L’infiammazione cronica di basso livello è stata collegata a un numero di malattie croniche tra cui malattie cardiovascolari, demenza e diabete.
Più alti sono i livelli di infiammazione, maggiore è il rischio di sviluppare malattie croniche.
Studi multipli hanno anche trovato una correlazione diretta tra i livelli di infiammazione e la salute mentale.
In un 
precedente articolo, abbiamo esaminato uno studio che valutava gli effetti dell’infiammazione cronica sulla salute cognitiva, in cui livelli più elevati di proteina C-reattiva (CRP) erano correlati a un aumento del declino cognitivo.
Meta-analisi della supplementazione di vitamina D per disturbi mentali diagnosticati
Disturbi mentali, come depressione, ansia, abuso di sostanze e schizofrenia, sono stati associati a infiammazione cronica e carenza di vitamina D.
Uno studio di Jamilian et al., Pubblicato sulla rivista Progress in Neuropsychopharmacology & Biological Psychiatry, ha esaminato la ricerca disponibile sull’infiammazione, la salute mentale e la vitamina D in pazienti con diagnosi di disturbi psichiatrici.
I risultati di questa meta-analisi, che ha coinvolto 9 studi randomizzati controllati e un totale di 1348 partecipanti con una diagnosi corrente di un disturbo psichiatrico, hanno mostrato una significativa riduzione della depressione (misurata dal Beck Depression Inventory) e una migliore qualità del sonno (come misurato dall’indice di qualità del sonno di Pittsburgh) dopo la supplementazione di vitamina D.
I risultati hanno anche mostrato una significativa riduzione della PCR dopo la supplementazione di vitamina D.
All’interno dei 9 studi ci sono stati 11 gruppi di intervento di supplementazione (e controlli associati) di cui 7 hanno ricevuto 50.000 UI ogni settimana o ogni 2 settimane. Mentre i livelli sierici di vitamina D non sono stati inclusi in questa analisi, un’alta prevalenza di carenza di vitamina D è stata documentata nei due paesi in cui sono stati condotti gli studi inclusi, Iran e Cina.
Una recensione dei livelli di hsCRP e di vitamina D tra i partecipanti di GrassrootsHealth
Incluso nel nostro pannello di infiammazione, il test CRP utilizza un test chiamato hs-CRP, dove “hs” significa alta sensibilità, per rilevare piccoli aumenti in CRP.
L’evidenza suggerisce che livelli inferiori a 1,0 mg/L indicano un rischio molto basso di malattia cardiovascolare, i livelli tra 1,0 e 3,0 mg / L indicano un basso rischio e livelli tra 3,1 e 10 mg/L indicano un rischio elevato (livelli superiori a 10 mg / L sono molto alto, più probabile che indica un evento infiammatorio acuto a causa di infezioni o traumi).
Dal 2009, i nuovi partecipanti all’azione D* hanno mantenuto un livello medio di vitamina D intorno ai 44 ng/ml. Come gruppo auto-selezionato, i partecipanti all’azione D* hanno sempre avuto un livello medio di vitamina D più alto rispetto alla popolazione generale, che negli Stati Uniti è di circa 25 ng/ml.
Il grafico seguente confronta i livelli di vitamina D per i partecipanti adulti di GrassrootsHealth residenti negli Stati Uniti con quelli di NHANES dal 2009 al 2014.
Il livello medio di vitamina D nella coorte di GrassrootsHealth era di 43 ng/ml rispetto a 28 ng/ml nel campione NHANES (108 contro 69 nmol/L). La percentuale con un livello di vitamina D pari o superiore a 40 ng/ml era più di quattro volte superiore nella coorte GrassrootsHealth rispetto al campione NHANES (58% vs. 13%).
Livelli più elevati di vitamina D nella coorte di GrassrootsHealth potrebbero influenzare positivamente i livelli di infiammazione e hsCRP e contribuire a ridurre i tassi di malattie croniche?
A questo punto, non abbiamo tracciato le correlazioni con i livelli di hsCRP testati e gli eventuali risultati sulla salute, né le correlazioni con i nutrienti.
FONTE
https://www.grassrootshealth.net/blog/mental-health-inflammation-vitamin-d
Vitamina D nella DemenzaConfronto clinico fra i Metaboliti della Vitamina D
La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie
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