Zolfo a Cosa Serve, Proprietà e dove lo troviamo

Lo Zolfo è un minerale essenziale per il corpo umano. Rientra infatti nella composizione di proteine, enzimi, coenzimi, vitamine e altro ancora. Dopo Calcio, Fosforo e Potassio, lo Zolfo è tra i minerali più abbondanti nell’organismo, rappresentando circa lo 0,3% della massa corporea totale 1.

Il corpo usa lo Zolfo per varie funzioni importanti, tra cui la costruzione e la riparazione del DNA, la sintesi delle proteine e la protezione cellulare dallo stress ossidativo.

Inoltre, lo Zolfo ha un ruolo strutturale nei tessuti connettivi e, come parte di alcune vitamine, aiuta il corpo a metabolizzare il cibo 2. Pertanto, includere alimenti ricchi di Zolfo nella dieta è vitale per la salute 2.

Fortunatamente, lo Zolfo abbonda in vari alimenti, soprattutto in quelli ricchi di proteine. Infatti due dei 20 amminoacidi ordinari (metionina e cisteina) contengono Zolfo nella loro struttura.
Gli amminoacidi contenenti Zolfo si trovano in abbondanza nelle fonti animali e sono relativamente bassi nelle piante.

Tuttavia, alcuni vegetali, come le verdure crocifere e quelle del genere Allium (come aglio e cipolla), sono ricchi di metaboliti secondari contenenti Zolfo, come i glucosinolati e i solfossidi di cisteina.

Questi composti solforati sono oggetto di grande attenzione da parte della comunità scientifica, in particolare per l’utilità nella prevenzione delle malattie croniche 3.


A CHE COSA SERVE

A che Cosa Serve

Lo Zolfo viene utilizzato in numerosi processi biochimici che avvengono nel nostro organismo. Ad esempio, è presente nelle vitamine Biotina e Tiamina, che partecipano alla produzione di energia e facilitano diversi processi metabolici e fisiologici in tutto il corpo.

Lo Zolfo è anche necessario per la produzione di proteine chiave, che svolgono un ruolo strutturale e regolano varie reazioni metaboliche. Nello specifico, è necessario per la sintesi degli aminoacidi cisteina e metionina. È inoltre una parte importante di molti enzimi e molecole antiossidanti come il Glutatione, l’acido lipoico e la tioredossina.

Anche l’amminoacido Taurina contiene Zolfo ed è coinvolto in maniera importante nella normale funzione muscolare, nella difesa antiossidante e nella sintesi di sali biliari.

Sul piano strutturale, lo Zolfo aiuta a mantenere l’integrità dei tessuti connettivi, come pelle, tendini e legamenti 4. I legami chimici tra le molecole di Zolfo (ponti disolfuro) sono infatti in gran parte responsabili della resistenza meccanica e dell’insolubilità della cheratina, una proteina presente nell’epidermide e nei capelli.

Allo stesso modo, lo Zolfo sostiene il tessuto connettivo. Tendini e legamenti si affidano allo Zolfo per una corretta reticolazione delle proteine strutturali come il collagene; inoltre, i glicosaminoglicani come gli acidi ialuronici sono altamente solfonati e forniscono idratazione e ammortizzazione 5, 4.

Nel fegato, lo Zolfo svolge due ruoli fondamentali:

  • in quanto componente significativo del Glutatione, l’antiossidante più diffuso nel corpo, aiuta a contrastare lo stress ossidativo 2;
  • partecipando alle reazioni di disintossicazione di fase 2, risulta essenziale per il metabolismo e l’escrezione di sostanze nocive 6, 7.

DOVE SI TROVA LO ZOLFO

Alimenti Ricchi di Zolfo

Fonti di Zolfo nella Dieta

Il corpo umano ricava lo Zolfo dalla dieta, in particolare dagli alimenti proteici. Sebbene il principale contributo alimentare derivi dalle proteine, solo 2 dei 20 amminoacidi proteinogenici contengono Zolfo.

Uno di questi 2 amminoacidi solforati, la metionina, non può essere sintetizzato dal nostro organismo e deve quindi essere fornito dalla dieta. In media, le proteine contengono tra il 3 e il 6% di aminoacidi solforati. La quantità varia a seconda della fonte; ad esempio, i latticini ne contengono il 4% e gli albumi d’uovo l’8% 4.

Oltre alle proteine, una piccola percentuale di Zolfo viene assunta sotto forma di Solfati inorganici e altre forme di Zolfo organico presenti in alimenti come aglio, cipolla, broccoli ecc.

Anche l’acqua potabile di determinate origini contiene quantità significative di Zolfo. Persino alcuni farmaci e integratori, inclusi alcuni antibiotici, analgesici e rimedi per dolori articolari, contengono livelli variabili di questo minerale 8, 9.

Infine, i Solfiti vengono comunemente aggiunti come conservanti a cibi confezionati come marmellate, sottaceti e frutta secca per prolungarne la durata. Inoltre, possono svilupparsi naturalmente in cibi e bevande fermentati, tra cui birra, vino e sidro 9.

Zolfo in Farmaci e Integratori

Ad esempio, i sulfamidici antibatterici sono una classe di farmaci ben nota contenente Zolfo. Anche la maggior parte degli antibiotici β-lattamici, tra cui penicillina, cefalosporina e monobattamici, contengono Zolfo.

Il dimetilsolfossido (DMSO) e il metilsulfonilmetano (MSM) vengono spesso usati come integratori di Zolfo. Inoltre contengono Zolfo l’Acido alfa lipoico, la N-acetilcistina e la Glucosamina solfato:

Alimenti ricchi di Zolfo

Gli alimenti più ricchi di Zolfo includono 2, 9, 10:

  • Carne e pollame: in particolare manzo, prosciutto, pollo, anatra, tacchino e frattaglie come cuore e fegato.
  • Pesce e prodotti della pesca: la maggior parte dei tipi di pesce, oltre a gamberi, capesante, cozze e altri molluschi o crostacei.
  • Uova e latticini: uova intere, cheddar, parmigiano e gorgonzola e latte vaccino.
  • Legumi: soprattutto soia, fagioli, fave e piselli.
  • Frutta a guscio e semi: in particolare mandorle, noci del Brasile, arachidi, noci e semi di zucca e sesamo.
  • Alcune verdure: in particolare asparagi, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo rosso, porri, cipolla, ravanelli, cime di rapa e crescione.
    Aglio e cipolle, a causa delle loro alte dosi di allicina e di allil solfuro, sono tra gli alimenti più ricchi di Zolfo 11.
  • Alcuni cereali: in particolare orzo perlato, avena, frumento e farina ricavata da questi cereali
  • Condimenti e spezie: in particolare rafano, senape, polvere di curry e zenzero macinato.

Importanza delle Verdure come Fonte di Zolfo

Uno studio ha analizzato i diari dietetici giornalieri di 32 individui, scoprendo che all’apporto quotidiano totale di Zolfo (da 390 a 1414 mg/die, in media 898 mg/die) hanno contribuito mediamente per il 10:

  • 17,0% gli alimenti amidacei;
  • 16,7% le verdure;
  • 15,8% la carne;
  • 14,5% i latticini;
  • 10,4% il pesce;
  • 2,5% la frutta.

L’aspetto interessante derivante da questa ricerca è che i composti solforati presenti nelle verdure contribuiscono in maniera rilevante all’assunzione totale di Zolfo. In alcune diete, questi alimenti hanno contribuito fino al 42% dell’assunzione totale di Zolfo 10.


CARENZA DI ZOLFO

Carenza di Zolfo

Quanto Zolfo assumere ogni giorno?

A causa della sua ampia distribuzione negli alimenti, storicamente l’apporto di Zolfo con la dieta è stato dato quasi per scontato, scongiurando qualsiasi possibilità di carenza. In effetti, l’apporto di Zolfo è ritenuto adeguato nella maggior parte degli individui che seguono una dieta equilibrata.

Per questo motivo, non è mai stata stabilita un’assunzione giornaliera raccomandata di Zolfo.

Tuttavia, coloro che optano per diete speciali o restrittive possono comunque sperimentare carenze occasionali e di basso livello. In questi casi, l’uso attento di integratori di Zolfo può essere di beneficio 2. I gruppi di popolazione più a rischio possono includere gli anziani istituzionalizzati e chi segue una dieta vegana non bilanciata e povera di vegetali ricchi di Zolfo, come aglio, cipolla e cavoli.

Poiché lo Zolfo opera come cofattore di numerosi enzimi criticamente coinvolti nella regolazione dei processi ossidativi, una combinazione di malnutrizione e privazione nutrizionale di Zolfo massimizza il rischio di disturbi cardiovascolari e ictus, costituendo una nuova entità clinica che minaccia i gruppi di popolazione con una dieta povera principalmente a base vegetale 2.

Persone a rischio carenza

Teoricamente, chi tende ad assumere meno proteine potrebbe rischiare un inadeguato apporto di Zolfo. Per questo motivo, i vegetariani possono essere maggiormente a rischio rispetto alle persone che mangiano carne.

In uno studio, i vegetariani, gli anziani e le persone attente alla salute o a dieta avevano apporti inferiori di amminoacidi solforati nella loro dieta (vedi prospetto).

Tipo di Dieta Apporto di Amminoacidi solforati (grammi/giorno) 4
Alto contenuto di proteine                    => 6,8 gr.
Ipercalorica ad alto contenuto proteico  => 5,0 gr
Orientale-americana                            => 4,8 gr.
Mediamente equilibrata                        => 4,3 gr.
Fast food                                            => 4,1 gr.
Diete dimagranti                                  => 3,5 gr.
Latto-ovo-vegetariana                          => 3,0 gr.
Dieta attenta alla salute                        => 2,6 gr.
Dieta Vegana                                       => 2,3 gr.
Persone anziane (75 anni)                    => 1,8 gr.

Secondo questo studio, una percentuale significativa della popolazione (che comprende in modo sproporzionato gli anziani), potrebbe non riceve sufficiente Zolfo dalla dieta.

Inoltre, in alcune parti del mondo, il suolo potrebbe contenere basse quantità di Zolfo, e questo potrebbe favorire un apporto inadeguato nei vegetariani. Questo non è un problema negli Stati Uniti.


PROPRIETA'

Proprietà e Benefici

Benefici dei Composti Solforati Vegetali

Le verdure liliacee (es. aglio, cipolla, porri ecc.) e le crocifere (broccoli, cavolfiori, verza, rucola ecc.) offrono una varietà di benefici per la salute. Ad esempio, possono aiutare a proteggere da malattie come il Diabete di tipo 2, patologie cardiache e cancro, nonché dalla perdita di funzionalità cerebrale legata all’età.

Molti di questi benefici sono attribuiti al contenuto di sostanze ricche di Zolfo, come l’allina nelle liliacee e i glucosinolati nelle crucifere.

Cosa dicono gli studi

Il consumo di crocifere e liliacee è stato associato a benefici per la salute, incluso un ridotto rischio di sviluppare 13, 14, 15, 16, 17:

  • vari tumori, tra cui seno, prostata, polmone, pancreas e gastrointestinali;
  • malattie cardiovascolari;
  • Diabete di tipo 2;
  • malattie neurodegenerative.

Per le verdure crocifere, questi benefici per la salute sono associati al contenuto di glucosinolati e ai loro derivati metabolici 18, 19, 13. Allo stesso modo, per le verdure liliacee, questi presunti benefici sono attribuiti all’allina e ad altre sostanze correlate, come l’allicina 20.



Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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