La vitamina C, conosciuta anche come acido ascorbico, è un composto idrosolubile simile al glucosio. Benché abbastanza stabile in soluzione acida, è di norma la meno stabile delle vitamine ed è molto sensibile alla luce, al calore e all’aria, che stimolano l’attività degli enzimi ossidativi.
- Una sua funzione molto importante è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa.
- La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice.
- Le cellule della parete arteriosa hanno bisogno del collagene per espandersi e contrarsi con i battiti del cuore; anche i capillari ne hanno bisogno perché sono più fragili.
- Un altra proprietà importante della vitamina C è quella antiossidante, che tra le altre cose, la rende utile come additivo alimentare. Questa funzione si esplica quando la vitamina C si auto-ossida e poi rigenera le sostanze ossidate come il ferro o il rame riportandole alla loro forma originale. Nel corso di questo processo, l’agente ossidante dannoso viene rimosso.
La vitamina C protegge il ferro nell’intestino dall’ossidazione.
Essa contribuisce anche alla formazione dei globuli rossi e previene le emorragie. Inoltre combatte le infezioni batteriche e riduce gli effetti di alcune sostanze che provocano allergie. Per queste ragioni la vitamina C è spesso usata nella prevenzione e nella cura del raffreddore comune. È stato scoperto che la vitamina C agisce come antistaminico e può essere usata per ridurre le dosi della forma medicinale.
La vitamina C ha relazioni significative con altri elementi nutritivi.
- Contribuisce al metabolismo di alcuni aminoacidi come la fenilalanina e la tirosina che diventano ormoni.
- La vitamina C trasforma le forme inattive di acido folico in forma attiva di acido folinico e può avere un ruolo significativo nel metabolismo del calcio e del ferro.
- Inoltre protegge la tiamina, la riboflavina, l’acido folico, l’acido pantotenico, la vitamina A e la E dall’ossidazione.
- Protegge il cervello e il midollo spinale dalla distruzione da parte di radicali liberi.
Gli studi sulla vitamina C come terapia anti-tumorale continuano, ma esistono già delle prove riguardanti l’effetto protettivo della vitamina C, nei confronti di alcuni tipi di tumore, in larghe fasce della popolazione.
Grande concentrazione di vitamina C si trova nelle ghiandole surrenali, che rilasciano epinefrina e norepinefrina nei momenti di stress.
Assorbimento ed immagazzinamento
Dato che la vitamina C è una “vitamina da stress” viene consumata ancora più rapidamente in condizioni di stress. Le piccole riserve vengono rapidamente consumate dagli stress e dalle frustrazioni quotidiane. Gli esseri umani, le scimmie e le cavie sono tra i pochi animali che necessitano la vitamina C nell’alimentazione perché non sono in grado di soddisfare il fabbisogno organico attraverso la sintesi e dipendono quindi dall’apporto dietetico.
Il livello di acido ascorbico nel sangue raggiunge la punta massima due o tre ore dopo l’ingestione di una quantità media, per poi diminuire quando inizia l’eliminazione attraverso le urine e la sudorazione.
La maggior parte della vitamina C viene eliminata dal corpo in tre o quattro ore, ecco perché essa deve essere assunta diverse volte al giorno.
Una maggiore eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie dovuta ad una maggiore assunzione della vitamina non significa che i tessuti del corpo sono saturi. Il livello di vitamina C nel sangue tornerà ai livelli medi in 12 o 13 ore, indifferentemente dalla quantità assunta. Per mantenere un giusto livello della vitamina nel siero, bisognerebbe assumerla ad intervalli di tre o quattro ore. L’eccesso di vitamina C che arriva alla vescica può prevenire il cancro alla vescica.
Quando viene assunta per via orale, la maggior parte della vitamina viene assorbita attraverso la membrana mucosa della bocca, dello stomaco e della parte superiore dell’intestino tenue. Maggiore sarà la dose, minore sarà la percentuale assorbita.
- Per esempio, in una dose inferiore ai 250 mg la percentuale di vitamina assorbita è dell’80%,
- mentre in una dose superiore ai 2 grammi verrà assorbito il 50%.
Dato che un corpo sano può assorbire solo una certa quantità durante un certo periodo di tempo, l’assunzione di alte dosi di vitamina C in una volta sola, se non necessarie, provoca una maggiore eliminazione di acido ascorbico non metabolizzato. Nei trattamenti terapeutici le iniezioni intravenose di qualche grammo di acido ascorbico sono più efficaci dell’assunzione orale della stessa quantità. L’assorbimento intestinale di ferro e calcio viene notevolmente migliorato dall’assunzione di giuste quantità di vitamina C.
Un organismo umano normale quando è completamente saturo contiene circa 5000 mg di vitamina C, così distrubuito:
- 30 mg si trovano nelle ghiandole surrenali,
- 200 mg nei fluidi extracellulari,
- il resto è distribuito in concentrazioni variabili in tutte le cellule del corpo.
La capacità dell’organismo di assorbire la vitamina C viene ridotta dal fumo, dallo stress, dalla febbre alta o dall’inalazione di gas derivati dalla combustione del petrolio. I sulfamidici aumentano l’eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie di due o tre volte rispetto alla quantità normale.
La cottura degli alimenti effettuata in contenitori di rame distrugge la vitamina C contenuta nei cibi. La vitamina C contenuta negli alimenti si deteriora rapidamente col trasporto, la lavorazione, l’immagazzinamento, la cottura, l’ammaccatura, il taglio, l’esposizione alla luce, all’aria e al calore. Il succo d’arancia, se viene conservato coperto nel frigorifero, conserverà la sua forza per diversi giorni. Quanto più freschi e meno cotti saranno gli alimenti maggiore sarà la quantità di vitamina contenuta. Tra i metodi di cottura da preferire ricordiamo il vapore e la frittura rapida. I gambi dei broccoli conservano la vitamina molto più a lungo delle infiorescenze. Gli spinaci perdono 105 mg della vitamina nel giro di 10 giorni. I peperoni dolci possono essere conservati per 3 settimane con una perdita minima.
Dosaggio e tossicità
Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) raccomanda 60 milligrammi di vitamina C per gli adulti, ma è un dosaggio ridicolo.
Considerando che la vitamina C si prende proprio come detossificante, essa non ha dosaggi di tossicità, poiché essendo una vitamina idrosolubile, la quantità in eccesso viene espulsa con le urine e rimane nel sangue solo 4 ore.
Il fabbisogno varia secondo le differenze di peso, il tasso di metabolismo, l’attività, le malattie e l’età. Stati di stress, come l’ansia, le infezioni, le ferite, le operazioni chirurgiche, le ustioni e la stanchezza ne aumentano il fabbisogno nell’organismo.
Individui ipoglicemici o che seguono una dieta iperproteica necessitano di una dose maggiore di vitamina C, poiché tali condizioni interferiscono con il metabolismo della vitamina C.
Ogni condizione che elevi il livello di rame nel siero incrementa il fabbisogno di vitamina C, compresa la schizofrenia, il fumo, (i fumatori dovrebbero assumerne più vitamina C perché ne perdono il 25-30% al giorno) l’uso di contraccettivi orali, mestruazioni e l’ultimo mese di gravidanza (consultate un medico).
Quando la vitamina C viene prescritta per ragioni terapeutiche, il dosaggio è molto importante.
Troppo poca avrà poco o nessun effetto. In alcune circostanze e nel corso di certe malattie sarà necessario aumentare la dose, come nel caso di temperatura corporea estremamente alta o bassa, in presenza di livelli tossici di piombo, mercurio e cadmio e con l’uso cronico di medicinali come l’aspirina e i barbiturici.
In qualche caso, dosi ampie di vitamina C possono dare effetti collaterali.
I sintomi possono essere una leggera sensazione di bruciore durante l’orinazione, disordini intestinali o diarrea, gas intestinali o dolori addominali, arrossamenti cutanei e nausea. Quando uno di questi sintomi si presenta è bene ridurre il dosaggio.
La presenza di queste condizioni può essere evitata assumendo la vitamina dopo i pasti, la qual cosa è anche utile per una corretta assimilazione. Se i sintomi persistono, si possono provare altri tipi di vitamina C.
Anche le terapie a base di estrogeni aumentano il fabbisogno di vitamina C e B6.
La vitamina C può dare una lettura falsata dei test glicemici (eccetto la esochinasi), della glucosio ossidasi e del test per la ricerca di sangue nelle feci.
Abbassando la quantità di vitamina C, dopo un’assunzione di alte dosi si possono avere sintomi di scorbuto (soprattutto nei neonati).
Quindi le dosi della vitamina dovrebbero essere abbassate gradualmente in un periodo di tempo finché l’organismo si è adattato al nuovo regime.
Le persone che prendono anticoagulanti potrebbero cancellarne l’effetto prendendo dosi molto alte di vitamina C. Un eccesso di vitamina può promuovere l’assorbimento del ferro, provocandone così un eccesso.
Effetti da carenza e sintomi
Segni di carenza sono respiro corto, cattiva digestione, capelli fragili con doppie punte, capelli che si spezzano sottopelle e che si attorcigliano, capelli secchi e annodati, scarsità di latte, rottura dei vasi sanguigni causa di sanguinamento delle gengive alla base dei denti, rottura dei capillari causa di emorragie puntiformi, problemi alla pelle, indebolimento dello smalto, tendenza alla formazione di ematomi, giunture gonfie o doloranti, perdita di sangue dal naso, anemia, diminuita resistenza alle infezioni, lenta guarigione di fratture e ferite. I denti possono essere meno saldi e perdere le otturazioni. Anche carenze minime di vitamina C possono causare disturbi alle gengive che permettono ai batteri e alle sostanze tossiche di penetrare nei tessuti causando periodontopatie.
La mancanza di vitamina C può essere causa di infarti e di ictus, provocati da coaguli. La carenza può causare degenerazione muscolare che può includere il cuore.
È noto che il fumo diminuisce il livello di acido ascorbico nel sangue. Ad un campione di sangue umano di cui si conosceva con precisione il contenuto di acido ascorbico è stato aggiunta nicotina. Il contenuto di acido ascorbico è diminuito di una percentuale dal 24 al 31%.
Gli etilisti hanno un tasso bassissimo di vitamina C nel siero perché la vitamina è utilizzata per eliminare gli effetti tossici dell’alcool. È stato scoperto recentemente che gli anziani e coloro che soffrono di malattie croniche insieme agli etilisti formano un gruppo di persone più vulnerabile allo scorbuto.
Gravi carenze di vitamina C causano lo scorbuto in qualunque persona.
Le persone malate di cancro, quelle che soffrono di disturbi dentali, ortopedici o i dializzati sono tutti esposti a carenze di vitamina C.
In caso di carenza la pelle diventa ruvida, secca e squamosa. Le terminazioni ossee si ammorbidiscono e diventano doloranti, insorgono malformazioni che possono causare squilibri nella crescita e fratture.
Effetti benefici nelle malattie
La vitamina C ha un ruolo importante nella prevenzione e cura dello scorbuto. Essa facilita la formazione di ossa e denti sani, proteggendo lo smalto e la polpa. Riduce inoltre gli effetti negativi sull’organismo di certe sostanze che producono allergie. La vitamina C viene frequentemente usata per ridurre la durata e la gravità del raffreddore comune. Il fluido lubrificante delle articolazioni (liquido sinoviale) diventa più scorrevole quando i livelli sierici di acido ascorbico sono alti e consente una maggiore libertà di movimento. Quindi, pazienti artritici curati con vitamina C possono ricavare un po’ di sollievo dal dolore. È un elemento nutritivo importante nel trattamento delle ferite perché accelera il processo di rimarginazione, particolarmente in caso di bruciature della cornea.
L’acido ascorbico può abbassare il contenuto di colesterolo nel sangue dei pazienti affetti da arteriosclerosi. Il tasso di colesterolo nel siero si riduce del 35-40% con il trattamento con vitamina C. Anche se non si conoscono ancora i risultati definitivi, gli studi sulla relazione tra colesterolo e vitamina C continuano.
Il fabbisogno di vitamina C aumenta con l’età a causa di un maggior bisogno di rigenerazione del collagene.
Col passare degli anni, le ghiandole sessuali richiedono una maggior quantità di vitamina C e la ottengono dagli altri tessuti, che rimangono esposti alle malattie. Quindi un’integrazione adeguata contribuirà a ridurne l’impoverimento. La vitamina C ha dato risultati positivi nei casi di sterilità maschile.
È stato notato che la vitamina migliora l’utilizzazione di zinco, magnesio, rame e potassio, elementi vitali per un normale funzionamento dello sperma. La vitamina C dà risultati positivi in caso di displasia cervicale, un disturbo che può portare al cancro.
La vitamina C, la vitamina E e i bioflavonoidi hanno dato sollievo a molte persone che soffrivano di vene varicose. Una dieta equilibrata insieme all’esercizio fisico aiutano a prevenirle.
L’octocosanolo nel germe di grano, che si può acquistare nei negozi di alimenti naturali, assunto insieme all’olio di primula, la vitamina E (sotto forma di tocoferoli misti), la vitamina C, il selenio e la lecitina può migliorare i sintomi della sclerosi multipla.
Consultate un medico per avere un dosaggio terapeutico.
Nella malattia di Crohn, il corpo utilizza zinco, magnesio, piridossina, niacinamide, vitamina C e E per proteggersi dall’ossidazione. Le vitamine C e B6 sono entrambe diuretici naturali e vengono usate insieme ai bioflavonoidi dai medici nutrizionisti per curare i pazienti ipertesi potenziando l’azione della vitamina C nell’organismo.
La vitamina C è anche molto presente nell’occhio ed una sua carenza porta a cataratta ed altri disturbi oculari.
La vitamina C è importante in tutte le condizioni stressanti.
Il fabbisogno di acido ascorbico nei tessuti è superiore in presenza di metabolismo accelerato. La vitamina C stimola la produzione di interferone e agisce da fattore inattivante contro i virus e le infezioni, incluso il
- virus herpes,
- le eruzioni vacciniche,
- il virus dell’epatite,
- della poliomielite,
- dell’encefalite,
- del morbillo,
- della polmonite
- e dell’AIDS.
Ciò avviene perché la vitamina C, catalizzata dagli ioni del rame, riduce le molecole di ossigeno in molecole tali che, a loro volta, attaccano gli acidi nucleici del virus. Dato che il normale funzionamento dei globuli bianchi che lottano contro le infezioni dipende dalla vitamina C, questo stesso meccanismo opera contro i batteri, compresi quelli responsabili della difterite, della tubercolosi, del tetano, della febbre tifoide, e gli stafilococchi.
Se viene assunta vitamina C sufficiente per saturare i tessuti, essa entra nelle cellule e distrugge i virus momentaneamente inattivi.
Per più di 25 anni il dott. Frederick Klenner di Reidsville, in North Carolina, ha usato la vitamina C nel trattamento di malattie virali. La sua terapia si basa sulla somministrazione, per via endovenosa o per via orale, di 20-40 grammi di vitamina C al dì.
Mentre i sintomi dello scorbuto regrediscono rapidamente con la somministrazione di pochi mg. al giorno, si è appurato che la somministrazione di 2 grammi al giorno iniettati 2 volte al giorno inibisce la coagulazione del sangue.
Dosi massicce di vitamina C sono state usate per curare tossicodipendenti, inclusi gli eroinomani e i dipendenti da metadone e barbiturici. Il chiropratico Alfred F. Libby di Santa Ana, California, ha ottenuto buoni risultati somministrando per quattro giorni da 25 a 85 grammi di ascorbato di sodio, una versione della vitamina C, poi ha ridotto la dose a 5 grammi di ascorbato di sodio e 5 grammi di acido ascorbico. Il trattamento facilita la rinuncia all’eroina, aiuta a stabilire un buon appetito e un buon sonno, e aiuta a eliminare ragionamenti anormali.
La vitamina C è stata utilizzata per effettuare dei test che valutassero i suoi effetti sull’intelligenza. Uno studio basato su un gruppo di controllo formato da bambini ha riscontrato una aumento del 3,6% del QI quando la somministrazione di vitamina C veniva aumentata del 50%.
Dosaggi alti di vitamina C riducono i livelli del vanadio che è associato a disturbi maniaco-depressivi e a disturbi del metabolismo idrico e degli elettroliti. La vitamina C può aumentare l’efficacia degli psicofarmaci come l’aloperidolo, permettendo quindi di ridurne le quantità, con conseguente diminuzione degli effetti collaterali.
Il dott. Carl Pfeiffer afferma che la vitamina C agisce come ansiolitico sul sistema nervoso. Egli usava la vitamina C per trattare la schizofrenia. Studi hanno mostrato che i pazienti psicolabili hanno un inusuale bisogno eccessivo di vitamina C. Il trattamento con vitamina C porta un miglioramento in casi di paranoia e depressione.
La vitamina C previene la formazione di nitrosammine cancerogene dai nitriti e nitrati che si trovano in alcuni alimenti. La vitamina C è stata usata con successo per curare morsi di serpenti e di ragni, punture di insetti e rabbia. Attualmente vengono svolte delle ricerche per determinare il suo ruolo nel favorire la resistenza alla stanchezza, alle malattie respiratorie e al dolore.
La vitamina C è importante per il recupero di pazienti colpiti da attacco cardiaco, prevenendo la dannosa azione dei radicali liberi. Comunque, il cuore assorbirà una così grande quantità di vitamina C da altri tessuti del corpo, che sarà necessaria un’integrazione sufficiente. Alcuni medici scozzesi sostengono che la vitamina C contrasta le emorragie del tratto intestinale causate dall’aspirina o dall’alcool. L’emorragia può anche continuare o rincominciare se non è presente vitamina C sufficiente per chiudere le lesioni.
La vitamina C è essenziale per stimolare il sistema immunitario, mettendo l’organismo in grado di resistere alle malattie, incluso il cancro, soprattutto, secondo recenti scoperte, il cancro allo stomaco e all’esofago. Questa scoperta è stata allargata anche al tumore alla laringe in individui fumatori e bevitori.
Il suo ruolo di antiossidante nei polmoni è prezioso per minimizzare gli effetti dell’inquinamento ambientale, inclusi quelli dovuti a monossido di carbonio e fumo di sigaretta. I livelli di vitamina C nei fumatori possono essere riportati alla normalità attraverso l’integrazione.
La vitamina C può bloccare la formazione di sostanze cancerogene come le nitrosammine. Queste sostanze si trovano nei cosmetici, nei prodotti a base di tabacco, nel fumo di sigaretta, nelle bevande a base di malto e nelle carni trattate (ad alcuni tipi di salumi viene aggiunta la vitamina C per evitare che le nitrosammine entrino nell’organismo). Si riporta che alcuni individui sono stati guariti dal cancro con l’assunzione di 10 grammi di vitamina C al giorno.
Altri pazienti affetti da cancro in fase terminale sono sopravvissuti quattro volte di più di quelli di un gruppo di controllo. Tuttavia questi risultati dovranno essere confermati da studi più approfonditi. La vitamina C può neutralizzare la tossicità delle clorammine, che vengono aggiunte all’acqua per sostituire il cloro (del quale si conosce l’azione cancerogena).
La vitamina C protegge anche dagli effetti nocivi di sostanze dannose come il cadmio, il mercurio, il piombo, il ferro, il rame, l’arsenico, il benzene e alcuni pesticidi.
Il dott. James Greenwood dell’Università di Baylor, dichiara che un’assunzione maggiore del normale di vitamina C aiuta a conservare l’integrità dei dischi intervertebrali ed a prevenire problemi alla schiena.
Le temperature alte o basse aumentano il fabbisogno di vitamina C. La vitamina, in parte, migliora il metabolismo della tirosina e fenilalanina, precursori di ormoni caloriferi come quelli tiroidei.
La vitamina C può aiutare i diabetici che soffrono di sanguinamento alle gengive, cicatrizzazione lenta delle ferite ed invecchiamento precoce della pelle.
Ricerche eseguite in laboratorio sulle scimmie hanno dimostrato che la vitamina C può proteggere dal congelamento. Studi condotti in Russia hanno mostrato che la vitamina C rallenta il processo d’invecchiamento. Gli atleti russi adoperano la vitamina C per accrescere i tessuti muscolari. La vitamina C può far diminuire il fabbisogno di alcuni medicinali come la L-Dopa e gli antidolorifici somministrati a pazienti affetti da cancro. La vitamina impedisce a certi enzimi di scomporre i naturali composti antidolorifici del cervello.
La vitamina C aiuta le vittime di shock da ferita, shock elettrico e folgorazione. Previene la miliaria rubra e i colpi di calore. La leucemia, la pancreatite e le malattie reumatiche del cuore rispondono bene alla terapia con vitamina C.
La vitamina C in polvere, inumidita con l’acqua per ottenere una massa spalmabile da applicare sulla pelle, può risolvere l’irritazione da contatto di Rhus radicans e Rhus diversiloba (due varietà di rampicanti diffuse in America, N.d.E.) in 24 ore, se verranno assunte contemporaneamente anche dosi adeguate della vitamina per via orale.
Ricerche eseguite su esseri umani
-
Vitamina C e pertosse. A novanta bambini affetti da pertosse, è stata somministrata vitamina C per via orale, per iniezione 5.000 milligrammi al dì per sette giorni, riducendone la dose gradualmente fino a raggiungere il livello giornaliero di 100 milligrammi. Ad un gruppo di controllo è stato somministrato invece un vaccino contro la pertosse.
Risultati. La durata della malattia nei bambini che avevano ricevuto acido ascorbico è stata di 15-20 giorni, mentre la durata media per i bambini che avevano ricevuto un vaccino è stata di 34 giorni. Quando la terapia di acido ascorbico è stata iniziata durante lo stadio catarrale, lo stadio spasmodico è stato prevenuto nel 75% dei casi. (Journal of the American Medical Association, 4 Novembre 1950, come riportato in Rodale, The Encyclopedia of Healthful Living, pag. 956.)
-
Vitamina C e nicotina. Quattordici fumatori e 14 non fumatori aventi abitudini dietetiche simili sono stati sottoposti a diete carenti di vitamina C. A tutti sono stati presi i campioni di sangue. Quindi sono stati somministrati 1,1 grammi di vitamina C e abbondanti dosi di vitamine idrosolubili per facilitarne l’assorbimento. Questo processo ha avuto la durata di 5 giorni, finché l’organismo dei soggetti non era saturo di vitamina C. Per tre giorni le assunzioni di vitamina C sono state limitate e le urine scrupolosamente analizzate.
Risultati. Le analisi del sangue hanno dimostrato che i fumatori avevano circa il 30% in meno di vitamina C nel sangue rispetto ai non fumatori. (Omar Pelletier della Divisione Ricerca del Food and Drug Directorate in Ottawa, Canada, come riportato in Rodale, ed., Prevention, Luglio 1969.)
-
Vitamina C e infiammazione dell’uretra. Dodici uomini soffrivano di infiammazione dolorosa dell’uretra; dopo un’attenta visita, a ciascuno di loro sono stati somministrati, per quattro giorni, 3 grammi di vitamina C. L’irritazione era provocata da cristalli fosfatici che si erano formati nell’urina a causa di un’insufficiente acidità.
Risultati. Le alte dosi di vitamina C sono risultate una buona terapia per introdurre sufficiente acidità affinché i cristalli regredissero in soluzione. L’apporto in eccesso di vitamina C ha determinato l’eliminazione dalle urine di quella parte non immagazzinata dall’organismo e la conseguente guarigione dei pazienti. L’eccesso di vitamina C nelle urine si è rivelato efficace al 100% nel curare i sintomi. (Rodale, ed., Prevention, Luglio 1973.)
LA VITAMINA C PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:
APPARATO GASTROINTESTINALE
- Apparato intestinale
- Colite,
- Diarrea,
- Emorroidi,
- Fibrosi cistica,
- Morbo celiaco,
- Stitichezza,
- Vermi,
- Morbo di Crohn
APPARATO RIPRODUTTIVO
- Apparato riproduttivo
- Prostatite
- Contraccezione
- Gravidanza
- Mestruazioni
- Displasia cervicale
ARTICOLAZIONI
- Articolazioni
- Artrite
- Borsite
- Gotta
BOCCA
- Bocca
-
- Alitosi
- Cancro all’esofago
- Cancro alla laringe
- Ulcere aftose della bocca
CAPELLI
- Capelli/cuoio capelluto
- Calvizie
- Problemi dei capelli
CISTIFELLEA
- Cistifellea
- Calcoli alla cistifellea
CUORE
- Cuore
- Angina pectoris
- Arteriosclerosi
- Attacchi cardiaci
- Ipertensione
CERVELLO/SIST. NERVOSO
- Cervello/sistema nervoso
- Affaticamento
- depressione
- Epilessia
- Herpes zoster
- Ictus
- Insonnia
- Meningite
- Ipossia
- Morbo di Parkinson
- Alzheimer
- Malattia mentale
- Psicosi
- Schizofrenia
DENTI/GENGIVE
- Denti/gengive
- Disturbi ai denti e gengive
- Gengive sanguinanti
- Piorrea
FEGATO
- Fegato
- Cirrosi epatica
- Epatite
- Itterizia
- Steatosi non-alcolica
GAMBE
- Gambe
- Crampi
- Flebite
- Vene varicose
GHIANDOLE
- Ghiandole
- Esaurimento surrenale
- Fibrosi cistica
- Gonfiore ghiandolare
- Gozzo
- Ipotiroidite
- Prostatite
MUSCOLI
- Muscoli
- Distrofia muscolare
- Mal di schiena
- Reumatismi
OCCHIO
- Occhio
- Ambliopia
- Astenopia
- Cataratta
- Congiuntivite
- Disordini della vista e della messa a fuoco
- Glaucoma
ORECCHIO
- Orecchio
- Otite
OSSA
- Ossa
- Fratture
- Osteomalacia
- Osteoporosi
- Rachitismo
PELLE
- Pelle
- Acne
- Ascessi
- Carbonchio
- Herpes
- Eczema
- Foruncoli
- Herpes zoster
- Impetigine
- Lividi
- Morsi di ragno e di serpente
- Piaghe da decubito
- Piede d’atleta
- Psoriasi
- Scorbuto
- Scottature
POLMONI/APP. RESPIRATORIO
- Polmoni/apparato respiratorio
- Allergie
- Bronchiti
- Asma
- Enfisema
- Fumo
- Influenza
- Pertosse
- Polmonite
- Raffreddore comune
- Rinite allergica
- Tubercolosi
RENI
- Reni
- Calcoli renali
- Nefrite
SANGUE/APP. CARDIOCIRCOLATORIO
- Sangue/apparato circolatorio
- Alto livello di colesterolo
- Anemia
- Anemia perniciosa
- Angina pectoris
- Arteriosclerosi
- Diabete
- Emofilia
- Emorragie gastrointestinali
- Etilismo
- Flebite
- Ictus
- Ipertensione
- Ipoglicemia
- Itterizia
- Leucemia
- Lividi
- Vene varicose
STOMACO
- Stomaco
- Cancro allo stomaco
- Gastrite
- Gastroenteriti
- Ulcera peptica
TESTA
- Testa
- Cefalea
VESCICA
- Vescica
- Cistite
GENERALE
- Generale
- AIDS
- Cancro
- Sclerosi Multipla
- Dolori alla schiena
- Etilismo
- Febbre
- Febbre reumatica
- Ictus
- Infezioni
- Mononucleosi
- Difterite
- Poliomielite
- Varicella
- Encefalite
- Febbre tifoidea
- Infezioni da stafilococco
- Morbillo
- Influenza
- Kwashiorkor
- Tetano
- Morsi di serpenti e insetti
- Folgorazione
- Sovrappeso e obesità
- Stress
- Raffreddore comune
- Shock elettrico
- Sistema immunitario
- Stanchezza
- Tossicodipendenza
- Vaccinazioni
Riferimenti
- Vitamina C: dallo scorbuto al comune raffreddore
- Associazione tra assunzione dietetica di vitamina C e steatosi epatica non alcolica: uno studio trasversale tra adulti di mezza età e anziani
- Carenza di vitamina C: una condizione sottovalutata nella malattia di Crohn
- Azione doppia della vitamina C endovena sui tumori
- Ascorbato endoveno come agente citotossico tumorale
- Vitamina C e malattie cardiovascolari: un aggiornamento
Liberatoria (Disclaimer)
Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non è destinato a fornire consulenza medica, diagnosi o trattamento.
Vitamineral non si assume responsabilità per la scelta degli integratori proposti eventualmente nell’articolo.