Perché assumere vitamina C?
L’importanza dei dosaggi secondo Klenner

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Sarebbe meglio dire, perché non assumere Vitamina C?

Una sua funzione essenziale è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa.

La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice. Le cellule della parete arteriosa hanno bisogno del collagene per espandersi e contrarsi con i battiti del cuore; anche i capillari ne hanno bisogno perché sono più fragili.

Un altra proprietà importante della vitamina C è quella antiossidante (scavenger).

La vitamina C ha un ruolo importante nella prevenzione e cura dello scorbuto.

Essa facilita la formazione di ossa e denti sani, proteggendo lo smalto e la polpa. Riduce inoltre gli effetti negativi sull’organismo di certe sostanze che producono allergie. La vitamina C viene frequentemente usata per ridurre la durata e la gravità del raffreddore comune.

Il fluido lubrificante delle articolazioni (liquido sinoviale) diventa più scorrevole quando i livelli sierici di acido ascorbico sono alti e consente una maggiore libertà di movimento. Quindi, pazienti artritici curati con vitamina C possono ricavare un po’ di sollievo dal dolore. E’ un elemento nutritivo importante nel trattamento delle ferite perché accelera il processo di rimarginazione, particolarmente in caso di bruciature della cornea.

L’acido ascorbico può abbassare il contenuto di colesterolo nel sangue dei pazienti affetti da arteriosclerosi.

Il tasso di colesterolo nel siero si riduce del 35-40% nel il trattamento con vitamina C.

Il fabbisogno di vitamina C aumenta con l’età a causa di un maggior bisogno di rigenerazione del collagene. Col passare degli anni, le ghiandole sessuali richiedono una maggior quantità di vitamina C e la ottengono dagli altri tessuti, che rimangono esposti alle malattie. Quindi un’integrazione adeguata contribuirà a ridurne l’impoverimento. La vitamina C ha dato risultati positivi nei casi di sterilità maschile. E’ stato notato che la vitamina migliora l’utilizzazione di zinco, magnesio, rame e potassio, elementi vitali per un normale funzionamento dello sperma. La vitamina C dà risultati positivi in caso di displasia cervicale, un disturbo che può portare al cancro.

La vitamina C è importante in tutte le condizioni stressanti.

Il fabbisogno di acido ascorbico nei tessuti è superiore in presenza di metabolismo accelerato. La vitamina C stimola la produzione di interferone e agisce da fattore inattivante contro i virus e le infezioni, incluso il virus herpes, le eruzioni vacciniche, il virus dell’epatite, della poliomielite, dell’encefalite, del morbillo, della polmonite e dell’AIDS. Ciò avviene perché la vitamina C, catalizzata dagli ioni del rame, riduce le molecole di ossigeno in molecole tali che, a loro volta, attaccano gli acidi nucleici del virus. Dato che il normale funzionamento dei globuli bianchi che lottano contro le infezioni dipende dalla vitamina C, questo stesso meccanismo opera contro i batteri, compresi quelli responsabili della difterite, della tubercolosi, del tetano, della febbre tifoide, e gli stafilococchi.

Se viene assunta vitamina C sufficiente per saturare i tessuti, essa entra nelle cellule e distrugge i virus momentaneamente inattivi. Per più di 25 anni il dott. Frederick Klenner di Reidsville, in North Carolina, ha usato la vitamina C nel trattamento di malattie virali.

La sua terapia si basa sulla somministrazione, per via endovenosa o per via orale, di 20-40 grammi di vitamina C al dì.
I sintomi dello scorbuto, invece, regrediscono rapidamente con la somministrazione di 100 mg al giorno.

Dosi massicce di vitamina C sono state usate per curare tossicodipendenti, inclusi gli eroinomani e i dipendenti da metadone e barbiturici. Il chiropratico Alfred F. Libby di Santa Ana, California, ha ottenuto buoni risultati somministrando per quattro giorni da 25 a 85 grammi di ascorbato di sodio, una versione della vitamina C, poi ha ridotto la dose a 5 grammi di ascorbato di sodio e 5 grammi di acido ascorbico. Il trattamento facilita la rinuncia all’eroina, aiuta a stabilire un buon appetito e un buon sonno.

La vitamina C è essenziale per stimolare il sistema immunitario, mettendo l’organismo in grado di resistere alle malattie, incluso il cancro, soprattutto, secondo recenti scoperte, il cancro allo stomaco e all’esofago. Questa scoperta è stata allargata anche al tumore alla laringe in individui fumatori e bevitori. Il suo ruolo di antiossidante nei polmoni è prezioso per minimizzare gli effetti dell’inquinamento ambientale, inclusi quelli dovuti a monossido di carbonio e fumo di sigaretta. I livelli di vitamina C nei fumatori possono essere riportati alla normalità attraverso l’integrazione.

La vitamina C può bloccare la formazione di sostanze cancerogene come le nitrosammine. Queste sostanze si trovano nei cosmetici, nei prodotti a base di tabacco, nel fumo di sigaretta, nelle bevande a base di malto e nelle carni trattate (ad alcuni tipi di salumi viene aggiunta la vitamina C per evitare che le nitrosammine entrino nell’organismo). Si riporta che alcuni individui sono stati guariti dal cancro con l’assunzione di 10 grammi di vitamina C al giorno.

Altri pazienti affetti da cancro in fase terminale sono sopravvissuti quattro volte di più di quelli di un gruppo di controllo. Tuttavia questi risultati dovranno essere confermati da studi più approfonditi.

La vitamina C può neutralizzare la tossicità delle clorammine, che vengono aggiunte all’acqua per sostituire il cloro (del quale si conosce l’azione cancerogena). La vitamina C protegge anche dagli effetti nocivi di sostanze dannose come il cadmio, il mercurio, il piombo, il ferro, il rame, l’arsenico, il benzene e alcuni pesticidi.

Il dott. James Greenwood dell’Università di Baylor, dichiara che un’assunzione maggiore del normale di vitamina C aiuta a conservare l’integrità dei dischi intervertebrali ed a prevenire problemi alla schiena. Le temperature alte o basse aumentano il fabbisogno di vitamina C.

La vitamina C, in parte, migliora il metabolismo della tirosina e fenilalanina, precursori di ormoni caloriferi come quelli tiroidei. La vitamina C può aiutare i diabetici che soffrono di sanguinamento alle gengive, cicatrizzazione lenta delle ferite ed invecchiamento precoce della pelle.

Devono porre attenzione all’assunzione di alte dosi i deficitari dell’enzima G6PD (favismo), trattamenti con anticoagulante (warfarin) e predisposizione genetica riguardo la produzione endogena di ossalati.

Dopo tutto questo papocchio vi siete convinti di assumerla…

Post di Leonardo Fossi


Quindi perché non assumere vitamina C?
Ma
in quantità rilevanti e terapeutiche, aggiungo.

Quando assumente vitamina C in dosaggi inferiori ad 1-2 grammi e dite che non avete avuto benefici sui vostri disturbi è perché ne avete usata in quantità insufficiente, non avete osato andare oltre le RDA (Larn che dir si voglia).
Le raccomandazioni ufficiali, seppur utili come dei riferimenti per i farmaci, non sempre sono attendibili e finalizzate alle cure se riguardano i nutrienti vitaminici. Le loro indicazioni, come succede anche per la vitamina D, sono sempre inferiori e scarse nei dosaggi utili e di efficcia.

Per questo motivo, se provi a dire che le vitamine sono anche curative, negano ed obbiettano portando loro studi fatti con ridottissime quantità di vitamine.


È accertato che la vitamina C combatte efficacemente le 30 maggiori malattie … da oltre 50 anni.

Se è così, perché non se ne parla in TV, in radio e nei giornali? Perché i medici non hanno usato la vitamina C come medicina?

La frutta fresca era nota per curare lo scorbuto dal 1753, ma i governi ignorarono il fatto per quasi 100 anni. Migliaia di persone sono morte nel frattempo.
Il medico del diciannovesimo secolo che per primo ha sostenuto di lavarsi le mani tra i pazienti, è morto ignorato e in disonore dalla professione medica. Il mercurio, metallo tossico, fu usato come medicina nel ventesimo secolo.

Il primo medico ad usare la vitamina C in megadosi per curare le malattie fu Frederick R. Klenner, MD, a partire dai primi anni ’40.
Il Dr. Klenner ha curato con successo la varicella, il morbillo, la parotite, il tetano e la polio con enormi dosi di vitamina C.

Quello che segue è un elenco completo delle malattie che il Dr. Klenner ha curato con altissime dosi vitamina C.

  • Polmonite
  • Encefalite
  • Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio)
  • Herpes simplex
  • mononucleosi
  • Pancreatite
  • Epatite
  • Febbre delle Montagne Rocciose
  • Infezione alla vescica
  • Alcolismo
  • Artrite
  • Alcuni tumori
  • Leucemia
  • Aterosclerosi
  • Disco intervertebrale rotto
  • Colesterolo alto
  • Ulcera corneale
  • Diabete
  • Glaucoma
  • Schizofrenia
  • Ustioni e infezioni secondarie
  • Colpo di calore
  • Ustioni da radiazioni
  • Avvelenamento da metalli pesanti (mercurio, piombo)
  • Morsi velenosi
  • Sclerosi multipla
  • Fatica cronica
  • Complicazioni della chirurgia

È una lista incredibilmente lunga. Il dottor Klenner ha usato dosi massicce di vitamina C per oltre quaranta anni di pratica medica. Ha scritto due dozzine di documenti medici sull’argomento. È incredibile come ancora oggi, si tenda a screditare, nascondere, ignorare il suo successo.
Possiamo immaginare perché una molecola a basso costo e non brevettabile, non possa trovare approvazione, e utilizzo dalla classe medica.
Il Dr. Klenner ha scritto:

“Alcuni medici starebbero in disparte e vedere morire il loro paziente piuttosto che usare l’acido ascorbico (vitamina C) perché nelle loro menti finite esiste solo come una vitamina”.

La vitamina C è notevolmente sicura anche a dosi estremamente elevate. Rispetto ai farmaci di prescrizione comunemente usati, gli effetti collaterali sono praticamente inesistenti.
Non causa calcoli renali, Infatti, la vitamina C aiuta a dissolvere i calcoli renali e ne impedisce la formazione.

William J. McCormick, MD, ha usato la vitamina C dalla fine del 1940 per prevenire e curare i calcoli renali.

Robert F. Cathcart III, MD, riferisce di aver iniziato a usare la vitamina C in dosi massicce con pazienti nel 1969.

La Nutraceutica in Medicina di Urgenza e Traumatologia

Cos’è il collagene?

Il termine “collagene” deriva da una combinazione di parole di etimologia greca che significano rispettivamente “colla” (κόλλα) e “generare, che genera” (-γενής e γεν).

Il collagene è la “principale proteina strutturale extracellulare presente nei tessuti connettivale e osseo di quasi tutti gli animali.” [1]. Costituisce circa il 25% di tutte le proteine del corpo umano, nel quale svolge una funzione di supporto e collegamento. Esso è quindi un elemento naturalmente presente nel nostro corpo, soprattutto nel tessuto connettivo. Esso fornisce struttura ed elasticità ai tessuti come pelle, cartilagine ed ossa.

Il collagene è costituito da aminoacidi, per la maggior parte da glicina, prolina e idrossiprolina, che, grazie all’azione dei cosiddetti fibrobalsti, cellule del tessuto connettivo che formano delle catene (anche chiamati polipeptidi) di diversa lunghezza, vanno a costituire le fibre di questa proteina.

Esistono circa 28 tipi di collagene: il tipo I è quello più importante perché rappresenta il 90% del collagene presente nel nostro organismo e va a costituire la strutta di pelle, ossa, cartilagine e vasi sanguigni.

Tuttavia, ci sono molteplici fattori che possono portare a una carenza nella produzione di questa proteina di fondamentale importanza. È soprattutto con l’avanzare dell’età che la produzione naturale di collagene inizia a rallentare: questo può determinare un rilassamento cutaneo generale, che si nota soprattutto dalla perdita di elasticità e spessore della pelle e dalla comparsa delle prime rughe. Anche il nostro stile di vita ha un’importante influenza sulla formazione e sulla deteriorazione del collagene. Un esempio? Fumare sembrerebbe rallentare significativamente la sintesi del collagene [2].

In questo caso potrebbe risultare necessario integrare la mancanza di collagene con degli integratori alimentari. È ovviamente sempre buona norma consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore.

Treccani, Definizione di “Collagene” http://www.treccani.it/enciclopedia/collagene/

 

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Liberatoria (Disclaimer)

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.


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