a questa “sfortuna” si possa trasformare la propria vita in qualcosa di meglio: per l’autrice “guarire” significa tornare ad essere o diventare veramente se stessi, quelli che eravamo destinati ad essere.

        Una nuova visione della malattia e del dolore e quindi della vita che se “sfruttati” nel modo giusto possono diventare una grande opportunità.


        Antidolorifici Naturali

        Curare i disturbi più comuni senza medicine

        di Yann Rougier

        Un libro dal taglio divulgativo e con una veste grafica fresca e contemporanea che si propone come una guida completa dalla A alla Z, una sorta di “pronto soccorso naturale” fondamentale, mirato a combattere i disturbi più comuni.

        Dal mal di testa al mal di schiena, dai disturbi gastrici a quelli reumatici, il dolore è parte della nostra vita di tutti i giorni. Questo libro è una guida per combattere i dolori in modo naturale, evitando gli effetti collaterali dei medicinali, attraverso esercizi di respirazione e rilassamento, yoga, massaggi, una corretta alimentazione, infusi a base di erbe, pomate e compresse fai da te.

        Dopo aver spiegato i meccanismi di percezione del dolore, il manuale illustra le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche di alcuni cibi come l’ananas, il limone o il melograno, suggerisce esercizi mirati e offre tantissimi consigli pratici per realizzare in casa rimedi naturali contro i disturbi più comuni.

        Mal di testa, disturbi digestivi e intestinali, infiammazioni del cavo orale, fastidi di gola, naso e orecchio, dolori reumatici e muscolari, piccoli infortuni, dolori mestruali: il volume svela tutti i segreti per combattere e alleviare ogni disturbo in modo semplice ed efficace.

         


        Colesterolo: Avete Rotto i Grassi

        Marcello Pamio

        Sul colesterolo è stato detto tutto il male che si possa immaginare, ma se fosse vera la narrazione che ci hanno sempre raccontato, e cioè che i grassi saturi sono la causa principale delle patologie cardiovascolari, dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi avremo dovuto assistere ad un calo drastico di tutte queste problematiche.

        Ma la Vita insegna che non è andata proprio così, qualcosa non torna nella loro storytelling. Oggi, come ieri, la prima causa di morte nel mondo Occidentale sono proprio le malattie cardiovascolari: quindi, come la mettiamo?

        Eliminando il colesterolo nella dieta avremmo dovuto notare un miglioramento invece non solo non c’è stato alcun calo, ma le persone continuano a morire e più di prima.

        L’accanimento contro il colesterolo (distogliendo ad arte l’attenzione dal vero problema: i carboidrati, cioè gli zuccheri, che infiammano e degenerano i tessuti) andrebbe invece inquadrato all’interno di una “guerra” alla salute umana e in particolare a quella cerebrale, e quindi cognitiva.

        Non è un caso infatti che il cervello sia l’organo più grasso del corpo, costituito per oltre un quarto proprio dal terribile colesterolo. Grasso che guarda caso permette al cervello di svolgere le sue preziosissime funzioni…

         

         


        Pratiche di rilassamento profondo per dormire meglio, alleviare lo stress, aumentare l’energia e la creatività

        Uma Dinsmore-Tuli, Nirlipta Tuli

        Lo yoga nidra può essere facile, e questo libro ti mostra come praticarlo.

        Avallato da un crescente numero di testimonianze e prove scientifiche, lo yoga nidrā è una meditazione che si pratica da sdraiati e porta sulla soglia del sonno.

        È un modo consapevole di riposare che ti invita a nutrire ogni aspetto di te stesso.

        Non è semplicemente una tecnica per raggiungere il dormiveglia, è anche un processo ciclico e naturale di rilassamento profondo per entrare e dimorare in stati di coscienza riposanti e creativi.

        Ti permetterà di sperimentare il sonno yogico e di raccoglierne i benefici psicologici, fisici e spirituali.

        Aumenta l’energia, potenzia il tuo stato di salute naturale, supera i traumi, dormi meglio, ritrova la pace e il benessere interiori: lo yoga nidrā non prevede alcun coinvolgimento o movimento fisico, è semplicemente riposo e ascolto.

        È uno stato dell’essere adattivo e meditativo di facile accesso, attraverso semplici esercizi e tecniche per raggiungere facilmente il potere del riposo profondo, con benefici psicologici, fisici e spirituali.

        • Come entrare nello stato di sonno yogico a piacimento, dove e quando vuoi
        • Esercizi semplici ed efficaci progettati per aiutarti ad attingere al potere del riposo profondo
        • Stimolanti esempi di vita reale di chi pratica lo yoga nidrā a tutte le età per trovare serenità, felicità e senso di realizzazione
        • Tecniche di yoga nidrā per migliorare il sonno, accrescere la vitalità, alleviare lo stress e il dolore cronico

        Assaporare il non far nulla è l’essenza di questo piatto, un antidoto allo sforzo – un atto di umile potere per rivendicare il tuo diritto al riposo consapevole – per rivendicare il tuo diritto a essere nel giusto ritmo con il mondo che gira sotto il tuo cuore in riposo.


        Olio di Cocco

        60 ricette per uno straordinario apporto nutrizionale – Scoprite l’alternativa olio di cocco in cucina

        Jessica Oldfield

        Per molto tempo l’olio di cocco è stato considerato dannoso per la salute, mentre in realtà è molto sano, perché contiene acidi grassi saturi particolari, i trigliceridi a catena media.

        Gli oli contengono un mix di acidi grassi a catena corta, media e lunga, e i trigliceridi a catena media sono benefici per l’organismo.

        Da secoli in Asia, India e Polinesia l’olio di cocco è allo stesso tempo un alimento e una medicina. Fa parte integrante dell’alimentazione e gli scienziati pensano che questo spieghi la bassa incidenza nelle popolazioni locali di malattie cardiache, tumori e altre malattie degenerative.

        Il mondo occidentale invece sta scoprendo solo adesso i benefici per la salute insiti nell’olio di cocco e la sua incredibile natura di superalimento.

        Al punto che gli scienziati ritengono ormai che l’olio di cocco sia l’olio più sano in assoluto. Associato a un’alimentazione equilibrata, può essere una marcia in più per la nostra salute e il nostro benessere.

        Il diabete non è una malattia cronica

        Joel Fuhrman

        “È possibile prevenire e far regredire il diabete mediante una dieta ad alta densità di nutrienti: questo libro rappresenta una soluzione concreta per milioni di persone che soffrono inutilmente di diabete.” – (A. Myers, Austin UltraHealth)

        È davvero possibile porre fine a un disagio di questa portata? 

        La risposta è Sì. 

        Sconfiggere la più grande epidemia dei nostri giorni si può. Ma come? Con l’alimentazione naturale.

        Un programma alimentare semplice ed efficace, e la proposta di una terapia autogestibile: questi gli ingredienti segreti del dott. Fuhrman per sconfiggere il diabete!

        A differenza di quanto vi è stato detto finora, il diabete non è una malattia cronica. Non è una condanna destinata ad abbreviare l’aspettativa di vita o a causare ipertensione, cardiopatie, insufficienza renale, cecità o altre malattie potenzialmente mortali. In realtà, quasi tutti i diabetici possono sospendere l’assunzione dei farmaci e tornare sani al cento per cento solo introducendo pochi cambiamenti nel proprio stile di vita.

        In queste pagine il dottorFuhrman, specialista qualificato in materia di nutrizione, ci rivela come possiamo prevenire e far regredire il diabete e le relative complicanze recuperando al tempo stesso il peso forma.

        Con oltre 50 ricette, gli esempi di menu (colazione, pranzo e cena), le risposte alle domande più frequenti, i consigli per medici e pazienti quest’opera ci dimostra con un linguaggio coinvolgente, semplice e diretto, che diabete, cardiopatie e ipertensione non sono conse-guenze inevitabili del processo di invecchiamento: sono reversibili e prevenibilicon un’alimentazione sana.

        Il diabete è una malattia grave e può dare origine a una serie di problemi come cardiopatie, danno renale e perdita della vista: patologie che possono diminuire la qualità della vita.

        Ma non è inevitabile. La risposta è semplice:

        • adottare una dieta nutritariana
        • fare esercizio fisico ogni giorno.

        Magari non sarà sempre facile, ma questi sforzi garantiscono risultati in grado di salvare la vita.


        Curare il Diabete in 21 Giorni

        Gabriel Cousens

        Un volume in grado di sfatare il mito secondo cui il diabete è incurabile.

        Una guida essenziale per combattere una tra le più diffuse e debilitanti patologie dei nostri tempi.

        Un rivoluzionario programma di 21 giorni per abbassare i livelli di glucosio nel sangue e invertire il processo diabetico fino alla guarigione.

        Il dottor Cousens analizza in modo eccellente i fattori di rischio, le cause, e le cure naturali esistenti per questa patologia debilitante che interessa ormai centinaia di milioni di persone nel mondo intero.

        Le terapie proposte sono basate sulla dieta vegan, senza proteine animali di nessun genere.

         

         

         

         


         




        Depurazione profonda con Il Lavaggio Epatico secondo Andreas Moritz

        Pubblicato dal dr Stefano Limontini sul sito Medicina Cellulare

        Depurare il fegato e la colecisti dalla presenza di calcoli epatici costituisce uno dei più importanti e potenti approcci che potete mettere in atto per migliorare il vostro stato di salute.

        La pulizia epatica richiede 6 giorni di preparazione, seguiti da 16-20 ore di lavaggio effettivo.

        Per procedere alla rimozione dei calcoli biliari è necessario procurarsi quanto elencato di seguito:

        • succo di mela 6 confezioni da 1 litro
        • sale inglese* 4 cucchiai da tavola disciolti in 3 bicchieri d’acqua da 240 ml circa l’uno (per un totale di 720 ml)**
        • olio extravergine di oliva spremuto a freddo 1/2 bicchiere (ca. 120 ml)
        • succo di pompelmo (meglio quello rosa) o spremuta fresca di limone e arancia*** Abbastanza da riempire 3/4 di bicchiere di succo (180 ml)
        • 2 brocche da 1/2 litro circa, di cui una munita di coperchio
        • *Procuratevi i Sali di Epsom o sale inglese (magnesio solfato eptaidrato) per USO orale. Alcune etichette lo descrivono come lassativo naturale. Se non lo trovate, usate il citrato di magnesio.
        • ** Ho optato per il “bicchiere” invece della tazza come unità di misura allo scopo di evitare confusione sul significato che il termine “tazza” prende nei diversi continenti.
        • ***Se non tollerate il succo di pompelmo o se questo tende a darvi nausea, potete utilizzare quantità equivalenti di succo di arancia e limone appena spremuti. L’effetto è lo stesso.

        PREPARAZIONE

        Bevete un litro di succo di mela confezionato (oppure vedi le altre opzioni descritte più avanti) al giorno per un periodo di sei giorni (è possibile berne in quantità maggiori se la cosa non infastidisce). L’acido malico presente nel succo di mela ammorbidisce i calcoli e ne semplifica il passaggio attraverso i dotti biliari. Il succo di mela ha un forte effetto depurativo: alcuni soggetti particolarmente sensibili potrebbero accusare gonfiore e, a volte, diarrea nei primissimi giorni. La maggior maggior parte dei casi di diarrea, in realtà, rappresentano bile stagnante rilasciata dal fegato e dalla cistifellea (contraddistinta da un colore marrone giallognolo). Gli effetti di fermentazione del succo aiutano ad allargare i dotti biliari: se questo risulta in qualche modo fastidioso, è possibile diluire il succo di mela con acqua o usare le altre opzioni descritte più avanti. Sorseggiate il succo di mela lentamente durante il giorno, tra i pasti (evitate di berlo durante o appena prima dei pasti, per due ore dopo gli stessi e la sera), oltre alla quantità di acqua normalmente consumata (da sei a otto bicchieri).

        Attenzione: utilizzate preferibilmente succo di mela biologico, sebbene qualsiasi buona marca di succo di mela in commercio, concentrato di mela o sidro siano adeguati per gli scopi del lavaggio epatico.

        Può essere utile sciacquarsi la bocca con bicarbonato di sodio e/o lavarsi i denti più volte al giorno per evitare che l’acido li danneggi. (Nel caso siate intolleranti o allergici al succo di mela, vedi le altre opzioni al paragrafo “difficoltà con il lavaggio” al temine di questo capitolo).

        Raccomandazioni dietetiche

        Durante l’intera settimana di preparazione e lavaggio evitate di consumare cibi o bevande freddi o gelati in quanto raffreddano il fegato e, di conseguenza, riducono l’efficacia del lavaggio stesso. Tutti i cibi e le bevande dovrebbero essere caldi o almeno a temperatura ambiente.

        Il momento migliore per il lavaggio

        La parte principale e finale del lavaggio epatico viene eseguita al meglio durante il fine settimana, quando non siete sotto pressione e avete tempo per riposarvi.

        Sebbene il lavaggio sia efficace in qualsiasi momento del mese, il periodo dovrebbe preferibilmente coincidere con un giorno compreso tra la luna piena e la luna nuova.

        Il periodo di preparazione di sei giorni può iniziare cinque o sei giorni prima della luna piena.
        Il giorno di luna nuova è il più indicato per la pulizia e la guarigione.

        Se assumete farmaci

        Mentre vi sottoponete a un lavaggio epatico, evitate di assumere farmaci, vitamine o integratori che non siano assolutamente necessari. È importante non sovraccaricare il fegato con lavoro extra che possa interferire con il tentativo di depurazione.

        Assicuratevi di svuotare il colon prima e dopo un lavaggio epatico

        Avere movimenti intestinali regolari non è necessariamente una indicazione del fatto che il vostro intestino non sia ostruito.

        Inoltre, se sospettate o vi hanno diagnosticato una contaminazione intestinale da parte di parassiti e/o batteri e/o funghi (candida), vi consiglio di fare prima del lavaggio epatico, un trattamento vermifugo e ricondizionante dell’intestino, come indicato in questo sito: cliccando qui.

        La pulizia del colon, eseguita qualche giorno prima o, meglio ancora, nel sesto giorno di preparazione, contribuisce a evitare o ridurre al minimo qualsiasi forma di malessere o nausea che possa insorgere durante l’effettivo lavaggio epatico: impedisce il reflusso della miscela di oli o di prodotti di scarto dal tratto intestinale allo stomaco e assiste il corpo nella rapida eliminazione dei calcoli biliari.

        L’irrigazione del colon (idrocolonterapia) è il metodo più veloce e semplice per preparare il colon a un lavaggio epatico. L’irrigazione con la tavola da colema è il secondo metodo preferito (vedi i dettagli in “Mantenete pulito il colon”, Capitolo 5).

        Cosa dovete fare il sesto giorno di assunzione del succo di mela

        • Se sentite fame al mattino, fate una colazione leggera con cereali caldi: la farina di avena è la scelta migliore.
        • Evitate gli zuccheri o altri dolci, spezie, latte, burro, olio, yogurt, formaggio, prosciutto, uova, noci, paste e cereali crudi, ecc.
          Frutta e succhi di frutta sono l’ideale.
        • A pranzo mangiate verdura cotta o al vapore con riso bianco (preferibilmente riso Basmati) e insaporitelo con poco sale marino o salgemma non raffinati.
        • Ripeto: non consumate cibi proteici, burro o olio, o potreste sentirvi male durante il lavaggio.
        • Non mangiate o bevete nulla (eccetto l’acqua) dopo le 13.30, altrimenti avrete difficoltà a espellere i calcoli!

        Seguite l’esatto programma descritto di seguito.

        IL VERO E PROPRIO LAVAGGIO

        La sera

        • Ore 18:00
          Aggiungete quattro cucchiai di Sali di Epsom (solfato di magnesio) a tre bicchieri da 240 ml l’uno di acqua filtrata (per un totale di 720 ml) in una brocca: in questa avrete così quattro porzioni da 180 ml (3/4 di bicchiere).

          • Quindi bevete la prima porzione (3/4 di bicchiere): potete bere qualche sorso di acqua subito dopo per eliminare l’amaro in bocca oppure aggiungere un po’ di succo di limone per migliorare il sapore.
          • Uno dei compiti principali dei Sali di Epsom è quello di dilatare (allargare) i dotti biliari rendendo più semplice il passaggio dei calcoli. (Se siete allergici ai Sali di Epsom o non I riuscite a ingerirli, potete usare le stesse dosi di citrato di magnesio).
          • Togliete dal frigorifero gli agrumi che userete successivamente, di modo che possano scaldarsi a temperatura ambiente.
        • Ore 20:00
        • Ore 21:00
          • Se non avete avvertito alcun movimento intestinale fino a ora e non avete completato lo svuotamento del colon durante le ventiquattro ore trascorse, fate un clistere di acqua che darà il via a una serie di movimenti intestinali.
        • Ore 21:45
          • Lavate bene i pompelmi (o i limoni e le arance). Spremeteli con le mani e rimuovete la polpa. Avrete bisogno di 3/4 di bicchiere di succo: versate il succo e 1/2 bicchiere di olio di oliva nella brocca da mezzo litro circa, chiudetela bene e scuotetela forte per una ventina di volte o fino a quando la soluzione non sarà ben diluita.
            L’ideale sarebbe bere questa miscela alle 22:00, ma se avvertite ancora la necessità di andare in bagno, potete ritardare questa fase di altri 10 minuti.
        • Ore 22:00
          • Posizionatevi al fianco del letto (non sedetevi) e bevete il preparato, se possibile, tutto di un fiato.
            Alcune persone preferiscono berlo utilizzando una grande cannuccia di plastica. Pare che il metodo più efficace consista nel berlo tappandosi il naso.
          • Se necessario, assumete un po’ di miele tra un sorso e l’altro per aiutarvi a ingerire la miscela. La maggior parte delle persone, tuttavia, non ha problemi a berlo tutto d’un fiato: comunque non impiegateci più di 5 minuti (solo le persone anziane o deboli potranno impiegarci di più).
          • SDRAIATEVI IMMEDIATAMENTE
            Questa azione è fondamentale per aiutare il rilascio dei calcoli biliari!
            Spegnete la luce e rimanete distesi sulla schiena con uno o due cuscini sotto la testa affinché questa sia leggermente rialzata rispetto all’addome.
            Se questa posizione vi risulta scomoda, giratevi sul fianco destro con le ginocchia piegate verso la testa.
          • Rimanete sdraiati perfettamente immobili per almeno 20 minuti e cercate di non parlare! Concentrate l’attenzione sul vostro fegato. Alcune persone trovano beneficio nell’applicare un impacco di olio di ricino sul fegato.
            Probabilmente sentirete i calcoli passare lungo i dotti biliari come delle biglie.
          • Non avvertirete alcun dolore poiché il magnesio presente nel sale inglese tiene ben aperte e rilassate le valvole dei dotti biliari e la bile espulsa insieme ai calcoli mantiene i dotti biliari ben lubrificati (la situazione è ben diversa in caso di un attacco alla colecisti senza l’intervento del magnesio e della bile).
            Quindi, se potete, dormite.
          • Se in qualsiasi momento della notte avvertite l’assoluta necessità di defecare, fatelo.Controllate se vi sono già dei piccoli calcoli biliari (di color verde pisello o marrone chiaro) che galleggiano nel water.
            Potreste avvertire un senso di nausea durante la notte e nelle prime ore della mattina: questo è dovuto soprattutto a una forte e improvvisa espulsione di numerosi calcoli biliari e tossine dal fegato e dalla colecisti che spingono di nuovo la miscela di olio nello stomaco.La nausea passerà col trascorrere della mattinata.

        Il mattino dopo

        • Ore 6:00 – 6:30
          • Appena svegli, ma non prima delle 6.00, bevete la terza porzione di Sali di Epsom (se avete molta sete bevete un bicchiere di acqua tiepida prima di assumere il sale).
          • Ore 8:00 – 8:30
          • Ore 10:00 – 10:30
            • Continuate a consumare pasti leggeri durante i giorni seguenti e ricordate: il vostro fegato e la vostra cistifellea hanno subito un importante intervento chirurgico senza effetti collaterali dannosi e senza costi.

              N.B.:

              bevete acqua ogni volta che avete sete, ma non subito dopo aver bevuto i Sali di Epsom e nelle prime due ore successive all’assunzione della miscela oleosa.

              I RISULTATI CHE VI POTETE ASPETTARE

              Durante le ore della mattina (e forse del pomeriggio) successive al lavaggio avvertirete numerosi movimenti intestinali liquidi che inizialmente consisteranno di calcoli biliari mescolati a residui di cibo e poi solo di calcoli misti ad acqua.

              La maggior parte dei calcoli è di colore verde pisello e galleggia nel water in quanto contiene componenti biliari.

              I calcoli presentano diverse tonalità di verde e possono essere di colore vivace o lucidi come pietre preziose. Solo la bile secreta dal fegato può conferire questo colore verde.

              Si possono contare a dozzine e, a volte, perfino a centinaia (di dimensioni e colori diversi) che vengono espulsi in una volta sola.

              Fate attenzione anche ai calcoli di color marrone chiaro e bianco, perché alcuni tra quelli più grandi possono depositarsi sul fondo del water insieme alle feci: si tratta di calcoli biliari calcificati che sono stati rilasciati dalla cistifellea e contengono sostanze tossiche più pesanti con solo piccole quantità di colesterolo.

              Tutti i calcoli di colore verde e giallastro sono soffici come stucco grazie  all’azione del succo di mele.

              Potreste anche rilevare uno strato di scarto color marrone chiaro o bianco oppure di “schiuma” nel water: la schiuma è costituita da milioni di piccolissimi cristalli di colesterolo molto appuntiti e di color bianco che possono facilmente danneggiare i dotti biliari e la cui espulsione è ugualmente importante.

              Cercate di fare una stima approssimativa di quanti calcoli avete eliminato. Per curare in modo permanente borsiti, dolori di schiena, allergie e altri problemi di salute, e quindi prevenire l’insorgere di ulteriori malattie, è necessario rimuovere tutti i calcoli.

              Questa operazione potrebbe richiedere almeno da otto a dodici lavaggi da eseguirsi a intervalli di tre settimane oppure mensilmente (non eseguite il lavaggio con una frequenza superiore a quella indicata!).

              L’intervallo di tre settimane fra un lavaggio e l’altro può includere i sei giorni di preparazione, ma l’ideale sarebbe ricominciare dopo che sono trascorse le tre settimane.

              Se non riuscite a eseguire i lavaggi con questa cadenza, potete lasciar passare un po’ più di tempo tra una operazione di pulizia e l’altra.

              E importante ricordare che una volta iniziato il lavaggio del fegato, dovrete proseguire fino a quando per due lavaggi consecutivi non verranno più espulsi calcoli.

              Lasciare il fegato semi-depurato per un lungo periodo di tempo (tre o più mesi), infatti, può causare malesseri maggiori di quanti si avrebbero se il fegato non fosse mai stato sottoposto a depurazione.

              Il fegato, nel suo complesso, inizierà a funzionare più efficacemente subito dopo il primo lavaggio e potrete notare immediatamente improvvisi miglioramenti, a volte addirittura nel giro di poche ore.

              I dolori diminuiranno, l’energia aumenterà e la lucidità mentale migliorerà notevolmente.

              Tuttavia, nell’arco di qualche giorno i calcoli posizionati nella parte posteriore del fegato si sposteranno “in avanti” verso i due maggiori dotti biliari che si dipartono dal fegato, e ciò potrebbe dare l’impressione di accusare alcuni dei sintomi di malessere provati in precedenza. Potreste infatti sentirvi delusi perché la ripresa sembra di breve durata, ma tutto questo indica semplicemente che sono rimasti dei calcoli pronti per essere rimossi con il prossimo ciclo di lavaggio.

              Nondimeno, le risposte di depurazione e autoriparazione del fegato aumenteranno notevolmente aggiungendo sempre maggiore efficacia a questo importantissimo organo del corpo.

              Finché ci saranno ancora calcoli in movimento all’interno dei dotti biliari più piccoli verso quelli più grandi, essi si potranno combinare dando origine a calcoli di dimensioni ancora maggiori per riprodurre i sintomi già precedentemente accusati, tra cui mal di schiena, mal di testa, mal di orecchie, problemi digestivi, gonfiore, irritabilità, rabbia, ecc., sebbene in forma più leggera rispetto a prima.

              si raccomanda di ripetere il lavaggio epatico ogni sei o otto mesi: ogni procedura darà nuovi stimoli al fegato ed eliminerà le tossine o i nuovi calcoli accumulati nel frattempo.

              Attenzione

              Non sottoponetevi mai a un lavaggio epatico se soffrite di una patologia in fase acuta, anche se si tratta di un semplice raffreddore.

              Tuttavia, se soffrite di malattie croniche, depurare il vostro fegato può essere la cosa migliore che possiate fare per voi stessi.

              Importante! Leggere attentamente

              Il lavaggio epatico è un metodo incomparabile e assolutamente efficace per recuperare il proprio stato di salute: se seguirete le istruzioni alla lettera, non correrete alcun rischio.
              Per favore, prendete le istruzioni molto seriamente: alcune persone che hanno eseguito il lavaggio epatico eseguendo la procedura suggerita da amici o trovata su Internet hanno avuto delle complicazioni inutili perché non avevano una conoscenza completa della procedura stessa e di come funziona, mentre ritenevano che la sola espulsione dei calcoli dal fegato e dalla cistifellea fosse sufficiente.

              irrigazione del colon, da eseguirsi preferibilmente il secondo o terzo giorno dopo il lavaggio epatico.

              Se i calcoli epatici rimangono  nel colon, possono causare irritazione, infezione, mal di testa e malessere addominale, problemi tiroidei, ecc.. e alla fine, diventare addirittura una fonte di tossiemia nell’organismo.

              Se non sono disponibili preparati per il colon nel luogo dove risiedete, potete fare un clistere di caffè (secondo Max Gerson) seguito da uno di acqua, oppure due clisteri di acqua consecutivi: tuttavia, questo non garantisce la rimozione di tutti i calcoli rimasti.

              Non esiste un vero sostituto all’irrigazione del colon, eseguire un clistere usando la tavola da colema, tuttavia, costituisce il modo migliore per avvicinarsi molto a una procedura di irrigazione del colon professionale.

              Se decidete di optare per una soluzione di compromesso che non sia una vera irrigazione del colon, mescolate un cucchiaino di Sali di Epsom con un bicchiere di acqua tiepida e bevetelo appena alzati il giorno in cui deciderete di sottoporvi allo svuotamento del colon.
              NB:
              Per acquistare una tavola da colema e ricevere una dimostrazione video di come utilizzarla, fare riferimento al capitolo “Elenco dei fornitori” in fondo al libro del Lavaggio Epatico.

              Vedi anche Jensen, Bemard, Intestino libero, Macro Edizioni, Cesena, 2002.

              oppure scegli il libro dello stesso autore Disintossicati e Recupera la Salute in 11 Giorni — Libro

              Importanza del lavaggio di colon e reni

              Sebbene il lavaggio epatico sia, di per sé, in grado di produrre risultati davvero impressionanti, l’ideale sarebbe effettuarlo successivamente a un lavaggio del colon e dei reni.

              Lo svuotamento del colon (vedere anche la sezione “Preparazione”) garantisce che i calcoli biliari espulsi vengano facilmente rimossi dall’intestino crasso, mentre il lavaggio renale assicura che le tossine provenienti dal fegato durante il lavaggio epatico non pesino su questi organi escretori vitali.

              Tuttavia, se non avete mai avuto problemi renali, calcoli renali, infezioni alla vescica, ecc., potete procedere con la sequenza lavaggio del colon/lavaggio epatico/lavaggio del colon. Assicuratevi, comunque, di sottoporvi anche a un lavaggio renale in un momento successivo, trascorso qualche tempo dopo i primi 2-4 lavaggi epatici e di nuovo, dopo che il vostro fegato sarà stato completamente depurato (vedere anche “Il lavaggio renale” nel Capitolo 5). Altrimenti potete bere una tazza di tè per i reni (vedi la ricetta nella sezione “Il lavaggio renale”) per due o tre giorni successivi a ogni lavaggio epatico.

              Seguite le stesse istruzioni indicate per il lavaggio renale principale. Il lavaggio renale e quello epatico possono essere praticati contemporaneamente, ma assicuratevi di non bere il tè renale il giorno in cui praticate il lavaggio del fegato.

              I soggetti il cui colon è gravemente congestionato o che presentano un’anamnesi di costipazione, dovrebbero considerare l’idea di effettuare almeno due o tre lavaggi del colon prima di sottoporsi al primo lavaggio epatico.

              Inoltre, se sospettate o vi hanno diagnosticato una contaminazione intestinale da parte di parassiti e/o batteri e/o funghi (candida), vi consiglio di fare prima del lavaggio epatico, un trattamento vermifugo e ricondizionante dell’intestino, come indicato in questo sito: cliccando qui e scaricando, gratuitamente, la guida per un intestino sano.

              Ricordate, quindi, che è molto importante svuotare il colon entro tre giorni dal completamento di ogni lavaggio epatico, perché la rimozione di calcoli biliari dal fegato e dalla colecisti può lasciare alcuni residui di calcoli e tossine nel colon, che vanno eliminati completamente per giovare al vostro stato di salute.

              Quando bere acqua durante il lavaggio

              Ancora una volta, ricordatevi che potete bere acqua in qualsiasi momento del lavaggio epatico, tranne immediatamente prima e dopo l’assunzione dei Sali di Epsom (lasciate passare circa 20 minuti). Evitate di bere acqua anche dalle 21,30 alle 2 del mattino (nel caso in cui vi alzaste). In tutti gli altri casi potete bere ogni volta che avete sete.

              AVETE DIFFICOLTA CON IL LAVAGGIO?

              Intolleranza al succo di mela

              Se per qualche motivo non tollerate il succo di mela (o le mele), potete sostituirlo con le erbe Gold Coin Grass (erba lisimachia) e Bupleurum (bupleuro) in tintura, vendute con il nome Gold Coin Grass (GCG), 250 ml al prezzo di 16,00 dollari e disponibili da Prime Health Products (vedi l’elenco dei fornitori in fondo al libro).

              L’acido malico presente nel succo di mela è particolarmente efficace per dissolvere parte della bile stagnante e rendere i calcoli più morbidi (vedi qui di seguito i dettagli relativi all’acido malico).

              Anche le erbe sopra menzionate si sono rivelate efficaci per ammorbidire i calcoli e possono quindi essere utilizzate nella fase preparatoria del lavaggio epatico, anche se potrebbe essere necessario un periodo di tempo leggermente più lungo rispetto a quanto richiesto in caso di utilizzo del succo di mela.

              Il dosaggio esatto per la tintura è 1 cucchiaio da tavola pieno (circa 15 ml) una volta al giorno da assumere a stomaco vuoto circa 30 minuti prima di fare colazione.

              Questo regime dovrebbe essere mantenuto per otto o nove giorni prima di effettuare il lavaggio epatico.

              Intolleranza ai Sali di Epsom

              Se siete allergici o intolleranti ai Sali di Epsom, potete usare il citrato di magnesio (anche se non è efficace come il sale inglese), che potete trovare facilmente in farmacia.

              Intolleranza all’olio di oliva

              Se siete allergici o intolleranti all’olio di oliva, potete usare l’olio puro di macadamia, l’olio di semi di uva spremuto a pressione o a freddo, l’olio di semi di girasole o altri oli spremuti a pressione. Non usate l’olio di canola, l’olio di soia o altri oli estratti con procedimenti analoghi (per ulteriori informazioni sugli oli e i grassi sani e nocivi vedi il libro dell’autore Timeless Secrets of Health and Rejuvenation). Tenete presente che l’olio extravergine di oliva sembra ancora il più efficace per il lavaggio epatico.

              Disturbi alla colecisti o la colecisti è stata asportata

              Se soffrite di disturbi alla colecisti o se questa è già stata asportata, potrebbe essere necessario assumere succo di mirtillo palustre o erba lisimachia per 2-3 settimane (circa 1 bottiglia) prima del lavaggio epatico.

              Per ulteriori dettagli fare riferimento alla sezione precedente.

              Come raccomandazione generale, potreste prendere in considerazione la possibilità di prendere un integratore biliare. La maggior parte di questi prodotti è a base di bile di bue. Se vi è stata asportata la cistifellea, potreste non riuscire più ad avere la quantità di bile necessaria alla corretta digestione dei cibi. In presenza di sintomi di diarrea riducete il dosaggio o interrompete l’assunzione.

              Consultatevi con il vostro naturopata per scegliere il prodotto più indicato.

              Soggetti che non dovrebbero utilizzare il succo di mela

              Esistono persone che potrebbero incontrare difficoltà bevendo il succo di mela nelle quantità richieste per il lavaggio epatico, ma non ne sono consapevoli: tra queste annoveriamo coloro che soffrono di diabete, ipoglicemia, infezioni da lievito (Candida), cancro e ulcere allo stomaco.

              In tali casi il succo di mela può essere sostituito con acido malico in polvere. Cercate di evitare di assumerlo in capsule, soprattutto se queste contengono altri ingredienti. L’ideale è sciogliere bene l’acido malico prima di ingerirlo.

              Il periodo di preparazione è identico a quello indicato per l’assunzione del succo di mela. Eccetto per il fatto che il litro di succo di mela al giorno viene sostituito da 1/2 o 1 cucchiaino di acido malico disciolto in 4-6 bicchieri da 33 ml di acqua tiepida, da bere in piccole quantità durante il giorno.

              L’acido malico in polvere per uso alimentare (non mescolato al magnesio o ad altri ingredienti) costa pochissimo e può essere acquistato in Internet o nei negozi di alimentazione naturale.

              Tutte le aziende vinicole lo usano per produrre il vino (vedi la sezione “Informazioni sui prodotti” in fondo al libro).

              Un’alternativa è l’erba lisimachia (gold coin grass). Seguite le istruzioni già riportate per quanti sono intolleranti al succo di mela: potete provare l’acido malico o il succo di mirtillo palustre durante un lavaggio e l’erba lisimachia in quello successivo, e vedere quale di questi funziona meglio.

              Una quarta alternativa è rappresentata dall’aceto di mele: miscelatene 1 o 2 cucchiai in un bicchiere di acqua e bevetene quattro porzioni al giorno per sei giorni.

              Mal di testa o nausea nei giorni successivi al lavaggio epatico

              Alcune tossine rilasciate da questi calcoli possono allora penetrare nel sistema circolatorio e provocare malessere.

              In questo caso, una volta concluso il lavaggio epatico, può essere utile bere circa mezzo bicchiere di succo di mela per sette giorni consecutivi o finché i disturbi non passano.

              Il succo di mela andrebbe bevuto almeno mezz’ora prima di colazione.

              Potrebbe anche essere necessaria una ulteriore pulizia del colon per eliminare i calcoli “ritardatari”.

              Come già accennato, anche il metodo di pulizia dei tessuti (acqua ionizzata) contribuisce alla rimozione delle tossine in circolo.

              Mettete un pezzetto di zenzero fresco nei thermos: bevendo quest’acqua bloccherete rapidamente la nausea.

              Malessere durante il lavaggio

              Se avete seguito scrupolosamente tutte le istruzioni fornite nelle pagine precedenti ma continuate a sentirvi male mentre praticate il lavaggio epatico, non allarmatevi pensando che qualcosa sia andato storto.

              Pur essendo una eventualità rara, è possibile vomitare o provare nausea durante la notte: questo succede quando la cistifellea espelle la bile e i calcoli biliari con una forza tale da far riaffiorare l’olio nello stomaco.

              Quando l’olio mescolato alla bile ritorna nello stomaco, è probabile provare una sensazione di nausea. In questo caso dovreste riuscire a sentire l’espulsione dei calcoli: non sarà un dolore acuto, ma solo una contrazione lieve.

              Nel corso di uno dei dodici lavaggi epatici a cui mi sono sottoposto ho passato una gran brutta notte ma, nonostante abbia vomitato la maggior parte della miscela oleosa, il lavaggio o è andato bene come tutti gli altri.

              Quando ho vomitato, l’olio aveva già compiuto il suo lavoro, cioè aveva stimolato il rilascio dei calcoli biliari.

              Se vi dovesse capitare, ricordatevi che è solo una notte di disagio, mentre per riprendersi da un intervento chirurgico convenzionale ci vogliono diverse settimane o mesi, e non è detto che negli anni a venire non si debbano provare un dolore e una sofferenza maggiori.

              II lavaggio epatico non ha dato i risultati previsti

              In alcuni casi, sebbene rari, il lavaggio epatico non dà i risultati previsti. I due motivi principali e i rimedi per tali difficoltà sono elencati di seguito.

              1. È probabile che una grave congestione nei dotti biliari epatici (dovuta alla struttura estremamente densa dei calcoli) abbia impedito al succo di mela di penetrare completamente durante il primo tentativo di lavaggio.

                Per alcuni soggetti possono essere necessari due o tre lavaggi epatici prima che i calcoli comincino a fuoriuscire.
                Anche l’olio enterico di menta piperita sotto forma di capsule è molto utile per sciogliere i calcoli biliari calcificati o ridurne le dimensioni, ma può essere difficile trovarlo puro. Spesso, infatti, è combinato con altri ingredienti e la sua efficacia può risultarne ridotta.
                Un altro metodo efficace per aiutare fegato e cistifellea durante il lavaggio e favorire il rilascio di una maggiore quantità di calcoli consiste nell’intingere un panno nell’aceto di mele caldo e applicarlo sulla zona di fegato/cistifellea durante i 20-30 minuti in cui si sta sdraiati.
                Alcune persone hanno trovato beneficio nell’uso di olio di ricino.

                Le erbe genziana cinese e bupleuro aiutano a dissolvere parte della congestione e possono preparare il fegato a un lavaggio più efficace.
                Queste erbe sono preparate sotto forma di tintura, comunemente nota come “amaro cinese” e prodotta da Prime Health Products (vedi l’elenco dei fornitori alla fine del libro).
                Il dosaggio esatto per questa tintura è da 1 cucchiaino (circa 5 ml) una volta al giorno da assumere a stomaco vuoto circa trenta minuti prima di fare colazione.
                Questo regime dovrebbe essere seguito per tre settimane prima di bere il succo di mela (o prima di utilizzare le altre alternative presentate nel paragrafo precedente).Qualsiasi reazione sgradevole legata al lavaggio scompare, solitamente, dopo tre o sei giorni e può essere ridotta al minimo seguendo il metodo di lavaggio dei tessuti che utilizza acqua calda ionizzata e tenendo il colon pulito mediante capsule di Oxyflush, Oxypowder, Colosan, o eseguendo un colema o un clistere (vedi Capitolo 5).

                Un altro metodo consiste nel bere ogni giorno per una settimana tre cucchiai di succo di limone non diluito e non zuccherato da 15 a 30 minuti prima di colazione. Il succo di limone stimola la cistifellea e la prepara a un lavaggio ancora più efficace.

              2. In molti soggetti, per esempio, il lavaggio epatico non funziona a meno che l’intestino crasso non venga prima svuotato, perché l’accumulo di prodotti di scarto e di gas impedisce alla miscela di olio di spostarsi facilmente all’interno del tratto gastro-intestinale.Nelle persone con una forte costipazione la cistifellea potrebbe aprirsi appena durante il lavaggio.
                Il momento migliore per procedere a una irrigazione del colon o per un metodo alternativo è il giorno in cui viene eseguito effettivamente il lavaggio epatico.

              Tratto dal libro “Guarire il fegato con il lavaggio epatico” di Andreas Moritz – Edizioni Macro

              Si stima che il 20% della popolazione mondiale sviluppi un certo numero di calcoli biliari nella cistifellea nell’arco della propria vitae che gran parte di queste persone scelga di fare l’asportazione chirurgica di questo importante organo.

              Leggete questo libro e capirete che la risposta è: Assolutamente sì!

              Come faccio a sapere se ho i calcoli?

              Un vecchio detto recita: «L’esperienza val più della scienza», di conseguenza l’unico modo per scoprire da soli se soffrite di calcoli biliari è sottoporvi a un lavaggio epatico: vi accorgerete che rimuovendo tutti i calcoli i sintomi della malattia andranno scomparendo e il vostro stato di salute tornerà normale.

              Il lavaggio del fegato e della cistifellea, tuttavia, non è una panacea per tutti i mali: ci sono altre cause di cattiva salute, come un’alimentazione inadeguata, abitudini irregolari legate al sonno, insufficiente esposizione alla luce del sole per ottenere la vitamina D e così via.

              Benché la maggior parte di queste cause conducano alla formazione di calcoli biliari nel fegato, occorre prendersene cura anche separatamente, altrimenti il lavaggio epatico agisce soltanto come rimedio provvisorio e non migliora significativamente la salute (vedi da pag 111).

              “Preparatevi a stare bene. Questo è molto più di un semplice libro: è un potente strumento di autoguarigione.”

              Ecco rivelata la causa di una patologia molto frequente ma poco riconosciuta: la presenza di calcoli che congestionano i dotti biliari nel fegato.

              Il fegato è l’organo responsabile della distribuzione e del mantenimento costante di “carburante” a tutto l’organismo. Agisce come una vera e propria stazione di depurazione che neutralizza gli effetti nocivi di tutto quello che ogni giorno ingeriamo.

              I calcoli biliari, formando delle ostruzioni al suo interno, possono ridurre in maniera considerevole il funzionamento del fegato ed è per questo che la loro presenza impedisce un buono stato di salute e vitalità, oltre che essere una delle maggiori cause di malattia.

              Oltre a illustrare le procedure pratiche per la pulizia di fegato, cistifellea, reni e intestino, Moritz spiega nei minimi dettagli l’origine di tutte le patologie più comuni e come prevenirle o farle regredire naturalmente.


               




        Argento Colloidale – Posologia e Conservazione

        L’argento colloidale ionico
        Considerato nella letteratura internazionale
        Il più potente antibiotico naturale esistente
        Senza nessuna controindicazione – totalmente innocuo per il corpo

        LIBERATORIA:

        Tutto ciò appresso riportato non è da considerarsi consiglio medico o addirittura terapia, per le quali, per legge, è necessario un medico laureato, abilitato e iscritto all’albo.
        L’Argento Colloidale pur essendo uno straordinario aiuto di difesa per il nostro corpo non è miracoloso, quindi è importante consultare e seguire sempre le indicazioni del medico curante.

        Non è un minerale essenziale, ma è stato utilizzato per millenni come rimedio antibiotico ed in caso di epidemie. Ai nostri giorni la FDA ne limita l’uso per via interna presumendo un rischio mai dimostrato alle dosi minime con cui viene usato. Ma da tempo ormai, tutti gli enti governativi non sono privi di conflitti di interesse con le case farmaceutiche.

        Le informazioni che riporto sono prese dall’Opuscolo Informativo del dr Pierluigi Russo.

        Qualità consigliata:

        • Soluzioni più potenti (14-20 PPM) vengono utilizzate soprattutto per trattamenti odontoiatrici.
        • Qualità più leggere (5-8 PPM) sono meno efficaci, ma è possibile utilizzarli raddoppiando le dosi.

        Rinforza il sistema immunitario, Attiva il processo di guarigione

        È consigliabile verificare se il prodotto usato è efficace per mezzo di un Test Kinesiologico, come pure per adattare la posologia secondo lo stato di guarigione e la necessità personale!

        ATTENZIONE:

        Non va usato per oltre 20 giorni consecutivi, altrimenti se ne pùo accumulare troppo nell’organismo e il corpo si abitua provocando una perdita di efficacia. Inoltre va assunto solo in caso di necessità (malattie o infezioni da virus, batteri e funghi o esternamente come disinfettante) come un “cerotto”, con moderazione. È comunque un medicamento!

        L’argento colloidale, contiene singoli IONI D’ARGENTO che sono innocui (e non aggregati o nanoparticelle, che sono tossici per l’organismo). Con il termine nanoparticella si identificano normalmente delle particelle formate da AGGREGATI atomici o molecolari, mentre chimicamente, uno ione invece è UN atomo privo di un elettrone, quindi di dimensione inferiore (per cui più piccolo).

        COME SI USA

        CURA di PREVENZIONE x ca. 3 settimane (p.es. in autunno)

        • 1 cucchiaino 2x giorno, oppure (1cm di profondità) in una tazzina da caffè 1x giorno
        • BAMBINI 10 gocce al giorno

        STATO ACUTO

        • 1 cucchiaio 3 volte al giorno x 3 giorni, poi
        • 1 cucchiaino 3 volte al giorno x 4 giorni, poi
        • 1 cucchiaino 2 volte al giorno
          Oppure
        • 1cm (di profondità) in una tazzina da caffè 3 volte al giorno x 3 settimane
        • BAMBINI 10 gocce 3x giorno x 3 settimane

        In caso di CRISI DI GUARIGIONE (peggioramento dei sintomi nei primi giorni):
        Bere molta acqua naturale (per aiutare il corpo a depurarsi attraverso fegato, polmoni, pelle, vescica, intestino.…). Eventualmente ridurre il dosaggio per poi aumentarlo di nuovo gradualmente.

        Se lo usate per le vie respiratorie, usatelo puro tenendolo in bocca per un pò prima di deglutirlo
        USO ESTERNO

        OTITE

        • 2 Gocce per orecchio 3 volte al giorno fino al perdurare del dolore

        PUNTURE D’INSETTI e ORTICARIA

        • Inumidire la parte interessata una o più volte

        ANIMALI DOMESTICI

        ½ cucchiaio  (che non sia di plastica, né di metallo)
        Su una garza per pulire occhi, orecchie o parti intime:
        L’oro e l’argento colloidale vengono utilizzati anche in veterinaria contro il parvovirus del coniglio e la leucemia dei gatti.

        PIANTE

        Aggiungere all’acqua delle piante e o spruzzare sulle foglie o diluito sulle ferite
        Particolarmente utile contro i parassiti delle pianprova.

        CONSERVAZIONE -> Importante: LEGGERE ATTENTAMENTE:

        Conservare al fresco e al riparo dalla luce!
        Evitare gli sbalzi di temperatura!
        Non conservare in frigorifero e tenere lontano da elettrodomestici, impianti elettrici, cavi, prese e simili!

        CURIOSITÀ:
        Da qui l’espressione che i nobili avessero il “sangue blu”… La loro apparenza era certamente poco bella (per questo forse si incipriavano massicciamente) ma non si ammalavano mai gravemente!

        TESTIMONIANZE dal web

        • Io ho curato mal di gola e placche. Sparito tutto in 24 ore.
        • Ascesso Dentale:
          BRONCHITE batterica:
        • VERRUCHE:
          [NB: Funziona anche con la Soluzione Idrosalina Satura di Sale Himalayano, con la quale, allo stesso modo, si è curato una verruca mio figlio.]
        • lo uso da tanti anni e con molto successo su tutto, lo uso anche sui gatti spruzzandolo semplicemente sul viso e inalandolo.
        • Ottimo anche per i bambini perché inodore ed insapore.
        • Ottimo io lo uso da anni e poi efficace da subito.
        • 😔 e non lo uso più, non so quale acquistare.

        Argento Colloidale dove e quale acquistare:

        di Ecosalute

        Ingredienti:
        Acqua, argento puro > 99,99%. Soluzione ultra-fine a 20 ppm (20 mg/L)

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        Soluzione colloidale di argento purissimo 20 PPM
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        Confezione: 50 ml

         

        Confezione: 200 ml + pipetta

         

         

         

        LIBRI su Macrolibrarsi

        Argento Colloidale

        Autore: Jean-Patrick Bonnardel

         

        Un potente rimedio naturale

        Autore: Gabriele Graziani , Luciano Graziani

         

         

        Antibatterico, antimicotico, antivirale, antinfiammatorio, antibiotico

        Autore:Gino Riccardo Navarra

        Editore:Sante Naturels

         

        Ha effetto antibiotico, inibisce le infezioni e rinforza il sistema immunitario

        Autore: Josef Pies , Uwe Reinelt

         

         

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        La nostra biblioteca

        Spero vogliate gradire Una selezione di Libri per voi in formato cartaceo, E-book e Pdf

        di Bruno Brigo  “Vitamine e minerali: prevenzione e cura”

        Non prescrivere mai un farmaco finché è possibile dare consigli alimentari.
        (Ibn al-Nagis, medico arabo del XIII secolo)

        In ogni alimento si distinguono macronutrienti e micronutrienti.

        La Vitamina D — Il Superormone: come proteggersi dalle malattie croniche

        di Jörg Spitz

        Un libro interamente dedicato alla vitamina D

        Salute e benessere non dipendono soltanto da un’adeguata assistenza medica, ma dalla disponibilità all’interno del nostro organismo di tutte le sostanze che gli sono per natura necessarie, tra cui la Vitamina D.
        Come recenti studi dimostrano, la Vitamina D non è utile solo per il riassorbimento del calcio ma essa impedisce, limita ed inibisce l’arrivo di numerose altre malattie – infezioni e malattie respiratorie, reumatismi e diabete, problemi cardiaci e tumori. Ecco quindi un excursus su salute e prevenzione: come la Vitamina D protegge dalle malattie e quali sono le sue reali possibilità di aiuto al recupero nei confronti delle malattie croniche.

        di Kate Rhéaume-Bleue

        La Vitamina che ti farà Vivere 100 Anni — Libro

        Kate Rhéaume-Bleue

        Scopri come una piccola e sconosciuta vitamina può salvarti la vita!

        Immaginando che il calcio presente nel sangue sia il traffico, la vitamina K2 svolge la funzione di un vigile: impedisce infatti al calcio di depositarsi nelle arterie e in genere nei reni, nelle articolazioni e nel cervello, consentendo invece di indirizzarlo alle ossa.
        Ma non finisce qui: preserva la salute dei denti, aiuta a contrastare l’obesità, allontana il rischio di cancro alla prostata e al fegato, aiuta a contrastare l’obesità, le rughe e le vene varicose.

        Una scoperta scientifica che sta facendo il giro del mondo e che potrebbe davvero salvare o cambiare la vita a milioni di persone.

        Guarire il Cancro — Libro

        Terapie complementari a base di vitamine e farmaci naturali – Il ruolo degli antiossidanti – Rinforzare il sistema immunitario – Migliorare la qualità della vita – Centinaia di casi di guarigione. Edizione Economica

        Abram Hoffer, Linus Pauling

         

        Un metodo naturale e non invasivo per curare e prevenire i disturbi cardiaci – La Soluzione Sinatra.
        Soffri di disturbi cardiaci?
        Il famoso cardiologo Stephen T. Sinatra ha la soluzione che cerchi: la Cardiologia Metabolica, un metodo straordinario per ringiovanire, rivitalizzare e rinforzare il tuo cuore.
        Stephen T. Sinatra

        Lo scopo principale di questo libro è informare la gente. Questo, che è sempre stato un dovere professionale di ogni medico, oggi diventa anche un dovere morale, perché i contenuti dell’informazione sono spesso fatti gravi e potenzialmente lesivi dell’incolumità e dell’integrità del malato che si affida ignaro. Purtroppo, la Medicina Moderna si è trasformata in una sorta di braccio armato a difesa degli interessi economici di una industria che prospera sulle precarie condizioni di salute della gente.

        Curarsi con gli ormoni bio identici

        Annelie Scheuernstuhl, Anne Hild

        Terapia ormonale? Sì, ma naturale! Grazie a questo libro pratico alla consultazione con un capitolo che tratta le singole malattie.

        Questo libro indica la via d’uscita dai disturbi ormonali che affliggono uomini e donne.

        Le scoperte degli ultimi anni e i risultati degli approfonditi studi sugli ormoni hanno prodotto un’insicurezza generale nei confronti degli ormoni artificiali, e a ragione! Ignorata dalla medicina convenzionale, ma altrettanto nota da decenni, esiste la possibilità di curare con ormoni naturali bioidentici (si tratta di ormoni riprodotti la cui struttura biochimica è identica a quella dell’originale biologico).

        “Tutti gli abitanti del pianeta possono vivere una vita più sana e più felice consumando quotidianamente dosi appropriate di vitamina C”.

        Nonostante l’enorme mole di ricerca che è stata fatta e continua a essere fatta, la vitamina C rimane una delle sostanze maggiormente ignorate in termini di applicazioni pratiche.

        Il prof. Levy ci dimostra, invece, che sono pochissime le malattie o condizioni patologiche che non traggano miglioramento dal regolare dosaggio di una dose ottimale di vitamina C: è raro che ci sia una ragione valida per non somministrare immediatamente a qualsiasi paziente grandi dosi di vitamina C prima di procedere con la diagnosi medica.

        In questo libro provo a indicare la via per un approccio pratico, per introdurre effettivamente nella propria routine quotidiana l’integrazione di vitamina C, sfruttando la mia storia di apprendimento, indicando possibili passi falsi da evitare e ponendo al centro dell’attenzione le indicazioni e le modalità pratiche per una supplementazione efficace. Se invece sapete che la vostra salute non è ottima, pur senza sapere di cosa soffrite, vi dirò che il dottor Klenner per primo ha insegnato che, mentre si cerca di capire la reale causa della malattia, nel frattempo vale comunque la pena di cominciare ad assumere vitamina C.
        Assumere un’unica pasticca da un grammo e cercare di capire se vi siano benefici o, peggio, dedurre che non ve ne siano, è la maniera di procedere di chi vuole fallire.

        La Struttura Delle Rivoluzioni Scientifiche

        di Thomas S. Kuhn
        Uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza. Questo libro del 1962, l’opera piú conosciuta del filosofo americano e uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, è divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza, di cui ha contribuito a rinnovare profondamente vocabolario e orizzonti di riferimento.
        Nella Struttura delle rivoluzioni scientifiche, Kuhn sostiene la tesi che la scienza, invece di progredire gradualmente verso la verità, è soggetta a rivoluzioni periodiche, le spiegazioni sono tali all’interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre piú sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza trasformare radicalmente se stessa.

        Liberati dal dottore – Andrew Saul

        Uno stile di vita sano previene e cura la maggior parte delle malattie, mentre una dieta naturale e un utilizzo attento dei supplementi alimentari sono tra le migliori strategie per vivere bene.
        Questo volume, un vero e proprio prontuario terapeutico per tutta la famiglia, mostra come trasformarsi da pazienti in preda a mille paure a persone sane, piene di fiducia e autostima, capaci di gestire in maniera indipendente il proprio benessere psicofisico.

        l magnesio è il minerale della giovinezza, migliora la rigenerazione cellulare, aumenta l’elasticità dei tessuti, formidabile contro l’ossidazione e l’acidificazione, promuove i processi di eliminazione e dissolve le calcificazioni inappropriate a carico dei tessuti molli.
        Questo vero e proprio manuale sarà in grado di darvi un quadro multiforme di questo minerale ancora poco conosciuto e la cui carenza nell’alimentazione è ormai epidemica.

        La narrazione, le testimonianze, le spiegazioni a volte affascinanti e le indicazioni utili per integrare la vostra dieta con alimenti che contengono magnesio, danno valore aggiuntivo ad un’opera davvero originale. Le proprietà terapeutiche del Magnesio, per avere una mente e un corpo leggeri, sereni e sempre giovani.

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        I Poteri Curativi della Vitamina D
        Soram Khalsa

        Vitamin D Revolution – Come prevenire e curare: osteoporosi, diabete, rachitismo, sclerosi multipla, influenza, cancro, dolore cronico, asma, deterioramento cognitivo senile, fibromialgia… e molto altro
        Le informazioni contenute in questo libro sono essenziali per chi vuole prendere decisioni positive in materia di salute e sopperire alle carenze di vitamina D dovute principalmente allo stile di vita moderno e alla mancanza di esposizione al sole.

        “Sta per verificarsi una rivoluzione nella medicina.
        È cominciata diversi anni fa in laboratori di ricerca nascosti.
        Nell’ultimo periodo, però, la consapevolezza del fenomeno
        ha iniziato ad approdare su tutti i giornali,le riviste e i siti web del mondo.
        E io vi dico che non passerà molto tempo prima che tutti sulla terra divengano consapevoli
        e comprendano la potenza di questa trasformazione e di come potrà cambiare il mondo”.

        Questa rivoluzione è il risultato di nuove ricerche sulla potenza della vitamina D: consente di migliorare la nostra salute e favorisce la longevità. 

        Il Sole che Guarisce – Le incredibili Proprietà Terapeutiche della Vitamina D

        Jörg Spitz, William B. Grant

        Il sole che guarisce è un manuale pratico, ricco di informazioni e consigli, che dimostra quanto sia importante la luce solare per il nostro benessere. Senza sole, infatti, si produce un deficit di vitamina D, necessaria per la regolazione di una serie di processi in tutto il nostro corpo… e in molti  casi il rischio è di contrarre un tumore!
        Paolo Giordo

        Con linguaggio semplice e facilmente comprensibile, senza però trascurare il rigore scientifico, il dottor Giorno dimostra il ruolo della vitamina D come efficace strumento di prevenzione: dalle malattie autoimmuni ad alcune tipologie di carcinoma, dalle più comuni influenze ad alcuni stati depressivi.

        La vitamina D è efficace per prevenire e contrastare:influenza e osteoporosi, malattie autoimmuni, tumore alla mammella, al colon-retto e alla prostata, sintomi depressivi, malattie cardiovascolari, vitiligine, psoriasi e dermatite atopica, malattie reumatiche, malattie infiammatorie intestinali

        Come Superare la Carenza di Vitamina B12— Libro di Sally Pacholok, Jeffrey Stuart

        Tutti possiamo essere interessati – Come prevenire e riconoscere in tempo i segnali e avviare la giusta terapia

        Tu o i tuoi cari soffrite dì malattia di Alzheimer, demenza, sclerosi multipla, autismo, depressione, affaticamento cronico, malattia mentale, ritardo dello sviluppo, infertilità, cadute frequenti, perdita di memoria? La terapia che state seguendo non è efficace?

        I vostri sintomi potrebbero avere una causa a monte, la carenza di vitamina B12:

        • milioni di persone ne soffrono, ma poche ricevono una diagnosi;
        • può colpire a qualunque età;
        • se trascurata può causare danni neurologici permanenti e invalidanti;
        • molti pazienti ricevono la terapia quando è ormai troppo tardi.

        Ma c’è una speranza: la carenza di vitamina B12 è guaribile, se diagnosticata per tempo, con una semplice terapia vitaminica. Un libro altamente informativo che ha salvato molte vite.
        Una guida unica, autorevole e completa per imparare a conoscere e a sconfiggere la carenza di vitamina B12 che può colpire chiunque a seguito di apporto nutrizionale vitaminico insufficiente, invecchiamento, assunzione di farmaci ecc.

        Le Verità Nascoste della Vitamina C – Paolo Giordo

        Efficace per prevenire e contrastare: Malattie vascolari – infezioni virali e batteriche – cancro – stress ossidativo – scorbuto subclinico – infiammazione.
        Un altro libro sulla vitamina C, vi starete chiedendo? Sì, perché questo non è il solito libro.

        L’autore, basandosi sulle più accreditate ricerche scientifiche, pone fine al clima di disinformazione che avvolge questa sostanza che, non essendo brevettabile, non rappresenta una fonte di guadagno interessante per l’industria farmaceutica. Abbandoniamo quindi i condizionamenti del mercato e prendiamo in mano le sorti della nostra salute.

        Il dottor Paolo Giordo ci spiega perché la vitamina C è tanto essenziale per il benessere quotidiano e quali sono i dosaggi adeguati. Entra nel merito dei falsi miti legati al suo utilizzo – come l’idea che possa essere tossica – e descrive le diverse patologie curabili con un adeguato apporto: dal cancro alle infezioni batteriche e virali, dall’influenza allo stress, dall’aterosclerosi all’AIDS, e naturalmente lo scorbuto, manifestazione della sua carenza estrema. L’autore inoltre non manca di affrontare problematiche come colesterolo, depressione e infiammazione.

        Il libro comprende anche una sezione più pratica, in cui si spiega come conservare al meglio la vitamina C nei cibi e come utilizzare gli integratori. Il tutto è corredato da un ricettario e da una nutrita bibliografia.

        eBook –Migliora la Tua Salute con la Niacina (Vitamina B 3)

        Un Trattamento Promettente per la Schizofrenia e la sua elevata rilevanza nel campo dell’Alcolismo

        Bill Wilson

        Un libro per conoscere terapie inusuali scientificamente provate ed efficaci, come: batteri intestinali, vitamine A, C, D, E, K2, Digiuno intermittente, Piante e funghi medicinali

        Scopri le Superterapie, metodi naturali per prevenire e curare malattie croniche, degenerative, autoimmuni e psichiche.
        Dal digiuno intermittente all’equilibrio nascosto dei batteri intestinali, dall’utilizzo delle vitamine a quello delle piante dei funghi medicinali: esistono potenti terapie dimenticate o ignorate dalla medicina moderna che sono estremamente efficaci.

        Un invito a guardare alla malattia con occhi diversi spostando l’attenzione dai sintomi alla sua reale comprensione. Le patologie sono, infatti, squilibri di un sistema complesso per cui l’utilizzo di farmaci convenzionali è solo un modo per spegnere i segnali in maniera parziale e temporanea.

        Letture su Tiroide

        Vivere senza problemi alla Tiroide

        di Luca Speciani

        Una dieta corretta, ma non solo!

        Siamo di fronte a una inspiegabile epidemia di ipotiroidismo, e sembra ormai impossibile non trovare qualcuno sotto terapia se si esce a cena con qualche amico. È un dato reale o siamo davanti ad un grave fenomeno di sovradiagnosi? Non appena un paziente presenti segni di stanchezza o affaticamento, il medico di base suggerisce di controllare gli esami della tiroide e qui – stranamente – quasi tutti presentano qualche valore fuori posto.

        Agli esami segue spesso un’ecografi a dall’esito dubbio (lieve disomogeneità) che infi ne porta ad un trattamento inutile e squilibrante, in grado di generare (per usare le parole dell’associazione europea di endocrinologia) ipertiroidismo iatrogeno, cioè una patologia molto più grave rispetto al lieve ipotiroidismo riscontrato, spesso subclinico.

        Il problema infatti è che il più delle volte si viene trattati farmacologicamente per il solo innalzamento del valore del TSH, che non rappresenta ipotiroidismo, ma solo un tentativo di aggiustamento (da parte dell’ipofi si) della quantità di ormone prodotto. Vengono trattate così molte persone sane che non ne avrebbero alcun bisogno.

        Raul Vergini

        Hai qualche disturbo che non riesci a risolvere? Hai mai verificato se la tua tiroide funziona bene?

        Si stima che la maggior parte della popolazione sia affetta da una ridotta funzionalità della tiroide. Il problema è che non lo sa!
        Le cause di questa situazione sono da ricercare nel mancato riconoscimento dei tradizionali sintomi e nella scarsa precisione degli esami di laboratori tradizionali. Questo fa sì che l’ipotiroidismo sia una tra le epidemie più diffuse ma non riconosciute della storia della medicina moderna.

        Il libro rappresenta una guida pratica e aggiornata su questa patologia.

        • Come riconoscerla e come curarla,
        • quali sono i fattori di rischio e quali i limiti della terapia a base di tiroxina,
        • quanto è importante lo iodio per la salute della tiroide e in che modo trattare la “debolezza surrenale”.

        Come riconoscere e trattare il più diffuso disturbo della tiroide

        Raul Vergini

        TANTI FASTIDI DIVERSI PER UN’UNICA CAUSA

        Fai attenzione a questi sintomi:

        • Facilità ad aumentare di peso o difficoltà a perderne
        • Freddolosità costante
        • Stanchezza fisica e/o mentale e difficoltà di concentrazione
        • Colesterolo alto nonostante la dieta
        • Stitichezza
        • Pelle secca, capelli che cadono
        • Umore tendenzialmente depresso o malinconico
        • Facilità alle infezioni soprattutto delle vie respiratorie
        • Problemi mestruali o di fertilità
        • Dolori articolari e muscolari
        • Temperatura corporea bassa
        • Cefalea o emicrania
        • Allergie

        NE SOFFRI SPESSO? CERCA IN QUESTO VOLUME LE TUE RISPOSTE

        La verità sulle malattie di Hashimoto e Graves, su insonnia, ipotiroidismo, noduli e virus di Epstein-Barr

        Anthony William

        La verità sulle epidemie più discusse e meno comprese di oggi

        Di generazione in generazione ci sentiamo dire che la causa ultima dell’affaticamento cronico, dell’aumento di peso, dei problemi di memoria, di dolori e nevralgie, dell’insonnia e di molto altro è la tiroide. Eppure, malgrado l’attenzione medica rivolta a tutte queste condizioni, le persone non guariscono.

        In questo libro Anthony William, Medical Medium, apre a una prospettiva del tutto nuova in relazione all’epidemia di malattie della tiroide. Spiega nel dettaglio quale sia la fonte del problema, analizzando cosa succede in caso di patologie autoimmuni o infiammatorie e poi offre un kit di salvataggio per cambiare vita e guarire la tiroide riportando i lettori alla salute e alla vitalità.

        La Tiroide Felice

        Guarire per sempre senza farmaci con la medicina biologica

        Salvatore Simeone

        In Italia soffrono di patologie legate alla tiroide oltre sei milioni di persone, in prevalenza donne, e l’unica cura prevista è l’assunzione dell’ormone tiroideo. Ma esiste un modo alternativo e più ecologico per aiutare i pazienti, senza necessariamente prescrivere un potente farmaco per tutta la vita?
        L’esperienza trentennale dell’autore su migliaia di casi clinici dimostra che non solo questo è possibile, ma anche che è l’unico modo per guarire veramente.

        Le terapie sostitutive basate su ormoni sintetici curano infatti solo i sintomi, ma non permettono di ottenere il reale benessere del paziente. Molto più efficace è un approccio sistemico, che significa prendersi cura della persona nella sua globalità, non solo fisiologica, ma anche energetica, metabolica e psicofisica.
        Grazie a un idoneo stile di vita, la tiroide guarisce per sempre senza più bisogno di ricorrere ai farmaci.

        In questo libro il Dott. Simeone illustra i vari passi da seguire per raggiungere l’obiettivo e riporta le testimonianze di tanti pazienti che hanno ritrovato la salute e il benessere.


        Libri scaricabili in formato PDF

        • …e gli uomini si! – dr Matthias Rath (PDF)

         

         

        Anteprime:

         

         

        Libri non tradotti in italiano e trattati su Vitamineral con articoli usciti in italiano

        Guida ai 4000 farmaci, utili, inutili e dannosi.

        libro-inchiesta francese (non tradotto in italiano)

        La denuncia di due medici francesi

        I medici Philippe Even e Bernard Debré hanno pubblicato in Francia nel 2012 un libro che ha suscitato scandalo. I due medici hanno passato al setaccio quattromila medicine arrivando alla conclusione che

        • il 50% è inutile,
        • il 20% scarsamente tollerato dai malati
        • e il 5% è addirittura potenzialmente pericoloso per la salute.

        Even e Debrè hanno accusato le case farmaceutiche di destinare alla ricerca solo il 5% dei loro fatturati, mentre viene destinato ad attività di marketing o lobbying quasi il 50%.

        Ma, soprattutto, i due medici hanno accusato i politici di aver favorito le case farmaceutiche più che i cittadini, autorizzando il rimborso della spesa per il 75% di questi medicinali.


         




        Thomas S. Kuhn
        La struttura delle rivoluzioni scientifiche

        La Struttura Delle Rivoluzioni Scientifiche

        di Thomas S. Kuhn

        Uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza.

        Questo libro del 1962, l’opera piú conosciuta del filosofo americano e uno dei testi teorici piú influenti della seconda metà del ventesimo secolo, è divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza, di cui ha contribuito a rinnovare profondamente vocabolario e orizzonti di riferimento.

        Nella Struttura delle rivoluzioni scientifiche, Kuhn sostiene la tesi che la scienza, invece di progredire gradualmente verso la verità, è soggetta a rivoluzioni periodiche, le spiegazioni sono tali all’interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre piú sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza trasformare radicalmente se stessa.

        Esiste una interazione tra struttura concettuale della scienza e realtà, tra realtà sociale e scienza, che si manifesta nel complesso di forze che decidono cosa è problema e cosa è «soluzione» di un problema. Cosa non nuova, ma che Kuhn è stato il primo ad affrontare analiticamente, tenendo fede al detto baconiano con cui si apre questo libro non baconiano:

        «La verità emerge piuttosto dall’errore che dalla confusione».

         


         




        Le Vitamine e Minerali: cosa sono e a cosa servono?

        Crediti immagine a MandalaBeauty

        Non prescrivere mai un farmaco finché è possibile dare consigli alimentari.
        (Ibn al-Nagis, medico arabo del XIII secolo)

        In ogni alimento si distinguono macronutrienti e micronutrienti.

        I micronutrienti formano la piccola parte rimanente costituita da vitamine, acidi grassi e amminoacidi essenziali, sali minerali.

        Si tratta di sostanze indispensabili alla vita che vanno assunte con gli alimenti, poiché l’organismo non è in grado di produrle.

        Storia

        eliminazione di scorie e sostanze tossiche, migliorano i meccanismi difensivi del sistema immunitario, partecipano alla trasformazione di zuccheri, grassi e proteine, contribuiscono alla produzione dei neuromediatori.

        (minerali, acidi grassi e amminoacidi essenziali). Essi contribuiscono a completare e potenziare l’attività delle vitamine secondo quello che è stato definito ‘principio dell’orchestra’.

        enzimi (manganese, rame, zinco), fanno parte di ormoni (iodio tiroideo).

        ‘oligoelementi’.

        L’identificazione

        La storia della Medicina della prima metà del Novecento è caratterizzata da una sorta di gara intrapresa dagli scienziati per isolare e sintetizzare la struttura molecolare delle diverse vitamine. Ogni nuova scoperta veniva premiata con il Nobel nella disciplina della Chimica o della Medicina.

        Le interazioni

        Le vitamine e i minerali subiscono l’influenza favorevole o antagonista da parte di diversi fattori (altri micronutrienti, temperatura, luce, pH).

        Il ‘principio dell’orchestra’

        Cosa Sono le Vitamine

        Le vitamine sono piccole molecole organiche, necessarie in modeste quantità per il normale funzionamento e la sopravvivenza dell’organismo.

        Nella maggior parte dei casi, le vitamine devono essere assunte attraverso la dieta , o almeno dovremmo perché non possono essere sintetizzate dall’organismo, ma il cibo è meno nutriente di 50 anni fa.

        sono indispensabili per la vita, e “ammina”, poiché in origine si riteneva fossero delle ammine.

        ammina della vita“.

        Caratteristiche

        Le vitamine sono accumunate dalle seguenti caratteristiche:

        • ma funzionano meglio prese poco e spesso, che in una unica grande megadose.
        • per molte vitamine anche l’eccesso (ipervitaminosi) è pericoloso per la salute.
          (ma non quanto i farmaci, e appena si smette l’integrazione torna tutto a posto)

        Vitamine Sintetizzabili dall’Organismo

        Gli esseri umani sono in grado di sintetizzare in una certa misura solo alcune vitamine.

        Ad esempio, la vitamina D viene prodotta nella pelle esposta alla luce solare, mentre la Niacina può essere sintetizzata dall’amminoacido triptofano.

        Inoltre, la vitamina K e alcune vitamine del gruppo B vengono sintetizzate dai batteri intestinali. Tuttavia, molte di queste vitamine vengono utilizzate localmente nell’intestino, con uno scarso contributo al soddisfacimento delle richieste dell’organismo.

        Quali Sono

        Attualmente si conoscono 13 vitamine:

        • Vitamina A (retinoidi e carotenoidi)
        • Vitamina B1 (tiamina, aneurina, vitamina anti-beri-beri)
        • Vitamina B2 (riboflavina, vitamina G)
        • Vitamina B3 (niacina, acido nicotinico, vitamina PP)
        • Vitamina B5 (acido pantotenico)
        • Vitamina B6 (piridossina)
        • Vitamina B7 (biotina o vitamina H)
        • Vitamina B9 (acido folico, più correttamente folati)
        • Vitamina B12 (cobalamina)
        • Vitamina C (acido ascorbico e ascorbati)
        • Vitamina D (colecalciferolo ed ergocalciferolo)
        • Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli)
        • Vitamina K (vitamina K1 e K2)

        Le “False” Vitamine

        Il lettore più attento avrà notato che nell’elenco mancano alcuni numeri, come la vitamina B4 e la vitamina B8.

        Queste lacune si devono al fatto che delle vitamine inizialmente considerate tali sono poi state “revocate”, in quanto prive dei requisiti necessari per essere considerate delle vere vitamine.

        Per questo motivo vengono talvolta utilizzati impropriamente i termini:

        • vitamina B4 in riferimento alla colina;
        • vitamina B8 in riferimento all’inositolo;
        • vitamina B10 in riferimento all’acido 4-aminobenzoico (PABA);
        • vitamina B11 in riferimento all’acido pteril-epta-glutammico;
        • vitamina B13 in riferimento all’acido orotico;
        • vitamina F in riferimento agli acidi grassi essenziali acido linoleico e acido alfa-linolenico;
        • vitamina P in riferimento ai flavonoidi in generale o ad alcuni specifici, come la quercetina o l’esperidina;
        • vitamina J in riferimento alla colina.

        Vitamine Idrosolubili e Liposolubili

        Le tredici vitamine attualmente conosciute si possono dividere in due categorie, in base alla relativa solubilità in acqua e oli:

        • vitamine idrosolubili: sono solubili in acqua ma non nei grassi;
        • vitamine liposolubili: sono solubili nei grassi (e solventi organici) ma non in acqua.

        La seguente immagine riporta l’elenco completo delle vitamine idrosolubili e di quelle liposolubili.

        L’utilità della suddetta classificazione riguarda principalmente l’assorbimento e il destino metabolico delle vitamine assunte con la dieta.

        La solubilità di una vitamina influenza infatti il modo in cui viene assorbita, trasportata, immagazzinata ed escreta dall’organismo.

        La seguente tabella riassume le più importanti differenze tra vitamine liposolubili e vitamine idrosolubili.

        Vitamine liposolubili

        • Le riserve corporee possono sopperire a periodi più o meno lunghi di privazione alimentare. Di conseguenza, non devono essere necessariamente assunte quotidianamente (a condizione che l’assunzione media nel tempo sia adeguata)
        • Poiché le vitamine liposolubili vengono immagazzinate, possono dare tossicità quando assunte a dosi molto elevate. Ciò è particolarmente preoccupante per le vitamine A e D, che possono essere tossiche se assunte in eccesso.
        • Le vitamine liposolubili si trovano in associazione con grassi e oli negli alimenti. Vengono anche assorbite meglio quanto assunte insieme a una fonte di grassi, per cui in caso di integrazione se ne consiglia l’assunzione ai pasti.
        • Resistono meglio al calore, ma anche alla luce e all’ossidazione

        Vitamine idrosolubili

        • A causa della ridotta permanenza nell’organismo, è necessaria un’assunzione regolare di vitamine idrosolubili con la dieta per evitare carenze
        • Non vengono accumulate nell’organismo in modo apprezzabile (ad eccezione della vitamina B12) e sono facilmente escrete attraverso l’urina
        • Ad eccezione della vitamina B12, che viene fornita solo da alimenti di origine animale, le vitamine idrosolubili sono sintetizzate dalle piante e si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali.
        • In generale, le vitamine idrosolubili vengono distrutte più facilmente durante la cottura rispetto alle vitamine liposolubili.

        Funzioni

        A differenza dei macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi), le vitamine non servono come fonte di energia per il corpo e non hanno nemmeno una funzione strutturale (non partecipano direttamente alla costruzione dei tessuti).

        Contribuiscono invece alle reazioni deputate alla produzione di energia e facilitano i processi metabolici e fisiologici in tutto il corpo.

        Le vitamine sono essenziali per il metabolismo cellulare. In particolare, molte vitamine (soprattutto quelle del gruppo B) regolano centinaia di reazioni metaboliche agendo come coenzimi.

        Ogni singola vitamina possiede una moltitudine di funzioni specifiche. Tuttavia, a livello generale possiamo affermare che:

        • le vitamine liposolubili sono invece necessarie per promuovere la crescita, la riproduzione e la salute.
        • Vitamina A: Supporta la crescita cellulare, la funzione immunitaria, lo sviluppo fetale e la vista. Più in generale, è coinvolta nella regolazione della crescita e della specializzazione (differenziazione) di quasi tutte le cellule del corpo umano.
        • Vitamina B2: Costituisce i coenzimi FAD e FMN che svolgono un ruolo importante nella produzione di energia, nel metabolismo di grassi, droghe e tossine, e nella protezione dai radicali liberi.
        • Vitamina B3 – Niacina: Costituisce il coenzima NAD+ e NADP+, che partecipa al metabolismo energetico, al mantenimento dell’integrità del genoma, al controllo dell’espressione genica e alla comunicazione cellulare. Può essere utilizzata per trattare la dislipidemia.
        • Vitamina B5: Costituisce il coenzima A, interviene nel metabolismo dei nutrienti per produrre energia e nella sintesi di grassi, colesterolo, ormoni steroidei, vitamine liposolubili, acetilcolina e melatonina.
        • Vitamina B6: Costituisce il coenzima di numerosi enzimi coinvolti nel metabolismo degli aminoacidi e nella sintesi di niacina, emoglobina e neurotrasmettitori (come serotonina, dopamina e GABA).
        • Vitamina H o B7: Costituisce il coenzima degli enzimi decarbossilasi e trans carbossilasi.
        • Vitamina D: Favorisce l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo e influenza la mineralizzazione ossea. È molto importante per il normale funzionamento dei sistemi neuromuscolare e immunitario.
        • Vitamina E: Agisce come antiossidante proteggendo gli acidi grassi polinsaturi delle membrane cellulari dalla distruzione ossidativa.
        • Vitamina K: Necessaria per la sintesi epatica di diversi fattori di coagulazione del sangue. Svolge un ruolo importante anche nella salute delle ossa e del cuore

        Per quanto riguarda Sali Minerali nella Dieta, Funzioni e relative carenze consulta il sito X115


        Le mie raccolte sulle interazioni e sinergie fra vitamine e minerali


         




        La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie

        Crediti immagine a The WOM Healthy

        La vitamina del sole (vit.D) è davvero una sostanza meravigliosa, quando ha a disposizione tutti gli alleati necessari per esprimere il suo potenziale. Una maggiore quantità di vitamina D è preferibile per la salute del cuore fino a un certo punto, oltre il quale è dannosa (se presa da sola).

        potrebbe semplicemente salvarvi la vita.

        Come la vitamina K2 può aiutarci

        • Osteocalcina, che lega il calcio nelle ossa e nei denti, dove c’è bisogno di calcio.
        • spazza via il calcio da tessuti come le arterie e le vene, dove il minerale è sgradito e dannoso.

        carenza di vitamina K2, le proteine che dipendono da essa rimangono inattive. Gradualmente, allora, il paradosso del calcio si riaffaccia minaccioso e porta a un pericoloso declino della densità minerale ossea e a un ancor più rischioso indurimento delle arterie.

        Quando i livelli di vitamina K2 sono inadeguati, quelle proteine risultano inutili, e il calcio vaga senza una meta, dirigendosi infine dove incontra una resistenza minima, introducendosi nei tessuti molli piuttosto che tentare di farsi largo con la forza nelle ossa dure. Nonostante il discorso possa sembrare troppo tecnico, spendere qualche minuto ora per comprendere la natura di queste proteine dipendenti dalla vitamina K2 vi permetterà di apprezzare appieno il potere meraviglioso e i profondi benefici alla salute della vitamina K2, che imparerete nel prosieguo di questo libro.

        Anche facendo regolari controlli del colesterolo, elettrocardiogrammi ed esami sotto sforzo, la maggior parte delle coronaropatie non viene identificata finché non si verifica un infarto, e il primo infarto è fatale nel 50 per cento dei casi. Combattere le coronaropatie è stato per decenni uno dei problemi più importanti legati alla salute pubblica. Negli ultimi 50 anni, i consigli alimentari degli esperti sono stati in gran parte dettati dalla guerra contro la malattia coronarica.

        smentita nella letteratura scientifica, resta radicata nelle credenze popolari riguardo all’alimentazione. A seconda del vostro attuale livello di consapevolezza delle cause delle coronaropatie, sarete piacevolmente sorpresi o del tutto inorriditi dalla lista dei cibi ricchi di vitamina K2 benefici per il cuore, dopo tutto, non è un paradosso.

        ben lontani da quelli della vitamina K2.

        ricchi di vitamina K2; l’unica vitamina conosciuta in grado di prevenire e curare l’osteoporosi.

        studio Rotterdam. Questo studio sulla popolazione, condotto nei Paesi Bassi, esaminò circa 8000 uomini e donne di oltre 55 anni di età riguardo alloro stato di salute, all’uso 24 dl 4G>1. Lo studio rivelò che un’elevata assunzione di vitamina K2 tramite l’alimentazione riduceva sensibilmente l’incidenza della calcificazione delle arterie e il rischio di morte da malattie cardiache e cardiovascolari, del 50% rispetto a persone con un basso apporto alimentare di vitamina K2.

        questo studio, le persone con il maggiore apporto di vitamina K2 dall’alimentazione vivranno, in media, sette anni in più dei loro omologhi con carenze di vitamina K2.

        , dimostrando come quest’ultima, nel nostro caso, non abbia effetti protettlvi. O, peggio, è possibile che l’enorme popolarità della vitamina D in realtà acutizzi il problema. In alcune circostanze, la vitamina D aumenta la calcificazione delle arterie.

        Molti studi indicano un’associazione tra la carenza di vitamina D e le coronaropatie, e quando i livelli di vitamina D aumentano, la calcificazione delle arterie diminuisce.

      9. vitamina D aumenta l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino, e questo è un beneficio per la salute delle ossa. Di certo, è stato dimostrato che l’integrazione contemporanea di vitamina D e di calcio aumenta la densità ossea più di quanto non faccia l’assunzione di uno solo di essi.

        La risposta è che abbiamo bisogno della vitamina D per trarre benefici dalla vitamina K2 e viceversa.

        Kate Rheaume-Bleue

        Riferimenti

        • Oltre la carenza: potenziali benefici di una maggiore assunzione di vitamina K per la salute delle ossa e dei vasi
        • Scopri altre informazioni sulla vitamina K2 leggendo il libro di Kate Rhéaume-Bleue

          La Vitamina che ti farà Vivere 100 Anni — Libro

          Il miracolo della Vitamina K2

          Kate Rhéaume-Bleue


          Consigli di assunzione vitamina K2

          Pertanto, la vitamina K2 dovrebbe essere sempre se si assume vitamina D3. Queste due vitamine lavorano insieme sinergicamente e fanno sì che il calcio ingerito attraverso il cibo venga immagazzinato nelle ossa e non nelle arterie.

          Tuttavia si consiglia di assumerle in due momenti diversi poiché al momento di essere assorbite condividono lo stesso recettore.
          Il recettore è la porta di entrata, solo dolo averla oltrepassata lavoreranno in sinergia, ma se assunte allo stesso pasto potrebbero ostacolarsi reciprocamente.
          Leggi di più in questo articolo
          Perché le vitamina D e K2 vanno assunte in due pasti diversi

          Il dosaggio di queste due vitamine è indipendente l’uno dall’altro. Ciò significa che, indipendentemente dalla quantità di vitamina D3 assunta, la dose ottimale per beneficiare del pieno effetto della vitamina K2 rimane sempre la stessa ed è compresa tra 100 e 200 mcg al giorno.

          La Vitamina K2 essendo liposolubile va assunta con un pasto generalmente condito di grassi (olio ev di oliva, ecc)

          DOSAGGI di vitamina K2:

          • 🌀45 microgrammi di K2 al giorno se:
            • ➰Stai assumendo anticoagulanti
            • ➰Sei una persona sana, hai meno di 50 anni, non assumi vitamina D e vuoi essere prudente
            • ➰bambini dai 7 anni e fino ai 12-13 anni
          • ✅100 microgrammi di K2 al giorno se:
            • ➰Sei sano, hai meno di 50 anni ed assumi vitamina D aggiuntiva
            • ➰Assumi oltre 2.500 Unità Internazionali di vitamina D al giorno
          • ✅200 microgrammi di K2 al giorno se:
            • ➰Hai in famiglia casi di osteoporosi o malattie cardiovascolari
            • ➰Mostri i primi segni di osteoporosi o malattie cardiovascolari
            • ➰Assumi più di 5.000 Unità Internazionali di vitamina D al giorno

          Per chi fa anticoagulanti viene consigliato il dosaggio più basso di 40-50 mcg.

          Terapia Anticoagulante: È giusto evitare la vitamina K2?

          Non sempre è facile trovare tale dosaggio, pertanto:

          • se avete la dose di una capsula da 100 mcg., assumerla a giorni alterni
          • se avete la compressa da 100 mcg può essere divisa in due e presa giornalmente
          • se avete la dose in capsula da 200 mcg. assumetela solo una volta alla settimana

           

          VITAMINA K2 SYGNUM

          Questa forma di vit K2 in gocce è piu’ facilmente gestibile per creare dosaggi bassi adatti a chi fa anticoagulanti o per bambini

          1 goccia=20mcg
          2 gocce=40mcg

           

          Vitamina K2 Nutriva in compresse da 105 mcg

          Le compresse di solito possono essere divise in due e quindi prendere metà dose

           

           

          Vitamina K2 200 mcg Prinfit in capsule

          K2-MK7 (Menaquinone)

          1 capsula al giorno con un pasto (lontano dalla vitamina D3)

          1 capsula la settimana se assumete Anticoagulanti e solo se il medico è d’accordo

          Codice sconto Vitamineral – spedizione gratuita


           




    VITAMINA D
    Dal libro “Terapie occultate di Jerzy Zieba

    Dal libro “Terapie occultate di Jerzy Zieba”

    VERSOLUNO

    Tradotto a cura della Dottoressa Kamilla Nitkiewicz.

     

    In Italia il 70% (secondo alcune fonti anche l’80%) di persone soffrono di carenza di Vit. D.
    Se viene raccomandata una integrazione di circa 400 UI, forse la dose è troppo bassa?
    Se, come spesso è riconosciuto ormai, con un livello di vitamina D INFERIORE a 25 ng/ml, il rischio d’insorgenza di un tumore aumenta notevolmente, forse dovremmo preoccuparci un po’.

    Che la vitamina D svolga un ruolo importante nella prevenzione del rachitismo, penso lo sappiano tutti, ma il suo ruolo va ben oltre, come hanno dimostrato numerosi scienziati in centinaia di pubblicazioni di lavori scientifici.
    Secondo il dott. Cedric Garland:

    “Se il livello di vitamina D fosse giusto, cioè abbastanza alto (secondo lui come minimo 60 ng/ml) allora l’incidenza di tante malattie si ridurrebbe bruscamente. E così l’incidenza di tumori (al rene, seno, intestino crasso e ovaie) o della sclerosi multipla si ridurrebbe del 50–80%.”

    Integrandola si possono prevenire le epidemie stagionali di influenze o raffreddori.

    Allora, forse sarebbero inutili i vaccini antinfluenzali?
    Può essere abbassato, addirittura dell’88%!, il rischio di diabete infantile di tipo 1 (il peggiore) somministrando vitamina D fin “dalla prima infanzia”.

    Con le conoscenze fondamentali sulla vitamina D potremmo ridurre l’incidenza di diverse malattie: dal sovrappeso all’artrite reumatoide, dall’ipertensione ai dolori della colonna vertebrale, dal diabete ai crampi, dalle infezioni delle vie respiratorie superiori ad altre infezioni, dalla fibromialgia ai tumori del seno, dell’intestino crasso, pancreas, prostata e ovaie.

    La vitamina D previene ed aiuta a CURARE più efficacemente malattie cardiache, demenze, depressioni, insonnia, psoriasi, sclerosi multipla, asma, ecc.
    Le carenze di vitamina D fin dalla prima infanzia sono legate a un insufficiente sviluppo del bacino femminile che impedisce poi alle donne adulte un parto naturale. La vitamina D è importante anche per il corretto funzionamento dei muscoli. Il suo giusto livello ha diminuito di quattro volte il rischio di intervento chirurgico (parto cesareo)!

    Dottor in Naturopatia Jerzy Zieba Autore di Terapie Occultate Vol. 1 e 2

    Il livello di vitamina D non dovrebbe essere inferiore a circa 35ng/ml, e quello raccomandato invece è intorno a 50–80ng/ml. Mentre più o meno 150ng/ml è il livello che non dovrebbe essere superato. In caso di malattia questo livello dovrebbe essere un po’ più elevato, ma sempre sotto controllo di un saggio medico.

    Ogni tanto occorre controllare il livello di vitamina D, cioè del metabolita descritto come 25(OH). Penso che TUTTI dovrebbero farlo.
    La vitamina D prodotta dal sole (la fonte migliore) rimane nel sangue due/tre volte più a lungo di quella integrata per bocca. Comunque, una volta abbronzati, ne sintetizziamo poca. E poi dovremmo prendere il sole alle ore di punta… sì, esattamente al contrario di quello che ci viene raccomandato.

    Purtroppo neanche l’integrazione di vitamina D attraverso l’alimentazione porta a buoni risultati. La speranza che possa essere sufficiente non è reale.

    Il latte materno ne contiene appena circa 25 U/l. Il che vuol dire… niente! In altre parole, come ha dimostrato il dott.Bruce Hollis, se un neonato si nutre solo di latte materno, prima o poi accuserà carenza di vitamina D (almeno che la madre non provveda ad integrarla nelle dosi adeguate). Circa il 10% della vitamina D che assume la madre passa nel suo latte nella sua forma naturale e migliore.

    Per questi motivi, purtroppo, è necessaria l’integrazione fin dal primo anno di vita.
    Essendo la vitamina D liposolubile, per trarne vantaggio deve essere assunta con un piatto contenente grasso. Non importa se un’insalata con l’olio o un panino col burro. Deve esserci un grasso. Altrimenti viene assorbita poco.

    Durante l’integrazione di vitamina D, È NECESSARIO somministrare la vitamina K2-MK7 in dosi non inferiori a 100 microgrammi. Si considera che la dose giornaliera sicura di vitamina D sia di circa 10.000 IU. A volte si usano altre unità, ma il calcolo è facile sapendo che 1000 UI= 25mcg o 1mcg=40UI, oppure 1mg=40 000UI

    Molto importante è la regolare somministrazione di vitamina D, anche in piccole dosi, come per esempio 2000 IU, ma tutti i giorni, piuttosto che due o tre volte all’anno.
    Si sconsigliano 150.000 IU, o addirittura 350.000 IU in un’unica dose, come alcuni prescrivono. Meglio assumerla insieme alla Vitamina A.