Osteoporosi. Il calcio non è l’unico minerale costituente delle ossa

Credits Immage: CB- Creative Bloq

Spesso si prende uno o due integratori e si pensa che magari riescano da soli a fare il lavoro, ma non è così semplice ripristinare il tessuto osseo perduto se ci sono delle condizioni che continuano a consumarlo. Ad esempio se si continua a fare una vita sedentaria o prendere farmaci, fumare, o prendere vitamina D senza tutti i cofattori.

Il presente articolo mostra i principali nutrienti e strategie per il sostegno della struttura ossea, ma non si fa carico della personale diagnosi, cura e monitoraggio delle ossa. Pertanto, ogni integrazione qui consigliata potrebbe senza dubbio essere la base di discussione con il vostro medico.

L’osteoporosi non è soltanto perdita di calcio. Nelle ossa troviamo almeno 12 minerali:




Acido Citrico: Usi, Proprietà e Benefici


Acido Citrico

(Vedi riferimenti bibliografici nei numerini accanto alla fine di una frase).

  • Aumenta la Biodisponibilità dei Sali minerali
  • Previene i Calcoli Renali
  • Migliora la digestione
  • Agente Alcalinizzante
  • Aumenta l’assorbimento di calcio nell’intestino
  • Potrebbe ridurre il rapido tasso di perdita ossea
  • Riduce l’escrezione di calcio nelle urine
  • Riduce lo stress ossidativo

Acido Citrico: Che Cos’è?

L’acido citrico è una molecola molto diffusa in natura e abbonda anche nell’organismo umano.

L’industria alimentare impiega l’acido citrico come additivo in alimenti e bevande, poiché agisce come conservante, regolatore di acidità, sostanza aromatizzante e agente emulsionante.

Inoltre, l’acido citrico può essere sfruttato come integratore alcalinizzante, soprattutto nella prevenzione dei calcoli renali.

Essendo un intermedio del ciclo di Krebs, l’acido citrico si trova in tutti i tessuti dell’organismo. Rappresenta, nello specifico, una sostanza intermedia nel metabolismo ossidativo dei nutrienti, che avviene nei mitocondri per produrre energia.

Classificato come acido debole, l’acido citrico è identificato dalla formula chimica C6H8O7. Risulta solubile in acqua in un ampio intervallo di pH e in natura si trova in quantità elevate negli agrumi.

A Cosa Serve

Secondo un’analisi, l’industria alimentare assorbe circa il 70% dell’acido citrico prodotto a livello globale, quella farmaceutica ne usa il 20% per produrre integratori e farmaci, mentre il rimanente 10% viene usato nella produzione di detergenti 1.

Come Farmaco e Integratore

Aumenta la Biodisponibilità dei Sali minerali

I sali citrati di vari metalli (es. magnesio citrato, potassio citrato, calcio citrato, ferro citrato ecc.) vengono utilizzati per integrare sali minerali in forme biologicamente disponibili.

La salificazione del minerale con acido citrico tende infatti a migliorarne l’assorbimento intestinale rispetto ai sali organici 2, 3. Ad esempio, il magnesio citrato viene assorbito meglio e risulta maggiormente biodisponibile rispetto all’ossido di magnesio e al solfato di magnesio 4, 5.

Ciò si traduce anche in minori effetti collaterali a livello intestinale, che dipendono dalla quota non assorbita.

Previene i Calcoli Renali

L’integrazione con acido citrico o con citrati minerali viene sfruttata nella gestione medica dell’urolitiasi. Il citrato urinario rappresenta infatti un potente inibitore naturale della cristallizzazione urinaria.

Migliora la digestione

Alcuni integratori alimentari per favorire la digestione contengono acido citrico associato a bicarbonato di sodio o potassio. L’azione tampone dei bicarbonati aiuta a neutralizzare l’eccessiva acidità gastrica. Inoltre, in ambiente acquoso, acido citrico e bicarbonati reagiscono sviluppando anidride carbonica.

A sua volta, l’anidride carbonica che si libera nello stomaco ne dilata le pareti, favorendo la secrezione di enzimi digestivi e acido cloridrico.

Come Eccipiente

In combinazione con altri additivi (come i carbonati di sodio e potassio), l’acido citrico viene usato come eccipiente per conferire effervescenza a diverse tipologie di prodotti.
I sistemi effervescenti sono ampiamente utilizzati nei prodotti per la pulizia dei denti, nei farmaci per il sollievo dal dolore e nelle compresse vitaminiche.
Il gusto acido e acuto dell’acido citrico può anche aiutare a mascherare il sapore sgradevole e medicinale dei prodotti farmaceutici.

Usi nell’Industria Alimentare

L’industria alimentare sfrutta l’acido citrico come acidificante e conservante naturale.
Inoltre, l’acido citrico viene usato come agente aromatizzante, in quanto aggiunge asprezza a cibi e bevande analcoliche.

In etichetta, l’acido citrico può essere indicato anche con la sigla E330. I codici E331 ed E332 indicano invece, rispettivamente, il citrato di sodio e di potassio.

L’acido citrico viene ampiamente usato per la preparazione di bevande gassate, la correzione dell’acidità dei vini e nell’industria dolciaria e conserviera.
Nei prodotti in scatola, aiuta a prevenire la crescita del batterio Clostridium botulinum (che non tollera condizioni di elevata acidità) 6. Inoltre, contribuisce ad incrementare la compattezza della gelatina nelle marmellate.

A contatto con il latte, l’acido citrico coagula la caseina (la principale proteina del latte). Per effetto di questa reazione, il latte diventa un ammasso semisolido.
Di conseguenza, l’acido citrico può essere utilizzato nella produzione della ricotta, del mascarpone e di alcuni formaggi, come la mozzarella.

L’acido citrico può anche essere aggiunto ai gelati, come agente emulsionante per evitare che i grassi si separino, al caramello, per prevenire la cristallizzazione del saccarosio, e nelle ricette al posto del succo di limone fresco.

Infine, l’uso di acido citrico nei prodotti da forno può impedire la distruzione di determinate vitamine e antiossidanti durante la cottura 7.

Come Detergente

L’acido citrico è un disinfettante eccellente e innocuo, efficace contro una varietà di batteri e virus 8, 9, 10.

Uno studio in provetta ha dimostrato che l’acido citrico può essere efficace nel trattamento e nella prevenzione del norovirus umano 11.
Facilmente trasmessi attraverso mani o cibi contaminati, i norovirus causano frequenti focolai di gastroenterite in contesti comunitari, come ospedali, navi da crociera e scuole.

Un fazzoletto di carta commerciale, contenente uno strato intermedio impregnato di acido citrico (7,51%) e sodio lauril solfato (2,02%), ha dimostrato di uccidere i virus emessi sotto forma di minuscole goccioline dopo aver starnutito, tossito o soffiato dal naso attraverso il tessuto 12.

L’acido citrico viene venduto anche come disinfettante e detergente per la rimozione di macchie di acqua dura, calce e ruggine. Per questa sua azione chelante e anticalcare, lo ritroviamo in ammorbidenti eco-sostenibili per il lavaggio in lavatrice e come disincrostante per le tubazioni.

In associazione con il bicarbonato di potassio, l’acido citrico può anche essere usato per rimuovere le incrostazioni ostinate dalle pentole.
L’acido citrico è considerato un’alternativa più sicura ed eco-sostenibile ai disinfettanti convenzionali e ai prodotti per la pulizia, come la candeggina 13.

Acido Citrico negli Alimenti

L’acido citrico fu isolato per la prima volta dal succo di limone nel 1784, ad opera di un chimico svedese, Carl Wilhelm Scheele 13.

In natura, l’acido citrico si trova in quantità maggiori negli agrumi, come limone, pompelmo, mandarino e arancia. Anche i succhi di limone e lime sono fonti ricche di acido citrico. Tra i frutti, l’acido citrico è maggiormente concentrato nei limoni e nei lime, che lo contengono fino all’8% in peso 14.

L’apporto nutritivo abituale di citrato è di circa 4 grammi al giorno e oltre il 95% di esso viene assorbito nell’intestino tenue15

Uno studio ha valutato il contenuto di acido citrico in 3 succhi naturali e in 21 succhi e concentrati di succhi commerciali. I risultati più rilevanti sono riportati in tabella 16.

Come Viene Prodotto

1.

Successivamente, iniziò a diminuire dopo l’introduzione della sintesi di acido citrico attraverso la fermentazione dello zucchero, effettuata dapprima con Cytromices (ora noto come Penicillium), successivamente con Aspergillus niger.

Rapidamente adottato da numerosi altri produttori, il processo di fermentazione è ancora oggi utilizzato in tutto il mondo, in particolare in Cina, dove viene prodotto utilizzando principalmente melassa a basso costo come materia prima 13.

Proprietà e Benefici

Agente Alcalinizzante

I reni aiutano a mantenere stabile il pH del sangue filtrando acidi e composti alcalini (bicarbonato), e rilasciandoli nelle urine. A seconda della dieta e delle condizioni metaboliche, il normale intervallo di pH delle urine è compreso tra 4,5 e 8 17, 18.
In alcuni casi, i medici possono modificare il pH delle urine per ridurre o aumentare (a seconda delle esigenze) l’efficacia di alcuni antibiotici o altri farmaci.
Altre volte, si rende necessario alcalinizzare le urine per prevenire calcoli renali che si formano in ambienti acidi 19, 20, 21.

L’urina acida, infatti, fa sì che l’acido urico e l’ossalato di calcio si aggreghino e formino calcoli. Questo effetto si osserva tipicamente a livelli di pH urinario inferiori a 5,5 22, 23, 24, 25, 26, 27.
Gli studi suggeriscono che l’acido citrico, il bicarbonato (di sodio o potassio) e gli alimenti ricchi di acido citrico e acido malico possono essere particolarmente utili per aumentare il pH delle urine 28, 29, 30, 31, 32.

Prevenzione dei Calcoli Renali

L’acido citrico previene la precipitazione e l’aggregazione del calcio nell’urina 33. In effetti, la somministrazione di magnesio citrato e potassio citrato ha ridotto il rischio di calcoli renali nei pazienti allettati 34.
Anche il citrato di potassio da solo previene la formazione di nuovi calcoli renali e può aiutare a dissolvere quelli già formati 35, 36, 37.
Consumare cibi ricchi di acido citrico, come gli agrumi, può offrire benefici nella prevenzione dei calcoli renali 16, 38.

Non a caso, secondo i dati sulle abitudini alimentari americane negli ultimi 40 anni, i calcoli renali sono più comuni nelle persone che mangiano meno agrumi 39. Una revisione sistematica ha dimostrato che la terapia a base di citrato riduce la formazione ricorrente di calcoli urinari di calcio rispetto ai controlli (placebo, cure abituali) 15.

Salute delle Ossa

L’acido citrico aumenta l’assorbimento di calcio nell’intestino. Pertanto, l’osteoporosi potrebbe essere prevenuta con un consumo frequente di agrumi nei pasti quotidiani 40, 41.

Uno studio controllato randomizzato su 20 donne in postmenopausa con osteoporosi ha suggerito che l’integrazione con citrato di magnesio (1.830 mg al giorno per un mese) potrebbe ridurre il rapido tasso di perdita ossea che caratterizza l’osteoporosi 42.

Anche il citrato di potassio riduce l’escrezione di calcio nelle urine in misura superiore rispetto ad altri sali di potassio, potendo quindi ridurre il rischio di osteoporosi e calcoli renali 43, 44.

Nel corso di vari studi, il citrato di potassio ha anche impedito l’aumento del riassorbimento osseo causato dalla menopausa, dall’acidemia cronica e dall’elevata assunzione di sale 40.
L’efficacia del citrato di potassio nel prevenire l’osteoporosi può essere migliorata dal trattamento combinato con citrato di calcio 45.
Un adeguato apporto di calcio risulta essenziale per prevenire la perdita ossea nei soggetti anziani e nelle donne in postmenopausa; in tal senso il citrato di calcio sembra essere più efficace del carbonato di calcio 40, 41.

Protezione Antiossidante

Studi preliminari suggeriscono che l’acido citrico potrebbe avere un’azione antiossidante, riducendo la perossidazione lipidica. Inoltre, potrebbe avere un’azione antinfiammatoria, riducendo la degranulazione delle cellule polimorfonucleate e attenuando il rilascio di citochine pro-infiammatorie 42, 43, 44.

45.
L’acido citrico potrebbe quindi rivelarsi utile nel ridurre lo stress ossidativo.

Effetti Collaterali

L’acido citrico e i citrati sono generalmente considerati sicuri se usati in quantità normali. L’ingestione di alimenti ricchi di acido citrico, come arance, limoni e lime, può causare la sindrome orale allergica o reazioni da contatto cutanee in alcune persone. Tuttavia, tali reazioni risultano indipendenti dall’acido citrico.

L’ingestione eccessiva di acido citrico può causare dolore addominale e mal di gola. L’esposizione di pelle e occhi a soluzioni concentrate di acido citrico può causare arrossamenti e dolore. Infine, il consumo a lungo termine o ripetuto di acido citrico può causare l’erosione dello smalto dei denti.

FONTE: Dal sito X115


Viste la facilità di utilizzo di questo prodotto e le sue innumerevoli proprietà, può esservi venuta voglia di provarlo.

Ma dove si può comprare l’acido citrico? E quanto costa?

L’acido citrico viene venduto allo stato puro e si presenta sotto forma di granuli o di polvere bianca cristallina. Il suo prezzo si aggira intorno ai 10-15 € al KG e può essere acquistato nei negozi online, in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali e/o biologici.

Acido citrico, dove si compra on line

 

Acido Citrico Prinfit

Usa il codice sconto: VITAMINERAL

in confezioni da 100 gr, 250 gr, 500 gr, 1 kilo,

ed i più convenienti 5 pacchi da 1 kilo


Guarda e fai pure un confronto su GreenWeez

Acido Citrico su GreenWeez


 




Magnesio, il minerale per evitare Aterosclerosi ed Ipertensione per eccesso di Calcio

PRODOTTI CHE CONTENGONO MAGNESIO

È davvero importante integrare il MAGNESIO, perché la sua carenza porta a gravi problemi, nonché a una ulteriore difficoltà nel metabolismo della vitamina D, che lo usa nei suoi vari passaggi biochimici.

Per esempio, c’è chi a volte ha dei disturbi da carenza di MAGNESIO proprio dopo aver iniziato a integrare la vitamina D.

Il guaio più temuto è quello che, col passare degli anni portando con sé una carenza cronica di magnesio – ma anche di altri nutrienti – si arrivi ad avere problemi di Aterosclerosi, indurimento delle arterie con conseguente Ipertensione.

Ma la ricerca ci mostra delle prove che è possibile curarsi con la nutraceutica in molti casi.

I motivi per cui diventa difficile non sottoporsi a un’integrazione con vitamina D).
Il problema è che il magnesio non è meglio lottizzato: gli autori dello studio stimano che l’alimentazione occidentale fornisca appena il 50% delle raccomandazioni giornaliere, fissate a 420 mg per gli uomini e a 320 mg per le donne. La scarsa quantità di vitamina D che circola nell’organismo (creata a partire dai raggi del sole o fornita tramite l’alimentazione e gli integratori) è quindi sottoutilizzata.

Proprietà principali del Magnesio

  1. TRASMETTE gli IMPULSI NERVOSI e STIMOLA la FUNZIONE NERVOSA:
    il magnesio è un minerale essenziale per le cellule viventi. Coopera nel trasporto di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare e influenza i livelli di calcio all’interno delle cellule. Il magnesio intracellulare attiva l’esochinasi, enzima che converte il glucosio in glucosio-6fosfato, primo gradino della glicolisi (processo attraverso il quale gli zuccheri vengono “bruciati” per produrre energia) necessaria per fornire energia a tutte le cellule, in particolare quelle nervose e muscolari che ne consumano una grande quantità. Lo stress tende ad esaurire le riserve di magnesio dell’organismo. Una carenza di magnesio produce nervosismo, ansietà, tic nervosi e insonnia di tipo II, caratterizzata da addormentamento regolare ma da frequenti risvegli notturni, per cui il soggetto si sveglia stanco anche dopo diverse ore di sonno. (L’insonnia di tipo I, caratterizzata da difficoltà all’addormentarsi è invece legata ad una carenza di calcio).
  2. STIMOLA le FUNZIONI MUSCOLARI e NORMALIZZA il RITMO CARDIACO:
    una carenza di magnesio produce tensione muscolare e crampi muscolari diurni, dopo l’esercizio fisico, in particolare alle mani e ai piedi (i crampi notturni ai polpacci, durante il riposo, sono invece dovuti a carenza di calcio). L’ipomagnesemia può produrre ipertensione arteriosa e sembrerebbe inoltre favorire l’insorgenza di aterosclerosi, soprattutto in caso di dieta ricca di colesterolo. Anche il singhiozzo frequente è associato a carenza di magnesio.
  3. PROMUOVE le NORMALI FUNZIONI METABOLICHE:
    Il magnesio interviene in oltre 300 diversi processi metabolici (in particolare sul metabolismo delle proteine e degli acidi nucleici) ed è indispensabile per promuovere la funzionalità di numerosi sistemi enzimatici. Anche nelle donne che soffrono di sindrome dolorosa premestruale è stata riscontrata una carenza di magnesio, unitamente ad un eccesso di calcio. Altro sintomo carenziale di magnesio è rappresentato da una traspirazione eccessiva e da cattivo odore corporeo generalizzato (il cattivo odore dei piedi è invece caratteristico di una carenza di zinco).
  4. COOPERA alla CRESCITA delle OSSA e RINFORZA lo SMALTO dei DENTI:
    insieme al calcio e al fosforo partecipa alla costituzione dello scheletro, infatti il 66% del magnesio dell’organismo si trova nelle ossa. In seguito alla mancanza di Magnesio, anche la muscolatura del cuore sviluppa uno spasmo o un crampo e può addirittura smettere di battere. Questo accade perché il magnesio per rilassare il cuore e per renderlo pronto per la contrazione successiva è insufficiente. Il magnesio è così determinante che è necessario per ogni importante processo biochimico quale per esempio la digestione, la sintesi proteica, la produzione di energia cellulare e il metabolismo del glucosio. Come già sappiamo, il magnesio è la chiave per il giusto utilizzo del calcio e del potassio e di molti altri nutrienti.

Così, la grande domanda che ora ci si pone è: che cosa causa la carenza di magnesio?

caffe’, zucchero, diuretici, vaccini, droghe di tutti i tipi, bassa funzionalità tiroidea, stress.

depositi di calcio nelle giunture,

  • calcoli biliari,
  • calcoli renali ed in casi estremi,
  • calcificazione del cervello e di altri organi e parti del corpo,
  • causando malattie cardiache,
  • artriti,
  • indurimento delle arterie,
  • Ipertensione,
  • senilità,
  • osteoporosi
  • e calcificazione degli organi e dei tessuti che così possono degenerare,
  • irrequietezza,
  • problemi di insonnia,
  • tensione,
  • maggiore stress,
  • sindrome premestruale
  • e molto di più.
  • mentre l’eccesso di magnesio non lo è.

    Le conseguenze possono anche essere la perdita di memoria ed eventualmente una riduzione delle prospettive di vita.

    Il magnesio e il calcio devono quindi essere presenti nelle corrette proporzioni in base alle vostre necessità.

    Il MAGNESIO è inoltre molto importante per combattere le calcificazioni che si creano con diete troppo ricche di carboidrati, eccesso di calcio nelle acque minerali e del rubinetto, eccesso di calcio da alimentazione ricca di formaggi, integrazioni di vitamina D che mettono in moto il metabolismo del calcio, il quale senza magnesio non viene indirizzato verso ossa e denti, ma rimane a depositarsi su arterie (Aterosclerosi ed Ipertensione) ed organi molli nonché articolazioni, creando dolori. Vediamolo in questo studio tradotto.

    Articolo di revisione di Kostov K, et al. Int J Mol Sci. 2018.

    Astratto

    Il magnesio è un calcioantagonista naturale. Potenzia la produzione di mediatori vasodilatatori locali (prostaciclina e ossido nitrico) e altera le risposte vascolari a una varietà di sostanze vasoattive (endotelina-1, angiotensina II e catecolamine).

    Il magnesio bilancia gli effetti delle catecolamine nello stress acuto e cronico. La carenza di magnesio può essere associata allo sviluppo di insulino-resistenza, iperglicemia e cambiamenti nel metabolismo lipidico, che aumentano i cambiamenti aterosclerotici e la rigidità arteriosa.

    .

    L’importanza del magnesio nella sanità clinica
    Gerry K Schwalfenberg 1 , Stephen J Genuis 2 3

    PMID: 29093983 PMCID: PMC5637834 DOI: 10.1155/2017/4179326

    Articolo PMC gratuito
    Astratto

    La letteratura scientifica fornisce ampie prove della diffusa carenza di magnesio e della potenziale necessità di reintegrare il magnesio in diverse condizioni mediche. Il magnesio è un elemento essenziale richiesto come cofattore per oltre 300 reazioni enzimatiche ed è quindi necessario per il funzionamento biochimico di numerose vie metaboliche.

    Uno stato inadeguato del magnesio può compromettere i processi biochimici dipendenti dalla sufficienza di questo elemento.

    Prove emergenti confermano che quasi i due terzi della popolazione nel mondo occidentale non raggiunge la dose giornaliera raccomandata di magnesio, un problema di carenza che contribuisce a varie condizioni di salute. Questa recensione valuta la letteratura medica e scientifica disponibile sui problemi di salute legati al magnesio. Per questo studio è stato utilizzato un formato tradizionale di revisione integrata.

    emicrania,

  • sindrome metabolica,
  • diabete,
  • iperlipidemia,
  • asma,
  • sindrome premestruale,
  • preeclampsia
  • e varie aritmie cardiache.
  • Il magnesio può anche essere preso in considerazione per la prevenzione dei calcoli renali e della formazione di cataratta, come coadiuvante o trattamento per la depressione e come intervento terapeutico per molti altri disturbi legati alla salute.

    Nella pratica clinica, l’ottimizzazione dello stato di MAGNESIO attraverso la dieta e l’integrazione sembra essere una terapia sicura, utile e ben documentata per diverse condizioni mediche.


    Ma c’è una speranza per i portatori di malattia coronarica con presenza di placche ateromasiche

    Leggi questo studio tradotto in parte.  L’intero studio lo puoi scaricare come Pdf su questo sito dove troverai l’articolo “Aterosclerosi, cause, esami, test clinico”

    e dove potrai constatare con le foto della TAC, il prima e dopo la cura con sistemi naturali, che ci sono casi di risoluzione o miglioramento con uso di integratori di nutrienti essenziali quali il MAGNESIO.

    Il programma di supplementi nutrizionali arresta la progressione di
    Aterosclerosi coronarica precoce documentata da Ultrafast
    Tomografia computerizzata – link allo studio

    vitamine, aminoacidi, minerali e oligoelementi, inclusa una combinazione di nutrienti essenziali brevettati per l’uso nella prevenzione e nell’inversione delle malattie cardiovascolari. Lo studio è stato concepito come un intervento prospettico prima-dopo la sperimentazione per un periodo di 12 mesi e ha incluso 55 pazienti (età 44-67) con vari stadi di malattia coronarica.

    è diminuita in media del 15% nel corso di un anno di integrazione nutrizionale. In un sottogruppo di pazienti con stadi precoci di malattia coronarica si è verificata una diminuzione statisticamente significativa e non è stata osservata alcuna ulteriore progressione della calcificazione coronarica. In singoli casi è stata documentata l’inversione e la completa scomparsa di calcificazioni coronariche preesistenti.

    efficacia di un programma di integratori nutrizionali definiti nell’arrestare le forme precoci di malattia coronarica entro un anno.

    Il programma di integratori alimentari qui testato dovrebbe essere considerato un approccio efficace e sicuro alla prevenzione e alla terapia aggiuntiva delle malattie cardiovascolari.

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7674504/

    CONTROINDICAZIONI all’Integrazione di Magnesio


    Suggerimenti per gli integratori di MAGNESIO

    Potrebbe interessarti anche questo suggerimento

    Magnesio Cloruro Prinfit – in polvere da 1 kilo – Dosaggio minimo 3 grammi di polvere al giorno in acqua con aggiunta di limone perché è amaro, oppure aggiunto alla soluzione di Ascorbaro di sodio, o ad un succo.

    Per questo sito usa il codice sconto: Vitamineral (-10%) – spedizione gratis


    Magnesio Bisglicinato in capsule Prinfit

    2 capsule apportano 400 mg di magnesio

    Usa il codice sconto: VITAMINERAL

     


    Mag-Fit ~ Magnesio Effervescente – Dosaggio minimo 1-2 misurini al giorno

    Per questo sito usa il codice sconto: Vitamineral (-10%) – spedizione gratis

     


    Altri tipi di integratori di magnesio

    Magnesio Liquido Sunwarrior

    • Soluzione completa di: magnesio, cloruro, solfato e boro
    • Ad azione rapida
    • Per migliorare gli impulsi naturali, cellulari ed elettrici
    • 100% vegano
    • Senza soia, glutine, filler o leganti

     


     

     

     


    Per gli intestini sensibili e per chi non vuole rinunciare ad una buona integrazione di magnesio, oltre alla via transdermica (massaggio di olio di magnesio), può usare il magnesio chelato.

    COME FUNZIONA IL Magnesio CHELATO

    Assumi 2 capsule al giorno per avere 375 mg di magnesio (dose minima).

    Magnesio puro legato all’aminoacido che offre la più alta bioattività dei minerali nell’organismo umano. L’aggiunta di vitamina B6 nella sua forma bioattiva P-5-P (fosfato piridossale) massimizza la capacità di assunzione di magnesio e ne favorisce l’assorbimento.

    La forma chelata dei minerali migliora significativamente l’assorbimento.
    I minerali consumati in questa forma sono molto più naturali per il corpo e vengono assorbiti meglio rispetto alle forme organiche e inorganiche comunemente vendute. Il corpo può godere di molti più benefici dalla forma chelata dei minerali.


    Magnesio Bisglicinato in capsule Prinfit

    2 capsule apportano 400 mg di magnesio

    Usa il codice sconto: VITAMINERAL

     


    Magnesio – complesso – 50 caps

    Magnesio Bisglicinato

    Prendere 2 capsule come dose minima giornaliera

    • Con semi di zucca fonte naturale di zinco
    • Completo, puro, senza additivi ed eccipienti
    • Anche per vegani e vegetariani

    Lista Integratori vitamina D Guida all’acquisto

    Il Deficit di magnesio è la causa trascurata di un basso livello di vitamina D?

    Riferimenti

    1. 41 : 476–481. doi: 10.1046 / j.1365-4362.2002.01551.x. [ PubMed ]
    2. 63 : 563–569. doi: 10.1079 / PNS2004386. [ PubMed ]
    3. 1 : 963–965. [ PubMed ] 
    4. 61 : 933–940. doi: 10.1210 / jcem-61-5-933. [ PubMed ]
    5. 11 : 187. doi: 10.1186 / 1741-7015-11-187. Articolo gratuito di PMC ]
    6. J Clin Endocrinol Metab. 2011; 96 : 53–58. doi: 10.1210 / jc.2010-2704. Articolo gratuito di PMC ]
    7.  ]
    8. Cura di Curr Opin Clin Nutr Metab. 2012; 15 : 567–579. doi: 10.1097 / MCO.0b013e3283594978. [ PubMed ]
    9. 91 : 115–124. [ PubMed ] 
    10. 96 : 1911–1930. doi: 10.1210 / jc.2011-0385. [ PubMed ]
    11. 243 : 83–91. [ PubMed ] 
    12. Sono J Cardiol. 1989; 63 : 4G – 21G. doi: 10.1016 / 0002-9149 (89) 90213-0. [ PubMed ]
    13. Shahangian S, Alspach TD, Astles JR, Yesupriya A, Dettwyler WK. Andamento dei volumi dei test di laboratorio per i rimborsi Medicare parte B, 2000? 2010. Arch Pathol Lab Med. 2013. [Epub prima della stampa] Articolo gratuito di PMC ]
    14. 55 : 1163–70. doi: 10.1373 / clinchem.2008.120006. [ PubMed ]
    15. 92 : 39–48. doi: 10.1016 / j.pbiomolbio.2006.02.001. [ PubMed ]
    16. Alcohol Clin Exp Res. 1994; 18 : 1076–1082. doi: 10.1111 / j.1530-0277.1994.tb00084.x. [ PubMed ]
    17. 22 : 235–246. [ PubMed ] 
    18. 29 : 563–574. doi: 10.1080 / 07315724.2010.10719895. [ PubMed ]

    Bibliografia

    1. Romy Conzade, Wolfgang Koenig, Margit Heier, Andrea Schneider, Eva Grill, Annette Peters, Barbara Thorand. Prevalence and Predictors of Subclinical Micronutrient Deficiency in German Older Adults: Results from the Population-Based KORA-Age Study. Nutrients, 2017; 9 (12): 1276 DOI: 10.3390/nu9121276
    2. Bischoff-Ferrari HA, Borchers M, Gudat F, et al. Vitamin D receptor expression in human muscle tissue decreases with age. J Bone Miner Res 2004;19:265-9.
    3. Laura M. Hall, Michael G. Kimlin, Pavel A. Aronov, Bruce D. Hammock, James R. Slusser, Leslie R. Woodhouse, and Charles B. Stephensen. Vitamin D Intake Needed to Maintain Target Serum 25-Hydroxyvitamin D Concentrations in Participants with Low Sun Exposure and Dark Skin Pigmentation Is Substantially Higher Than Current Recommendations. Journal of Nutrution, first published on Jan 6, 2010 as doi: doi:10.3945/jn.109.115253
    4. Holick MF. Sunlight and vitamin D for bone health and prevention of autoimmune diseases, cancers, and cardiovascular disease. Am J Clin Nutr 2004;80(6 Suppl):1678S-88S.
    5. Garland CF. Vitamin D Supplement Doses and Serum 25-Hydroxyvitamin D in the Range Associated with Cancer Prevention. Anticancer Res Feb 21 2011
    6. Lee P, Greenfield JR, Campbell LV. Vitamin D insufficiency-a novel mechanism of statin-induced myalgia? Clin Endocrinol Published online October 16, 2008:doi:10.1111/j.1365-2265.2008.03448.x.
    7. Amin, S., LaValley, M. P., Simms, R. W., and Felson, D. T. The role of vitamin D in corticosteroid-induced osteoporosis: a meta-analytic approach. Arthritis Rheum 1999;42(8):1740-1751.
    8. Constans T, Mondon K, et al. Vitamin D and cognition in the elderly. Psychol Neuropsychiatr Vieil. 2010 Dec;8(4):255-62. Review. French.
    9. Annweiler C, Schott AM, et al. Dietary intake of vitamin D and cognition in older women: a large population-based study. Neurology. 2010 Nov 16;75(20):1810-6.
    10. Llewellyn DJ, Lang IA, et al. Vitamin D and cognitive impairment in the elderly U.S. population. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2011 Jan;66(1):59-65.
    11. Llewellyn DJ, Lang IA, et al. Vitamin D and risk of cognitive decline in elderly persons. Arch Intern Med. 2010 Jul 12;170(13):1135-41.
    12. Simpson S Jr, Blizzard L, et al. Latitude is significantly associated with the prevalence of multiple sclerosis: a meta-analysis. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2011 Apr 8.
    13. Judd SE, Tangpricha V. Vitamin D deficiency and risk for cardiovascular disease. Am J Med Sci. 2009 Jul;338(1):40-4. Review.
    14. Pilz S, Tomaschitz A, et al. Vitamin D supplementation: a promising approach for the prevention and treatment of strokes. Curr Drug Targets. 2011 Jan;12(1):88-96. Review.
    15. Reddy Vanga S, Good M, et al. Role of vitamin D in cardiovascular health. Am J Cardiol. 2010 Sep 15;106(6):798-805.
    16. Zittermann A, Gummert JF, Börgermann J. The role of vitamin d in dyslipidemia and cardiovascular disease. Curr Pharm Des. 2011;17(9):933-42.

     



    Vitamine liposolubili A, D e K2 in sinergia con Zinco e Magnesio

     

    Articolo tratto dal sito del dr Mercola e  dalla Weston price Foundation

    Punti salienti

    • Le vitamine A, D e K cooperano sinergicamente non solo l’una con l’altra, ma anche con minerali essenziali come il magnesio e lo zinco, con grassi dietetici e con fattori metabolici chiave come il biossido di carbonio e l’ormone tiroideo. Questo livello di complessità ci ricorda che è meglio cooperare con la saggezza della natura ottenendo vitamine attraverso cibi ricchi di sostanze nutritive
    • Le vitamine A, D e K2 interagiscono sinergicamente per supportare la salute immunitaria, fornire una crescita adeguata, sostenere ossa e denti forti e proteggere i tessuti molli dalla calcificazione. Il magnesio è richiesto per la produzione di tutte le proteine, comprese quelle che interagiscono con le vitamine A e D
    • Molte delle proteine ​​coinvolte nel metabolismo della vitamina A e i recettori per entrambe le vitamine A e D funzionano correttamente solo in presenza di zinco.
    • Il grasso alimentare è necessario per l’assorbimento delle vitamine liposolubili.

    Storia della Vitamina K

    La vitamina K2, presente nei grassi animali e negli alimenti fermentati, è presente in quantità molto minori nella maggior parte delle diete rispetto alla vitamina K1, che si trova nelle verdure a foglia verde.

    Poiché i ricercatori nel corso del XX secolo videro che le due forme di vitamina erano intercambiabili, ignorarono la vitamina K2 come se la sua scarsità la rendesse meno rilevante.

    le vitamine K1 e K2 non sono intercambiabili dopotutto:




    Vitamina D non è così tossica come si pensava una volta

    Metabolomic Medicine

    Qual è il margine di sicurezza per quanto riguarda l’assunzione di vitamina D?

    Cosa dobbiamo sapere per assumere in sicurezza questa vitamina vitale.

    Dott. Dimitris Tsoukalas
    Medico Chirurgo

    Tale misurazione è spesso prescritta da endocrinologi, pediatri, neurologi, reumatologi, ortopedici, internisti e altri. Inoltre, sempre più medici prescrivono la vitamina D nel tentativo di rimediare alla sua carenza. Si tratta di un enorme passo avanti che può apportare benefici sostanziali al miglioramento della salute, in modo semplice ed efficace.

    Vitamina D e tossicità

    In letteratura sono riportati singoli casi di assunzione accidentale di elevate dosi di vitamina D, 2.400.000 o 1.680.000 UI di vitamina D al giorno.(4) Le vittime di suddetta assunzione accidentale hanno manifestato sintomi di tossicità da vitamina D, quali crampi, nausea e vertigini per 5 mesi. Per giungere ad un tale sovradosaggio di vitamina D, bisognerebbe consumare oltre 800 capsule da 2.000 UI al giorno, il che è praticamente impossibile.

    La vitamina D3 non è così tossica come si pensava una volta.
    Prof. Michael Holick, MD, Phd.
    Mayo Clinic Proceedings(5)

    Vitamina D e calcio

    Una delle preoccupazioni comuni di medici e farmacisti riguardo all’assunzione di dosi elevate di vitamina D, è la manifestazione di tossicità causata dall’incremento dei livelli ematici di calcio(6).

    Una revisione degli studi sull’argomento, dimostra che non ci sono casi di tossicità da calcio corrispondente a livelli ematici di vitamina D – nella sua principale forma circolante (25OHD3) – fino a sette volte superiori a quelli normali (700 ng/dl). I livelli ematici normali sono fino a 100 ng/dl(4).

    Le summenzionate dosi sicure, raccomandate dall’American Association of Clinical Endocrinologists (Associazione Medici Endocrinologi), senza il monitoraggio e la misurazione dei suoi livelli da parte un medico, sono di 10.000 UI al giorno per gli adulti, e di 4.000 UI per i bambini di età compresa tra 8 e 18 anni. L’assunzione di dosi superiori a 10.000 UI al giorno, al fine di ripristinare una carenza significativa di vitamina D, deve avvenire previa prescrizione medica ed essere soggetta a misurazioni continue dei livelli ematici.

    Le dosi di cui sopra sono completamente normali ed attese, poiché il corpo umano, dopo l‘esposizione al sole in estate, produce 10-20.000 UI di vitamina D in circa 15 minuti. Valori di 5 a 10.000 UI al giorno, per gli adulti, rappresentano la dose minima per ottenere un risultato biologico sufficiente.

    Secondo Robert Heany, professore di endocrinologia e pioniere della ricerca sulla vitamina D a livello mondiale, in letteratura non sono stati riportati casi di tossicità fino a una dose giornaliera di 30.000 UI di vitamina D e livelli ematici fino a 200 ng/dl per lunghi periodi di tempo.

    Dati recenti suggeriscono che la vitamina D è più sicura in dosi molto più elevate di quanto precedentemente ritenuto in termini di limiti di sicurezza.(1,3,5). È opportuno ricordare che la vitamina D deve essere assunta in associazione alla vitamina K2 e al magnesio, che rappresentano i principali cofattori che contribuiscono al raggiungimento del massimo effetto benefico.

    Bibliografia

    1. Changing Incidence of Serum 25-Hydroxyvitamin D Values Above 50 ng/mL: A 10-Year Population-Based Study Daniel V. Dudenkov, MD et. al. Mayo Clinic Proceedings 
    2. Vitamin D in Health and Disease Robert P. Heaney Creighton University.
      Clin J Am Soc Nephrol 3: 1535–1541, 2008.
    3. Evidence that Vitamin D Supplementation Could Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and Deaths by William B. Grant et. al.  https://www.mdpi.com/2072-6643/12/4/988/htm
    4. Risk assessment for vitamin D. John N Hathcock, Andrew Shao, Reinhold Vieth, and Robert Heaney. Am J Clin Nutr 2007;85:6–18
    5. Vitamin D Is Not as Toxic as Was Once Thought: A Historical and an Up-to-Date Perspective Michael F. Holick, PhD, MD Mayo Clinic Proceedings. DOI: https://doi.org/10.1016/j.mayocp.2015.03.015
    6. Evaluation, Treatment, and Prevention of Vitamin D Deficiency: 
      J Clin Endocrinol Metab, July 2011, 96(7)1911–1930

     

    Dott. Dimitris Tsoukalas

     

     

     


    https://www.vitamineral.it/integratori-di-vitamina-d-colecalciferolo-come-prodotto-biologico/

    Magnesio: quale scegliere?

    La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie


     




    La Vitamina D necessita della vitamina K2, la spazzina delle arterie

    Crediti immagine a The WOM Healthy

    La vitamina del sole (vit.D) è davvero una sostanza meravigliosa, quando ha a disposizione tutti gli alleati necessari per esprimere il suo potenziale. Una maggiore quantità di vitamina D è preferibile per la salute del cuore fino a un certo punto, oltre il quale è dannosa (se presa da sola).

    potrebbe semplicemente salvarvi la vita.

    Come la vitamina K2 può aiutarci

    • Osteocalcina, che lega il calcio nelle ossa e nei denti, dove c’è bisogno di calcio.
    • spazza via il calcio da tessuti come le arterie e le vene, dove il minerale è sgradito e dannoso.

    carenza di vitamina K2, le proteine che dipendono da essa rimangono inattive. Gradualmente, allora, il paradosso del calcio si riaffaccia minaccioso e porta a un pericoloso declino della densità minerale ossea e a un ancor più rischioso indurimento delle arterie.

    Quando i livelli di vitamina K2 sono inadeguati, quelle proteine risultano inutili, e il calcio vaga senza una meta, dirigendosi infine dove incontra una resistenza minima, introducendosi nei tessuti molli piuttosto che tentare di farsi largo con la forza nelle ossa dure. Nonostante il discorso possa sembrare troppo tecnico, spendere qualche minuto ora per comprendere la natura di queste proteine dipendenti dalla vitamina K2 vi permetterà di apprezzare appieno il potere meraviglioso e i profondi benefici alla salute della vitamina K2, che imparerete nel prosieguo di questo libro.

    Anche facendo regolari controlli del colesterolo, elettrocardiogrammi ed esami sotto sforzo, la maggior parte delle coronaropatie non viene identificata finché non si verifica un infarto, e il primo infarto è fatale nel 50 per cento dei casi. Combattere le coronaropatie è stato per decenni uno dei problemi più importanti legati alla salute pubblica. Negli ultimi 50 anni, i consigli alimentari degli esperti sono stati in gran parte dettati dalla guerra contro la malattia coronarica.

    smentita nella letteratura scientifica, resta radicata nelle credenze popolari riguardo all’alimentazione. A seconda del vostro attuale livello di consapevolezza delle cause delle coronaropatie, sarete piacevolmente sorpresi o del tutto inorriditi dalla lista dei cibi ricchi di vitamina K2 benefici per il cuore, dopo tutto, non è un paradosso.

    ben lontani da quelli della vitamina K2.

    ricchi di vitamina K2; l’unica vitamina conosciuta in grado di prevenire e curare l’osteoporosi.

    studio Rotterdam. Questo studio sulla popolazione, condotto nei Paesi Bassi, esaminò circa 8000 uomini e donne di oltre 55 anni di età riguardo alloro stato di salute, all’uso 24 dl 4G>1. Lo studio rivelò che un’elevata assunzione di vitamina K2 tramite l’alimentazione riduceva sensibilmente l’incidenza della calcificazione delle arterie e il rischio di morte da malattie cardiache e cardiovascolari, del 50% rispetto a persone con un basso apporto alimentare di vitamina K2.

    questo studio, le persone con il maggiore apporto di vitamina K2 dall’alimentazione vivranno, in media, sette anni in più dei loro omologhi con carenze di vitamina K2.

    , dimostrando come quest’ultima, nel nostro caso, non abbia effetti protettlvi. O, peggio, è possibile che l’enorme popolarità della vitamina D in realtà acutizzi il problema. In alcune circostanze, la vitamina D aumenta la calcificazione delle arterie.

    Molti studi indicano un’associazione tra la carenza di vitamina D e le coronaropatie, e quando i livelli di vitamina D aumentano, la calcificazione delle arterie diminuisce.

  • vitamina D aumenta l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino, e questo è un beneficio per la salute delle ossa. Di certo, è stato dimostrato che l’integrazione contemporanea di vitamina D e di calcio aumenta la densità ossea più di quanto non faccia l’assunzione di uno solo di essi.

    La risposta è che abbiamo bisogno della vitamina D per trarre benefici dalla vitamina K2 e viceversa.

    Kate Rheaume-Bleue

    Riferimenti

    • Oltre la carenza: potenziali benefici di una maggiore assunzione di vitamina K per la salute delle ossa e dei vasi
    • Scopri altre informazioni sulla vitamina K2 leggendo il libro di Kate Rhéaume-Bleue

      La Vitamina che ti farà Vivere 100 Anni — Libro

      Il miracolo della Vitamina K2

      Kate Rhéaume-Bleue


      Consigli di assunzione vitamina K2

      Pertanto, la vitamina K2 dovrebbe essere sempre se si assume vitamina D3. Queste due vitamine lavorano insieme sinergicamente e fanno sì che il calcio ingerito attraverso il cibo venga immagazzinato nelle ossa e non nelle arterie.

      Tuttavia si consiglia di assumerle in due momenti diversi poiché al momento di essere assorbite condividono lo stesso recettore.
      Il recettore è la porta di entrata, solo dolo averla oltrepassata lavoreranno in sinergia, ma se assunte allo stesso pasto potrebbero ostacolarsi reciprocamente.
      Leggi di più in questo articolo
      Perché le vitamina D e K2 vanno assunte in due pasti diversi

      Il dosaggio di queste due vitamine è indipendente l’uno dall’altro. Ciò significa che, indipendentemente dalla quantità di vitamina D3 assunta, la dose ottimale per beneficiare del pieno effetto della vitamina K2 rimane sempre la stessa ed è compresa tra 100 e 200 mcg al giorno.

      La Vitamina K2 essendo liposolubile va assunta con un pasto generalmente condito di grassi (olio ev di oliva, ecc)

      DOSAGGI di vitamina K2:

      • 🌀45 microgrammi di K2 al giorno se:
        • ➰Stai assumendo anticoagulanti
        • ➰Sei una persona sana, hai meno di 50 anni, non assumi vitamina D e vuoi essere prudente
        • ➰bambini dai 7 anni e fino ai 12-13 anni
      • ✅100 microgrammi di K2 al giorno se:
        • ➰Sei sano, hai meno di 50 anni ed assumi vitamina D aggiuntiva
        • ➰Assumi oltre 2.500 Unità Internazionali di vitamina D al giorno
      • ✅200 microgrammi di K2 al giorno se:
        • ➰Hai in famiglia casi di osteoporosi o malattie cardiovascolari
        • ➰Mostri i primi segni di osteoporosi o malattie cardiovascolari
        • ➰Assumi più di 5.000 Unità Internazionali di vitamina D al giorno

      Per chi fa anticoagulanti viene consigliato il dosaggio più basso di 40-50 mcg.

      Terapia Anticoagulante: È giusto evitare la vitamina K2?

      Non sempre è facile trovare tale dosaggio, pertanto:

      • se avete la dose di una capsula da 100 mcg., assumerla a giorni alterni
      • se avete la compressa da 100 mcg può essere divisa in due e presa giornalmente
      • se avete la dose in capsula da 200 mcg. assumetela solo una volta alla settimana

       

      VITAMINA K2 SYGNUM

      Questa forma di vit K2 in gocce è piu’ facilmente gestibile per creare dosaggi bassi adatti a chi fa anticoagulanti o per bambini

      1 goccia=20mcg
      2 gocce=40mcg

       

      Vitamina K2 Nutriva in compresse da 105 mcg

      Le compresse di solito possono essere divise in due e quindi prendere metà dose

       

       

      Vitamina K2 200 mcg Prinfit in capsule

      K2-MK7 (Menaquinone)

      1 capsula al giorno con un pasto (lontano dalla vitamina D3)

      1 capsula la settimana se assumete Anticoagulanti e solo se il medico è d’accordo

      Codice sconto Vitamineral – spedizione gratuita


       




  • La rimozione della colecisti e la carenza di vitamina D

    Che cos’è la colecisti?

    La colecisti (detta anche cistifellea) è un organo lungo circa 7-10 cm posto sulla faccia inferiore del fegato, che ha la funzione di concentrare la bile, un liquido di colore giallo-verde che viene riversato attraverso un condotto chiamato dotto coledoco nella prima parte dell’intestino (duodeno) durante il processo digestivo.

    La bile è una miscela di sostanze dotata di diverse funzioni, tra le più importanti si riconoscono

    I disturbi più comuni della cistifellea sono legati a condizioni che causano il blocco del flusso della bile attraverso i dotti biliari, tipicamente calcoli. I calcoli biliari si formano quando le sostanze nella bile precipitano a formare particelle solide, come piccoli sassolini. Più raramente la causa del blocco può essere un tumore all’organo.

    l’asportazione della colecisti non compromette i normali processi digestivi.

    Cosa mangiare dopo un intervento alla cistifellea?

    tratto da Eurosalus di Attilio Speciani

    In una prima fase sarà utile limitare gli alimenti irritanti come il caffè, il cioccolato, le spezie, gli alcolici, i grassi cotti, i formaggi, i salumi, i fritti, le uova, il burro, la margarina, le carni affumicate e la frutta secca.

    Si consiglia di preferire i cereali integrali (riso, pasta, pane tostato ecc.), gli alimenti ricchi di fibre (verdura e frutta) e le proteine digeribili del pesce e della carne bianca.

    In questi casi, è importante consultare il proprio medico, che valuterà la possibilità di affiancare alla dieta integratori alimentari a base di carciofo, boldo e cardo mariano, utili per depurare o stimolare il fegato.


    Se avete già formato dei calcoli biliari ed ancora siete indecisi se operarvi o meno, potrebbe essere utile leggere alcune teorie confermate da studi circa la relazione fra calcoli di ogni tipo e la carenza di magnesio.

    Pare che essendo scarso il magnesio ci sia una eccesso di calcio.

    Alcuni indicano il Magnesio Cloruro tra i preferiti da integrare, altri nel caso dei calcoli prediligono il Magnesio Citrato.

    Il magnesio Cloruro utile contro i calcoli

    CALCOLI BILIARI

    I calcoli possono presentare una dimensione che va da pochi millimetri a qualche centimetro. Si presentano come formazioni dure simili a sassi. Colpisce circa il 10 – 15% della popolazione e sembra avere una preferenza per il sesso femminile (soprattutto dovuto a gravidanze multiple, obesità o dimagrimenti rapidi).
    I calcoli biliari sono essenzialmente di due tipi: i calcoli di colesterolo e i calcoli pigmentati, a loro volta distinti in bruni e neri.

    Perché si formano i calcoli biliari?

    Le cause di formazione di questi calcoli sono differenti a seconda del tipo di calcolo.
    I calcoli di colesterolo rappresentano il 70% circa dei calcoli nei paesi occidentali. In questi casi il fegato produce una bile satura in colesterolo (a causa del mancato equilibrio, per esempio, con i sali biliari e i fosfolipidi). Questo mancato equilibrio porterà ad un’emissione di bile satura in colesterolo che favorirà la formazione di calcoli.
    Nei calcoli pigmentati troveremo invece della bilirubina non coniugata che si combinerà e precipiterà col calcio, in modo da formare bilirubinati di calcio. I calcoli pigmentati bruni si associano normalmente ad infezioni (si riscontrano più che altro in Asia), mentre quelli neri sono normalmente concomitanti a malattie del sangue o si riscontrano in pazienti cirrotici: si riscontrano solo nella colecisti.

    La vitamina k2 è molto decalcificante, ad esempio.

    “Contrariamente a quanto si crede, la carenza di magnesio può essere riscontrabile anche fra chi ha calcoli biliari, calcoli renali e depositi di calcio nelle giunture e può essere riscontrabile anche fra coloro che lo integrano regolarmente”.

    Una delle ragioni di ciò è che lo stress causato dal moderno stile di vita tende a incidere sulle riserve di magnesio molto più rapidamente di quanto si possa immaginare.

    Il calcio, un grande minerale, necessita del magnesio per poter essere assimilato dal nostro corpo. Il calcio stesso, comunque, non dovrebbe essere mai assunto da solo, poiché elimina il magnesio dalle varie parti del corpo per poter essere assimilato. Ciò determina una carenza di magnesio e conseguentemente può far sì che ci si senta peggio.
    Questo può accadere a coloro che hanno un regime alimentare molto ricco di latte e latticini. Il latte, infatti, è composto da circa otto parti di calcio contro una di magnesio.
    L’eccesso di calcio nell’organismo forma dei depositi quali calcoli biliari, calcoli renali e depositi di calcio nelle giunture.
    È dimostrato come tutte queste manifestazioni si attenuino con l’assunzione di magnesio, soprattutto sotto forma di bevanda.


    Quindi essendo la vitamina D una vitamina Liposolubile andiamo ora ad affronatre la relazione con la colecisti e vedere se ci sono difficoltà ad assorbirla in caso di colecistectomia, ovvero asportazione della colecisti.

    Benché senza la colecisti sia possibile vivere perché non è un organo vitale, e le funzioni digestive siano conservate, si rileva che si ricorre con troppa facilità alla chirurgia per risolvere problemi di colestasi, cioè blocco dei dotti della colecisti.

    Tuttavia, se siete senza colecisti sappiate che è possibile assorbire lo stesso la vitamina D ed anche le altre vitamine Liposolubili come hanno testimoniato alcuni utenti nel Gruppo FB Vitamina D che integravano Vitamina D ed erano senza colecisti.

    Il lavaggio Epatico

    Benché parte della comunità scientifica sia poco incline a credere che i lavaggi del fegato servano ad eliminare i calcoli della colecisti voglio comunque farvi conoscere questa pratica che ho sperimentato una volta e anche senza avere calcoli è molto efficace per pulire il fegato disintossicarsi e fa sentire molto bene.

    Per conoscere meglio la procedura invito a leggere il libro e seguire il gruppo Facebook.

    Un formidabile metodo fai da te per ottenere il massimo in termini di salute e benessere, e molto altro ancora!

    In questa edizione riccamente ampliata del suo bestseller internazionale, Andreas Moritz rivela la causa di una patologia molto frequente ma poco riconosciuta, ovvero la presenza di calcoli che congestionano i dotti biliari nel fegato.

    Il fegato è l’organo responsabile della distribuzione e del mantenimento costante di “carburante” a tutto l’organismo. Agisce come una vera e propria stazione di depurazione che neutralizza gli effetti nocivi di tutto quello che ogni giorno ingeriamo.

    Depurando circa un litro e mezzo di sangue al minuto e fornendo la quantità necessaria di sostanze nutritive e di energia, il fegato garantisce il delicato equilibrio che ci mantiene in perfetta salute. Ma non sempre funziona al massimo delle sue capacità.

    I calcoli biliari, formando delle ostruzioni al suo interno, possono ridurre in maniera considerevole il funzionamento del fegato ed è per questo che la loro presenza impedisce un buon stato di salute e vitalità, oltre che essere una delle maggiori cause di malattia.

    Oltre a illustrare le procedure pratiche per la pulizia di fegato, colecisti, reni e intestino, Moritz spiega nei minimi dettagli l’origine di tutte le patologie più comuni e come prevenirle o farle regredire naturalmente.

    Lavaggio epatico – Migliorare la propria salute

    Sembra che
    • ➡️ Bassi livelli di vitamina D possono causare la formazione di calcolosi della colecisti
    • ➡️ la rimozione della colecisti può ridurre i livelli di vitamina D e magnesio (opinioni contrastanti/prova)
    Ci sono anche molti altri modi per incrementare la vitamina D in caso che la cistifellea fosse stata rimossa o funzionare male
    Vitamina D per intestini sensibili, sublinguale, per uso cutaneo, dal sole, dalle lampade UV, ecc

    25-idrossivitamina D livelli e la valutazione della densità minerale ossea in pazienti con colecistectomia: uno studio caso-controllo.
    Ekiz T1, Yegen SF2, Katar MK2, Genç Ö3, Genç S3.
    Questo studio ha confrontato i valori di 25-hyrdoxyvitamin (OH) D la densità ossea e minerale (BMD) di pazienti con e senza colecistectomia. Sebbene 25 (OH) D erano significativamente inferiore nel gruppo colecistectomia (12,1 ± 6,2 vs 15,6 ± 6,6 ng / mL), è stata osservata alcuna differenza significativa tra i gruppi in termini di misurazioni BMD.
    INTRODUZIONE:
    Sebbene 25 (OH) D sono stati studiati e risultati inferiori nei pazienti con colecistectomia, i dati sono scarsi per quanto riguarda la BMD. Perciò, lo scopo di questo studio era di confrontare i valori di 25 (OH) D e BMD dei pazienti con colecistectomia e senza colecistectomia.
    METODI:
    RISULTATI:
    In conclusione, alla luce dei nostri risultati, i pazienti colecistectomia sembrano avere più basso livello di livelli D 25 (OH) rispetto ai soggetti sani, ma entrambi i gruppi hanno valori di BMD simili. Ulteriori studi nei disegni di coorte, tenendo conto della formazione delle ossa e dei marker di riassorbimento sono attesi.
    PMID: 29500745 DOI: 10.1007 / s11657-018-0435-7

     

    Implicazioni della carenza di vitamina D nei pazienti litiasici e nella popolazione generale

    Astratto
    Contesto e obiettivo

    Acquisizione prove

    Sintesi delle prove

    Conclusione

    i livelli di vitamina D dovrebbero essere misurati in tutti i pazienti litiasici e quelli con carenza di vitamina D dovrebbero essere trattati.


    https://www.vitamineral.it/integratori-di-vitamina-d-colecalciferolo-come-prodotto-biologico/

    Magnesio: quale scegliere?

    Vitamina K2: il nutriente mancante per il cuore e le ossa


     




    Gli Effetti della Vitamina D sul Paratormone

     

    Riporto una serie di articoli e video per capire l’importanza di effettuare l’esame del Paratormone quando integriamo Vitamina D insieme a calcemia (calcio nel sangue) ed eventuale calciuria (calcio nelle urine).

    Anche per questo esame, come per quello della vitamina D, troverete il medico riluttante a prescriverlo poiché sottoposto a rigidi protocolli onde arginare le richieste eccessive di esami e contenere la spesa pubblica. Il Paratormone può essere richiesto dal medico se c’è sospetto di tumore benigno delle paratiroidi o per carenza di calcio nel sangue.

    Con la carenza di Vitamina D si ha di solito un aumento del Paratormone che essendo attore fondamentale nella regolazione del metabolismo del calcio all’interno del nostro organismo, cerca di mettere piu calcio in circolo.

    Integrando vitamina D a dosaggi giusti giornalmente (e non una volta al mese) i livelli di Paratormone e calcio dovrebbero tornare nella norma, ma questo va controllato ogni due-tre mesi anche per stabilire il dosaggio di mantenimento della vitamina D.

    A volte servono parecchi mesi di integrazione di vitamina D affinché i livelli di Paratormone si stabiliscano più vicino al range minimo.

    Per fare scendere il Paratormone bisogna continuare ad assumere vitamina D se i valori del calcio sono nei range. Un buon modo è anche assumere più magnesio ed anche il Boro aiuta molto a far scendere il Paratormone.

    Se il calcio è più alto del normale chiedere al medico altri esami (calciuria e fosforo per escludere problemi alle paratiroidi) e comunque il magnesio è un antagonista del calcio quindi conviene assumerne di più, anche per attivare la vit D. Se troppo complicato rivolgetevi ad un medico di fiducia. Oppure continuate a leggere l’articolo seguendo il video del dr. Martelli qui sotto per saperne di più.

    dott. Francesco Martelli

    Meccanismi di regolazione della calcemia
    (dal sito Bonehealth)

    Il livello ematico del calcio viene rialzato attraverso 3 meccanismi diversi, agenti su altrettanti sistemi:

    • l’induzione del riassorbimento del calcio a livello del tubulo renale
    • la mobilizzazione delle riserve ossee per aumentata attività osteoclastica
    • l’attivazione dell’enzima 1-alfa-idrossilasi, responsabile della conversione del 25-idrossicolecalciferolo a calcitriolo, forma attiva della vitamina D, che a sua volta facilita l’assorbimento intestinale del calcio. Tali processi vengono stimolati dal PTH, direttamente (i primi due) o indirettamente (l’ultimo).

    PARATORMONE (PTH) : che cosa è (dal sito Analisi del sangue.net)

    Il paratormone (PTH) è un ormone che viene sintetizzato dalle paratiroidi, quattro ghiandole endocrine situate nel collo, dietro la tiroide. Questo ormone, insieme alla calcitonina, svolge un ruolo fondamentale nel rimodellamento osseo.

    Più nello specifico, il paratormone:

    • stimola l’attivazione della vitamina D a livello renale, cosa che a sua volta migliora l’assorbimento intestinale del calcio introdotto con la dieta.

    In condizioni normali le paratiroidi secernono il paratormone nel sangue quando la calcemia è bassa, mentre quando la calcemia inizia ad aumentare il PTH tende normalmente a diminuire.

    In genere la valutazione dei livelli di paratormone nel sangue viene eseguita per confermare il sospetto di iperparatiroidismo oppure in presenza di anomalie importanti della calcemia.

    Paratormone e calcio: interpretazione dei valori

    I valori del paratormone vanno sempre interpretati in associazione alla concentrazione di calcio presente nel sangue. Quindi:

    • se i livelli di paratormone sono normali e quelli di calcio sono bassi o alti, il problema potrebbe non avere niente a che fare con le ghiandole paratiroidi.

    Infine se entrambi i valori di paratormone e calcio sono troppo alti o troppo bassi, sarà il medico a decidere se fare ulteriori accertamenti per stabilire la causa del problema.

    PARATORMONE BASSO : le possibili cause

    Più nello specifico, bassi livelli di paratormone potrebbero indicare:

    • una malattia autoimmune.

    PARATORMONE ALTO : le possibili cause

    Di solito alti livelli di paratormone possono essere causati da diversi fattori, quali ad esempio:

    • la gravidanza.

     

    Intervista alla Dott.ssa Maria Rosaria Ambrosio, Università di Ferrara.

    Trattamento dell’ipoparatiroidismo: paratormone – PTH (Tratto da Bonhealth)

    Il razionale del trattamento dell’ipoparatiroidismo consiste nella somministrazione di molecole analoghe dell’intero ormone (hPTH 1-84) o della porzione N-terminale biologicamente attiva del paratormone (PTH). Questo secondo peptide sintetico, ricombinante, denominato teriparatide, riprende i frammenti aminoacidici 1-34 (hPTH 1-34). Le due molecole, entrambe somministrabili per via sottocutanea, hanno la capacità di prolungare il legame al recettore e presentano emivita superiore. La ricerca attuale si sta concentrando sul perfezionamento del delivery dei farmaci.

    La stessa terapia sostitutiva del PTH, che per definizione può essere somministrata in maniera intermittente e non continua (ormone endogeno), ha mostrato un effetto anabolizzante sul tessuto osseo.

    Trattamento osteoporosi: il ruolo del PTH

    Il teriparatide trova indicazione nel trattamento dell’osteoporosi: somministrato per via sottocutanea nella posologia di 20 μg / die, è in grado di abbassare il rischio fratturativo del 65% a livello vertebrale e del 53% a livello non vertebrale. La dose terapeutica si è dimostrata ugualmente protettiva, in questo senso, rispetto a quella duplice ma, nel contempo, più sicura rispetto al rischio di un’ipercalcemia come reazione avversa. La prospettiva futura è quella di validare una somministrazione a cadenza settimanale: al momento sono arrivate indicazioni incoraggianti dalla sperimentazione dei dosaggi di 30 e 60 μg, dunque equivalenti a minidosaggi quotidiani da 4.3 and 8.6 μg.

    Letteratura di approfondimento sul PTH

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29049872

    In questo studio si ipotizza l’effetto benefico di un farmaco simile al paratormone sulla cura dell’osteoporosi e dell’Ipoparatiroidismo.
    Direi che la vitamina D è meglio. (N.d.a.)

    Dosaggio e consegna ottimali dell’ormone paratiroideo e dei suoi analoghi per l’osteoporosi e l’ipoparatiroidismo – traduzione della farmacologia
    Donovan Tay, Serge Cremers, John P Bilezikian

    PMID: 29049872 PMCID: PMC5777439 DOI: 10.1111/bcp.13455

    Articolo PMC gratuito

    Astratto

    Quando somministrato in modo intermittente, il PTH aumenta la massa ossea, ma quando è presente continuamente e in eccesso (ad es. PHPT), ne consegue la perdita ossea.

    © 2017 Società farmacologica britannica


    Lista Integratori vitamina D Guida all’acquisto

     




    Vitamina K2: il nutriente mancante per il cuore e le ossa

    Eliminare la placca arteriosa pericolosa dalle arterie, è molto più semplice di quanto pensi

     

    Vitamina K2 e corretto utilizzo del calcio secondo gli studi

    Un’assunzione non adeguata del calcio può comportare a una diminuita densità minerale ossea che può incrementare il rischio di fratture osee. L’integrazione di calcio promuove la densità minerale e robustezza ossea e può prevenire l’osteoporosi.

    la vitamina K2 è associata con l’inibizione della calcificazione e dell’irrigidimento delle arterie.

    vitamina K2 ha dimostrato di abbassare il rischio di danno vascolare perchè attiva la proteina di matrice GLA (MGP), che inibisce i depositi del calcio sulle pareti. La Vitamina K, in particolare la vitamina K2, è quasi del tutto assente nel cibo spazzatura e viene consumata in quantità molto basse persino nelle diete salutistiche del mondo Occidentale. La mancanza di Vitamina K comporta un attivazione non corretta della proteina matrice GLA (MGP) la quale compromette in modo importante il processo di rimozione del calcio e aumenta il rischio di calcificazione dei vasi sanguigni.

    Un aumentato apporto di vitamina K2 potrebbe essere un mezzo per limitare i rischi per la salute legati alla necessità di abbassare i livelli calcio.

    Studi effettuati sul natto (semi di soia fermentati) confermano l’importanza della vitamina K2 in forma di menachinone 7 (MK-7).

    cliccate QUI.



    Vitamina K2: il nutriente mancante per il cuore e le ossa

    BREVE RIASSUNTO

    • La vitamina K2 è importante quanto la vitamina D per la salute del cuore e delle ossa: è essenziale per attivare gli enzimi coinvolti nel trasporto del calcio dalle pareti arteriose alle ossa
    • Secondo uno studio recente, le statine possono aumentare la calcificazione nelle arterie, mentre per un’altra ricerca impoveriscono il corpo di vitamina K2, per cui potrebbe essere un meccanismo attraverso il quale danneggiano il cuore
    • Il quartetto composto da calcio, vitamina D, K2 e magnesio agisce in modo sinergico e queste vitamine dovrebbero idealmente essere preso in modo combinato

    Del Dott. Mercola

    Goodman è anche il presidente del Dipartimento di Medicina Integrativa presso la New York University (NYU), e autore del libro, Vitamin K2: The Missing Nutrient for Heart and Bone Health (Vitamina K2: il nutriente mancante per la salute del cuore e delle ossa) al momento disponibile in inglese, nel quale spiega perché la vitamina K2 è importante tanto quanto la vitamina D.

    L’80% di malattie croniche, come aterosclerosi, infarti e ictus, diabete e obesità si può prevenire. Così mi sono appassionato all’idea di imparare la medicina integrativa”.

    Il dottor Goodman è stato il primario di cardiologia allo Scripps Memorial, per poi passare alla Scripps Clinic for Integrative Medicine, dove è rimasto per molti anni.

    Come cardiologo, fa bene ad approfondire il ruolo della vitamina K2, dato che ha due funzioni cruciali: nella salute cardiovascolare e nel ripristino delle ossa.

    La vitamina K2 svolge anche molte altre funzioni, ma aiutando a rimuovere il calcio dal rivestimento dei vasi sanguigni, aiuta a prevenire le occlusioni da aterosclerosi.

    Le basi della vitamina K

    Le vitamine K1 e K2 fanno parte di una stessa famiglia, ma sono molto diverse nella loro attività e funzione.
    La vitamina K1, si trova nelle verdure a foglia verde, è liposolubile e coinvolta nella produzione di fattori di coagulazione, fondamentali per fermare il sanguinamento.

    La vitamina K2 è molto diversa, grazie a una complessa biochimica che coinvolge due enzimi:

      • Matrice Gla-proteina (MGP)
      • Osteocalcina

    L’osteocalcina aiuta poi a cementare il calcio.

  • “Così ora dico a tutti i pazienti, specialmente in presenza di fattori di rischio per la calcificazione: ‘Devi prendere la vitamina K2 insieme alla vitamina D, al calcio e al magnesio’. Perché dobbiamo essere sicuri che il calcio vada dove deve andare”.
  • Le statine potrebbero aumentare la calcificazione arteriosa riducendo la vitamina K2

    Oltre a una dieta povera di vitamina K2, alcuni farmaci possono influenzare a loro volta illivello della vitamina. Il Dott. Goodman ha citato un recente articolo apparso sul Journal of the American College of Cardiology, secondo il quale le statine possono aumentare la calcificazione delle arterie.

    È interessante notare come un altro studio recente pubblicato sulla Expert Review of Clinical Pharmacology abbia indicato che le statine riducono la vitamina K2.

    un adulto su quattro di età superiore ai 40 anni prende delle statine. Non solo tutte queste persone devono prendere dell’ubiquinolo o coenzima Q10, anch’esso consumato dalle statine, ma è molto probabile che abbiano anche bisogno della vitamina K2 per evitare danni cardiovascolari.

    Fonti di vitamina K2

    La vitamina K2 è prodotta da alcuni batteri, quindi la principale fonte alimentare è costituita da cibi fermentati come il natto, un prodotto a base di soia fermentata tipicamente venduto nei negozi di alimentari asiatici. Le verdure fermentate possono essere una grande fonte di vitamina K se le fermenti da solo usando una coltura starter appositamente progettata.

    Come capire se hai una carenza di vitamina K2?

    Senza test, non ci resta che osservare i vari fattori dello stile di vita che predispongono a questa carenza. Come regola generale, se soffri di una delle seguenti condizioni di salute, è probabile che tu sia carente di vitamina K2:

      • Osteoporosi
      • Malattie cardiache
      • Diabete

    Natto o verdure fermentate a partire da una coltura iniziale di batteri che producono vitamina K2
    Formaggi come il Brie e il Gouda (questi due particolarmente ricchi di K2, ne contengono circa 75 mcg per 28 grammi)
    Diversi tipi di vitamina K2

    La questione della vitamina K è ancora più complessa rispetto alla differenziazione tra K1 e K2. Ci sono anche diverse forme di vitamina K2. Le due principali, e le uniche disponibili in forma di integratori, sono il menachinone-4 (MK-4) e il menachinone-7 (MK-7).

    Sotto forma di integratori, i prodotti MK-4 sono in realtà sintetici. Non sono derivati da prodotti alimentari naturali contenenti MK-4. La MK-7, a catena lunga, vitamina K2 derivata da batteri naturali, proviene invece da un processo di fermentazione, che offre una serie di vantaggi per la salute.

    la durata d’azione è molto più lunga con la MK-7.

    Per quanto riguarda il dosaggio clinicamente utile, alcuni studi hanno dimostrato che sono sufficienti solo 45 microgrammi al giorno. Il Dott. Goodman ne raccomanda 180 microgrammi al giorno, assicurandosi che la K2 sia sotto forma di MK-7. Se si mangia natto, tutto ciò di cui si ha bisogno è circa un cucchiaino da tè.

    La continuità può quindi essere un problema, in quanto le persone sono più propense a prendere qualcosa che ha un effetto evidente. Questo potrebbe non accadere con la vitamina K2, ma non significa certo che non stia facendo nulla! Ultima notazione, ma non meno importante:

    ricordati di prendere sempre il tuo integratore di vitamina K insieme a del grasso, dato che è liposolubile e non sarà assorbita senza di esso.


    Differenza tra la vitamina K1 e la vitamina K2

    Vitamina K1 Vitamina K2
    Le più conosciute come “vitamina K” Esistono fino a 13 sottotipi di MK diversi.
    Abbonda negli alimenti di origine vegetale Abbonda negli alimenti di origine animale e nei fermentati.
    Indispensabile per la coagulazione. Alti livelli di K2 MK-4 nel cervello
    Viene immagazzinata nel fegato La vitamina K2 MK-7 viene distribuita in tutto il corpo
    Partecipa alla formazione delle ossa Partecipa alla coagulazione sanguigna
    Presente nelle proteine del tessuto cartilagineo, nello smalto dei denti e nelle secrezioni maschile Influenza la mineralizzazione ossea, stimola la sintesi di nuovo osso e aumenta la loro durezza
    Cofattore nella creazione delle nuove proteine Previene la calcificazione arteriosa
    Potrebbe preservare la funzione neuronale Effetto antiossidante

     

    Vitamina K2 200 mcg Prinfit in capsule

    K2-MK7

    1 capsula al giorno

    Codice sconto Vitamineral – spedizione gratis

     

    Vegan K2 – Integratore a base di Vitamina K2 Compresse

    Integratore di Vitamina K2 (100 uj) – Complex

     

    Il miracolo della vitamina k2

    Kate Rhéaume-Bleue

     

     

    Terapia Anticoagulante: È giusto evitare la vitamina K2?

    In questo articolo trovi i dosaggi per la Vitamina K2

    L’importanza di assumere Vitamina K2La Sinergia fra vitamina D3 e K2

     

     

     

     




    Ascorbati Minerali o Vitamina C “tamponata”

    Crediti Immagine a Dermolife

    Ascorbati come Integratori

    Ma che cosa significa “tamponare un acido”?

    Il pH è la scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione acquosa. Si misura mediante cartine tornasole immerse nel nostro cosmetico. Il colore ottenuto dovrà essere confrontato con quello riportato sulla scala di riferimento disegnata sulla confezione. In alternativa, potete usare anche un misuratore di ph digitale. Convenzionalmente, il pH di soluzioni acquose assume valori compresi fra 0 (massima acidità) e 14 (massima basicità).

    I sali di ascorbato tendono infatti a essere meglio tollerati a livello gastrico rispetto al corrispondente acido ascorbico puro, che risulta debolmente acido.

    Alle persone che assumono dosi molto elevate di vitamina C e che soffrono di acidità di stomaco, viene quindi normalmente consigliato di orientarsi verso gli ascorbati minerali.
    Gli ascorbati minerali sono spesso raccomandati alle persone che soffrono di disturbi gastrointestinali (disturbi di stomaco o diarrea) quando assumono grandi dosi di acido ascorbico.

    Sembra tuttavia che ci siano poche ricerche scientifiche per supportare o confutare l’osservazione empirica secondo la quale gli ascorbati minerali sarebbero meno irritanti per il tratto gastrointestinale.

    La scelta del minerale associato alla vitamina C andrebbe effettuata in base alle specifiche esigenze dell’utilizzatore.

    I cosiddetti Ascorbati sono un gruppo di sali dell’Acido Ascorbico (vitamina C). 

    Gli Ascorbati minerali (es. ascorbato di potassio, sodio ascorbato, magnesio ascorbato ecc): meno acidi rispetto all’acido ascorbico puro, hanno il vantaggio (o lo svantaggio) di apportare una certa quantità di minerali oltre alla vitamina C.

    Esempi di ascorbati minerali includono:

      • Ascorbato di sodio (E301)
      • Ascorbato di calcio (E302)
      • Ascorbato di potassio (E303)
      • Ascorbato di magnesio

    Produzione

    Gli ascorbati minerali si ottengono facendo reagire l’Acido Ascorbico con carbonati minerali in soluzioni acquose, scaricando l’anidride carbonica, essiccando il prodotto di reazione e polverizzandolo.

    Gli ascorbati minerali si possono ottenere per via estemporanea anche in casa.

    Ad esempio, aggiungendo acqua in un bicchiere contenente bicarbonato di potassio e acido ascorbico puro si svilupperà la seguente reazione:

    • KHCO3 + C6H8O6 → C6H7KO6 + H2O + CO2

    Otterremo quindi l’ascorbato di potassio (C6H7KO6) e una leggera effervescenza per lo sviluppo di anidride carbonica (CO2).

    La formula molecolare di questo composto chimico è C6H7NaO6.

    Ogni grammo di Ascorbato di Sodio apporta:

    • 889 mg di acido ascorbico
    • 111 mg di sodio

    Industrialmente, l’ascorbato di sodio viene prodotto sciogliendo l’acido ascorbico in acqua e aggiungendo una quantità equivalente di bicarbonato di sodio.

    Dopo l’interruzione dell’effervescenza, l’ascorbato di sodio viene precipitato mediante aggiunta di isopropanolo, quindi essiccato e macinato.

    È quindi possibile preparare in casa l’ascorbato di sodio aggiungendo in un bicchiere d’acqua una certa quantità di vitamina C pura (acido-L-ascorbico) insieme a un’analoga quantità di bicarbonato di sodio.

    Il rapporto è di 9/1, ovvero su 9 grammi di AA si aggiunge 1 grammo di Bicarbonato di sodio.


    L’Ascorbato di Magnesio è un sale ottenuto dall’unione tra Acido L-ascorbico (vitamina C) e Magnesio Carbonato leggero.

    Un grammo di Magnesio Ascorbato apporta:

    • 936 mg di vitamina C
    • 64 mg di magnesio Carbonato

    Ad esempio, l’ascorbato di calcio potrebbe essere utile per soggetti vegani o donne in menopausa, mentre gli ascorbati di potassio e magnesio potrebbero essere adatti a pazienti con problemi di ipertensione.

    La scelta dell’ascorbato di magnesio al posto della normale vitamina C può essere adatta per donne con problemi di sindrome premestruale, o per pazienti che soffrono di emicrania, ipertensione, crampi muscolari o diabete. Consultare il medico.



    Se si mette più magnesio carbonato si avrà semplicemente un eccesso di tale reagente, per cui si otterrà tutta la vitamina C trasformata in ascorbato di magnesio + una certa quota residua di magnesio carbonato tal quale.
    Se invece si mette meno magnesio carbonato, si avrà una parte di vitamina C trasformata in ascorbato di magnesio ed una parte residua di acido ascorbico non salificato.

  • ecco alcuni esempi


    L’ascorbato di sodio

    6H7O6N/A. La massa molare di ascorbato di sodio è 198,106 g/mol. Questo composto si trova anche negli agrumi e nelle verdure.




    Aneddoticamente, non ho mai trovato dosi di più grammi di ascorbato di sodio che influenzano negativamente la pressione sanguigna o lo stato del volume del sangue.
    Tuttavia, poiché sembrano sempre esserci eccezioni a ogni regola in biologia, chiunque si accorga di elevate pressioni ematiche o edema alla caviglia dopo alte dosi di ascorbato di sodio sarebbe probabilmente consigliato di integrare con una diversa forma di vitamina C.


    A cute little girl in a lap coat and bow tie plays with beakers to learn about science. She is focused on what she is doing.

    ATTENZIONE a tutti i principianti

    Se non vi stentite in grado di fare preparazione degli ascorbati in casa a partire dalle materie prime, prima di cimentarvi in “piccoli chimici” considerate l’opportunità molto piu’ comoda e sicura di acquistare gli Ascorbati nelle forme già pronte e disponibili sul mercato sia polveri, che capsule e compresse.

    Ecco alcuni esempi

    • Ascorbato di Sodio Si trova già pronto in polvere, ma si può fare anche in casa aggiungendo 1 parte di Bicarbonato di Sodio su 9 parti di Acido Ascorbico in acqua. (Tenere la soluzione al buio e lontana da fonti di calore, consumare in giornata, non usare contenitori ed utensili di metallo)
    • Ascorbato di Potassio – Usato piu’ per facilitare l’assorbimento di Potassio a livello cellulare che per una integrazione sostenuta di vitamina C. Assieme al Ribosio, fa parte del Metodo Pantellini usato in Terapie Oncologiche Integrate. Se si utilizza Ascorbato di Potassio si può eventualmente aggiungere a parte altra Vitamina C per implementarne l’integrazione visto che sull’Ascorbato di Potassio la vit C è in piccole quantità.
    • Ascorbato di Magnesio – E’ una ottima forma di integrazione di vit C tamponata dal Carbonato di Magnesio indicata per chi soffre di gastrite e reflussso. Si trovano poche aziende che lo producono ed è molto caro, ma si può preparare a casa di volta in volta e tenuta la soluzione al buio. Ci si deve procurare L’Acido Ascorbico in Polvere e il Magnesio Carbonato. In parte, è anche una integrazione minima di Magnesio.
    • Ascorbato di Calcio – E’ la formulazione che va a comporre la famosa C-Ester che viene indicata, come miglior assorbibilità di Vitamina C, ma non si sa se a torto o a ragione. Sicuramente questi tipi di formulazione riducono l’acidità dell’Acido Ascorbico. Ma consiglio altri ascorbati, per cui non ho fatto la ricerca dell’integratore.