Guida alla conoscenza ed uso della Vitamina k2 -mk7 (menakione)

VITAMINA K2-MK7 (MENAKIONE)

Raccolta di studi e ricerche per il Gruppo Vitamina D e Gruppo Vitamineral

a cura di Morena Pantalone

Premessa

Sulla vitamina K2 non troverete molti medici che sanno che cosa è, ed a cosa serve integrarla e se volete sapere di più su questa vitamina ed anche su altre, non aspettatevi che il medico di base o altri specialisti sappiano di Medicina Ortomolecolare perché non fa parte dei loro programmi di studio obbligatori oppure si sono aggiornati in fretta e superficialmente per essere “trendy”.
Tuttavia possiamo citare studi molto importanti e medici che usano questa vitamina soprattutto in cardiologia e per la ricostruzione dell’osso.

Ancora più recentemente, è emerso che questa vitamina ha un impatto su altre aree del corpo umano, incluse ma non limitate alla salute del cervello, alle articolazioni sane, alla neuropatia e alla salute della vista 70.

Come leggerete nei documenti allegati, è importante associare nello stesso programma di integrazione della vitamina D3 anche la vitamina K2,

  • specialmente se si assumono dosaggi di 10mila UI al giorno di Vitamina D.
  • ma sarà utile integrare la K2, anche se assumete meno di 5mila UI al giorno di vit D3.

Perché è necessario assumere vitamina K2 nel contesto di integrazione della vitamina D? (Leggi qui)

Poiché l’esame delle vitamine K non è disponibile per capire se siete carenti di vitamina K2 guardate i segni della carenza che trovate leggendo gli allegati qui presenti.

Sintomi di carenza di Vitamina K

La carenza di Vitamina K non è facilmente diagnosticabile. I sintomi possono presentarsi in seguito a malattie epatiche e biliari o a patologie correlate con alterazioni della flora intestinale (disbiosi) come morbo di Crohn, celiachia o parassitosi intestinali.
La carenza di vitamina K2, invece, è rilevabile indirettamente misurando l’Osteocalcina, la quale essendo da essa prodotta, sarà bassa se anche la vitamina K2 è bassa.

Il deficit di Vitamina K si manifesta inizialmente con un aumento del tempo di coagulazione del sangue e diminuzione della protrombina, poi con segni clinici come:

  • Tendenza all’ecchimosi;
  • Epistassi;
  • Menorragia;
  • Ematuria;
  • Grandi emorragie.

Anche l’impiego di alcuni farmaci può causare deficit di Vitamina K, in particolare terapie antibiotiche prolungate ed anticoagulanti (Warfarin).

Le persone in sovrappeso sono predisposte alla carenza di questa vitamina. Ciò è dovuto al tessuto adiposo che la attira per affinità e ne favorisce il deposito riducendo la quantità di vitamina K circolante.
Dato che la vitamina K2 partecipa attivamente alla fissazione del calcio nelle ossa, la sua carenza può addirittura causare fenomeni osteoporotici ed un aumento del rischio di fratture.

Poiché abbonda in molti alimenti, la carenza di vitamina K è rara negli adulti sani che seguono una dieta variata 36.

Al contrario, è relativamente comune nei bambini, nelle persone che assumono farmaci fluidificanti del sangue o in coloro che hanno problemi ad assorbire i grassi 37, 38.
Subito dopo la nascita le riserve di vitamina K sono basse, e poiché il latte materno è relativamente povero di questo nutriente, i bambini allattati al seno sono particolarmente a rischio di un disturbo emorragico chiamato sanguinamento da carenza di vitamina K 43.

Anche gli antibiotici ad ampio spettro possono contribuire alla carenza di vitamina K come risultato dell’uccisione dei batteri che la producono nel colon 39.

Altri gruppi di persone a rischio includono:

  • Pazienti con malattie del fegato 40;
  • Persone con malattia infiammatoria intestinale o fibrosi cistica 41, 42;
  • Pazienti che assumono farmaci sequestranti degli acidi biliari come la colestiramina 33.

Quanta K2 bisognerebbe assumere?

Lo scienziato e ricercatore Prof. Vermeer dell’Università di Maastricht raccomanda alle persone sane un dosaggio di K2 di 50 µg al giorno. Tuttavia, se si integra anche la vitamina D, si dovrebbe puntare ad una dose giornaliera di almeno 100 µg per evitare che il calcio venga immagazzinato nei vasi sanguigni.

    • Adulti sani: 100 mcg/die
    • Adulti con aterosclerosi:200 mcg/die
    • Adulti cardiopatici che assumono anticoagulanti: max 45 mcg/die e controllo protrombina.
    • Bambini fino a 10 anni:max 45 mcg/die
Consumando NATTO (cibo giapponese fermentato) si ha un apporto di circa 400 mcg/die.
Non serve assumere dosaggi maggiori di 200 di vit. K2-mk7 in quanto non è la quantità maggiore che è utile, ma la sua capacità di attivare specifiche proteine presenti nel corpo.

Essendo una vitamina LIPOSOLUBILE ha bisogno di un pasto grasso per essere adeguatamente assorbita.

Interazioni e Controindicazioni della vit K2

La vitamina K2, contrariamente ad altre vitamine liposolubili, non ha effetti di tossicità sia nei bambini che negli adulti.
L’idea che la supplementazione con vitamine K possa favorire eventi trombotici è falsa poiché le proteine della cascata coagulativa sono già pienamente attivate nei soggetti non in terapia anticoagulante.

La vitamina K interferisce con l’attività dei farmaci di tipo warfarinico-dicumarolico (Coumadin e simili), molto usati nella prevenzione cronica della trombosi in soggetti con fibrillazione atriale.
I questi casi è necessario un attento dosaggio del farmaco anticoagulante, ma non necessariamente la sospensione della vit K2.

In realtà farmaci quali il Coumadin che antagonizzano la vit K determinano danni ancora maggiori della decalcificazione ossea e della calcificazione arteriosa.
Soggetti che assumono Coumadin cui sia stato sconsigliato di evitare supplementi di vitamina K, hanno una maggiore incidenza di osteoporosi, fratture, calcificazioni arteriose e valvolari, ipertensione.
  • Altri tipi di fluidificanti sanguigni tipo eparina, aspirina o plavix non interferiscono con la vit K2.
Tuttavia, per essere precisi, è importante rilevare che aspirina e tutti i derivati salicilici inibiscono, se pur leggermente, l’attivazione ed il riciclo della vitamina K, determinando una maggiore richiesta organica di vit K, la cui supplementazione supera questi effetti senza interferire sulla funzione anti aggregante piastrinica.
  • Del resto è stato provato che l’assunzione cronica di salicilati (aspirinetta) aumenta la perdita ossea ed il tempo di guarigione delle fratture.
  • Anche gli antibiotici, per il loro effetto sulla flora batterica intestinale, che produce vitamina K, aumentano le richieste di supplementazione vitamina stessa.

Gli enzimi trombolitici e gli inibitori diretti della trombina non sono disturbati dalla somministrazione di vitamina k2 e nemmeno gli anticoagulanti di nuova generazione.
Nei pazienti osteoporotici l’associazione della vitamina K2 ai Bifosfonati ne aumenta nettamente l’azione terapeutica, permettendo quindi di fare soste nella somministrazione con minore incidenza di gravi effetti collaterali quali l’osteonecrosi.”

RIFERIMENTI


Risposte alle vostre domande frequenti sulle vitamine K:

  1. Che cosa è la vitamina K?
    ▶️ La vitamina K è stata scoperta nel 1929 come nutriente essenziale per la coagulazione del sangue. Oltre a questo effetto, la vitamina K è cruciale per il metabolismo del calcio, la salute delle ossa, la salute del cuore e altro ancora.
    Esistono due forme principali di vitamina K 1:vitamina K1 (fillochinone) e vitamina K2 (menachinone)
  2. A cosa servono le Vitamine K1 e K2 ?
    ▶️Le funzioni delle due forme di vitamina K non sono nettamente separate, quindi sarebbe più corretto parlare di effetti prevalenti. Ad ogni modo, la vitamina K1 è coinvolta soprattutto nella coagulazione del sangue.
    La vitamina K2 invece apporta benefici alla salute delle ossa e del cuore. In tal senso ha effetti sinergici con la vitamina D.
    ▶️   VITAMINA K2 – 11 importanti benefici per la salute
  3. In quali alimenti si trova la Vitamina K2?
    ▶️
    Prodotti di fermentazione dei semi di soia (natto);Tuorlo di uova di gallina;Fegato bovino;Grasso di animali alimentati ad erba (es. burro ghee).
  4. In quali Alimenti troviamo la Vitamina K1?
    ▶️ Vegetali a foglia verde (cavolo, cime di rapa, spinaci, lattuga romana, lattuga iceberg…);Kiwi; Patate; Prezzemolo; Oli vegetali (es. olio di oliva, olio di soia);
  5. Perché le vit. D3 e K2 lavorano bene nello stesso programma di integrazione?
    ▶️ Quando si tratta di metabolismo del calcio, entrambe le vitamine D e K giocano un ruolo importante. Una delle principali funzioni della vitamina D è quella di mantenere adeguati livelli sierici di calcio. Tuttavia, la vitamina D non ha il pieno controllo sulla distribuzione del calcio nel corpo. È qui che entra in gioco anche la vitamina K2. La vitamina K2 regola la presenza di calcio nell’organismo mediante l’attivazione dell’osteocalcina, una proteina che permette l’accumulo del calcio nelle ossa e nei denti [6] e riduce la calcificazione dei tessuti molli attivando la proteina GLA della matrice (MGP), impedendo così al calcio di accumularsi nei tessuti molli, come per esempio nei reni e nei vasi sanguigni [7, 8].
  6. È necessario assumere vitamina K2 se si assume Vitamina D3?
    ▶️ Gli innumerevoli studi riguardanti l’uso di integratori di Vitamina D usati anche ad alte dosi, non hanno provocato la tossicità da Vitamina D e conseguente ipercalcemia, tuttavia altri studi indicano che un alto livello di vitamina D provoca la carenza di vitamina K2 con conseguenti calcificazione delle arterie ed organi. Pertanto, essendo la vitamina K2 coinvolta nella prevenzione dell’osteoporosi e nel mantenimento di un sano apparato cardiovascolare è consigliabile, almeno dopo i 40-50 anni, assumere sempre la Vitamina K2, con o senza vitamina D. (Studio del 2019)
  7. Esiste un esame del sangue per sapere se sono carente di vitamina K2?
    ▶️L’esame per rilevare la carenza di vit K2 c’è ma lo fanno pochissimi laboratori ed è costosissimo. Si può esaminare in maniera indiretta controllando i livelli di Osteocalcina. Se l’Osteocalcina, che è prodotta dalla vitamina K2, è bassa, significa che siete carenti.
  8. Qual è la differenza fra VIT K1 E VIT K2?
    ▶️ Vitamina K1 e K2 a confronto
  9. Quale vitamina K2 scegliere ed a quali dosaggi?
    Integratori di Vitamina K2-MK7 – Dosaggi
  10. Perché viene consigliato di assumere la Vit.K2 a distanza di 6-8 ore dalla vit. D3?
    Assumere nello stesso pasto vitamina D e K2 può ridurre l’assorbimento della K2. Questo perché mentre le vitamine D, E ed A hanno più “vie” di assorbimento ad esempio <npc, scarb1>, ecc., la K2 invece usa solo la <npc1L1>, quindi entra in competizione con le altre vitamine liposolubili per l’assorbimento intestinale.
    La vitamina D3 e la K2 è preferibile prenderle separatamente in quanto, competono con gli stessi meccanismi di trasporto essendo entrambe incorporate nei chilomicroni ed avendo struttura molecolare molto simile. L’assorbimento di vitamina K sembra essere particolarmente ridotto anche in presenza di altre vitamine liposolubili, mentre l’assorbimento della vitamina A è meno influenzato e può essere assorbito meglio se assunto con vitamina E.”
  11. Esiste un rapporto nel dosaggio fra la vit D3 e la vit K2?
    Contrariamente a quanto divulgato da altri siti, non ci risulta che i dosaggi della Vitamina K2 siano in relazione alla dose di vitamina D. Inoltre, la vitamina k2 si può prendere anche senza integrazione della Vitamina D.
  1. Assumere troppa vitamina K2 fa coagulare il sangue?
    La vitamina K è ben nota per essere cruciale per una corretta coagulazione del sangue. Il dottor Schurgers chiarisce questo meccanismo sostenendo che ambedue – sia la vitamina K1 che la K2 – attivano alcuni fattori di coagulazione.
    In particolare quattro fattori di coagulazione (fattore 2, 7, 9, e 10) che, nella coagulazione, vengono attivati in cascata dalle vitamine K1 e K2. Secondo il dottor Schurgers, non vi è il rischio di provocare una eccessiva coagulazione anche se si assume troppa vitamina K.
    In altre parole, i fattori di coagulazione non diventeranno iperattivi pur assumendo elevate quantità di vitamina K1 o K2. Dunque non ci sono rischi se non quando venga assunto contemporaneamente un farmaco anticoagulante per via orale.

    Gli anziani con fibrillazione atriale (FA) o trombosi venosa sono spesso trattati con anticoagulanti orali, antagonisti della vitamina K, nel senso che bloccano il riciclo della vitamina, non solo la K1, ma anche la K2. In questo caso, occorre essere prudenti.
  2. Si può assumere la K2 con il Coumadin?
    Vitamina K nella assunzione di anticoagulanti
    Dosaggi piccoli di vitamina K2 per chi fa anticoagulanti (dr Marco Moia)
  3. Si può assumere la K2 con la Cardiosapirina?
    SI, PUOI INTEGRARE LA VIT K2 perché la Cardioaspirina è UN ANTIAGGREGANTE PIASTRINICO (e non anticoagulante come erroneamente viene chiamata)
  4. Si può assumere la K2 mentre si fa terapia con Eparina?
    Si, perché l’eparina è un fluidificante del sangue non dipendente dalla vitamina K2.
  5. Per quali soggetti è INDICATA LA SUPPLEMENTAZIONE DI VITAMINA K2?
    I benefici della vitamina K2 possono essere individuati in ogni età della vita.
    ▶️Durante il primo trimestre di gravidanza la vitamina K2 è importante come l’acido Folico perché essenziale per lo sviluppo dei denti primari e di una sana struttura ossea facciale, e della sostanza bianca del sistema nervoso.
    ▶️Nel secondo trimestre la K2 è essenziale per gli abbozzi dei denti definitivi e per la formazione dello scheletro.
    ▶️Bambini ed adolescenti, a causa delle strutture dentarie e scheletriche in vivace accrescimento, necessitano di generosi apporti di vitamina K2.
    ▶️Dopo i 50 anni sia gli uomini che le donne hanno necessità di integrare la vitamina K2 per contrastare la perdita di massa ossea e la calcificazione vascolare.
    ▶️I soggetti obesi hanno una carente utilizzazione di vitamina K perché viene accumulata a livello del tessuto adiposo, in questi soggetti è utile la supplementazione perché più carenti.

 

Alcuni riferimenti

  1. L’assunzione dietetica di menachinone è associata a un ridotto rischio di malattia coronarica: lo studio di Rotterdam
  2. Il calcio dell’arteria coronaria come misura dell’età biologica
  3. La proteina Matrix Gla è associata alla calcificazione dell’arteria coronaria
  4. Ruolo della vitamina K2 nel trattamento dell’osteoporosi postmenopausale
  5. Oltre la carenza: potenziali benefici di una maggiore assunzione di vitamina K per la salute delle ossa e dei vasi
  6. Un’elevata assunzione di menachinone riduce l’incidenza di malattie coronariche
  7. L’integrazione di menachinone-7 migliora la rigidità arteriosa nelle donne sane in postmenopausa.

Per tutte le persone che assumono farmaci che agiscono sulla coagulazione e/o fluidità del sangue

  • COUMADIN (et simili – warfarinci),
  • NAO (anticoagulanti di nuova generazione non dipendenti dalla vitamina K)
  • Antiaggreganti
  • Fibrinolitici

Vediamo cosa sono e come vanno denominati correttamente.

Anticoagulanti o Antiaggreganti piastrinici?

Sebbene nel linguaggio comune si tenda a utilizzare indistintamente il termine anticoagulante, sarebbe più corretto fare delle distinzioni fra i diversi farmaci usati nei casi di fibrillazione, trombosi ecc…

Anticoagulanti: interagiscono con le proteine del sangue allungando il tempo necessario per formare un coagulo di sangue;
I più comuni farmaci anticoagulanti includono:

  • Anticoagulanti Cumarinici:(inibiscono la Vit K2) detti anche TAO
    • Warfarin;
    • Coumadin
  • Anticoagulanti eparinici:
    • enoxaparina;
    • eparina
  • Anticoagulanti NAO anche detti “di nuova generazione”. (inibiscono il Fattore Xa)
    • dabigatran;
    • apixaban;
    • rivaroxaban;
  • Antiaggreganti piastrinici: interagiscono con le piastrine, riducendo la loro tendenza ad aggregarsi per formare i coaguli;
    I
    più comuni farmaci antiaggreganti piastrinici includono:

    • aspirina;
    • clopidogrel;
    • dipiridamolo;
    • ticlopidina;
  • Farmaci Fibrinolitici:

Esempi di anticoagulanti naturali includono:

  • anice;
  • dong quai;

Esempi di antiaggreganti piastrinici naturali includono:

  • acidi grassi omega 3 e olio di pesce;
  • aglio;
  • estratto di semi d’uva;
  • ginko;
  • melatonina;
  • semi di lino;
  • vitamina E;
  • zenzero.

Per quanto riguarda la Vitamina K2 L’unico anticoagulante con cui interferisce è il Coumadin e Warfarin.

Perché si dice che non si debbano mangiare verdure a foglia verde larga, è perché ricca di vit K1, la quale si trasforma in K2 attraverso l’intestino.
Assumendo un anticoagulante come il Coumadin che blocca le vitamine K, si fa una azione contraria a quella che si vuole ottenere e cioè un sangue meno coagulante in caso di emorragia.
Ma il punto della terapia anticoagulante non è bloccare tutta la vitamina K poiché non sarebbe compatibile con la vita e quindi una certa attività di coagulazione del sangue bisogna mantenerla. Il punto è restare in un range fra 1 e 2 punti di INR per avere un sangue abbastanza fluido da essere più facile la circolazione, ma non troppo da da essere a rischio sanguinamento se dovvesse esserci un evento come tagli, ferite che richiedono una azione emostatica.

Una persona che fa terapia con coumadin necessita come le altre di avere una certa razione di vitamina K. Chiedete al vostro medico se è d’accordo a modificare un pò le dosi del farmaco. Rimanendo costanti nella assunzione di piccole dosi di vit K2 (45-50 mcg) non dovrebbero esserci problemi. Ma il vostro medico deve concordare.

Qui trovate indicazioni generali, e non è un invito al “fai-da-te”.

Il problema non è solo riguardante la coagulazione del sangue, ma è altresì dannoso rimanere totalmente senza Vitamina K2 perché la sua carenza porta anche a calcificazioni.
Lo leggete meglio qui dove lo avevo già spiegato.Terapia Anticoagulante: È giusto evitare la vitamina K2?

Se volete una fonte più ufficiale
LEGGERE e scaricare IL LIBRETTO DEGLI ANTICOAGULANTI

Questo opuscolo è stato stampato a cura di “Les Amis du Coeur” e viene distribuito gratuitamente ai cardiopatici in italiano ben tradotto.
Immagini selezionate dal web o tratte dall’opuscolo “La diluizione del sangue” – Fondazione Svizzera di Cardiologia.

Guida pratica per la comprensione del significato di Anticoagulante ed Antiaggregante
https://www.facebook.com/groups/380299735474063/permalink/895363470634351/

ALTRI STUDI DA TRADURRE

  1. Lo studio Rotterdam Geleijnse JM1, Vermeer C, Grobbee DE, Schurgers LJ, Knapen MH, van der Meer IM, Hofman A, Witteman JC.
  2. Prevalence and Effects of Functional Vitamin K Insufficiency: The PREVEND Study Riphagen et. al..; Keyzer, Charlotte A.; Drummen, Nadja E. A.; de Borst, Martin H.; Beulens, Joline W. J.; Gansevoort, Ron T.; Geleijnse, Johanna M.; Muskiet, Frits A. J.; Navis, Gerjan ; Visser, Sipke T.; Vermeer, Cees ; Kema, Ido P.; Bakker, Stephan J. L. et al., Water
  3. Desphospho-Uncarboxylated Matrix-Gla Protein Is Increased Postoperatively in Cardiovascular Risk Patients Dahlberg et. al.; Ede, Jacob ; Schurgers, Leon ; Vermeer, Cees ; Kander, Thomas ; Klarin, Bengt ; Schött, Ulf et al., Nutrients
  4. Menaquinone-7 Supplementation to Reduce Vascular Calcification in Patients with Coronary Artery Disease: Rationale and Study Protocol (VitaK-CAC Trial) Vossen et. al..; Schurgers, Leon J.; van Varik, Bernard J.; Kietselaer, Bas L. J. H.; Vermeer, Cees ; Meeder, Johannes G.; Rahel, Braim M.; van Cauteren, Yvonne J. M.; Hoffland, Ge A.; Rennenberg, Roger J. M. W.; Reesink, Koen D.; de Leeuw, Peter W.; Kroon, Abraham A. et al.,
  5. Is Matrix Gla Protein Associated with Vascular Calcification? A Systematic Review Barrett et. al.; O’Keeffe, Mary ; Kavanagh, Eamon ; Walsh, Michael ; O’Connor, Eibhlís M. et al.,
  6. K-alcification Protection in Dialysis Patients: The Underestimated Phenomenon of Vitamin K Deficiency Markus Ketteler et al., Jason Nephrol
  7. Measurement of plasma vitamin K1 (phylloquinone) and K2 (menaquinones-4 and -7) using HPLC-tandem mass spectrometry Ineke J. Riphagen et al., Clinical Chemistry and Laboratory Medicine (CCLM)
  8. Tumor clonality and resistance mechanisms in EGFR mutation-positive non-small-cell lung cancer FutureOncology
  9. Vitamin K–Dependent Carboxylation of Matrix Gla Protein Influences the Risk of Calciphylaxis Sagar U. Nigwekar et al., JAmSocNephrol

APPENDICE sui farmaci coinvolti nella fluidificazione e coagulazione del sangue in relazione alla Vitamina K

Premesso che questa nota sarebbe superflua, in quanto la vitamina K2 è coinvolta in minima parte, ma a causa della cattiva e superficiale informazione che è girata attraverso internet si sono create leggende metropolitane ed anche un alone di paura e preoccupazione che ha coinvolto la vitamina K2 molto ingiustamente e quindi le persone che devono usare questi farmaci salvavita hanno bisogno di ulteriori informazioni per essere tranquilli nell’assumere vitamina K2-mk7.

Anticoagulanti o antiaggreganti: sono uguali? NO.

  • Gli Anticoagulanti bloccano i fattori della coagulazione, di solito vengono utilizzati percurare le Trombosi venose, ma sono efficaci
    anche per curare le Trombosi che si verificano nelle arterie (per esempio le coronarie o le carotidi) e per prevenire la produzione di emboli che causano Ictus cerebrale, come avviene nei cuori che fibrillano .
  • Gli Antiaggreganti agiscono sulle piastrine e sono efficaci solo per la prevenzione delle Trombosi e della Embolia nelle arterie (per
    quanto la ricerca ad oggi ci permette di affermare), con alcune eccezioni che possono essere individuate dal medico curante.
  • L’eparina è un principio attivo anticoagulante, in grado – come tale – di rallentare o interrompere il processo di coagulazione del sangue; è invece incapace di promuovere la dissoluzione dei coaguli già formati, che viene altrimenti favorita dai prodotti di un’altra categoria farmaceutica, quella dei fibrinolitici.

Farmaci per evitare infarto, ictus e trombosi e rischio di emorragia: quale relazione?

La parola alla dottoressa Lidia Rota, presidente di ALT-Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari.
Per curare o evitare un infarto servono farmaci che fluidificano il sangue quel tanto che basta a evitare un nuovo evento, non troppo perché non si verifichino emorragie:

  • possono essere farmaci anticoagulanti (dicumarolici, come Coumadin, acenocumarolo e warfarin)
  • e nuovi anticoagulanti come apixaban, rivaroxaban e dabigatran (da poco approvati dal Sistema Sanitario Nazionale),
  • gli antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico, il clopidogrel, la ticlopidina e molti altri.

Sono tutti farmaci salvavita, molto efficaci se ben usati, molto pericolosi se usati in modo indisciplinato o da un paziente poco informato o poco sensibilizzato. I pazienti, ma spesso anche i medici, temono molto l’emorragia, molte volte in modo esagerato, a volte troppo poco. Non sempre il grado di fluidità del sangue può essere misurato, e questo provoca qualche incertezza nel paziente e a volte paure non sempre giustificate.


 


Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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