CRIOTERAPIA: Terapia del freddo, perché fa bene

Che cos’è la Crioterapia

Sottoporsi a docce fredde o a bagni in acque gelide con finalità salutistiche rientra nella cosiddetta terapia del freddo (o crioterapia).

I rischi sono maggiori nelle persone con malattie cardiache o altre condizioni croniche, che ancor più di altre dovrebbero assicurarsi di consultare il medico prima di sperimentare questi trattamenti.

I potenziali benefici delle docce e dei bagni freddi includono l’aumento della combustione dei grassi, il rinforzo del sistema immunitario, il miglioramento dell’umore, la riduzione del dolore e dell’infiammazione, e persino una maggiore durata della vita.


A CHE COSA SERVE

A che cosa Serve

Per secoli, le temperature fredde sono state utilizzate dall’uomo per scopi terapeutici, sanitari e di recupero sportivo.

2.

3.

Altre forme di crioterapia che non tratteremo in questo articolo comprendono la criolipolisi e la criochirurgia.

  • La criolipolisi è un trattamento di medicina estetica che permette di ridurre il grasso localizzato attraverso l’uso del freddo. Per approfondire, leggi il nostro articolo sulla crioterapia estetica »
  • La criochirurgia o crioablazione è una procedura minimamente invasiva, usata per distruggere un tessuto anormale o malato (ad es. verruche o cellule infette e cancerose nei sistemi di organi, specialmente nel rene e nella prostata) 4, 5, 6.

COME FUNZIONA

Come Funziona

Il corpo di un adulto lavora costantemente per mantenere una temperatura interna che varia da 36,4 a 37,1°C 7.

Pertanto, l’esposizione al freddo intenso innesca tutta una serie di reazioni adattative per mantenere la temperatura corporea all’interno di questo range di normalità.

Nel dettaglio, si innescano due tipi fondamentali di reazioni 8:

  • cambiamenti metabolici: che si traducono in un aumento del tasso metabolico per produrre calore extra attraverso reazioni di disaccoppiamento.

sollevano l’umore e riducono la sensibilità dolorifica.

8.


DIMAGRIRE

Docce Fredde per Dimagrire

Come spiegato nel capitolo precedente, l’esposizione al freddo innesca delle risposte adattative per mantenere costante la temperatura corporea interna.

Alcune di queste reazioni comportano un aumento del tasso metabolico per produrre calore. In pratica, l’organismo brucia più calorie e questo si traduce in un’azione dimagrante 9.

Entrando più nel dettaglio, gli esseri umani possiedono piccoli depositi di tessuto adiposo bruno (BAT). A differenza del più abbondante tessuto adiposo bianco, che è deputato a immagazzinare energia, il grasso bruno brucia grassi per generare calore 10, 11.

L’esposizione al freddo aumenta quindi l’attività del tessuto adiposo bruno, che a sua volta porta a un aumento del dispendio calorico.

  • In uno studio, soggetti esposti allo stress da freddo hanno avuto un aumento dell’80% del loro dispendio energetico totale 12.
  • In un altro studio, i ratti esposti al freddo hanno mangiato il 50% in più rispetto ai ratti di controllo, ma hanno mostrato comunque un peso inferiore 13. Inoltre, hanno vissuto il 10% più a lungo.
  • 14.

L’esposizione a basse temperature porta anche a un aumento dei livelli di adiponectina, una proteina che aumenta la combustione dei grassi 15, 16, 17.


BENEFICI

Benefici per la Salute

Longevità

Uno studio ha scoperto che le mosche vivevano il doppio del tempo quando venivano mantenute a 21°C anziché a 27°C 18.

Allo stesso modo, la ricerca sui vermi ha rilevato che un calo della temperatura di 5°C ne ha esteso del 75% la durata della vita 19.

Analoghi benefici sono stati osservati negli studi sugli insetti, evidenziando una relazione negativa tra temperatura e durata della vita 20, 21, 22.

Anche i pesci sembrano vivere più a lungo a temperature più basse. Ad esempio, uno studio ha dimostrato che un calo della temperatura di 6°C ne ha aumentato la durata media della vita del 75% 23, 24.

Un altro studio ha abbassato la temperatura interna dei topi di 0,3°C (maschi) e 0,34°C (femmine), ottenendo un aumento della durata media della vita rispettivamente del 12 e del 20% 25.

Si ritiene che i benefici del freddo sulla longevità derivino da un processo noto come Ormesi.

L’Ormesi è un fenomeno in cui si ottiene una risposta benefica somministrando una bassa dose di una sostanza che a dosi più elevate stressa e danneggia l’organismo.

Altri ricercatori sostengono che una temperatura più bassa promuova la longevità rallentando i vari processi metabolici. Questo si tradurrebbe in una minore generazione di sottoprodotti tossici del metabolismo ossidativo, come le specie reattive dell’ossigeno (ROS) 11.

Un ulteriore teoria sostiene che l’aumento della longevità dovuto all’esposizione al freddo possa dipendere da una modulazione di determinati geni, come TRPA-1 e DAF-16 26. 


INFIAMMAZIONE E DOLORE

Infiammazione e Dolore

La crioterapia locale associata alla compressione fornisce un importante sollievo dal dolore associato a lesioni muscoloscheletriche 27.

Quando il corpo è esposto a un raffreddamento estremo, i vasi sanguigni si restringono e riducono il flusso sanguigno nelle aree infiammate.

Due revisioni della letteratura sulla crioterapia full body supportano le affermazioni secondo cui il freddo può aiutare a ridurre il dolore, l’infiammazione e migliorare il recupero 28, 29.

L’esposizione a basse temperature aumenta anche l’adiponectina, una proteina che combatte l’infiammazione 30.


EMICRANIA

Emicrania

Una doccia fredda potrebbe essere efficace anche nel ridurre il dolore associato agli attacchi di emicrania 31.

A tal proposito, una revisione sistematica e meta-analisi ha rilevato che gli interventi basati sul freddo possono alleviare il dolore acuto dell’emicrania a breve termine (fino a 30 minuti), ma non a medio termine (1-2 ore dopo) e lungo termine (24 ore dopo) 31a.


GLICEMIA

Glicemia

L’Adiponectina è una proteina prodotta dal tessuto adiposo, che svolge un ruolo importante nella protezione contro l’insulino-resistenza, il diabete, l’aterosclerosi e altre malattie legate all’età.

L’esposizione al freddo sembra aumentare la produzione di adiponectina 16.

Ad esempio, uno studio ha rilevato che i livelli di adiponectina aumentano del 70% dopo l’esposizione al freddo 32, 16, 17.

Probabilmente grazie all’adiponectina, le basse temperature possono migliorare la risposta del corpo all’insulina, consentendo un migliore controllo della glicemia 34.

Negli studi sui ratti, ad esempio, l’esposizione al freddo ha aumentato l’assorbimento del glucosio nei tessuti periferici 33.

Anche nell’uomo ripetute immersioni in acqua fredda durante i mesi invernali hanno aumentato significativamente la sensibilità all’insulina 35, 36, 37.


SPORTIVI

Benefici per gli Sportivi

L’esposizione al freddo ha un effetto positivo sugli enzimi legati al danno muscolare (es. creatina chinasi e lattato deidrogenasi) 38.

Nel corso di diversi studi, è stato riscontrato che docce e bagni freddi possono ridurre la percezione della fatica e il dolore muscolare dopo l’allenamento, migliorando il recupero dallo sforzo 39, 40.

Un piccolo studio ha rilevato che ciclisti sottoposti a sessioni di allenamento intense avevano ridotto il dolore post-allenamento dopo essersi immersi in acqua fredda per 10 minuti 41.

In un altro studio, gli atleti che si sono immersi in acqua fredda (da 12°C a 15°C) hanno riportato meno dolori muscolari rispetto a quelli che non hanno seguito l’idroterapia dopo l’esercizio 42.

Quando si considera l’uso della crioterapia nello sport, è tuttavia importante comprendere la distinzione tra recupero soggettivo e recupero funzionale.

In una revisione del 2014, è stato riscontrato che la crioterapia ha portato a una riduzione del dolore e dell’indolenzimento post-esercizio (sensazioni soggettive), mentre esistono poche prove di un suo beneficio nella riparazione effettiva del tessuto e nel miglioramento della performance (funzionale) 38.

Dello stesso parare è anche una recente meta-analisi di 20 studi pubblicata nel 2023 38.

45.


S.IMMUNITARIO

Sistema Immunitario

In uno studio su 15 giovani attivi, 10 sessioni di crioterapia di tutto il corpo hanno aumentato il numero di globuli bianchi (in particolare linfociti e monociti) 46.

Un altro studio clinico ha esaminato gli effetti di 6 settimane di immersione in acqua fredda (14°C per 1 ora) sul sistema immunitario. Dopo il trattamento, i partecipanti avevano livelli aumentati di IL-6, CD3, CD4, CD8 e linfociti T e B attivati, suggerendo un sistema immunitario più attivo 47.

Per testare la teoria secondo cui le docce fredde rafforzano il sistema immunitario, uno studio clinico randomizzato ha arruolato più di 3.000 partecipanti, suddividendoli in 4 gruppi di prova: un gruppo ha fatto solo docce calde, mentre 3 gruppi hanno fatto docce calde e hanno incluso un getto di acqua fredda per 30, 60 o 90 secondi alla fine della doccia.

Alla conclusione dello studio, i ricercatori hanno scoperto che coloro che includevano getti di acqua fredda dopo la doccia avevano una riduzione del 29% dei giorni di malattia rispetto a coloro che facevano solo docce calde 48. 


DORMIRE BENE

Qualità del Sonno

Le fluttuazioni naturali della temperatura giornaliera sono un importante regolatore dei cicli del sonno 49.

La National Sleep Foundation raccomanda di mantenere la temperatura nella camera da letto tra 15,5 e 19°C.

D’altro canto, una revisione sistematica del 2019 ha rilevato che fare una doccia o un bagno caldo (da 40 a 42°C) per almeno 10 minuti da 1 a 2 ore prima di coricarsi migliorava la qualità del sonno dei partecipanti 50.


SALUTE MENTALE

Umore e Salute Mentale

È noto che l’esposizione al freddo attiva il sistema nervoso simpatico e aumenta i livelli di endorfine e noradrenalina nel sangue e nel cervello. In questo modo, docce fredde regolari possono aumentare i livelli di energia, con effetti simili alla caffeina.

In uno studio clinico, è stato dimostrato che fare una doccia fredda (a 20°C per 2-3 minuti, preceduta da un adattamento graduale di 5 minuti), da 2 a 3 volte a settimana, aiuta ad alleviare i sintomi depressivi. È tuttavia importante notare che nessuno dei partecipanti allo studio era affetto da depressione 51.

Un caso studio ha riportato l’esperienza di una donna che soffriva di ansia e depressione dall’età di 17 anni. A 24 anni, iniziò un programma di prova di nuoto settimanale in acque libere. Nel corso del tempo, i suoi sintomi sono diminuiti in modo così significativo che è stata in grado di interrompere l’assunzione di farmaci per curarli 52.

In uno studio preliminare privo di un gruppo di controllo, 23 adulti affetti da depressione hanno ricevuto sessioni di crioterapia per tutto il corpo mentre continuavano il loro piano terapeutico prescritto. Il trattamento ha ridotto tutti i sintomi della depressione, ad eccezione delle fluttuazioni dell’umore giorno-notte 53.

In un altro studio su 60 pazienti, 120-180 secondi di crioterapia a corpo intero (da -110 a -160°C) in ogni giorno lavorativo per un periodo di 3 settimane, hanno migliorato i sintomi di depressione e ansia, e aumentato la soddisfazione generale della vita 54, 55.


EMICRANIA

Suggerimenti e precauzioni

aumentare gradualmente l’esposizione al freddo.

Si potrebbe iniziare abbassando il riscaldamento e facendo brevi passeggiate all’aperto nei mesi freddi con vestiti un po’ più leggeri del necessario.

Quando si vuole passare alle docce o ai bagni freddi, è bene seguire alcune raccomandazioni:

  • gradualità: evitare di sottoporsi immediatamente all’acqua fredda; piuttosto, iniziare con l’acqua calda per poi abbassarne gradualmente verso il basso la temperatura, procedendo a piccoli scatti;
  • breve durata: per ottenere benefici, la doccia fredda dovrebbe essere di almeno 30 secondi; successivamente, è possibile aumentare il tempo, ma in ogni caso è meglio non superare i 2-3 minuti.

38.

La crioterapia a corpo intero (WBC) prevede l’immersione del corpo in una camera fredda, che emette vapori a temperature estremamente basse, che vanno da -110°C a -160°C, di solito per un intervallo da 2 a 4 minuti 56, 57.

Quando si trovano nella camera criogenica, gli individui vengono spogliati ad eccezione di biancheria intima, calze e guanti per proteggere le estremità 58. Il tempo ottimale per ogni sessione dovrebbe essere di circa 2 minuti, ma l’evidenza è debole 59.

Controindicazioni

L’esposizione al freddo restringe i vasi sanguigni e aumenta la pressione e la frequenza cardiaca. In questo modo, sottoporsi a bagni o docce molto freddi può causare aritmie (battiti cardiaci irregolari), specialmente in pazienti con problemi cardiaci.

Per questo motivo, la crioterapia è da ritenersi generalmente controindicata per chi ha seri problemi cardiaci o polmonari, salvo diverso consiglio medico.

Risulta inoltre controindicata nelle donne in gravidanza e allattamento, nei bambini e in soggetti molto anziani.

fonte:

Magaxine X115

“La Forza nel Freddo”
LIBRO

In questo libro descriviamo un metodo che unisce esercizi di respirazione, addestramento al freddo e dedizione.

Il metodo prende il nome da Wim Hof, perché è lui che ha messo assieme queste tre componenti. Prende il suo nome anche per ragioni pratiche: Hof era già molto famoso per le sue apparizioni in televisione, dove mostrava quello che sa fare con il freddo.

Tutti riusciamo a sollevare la mano destra e a grattarci il naso con il dito indice. Tuttavia, nessuno riesce per esempio a combattere dei batteri iniettati nel braccio. Hof ci riesce. È in grado di influenzare e controllare il suo sistema nervoso autonomo. Ed è questo sistema a governare cose come la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, la pressione del sangue e il respiro, oltre a determinare se i vasi sanguigni si dilatano o si contraggono. In altre parole, tutto ciò che succede nel corpo senza che noi ne siamo consapevoli.

Nel 2014 è stato dimostrato che aveva ragione. Uno studio scientifico condotto al Radboud University Medicai Centre su 24 soggetti ha rivelato che chi aveva messo in pratica il metodo Hof riusciva a controllare il sistema nervoso autonomo.

Una scoperta che cambierà il mondo

Se davvero dimostriamo di riuscire a controllare il nostro corpo, le possibilità che si profilano sono infinite. Finora abbiamo citato solo malattie gravi, ma secondo Hof il suo metodo può anche essere usato per curare i normali postumi di una bevuta dopo una serata fuori. Può inoltre trasmettere molta più energia. Anche se siamo perfettamente sani.

Con queste parole Hof si riferisce alla capacità fisica che già abbiamo nel nostro corpo. Dobbiamo semplicemente trovare la chiave per riscoprire questo potenziale. Per farlo, non dobbiamo fare che due cose: esercizi di respirazione e addestramento al freddo.

Tuttavia, per svolgerle in maniera adeguata ci occorre una ferma dedizione. Queste tre componenti (esercizi di respirazione, addestramento al freddo e dedizione) costituiscono ciò che chiamiamo il Wim Hof Method (WHM).

Descriviamo le tre componenti in tre capitoli distinti e ovviamente forniamo gli esercizi che potete svolgere da voi. A casa. E potete cominciare subito, oggi.

Vi diamo inoltre qualche informazione di base sugli esercizi. In che modo capirete che stanno funzionando? E come vi influenzano fisiologicamente?

Per questo motivo vi raccontiamo di persone che già usano il WHM. Alcune di loro hanno storie straordinarie da riferire. Per esempio, Marianne Peper in passato assumeva dodici tipi di farmaci per i suoi reumatismi e non riusciva nemmeno a vestirsi da sola dal dolore. Oggi non prende più farmaci e si sente perfettamente in salute.

Ci auguriamo che storie come questa vi stimolino a cominciare con gli esercizi. La semplice combinazione di esercizi di respirazione e addestramento al freddo può produrre risultati incredibili. Inoltre, se siete scettici e increduli di fronte alle nostre strabilianti storie ne siamo felici. Fintanto che rimanete scettici, sarete anche curiosi e vorrete saperne di più.

Hof ha anche dei nemici che non sono scettici, sono cinici. Lo chiamano ciarlatano. Tuttavia, se lo scetticismo si trasforma in cinismo, non sarete più in grado di vedere cosa funziona e cosa è possibile. Pertanto, leggete questo libro con una sana dose di riserva, ma non permettete a voi stessi di diventare troppo cinici.

Conosciuto come “The Iceman”, Wim Hof detiene 20 record mondiali, tra cui quello della più lunga immersione in una vasca di ghiaccio. Ha scalato montagne innevate vestito solo con un paio di pantaloncini, sviluppando attraverso il potere della mente la capacità di regolare a piacimento la sua temperatura corporea. Il Guinness Record per l’immersione più lunga nel ghiaccio è attualmente di due ore, stabilito da Hof.

 




Il Metodo del Ghiaccio

Il Metodo del Ghiaccio

Come attivare al massimo il tuo potenziale fisico e mentale

 

Wim Hof ha imparato non solo a controllare il proprio corpo in condizioni di freddo estremo, sopportando temperature intorno al punto di congelamento, ma ha anche sviluppato un sistema che permette a chiunque di ottenere strabilianti miglioramenti per la salute, grazie alla combinazione di particolari tecniche di respirazione e di esposizione controllata a temperature di poco inferiori ai valori abituali.

Il metodo Wim Hof è stato testato e confermato dalla facoltà di Medicina dell’Università di Rotterdam.

Wim Hof non si ammala mai e non deve far ricorso ad alcuna medicina per mantenersi in salute. Per dimostrare l’efficacia del suo metodo, è in grado di immergersi in vasche colme di cubetti di ghiaccio, correre a piedi nudi sulla neve o nuotare in acque gelide, senza la minima conseguenza per il suo corpo.

Disciplina e forza di volontà possono sconfiggere le malattie del benessere, dovute a un sistema immunitario indebolito, e sono in grado di condurci ben oltre i limiti che ci siamo autoimposti. Tuttavia, per imparare il metodo Wim Hof e ottenere i primi significativi risultati non è necessario praticare sport estremi o dedicarsi a pericolose avventure. Facili esercizi di respirazione, abbinati a una serie di usi controllati dell’acqua fredda in casa propria, sono i primi passi che permettono di acquisire una salute ottimale e una invidiabile resistenza al freddo.

In questo libro: 

  • Rafforzare il sistema immunitario
  • Sentirsi pieni di energia
  • Ottenere un sensibile dimagrimento
  • Risolvere problemi infiammatori
  • Bilanciare gli ormoni in modo naturale
  • Aumentare il livello di serotonina
  • Tornare a dormire come bambini

Il freddo come terapia: è il metodo Wim Hof. A Gubbio un corso per sperimentarlo




L’Acido Folico e le implicazioni con la Mutazione MTHFR

 

Gli alimenti con maggior contenuto in vitamina B9 sono il fegato, il lievito di birra (cereali), asparagi, verdure a foglia verde (bietole, broccoli…), legumi (ceci, fagiolini, arachidi…), fegato di vitello, tuorlo d’uovo, germe di grano, alcuni alimenti processati che sono stati arricchiti con la vitamina (cereali per la colazione o biscotti di cereali). L’alimentazione è chiave per includere questa vitamina nel nostro organismo.

Ruolo biologico

L’Acido Folico o vitamina B9, è una vitamina idrosolubile del gruppo B. Si trova negli alimenti in varie forme chimiche, note come Folati, mentre il termine Acido Folico andrebbe riservato alla vitamina B9 sintetica, utilizzata negli integratori e negli alimenti fortificati.

Il nostro corpo ha bisogno dei Folati per produrre DNA e altro materiale genetico. Questa vitamina svolge quindi un ruolo essenziale nella crescita e nella divisione cellulare.

FUNZIONI

A che Cosa Serve l’Acido Folico

La funzione biologica dell’Acido Folico è quella di trasferire unità carboniose tra substrati diversi.

Grazie a tale caratteristica, la vitamina B9 interviene:

  • nella maturazione dei globuli rossi;
  • nel metabolismo degli acidi nucleici, in particolare nella regolazione dell’espressione genica e nella divisione cellulare;
  • nella detossificazione da Omocisteina (un importante indicatore di rischio per patologie cardiovascolari e neurodegenerative);
  • nel metabolismo di alcuni aminoacidi, come Metionina, Cisteina, Glicina, Serina e Istidina.

L’attività biologica dei Folati risulta biologicamente potenziata dall’interazione con altre vitamine, come la B6, la B12 e la vitamina C. In numerosi studi di laboratorio, l’Acido Folico ha esibito un’attività antiossidante paragonabile a quella delle vitamine C ed E 1, 2.

Il nome Acido Folico deriva dalla parola latina “folium”, che significa foglia. In effetti, le verdure a foglia sono tra le migliori fonti alimentari di Folati.


BENEFICI

Benefici per la salute dell’Acido Folico

L’assunzione di Acido Folico è consigliata nei seguenti casi:

  • Prima e durante la gravidanza, per prevenire i difetti nella formazione del tubo neurale
  • In caso di anemia da carenza di Acido Folico
  • Quando si ha carenza di Acido Folico dovuta all’assunzione di medicinali
  • In caso di disturbi nell’assorbimento di Folato nell’intestino (sindrome di mal assorbimento, consumo eccessivo di bevande alcoliche, intestino infiammato)
  • In caso di malattie cardiovascolari, quando vi è il rischio di trombosi, ictus ed infarto
  • In caso di disfunzione cerebrale (perdita di memoria, demenza, depressione ed Alzheimer)
  • Per migliorare il processo di cicatrizzazione delle ferite
  • In caso di rischio di infezioni
  • Per prevenire la degenerazione cellulare

CARENZA

Carenza di Folati

La carenza di Folati è piuttosto comune. In particolare, alcune popolazioni, tra cui gli anziani e le donne in gravidanza, hanno difficoltà ad ottenere l’assunzione dietetica raccomandata di Folati attraverso la dieta 5.

Cause

Carenza di Folati avviene per scarso apporto dietetico o per malattia

La carenza di Folati può avere molteplici cause, tra cui:

  • scarso apporto dietetico
  • malattie o interventi chirurgici che influenzano l’assorbimento dei Folati nel sistema digestivo, tra cui la celiachia, il bypass gastrico e la sindrome dell’intestino corto
  • acloridria o ipocloridria (acido dello stomaco assente o basso)
  • farmaci che influenzano l’assorbimento dei Folati, compresi metotrexato e sulfasalazina
  • alcolismo
  • gravidanza
  • anemia emolitica
  • dialisi.

Le fonti naturali degli alimenti di Folato sono suscettibili di essere instabili e ossidati (perdendo il loro valore in vitamine), perdendo parte del loro valore nutrizionale, a causa del processo di produzione, cosicché la loro biodisponibilità può variare dal 25 al 50%, a seconda del tipo di alimento.

La conservazione o la cottura riducono il contenuto di Folato.

Ovviamente, il comportamento e le abitudini delle persone condizioneranno la disposizione di Folato. Inoltre, anche altri fattori contribuiscono a questo deficit vitaminico, come farmaci, tabacco, alcool, disturbi alimentari, mancanza di fonti alimentari come le verdure o una dieta rigorosa o restrittiva per un lungo periodo.

Conseguenze

La vitamina B9 è coinvolta in una serie di processi metabolici vitali e la carenza porta a una serie di risultati negativi sulla salute, tra cui 6:

  • anemia megaloblastica;
  • aumentato rischio di malattie cardiache e alcuni tumori;
  • difetti alla nascita nei figli di madri carenti di Folati.

I Folati sono necessari per la replicazione e la divisione dei globuli rossi e la loro carenza può portare all’anemia megaloblastica (una condizione caratterizzata da globuli rossi scarsi e di grandi dimensioni) 7.

L’anemia megaloblastica è reversibile e prevenibile attraverso il trattamento con Acido Folico (100 mcg-5 mg al giorno), compresi i gruppi a rischio come le donne in gravidanza 8, 9.

Nell’uomo e negli animali carenti di Folati, è stata anche osservata una maggiore suscettibilità alle infezioni 10.

Analisi del Sangue

Quando il medico sospetta una carenza di Acido Folico, può prescrivere un esame che misura i livelli di Folati nel sangue. I livelli sierici di Folati sono considerati normali quando ricadono nel range compreso tra 2 e 20 ng/ml (o 4,5 – 45,3 nmol/l).

Laboratori diversi possono comunque adottare range di normalità più o meno ampi 1. Livelli inferiori a 2 ng/ml indicano una carenza di Acido Folico, ma già valori inferiori a 4 ng/ml richiedono approfondimenti 2.


DOSAGGI

Dosi consigliate di Acido Folico

400mcg (microgrammi). Nel caso delle persone che vogliano ridurre il proprio livello di Omocisteina nel sangue, la dose consigliata è di 0,8- 1 mg (milligrammi al giorno). Abbiamo già visto alcuni alimenti che possono fornire questa vitamina.

Fabbisogno

Dato il prezioso ruolo biologico dei Folati nella salvaguardia della funzionalità dell’organismo umano, la dose d’assunzione raccomandata per la popolazione italiana è stata recentemente rivalutata.

Se negli adulti, sia di sesso maschile che femminile, i 400 mcg giornalieri costituirebbero la quantità ottimale, nelle gestanti l’apporto di Folati alimentari andrebbe aumentato a 600 mcg/die.

Incremento che in realtà andrebbe esteso anche alla popolazione generalmente a rischio di carenza, come quella dei fumatori, degli anziani o dei grandi obesi. I dosaggi andrebbero ulteriormente adeguati in presenza di particolari polimorfismi genici o in seguito alla contestuale presenza di patologie cardiovascolari e neurologiche.

Pertanto, la determinazione delle quantità di Acido Folico ottimali, andrebbe valutata caso per caso, considerando attentamente la storia clinica del paziente. Le quantità medie giornaliere raccomandate di Folati equivalenti nella dieta (DFE)° sono elencate nella seguente tabella.

Età Maschi Femmine
Nascita fino a 6 mesi * 65 mcg * 65 mcg *
7-12 mesi * 80 mcg * 80 mcg *
1-3 anni 150 mcg 150 mcg
4-8 anni 200 mcg 200 mcg
9-13 anni 300 mcg 300 mcg
14-18 anni 400 mcg 400 mcg
19+ anni 400 mcg 400 mcg
Gravidanza 600 mcg
Allattamento 500 mcg

* AI: livello di assunzione adeguato

Biodisponibilità e Folati equivalenti

° La sigla DFE (Folati equivalenti nella dieta) è stata introdotta perché il corpo assorbe più Acido Folico dagli alimenti fortificati e dagli integratori alimentari rispetto ai Folati naturalmente presenti negli alimenti.

Rispetto ai Folati che si trovano negli alimenti, è quindi sufficiente meno Acido Folico dagli integratori per coprire le dosi giornaliere raccomandate.

Si ritiene che l’Acido Folico sintetico abbia un’assorbibilità del 100% se assunto a stomaco vuoto, mentre l’Acido Folico presente negli alimenti fortificati avrebbe solo l’85% di assorbibilità. Per i Folati naturalmente presenti nella dieta si stima un’assorbibilità di circa il 50%.

A causa di questa variabilità nell’assorbimento, i DFE sono stati sviluppati secondo le seguenti equivalenze 3:

  • 1 μg di Acido Folico assunto come integratore a stomaco vuoto fornisce 2 μg di DFE.

Quali INTEGRATORI

Tipi di Integratori

Nel corpo umano, la forma biologicamente attiva della vitamina B9 è un Folato noto come 5-metiltetraidrofolato (5-MTHF). Nel sistema digestivo, la maggior parte dei Folati alimentari viene convertita in 5-MTHF prima di entrare nel flusso sanguigno 11.

Tra i supplementi di Folati più utilizzati nell’integrazione vi è l’Acido Folico, nonostante nell’ultimo periodo sia cresciuta esponenzialmente la disponibilità di alimenti fortificati, ossia di alimenti artificialmente arricchiti con Acido Folico.

A differenza dei Folati alimentari, non tutto l’Acido Folico assunto viene convertito nella forma attiva (5-MTHF) nel sistema digestivo, per cui si richiede l’intervento del fegato 11, 12. Tuttavia, il processo di attivazione epatica è lento e inefficiente in alcune persone.

In molti casi l’uso di Folati è combinato a quello di altre vitamine del gruppo B. Uno studio suggerisce che l’assunzione di Acido Folico insieme ad altre vitamine del gruppo B, in particolare alla vitamina B6, rende l’attivazione epatica più efficiente 13.

L’Acido Folico è la forma supplementare più comune di vitamina B9. Altri integratori contengono 5-metiltetraidrofolato (5-MTHF), noto anche come levomefolato, considerato un’alternativa adeguata all’Acido Folico 14, 15, 16, 17.

Acido Folico e Folato sono la stessa cosa?

Molte persone, e anche i professionisti della salute, sostengono che il Folato sia essenzialmente lo stesso nutriente. Mentre l’Acido Folico è spesso considerato una forma supplementare di Folato o vitamina, esiste un’importante distinzione tra questi due diversi composti.

È abbastanza comune usare entrambi i termini, quando vogliamo riferirci alla vitamina B9, ma la verità è che corrispondono a due sostanze distinte

  • Il Folato è il termine utilizzato per chiamare la vitamina B9 (forma biodisponibile) che si trova naturalmente negli alimenti.
  • L’Acido Folico si riferisce al composto sintetico ossidato utilizzato negli integratori alimentari (prenatali…) e nella lavorazione (arricchimento) di alcuni alimenti, tutti utilizzati per migliorare la salute.

Qual’è la Differenza tra Acido Folico e Folato?

LEGGI QUI

Il Folato è comunemente chiamato semplicemente “Acido Folico” e nell’uso comune i termini “Folato” e “Acido Folico” sono considerati intercambiabili. Tuttavia, ci sono importanti differenze tra le forme naturali e sintetiche di Folato.

Folato è un termine generico per questa vitamina solubile in acqua del complesso B, che funziona in reazioni di trasferimento di un solo carbonio ed esiste in diverse forme chimiche

L’Acido Folico, la forma di Folato utilizzata nella fortificazione degli alimenti e nella maggior parte degli integratori, è una forma sintetica: pteroilmonoglutammato o pteroilmonoglutammico.

Differenze tra acido folico e folato

Possiamo trovare come integratori alimentari anche le forme di acido folinico e l-metilfolato (che è direttamente la forma attiva 5-MTHF).

Eccesso di Acido Folico

In quelle persone che non elaborano correttamente l’Acido Folico a causa di una mutazione genetica, come abbiamo visto, possono tendere ad accumularlo ed è quindi conosciuto come “Acido Folico non metabolizzato”.

Una delle precauzioni da considerare è che, tale eccesso, può portare a “mascherare” una possibile carenza di vitamina B12 (può passare più tempo senza che venga diagnosticata).

Integratori di l-metilfolato

Il beneficio dell’integrazione per ridurre i problemi del tubo neurale è innegabile e il ruolo vitale del Folato per la salute generale è evidente.

Tuttavia, i potenziali rischi associati all’Acido Folico sintetico fanno si che altre forme di Folato siano un’opzione prudente, come quelle che presentano la forma direttamente assorbibile dal corpo (l-metilfolato):

  • Forma più biodisponible (supera anche gli alimenti)
  • Evita il problema della mutazione MTHFR e l’inefficienza nella conversione enzimatica
  • Evita il problema di mascherare la carenza di vitamina B12
  • Evitare interazioni con farmaci che possano ridurre l’attività enzimatica

Le persone con un difetto di MTHFR non devono assumere nessuna fonte di Acido Folico dato che può essere molto tossico. Si prenderebbe in considerazione solamente la forma L-MTHF, che è la forma metilata che l’organismo va ad utilizzare.

Effetti collaterali dell’l-metilfolato

Tuttavia, il consumo della forma naturale di Folato può portare anche a qualche alterazione dell’umore e di altre condizioni come: irritabilità, insonnia, dolori muscolari e articolari, ansia, palpitazioni, nausea, mal di testa, emicrania…

Uno dei modi di mitigare questi sintomi è ingerire contemporaneamente all’integratore di Folato, una fonte di niacina.


Mutazione MTHFR

Cos’è la mutazione del gene MTHFR?

Come abbiamo visto in precedenza, lMTHFR si riferisce ad un enzima che permette di ottenere la forma attiva della vitamina B9 (aggiunge un gruppo metilico). Converte anche l’Omocisteina in metionina, contribuendo al corretto metabolismo e alla creazione di glutatione.

La mutazione genetica fa sì che questo enzima perda parte della sua attività, influenzando i processi fisiologici associati, inibisce la capacità dell’organismo di metilare (eliminare le tossine) e converte l’Acido Folico degli alimenti che mangiamo nel metabolita di cui abbiamo bisogno, L-5-Metilten-tetraidrofolato

Le persone con un gene MTHFR difettoso hanno una capacità alterata di produrre l’enzima MTHFR, per cui avranno difficoltà nell’elaborazione dell’Acido Folico, con conseguente accumulo nell’organismo e quindi rischio di tossicità. Si includono anche altre sostanze come i metalli pesanti.


Casi con alto Fabbisogno

L’integrazione di Folati porta Benefici nelle seguenti condizioni:

  • Omocisteina alta
  • Ipertensione
  • Gravidanza
  • Depressione e Schizofrenia
  • Infertilità
  • Vitiligine

Omocisteina

Un livello troppo alto di Omocisteina nel sangue è chiamato iperomocisteinemia. L’iperomocisteinemia è collegata a vari problemi di salute, con un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, aterosclerosi, demenza, malattia di Alzheimer, depressione e aumento della mortalità per qualsiasi causa 18, 19, 20.

Il trattamento con Acido Folico, da solo o in combinazione con vitamina B12 e vitamina B6, si è dimostrato efficace nel ridurre i livelli di Omocisteina. Meno certi risultano i benefici nella riduzione del rischio di malattie cardiache 21, 22, 23.

Una revisione che ha incluso 30 studi e oltre 80.000 persone ha dimostrato che l’integrazione con Acido Folico ha portato a una riduzione del 4% nel rischio complessivo di malattie cardiache e a una riduzione del 10% nel rischio di ictus 24. 

Ipertensione

Secondo una meta-analisi di 12 studi clinici, l’integrazione di Acido Folico ad alte dosi (min. 5 mg/die per 6 settimane) può abbassare leggermente la pressione arteriosa sistolica (il valore più alto) e migliorare la funzione dei vasi sanguigni 25. 

Gravidanza

(Meglio nella forma naturale: Metil Folato)

I Folati svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo del feto durante la gravidanza. Questa vitamina è infatti coinvolta nella divisione cellulare e nella crescita dei tessuti, che nella fase intrauterina sono particolarmente attive.

Anche il cervello e la colonna vertebrale del bambino (tubo neurale) hanno bisogno di Acido Folico per svilupparsi correttamente. Per questo motivo, l’assunzione di Acido Folico sia prima che durante la gravidanza aiuta a prevenire le irregolarità del tubo neurale, come l’anencefalia e la spina bifida.

Poiché le fasi di sviluppo fetale più sensibili alla presenza dell’Acido Folico sono quelle iniziali, in genere si incoraggiano le donne in grado di rimanere incinta (in età fertile e impegnate in attività sessuali che potrebbero portare a una gravidanza) ad assumere un integratore di Acido Folico.

Infatti, molte gravidanze possono essere non pianificate e identificate in una fase troppo tardiva per beneficiare a pieno dell’effetto protettivo dell’Acido Folico contro i difetti del tubo neurale 6.

L’Acido Folico svolge un ruolo critico nella crescita cellulare durante la fase embrionale dello sviluppo fetale 26. Bassi livelli di Folati nelle donne in gravidanza sono collegati ad anomalie fetali, come difetti del tubo neurale (spina bifida e anencefalia) 27.

Per questo motivo, in genere alle donne che stanno pianificando una gravidanza o che possono rimanere incinte si raccomanda l’integrazione quotidiana con 400-800 mcg di FOLATI a partire da almeno 1 mese prima del concepimento fino ai primi 2-3 mesi di gravidanza.

Gli integratori di FOLATI possono anche aiutare a prevenire le complicanze legate alla gravidanza, inclusa la preeclampsia 28.

Depressione e Schizofrenia

Le persone con depressione hanno dimostrato di avere livelli ematici di Folati inferiori rispetto alle persone senza depressione 29.

Una revisione sistematica ha dimostrato che, quando usato insieme ai farmaci antidepressivi, il trattamento con integratori a base di Folati, tra cui Acido Folico e metilfolato, è associato a una riduzione significativamente maggiore dei sintomi depressivi (rispetto al solo trattamento con farmaci antidepressivi) 30.

Una revisione di 7 studi ha scoperto che il trattamento con integratori a base di Folati insieme a farmaci antipsicotici ha comportato una riduzione dei sintomi negativi nelle persone con schizofrenia (rispetto all’uso dei soli farmaci antipsicotici) 31.

L’aumento dei livelli di Folati in 22 persone con disturbi alimentari ha portato a significativi miglioramenti dei sintomi depressivi 32. 

Fertilità

In uno studio su 211 partecipanti, gli uomini con problemi di fertilità hanno registrato un aumento del 74% del numero di spermatozoi dopo il trattamento combinato con Acido Folico e zinco 33. Nelle cavie è stato riscontrato che una carenza a breve termine di Folati può ridurre drasticamente le prestazioni riproduttive 34.

Una maggiore assunzione di Folati supplementari (oltre 800 mcg al giorno) è stata associata a tassi più elevati di nascite vive in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita. Un livello adeguato di Folati è inoltre essenziale per la qualità, l’impianto e la maturazione delle cellule uovo 35.

Vitiligine

In due studi condotti su 115 pazienti con vitiligine, l’integrazione a lungo termine con vitamine B9 e B12 ha migliorato significativamente la pigmentazione cutanea. Gli autori hanno sottolineato l’importanza dell’esposizione al sole 36, 37.


DOSAGGI

Dosi

Nella maggior parte degli studi, le dosi di FOLATI utilizzate raramente superano i 500 mcg giornalieri.

Tuttavia, esistono protocolli di supplementazione, previsti soprattutto in alcune categorie di pazienti a rischio, come i cardiopatici, con dosaggi superiori al grammo. In questi casi, è necessaria la prescrizione e la supervisione medica.

Come accennato, la RDA per l’Acido Folico è di 400 mcg di DFE al giorno per gli adulti, 600 mcg di DFE per le donne in gravidanza e 500 mcg di DFE per le donne che allattano.

Alcune persone nascono con mutazioni genetiche che riducono la capacità di conversione dell’Acido Folico nella forma attiva 5-MTHF.

Per queste persone, l’integrazione con 5-metil-THF potrebbe essere più vantaggiosa rispetto a quella con Acido Folico.

Gli integratori di Acido Folico possono essere acquistati senza prescrizione medica e sono generalmente considerati sicuri se assunti in dosi normali 46. I dosaggi quotidiani di solito vanno da 400 a 800 mcg.

Limite superiore di sicurezza

Il Tolerable Upper Intake Level (UL) rappresentsa il più alto livello di assunzione giornaliera cronica di un nutriente che probabilmente non comporta alcun rischio di effetti negativi sulla salute di quasi tutti (97,5%) gli individui della popolazione generale.

Il Livello di Assunzione Superiore Tollerabile per FOLATI è riportato nella seguente tabella.

Fascia di età UL (μg/giorno)
Bambini 1-3 anni 300
Bambini 4-8 anni 400
Bambini 9-13 anni 600
Adolescenti 14-18 anni 800
Adulti dai 19 anni in su 1.000

EFFETTI COLLATERALI

Effetti Collaterali

L’uso di Acido Folico si è rivelato generalmente sicuro a dosaggi non superiori al milligrammo giornaliero. Disturbi gastrointestinali, immunologici e neurologici potrebbero realizzarsi in seguito all’assunzione di Acido Folico a dosaggi superiori al milligrammo giornaliero.

Poiché l’Acido Folico è solubile in acqua, viene facilmente rimosso dal corpo attraverso l’escrezione urinaria, rendendo il rischio di tossicità relativamente basso. In quantità adeguate, gli integratori di Acido Folico sono sicuri e ben tollerati 48.

Alte dosi di Acido Folico possono avere un effetto mascherante sulla diagnosi di anemia causata da carenza di vitamina B12. Per questo motivo, alcuni esperti suggeriscono di integrare entrambe le vitamine 47.

Sarebbe inoltre opportuno considerare che l’uso di certi farmaci, tra i quali gli antinfiammatori non steroidei (FANS), può interferire con il normale metabolismo dei Folati.


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La Medicina Ortomolecolare, il suo fondatore Linus Pauling ed altri medici

Vi riporto con traduzione google la definizione di Medicina Ortomolecolare tratta dal sito originale a cui Vitamineral si ispira. Purtroppo, tutti questi medici studiosi delle vitamine che l’hanno praticata a livello clinico non sono più con noi. Ci restano in letteratura molte di queste informazioni che io definisco un tesoro.

Tra i più noti ricercatori e medici giunti a noi, che stiamo oltre oceano, troviamo:

Linus Pauling, Irwin Stone, Carl Pfeiffer, Humphry Osmond, Max Gerson, Albert Szent-Györgyi, Cornelis Moerman, Frederick Klenner, Abram Hoffer, Ewan Cameron, Robert Cathcart, Andrew W. Saul, Thomas E. Levy, Michael F. Holick.

“La terapia ortomolecolare consiste nella prevenzione e nel trattamento delle malattie variando le concentrazioni nel corpo umano di sostanze normalmente presenti.” — Linus Pauling, 1968

  • Le seguenti modalità terapeutiche rientrano nella definizione di ortomolecolare:
    • vitamine
    • minerali
    • aminoacidi
    • acidi grassi essenziali
    • fibra
    • enzimi
    • anticorpi
    • antigeni
    • erapia cellulare
    • terapia chelante
    • dialisi
    • plasmaferesi
    • idroterapia
    • terapia termale
    • fototerapia
    • elettroterapia (compresa la terapia elettroconvulsivante)
    • terapia del fuoco
    • terapia solare
    • agopuntura
    • massaggio
    • esercizio
    • biofeedback
    • ipnoterapia e altre psicoterapie.

    Ecco un elenco di 15 principi che identificano “lo spirito” della Medicina Ortormolecolare:

    1.) Le ortomolecole vengono prima nella diagnosi e nel trattamento medico. La conoscenza dell’uso sicuro ed efficace di nutrienti, enzimi, ormoni, antigeni, anticorpi e altre molecole presenti in natura è essenziale per garantire uno standard ragionevole di cura nella pratica medica.

    2.) Le ortomolecole hanno un basso rischio di tossicità. I farmaci farmacologici comportano sempre un rischio maggiore e sono quindi di seconda scelta se esiste un trattamento alternativo ortomolecolare.

    5.) La dose giornaliera raccomandata (RDA) del Food and Nutrition Board degli Stati Uniti è destinata a persone normali e sane. Per definizione, i pazienti malati non sono normali o sani e probabilmente non saranno adeguatamente serviti dalla RDA.

    7.) La salute ottimale è una sfida che dura tutta la vita. Le esigenze biochimiche cambiano e le nostre prescrizioni ortomolecolari devono cambiare sulla base di follow-up, test ripetuti e prove terapeutiche per consentire la messa a punto di ciascuna prescrizione e fornire un grado di salute mai raggiunto prima.

    8.) I disturbi legati ai nutrienti sono sempre curabili e le carenze sono solitamente curabili. Ignorare la loro esistenza equivale a negligenza.

    9.) Non lasciare che il disfattismo medico impedisca una sperimentazione terapeutica. I disturbi ereditari e i cosiddetti “localizzabili” spesso rispondono al trattamento ortomolecolare.

    10.) Quando si sa che un trattamento è sicuro e possibilmente efficace, come nel caso di gran parte della terapia ortomolecolare, è obbligatorio un processo terapeutico.

    11.) I resoconti dei pazienti sono generalmente affidabili, il paziente deve ascoltare il suo corpo, il medico deve ascoltare il suo paziente.

    15.) La speranza è terapeutica e le terapie ortomolecolari sono sempre preziose come fonte di speranza. Questo è etico purché non vi siano false dichiarazioni o inganni.

    Dal 2004 al 2019 sono state accettate le seguenti candidature di medici esperti in medicina Ortomolecolare, termine coniato da Linus Pauling per due volte premio Nobel:

    • (2005) Max Gerson , Albert Szent-Györgyi , Cornelis Moerman , Frederick Klenner , Josef Issels , Emanuel Cheraskin , David Horrobin , Hugh Riordan
    • (2006) Bill Wilson, Ruth Flinn Harrell, Arthur Sackler, Max Vogel, Abram Hoffer, Lendon Smith, David Hawkins, Theresa Feist
    • (2007) Henry Turkel M.D., Masatoshi Kaneko Ph.D., Bernard Rimland Ph.D., Fannie H. Kahan, Ewan Cameron M.B. Ch.B., R. Glen Green, M.D.
    • (2008) Joseph Goldberger M.D., Michael Lesser M.D., Richard Kunin M.D., Adelle Davis M.Sc., Carlton Fredericks Ph.D., Robert Cathcart III M.D.
    • (2009) Ilya Metchnikov Ph.D., Hugh MacDonald Sinclair Ch.B., Archie Kalokerinos M.D., Jeffrey Bland Ph.D., Thomas L. Cleave M.R.C.P.
    • (2010) Casimir Funk PhD, Bruce Ames PhD, Harold D. Foster PhD
    • (2011) Erik T. Paterson, Tsuyoshi (Ken) Kitahara, Atsuo Yanagisawa, Gert Schuitemaker
    • (2012) Chris Reading, Jonathan V. Wright, Alan R. Gaby, Steven Carter
    • (2013) Hiroyuki Abe MD, Ronald E. Hunninghake MD, Andrew W. Saul, PhD
    • (2014) John T. A. Ely, Alexander G. Schauss, Patrick Holford
    • (2015) Irwin Kahan, Aileen Burford-Mason PhD, Hyla Cass MD, Leonard John Hoffer MD PhD
    • (2016) Thomas E. Levy MD JD, Michael G. Gonzalez, NMD DSc PhD, Jorge Miranda-Massari, PharmaD
    • (2017) Osamu Mizukami MD PhD, Stephen R. Lawson, James M. Greenblatt MD, Jonathan E. Prousky ND
    • (2018) Toru Mizoguchi MD, Ilyes Baghli MD
    • (2019) Burton Berkson MD, Michael F. Holick PhD MD, Mark A. Levine MD

    Linus Pauling

    American chemist Linus Pauling, winner of the 1954 Nobel Prize for Chemistry and the 1962 Nobel Peace Prize. (Photo by Keystone/Getty Images)

    Due volte Premio Nobel

    LINUS PAULING

    di Giorgio Nebbia
    Fonte: Educazionesostenibile.it
    Le scoperte della struttura a elica e a doppia elica delle proteine e del DNA aprirono le porte agli studi di genetica molecolare che hanno rivoluzionato la biologia. A Pauling fu assegnato il premio Nobel per la chimica nel 1954.
  • PeaceLink)

    Tutti gli articoli di Vitamineral ispirati alla Medicina Molecolare ed ai suoi fondatori

    Guarire il Cancro — Libro

    Terapie complementari a base di vitamine e farmaci naturali – Il ruolo degli antiossidanti – Rinforzare il sistema immunitario – Migliorare la qualità della vita – Centinaia di casi di guarigione. Edizione Economica

    Abram Hoffer, Linus Pauling

     

    “Tutti gli abitanti del pianeta possono vivere una vita più sana e più felice consumando quotidianamente dosi appropriate di vitamina C”.

    Nonostante l’enorme mole di ricerca che è stata fatta e continua a essere fatta, la vitamina C rimane una delle sostanze maggiormente ignorate in termini di applicazioni pratiche.

    Il prof. Levy ci dimostra, invece, che sono pochissime le malattie o condizioni patologiche che non traggano miglioramento dal regolare dosaggio di una dose ottimale di vitamina C: è raro che ci sia una ragione valida per non somministrare immediatamente a qualsiasi paziente grandi dosi di vitamina C prima di procedere con la diagnosi medica.

     

    Liberati dal dottoreAndrew Saul

    Conoscere e utilizzare la medicina naturale significa imparare a star bene e smettere di aver sempre bisogno di ricorrere al medico! Uno stile di vita sano previene e cura la maggior parte delle malattie, mentre una dieta naturale e un utilizzo attento dei supplementi alimentari sono tra le migliori strategie per vivere bene.
    Economiche, pratiche, sicure ed efficaci le terapie naturali aiutano a migliorare in modo autonomo e responsabile lo stato di salute, limitando o eliminando del tutto la necessità di ricorrere alle cure del medico e al cosiddetto mercato della salute, ovvero l’attuale sistema sanitario dominato dal business. Questo volume, un vero e proprio prontuario terapeutico per tutta la famiglia, mostra come trasformarsi da pazienti in preda a mille paure a persone sane, piene di fiducia e autostima, capaci di gestire in maniera indipendente il proprio benessere psicofisico.

     

    eBook –Migliora la Tua Salute con la Niacina (Vitamina B 3)

    Un Trattamento Promettente per la Schizofrenia e la sua elevata rilevanza nel campo dell’Alcolismo

    Bill Wilson

     

    Libri tradotti e scaricabili in formato PDF

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  • Il cannabidiolo e le sue proprietà antidolorifiche: come interagisce con il corpo e come controlla il dolore?

    Il CBD per il dolore cronico, neuropatico e infiammatorio

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    Gli esseri umani sono dotati di una “rete” composta da milioni di recettori capaci di interagire con i cannabinoidi: sostanze che possono essere prodotte all’interno dell’organismo (e che in questo caso si chiamano endocannabinoidi) o che possono provenire dall’esterno (e che in questo caso si chiamano fitocannabinoidi). 

    Questa rete di recettori è conosciuta con il nome di “sistema endocannabinoide”.

    Il cannabidiolo é un fitocannabinoide che agisce  indirettamente sui recettori di questo sistema. Il CBD esercita la propria azione tramite molti meccanismi diversi: non agisce su una particolare patologia ma interviene a seguito di uno squilibrio del nostro sistema endocannabinoide provocato da uno stimolo, come nel caso del dolore. 

    • Alcuni studi hanno evidenziato come il cannabidiolo sia in grado di influire  sui processi chimici caratteristici dell’endocannabinoide chiamato anandamide, una delle molecole neuro-modulatrici associate anche alla percezione del dolore.
    • Altri studi riportano che il CBD è in grado di attivare recettori coinvolti con la trasmissione e la cronicizzazione del dolore. Il cannabidiolo è risultato infine essere promettente per il trattamento di due particolari tipi di dolore cronico, quello neuropatico e quello dovuto a un’infiammazione.

    Il dolore neuropatico

    Per dolore neuropatico si indica il dolore provocato da quelle condizioni (malattie o disfunzioni) che colpiscono il sistema nervoso centrale.

    Il dolore infiammatorio

    Si tratta del dolore provocato da un’infiammazione, una reazione difensiva del nostro organismo in risposta a stimoli nocivi.
    Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia del CBD nell’intervenire sull’infiammazione provocata dall’artrite, contribuendo così a ridurre il dolore.

    CBD e dolore neuropatico

    Il meccanismo d’azione dei cannabinoidi è stato studiato nel contesto di varie patologie e condizioni che portano a una condizione di dolore cronico di natura neuropatica, come nel caso della nevralgia trigeminale o dei cicli di chemioterapia. Gli studi fin ora condotti hanno dimostrato l’ottima efficacia del cannabidiolo nell’intervenire sul dolore neuropatico. 

    Mentre altri principi attivi della cannabis vengono già impiegati in ambito oncologico per la loro efficacia nell’attenuare la nausea, il cannabidiolo, nello specifico, si è rivelato promettente nei confronti del dolore neuropatico periferico provocato dai farmaci chemioterapici.

    Il CBD, inoltre, riduce quelle complicazioni spesso associate al dolore cronico come ansia e depressione. Secondo alcuni studi il CBD, attraverso la sua interazione con i recettori del sistema serotoninergico, riduce queste comorbidità e aiuta il paziente ad affrontare la sua condizione.

    CBD e dolore infiammatorio

    Il cannabidiolo viene impiegato anche per il trattamento del dolore provocato da un’infiammazione. Vari studi scientifici hanno indagato l’efficacia del cannabidiolo su molte condizioni infiammatorie, come nel caso dell’artrosi. È dimostrato che l’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi e riduce l’infiammazione.

    C’è ancora molta strada da percorrere ma, ad oggi, il cannabidiolo può considerarsi a tutti gli effetti un valido alleato per alleviare la sofferenza provocata da una condizione di dolore cronico. Sempre più medici, infatti, ne suggeriscono l’utilizzo in parallelo con altre terapie per accompagnare la quotidianità di tutte quelle persone che si trovano costrette a convivere con il dolore. 

    Lo stato della ricerca medico-scientifica sul cannabidiolo

    Gli ultimi anni hanno visto un rinnovato interesse da parte della comunitá scientifica per il cannabidiolo grazie alla scoperta della sua attivitá antiossidante, antinfiammatoria e neuroprotettiva che si verifica per la maggior parte dei casi indipendentemente dalla diretta interazione con i recettori per i cannabinoidi.

    Questo rende il CBD un composto “multitarget” e coinvolto in piú meccanismi biochimici alla base di diversi processi patologici. Il CBD fa valere questa sua versatilità, riuscendo ad agire su vari tipi di dolore, fra cui quello neuropatico e quello infiammatorio.

    Il report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato a marzo 2018 ha presentato al pubblico l’attuale stato della ricerca scientifica sul cannabidiolo . Secondo il report dell’OMS il cannabidiolo non provoca effetti collaterali sulla nostra salute ma, piuttosto, le attuali evidenze indicano chiaramente la sua potenziale applicazione in ambito medico. 

    Secondo il rapporto il cannabidiolo (CBD) è sicuro e ben tollerato negli esseri umani (e negli animali), e non è associato ad alcun effetto negativo sulla salute pubblica. 

    La ricerca suggerisce che piú che definire il Cannabidiolo sostanza non psicoattiva bisognerebbe  definirla non inebriante, questo perché non altera le percezioni ed è privo di quelle caratteristiche che potrebbero trasformarlo in una sostanza in grado di dare fenomeni di abuso o dipendenza.

    Tutte le proprietà del CBD

    Vediamo quali sono queste proprietà terapeutiche, e poi andremo a capire come mai gli effetti del CBD sono così ad ampio raggio e diversi tra loro.

    • Proprietà analgesiche e anti-infiammatorie: è probabilmente la sua funzione più importante, ed è oggetto di questo articolo, che svilupperemo quindi a seguire nel dettaglio.
      Il Cannabidiolo mitiga la percezione del dolore grazie alla sua interazione con i recettori del sistema endocannabinoide presente nel corpo umano.
    • Proprietà ansiolitiche: è stato dimostrato che mitiga i sintomi associati al Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) e al Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che secondo diverse ricerche sono causati anche da una carenza di anandamide nel sistema endocannabinoide umano.
      Proprietà antipsicotiche: ricollegandosi a quanto detto sopra, vengono riconosciute al CBD anche proprietà antipsicotiche.  Alcune prove scientifiche suggeriscono che il cannabidiolo aiuta a trattare la schizofrenia ed altri problemi di salute mentale, come il disturbo bipolare.
      Uno studio condotto dalla Western University of California ha concluso che il CBD può essere importante nel trattamento della schizofrenia in relazione alle tipologie di psicosi. Lo studio condotto da Justine Renard, dottoranda del Dipartimento di Anatomia e Biologia Cellulare della Schulich School of Medicine and Dentistry, ha individuato il percorso neurale attraverso il quale il CBD produce impatti antipsicotici che riducono le psicosi associate alla schizofrenia.
    • Proprietà neuroprotettive: Il cannabidiolo ha dimostrato avere una potenziale azione di riduzione dello stress ossidativo che può colpire le cellule cerebrali, grazie anche alle sue proprietà antinfiammatorie.
      I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Neurochemistry, hanno dimostrato che il CBD ha avuto una serie di effetti più che positivi per quanto riguarda la neuroprotezione e l’azione antiossidante.
      Nel caso di malattie neurodegenerative specifiche, come nel caso della sindrome di Alzheimer, alcuni risultati “singoli” hanno portato la comunità scientifica a valutare l’impiego del cannabidiolo.
    • Proprietà energizzanti e antiossidanti: noto per i suoi effetti calmanti, il CBD offre anche proprietà energizzanti, grazie alla sua azione detossinanate e alla capacità di rafforzare le cellule del corpo umano, contribuendo alla loro corretta rigenerazione. È anche un ottimo antiossidante, secondo uno studio del 2008, addirittura migliore delle vitamine C e E.
    • anticonvulsivanti ed antiepilettiche, in grado di trattare particolari e gravi forme di epilessie farmaco-resistenti come la Sindrome di Dravet, e infine anche effetti miorilassanti, contribuendo a ridurne la rigidità e la tensione.

    Bibliografia

    1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4851925/
    2. https://www.journalofsurgicalresearch.com/article/S0022-4804(18)30626-7/fulltext
    3. https://www.jpsmjournal.com/article/S0885-3924(09)00787-8/fulltext
    4. https://www.ean.org/amsterdam2017/fileadmin/user_upload/E-EAN_2017_-_Cannabinoids_in_migraine_-_FINAL.pdf
    5. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphar.2018.01259/full

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    Gli antidepressivivi creano carenze nutrizionali di Co Q10, Magnesio e Vitamine Gruppo B

    persino gli animali con l’antidepressivo ed a quanto pare ci riesce bene addestrando i veterinari a dare l’imput che forse il tuo cane è troppo ansioso e depresso.

    Sono scandalizzata dal fatto che siano riusciti a convincere i veterinari che anche i cani tristi hanno invece una depressione da curare con duloxetina.

    Tornando agli umani, di tutto questo il medico di base è complice, affiliato agli informatori farmaceutici, visto che ne riceve in studio ogni giorno anche 3 alla volta.

    Hanno certamente fatto un bel lavoro trasformando una emozione naturale come la tristezza in una pletora di patologie psichiatriche. D’altronde la diagnosi psichiatrica non ha bisogno di esami per certificare una depressione, la schizofrenia o altro e quindi si è consolidata l’abitudine che ad ogni problema di salute ci vuole lo specialista, e si invita la gente a prendere farmaci anche attraverso trasmissioni televisive e pubblicità martellanti.

    Tranquilli, i medici, non voglio certo rubare loro del lavoro, chiedo solo di essere così onesti dal curare davvero le persone e non creare loro più problemi, in poche parole rispettare i principi ippocratici, “primo non nuocere”.

    Come sono uscita dal circolo vizioso della cura che è peggiore del male

    La verità vera: gli antidepressivi riducono di fatto questi 3 nutrienti fondamentali per il cervello

    Traduzione articolo di Jordan Fallis

    Se cerchi di imbrogliare la natura, ti si ritorcerà contro.

    Quando ho preso antidepressivi, inizialmente mi sentivo meglio. Ma poi qualcosa è andato storto.

    “deplezione di sostanze nutritive indotte da farmaci”.

    Gli studi dimostrano che le droghe farmaceutiche possono esaurire il tuo corpo di nutrienti essenziali attraverso molteplici meccanismi, tra cui una maggiore escrezione di sostanze nutritive e compromissione della digestione, assorbimento e conservazione dei nutrienti.

    Nel tempo, si possono sviluppare carenze nutrizionali.

    perché le sostanze nutritive si esauriscano dal tuo corpo. Quindi sia tu che il tuo medico non potete stabilire la connessione tra il farmaco originale e i nuovi sintomi. Questi ulteriori sintomi e “effetti collaterali” sono spesso diagnosticati come una nuova malattia, che porta a una nuova prescrizione, che riduce ulteriormente i nutrienti. Quindi è chiaramente una spirale discendente in cui potresti finire per assumere più farmaci. Nel peggiore dei casi, ero su quattro farmaci psichiatrici. Per fortuna ora sono fuori di testa e molto sano.

    Questo articolo discute i tre nutrienti chiave che sono comunemente impoveriti dalle medicine psichiatriche:

    Coenzima Q10 (CoQ10), Magnesio e Vitamine del Gruppo B

    Il tuo foglietto illustrativo non elenca queste carenze e probabilmente il medico non ne è a conoscenza.

    Coenzima Q10 (CoQ10)

    Questo ha senso considerando la crescente quantità di letteratura scientifica che suggerisce che lo stress ossidativo contribuisca alla depressione. Sfortunatamente, gli studi dimostrano che un certo numero di farmaci psichiatrici, compreso antidepressivi e antipsicotici, esaurisce il CoQ10. Bassi livelli di CoQ10 possono causare nebbie cerebrali (Brain Fog), affaticamento mentale, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, depressione e irritabilità. Altri sintomi di carenza possono includere aumento della pressione sanguigna, crampi muscolari, glicemia alta e mancanza di respiro.

    Magnesio

    Il magnesio è un minerale vitale che partecipa a più di 300 reazioni biochimiche nel tuo corpo. Questo include neurotrasmettitore, enzima e attività ormonale, che possono avere un enorme effetto sul tuo umore e sulla funzione cerebrale. È uno dei nutrienti più importanti per una salute ottimale del cervello e riduce ansia, depressione e irritabilità.

    Eppure, molte persone sono carenti di magnesio oggi e possono sperimentare i seguenti sintomi a causa di esso:

    • Aumento della pressione sanguigna
    • Debolezza muscolare,
    • Crampi,
    • Tremori e Spasmi
    • Mal di testa ed emicranie
    • Insonnia
    • Pensieri suicidi
    • Aritmie cardiache
    • Osteoporosi
    • Nausea

    È interessante notare che questi sintomi suonano molto simili alla lista degli effetti collaterali di alcuni farmaci psichiatrici.

    In effetti, la ricerca ha dimostrato che molti antidepressivi e stimolanti riducono il magnesio dal corpo, aumentando la probabilità di sviluppare una deficienza. Livelli di magnesio inadeguati possono quindi contribuire e peggiorare molti problemi neuropsichiatrici. Questo include:

    • depressione,
    • ansia,
    • insonnia,
    • convulsioni,
    • ADHD,
    • dolore,
    • schizofrenia,
    • irritabilità,
    • sindrome premestruale,
    • abuso di droghe e
    • memoria a breve termine e
    • perdita di IQ.

    Farmaci che rubano Vitamine e Minerali

    Vitamine del Gruppo B

    Un certo numero di vitamine del gruppo B sono anche esaurite da farmaci psichiatrici, tra cui B2, B6, B12 e folato.

    Livelli più bassi di vitamina B2 sono stati trovati in persone con depressione, quindi dare loro i farmaci psichiatrici può effettivamente farli sentire peggio a lungo termine. Le fonti alimentari sane di riboflavina includono uova al pascolo, verdure a foglia, fegato di manzo, funghi, semi di girasole e mandorle.

    esaurire B6. I sintomi di carenza includono debolezza, confusione mentale, depressione, insonnia e gravi sintomi della sindrome premestruale. Alcune delle migliori fonti alimentari di B6 includono patate, banane e pollo.

    bassi livelli di B12 e folati circolanti nel sangue, e le persone con bassi livelli di acido folico e B12 sono a maggior rischio di sviluppare depressione.

    Non dimentichiamo la vitamina B3 o Niacina o Acido Nicotinico

    Vitamina B3 (niacina)

    Conclusione

    Fortunatamente, puoi evitare gli effetti collaterali e persino controllare e superare la malattia mentale cronica senza farmaci, ripristinando questi nutrienti mancanti. Sfortunatamente, nel mio caso, mi è stata data una prescrizione che ha peggiorato le mie carenze sottostanti e mi ha scavato in un buco più profondo di salute mentale. Se è necessario assumere un farmaco prescritto, è possibile compensare molti degli effetti collaterali e sperimentare una salute molto migliore integrando con i nutrienti di cui sopra. Quindi perché questa informazione non è trasmessa ai pazienti che assumono farmaci psichiatrici?

    Perché sfortunatamente quasi tutti i medici non sono consapevoli che i farmaci possono esaurire le riserve nutrizionali. Quindi, per ora, devi solo essere consapevole delle deplezioni di sostanze nutritive dei farmaci.

    Gli antidepressivi funzionano? Una Revisione su persone basata sulle evidenze

    Il danno nascosto degli antidepressivi

     


    Se vi trovate in un momento della vostra vita più difficile e non sapete distinguere se la vostra è una tristezza dovuta ad eventi momentanei o se perdura da troppo tempo e volete avere la consulenza di uno specialista leggete questo articolo, sito di uno psicologo che considera questa differenza, ma di non buttarvi a capofitto alla ricerca di diagnosi psichiatriche perché potreste trovarle facilmente dopo un minuto di ricerca su google.

    CHE COS’É LA TRISTEZZA?

    La tristezza è considerata una delle emozioni umane di base ed è una risposta naturale a situazioni che coinvolgono dolore psicologico, emotivo e/o fisico.

    Ci aiuta a determinare cosa conta per noi, cosa ci piace e non ci piace e ad elaborare esperienze difficili come lutti, delusioni e sofferenze.

    Quando ci sentiamo tristi, di solito sappiamo il perché. Può essere un’esperienza specifica, identificabile, oppure una serie di esperienze.

    Di solito l’intensità tende a diminuire quando gli individui risolvono le esperienze dolorose. E sebbene la tristezza possa rimanere per diversi giorni o settimane, a seconda di ciò che l’ha scatenata, di solito tende a svanire.

    Non poteva che essere così:

    la tristezza colpisce chiunque prima o poi ed è riconoscibile sia a livello comportamentale che fisiologico. Comportamenti quali il pianto o il ritiro sociale temporaneo sono caratteristici.

    QUAL È LA DIFFERENZA TRA
    TRISTEZZA E DEPRESSIONE?

    Cominciamo col dire che la tristezza e la depressione sono collegate, ma non sono la stessa cosa.

    Quando la tristezza è persistente e non accenna ad andarsene allora possiamo pensare che stia sfociando in vissuti depressivi.

    La Depressione è, infatti, una condizione di salute mentale diagnosticabile che interferisce su come la persona pensa, sente e agisce e può causare una tristezza permanente.

    Coloro che ne soffrono hanno spesso mancanza di speranza e incapacità di provare piacere così come sintomi fisici quali cambiamenti nel sonno, energia, appetito e abilità di concentrarsi, sentimenti di mancanza di valore, colpa e ricorrenti pensieri di morte.

    Vitamine perse nelle dipendenze da sostanze varie Frenare l’astinenza usandole


    Consiglio sempre di considerare prima di tutto il vostro stato nutrizionale cui sono legati molti disturbi fisici e mentali. Ad esempio prova a cercare il legame tra carenza di vitamina D e depressione. Se non ce la fate da soli cercate aiuto da qualcuno di vostra fiducia con cui parlare del vostro problema.

    Vitamina D, Serotonina e disturbi dell’umore

    Oggi c’è la tendenza ridurre molto i livelli di colesterolo nella falsa convinzione di evitare rischi cardiologici, ma studi molto importanti hanno rilevato una relaione fra basso colesterolo e tendena a realizzare atti di suicidio.

    Colesterolo più basso e rischio di suicidioStudio

    oppure leggi queste mie ricerche:

    Salute mentale, infiammazione e vitamina D

    Vitamina D nella DemenzaConfronto clinico fra i Metaboliti della Vitamina D

    Vitamina B12Perché siamo carenti e come assumerla

    Vitamina D, acidi grassi omega-3 e serotonina: qual è la relazione?

    https://www.vitamineral.it/segni-da-carenze-vitaminichedr-cornelis-moerman-pioniere-ortomolecolare/

    References:

    1. http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMra070553
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    5. http://journals.lww.com/psychosomaticmedicine/pages/default.aspx
    6. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC506781/
    7. http://www.appliednursingresearch.org/article/S0897-1897%2807%2900106-1/abstract
    8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14984883
    9. http://www.currentpsychiatry.com/home/article/vitamin-d-deficiency-and-psychiatric-illness/f075571b193b975227348ec15515005d.html#bib1
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    26. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12777162
    27. http://www.drperlmutter.com/learn/studies/?study_tag=dha
    28. http://www.drperlmutter.com/learn/studies/?study_tag=vitamin-d

     




    Approccio nutrizionale nei disturbi mentali
    Carl Pfeiffer

    Rileggendo un articolo che parlava di Zinco mi sono imbattuta in questa affermazione:

    malattie mentali sono dovute a carenze biochimiche. In molti casi di forti depressioni c’è una perdita dalle urine di Zn e vitamina B6 (pielouria): ridare Zn e B6 ai depressi!”
    Ormai capita sempre più spesso che la censura cancelli le cose importanti.
    Quindi ho cercato in un altro modo e sono risalita attraverso dr Joseph Mercola, medico tra i più bannati del web, a qualcosa in più di quella frase che mi aveva incuriosito e di cui non si trovava lo studio.

    Riporto quindi dal sito del dr Mercola

    BREVE RIASSUNTO

    • I nutrienti che hanno una potente influenza sulla salute mentale includono lo zinco, il rame, la vitamina B6, il selenio, i folati e la S-adenosil metionina (SAM)

    Del Dott. Mercola

    Puoi usare nutrienti specifici per migliorare la salute mentale? Sì, puoi.

    Nutrient Power: Heal Your Biochemistry and Heal Your Brain,” è specializzato in psichiatria basata sui nutrienti e in medicina nutrizionale.

    migliorare la salute mentale attraverso la nutrizione.

    La biochimica e il cervello criminale

    Walsh ricevette preziosi indicazioni dopo aver incontrato il dott. Carl Pfeiffer, che stava lavorando sui metalli pesanti e la schizofrenia. A quanto pare nei criminali, i livelli di metalli come rame, zinco e manganese, erano tutti anormali in confronto a quelli della popolazione generale.

    ha portato a terapie nutrizionali per ciascuno dei tipi comportamentali.

    Le persone affette da pirroluria possono produrre da 5 a 10 volte più pirroli del normale: un sottoprodotto delle reazioni naturali, come la formazione di emoglobina. Sebbene in sé e per sé siano innocui, i pirroli si legano a, e attirano, tutto ciò che è un aldeide, come la vitamina B6. Inoltre esauriscono aggressivamente lo zinco.

    Di conseguenza, le persone con pirroluria presentano livelli eccezionalmente bassi di B6 e zinco, il che può avere gravi effetti sulla funzione cerebrale, influenzando la memoria e capacità di leggere, per esempio. La carenza di vitamina B6 è abbastanza comune anche tra i bambini con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

    Quantità eccessive di Rame sono associate ad autismo, schizofrenia e depressione post-partum

    Come misurare i livelli di zinco e rame

    esposizione ai campi elettromagnetici non nativi, al glifosato e altri pesticidi, all’acqua contaminata con fluoro, e altre esposizioni tossiche non fanno che peggiorare il problema. Tipicamente, i livelli di rame e ceruloplasmina tendono ad andare di pari passo, perché sono alti o bassi contemporaneamente.

    Il livello ideale di rame, in termini di salute mentale, è compreso tra 75 e 100 microgrammi per decilitro (mcg/dl) in siero. La quantità ideale di ceruloplasmina dipende da qualunque sia il tuo livello di rame.

    I metalli pesanti e il cervello autistico

    Walsh ha testato 6.500 pazienti autistici. Come gruppo, hanno livelli di metalli tossici molto più alti rispetto ai loro fratelli o alla popolazione generale. Walsh crede che il loro carico tossico sia probabilmente dovuto a una predisposizione innata che li rende più propensi ad accumulare tossine e/o essere vulnerabili agli effetti delle tossine.

    Centinaia di famiglie hanno detto che in un giorno o due, il loro bambino è cambiato per sempre. Aveva perso completamente la parola, la personalità era cambiata, si era ammalato. Era diventato intollerante al cibo che gli davano. Ormai era solo un piccolo essere umano disturbato.

    , il che li rende più vulnerabili agli effetti delle esposizioni ambientali, compresi i vaccini e una dieta povera.

    Vale la pena notare che 1 bambino su 3 con diagnosi di autismo non soffre del vero autismo causato da variazioni epigenetiche.

    Il Thimerosal

    Walsh ha inoltre indagato la questione del thimerosal, alla ricerca di prove di tossicità da mercurio nel cervello dei bambini autistici. Infatti, è stata la prima persona a misurare effettivamente il mercurio nei cervelli autistici.

    La terapia nutritiva di promozione della metallotioneina per l’autismo

    Il fatto che i bambini autistici tendano ad avere squilibri di rame e zinco incredibili significa che la proteina metallotioneina non funziona. La metallotioneina è necessaria per il controllo omeostatico di rame e zinco.

    Tecnicamente, di per sé il selenio non è un antiossidante, ma aumenta i livelli di glutatione e migliora la funzione della metallotioneina e, nel cervello, il glutatione e la metallotioneina agiscono insieme. Il glutatione è la tua prima linea difensiva.

    Io assumo selenio tutti i giorni. È un minerale traccia, quindi non te ne serve molto, circa fino a 200 mcg al giorno, e devi assolutamente stare attento a non prenderne troppo. Come evidenziato da Walsh, tra tutti i metalli in traccia, il selenio ha la linea più sottile tra carenza e sovraccarico, quindi quando si assume un integratore bisogna fare attenzione.

    Anche lo zinco deve essere normalizzato, poiché è il fattore numero uno che consente alla metallotioneina di funzionare e supportare il glutatione. Secondo Walsh, per la salute mentale e fisica, è necessario un livello di zinco plasmatico tra 90 e 130 mcg/dl.

    Cambiando il volto della psichiatria

    Ho mostrato loro il nostro enorme database di chimica e ho spiegato che la depressione è un nome dato ad almeno cinque disturbi completamente diversi, ciascuno dei quali comporta sintomi diversi e coinvolge diversi neurotrasmettitori che funzionano male.

    Perché gli SSRI inducono violenza

    Uno dei principali problemi con gli antidepressivi SSRI è il rischio di effetti collaterali quali autolesionismo e aggressività. I depressi sovrametilati e con bassi livelli di folati sono intolleranti agli SSRI, e le prove suggeriscono che questa intolleranza genetica potrebbe essere stata un fattore scatenante di molte sparatorie nelle scuole.

    Walsh, che ha studiato questo fenomeno, sottolinea che 42 delle 50 principali sparatorie nelle scuole degli Stati Uniti dal 1990 sono state fatte da adolescenti o giovani adulti che assumevano SSRI.

    Carl C. Pfeiffer Ph.D., M.D.era Direttore del Brain Bio Center in Princeton, New Jersey.

    Carl C. Pfeiffer – Pubblicato in Aprile 1988

    I metodi di trattamento del Dr. Pfeiffer presentati in Nutrition and Mental Illness sono un valido complemento alle terapie tradizionali e possono portare la speranza di un vero benessere a molti di coloro che soffrono.

     


    Carl Curt Pfeiffer era un medico e biochimico che si occupava di schizofrenia, allergie e altre malattie. Wikipedia (inglese)
    Vedi la descrizione originale
    Peoria, Illinois, Stati Uniti
    Princeton, New Jersey, Stati Uniti

    Pubblicazioni

    http://www.doctoryourself.com/biblio_pfeiffer_ed.html

    Hall of Fame della medicina ortomolecolare
    Inserito nel 2004

    “Per ogni farmaco che avvantaggia un paziente, esiste una sostanza naturale che può ottenere lo stesso effetto”. — Legge di Pfeiffer

    Gli altri libri del Dr. Pfeiffer includono Mental and Elemental Nutrients, The Healing Nutrients, Dr. Pfeiffers Total Nutrition, Nutritional Science and Cookery e Neurobiology of the Trace Metals Zinc and Copper.

    I suoi contributi alla medicina ortomolecolare sopravvivono attraverso i suoi scritti, le cliniche che ha ispirato e la conferenza annuale della Society of Ortho-molecular Medicine che porta il suo nome.

    Una bibliografia del lavoro del Dr. Pfeiffer è pubblicata su http://www.doctoryourself.com/biblio_pfeiffer_ed.html

    Carl Pfeiferr è citato nel libro Nutrient Power:  Heal Your Biochemistry and Heal Your Brain di William J. Walsh, PhD, FACN

    Estratto del libro:

    Vitamine perse nelle dipendenze da sostanze varie
    Frenare l’astinenza usandole

    In questo articolo riporto una serie di consigli usati da Choise Recovery che è una struttura statunitense di riabilitazione ed assistenza nel recupero della salute cagionata da uso di sostanze tossiche e droghe che danno dipendenza ed assuefazione.

    Pertanto questi consigli sono legati ad una struttura assistenziale straniera non collegata in Italia. Cercate di fare buon uso di questi consigli a vostro beneficio e se non ve la sentite fatevi aiutare da un vero professionista nutrizionista e/o psicologo.

    La nostra missione

    In Choices Recovery, offriamo ai nostri pazienti la possibilità di scoprire gli strumenti e le competenze necessarie per condurre uno stile di vita più sano e positivo. Offriamo loro la possibilità di fare la scelta giusta e rimettere in carreggiata la loro vita. Mostriamo loro che esiste un modo migliore.

    I tassi di ritorno dalla riabilitazione sono sbalorditivi e una delle parti più importanti di una struttura di riabilitazione dalla droga di successo è il programma di disintossicazione che offre e gran parte di ciò includerebbe un processo di astinenza di successo.

    Che cos’è la sindrome di astinenza da droghe?

    Il corpo dipende da determinate vitamine e minerali per funzionare correttamente. Quando si usano droghe, queste esauriscono la tua riserva naturale di vitamine e la tua dipendenza dalla droga diventa più forte. Quando ci si ritira da una droga, le deficienze prodotte da quella droga possono essere dolorose, ora che ne derivano.

    La disintossicazione è il processo di eliminazione delle tossine nel corpo. Le droghe sono essenzialmente veleni, e quindi la disintossicazione dalla droga sarebbe il processo per sbarazzarsi dei veleni che sono stati inflitti ai tuoi organi e danneggiare i tuoi tessuti, nervi e cellule. Il processo di disintossicazione può anche aiutare un tossicodipendente a ripristinare i minerali e le vitamine persi a causa della dipendenza.

    Comuni Minerali e Vitamine persi nella dipendenza

    Vitamina A

    La vitamina A è nota per migliorare la vista, ma è anche utile per combattere le malattie infettive, la regolazione genica, il supporto dei globuli rossi e bianchi e il sistema immunitario.

    Vitamina B

    Le vitamine del gruppo B includerebbero citicolina, niacina, B1, B6 e B5. Le vitamine del gruppo B sono uno dei gruppi vitaminici più importanti, prevengono la depressione e altri stati mentali di disagio nei dipendenti. Sono anche antinfiammatori e neuroprotettivi, oltre ad avere il potenziale per ridurre la dipendenza dai farmaci.

    Vitamina C

    La nutrizionista Adelle Davis ha scritto nel suo Drugs Versus Nutrition, on Detoxification by Vitamin C:
    Vitamina D

    Vitamina E

    Magnesio e Calcio (*)

    Questi sono minerali importanti per diminuire la dipendenza dai farmaci, i sintomi di astinenza e abbassare i tassi di ricaduta.

    Zinco

    Drug Rehab Detox può aiutare a ripristinare le vitamine perse nella dipendenza

    Uno dei maggiori problemi con le droghe sono i minerali e le vitamine persi nella dipendenza dal loro uso, che influenzano la mente e il corpo, e questo è gran parte di ciò che rende il processo di astinenza così difficile per il tossicodipendente.

    Consiglio queste altre letture per ampliare le idee sulla nutrizione ortomolecolare e delle vitamine e minerali

    “Le leggi fonfamentali dei Micronutrienti” di Hoffer

    Le vitamine funzionano? Guardiamo questo report di Andrew Saul


     




    Come sono uscita dal circolo vizioso della cura che è peggiore del male

     

    Questo articolo uscito il 24 Giugno 2021 sulla rivista on line Mad in Italy è stato presentato così dalla drssa Laura Guerra amministratrice della rivista e del gruppo Facebook Mat in Italy., che ringrazio per avermi concesso lo spazio.

    Presentiamo la storia di Morena che, in un momento difficile della sua vita legato a problemi di salute, viene sottoposta a trattamento con psicofarmaci.

    Avendo sviluppato forti effetti collaterali causati dal loro uso, non trova tuttavia l’aiuto di uno psichiatra per fronteggiarli e sospenderli.

    Riteniamo che sia una storia emblematica delle difficoltà che gli utenti incontrano quando vogliono intraprendere il percorso di dismissione.

    Sono stata una infermiera per 35 anni, ma poi ho visto e toccato con mano come ci si sente dalla parte dei pazienti perché mi sono ammalata in modo da incappare tra le maglie della sanità che sovrastima le diagnosi, troppo interventista ricorre subito alla chirurgia e alle terapie farmacologiche anche quando una lesione potrebbe avere una cura medica meno aggressiva e con dei percorsi non invasivi.

    In quel periodo ebbi diversi eventi stressanti, oltre al cancro, anche due lutti e la perdita del lavoro con mobbing.
    Io che ero sempre stata una persona molto attiva, indipendente  e propositiva, non mi riconoscevo più.

    Dopo 4 anni cominciai a meditare che i farmaci antidepressivi non facevano il loro lavoro e anzi pensavo spesso al suicidio, ma non ci provai mai perché essendo anche infermiera sapevo come sarei stata trattata dopo per un tentato suicidio nei reparti psichiatrici, dato che ci avevo lavorato anche per fare la tesi per il diploma di Infermiera professionale (anno 1981).

    Quindi mi sforzai di pensare a qualche strategia per arrivare alla Sospensione graduale degli antidepressivi.

    Ho chiesto alla psichiatra, ma non collaborò molto e dovetti fare da me perché mi propose di passare da 60 mg di Duloxetina a 30 mg. Provai come disse, ma non era certo un modo vincente di sospendere quell’antidepressivo. Gli effetti collaterali della dismissione erano devastanti, capogiri, vertigini, senso di nausea e ronzii fortissimi che non sono capace di descriverli.

    Così cambiai di nuovo strategia e passai al concretissimo “fai-da-te” seppur sconsigliato, credevo che non ci fosse nessuno meglio di me per attuare un progetto del genere, fatto di tanta pazienza e dedizione, ma soprattutto convinta che ce la potessi fare.

    Mi informai su come utilizzare la Cannabis Terapeutica e la usai con molto successo per attenuare i sintomi da astinenza da duloxetina, conosciuta come Cymbalta ed Effexor. Sono capsule, quindi impossibile da suddividerle, spezzarle per creare dosi via via più piccole, e questo è molto astuto da parte delle case farmaceutiche, cioè non creare capsule con dosaggi minori per riuscire a scalarli, ed è chiarissimo nelle loro intenzioni che non c’è una fine a questa terapia, dopotutto i malati cronici a vita, creano ottimi profitti. Infatti esistono solo 3 tipi di dosaggi per la Duloxetina – da 60 mg., 30 mg. e 15 mg.

    Contro questa decisione non solo il medico ma anche i familiari prossimi. Ma io trovai il modo di confezionare capsule da dosaggi inferiori aprendo le capsule e disfandomi di una parte di contenuto ed ebbi così capsule a cui toglievo un corrrispondente di 5 mg per ogni mese. (se volete farlo anche voi rivolgetevi ad un farmacista che sappia ridurre i dosaggi delle capsule)

    Per questo vi dico che il mio modo di procedere era migliore di quello proposto dal medico, il quale mi passava da 60 a 30 mg da un giorno all’altro. Che poi è veramente buffo sentir dire la frase scalare i farmaci “sotto controllo medico” quando per ogni crisi di astinenza il medico non rispondeva. Chi avrei avuto disponibile a suggerirmi un dosaggio diverso? Avrei dovuto averlo con me 24 ore su 24.

    È chiaro che ti inducono loro al fai-da-te e quindi bisogna rimboccarsi le maniche e non sperare in aiuti esterni, che se ci fossero stati, non avrei certo rifiutato.

    Intanto che procedevo alla sospesione dei farmaci in modo graduale, aiutavo il mio corpo con una serie di disintossicazioni con erbe e lavaggi intestinali e non ultime le integrazioni di vitamine e Magnesio.
    Provai anche il lavaggio epatico, ma lo ritenni troppo faticoso e stressante. In ogni caso fu efficace per farmi ripulire da tossicità di farmaci ed alimentazione non corretta.
    Dalle mie ricerche sono arrivata a definire un elenco di integratori a me necessari per stare meglio tra cui la Vitamina D, il Magnesio, la Vitamina C, la Melatonina ed il Tiglio.

    Cercai anche di dedicarmi ad attività creative per mio conto a casa intrecciando cannucce di carta per fare cestini e contenitori che poi coloravo.

    Oggi sono libera dai farmaci da 7 anni, e non credo di essere depressa, casomai a volte un po’ triste, ma questo è un sentimento normale, non una patologia.

    Credo che la depressione così come altri disturbi dell’umore e del comportamento abbiano bisogno di più umanità e meno farmaci, perché gli effetti collaterali sono devastanti e non aiutano mai ad una vera riabilitazione e cura.

    Infatti quello che mi aveva convinto a smettere di prenderli è stato l’avere letto piu’ volte il “bugiardino” del Cymbalta che dava come effetto collaterale il pensiero suicida ed è assurdo prenderlo allora, se crea lo stesso disturbo che invece dovrebbe curare. 

    Inoltre ho letto delle ricerche che il Cymbalta non ricapta la serotonina come dicono. Ma in fondo io non ero una depressa, come tutte le persone che cadono ammalate, avevo solo bisogno di più cure ed amore.


    Sono Morena Pantalone autrice di questa testimonianza nonché titolare di questo blog Vitamineral aperto in seguito a questa mia esperienza autogestita nella dismissione dei farmaci e per amor del prossimo riporto qui ogni buona esperienza positiva.
    Per questo molte altre persone hanno aderito e si curano con Vitamine, Minerali e Fitoterapia.

    Questa non è la mia unica testimonianza sul web e infatti troverete interessante leggere altri miei articoli soprattutto sulla Fibromialgia da cui mi sono liberata grazie anche alla dismissione degli psicofarmaci di cui sopra.

     

    Il danno nascosto degli antidepressivi

    Il danno nascosto degli antidepressivi

    Un’analisi approfondita degli studi clinici rivela una diffusa sottostima di effetti collaterali negativi, inclusi tentativi di suicidio e comportamento aggressivo…

    Non cercare di convivere con la Fibromialgia – Cerca la verità sommersa

    La fibromialgia non è una diagnosi, ma l’anticamera di altre patologie su cui resterete per sempre se non pensate voi…

    FIBROMIALGIA – Una opportunità per conoscere se stessi o una situazione per bloccarsi?

    La forza di volontà è pure una fortuna avercela, ma si può anche costruirla piano piano, oppure, a seconda di come ci arrivano gli eventi che ci hanno portato a sentirci sconfitti o messi all’angolo, trovare un modo per agire per non rimanere bloccati.

    Quando il marketing sfrutta la malattia ed il disagio

    Raramente parlo male di qualche sito di integratori se non nel ristretto pubblico privato del mio gruppo di Fibromialgia, ma questo lo dico senza fare nomi e se conoscete già la foto saprete già a quale sito mi riferisco.

    Qualcuno di voi magari ha provato il prodotto e nei primi tempi potrebbe avere funzionato anche in un quadro di malattia piuttosto lieve.

    La mia critica è verso questo tipo di immagini per il messaggio che mandano ai lettori di solito sono pazienti fibromialgiche in cerca di soluzioni ed informazioni per migliorare il loro stato di salute. e Molti siti sfruttano questo sensazionalismo per attrarre consensi e click o magari vendere qualche cosa.

    Da molti anni i giornali ed i media, ma anche i siti che vendono integratori, i politici nella loro campagna elettorale hanno sfruttato la condizione delle malate fibromialgiche rispondendo ai loro appelli assecondando ed alimentando il vittimismo, esasperando la loro situazione di impotenza di fronte ad uno Stato che non le riconosce e non fornisce cure, o se le fornisce sono a pagamento.

    Ma a proposito di immagini , vi prego di guardare questa che ho trovato in uno dei siti sponsorizzati che vende un integratore creato per la fibro. Non vi sembra che evochi ed alimenti il senso di frustrazione e vittimismo?
    Ma non preoccupatevi, loro hanno la soluzione, quindi comprate il…

    Per i produttori che mettono il marchio “fibromialgia” al loro integratore non sembra vero di avere trovato le galline dalle uova d’oro. Perché analizzando questi integratori, anche da profani, si può evincere che contengono delle sostanze a dosaggi veramente bassi.

    Anche il placebo è una ottima cura, certo, ma tenere le persone in uno stato di cronicità e dipendenti da una pillola non è certo etico, soprattutto se il contenuto è blando.

     

    Effetto Placebo ed effetto Nocebo – di cosa si tratta?

    Effetto Placebo ed effetto Nocebo – di cosa si tratta?

    Segue una raccolta di articoli, post di amici e studi sull’effetto Placebo e Nocebo da cui sono affascinata. L’argomento è…

    Farmaci che rubano Vitamine e Minerali

    Farmaci che possono danneggiare le ossa creando Osteoporosi

    I glucocorticoidi, gli inibitori della pompa protonica, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), alcuni farmaci antiepilettici e gli…




    La carenza cronica di Niacina può essere la causa principale dell’aumento dei crimini violenti “squilibrati”?

    Credits to Kimberly Hartke

    STORIA A COLPO D’OCCHIO

    • La dipendenza da alimenti trasformati denaturati può portare a squilibri nutrizionali diffusi, alcuni dei quali hanno una marcata influenza sulla salute psichiatrica, come la niacina
    • La pellagra è un disturbo causato dalla carenza di niacina, che include sintomi mentali come rabbia irrazionale, sentimenti di persecuzione, mania e demenza
    • Gli studi hanno anche confermato che la vitamina B può trattare con successo il disturbo da deficit di attenzione, la psicosi generale, il disturbo ossessivo-compulsivo, la depressione e il comportamento violento
    • Alte dosi di vitamina B3 (niacina) possono anche combattere i superbatteri difficili da trattare, comprese le infezioni da stafilococco resistenti agli antibiotici. La ricerca ha mostrato che alte dosi di vitamina hanno potenziato il sistema immunitario 1.000 volte, uccidendo efficacemente gli insetti nocivi

    Dal dottor Mercola

    Ma cosa succederebbe se la soluzione potesse essere trovata nella propria dieta o, nei casi più estremi, in una bottiglia di supplemento economica? La blogger Kimberly Hartke 1 offre alcune idee che sono davvero spunti di riflessione― ed è qualcosa che i produttori di alimenti trasformati potrebbero non voler ammettere.

    Una carenza nutrizionale in particolare che potrebbe potenzialmente devastare la tua psiche è la niacina (vitamina B3). La pellagra 2 è una condizione causata dalla carenza di niacina e si manifesta clinicamente con le 4 D :

      1. Dermatite fotosensibile
      2. Diarrea
      3. Demenza e
      4. Morte (Death)

    Violenti effetti collaterali della Pellagra

    Hartke continua:

    3 , un’autrice che un tempo lavorava come agente di sorveglianza … ha scoperto che cambiare la dieta degli ex detenuti eliminava l’ostilità e altri sintomi che li avrebbero portati ad agire in modo criminale. Il suo libro è giustamente intitolato, Food & Behaviour: A Natural Connection e il suo lavoro sembrano confermare le scoperte della dott.ssa Weston A. Price sul danno alimentare e il ruolo che gioca nella delinquenza giovanile e nei crimini degli adulti.

    4 : “ La parte sorprendente della pellagra sub-clinica, come l’ipoglicemia, è che i sintomi rispecchiano anche quelli della schizofrenia, un problema così diffuso che coloro che ne soffrono occupano un ospedale su quattro letti negli Stati Uniti. “”

    Il libro del dottor Stitt discute anche di altre carenze di vitamina B, come B1, B2, B6 e B12, che hanno tutte una straordinaria capacità di produrre sintomi di disturbi neuropsichiatrici.

    Sintomi di carenza di vitamina B e disturbi nuropsichiatrici
    Credito: cibo e comportamento di Barbara Stitt

    Niacina come trattamento per la schizofrenia

    Food Matters , che sono sicuro che molti di voi avranno visto.

    Niacin: The Real Story , insieme a uno dei principali ricercatori sulla niacina, il dottor Abram Hoffer. La niacina, ha scoperto il dottor Hoffer, può effettivamente essere un trattamento “segreto” per disturbi psicologici, inclusa la schizofrenia, che può essere notoriamente difficile da affrontare.

    La pellagra è una carenza di niacina estrema o totale. Anche le pellagrine, oltre a problemi di pelle e molte altre cose, hanno sintomi di malattie mentali.

    Secondo il dottor Saul, altri ricercatori hanno confermato le scoperte del dottor Hoffer e hanno scoperto che la niacina può essere utilizzata con successo anche nel trattamento di altri disturbi mentali, come:

    Problemi di rabbia e comportamento “miracolosamente” risolti con vitamina B3 ad alto dosaggio

    Il dottor Saul offre un potente esempio di come la niacina può aiutare ad affrontare problemi comportamentali violenti e / o disturbi da deficit di attenzione:

    Niacina: potenzialmente la migliore terapia per molte forme di malattia mentale

    La vitamina B3 è una potenziale arma contro i superbatteri resistenti agli antibiotici

    Nelle notizie correlate, un nuovo studio 5 suggerisce che la vitamina B3 potrebbe essere in grado di combattere i superbatteri che la medicina moderna trova sempre più difficile da combattere, comprese le infezioni da stafilococco resistenti agli antibiotici . La ricerca ha dimostrato che dosi elevate di vitamina hanno potenziato il sistema immunitario di 1.000 volte, dando ai ricercatori la speranza di aver trovato un modo nuovo, e forse migliore, per combattere le infezioni.

    Secondo BBC News 6 :

    Si dice che uno dei ricercatori abbia detto:

    Maggiori informazioni

    Il Dr. Hoffer ha fondato e prodotto il Journal of Orthomolecular Medicine nel 1968. I suoi archivi sono online su orthomolecular.org e sono ad accesso gratuito. Per ulteriori informazioni sulla niacina, è possibile cercare il sito Web del dottor Saul DoctorYourself.com .


     




    Humphry Osmond, lo psichiatra psichedelico originale

    Humphry Osmond, lo psichiatra psichedelico originale

    Humphry Osmond (front row seated, far left), with the Paulings and others at a gathering in Tulsa, Oklahoma. April 1972.

     

    dottor Abram Hoffer , Osmond ha contribuito a stabilire la psichiatria ortomolecolare, il precursore del più ampio corpo di lavoro sulla medicina ortomolecolare che ha consumato Pauling per quasi tre decenni. 

    Più tardi nella vita, Pauling e Osmond scrissero numerose lettere avanti e indietro, in cui Osmond condivideva spesso articoli interessanti sugli usi della vitamina C, della schizofrenia, della nutrizione e della medicina ortomolecolare.

    Osmond è famoso sia per la comunità medica che per il pubblico per ragioni correlate, ma separate. Nel campo della medicina, Osmond, insieme ad Abram Hoffer, è meglio conosciuto per il suo lavoro in psichiatria ortomolecolare

    Lavorando insieme, i due medici hanno condotto ampi studi su pazienti schizofrenici negli ospedali psichiatrici del Saskatchewan, in Canada, utilizzando niacina (vitamina B3) e acido ascorbico (vitamina C) come potenziali cure per la malattia. 

    The Doors of Perception. (1954), un libro che prende il nome dalla poesia di William Blake “The Marriage of Heaven and Hell” e ha ispirato il nome della leggendaria rock band degli anni ’60, The Doors.

    In risposta Osmond scrisse alcune sue poesie, coniando nel frattempo un termine che presto si diffuse in tutto il mondo:

    Nel 1957 Osmond aveva introdotto la parola alla comunità medica come un modo per descrivere gli effetti euforici, che alterano la percezione e che espandono la mente di droghe allucinogene come LSD, mescalina, DMT e psilocibina. 

    . L’idea, quando presentata alla comunità medica psichiatrica britannica – che all’epoca era dominata dal pensiero freudiano – non fu ben accolta. Sentendosi isolati nel Regno Unito, nel 1951 Humphry e Jane Osmond, insieme a John Smythies, emigrarono in Canada, dove a Osmond era stato offerto un lavoro come direttore clinico dell’ospedale psichiatrico di Weyburn, Saskatchewan.

    “How to Live with Schizophrenia,” by Abram Hoffer and Humphry Osmond, 1966.

    Partendo da questa ipotesi, Osmond e Hoffer hanno poi cercato un modo per ridurre la sovrapproduzione di adrenocromo, sperando di trovare una cura per la schizofrenia e ulteriori prove per la loro idea. 

    Apprendendo che la niacina poteva limitare la produzione di adrenalina, decisero di somministrare ai loro pazienti schizofrenici quantità “megavitaminiche” di Vitamina B3, aggiungendola alla loro dieta nei primi studi in doppio cieco mai condotti nel campo della psichiatria.

    I risultati sono stati incoraggianti: secondo i loro studi, il tasso di guarigione per gli schizofrenici che hanno trattato negli anni successivi è raddoppiato dal 35% al ​​75%.

    Inoltre, gli studi di Osmond e Hoffer hanno fornito dati che si aggiungono alla scoperta che la niacina potrebbe ridurre il colesterolo, un risultato che è stato replicato e confermato dalla Mayo Clinic nel 1956.

    Questa scoperta è ora globalmente accettata e la niacina è attualmente utilizzata nel trattamento di colesterolo alto in tutto il mondo.


    An example of Hoffer’s “memos,” October 1976.

    (pubblicato su Science nel 1968) e nel libro che ha curato insieme al Dr. David Hawkins, Orthomolecular Psychiatry: Trattamento della schizofrenia (1973). Nel tempo Pauling ha ampliato la sua teoria ortomolecolare dallo studio della mente fino a comprendere tutto il corpo, creando così il campo della medicina ortomolecolare.

    (Questi memo sono stati raccolti in un libro, Predicting the Past , e pubblicato nel 1981). Osmond fece uno sforzo speciale per inoltrare a Pauling quei promemoria riguardanti i modi in cui la medicina ortomolecolare veniva usata nel mondo, così come qualsiasi materiale sulle malattie mentali.


    Hofmann’s Potion “. Non molto tempo dopo, nel febbraio 2004, Osmond morì per cause naturali a casa di sua figlia ad Appleton, nel Wisconsin. Abram Hoffer ha scritto un necrologio sull’evento della morte di Osmond, apparso sul quotidiano britannico The Guardian .

    Alcuni dei libri più noti di Humphry Osmond includono 

    • Models of Madness, Models of Medicine (con Miriam Siegler, 1974). 

    Una bibliografia completa delle sue opere può essere trovata qui .

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