Quanti studi sulle vitamine
Studi in vitro, vantaggi e svantaggi

Gli studi sulle vitamine e su sostanze naturali sono relativamente tanti, ma spesso inconcludenti e superficiali, per tre motivi:

  1. soprattutto sono in vitro.
  2. La messa in produzione di sostanze naturali non brevettabili rende poco, quindi meglio il farmaco.

Gli studi presenti ad oggi sulla National Library of Medicine che riguardano le sostanze naturali vitaminiche sono:

  • Vitamina D: 103.967 studi    (dal 1922 al 2024)
  • Vitamina C:  75.909 studi     (dal 1921 al 2024)
  • Vitamina B12: 36.722 studi  (dal 1945 al 2024)
  • Vit. Gruppo B: 166.486 studi (dal 1921 al 2024)
  • Vitamina K: 31.909 studi     (dal 1936 al 2024)
  • Vitamina K2: 5.229 studi    (dal 1946 al 2024)
  • Vitamina A: 59.804 studi    (dal 1920 al 2024)
  • Vitamina E: 47.813 studi    (dal 1927 al 2024)

Fra le sostanze fitoterapiche è interessante notare le date di inizio studi:

  • Curcuma: 22.969 studi     (dal 1949 al 2024)
  • Aglio : 8.141 studi            (dal 1892 al 2024)
  • Ribes Nigrum: 2.303 studi (dal 1845 al 2024)
  • Melatonina: 32.692 studi (dal 1958 al 2024)
  • Cipolla: 9.135 studi          (dal 1854 al 2024)
  • Metylsulfonilmetano: 136 studi (dal 1986 al 2024)
  • Zenzero: 5.952 studi       (dal 1808 al 2024)
  • Salix Alba (salice): 3.294 studi (dal 1886 al 2024)

Il Magnesio lo studiano dal 1831 ed ha un totale di 121.349 studi fino ad oggi.

Vediamo ora da quanto tempo e quanti studi su alcuni noti farmaci:

  • Antibiotici: 1.070.464 studi    (dal 1942 al 2024)
  • Vaccini: 520.000 studi            (dal 1799 al 2024)
  • Cortisone 24.116 studi            (dal 1949 al 2024)
  • Gastroprotettori: 30.593 studi (dal 1971 al 2024)
  • Aspirina 75.077 studi              (dal 1902 al 2024)

Da Magazine X115 

Che cosa sono gli studi in vitro

Gli studi in vitro sono esperimenti scientifici condotti su microrganismi, cellule, porzioni di cellule o tessuti, sia animali che umani.

Le cellule vengono isolate, separate e purificate dal loro ambiente biologico abituale, quindi fatte crescere in mezzi idonei a riprodurre le dinamiche di un determinato organismo.

Inoltre, in molti casi le cellule isolate possono essere coltivate in laboratorio, amplificandole in coltura per generare nuovi stock per ulteriori ricerche.

Perché sono Importanti

Gli studi in vitro su colture cellulari possono fornire molte risposte preliminari agli studiosi.

Ad esempio, permettono di valutare gli effetti di un farmaco, un nutriente o una tossina su particolari linee cellulari sane o malate.

Prendendo il caso delle cellule tumorali, è possibile valutare se la loro esposizione a particolari sostanze ne arresta o favorisce la crescita.

Esistono naturalmente molti tipi di colture cellulari e in genere si sfruttano quelle provenienti dall’organo o dal tessuto bersaglio della molecola che si vuole studiare.

Ad esempio, le cellule Caco-2 permettono di stimare l’assorbimento di composti attraverso il tratto gastrointestinale 1.

Fecondazione in vitro

La fecondazione in vitro viene utilizzata per consentire agli spermatozoi di fecondare le cellule uovo in un piatto di coltura, prima di impiantare l’embrione o gli embrioni risultanti nell’utero della futura madre.

In vitro o in vivo?

Le origini etimologiche di in vivo e in vitro derivano dal latino:

  • in vitro descrive qualcosa “in vetro”, come una provetta o una capsula di Petri.

Studi ex vivo

In questo tipo di studi, i tessuti viventi non vengono isolati e coltivati dall’uomo, ma prelevati direttamente da un organismo vivente (ad es. follicoli piliferi, espianti di pelle).

L’esperimento viene quindi condotto immediatamente in un ambiente di laboratorio, con una minima alterazione delle condizioni naturali dell’organismo.

A Cosa Servono

La sperimentazione in vitro viene usata come primo passo nella ricerca scientifica, ad esempio per:

  • valutare la formulazione ottimale di un farmaco o di un prodotto cosmetico o nutraceutico, misurandone le capacità di assorbimento.

Studi preclinici

Superato questo primo banco di prova, la molecola può essere avviata alla sperimentazione in vivo su animali, che naturalmente è più lunga, complessa e costosa.

Queste prime fasi sono il preludio indispensabile per procedere alla sperimentazione sull’uomo (sperimentazione clinica). Per questo motivo, gli studi in vitro e su animali sono anche noti come test preclinici.

Prima che un farmaco sperimentale venga studiato in vivo, è importante che il suo meccanismo d’azione e la sua complessità siano valutati a fondo in studi preclinici, inclusi modelli in vitro.

* Ancor prima della sperimentazione in vitro, varie tecnologie permettono di individuare molecole che hanno le caratteristiche potenziali per produrre l’effetto ricercato.

Ad esempio, i cosiddetti studi in silico sfruttano il computer per simulare l’interazione tra l’organismo umano e la molecola in esame, e ottenere così informazioni sulle reazioni da essa prodotte.

Una volta che gli studi in vitro hanno dato risultati incoraggianti, si prosegue provando il farmaco in vivo sugli animali e poi eventualmente sull’uomo.

Nella Piramide delle prove gli studi in vitro sono studi di minore solidità scientifica

Vantaggi e Svantaggi degli studi in vitro

I risultati degli studi in vitro sono estremamente difficili da tradurre in un effetto clinico, dal momento che non vengono condotti in un organismo vivente.

In effetti, i modelli in vitro non riescono a riprodurre la complessità dei sistemi di organi di un organismo complesso.

Ad esempio, potrebbero non tenere conto delle interazioni tra le cellule o degli innumerevoli processi biochimici che si verificano durante il metabolismo della molecola.

Dato che un modello in vivo coinvolge l’ambiente interno di un essere vivente, i risultati degli studi in vivo sono considerati più affidabili o più rilevanti di quelli degli studi in vitro.

In sintesi, sebbene gli studi in vitro siano abbastanza utili per l’indagine preliminare, tendono a essere riduzionisti e semplificativi, mentre la situazione in vivo è spesso complessa e richiede analisi a livello di sistema e interpretazione contestuale.

Per queste ragioni, la maggior parte dei farmaci efficaci in vitro si rivela inefficace in vivo, a causa di problemi associati alla consegna del farmaco ai tessuti colpiti, alla tossicità o ad altri problemi 1.


Istruzioni in 10 punti per non farsi manipolare dalle notizie sulla salute

 

 

 

 

 

 

 

 



 




La produzione di malattie ossee: la storia dell’osteoporosi e dell’osteopenia

anni ’90 e poi proiettate sul corpo di milioni di donne apparentemente per convincerle di avere una malattia curabile con i farmaci, anche se asintomatica.

preoccupantemente inetta e, come vedrete, probabilmente nasconde un’agenda che non ha nulla a che fare con la promozione della salute.

Standard devianti: l’invecchiamento trasformato in una malattia

Quasi a riempire il vuoto lasciato dal disastro della terapia ormonale sostitutiva e dalla disillusione di milioni di donne, le nuove definizioni dell’OMS hanno portato alla diagnosi, e alla successiva etichettatura, di milioni di donne sane di mezza età e anziane con quello che venivano indotte a credere che vi fosse un’altra “condizione di non-salute”, abbastanza grave da giustificare l’uso di farmaci ossei costosi ed estremamente pericolosi (e altrettanto pericolose mega-dosi di calcio elementare) nel perseguimento di aumentare la densità ossea con ogni mezzo necessario.

Credits Immage to GreenMedInfo

Una cosa che non può essere messa in discussione, poiché è ormai una questione di storia, è che questa improvvisa trasformazione di donne sane, che non presentavano sintomi di “bassa densità minerale ossea”, in un gruppo a rischio, adatto al trattamento, è servita a generare miliardi di dollari di entrate per i produttori di dispositivi DXA, visite mediche e prescrizioni di farmaci in tutto il mondo.

CHI stanno prendendo in giro?

L’osteopenia è, infatti, una non-entità medica e diagnostica. Il termine stesso non descrive altro che una deviazione statistica da un valore numerico o da una norma arbitrariamente determinati.




Diagnosi di Cancro: Cosa devi chiedere al tuo oncologo

 

Prima di accettare una diagnosi è bene fare le giuste domande a chi ci da la “sentenza” poiché, nel mondo della medicina oggi, c’è troppa facilità a supporre delle diagnosi di cancro, anche se benigno, procedendo a trattamenti non necessari, ma molto invasivi.

Lo posso testimoniare nel mio caso per diagnosi di Ca Duttale in situ al seno sinistro, operata e trattata con radioterapia e terapie ormonali ho subìto gravi conseguenze per oltre 5 anni che si potevano evitare curandolo con altre terapie meno aggressive.

Non è difficile entrare nel vortice di paura a cui si è sottoposti al solo sospetto di cancro e la richiesta da parte dei sanitari è quella di di fare la biopsia e procedure diagnostiche di approfondimento che anche se porteranno a scoprire lesioni cosidette “indolenti” verranno trattate come se fossero maligne, così, “per sicurezza”. Si è portati, per paura, ad accettare qualsiasi trattamento pur di risolvere in fretta. Ed un po’ anche spinti dai parenti ed amici ci ritroviamo catapultati in una realtà da cui è difficile difendersi, e si pensa chiaramente che tutto sia fatto a fin di bene. Magari alcuni medici ed oncologi sono in buona fede, ma se tornassi indietro mi soffermerei un po’ di più e farei altre domande, come nel caso del signor Chris Wark di cui porto testimonianza e consigli.

Leggi anche:

20 DOMANDE PER IL TUO ONCOLOGO (testimonianza)

Nel 2003 mi è stato diagnosticato un tumore del colon in stadio III. Avevo 26 anni e non avevo idea del trattamento del cancro.

Negli ultimi 12 anni, ho parlato con centinaia di malati di cancro. Molti mi contattano dopo che i trattamenti erano hanno falliti, peggio di quando hanno iniziato, e desiderando di aver avuto il tempo di leggere e fare ricerche prima di seguire ciecamente i consigli dei loro medici.

Questa guida gratuita ti fornirà POTENTI domande che arrivano direttamente alla verità.

I tuoi prossimi passi potrebbero essere fondamentali per la tua sopravvivenza o la sopravvivenza di qualcuno a cui tieni.

Non lasciare che la paura, l’incertezza e l’impotenza influenzino il processo decisionale.

Ottieni la guida per la tua vita e salute, Chris Wark

20 domande per il tuo oncologo (in realtà più di venti)
ricerca condotta da Chris Beat Cancer

NOTA: non è necessario porre tutte le domande.

LE DOMANDE
Domande sulla diagnosi




Curcuma a confronto con alcuni farmaci, risulta altrettanto efficace

La scienza conferma che la curcuma è efficace quanto 14 farmaci

Spunti di ricerca che riguardano al Curcuma

su GreenMedInfo

Giovedì 20 dicembre 2018
Se mai ci fosse un’erba che mette la paura esistenziale nella linea di fondo delle aziende farmaceutiche, quella è la curcuma.
Ecco alcune migliaia di motivi per cui …
Data la vastità della ricerca svolta su questa straordinaria spezia, non sorprende che un numero crescente di studi abbia concluso che si confronta favorevolmente con una varietà di farmaci convenzionali, tra cui:
Un altro modo in cui la curcuma e i suoi componenti rivelano le loro straordinarie proprietà terapeutiche è nella ricerca sui tumori resistenti ai farmaci.
Abbiamo due sezioni sul nostro sito (GreenMedInfo) dedicate alla ricerca di terapie naturali e integrative su questi argomenti, e mentre ci sono dozzine di sostanze con efficacia dimostrabile contro questi tumori chemioterapici e resistenti alle radiazioni, la curcumina è in cima a entrambe le liste:
Abbiamo trovato non meno di 97 studi che indicano che la curcumina può indurre la morte cellulare o sensibilizzare le linee cellulari cancerose resistenti ai farmaci al trattamento convenzionale.
Abbiamo identificato 28 studi sulla capacità della curcumina di indurre la morte cellulare o di sensibilizzare le linee cellulari tumorali resistenti a più farmaci al trattamento convenzionale. 
Nutri te stesso, piuttosto che auto-medicare con “nutraceutici”, dovrebbe essere l’obiettivo di una dieta sana.
Scopri di più leggendo da questo sito sito applicando il traduttore:
GreenMedInfo

Riferimenti:


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CURCUMA INTEGRATA IN COMPRESSE

Abbiamo deciso di aggiungere alla Curcuma in compresse la Piperina (Pepe Nero) ottenendo una formula potenziata e a maggiore biodisponibilità: il pepe nero infatti amplifica l’assorbimento della curcumina. La Curcuma sostiene la funzionalità digestiva, epatica, articolare e contrasta i disturbi del ciclo mestruale. Il Pepe nero può essere utile per la sua azione antiossidante e tonico-adattogena. La Curcuma attualmente è considerata un integratore alimentare antiossidante per eccellenza. Le sue proprietà sono note da tempi remoti, per tanto vanta una storia ricca e affascinante.
CONFEZIONE: 100 compresse da 500 mg Prodotto notificato al ministero della salute n°53359

 

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Curcuma (Curcuma longa L.) rizoma polvere: 97%, pepe nero (Piper longum) frutti polvere.

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Assumere 2 g (pari a un misurino scarso) a pranzo e a cena.

 

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    Confezione: 100 ml Concentrazione: 1 : 5 Prodotto notificato al ministero della salute n°53529
    Estratto idroalcolico (acqua, alcol, parte di pianta in rapporto D:E di 1:5) di Curcuma (Curcuma Longa L.), rizoma 6ml
    Assumere 50 gocce due o tre volte al giorno in acqua, tè o succo.

    Agitare energicamente prima dell’uso. In caso si voglia eliminare l’alcool è sufficiente lasciare la tintura per circa 20 minuti nel bicchiere, quindi allungare con acqua e assumere la soluzione.

    Confezione: Utilizzo per 15 giorni.

     




    L’abuso di prescrizioni di Lyryca per fibromialgia
    Quando il “gioco” non vale la pena

    Stavo facendo alcune ricerche su questo farmaco, la lyrica e similari
    Diversi anni, quando combattevo ancora per calmare tutti i sintomi della fibromialgia, me lo avevano prescritto ed è stato tremendo il male che ho sentito, l’ho sospeso quasi subito.

    Tenuto conto anche che in quel periodo assumevo più di 200 mg di Tramadolo, Duloxetina, En ecc ecc e stavo ancora male, nel senso che non riuscivo nemmeno a stare in piedi, l’avere preso anche Lyrica 75 mg è stato il colpo di grazia, quello che mi ci volva per maturare in seguito la decisione di sospendere tutto altrimenti mi sarei avviata verso una strada senza ritorno: la malattia iatrogena da polifarmacia.

    Leggi questa testimonianza con il traduttore: Politerapia e lesioni iatrogene: più comuni di quanto siano riconosciute

    Da più fonti si legge che Lyrica è sconsigliato per la fibromialgia e non da oggi, ma in Italia continuano ad usarlo off-label per Fibromialgia.
    Fate attenzione!
    Il rapporto rischi/benefici conferma che non vale la pena.
    Vi riporto qualcosa delle mie ricerche, voi potete pure fare incroci con altre fonti e verificarle.

    Rischi nell’assunzione di pregabalin

    tratto dal sito Farmacovigilanza EU
    Principio attivo: pregabalin/gabapentin

    Reazione:

    L’utilizzo di pregabalin è associato a un aumento di incidenti conseguenti alla compromissione della coordinazione e a un peggioramento della salute mentale.

    È la sintesi di uno studio di coorte svedese che ha analizzato 191.973 persone trattate con un gabapentinoide (pregabalin o gabapentin).

    I ricercatori hanno rilevato un aumento del rischio di comportamenti suicidari (hazard ratio aggiustato in base all’età 1,26, limiti di confidenza al 95% da 1,20 a 1,32), di overdose non intenzionale (1,24, da 1,19 a 1,28), di lesioni alla testa o al corpo (1,22, da 1,19 a 1,25) e di incidenti e reati stradali (1,13, da 1,06 a 1,20) durante l’assunzione di pregabalin (ma non di gabapentin), rispetto ai periodi senza trattamento.

    Questo aumento è particolarmente accentuato nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni (1,67, da 1,52 a 1,84), mentre nei pazienti con più di 55 anni non è emersa alcuna associazione.

    Più sfumato e senza una significatività statistica il legame fra trattamento e arresto per crimini violenti (1,04, da 0,98 a 1,11). Quando i due farmaci sono stati esaminati separatamente, il pregabalin era associato con rischi aumentati per tutti gli esiti, mentre il gabapentin era associato con rischi o diminuiti o non statisticamente significativi.

    I risultati di questo studio invitano a prestare particolare attenzione durante la prescrizione di pregabalin, soprattutto nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. Va considerata anche la maggior sicurezza del gabapentin riguardo agli esiti valutati.

    Molero Y, Larsson H, et al. Associations between gabapentinoids and suicidal behaviour, unintentional overdoses, injuries, road traffic incidents, and violent crime: population based cohort study in Sweden. BMJ 2019;365:l2147. DOI: 10.1136/bmj.l2147

    e-mail ricercatore: seena.fazel@psych.ox.ac.uk


    RITIRATI: anticonvulsivanti per fibromialgia.
    (Gabapetin e Lyrica)
    CONCLUSIONI DEGLI AUTORI:


    Tuttavia, pregabalin non è stato approvato per il trattamento della FM in Europa.
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28991361 


    Oltre ai danni che crea, ci sono anche i rischi della dipendenza.

    Pregabalin: i medici chiedono che il “nuovo Valium” venga limitato in un forte aumento degli abusi

    Luglio 2017

    Farmaco menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, ma i medici avvertono che si tratta della “punta dell’iceberg”

    Il pregabalin, usato per trattare il dolore nervoso, l’epilessia e l’ansia, è diventato un problema “enorme” nelle carceri e viene sempre più utilizzato a scopo ricreativo, secondo gli esperti di abuso di sostanze.

    La British Medical Association (BMA) ha chiesto che il farmaco, approvato per la prima volta per uso medico nel 2004, diventi una sostanza controllata nel Regno Unito nella stessa classe degli steroidi, del Valium e del GHB.

    Presentando la mozione, ha affermato che il farmaco è stato menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, rispetto ai cinque del 2009, ma questa era la “punta dell’iceberg”.

    Se il pregabalin fosse un farmaco controllato, potrebbe essere supervisionato quando somministrato nelle carceri, come l’antidolorifico tramadolo, ha aggiunto.

    Il dottor Pickering ha dichiarato a The Independent che la portata degli abusi nelle carceri è “enorme” ed è diventata una “merce molto commerciabile e desiderabile”.

    Il 41enne ha detto che prendeva 300 mg di pregabalin ogni giorno, ma è riuscito a ridurne la dose a 100 mg al giorno.

    a diversi anni i protocolli hanno indicato di “provare” questo farmaco per la fibromialgia (off-label), ma già da due anni dopo che tutti abbiamo fatto l’esperienza di questo farmaco, avevo letto che negli stati uniti era un protocollo che avevano abbandonato.
    Ho tradotto con google un articolo su Cochrane che è una rivista scientifica accreditata, fino a poco tempo fa, ed infatti ero riuscita a tradurre una parte dell’articolo uscito su Cochrane (data 2017) ed oggi vedo che è stato ritirato senza alcuna spiegazione.

    Anticonvulsivanti per la fibromialgia (la parte tradotta)

    I ricercatori in The Cochrane Collaboration hanno condotto una revisione della ricerca sugli effetti degli anticonvulsivanti (farmaci antiepilettici) sulla fibromialgia (FM).

    Dopo una ricerca per tutti gli studi rilevanti, hanno trovato otto studi con un massimo di 3579 persone.

    Gli anticonvulsivi che hanno studiato erano gabapentin, lacosamide, levetiracetam e pregabalin. Hanno trovato conclusioni affidabili per Pregabalin solo.

    Principali risultati: Pregabalin confrontati con i farmaci falsi dopo una media di 13 settimane

    Possibili effetti collaterali possono includere sonnolenza, aumento di peso, gonfiore alle gambe, problemi di visione e di coordinamento sfocate.

    effetti collaterali gravi, quali pensieri suicidi, sono molto rare.

    Ma su quell’articolo del 2017 c’era scritto molto di più.

    Nutraceutica per il Cervello

     

    Lyrica? No grazie!

    LYRICA? NO GRAZIE!

    EUROPA divieti d’uso di Lyrica per la fibromialgia :
    L’Agenzia europea dei medicinali ha respinto le richieste per l’uso di Lyrica per la fibromialgia.
    Passare queste informazioni a terzi con fibromialgia, il medico e il vostro specialista.
    http://www.ligasfc.org/index.php?name=News&catid=&topic=12

    questo farmaco è stato creato 30 anni fa per combattere l’epilessia ed è stato contestato da parte delle agenzie della droga in Europa e negli Stati Uniti.
    Secondo TUNE, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) è “forte” e un chiaro impegno a “Lyrica” del manuale, come un farmaco usato per combattere la fibromialgia. Essa ha inoltre respinto una domanda di essere pubblicizzato e utilizzato questo farmaco per la fibromialgia, “proprio quando si tratta di un farmaco che è già venuto spesso prescritto a pazienti con la malattia.

    EMEA sostiene che “gli studi hanno mostrato alcun effetto significativo nel breve e lungo termine ‘, che’ il rapporto rischio / beneficio non è provato” e che “non c’è sperimentazione clinica condotta a questo proposito l’Unione europea. Il presidente della raffinazione, Iokin Spine, ha rilevato che la prescrizione di questo farmaco ha causato “indignazione” in persone affette da fibromialgia, conosciuta come la “malattia invisibile” perché la sua origine non è stata scoperta e non può essere rilevato dal test medico. “Non siamo cavie”, conclude Spine.

    Benefici triplice copia

    Riferito, nel mese di giugno 2007 l’Unione Sportiva agenzia dei farmaci (FDA) ha incluso questa nuova applicazione in “Lyrica” e per un anno fece l’unico farmaco indicato contro questa malattia. Fino ad allora utilizzato solo per la lotta contro l’epilessia e il dolore cronico causato da danni ai nervi.

    Che la decisione presa nel primo trimestre del 2008 è stato tre volte i ricavi del gigante farmaceutico che distribuisce (Pfizer). In seguito, questa stessa agenzia è stata contestata due volte.

    Si ha quindi l’obbligo di includere nel prospetto di “Lyrica” avvertimento che può aumentare il rischio di suicidio. Inoltre, Pfizer ha accusato di frode in commercio, ma questa società tirato il processo dopo aver pagato un compenso di 1.600 milioni di euro, le informazioni correlate.

    http://www.asquifyde.org/[/url]


    Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali: studio scioccante

    Riportato da Byron J. Richards, nutrizionista clinico certificato 15 ottobre 2009 e da Dr. John Regan -2 aprile 2018 di Ann Blake-Tracy


    Ma i pazienti non sono gli unici a non ricevere queste informazioni perché anche i medici sono apparentemente incapaci.



    www.wellnessresources.com

    Ora la mia domanda è perché mai la FDA non ha ritirato questi farmaci dal mercato alla luce di questo studio?

    Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali

    Il problema di questi farmaci è aggravato dal loro marketing illegale flagrante.

    massiccia promozione off-label illegale che costava alla Warner-Lambert 430 milioni di dollari (la prima grande multa per la promozione off-label). Il farmaco è ora di proprietà di Pfizer.

    Pfizer possiede anche Lyrica, una versione super potente di Neurontin. È stato approvato dalla FDA per vari tipi di dolore e fibromialgia. Lyrica è uno dei quattro farmaci che una controllata di Pfizer commercializzava illegalmente, con un conseguente accordo di $ 2,3 miliardi contro Pfizer.
    Anche se il marketing di questi farmaci è stato pesantemente multato, continuano a accumulare miliardi di vendite dagli usi off-label. I medici li usano per tutti i tipi di problemi nervosi perché sono bravi a sopprimere i sintomi. Tuttavia, tali usi non possono più essere giustificati perché il meccanismo effettivo dei farmaci è finalmente compreso e stanno creando una significativa riduzione a lungo termine della salute dei nervi.

    Effetti avversi di Neurontin e Lyrica: la saga continua

    1 maggio 2017


    altri riferimenti

    In conclusione, identificando α2δ-1 come un recettore per la formazione di sinapsi gliale indotta da TSP, abbiamo acquisito una comprensione molecolare non solo del ruolo degli astrociti nella formazione di sinapsi nella salute e nella malattia, ma anche del processo di formazione della sinapsi stessa.





    Qualcosa da sapere sulle Vaccinazioni contro Varicella ed Herpes Zoster

    South San Francisco, CA, USA – February 24, 2021: Close up of a corporate office building of Merck company Research Laboratories, an American pharmaceutical company headquartered in New Jersey

    In questi giorni stanno arrivando agli italiani lettere dalle ASL (che ricordo sono Aziende non strutture per la cura) che invitano le persone a vaccinarsi contro l’Herpes Zoster e per cercare di essere “più appetibili” ne approfittano per proporre anche il vaccino contro Pneumococco.

    C’è qualcosa che dovete sapere sul Vaccino Zovast della casa farmaceutica Merck e questo anche se ne dovessero usare un altra marca.

    Merck & Co., uno dei principali attori globali affermati nel mercato farmaceutico, ha affrontato una moltitudine di denunce legali relative a Zostavax (MDL 2848 Request for Consolidation) riguardanti il farmaco che dovrebbe prevenire l’herpes zoster negli anziani. Il consolidamento è stato approvato per il distretto orientale della Pennsylvania.

    Sul sito degli avvocati americani che hanno fatto una causa contro Merck si trovano tutti i procedimenti aggiornati dal 2017 fino ad oggi.

    Class Action, cioè una azione legale di gruppo, è al 3° appello e pare che non riesca ad avere ancora una fine degna per tutti i danneggiati. Pare che a causa di un cavillo non riescano a dimostrare che la riapparizione dell’HZ è dovuta alla vaccinazione da Zovast.

  • La speculazione sul valore di liquidazione dei reclami Zostavax basata sul valore di tipi simili di casi e lesioni
  • Richiamo Shingrix (solo per un lotto nel 2020)
  • Aggiornamento sulla causa per il vaccino contro l’herpes zoster

  • https://www.good-legal-advice.com/personal-injury-blog/growing-zostavax-lawsuits/
  • Già dal 2017 in sintesi:


  • https://www.biopharmadive.com/news/merck-shinges-vaccine-lawsuits-zostavax/438125/
  • Zostavax — Vaccino per l’herpes zoster causa l’herpes zoster

    Altri problemi, anche più gravi, associati a Zostavax includono:
    Merck ha dimostrato negligenza non avendo avvertito i consumatori?
    negligenza, design difettoso, violazione delle garanzie espresse e implicite, mancata segnalazione, arricchimento ingiusto e falsa dichiarazione che comportano rischio di rischio fisico.

    Come è andata a finire la causa contro Merck?
    Aggiornamento 8 dicembre 2022

    Merck sfugge a quasi 1.200 cause legali per il vaccino contro l’herpes zoster poiché la testimonianza dei querelanti non è all’altezza

    Martedì, un giudice federale della Pennsylvania ha respinto esattamente 1.189 casi contro Merck nel gruppo di casi durato quattro anni.


    Effetto della vaccinazione antivaricella sull’epidemiologia dell’herpes zoster, il noto “Fuoco di Sant’Antonio”

    Dalle ricerche di Marcello Pamio.

    “Tante le domande che ci facciamo” (N.d.r.)

    Pertanto l’assenza di circolazione del virus selvaggio della varicella nella comunità aumenta i casi di herpes zoster, fenomeno già osservato in diverse parti del mondo [8].
    Come gestire questo inconveniente?
    Il produttore Merck ce l’ha una soluzione: raccomandare anche un vaccino contro l’herpes zoster.
    Riassumendo: più si vaccina, più si è costretti a vaccinare.
    Pubblicazioni scientifiche a sostegno:
    1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=12099726
    2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12057605
    3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24204928
    4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26259874
    5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3759842/
    6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26178905
    7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12241874
    Esistono delle pubblicazioni scientifiche che suggeriscono una correlazione tra vaccini esavalenti e morte improvvisa. Cosa ne pensate di queste pubblicazioni?
    In questa ricerca si è trovato che bambini nel secondo anno di vita muoiono in modo statisticamente significativo 1 o 2 giorni dopo vaccino esavalente:
    • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15602672
    In questa ricerca apparsa sulla prestigiosa rivista scientifica “Vaccine” sono documentati 6 casi di morte improvvisa entro 48 ore da somministrazione di vaccino esavalente; le autopsie hanno rivelato una neuropatologia anormale nel cervello di questi bambini:
    Altre ricerche scientifiche (ITALIANE!) a supporto:
    Cosa sapete dirmi sulla ricerca del dr Jacob Puliyel apparsa sulla rivista “Indian Journal of Medical Ethics”?
    Dr Jacob Puliyel, primario del reparto di pediatria all’ospedale St. Stephen, medico e epidemiologo, ha esaminato la sindrome della morte improvvisa dopo vaccinazione esavalente con “Infarix hexa”.
    Ha osservato che l’83% delle morti improvvise del 2012 sono avvenute entro 10 giorni dalla vaccinazione con Infarix Hexa, mentre solo 17% sono avvenute dopo il decimo giorno.
    Ha osservato che se fossero coincidenze, le morti avrebbero dovuto raggrupparsi uniformemente attraverso i 20 giorni successivi a vaccinazione e non quasi tutte nei primi 10 giorni.
    • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28918379

    Correlazione tra vaccinazioni anti Varicella ed Herpes Zoster (Fuoco di S. Antonio)

    Stiamo registrando una particolare recrudescenza, soprattutto tra i bambini, di episodi del cosiddetto Fuoco di S. Antonio, cioè quella patologia, denominata Herpes Zoster, che si manifesta a seguito di slatentizzazione del virus della Varicella (chi manifesta l’Herpes Zoster ha già contratto la Varicella, anche in maniera asintomatica, cioè senza la classica sintomatologia delle pustolette).

     dopo il 2017.

    Il primo studio che riportiamo è stato pubblicato sul noto portale dedicato PubMed, e di cui riportiamo un estratto:

    Esiste la preoccupazione che una riduzione del numero di casi infantili di varicella potrebbe portare ad un aumento a breve termine dell’herpes zoster nelle persone latentemente infette“.

    Un altro studio referato, anch’esso pubblicato sullo stesso portale scientifico PubMed, porta ad analoga conclusione:

    “La vaccinazione su larga scala di bambini e anziani (contro la varicella) potrebbe avere un impatto importante sull’incidenza di herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio)”

    Persino il nostro Istituto Superiore di Sanità, in questa pubblicazione, perviene ad analoghe perplessità (pag. 9):

    Ed ancora (pag. 11):

    “La vaccinazione su larga scala di bambini e anziani (contro la varicella) potrebbe avere un impatto importante sull’incidenza di herpes zoster (Fuoco di Sant’Antonio, ndr)”.

    Alleghiamo l’intero documento dell’I.S.S. di 113 pagine.


    Miglioramento in 3 giorni da Herpes zoster con Vitamina D e Vitamina C ad alte dosi e

    Testimonianza di Leonardo Fossi 

    Questo invece è stato il risultato che ho riscontrato alcuni mesi fa su mio suocero, senza utilizzare nessun tipo di farmaco.
    Scientia potentia est.
    Pubblicato su facebook :

    Gli antidepressivivi creano carenze nutrizionali di Co Q10, Magnesio e Vitamine Gruppo B

    persino gli animali con l’antidepressivo ed a quanto pare ci riesce bene addestrando i veterinari a dare l’imput che forse il tuo cane è troppo ansioso e depresso.

    Sono scandalizzata dal fatto che siano riusciti a convincere i veterinari che anche i cani tristi hanno invece una depressione da curare con duloxetina.

    Tornando agli umani, di tutto questo il medico di base è complice, affiliato agli informatori farmaceutici, visto che ne riceve in studio ogni giorno anche 3 alla volta.

    Hanno certamente fatto un bel lavoro trasformando una emozione naturale come la tristezza in una pletora di patologie psichiatriche. D’altronde la diagnosi psichiatrica non ha bisogno di esami per certificare una depressione, la schizofrenia o altro e quindi si è consolidata l’abitudine che ad ogni problema di salute ci vuole lo specialista, e si invita la gente a prendere farmaci anche attraverso trasmissioni televisive e pubblicità martellanti.

    Tranquilli, i medici, non voglio certo rubare loro del lavoro, chiedo solo di essere così onesti dal curare davvero le persone e non creare loro più problemi, in poche parole rispettare i principi ippocratici, “primo non nuocere”.

    Come sono uscita dal circolo vizioso della cura che è peggiore del male

    La verità vera: gli antidepressivi riducono di fatto questi 3 nutrienti fondamentali per il cervello

    Traduzione articolo di Jordan Fallis

    Se cerchi di imbrogliare la natura, ti si ritorcerà contro.

    Quando ho preso antidepressivi, inizialmente mi sentivo meglio. Ma poi qualcosa è andato storto.

    “deplezione di sostanze nutritive indotte da farmaci”.

    Gli studi dimostrano che le droghe farmaceutiche possono esaurire il tuo corpo di nutrienti essenziali attraverso molteplici meccanismi, tra cui una maggiore escrezione di sostanze nutritive e compromissione della digestione, assorbimento e conservazione dei nutrienti.

    Nel tempo, si possono sviluppare carenze nutrizionali.

    perché le sostanze nutritive si esauriscano dal tuo corpo. Quindi sia tu che il tuo medico non potete stabilire la connessione tra il farmaco originale e i nuovi sintomi. Questi ulteriori sintomi e “effetti collaterali” sono spesso diagnosticati come una nuova malattia, che porta a una nuova prescrizione, che riduce ulteriormente i nutrienti. Quindi è chiaramente una spirale discendente in cui potresti finire per assumere più farmaci. Nel peggiore dei casi, ero su quattro farmaci psichiatrici. Per fortuna ora sono fuori di testa e molto sano.

    Questo articolo discute i tre nutrienti chiave che sono comunemente impoveriti dalle medicine psichiatriche:

    Coenzima Q10 (CoQ10), Magnesio e Vitamine del Gruppo B

    Il tuo foglietto illustrativo non elenca queste carenze e probabilmente il medico non ne è a conoscenza.

    Coenzima Q10 (CoQ10)

    Questo ha senso considerando la crescente quantità di letteratura scientifica che suggerisce che lo stress ossidativo contribuisca alla depressione. Sfortunatamente, gli studi dimostrano che un certo numero di farmaci psichiatrici, compreso antidepressivi e antipsicotici, esaurisce il CoQ10. Bassi livelli di CoQ10 possono causare nebbie cerebrali (Brain Fog), affaticamento mentale, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, depressione e irritabilità. Altri sintomi di carenza possono includere aumento della pressione sanguigna, crampi muscolari, glicemia alta e mancanza di respiro.

    Magnesio

    Il magnesio è un minerale vitale che partecipa a più di 300 reazioni biochimiche nel tuo corpo. Questo include neurotrasmettitore, enzima e attività ormonale, che possono avere un enorme effetto sul tuo umore e sulla funzione cerebrale. È uno dei nutrienti più importanti per una salute ottimale del cervello e riduce ansia, depressione e irritabilità.

    Eppure, molte persone sono carenti di magnesio oggi e possono sperimentare i seguenti sintomi a causa di esso:

    • Aumento della pressione sanguigna
    • Debolezza muscolare,
    • Crampi,
    • Tremori e Spasmi
    • Mal di testa ed emicranie
    • Insonnia
    • Pensieri suicidi
    • Aritmie cardiache
    • Osteoporosi
    • Nausea

    È interessante notare che questi sintomi suonano molto simili alla lista degli effetti collaterali di alcuni farmaci psichiatrici.

    In effetti, la ricerca ha dimostrato che molti antidepressivi e stimolanti riducono il magnesio dal corpo, aumentando la probabilità di sviluppare una deficienza. Livelli di magnesio inadeguati possono quindi contribuire e peggiorare molti problemi neuropsichiatrici. Questo include:

    • depressione,
    • ansia,
    • insonnia,
    • convulsioni,
    • ADHD,
    • dolore,
    • schizofrenia,
    • irritabilità,
    • sindrome premestruale,
    • abuso di droghe e
    • memoria a breve termine e
    • perdita di IQ.

    Farmaci che rubano Vitamine e Minerali

    Vitamine del Gruppo B

    Un certo numero di vitamine del gruppo B sono anche esaurite da farmaci psichiatrici, tra cui B2, B6, B12 e folato.

    Livelli più bassi di vitamina B2 sono stati trovati in persone con depressione, quindi dare loro i farmaci psichiatrici può effettivamente farli sentire peggio a lungo termine. Le fonti alimentari sane di riboflavina includono uova al pascolo, verdure a foglia, fegato di manzo, funghi, semi di girasole e mandorle.

    esaurire B6. I sintomi di carenza includono debolezza, confusione mentale, depressione, insonnia e gravi sintomi della sindrome premestruale. Alcune delle migliori fonti alimentari di B6 includono patate, banane e pollo.

    bassi livelli di B12 e folati circolanti nel sangue, e le persone con bassi livelli di acido folico e B12 sono a maggior rischio di sviluppare depressione.

    Non dimentichiamo la vitamina B3 o Niacina o Acido Nicotinico

    Vitamina B3 (niacina)

    Conclusione

    Fortunatamente, puoi evitare gli effetti collaterali e persino controllare e superare la malattia mentale cronica senza farmaci, ripristinando questi nutrienti mancanti. Sfortunatamente, nel mio caso, mi è stata data una prescrizione che ha peggiorato le mie carenze sottostanti e mi ha scavato in un buco più profondo di salute mentale. Se è necessario assumere un farmaco prescritto, è possibile compensare molti degli effetti collaterali e sperimentare una salute molto migliore integrando con i nutrienti di cui sopra. Quindi perché questa informazione non è trasmessa ai pazienti che assumono farmaci psichiatrici?

    Perché sfortunatamente quasi tutti i medici non sono consapevoli che i farmaci possono esaurire le riserve nutrizionali. Quindi, per ora, devi solo essere consapevole delle deplezioni di sostanze nutritive dei farmaci.

    Gli antidepressivi funzionano? Una Revisione su persone basata sulle evidenze

    Il danno nascosto degli antidepressivi

     


    Se vi trovate in un momento della vostra vita più difficile e non sapete distinguere se la vostra è una tristezza dovuta ad eventi momentanei o se perdura da troppo tempo e volete avere la consulenza di uno specialista leggete questo articolo, sito di uno psicologo che considera questa differenza, ma di non buttarvi a capofitto alla ricerca di diagnosi psichiatriche perché potreste trovarle facilmente dopo un minuto di ricerca su google.

    CHE COS’É LA TRISTEZZA?

    La tristezza è considerata una delle emozioni umane di base ed è una risposta naturale a situazioni che coinvolgono dolore psicologico, emotivo e/o fisico.

    Ci aiuta a determinare cosa conta per noi, cosa ci piace e non ci piace e ad elaborare esperienze difficili come lutti, delusioni e sofferenze.

    Quando ci sentiamo tristi, di solito sappiamo il perché. Può essere un’esperienza specifica, identificabile, oppure una serie di esperienze.

    Di solito l’intensità tende a diminuire quando gli individui risolvono le esperienze dolorose. E sebbene la tristezza possa rimanere per diversi giorni o settimane, a seconda di ciò che l’ha scatenata, di solito tende a svanire.

    Non poteva che essere così:

    la tristezza colpisce chiunque prima o poi ed è riconoscibile sia a livello comportamentale che fisiologico. Comportamenti quali il pianto o il ritiro sociale temporaneo sono caratteristici.

    QUAL È LA DIFFERENZA TRA
    TRISTEZZA E DEPRESSIONE?

    Cominciamo col dire che la tristezza e la depressione sono collegate, ma non sono la stessa cosa.

    Quando la tristezza è persistente e non accenna ad andarsene allora possiamo pensare che stia sfociando in vissuti depressivi.

    La Depressione è, infatti, una condizione di salute mentale diagnosticabile che interferisce su come la persona pensa, sente e agisce e può causare una tristezza permanente.

    Coloro che ne soffrono hanno spesso mancanza di speranza e incapacità di provare piacere così come sintomi fisici quali cambiamenti nel sonno, energia, appetito e abilità di concentrarsi, sentimenti di mancanza di valore, colpa e ricorrenti pensieri di morte.

    Vitamine perse nelle dipendenze da sostanze varie Frenare l’astinenza usandole


    Consiglio sempre di considerare prima di tutto il vostro stato nutrizionale cui sono legati molti disturbi fisici e mentali. Ad esempio prova a cercare il legame tra carenza di vitamina D e depressione. Se non ce la fate da soli cercate aiuto da qualcuno di vostra fiducia con cui parlare del vostro problema.

    Vitamina D, Serotonina e disturbi dell’umore

    Oggi c’è la tendenza ridurre molto i livelli di colesterolo nella falsa convinzione di evitare rischi cardiologici, ma studi molto importanti hanno rilevato una relaione fra basso colesterolo e tendena a realizzare atti di suicidio.

    Colesterolo più basso e rischio di suicidioStudio

    oppure leggi queste mie ricerche:

    Salute mentale, infiammazione e vitamina D

    Vitamina D nella DemenzaConfronto clinico fra i Metaboliti della Vitamina D

    Vitamina B12Perché siamo carenti e come assumerla

    Vitamina D, acidi grassi omega-3 e serotonina: qual è la relazione?

    https://www.vitamineral.it/segni-da-carenze-vitaminichedr-cornelis-moerman-pioniere-ortomolecolare/

    References:

    1. http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMra070553
    2. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S030645220300040X
    3. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0891061804001176
    4. http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=482702
    5. http://journals.lww.com/psychosomaticmedicine/pages/default.aspx
    6. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC506781/
    7. http://www.appliednursingresearch.org/article/S0897-1897%2807%2900106-1/abstract
    8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14984883
    9. http://www.currentpsychiatry.com/home/article/vitamin-d-deficiency-and-psychiatric-illness/f075571b193b975227348ec15515005d.html#bib1
    10. https://www.vitamindcouncil.org/health-conditions/cognitive-impairment/
    11. Soutar A, Seaton A. Bronchial reactivity and dietary antioxidants. Thorax. 1997;52(2):166-170.
    12. Eby GA, Eby KL. (2006). Rapid recovery from major depression using magnesium treatment. Med Hypotheses. 2006 67(2), 362-70
    13. Pearlstein T, Steiner M. Non-Antidepressant treatment of premenstrual syndrome.  Clinical Psychiatry. 2000; 61(12): 22-7.
    14. Starobat-Hermelin B, Kozielec T. The effects of magnesium physiological supplementation on hyperactive disorder (ADHD). Magnes Res. 1997; 10: 149-156.
    15. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16542786
    16. http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00048670802534408
    17. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10746516
    18. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9861593
    19. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12509067
    20. http://www.wellnessresources.com/studies/magnesium_boosts_memory_and_learning/
    21. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11844977
    22. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19269799
    23. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16188209
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    25. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC533861/
    26. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12777162
    27. http://www.drperlmutter.com/learn/studies/?study_tag=dha
    28. http://www.drperlmutter.com/learn/studies/?study_tag=vitamin-d

     




    Vitamina K nella assunzione di anticoagulanti

    Il Dott Schurgers precisa:


    una revisione sistematica

    Francesco Violi 1 , Gregory Yh Lip, Pasquale Pignatelli, Daniele Pastori

    Astratto

    presunta interazione tra l’assunzione di vitamina K nella dieta e le variazioni dell’INR con gli AVK. Le fonti dei dati sono MEDLINE tramite il database PubMed e Cochrane. Sono stati inclusi tutti gli studi clinici che hanno indagato la relazione tra la vitamina K nella dieta e le misure di anticoagulazione. Abbiamo escluso tutti gli studi sull’integrazione della sola vitamina K. Abbiamo eseguito una revisione sistematica della letteratura fino a ottobre 2015, cercando una combinazione di “cibo”, “dieta”, “vitamina K”, “fillochinone”, “warfarin”, “INR”, “coagulazione” e “anticoagulante”. Sono stati inclusi due studi interventistici dietetici e 9 studi osservazionali.

    Le prove disponibili non supportano l’attuale consiglio di modificare le abitudini alimentari quando si inizia la terapia con VKA. La limitazione dell’assunzione dietetica di vitamina K non sembra essere una strategia valida per migliorare la qualità dell’anticoagulazione con gli AVK. Sarebbe, forse, più rilevante mantenere un’abitudine alimentare stabile, evitando ampi cambiamenti nell’assunzione di vitamina K.

    Link allo studio

    Altri riferimenti

    Vitamina K per un migliore controllo anticoagulante nei pazienti trattati con warfarin

    Un pieno di Vitamina K aiuta a proteggere memoria ed ossa, articolo uscito su Corriere Salute

    Dosaggi piccoli di vitamina K2 per chi fa anticoagulanti (dr Marco Moia)


    Alimenti che contengono vitamina K1

    Un altro dato importante è che il MGP è un inibitore molto forte di calcificazione. Se viene inattivato il MGP, si rischiano gravi calcificazioni arteriose e questo è il motivo per cui la vitamina K è così importante per la salute cardiovascolare. Gli studi indicano che la vitamina K può anche far regredire la calcificazione arteriosa indotta dalla carenza di vitamina K.

    Secondo il Dott Schurgers:

    QUATTRO RAGIONI PER INTEGRARE LA VITAMINA K2

    La vitamina K2, come si è detto non aiuta solo a prevenire l’aterosclerosi, ma offre molti altri benefici per la salute.

    1️⃣ Combatte il cancro: la vitamina K2 è un valido aiuto nella lotta contro i linfomi non-Hodgkin, cancro al fegato, colon, stomaco, prostata, nasofaringe e bocca. Alcuni studi suggeriscono che la vitamina K2 può essere usata terapeuticamente anche nel trattamento del cancro ai polmoni e nella leucemia.
    2️⃣ Migliora la densità dell’osso: la somministrazione di vitamina K2 è una delle soluzioni più valide per aumentare la densità ossea. Ha la funzione di “colla biologica” che aiuta ad inserire il calcio nella matrice ossea. Studi hanno dimostrato che la vitamina K2 ha azione equivalente a quella dei farmaci chimici, ma senza produrne gli effetti collaterali.
    3️⃣ Riduce le vene varicose: inadeguati livelli di vitamina K2 possono ridurre l’attività della proteina GLA (MGP), che è stata identificata come basilare nello sviluppo delle vene varicose.
    4️⃣ Abbassa il rischio di diabete: le persone che assumono vitamina K2 hanno un rischio di diabete minore del 20% rispetto alle persone che ne sono carenti. Studi anteriori avevano anche dimostrato che la vitamina K2 aiuta a ridurre la progressione dell’insulino resistenza.


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    Ipertensione, come curarla senza farmaci

    Che cosa è la pressione arteriosa?

     Innanzitutto dobbiamo sapere che cosa è la pressione arteriosa, come si misura e quali sono i valori ottimali definiti normali.

    1. La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue contro la parete delle arterie.
      aorta, e si diffonde a tutte le arterie. Quando il cuore si contrae e il sangue passa nelle arterie, si registra la pressione arteriosa più alta, detta ‘sistolica’ o ‘massima’; tra un battito e l’altro il cuore si riempie di sangue e all’interno delle arterie si registra la pressione arteriosa più bassa, detta ‘diastolica’ o ‘minima’. La misurazione della pressione si registra a livello delle arterie periferiche, utilizzando un manicotto che applica una pressione esterna, usualmente al braccio. Si ottengono due numeri che indicano la pressione arteriosa sistolica e la diastolica, misurate in millimetri di mercurio (es. 120/80 mmHg).
    2. Come misurarla ed in quale momento
      ink di infermieristica
    3. Quali erano i valori normali prima che li ritoccassero?
      Quando i valori di sistolica e/o di diastolica superavano i 140 (per la massima) o i 90 (per la minima), si parlava di ipertensione arteriosa.

    Personalmente resto convinta che nulla è cambiato per quanto riguarda la pressione normale di un essere umano, e che non c’è nulla di veramente nuovo che deve indurci a pensare che bisogna avere una pressione entro 120/80 così come accademicamente scritto sui nuovi scritti di medicina.

    Tabella Valori della pressione arteriosa oggi

    Qui di fianco i “nuovi” valori ritoccati per far crescere il numero di malati di Ipertensione e prescrivere subito la pillolina.

    Leggi dalla stampa dei giornali


    Apportando le opportune modifiche allo stile di vita, con buona probabilità si possono normalizzare i valori della pressione arteriosa.

    Riportare il livello di insulina nel corretto intervallo è di fondamentale importanza per normalizzare i valori della pressione sanguigna.

    La prescrizione di farmaci, è raramente la risposta.

    La pressione alta è in realtà una condizione facilmente curabile ma che può causare seri danni alla salute se viene ignorata. Ci sono nelle farmacie più di 100 farmaci ritenuti “sicuri ed efficaci” per il trattamento della ipertensione.

    Dal momento che la maggior parte dei pazienti che hanno la pressione arteriosa elevata assumono uno o più farmaci per curare la loro condizione, vi è una potenzialmente infinita quantità di farmaci e combinazioni di farmaci disponibili con il semplice movimento di una penna su un ricettario, non per il cambiamento dello stile di vita come sarebbe necessario.

    Questo nonostante il fatto che i cambiamenti dello stile di vita hanno dimostrato di normalizzare i livelli di pressione arteriosa in oltre l’85% dei malati !

    Il collegamento tra lo stress e la pressione alta è provata. Problemi di stress non risolti sono almeno altrettanto significativi per la salute generale, come la cattiva alimentazione e la mancanza di esercizio fisico. 

    Pressione alta: esistono alternative ai farmaci betabloccanti?

    Ecco cosa dice il dr Luca Speciani in un video


    Come normalizzare la pressione sanguigna naturalmente, per sempre

    Il resto di questo approfondimento mostrerà come è possibile normalizzare la pressione sanguigna per il resto della vita, senza farmaci pericolosi.

    Le informazioni che seguono non solo aiuteranno a riportare la pressione sanguigna sotto controllo, ma saranno importanti per ottimizzare la salute generale e la qualità della vita in innumerevoli altri modi:

    • Eliminare due tipi di alimenti che sono dannosi per la maggior parte delle persone, ma soprattutto per chi soffre di pressione alta
    • Bilanciare i grassi omega nella dieta
    • Normalizzare il peso
    • Gestire la propria vita emotiva
    • Adeguata esposizione solare
    • Provare con integratori o altri consigli alternativi per migliorare la pressione sanguigna anche se da soli raramente portano a risultati concreti.

    Eliminare i cereali e gli zuccheri dalla dieta

    Il ruolo che gioca l’insulina nell’ipertensione non è da sottovalutare.

    Il consumo di zuccheri e cereali, incluso qualsiasi tipo di pane, pasta, mais, patate, riso, mantiene i livelli di insulina elevati. Alti livelli di insulina sono molto tossici e possono portare a conseguenze devastanti per la salute.

    Altre considerazioni dietetiche:

    1. Alimentarsi in modo corretto per le proprie esigenze
      Mangiare secondo le proprie esigenze nutrizionali tende a normalizzare la pressione sanguigna nella stragrande maggioranza delle persone.
      Quando si modula la dieta in base alle proprie specifiche esigenze nutrizionali, alle esigenze biochimiche uniche che si basano sulla genetica individuale, i problemi di salute vengono affrontati alla radice e si hanno molte più probabilità di raggiungere una soluzione permanente per riguadagnare la piena salute.
    2. Normalizzare il rapporto di omega 6 e omega 3
      (vedere: https://www.nutrizionenaturale.org/alimentazione/pesce-pescato-o-di-allevamento/)
    3. Eliminare la caffeina
      Il collegamento tra il consumo di caffeina e la pressione alta non è ben conosciuto, ma ci sono ampie prove da sconsigliare chi soffre di ipertensione il caffè e le altre bevande contenenti caffeina.
      La caffeina, abitualmente consumata, può avere un potente effetto sulla fisiologia individuale.
      Se si decide di eliminarla dalla dieta, provare a farlo gradualmente in un periodo di giorni o addirittura settimane per evitare i sintomi da astinenza come il mal di testa.
    4. Normalizzare il peso corporeo
      Il modo migliore per ottimizzare il peso e riacquistare o migliorare la salute è quella di capire la profonda influenza che cibi che si mangiano esercitano sulla fisiologia del proprio corpo
      Due sono le cose da tenere a mente

      1. Il cibo è un carburante
      2. Ognuno è unico in termini di tipo di carburante che il proprio corpo necessita per raggiungere una salute ottimale

    La semplice verità è che qualsiasi tipo di dieta per la diminuzione del peso non funziona per tutti. Ed è il motivo per cui alcune persone ottengono risultati, per esempio, da un regime a basso contenuto di carboidrati e ricco di proteine, mentre altri in tal modo si ammalano.

    • Non esiste una dieta perfetta per tutti.
    • La sfida è quella di comprendere quali sono i cibi più adatti alle proprie necessità.
    • Con una dieta “taglia dolci”, si è inclini a soffrire in ogni momento la privazione, forse anche ad ammalarsi perché la dieta potrebbe essere del tutto sbagliata in base alle esigenze nutrizionali individuali.
    • Consumare il carburante giusto per le esigenze del proprio corpo, può avere un impatto immediato e positivo sul modo di come ci si sente, di come ci si guarda, e sulla propria salute in generale.
    • Il cambiamento per uno stile di vita sano non è una “soluzione rapida”, si badi, ma si noterà un sensibile miglioramento non appena si iniziano a mangiare i cibi appropriati per il proprio metabolismo individuale.

    Imparare a gestire lo stress emotivo

    Non sono gli eventi stressanti che sono nocivi, ma la mancanza di capacità di farvi fronte.  La buona notizia è che esiste la tecnica per trasformare in modo rapido ed efficace le emozioni negative represse e alleviare lo stress.

    Strumenti di psicologia energetica come la Emotional Freedom Technique (EFT) sono a disposizione per un efficace aiuto a ottimizzare la salute emotiva (per approfondire la tecnica: 

    http://www.eft-italia.it/accesso-video-e-documento-gratuito/

    Utilizzare l’esercizio fisico come medicina

    Non è un segreto che una regolare motivata attività fisica rappresenta una medicina molto migliore di qualsiasi altra cosa che una società farmaceutica sia in grado di produrre. Indipendentemente dal motivo principale per cui si inizia un programma di esercizi, gli sforzi saranno premiati in innumerevoli modi.

    Un rigoroso programma di attività fisica completo risulta molto importante per i benefici a lungo termine che produce nelle persone con pressione alta. Quando ci si impegna in un programma di esercizi fisici, è bene consultare un professionista preparato che può fare la differenza nel ridurre i livelli di insulina.

    Come regola generale, gli esercizi di carico come camminare, fare jogging e la corsa sono i migliori. Gli studi indicano che le attività aerobiche come queste sono le più utili per ridurre la pressione sanguigna.

    Ciclismo e nuoto richiedono più tempo per produrre gli stessi risultati ma, se si preferiscono, si possono includere nella personale routine. Nuotare nel mare è altamente preferibile al nuoto in una piscina clorata, considerato che i prodotti chimici utilizzati per la piscina presentano una serie di problemi per la salute.

    Quasi ogni programma deve incorporare una equa misura di sprint anaerobico in quanto questi esercizi hanno dimostrato di essere ancora più efficaci di quelli aerobici nel ridurre il rischio di morte per un attacco cardiaco.

    Assumere una dose giornaliera di sole

    La luce del sole in realtà influenza la pressione arteriosa in diversi modi: 

    I supplementi e le altre alternative

    Anche se alcuni integratori vengono di seguito elencati per completezza, è bene tenere presente che essi non sono in alcun modo o forma mai da considerare come alternativa alle raccomandazioni primarie sopra esposte per trattare le vere cause del problema.

    Utilizzando solo i supplementi senza osservare le indicazioni sullo di stile di vita di cui sopra, è come scegliere un approccio allopatico non molto diverso dall’uso di farmaci.

    Magnesio. La supplementazione di magnesio giornaliera può essere utile per ridurre la pressione sanguigna, soprattutto quando i valori sono attestati sulla fascia alta. Tuttavia, se si evitano gli zuccheri e i cereali, è improbabile che gli integratori di magnesio siano necessari.

    La vitamina C influisce sulla pressione arteriosa e migliora l’endotelio delle pareti vasali

    Estratto di foglie di ulivo. Uno studio recente ha dimostrato che l’integrazione con 1.000 mg di estratto di foglie di ulivo al giorno per otto settimane provoca, nelle persone con ipertensione al limite, un calo significativo sia della pressione arteriosa che del colesterolo LDL (‘cattivo’)

    Se si decide di incorporare le foglie di ulivo come un complemento naturale in una dieta nutrizionalmente sana, per ottenere la massima potenza sinergica, si dovrebbero cercare gli estratti liquidi di foglia fresca.

    Si può anche preparare il tè di foglie di ulivo ponendo un grande cucchiaino di foglie di ulivo secche in una sfera da tè alle erbe o in un sacchetto. Immergerla in circa due litri di acqua bollente e lasciare in infusione da tre a 10 minuti. Il tè quando è pronto deve essere di un colore ambrato medio.

    Vitis Vinifera e BIANCOSPINO

    BLOOD PRESSURE HEALTH INTEGRATORE – 90 capsule

    Blood Pressure Health di Now Foods è un prodotto pensato per aiutare a mantenere la pressione sanguigna all’interno del range salutare.

    Al suo interno combina due sostanze botanicamente note per supportare una sana funzione cardiovascolare:

    Il biancospino (Crataegus monogyna) è noto per le sue proprietà regolatrici dell’apparato cardiovascolare e della pressione arteriosa, antiossidanti, e di rilassamento mentale. [1-2]
    Riferimenti bibliografici

    1. (vedi fonte)
    2. (vedi fonte)
    3. (vedi fonte)

    Un approccio naturale per prevenire la malattia e per curarsi è sempre la scelta migliore. Nel caso di pressione alta, i cambiamenti dello stile di vita con particolare attenzione alla normalizzazione dei livelli di insulina può anche favorire una salute generale ottimale in modo naturale e senza alcun farmaco.

    • Agopuntura elettrica. E’ stato dimostrato come l’agopuntura combinata con stimolazione elettrica abbia provocato livelli inferiori del 50% della pressione sanguigna in animali dal laboratorio. Attualmente è in fase di sperimentazione sull’uomo e potrebbe diventare un trattamento alternativo promettente per il controllo della pressione.
    • L’allattamento al seno. Gli studi hanno dimostrato che i bambini che sono allattati al seno per più di 12 mesi hanno un rischio notevolmente più basso di sviluppare ipertensione. I ricercatori ritengono che gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena (gli stessi che si trovano nel grasso di pesce) presenti nel latte materno forniscono un effetto protettivo per i neonati.
    • Trucchi rapidi. Aumentare il monossido di azoto nel sangue può aprire i vasi sanguigni ristretti e abbassare la pressione sanguigna. I metodi per aumentare questo composto includono fare un bagno caldo, inspirare ed espirare attraverso una narice sola (chiudendo l’altra e la bocca), mangiare melone amaro, che è ricco di aminoacidi e vitamina C.

    I probiotici aiutano a normalizzare la pressione sanguigna

    In media, la loro pressione sanguigna sistolica  era di 3,6 millimetri di mercurio (mm Hg) inferiore e la pressione diastolica era inferiore di 2,4 mm Hg. Il beneficio più significativo si riscontrava fra coloro la cui pressione arteriosa era superiore a 130/85, e che i probiotici che contenevano una varietà di batteri abbassavano la pressione sanguigna in misura maggiore rispetto a quelli che ne contenevano un solo tipo.

    Effetti sulla pressione sanguigna del Kefir

    I risultati presentati alla Experimental Biology Conference del 2018 hanno riportato effetti simili sulla pressione arteriosa utilizzando il kefir. Nello studio i ratti erano divisi in tre gruppi. Il primo gruppo, costituito da ratti ipertesi, ha ricevuto kefir su base regolare per nove settimane. Il secondo gruppo, che era anche iperteso, non ha ricevuto il kefir. Il terzo gruppo di controllo aveva una pressione sanguigna normale e gli era stato data una alimentazione normale.

    Rispetto ai gruppi due e tre, il gruppo di trattamento che ha ricevuto kefir aveva:

    • Pressione sanguigna bassa
    • Struttura intestinale migliore con diminuzione della permeabilità intestinale
    • Minori livelli di infiammazione nel sistema nervoso centrale

    Secondo gli autori:

    Fonti e riferimenti:




    Integratori di nutrienti: tra pubblicità e politiche sanitarie

     

    Ci sono tre modi di guardare agli integratori

    1. dal punto di vista della legislazione
    2. dal punto di vista commerciale
    3. dal punto di vista del consumatore per qualità e costi del prodotto

    Vediamo di sviluppare la questione in questi tre punti e perché spero di fare chiarezza con questo post.

    Parliamo degli integratori

    1. LA LEGGE
      Impariamo a leggere le etichette degli integratori e a capire come vengono considerati ed elencati gli ingredienti.
      A livello legislativo gli integratori sono classificati nella sfera alimentare con tutte le regole del caso e cioè secondo questa normativa vigente.

      Come si fa la lista ingredienti?


      Consiglio di cambiare integratore.



      Noi sappiamo per esperienza diretta che le vitamine e la fitoterapia sono efficaci nelle quantità e per la durata delle cure.

      Ovvero se ti hanno fatto credere che integrare  solo 1 grammo di vitamina C sia curativo, stai assumendo un placebo.

      Abram Hoffer diceva che:

      Una vitamina può avere l’effetto di un medicinale, ma un medicinale non potrà mai avere l’effetto vitaminico.

      Non lasciatevi fuorviare né dalle autorità mediche né dai politici. Scopri quali sono i fatti e prendi le tue decisioni su come vivere una vita felice e come lavorare per un mondo migliore.
      Abbiamo qualche dato?


      Se un organo statale fosse imparziale aprirebbe la possibilità a studi di ogni tipo e potrebbe confrontarne i risultati, per il bene unico della popolazione che governa.
      Ma se continua a fare accordi con aziende farmaceutiche non avrà mai la libertà di indicare altre cure, né di studiarne gli effetti positivi e/o eventualmente inutili.
      chi osa parlarne e renderle pubbliche rischia di essere oscurato dalla censura de web.

      Peccato che non mettano lo stesso impegno nel cercare di non nuocere attraverso le numerose dannose ed inutili prescrizioni.
      C’è qualcosa di sbagliato quando le agenzie di regolamentazione mentono sul fatto che le vitamine siano pericolose, ma ignorano le statistiche pubblicate che mostrano che la medicina approvata dal governo è il vero pericolo.

     

    Strategie comunicative giuste e sbagliate: gli errori della medicina olistica sopraffatta dal marketing

    NUnica Medicina, quella che cura, senza bisogno di creare spartiacque e differenze sociali di trattamento.

    Guardate quante nuove farmacie sono state aperte in questi ultimi due anni, è un mercato davvero redditizio.

    Settore olistico in competizione, gli errori nella strategia di vendita

    Se si vuole comunicare che un prodotto funziona facendo leva sui lati negativi della concorrenza, oltre ad essere un modo sleale, è controproducente per i propri interessi nel lungo periodo.
    Infatti evito a prescindere i prodotti che fanno pubblicità comparativa.
    Siamo in tanti a sostenere che i farmaci siano dannosi, ma la farmaceutica lo dichiara nel foglietto che ci sono effetti indesiderati e controindicazioni.

    Nel mondo olistico ci sono tantissime cose che si possono fare per ottenere più salute, ma nessuna di queste ha degli effetti collaterali se presi in giuste modalità e quantità e se le pratiche sul corpo sono esguite da persone competenti.
    Il punto dolente è quando le varie branche olistiche entrano in concorrenza fra loro e come al solito noi pazienti e consumatori finali di un servizio, siamo nel mezzo a subirne gli effetti negativi sia sulla salute che sul portafoglio.




    E questi requisiti di qualità devono essere mantenuti nel tempo, non solo durante le promozioni.
    Ora, se hai un prodotto tuo o un servizio convincimi con una esposizione corretta di quello che fai e che il tuo è un prodotto buono.
    La gente è in grado di percepire se ami o no quello che fai e quello che proponi.
    È necessario creare le sinergie giuste fra operatori olistici senza generare conflitti.
    È sgradevole assistere ai teatrini del tipo:
    Dico tutto ciò perché in tanti anni che mi occupo di vitamina D e C e gestisco gruppi per la salute, ho visto tanti operatori olistici farsi la guerra e da questi ho subito preso le distanze.

    Foglietto illustrativo o “bugiardino”- La mia critica al farmaco

    Una delle cose più paradossali che capita leggendo le istruzioni ed indicazioni di un farmaco è quella di scoprire che tra gli effetti collaterali c’è un aggravamento della malattia stessa per cui il farmaco è stato creato e dovrebbe curare.
    Solo due esempi vi faccio tra i più noti:

    1. antidepressivi specie gli SSrI, ma anche altri tipi, hanno riportato sugli effetti negativi il più grave effetto che è il “pensiero suicida” proprio l’apice della depressione.
    2. direi che è bruttissimo pure l’effetto collaterale dei bifosfonati che dovrebbero aumentare la densità ossea e curare l’osteoporosi e invece potrebbero erodere l’osso mascellare.

    Questi effetti negativi si manifestano con cure lunghe e protratte nel tempo, e questi due farmaci citati sopra sono proprio quelli che non vengono quasi mai sospesi e quindi presi per lunghi periodi.
    Purtroppo la gente si è abituata a ritenere quasi tutto come rischio accettabile.

    Questi due non sono gli unici con queste caratteristiche, credete che siano davvero in grado di curare le malattie per le quali sono state progettati? Cioè sono alla fine efficaci ed i rischi sono tutto sommato accettabili?
    Vari studi a posteriori dopo anni di sperimentazioni indicano che non sono nemmeno tanto efficaci.
    Ma allora perché la scienza medica non si preoccupa di cercare altre soluzioni e continua a prescrivere cose inutili e dannose?

    A proposito di “bugiardino“
    Avete idea del perché sia stato soprannominato così?
    Io ho una mia teoria.

    Bugiardino da l’idea che dice falsità, ma in realtà tutto ciò che è scritto sul foglietto illustrativo, spesso lunghissimo e scritto fitto fitto, c’è la verità perché le case farmaceutiche sono obbligate per legge a riportare tutte le avversità note di un farmaco.
    Per convincere le persone che prendere questi farmaci sarebbe, tutto sommato, un rischio minimo, è stata fatta una operazione di contro informazione calcolata probabilmente nata da qualche farmacista o da qualche medico al momento di convincere un paziente a prendere una medicina.

    Screening di massa, la mia critica al concetto di prevenzione ufficiale

    Nulla, stanno solo controllando il loro cattivo operato.
    Non credi?

    Approfondimenti

    Dai giornali

    Piccolo notiziario sulla vicenda integratori.

    L’interesse dei mercati dei grandi colossi farmaceutici che da tempo si interessano anche di nutraceutica, mette un pò a tacere l’idea che gli integratori siano solo delle bufale e che siano addirittura pericolosi. Nei tavoli di discussione produttori farmaceutici e di nutraceutica sono in cerca di regolamentare il mercato con nuove leggi e normative.  Credo che i piccoli produttori di integratori alimentari avranno da sostenere battaglie molto dure per poter rimanere in gioco.