L’incremento dell’assunzione di integratori contenenti vitamina D3, non determina incremento dei casi di tossicità.(1)
Qual è il margine di sicurezza per quanto riguarda l’assunzione di vitamina D?
Cosa dobbiamo sapere per assumere in sicurezza questa vitamina vitale.
Dott. Dimitris Tsoukalas
Medico Chirurgo
L’importanza della vitamina D per la nostra salute è ampiamente riconosciuta, e la misurazione dei suoi livelli ematici fa ormai parte degli esami del sangue di routine in un numero significativo di specialità mediche.
Tale misurazione è spesso prescritta da endocrinologi, pediatri, neurologi, reumatologi, ortopedici, internisti e altri. Inoltre, sempre più medici prescrivono la vitamina D nel tentativo di rimediare alla sua carenza. Si tratta di un enorme passo avanti che può apportare benefici sostanziali al miglioramento della salute, in modo semplice ed efficace.
Vitamina D e tossicità
Ma per trarre il massimo dei benefici che la vitamina D può offrire, dobbiamo mantenere alti i suoi livelli ematici: oltre i 50 ng/dl per tutto l’anno(2,3). Dosi elevate possono indurre tossicità? La risposta è che in teoria ciò può accadere, ma in pratica è impossibile.
In letteratura sono riportati singoli casi di assunzione accidentale di elevate dosi di vitamina D, 2.400.000 o 1.680.000 UI di vitamina D al giorno.(4) Le vittime di suddetta assunzione accidentale hanno manifestato sintomi di tossicità da vitamina D, quali crampi, nausea e vertigini per 5 mesi. Per giungere ad un tale sovradosaggio di vitamina D, bisognerebbe consumare oltre 800 capsule da 2.000 UI al giorno, il che è praticamente impossibile.
La vitamina D3 non è così tossica come si pensava una volta.
Prof. Michael Holick, MD, Phd.
Mayo Clinic Proceedings(5)
Vitamina D e calcio
Una delle preoccupazioni comuni di medici e farmacisti riguardo all’assunzione di dosi elevate di vitamina D, è la manifestazione di tossicità causata dall’incremento dei livelli ematici di calcio(6).
Una revisione degli studi sull’argomento, dimostra che non ci sono casi di tossicità da calcio corrispondente a livelli ematici di vitamina D – nella sua principale forma circolante (25OHD3) – fino a sette volte superiori a quelli normali (700 ng/dl). I livelli ematici normali sono fino a 100 ng/dl(4).
Le summenzionate dosi sicure, raccomandate dall’American Association of Clinical Endocrinologists (Associazione Medici Endocrinologi), senza il monitoraggio e la misurazione dei suoi livelli da parte un medico, sono di 10.000 UI al giorno per gli adulti, e di 4.000 UI per i bambini di età compresa tra 8 e 18 anni. L’assunzione di dosi superiori a 10.000 UI al giorno, al fine di ripristinare una carenza significativa di vitamina D, deve avvenire previa prescrizione medica ed essere soggetta a misurazioni continue dei livelli ematici.
Le dosi di cui sopra sono completamente normali ed attese, poiché il corpo umano, dopo l‘esposizione al sole in estate, produce 10-20.000 UI di vitamina D in circa 15 minuti. Valori di 5 a 10.000 UI al giorno, per gli adulti, rappresentano la dose minima per ottenere un risultato biologico sufficiente.
Secondo Robert Heany, professore di endocrinologia e pioniere della ricerca sulla vitamina D a livello mondiale, in letteratura non sono stati riportati casi di tossicità fino a una dose giornaliera di 30.000 UI di vitamina D e livelli ematici fino a 200 ng/dl per lunghi periodi di tempo.
Dati recenti suggeriscono che la vitamina D è più sicura in dosi molto più elevate di quanto precedentemente ritenuto in termini di limiti di sicurezza.(1,3,5). È opportuno ricordare che la vitamina D deve essere assunta in associazione alla vitamina K2 e al magnesio, che rappresentano i principali cofattori che contribuiscono al raggiungimento del massimo effetto benefico.
Bibliografia
- Changing Incidence of Serum 25-Hydroxyvitamin D Values Above 50 ng/mL: A 10-Year Population-Based Study Daniel V. Dudenkov, MD et. al. Mayo Clinic Proceedings
- Vitamin D in Health and Disease Robert P. Heaney Creighton University.
Clin J Am Soc Nephrol 3: 1535–1541, 2008. - Evidence that Vitamin D Supplementation Could Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and Deaths by William B. Grant et. al. https://www.mdpi.com/2072-6643/12/4/988/htm
- Risk assessment for vitamin D. John N Hathcock, Andrew Shao, Reinhold Vieth, and Robert Heaney. Am J Clin Nutr 2007;85:6–18
- Vitamin D Is Not as Toxic as Was Once Thought: A Historical and an Up-to-Date Perspective Michael F. Holick, PhD, MD Mayo Clinic Proceedings. DOI: https://doi.org/10.1016/j.mayocp.2015.03.015
- Evaluation, Treatment, and Prevention of Vitamin D Deficiency:
J Clin Endocrinol Metab, July 2011, 96(7)1911–1930
https://www.vitamineral.it/integratori-di-vitamina-d-colecalciferolo-come-prodotto-biologico/
La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie
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Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.