Osteoporosi. Il calcio non è l’unico minerale costituente delle ossa

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Spesso si prende uno o due integratori e si pensa che magari riescano da soli a fare il lavoro, ma non è così semplice ripristinare il tessuto osseo perduto se ci sono delle condizioni che continuano a consumarlo. Ad esempio se si continua a fare una vita sedentaria o prendere farmaci, fumare, o prendere vitamina D senza tutti i cofattori.

Il presente articolo mostra i principali nutrienti e strategie per il sostegno della struttura ossea, ma non si fa carico della personale diagnosi, cura e monitoraggio delle ossa. Pertanto, ogni integrazione qui consigliata potrebbe senza dubbio essere la base di discussione con il vostro medico.

L’osteoporosi non è soltanto perdita di calcio. Nelle ossa troviamo almeno 12 minerali:




Terapia Integrata in Oncologia
Le vitamine sono fattori di crescita?

E vedremo anche come risponde il dr Giuseppe Di Bella, ormai conosciuto più a livello internazionale che italiano, ma che noi di Vitamineral riteniamo essere uno dei maggiori esponenti della ricerca che si è invece fermata in altri ambiti più ufficiali.

Tante le testimonianze di malati ed ex-malati che hanno beneficiato delle cure non convenzionali, da sole o in associazione a chemio e radioterapia. Tante di queste persone sono guarite o hanno migliorato la qualità della vita con l’aiuto di rimedi naturali che non possiamo tacere.

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FONDAZIONE ARTOI è un’organizzazione multidisciplinare no-profit dedicata allo studio, alla divulgazione e all’applicazione di trattamenti oncologici incentrati sul paziente, attraverso l’uso integrato di più azioni terapeutiche. La Fondazione si propone di affiancare il paziente oncologico nel suo intero percorso di cura, combinando terapie oncologiche convenzionali con metodologie provenienti da diverse tradizioni e culture mediche: pratiche mentali e corporee, somministrazioni di prodotti naturali, indicazioni per il miglioramento dello stile di vita.

LA NOSTRA MISSIONE
Proteggere la vita in ogni sua espressione, in salute e malattia, attraverso la prevenzione e la cura

Dal sito ARTOI

DOMANDE FREQUENTI

  • Che cosa significa terapia integrata nei tumori?
    • l’uso combinato di più presidi terapeutici (farmaci + radioterapia e/o ipertermia)
  • Quali farmaci vengono usati?
    • si possono usare i farmaci antiblastici insieme a sostanze naturali
  • Anche le vitamine?
  • Si dice che le vitamine fanno aumentare il tumore, è vero?
    • i tumori non sono in grado di usare le vitamine per accrescersi, piuttosto usano le calorie e le proteine complesse.
  • I farmaci naturali bloccano o riducono l’attività della chemioterapia?
    • i farmaci naturali aumentano l’effetto della chemioterapia e riducono gli effetti indesiderati della chemioterapia.
  • In quali tipi di tumore è indicata la terapia integrata?
    • in tutti i tipi di neoplasia
  • Ha effetti collaterali?
    • no, nessuno
  • Quali sono le differenze fra terapia classica e terapia integrata?
    • nessuna. Solo che la terapia integrata deve essere continuata anche dopo la fine della chemioterapia
  • Prevenzione e protezione, cosa significano?
    • Prevenzione significa ridurre l’incidenza della neoplasia e delle ricadute. Protezione significa aumentare le difese contro la patologia neoplastica
  • Quali sono in generale i mezzi per prevenire la malattia neoplastica?
    • Fare screening adeguati, vivere in ambienti sani, mangiare sano, attività fisica e ridurre lo stress

Farmaci naturali

Da molto tempo è nato un enorme interesse sull’uso di estratti naturali per la prevenzione e cura delle malattie incluso il cancro. Molti componenti della dieta, infatti, contengono “farmaci naturali” ossia molecole (principi attivi) che hanno effetti benefici sulla nostra salute.

Per farmaci naturali si intendono una serie di medicamenti provenienti dagli alimenti di originale animale o vegetale (fitoterapici) e che aiutano il corpo a mantenersi in salute o a curare malanni e disturbi.

In ambito medico queste sostanze si sono dimostrate degli ottimi alleati per diversi scopi:

    • contrastare la stanchezza
    • rimettersi in sesto dopo una malattia
    • stimolare il sistema immunitario
    • far passare nausea, cattiva digestione, mal di stomaco, gastrite
    • combattere infezioni
    • riportare negli intervalli di normalità i risultati delle analisi del sangue
    • trattare tosse, mal di gola, raffreddore e influenza
    • ridurre arrossamento della pelle, irritazioni cutanee e dermatiti
    • ritardare i processi di invecchiamento

Oltre che a scopo terapeutico queste sostanze sono di estrema utilità anche a scopo preventivo.

In ambito oncologico si sono dimostrati un ottimo ausilio:

    • per ridurre gli effetti collaterali delle terapie antiblastiche
    • per lavorare in sinergia con la chemioterapia e radioterapia contro il tumore

Le sostanze responsabili di tutti questi effetti sulla salute vengono estratte dalla pianta o animale di origine e si trovano in commercio sotto forma di integratori alimentari che a loro volta hanno diverse formulazioni: capsule, compresse, liquidi o polveri.

Molto spesso si ritiene che trattandosi di farmaci naturali essi siano completamente esenti da rischio per la salute. Questo non è vero, infatti sono molte le sostanze che se assunte in dosi sbagliate possono dare degli effetti collaterali o addirittura andare ad interferire con farmaci tradizionali (compresi i chemioterapici), aumentandone o riducendone l’effetto farmacologico.

Nella nostra pratica clinica vengono usati in protocollo i seguenti presidi:

“La Vitamina B12 non promuove affatto lo sviluppo di tumori ma, al contrario, insieme alle altre vitamine del gruppo B, svolge vitali effetti antitumorali”.

Dott. Giuseppe Di Bella 19.05,2023

Metodo Di Bella e Vitaminologia – Video del 20/05/2023 

Il Dr Di Bella ha parlato anche delle vitamina del Gruppo B molto utili in oncologia e non fattori di crescita come viene diffuso in giro a discredito delle vitamine in generale ma soprattutto delle vitamine del Gruppo B.

Nutrizione in Oncologia

L’alimentazione, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, gioco un ruolo fondamentale nell’insorgenza del cancro.

GLI ALIMENTI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

Un’alimentazione scorretta, oltre a contribuire ad aumentare i processi infiammatori, può influire anche sulla produzione di alcuni fattori di crescita che stimolano la proliferazione cellulare.

Essendo il cancro una malattia caratterizzata da crescita cellulare incontrollata e da infiammazione cronica, viene da sé che il miglior modo per prevenire e curare tale patologia è tenere bassi i livelli di alcuni fattori di crescita e i livelli di infiammazione.

Secondo l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il World Cancer Research Foundation ci sono alcuni alimenti che non sono causa di cancro ma, per le ragioni sopra elencate, potrebbero aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. È importante tenere sempre presente che il cancro è una malattia multifattoriale quindi il rischio di ammalarsi dipende anche da tanti altri fattori come ad esempio la predisposizione genetica.

Ma quali sono gli alimenti più a rischio?

    • Alimenti ad alto indice glicemico come zucchero, farine e alimenti preparati con farine raffinate bianche, dolciumi, alcuni tipi di frutta, patate. Questi sono alimenti che fanno aumentare velocemente la glicemia e la produzione di insulina da parte del pancreas. L’insulina ha lo scopo principale di far entrare il glucosio all’interno e delle cellule per essere utilizzato come fonte energetica, ma quando viene rilasciata in quantità elevate stimola la produzione dell’ormone della crescita GH che a sua volta stimola quella del fattore di crescita IGF-1 coinvolto in alcuni meccanismi di proliferazione cellulare. Chi ha valori elevati di IGF-1 ha un maggior rischio di sviluppare una patologia neoplastica. L’insulina, inoltre, è responsabile della produzione di fattori pro-infiammatori.
    • Carni rosse e conservate. Queste carni sono ricche di ferro eme che in dosi eccessive agisce come agente ossidante facendo aumentare i livelli di radicali liberi. Infine sono carni ricche di acidi grassi saturi e della serie omega-6 ad azione pro-infiammatoria.
    • Nonostante latte e derivati siano un’ottima fonte di calcio e proteine sono anche alimenti che ostacolano il corretto funzionamento dell’insulina e fanno aumentare i livelli di IGF-1.
    • Le poliammine: putrescina, spermina, spermidina e agmatina sono molecole che oltre a stimolare la proliferazione cellulare riducono le difese immunitarie, favoriscono la diffusione metastatica e l’angiogenesi. Fonti alimentari con elevato contenuto in poliammine sono le arance, i pomodori, le melanzane, i peperoni, le banane, i kiwi, i frutti tropicali ed i molluschi bivalvi. Vengono anche prodotte dai batteri intestinali in seguito della putrefazione delle proteine della carne.
    • Soia: contiene fitoestrogeni, ossia sostanze vegetali che a causa della loro struttura chimica mimano l’azione degli ormoni sessuali e stimolando la proliferazione cellulare.
    • Sale e alcool

Non sono solamente alcuni alimenti ad aumentare il rischio di cancro ma anche gli inquinanti ambientali, i pesticidi utilizzati in agricoltura, gli additivi chimici aggiunti agli alimenti in scatola e gli antibiotici usati negli allevamenti.

    • metalli pesanti sono inquinanti ambientali presenti soprattutto nelle acque potabili e in alcuni tipi di pesce: arsenico, mercurio, cadmio, piombo, diossina sono sostanze dotate di potere genotossico ossia sono in grado di indurre modificazioni all’interno del DNA e provocare la trasformazione neoplastica della cellula.
    • Gli additivi chimici sono sostanze che vengono aggiunte agli alimenti, soprattutto in scatola o in barattolo o in latta, per aumentarne la conservazione, preservarli da contaminazioni microbiche e migliorarne il sapore, l’aspetto e la consistenza. Ad oggi le ricerche scientifiche hanno mostrato che la stragrande maggioranza degli additivi alimentari non sono correlati con lo sviluppo del cancro e non rappresentano un pericolo per la salute umana. Fanno eccezione però i nitriti e i nitrati utilizzati come conservanti soprattutto in carne ed insaccati: di per sé non sono cancerogeni però all’interno del nostro organismo possono andare incontro ad una serie di modificazioni che li convertono in nitrosammine che invece sono sicuramente cancerogene
    • pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per far crescere meglio e più velocemente le piante. Quelli ai quali bisogna fare maggiore attenzione sono glifosato, malathion, diazinon, parathion e tetrachlorvinphos in quanto sono stati inseriti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nel gruppo delle sostanze probabilmente e possibilmente cancerogene per l’essere umano.
    • Gli antibiotici sono farmaci in grado di uccidere i microrganismi. Il loro utilizzo negli allevamenti intensivi ha diversi scopi: curare gli animali malati e prevenire che gli animali si ammalino. Questo sistema si traduce in un vero e proprio abuso di antibiotici con la conseguenza che tutti questi farmaci in eccesso raggiungono le nostre tavole. L’ingestione di una quantità eccessiva di antibiotici legata all’eccessivo consumo di carne di allevamento rischia di rendere inefficaci i farmaci che utilizziamo per curarci a causa dell’antibiotico-resistenza (sopravvivenza al trattamento farmacologico) che i batteri hanno sviluppato.

metodo di cottura che usiamo incide sull’insorgenza del cancro. Da evitare sono soprattutto frittura e grigliatura:

    • Durante la frittura in olio avvengono una serie di complesse reazioni chimiche che portano alla formazione di composti dannosi. Il più importante tra questi è l’acrilamide, sostanza riconosciuta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come probabile cancerogeno per l’uomo.
    • La grigliatura della carne porta alla formazione di idrocarburi policiclici aromatici (benzopirene e antracene) e nitrosammine che sono composti riconosciuti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeni per l’uomo.

Ad incidere non è solo cosa mangiamo ma anche quanto mangiamo. L’eccessivo introito calorico, infatti, aumenta il rischio di sviluppare diverse patologie tra cui quelle oncologiche. La restrizione calorica permette di vivere più a lungo e con meno danni fisici.

GLI ALIMENTI CHE RIDUCONO IL RISCHIO DI AMMALARSI DI TUMORE

Gli alimenti, proprio come rappresentano una causa della malattia, allo stesso tempo possono essere un forte aiuto nella prevenzione e cura della stessa.

Una corretta alimentazione infatti aiuta a vivere meglio e a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore.

Gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nelle nostre tavole, in quanto fonte di nutrienti essenziali per la salute, sono:

 

    • Cereali e pseudo-cereali integrali ricchi di fibre e a basso indice glicemico (frumento integrale, riso integrale, farro, orzo, segale, grano khorasan, miglio, amaranto, avena, grano saraceno)
    • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave) ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, a basso indice glicemico.
    • Verdure di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra, fitochimici e a basso indice glicemico
    • Spezie (curcuma, zenzero, pepe, cannella, peperoncino, curry…) ricca di fitochimici
    • Erbe aromatiche (prezzemolo, rosmarino, timo, origano…) ricche di fitochimici
    • Frutta di stagione ricca di vitamine, sali minerali, fibra e fitochimici
    • Tè verde ricco di fitochimici
    • Acqua
    • Frutta secca ricca di omega-3, vitamine e sali minerali
    • Olio extravergine di oliva ricco di acido oleico e vitamine che gli conferiscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
    • Semi oleosi (chia, sesamo, zucca, lino, canapa…) ricchi di omega-3, sali minerali e vitamine.
    • Pesce non di allevamento (merluzzo, spigola, sogliola, rombo, palombo, pagello, persico, ombrina, sgombro, orata, scorfano…) ricco di proteine ad alto valore biologico, omega-3, sali minerali e vitamine.

Beta-carotene a dosi normali Non è pericoloso per i fumatori


Impact of antioxidant supplementation on chemotherapeutic efficacy: a systematic review of the evidence from randomized controlled trials

TRADUZIONE
Astratto

Disegno: sono state effettuate ricerche nei database MEDLINE, Cochrane, CinAhl, AMED, AltHealthWatch ed EMBASE. Nel conteggio finale sono stati inclusi solo studi clinici randomizzati e controllati che hanno riportato sopravvivenza e/o risposta al tumore. Le ricerche bibliografiche sono state eseguite in doppio seguendo un protocollo standardizzato. Non è stata effettuata alcuna meta-analisi a causa dell’eterogeneità dei tipi di tumore e dei protocolli di trattamento utilizzati negli studi che soddisfacevano i criteri di inclusione.

Risultati: degli 845 articoli considerati, 19 studi soddisfacevano i criteri di inclusione. Gli antiossidanti valutati erano: glutatione (7), melatonina (4), vitamina A (2), una miscela antiossidante (2), vitamina C (1), N-acetilcisteina (1), vitamina E (1) e acido ellagico (1 ). I soggetti della maggior parte degli studi presentavano malattia avanzata o recidivante.

Conclusione:

nessuno degli studi ha riportato prove di diminuzioni significative dell’efficacia dell’integrazione antiossidante durante la chemioterapia. Molti studi hanno indicato che l’integrazione di antiossidanti ha comportato un aumento dei tempi di sopravvivenza, un aumento delle risposte tumorali, o entrambi, nonché una minore tossicità rispetto ai controlli; tuttavia, la mancanza di un adeguato potere statistico rappresentava una limitazione costante. Sono necessari studi ampi e ben progettati sulla supplementazione di antiossidanti in concomitanza con la chemioterapia.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17367938/


 




Ipertensione, come curarla senza farmaci

Che cosa è la pressione arteriosa?

 Innanzitutto dobbiamo sapere che cosa è la pressione arteriosa, come si misura e quali sono i valori ottimali definiti normali.

  1. La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue contro la parete delle arterie.
    aorta, e si diffonde a tutte le arterie. Quando il cuore si contrae e il sangue passa nelle arterie, si registra la pressione arteriosa più alta, detta ‘sistolica’ o ‘massima’; tra un battito e l’altro il cuore si riempie di sangue e all’interno delle arterie si registra la pressione arteriosa più bassa, detta ‘diastolica’ o ‘minima’. La misurazione della pressione si registra a livello delle arterie periferiche, utilizzando un manicotto che applica una pressione esterna, usualmente al braccio. Si ottengono due numeri che indicano la pressione arteriosa sistolica e la diastolica, misurate in millimetri di mercurio (es. 120/80 mmHg).
  2. Come misurarla ed in quale momento
    ink di infermieristica
  3. Quali erano i valori normali prima che li ritoccassero?
    Quando i valori di sistolica e/o di diastolica superavano i 140 (per la massima) o i 90 (per la minima), si parlava di ipertensione arteriosa.

Personalmente resto convinta che nulla è cambiato per quanto riguarda la pressione normale di un essere umano, e che non c’è nulla di veramente nuovo che deve indurci a pensare che bisogna avere una pressione entro 120/80 così come accademicamente scritto sui nuovi scritti di medicina.

Tabella Valori della pressione arteriosa oggi

Qui di fianco i “nuovi” valori ritoccati per far crescere il numero di malati di Ipertensione e prescrivere subito la pillolina.

Leggi dalla stampa dei giornali


Apportando le opportune modifiche allo stile di vita, con buona probabilità si possono normalizzare i valori della pressione arteriosa.

Riportare il livello di insulina nel corretto intervallo è di fondamentale importanza per normalizzare i valori della pressione sanguigna.

La prescrizione di farmaci, è raramente la risposta.

La pressione alta è in realtà una condizione facilmente curabile ma che può causare seri danni alla salute se viene ignorata. Ci sono nelle farmacie più di 100 farmaci ritenuti “sicuri ed efficaci” per il trattamento della ipertensione.

Dal momento che la maggior parte dei pazienti che hanno la pressione arteriosa elevata assumono uno o più farmaci per curare la loro condizione, vi è una potenzialmente infinita quantità di farmaci e combinazioni di farmaci disponibili con il semplice movimento di una penna su un ricettario, non per il cambiamento dello stile di vita come sarebbe necessario.

Questo nonostante il fatto che i cambiamenti dello stile di vita hanno dimostrato di normalizzare i livelli di pressione arteriosa in oltre l’85% dei malati !

Il collegamento tra lo stress e la pressione alta è provata. Problemi di stress non risolti sono almeno altrettanto significativi per la salute generale, come la cattiva alimentazione e la mancanza di esercizio fisico. 

Pressione alta: esistono alternative ai farmaci betabloccanti?

Ecco cosa dice il dr Luca Speciani in un video


Come normalizzare la pressione sanguigna naturalmente, per sempre

Il resto di questo approfondimento mostrerà come è possibile normalizzare la pressione sanguigna per il resto della vita, senza farmaci pericolosi.

Le informazioni che seguono non solo aiuteranno a riportare la pressione sanguigna sotto controllo, ma saranno importanti per ottimizzare la salute generale e la qualità della vita in innumerevoli altri modi:

  • Eliminare due tipi di alimenti che sono dannosi per la maggior parte delle persone, ma soprattutto per chi soffre di pressione alta
  • Bilanciare i grassi omega nella dieta
  • Normalizzare il peso
  • Gestire la propria vita emotiva
  • Adeguata esposizione solare
  • Provare con integratori o altri consigli alternativi per migliorare la pressione sanguigna anche se da soli raramente portano a risultati concreti.

Eliminare i cereali e gli zuccheri dalla dieta

Il ruolo che gioca l’insulina nell’ipertensione non è da sottovalutare.

Il consumo di zuccheri e cereali, incluso qualsiasi tipo di pane, pasta, mais, patate, riso, mantiene i livelli di insulina elevati. Alti livelli di insulina sono molto tossici e possono portare a conseguenze devastanti per la salute.

Altre considerazioni dietetiche:

  1. Alimentarsi in modo corretto per le proprie esigenze
    Mangiare secondo le proprie esigenze nutrizionali tende a normalizzare la pressione sanguigna nella stragrande maggioranza delle persone.
    Quando si modula la dieta in base alle proprie specifiche esigenze nutrizionali, alle esigenze biochimiche uniche che si basano sulla genetica individuale, i problemi di salute vengono affrontati alla radice e si hanno molte più probabilità di raggiungere una soluzione permanente per riguadagnare la piena salute.
  2. Normalizzare il rapporto di omega 6 e omega 3
    (vedere: https://www.nutrizionenaturale.org/alimentazione/pesce-pescato-o-di-allevamento/)
  3. Eliminare la caffeina
    Il collegamento tra il consumo di caffeina e la pressione alta non è ben conosciuto, ma ci sono ampie prove da sconsigliare chi soffre di ipertensione il caffè e le altre bevande contenenti caffeina.
    La caffeina, abitualmente consumata, può avere un potente effetto sulla fisiologia individuale.
    Se si decide di eliminarla dalla dieta, provare a farlo gradualmente in un periodo di giorni o addirittura settimane per evitare i sintomi da astinenza come il mal di testa.
  4. Normalizzare il peso corporeo
    Il modo migliore per ottimizzare il peso e riacquistare o migliorare la salute è quella di capire la profonda influenza che cibi che si mangiano esercitano sulla fisiologia del proprio corpo
    Due sono le cose da tenere a mente

    1. Il cibo è un carburante
    2. Ognuno è unico in termini di tipo di carburante che il proprio corpo necessita per raggiungere una salute ottimale

La semplice verità è che qualsiasi tipo di dieta per la diminuzione del peso non funziona per tutti. Ed è il motivo per cui alcune persone ottengono risultati, per esempio, da un regime a basso contenuto di carboidrati e ricco di proteine, mentre altri in tal modo si ammalano.

  • Non esiste una dieta perfetta per tutti.
  • La sfida è quella di comprendere quali sono i cibi più adatti alle proprie necessità.
  • Con una dieta “taglia dolci”, si è inclini a soffrire in ogni momento la privazione, forse anche ad ammalarsi perché la dieta potrebbe essere del tutto sbagliata in base alle esigenze nutrizionali individuali.
  • Consumare il carburante giusto per le esigenze del proprio corpo, può avere un impatto immediato e positivo sul modo di come ci si sente, di come ci si guarda, e sulla propria salute in generale.
  • Il cambiamento per uno stile di vita sano non è una “soluzione rapida”, si badi, ma si noterà un sensibile miglioramento non appena si iniziano a mangiare i cibi appropriati per il proprio metabolismo individuale.

Imparare a gestire lo stress emotivo

Non sono gli eventi stressanti che sono nocivi, ma la mancanza di capacità di farvi fronte.  La buona notizia è che esiste la tecnica per trasformare in modo rapido ed efficace le emozioni negative represse e alleviare lo stress.

Strumenti di psicologia energetica come la Emotional Freedom Technique (EFT) sono a disposizione per un efficace aiuto a ottimizzare la salute emotiva (per approfondire la tecnica: 

http://www.eft-italia.it/accesso-video-e-documento-gratuito/

Utilizzare l’esercizio fisico come medicina

Non è un segreto che una regolare motivata attività fisica rappresenta una medicina molto migliore di qualsiasi altra cosa che una società farmaceutica sia in grado di produrre. Indipendentemente dal motivo principale per cui si inizia un programma di esercizi, gli sforzi saranno premiati in innumerevoli modi.

Un rigoroso programma di attività fisica completo risulta molto importante per i benefici a lungo termine che produce nelle persone con pressione alta. Quando ci si impegna in un programma di esercizi fisici, è bene consultare un professionista preparato che può fare la differenza nel ridurre i livelli di insulina.

Come regola generale, gli esercizi di carico come camminare, fare jogging e la corsa sono i migliori. Gli studi indicano che le attività aerobiche come queste sono le più utili per ridurre la pressione sanguigna.

Ciclismo e nuoto richiedono più tempo per produrre gli stessi risultati ma, se si preferiscono, si possono includere nella personale routine. Nuotare nel mare è altamente preferibile al nuoto in una piscina clorata, considerato che i prodotti chimici utilizzati per la piscina presentano una serie di problemi per la salute.

Quasi ogni programma deve incorporare una equa misura di sprint anaerobico in quanto questi esercizi hanno dimostrato di essere ancora più efficaci di quelli aerobici nel ridurre il rischio di morte per un attacco cardiaco.

Assumere una dose giornaliera di sole

La luce del sole in realtà influenza la pressione arteriosa in diversi modi: 

I supplementi e le altre alternative

Anche se alcuni integratori vengono di seguito elencati per completezza, è bene tenere presente che essi non sono in alcun modo o forma mai da considerare come alternativa alle raccomandazioni primarie sopra esposte per trattare le vere cause del problema.

Utilizzando solo i supplementi senza osservare le indicazioni sullo di stile di vita di cui sopra, è come scegliere un approccio allopatico non molto diverso dall’uso di farmaci.

Magnesio. La supplementazione di magnesio giornaliera può essere utile per ridurre la pressione sanguigna, soprattutto quando i valori sono attestati sulla fascia alta. Tuttavia, se si evitano gli zuccheri e i cereali, è improbabile che gli integratori di magnesio siano necessari.

La vitamina C influisce sulla pressione arteriosa e migliora l’endotelio delle pareti vasali

Estratto di foglie di ulivo. Uno studio recente ha dimostrato che l’integrazione con 1.000 mg di estratto di foglie di ulivo al giorno per otto settimane provoca, nelle persone con ipertensione al limite, un calo significativo sia della pressione arteriosa che del colesterolo LDL (‘cattivo’)

Se si decide di incorporare le foglie di ulivo come un complemento naturale in una dieta nutrizionalmente sana, per ottenere la massima potenza sinergica, si dovrebbero cercare gli estratti liquidi di foglia fresca.

Si può anche preparare il tè di foglie di ulivo ponendo un grande cucchiaino di foglie di ulivo secche in una sfera da tè alle erbe o in un sacchetto. Immergerla in circa due litri di acqua bollente e lasciare in infusione da tre a 10 minuti. Il tè quando è pronto deve essere di un colore ambrato medio.

Vitis Vinifera e BIANCOSPINO

BLOOD PRESSURE HEALTH INTEGRATORE – 90 capsule

Blood Pressure Health di Now Foods è un prodotto pensato per aiutare a mantenere la pressione sanguigna all’interno del range salutare.

Al suo interno combina due sostanze botanicamente note per supportare una sana funzione cardiovascolare:

Il biancospino (Crataegus monogyna) è noto per le sue proprietà regolatrici dell’apparato cardiovascolare e della pressione arteriosa, antiossidanti, e di rilassamento mentale. [1-2]
Riferimenti bibliografici

  1. (vedi fonte)
  2. (vedi fonte)
  3. (vedi fonte)

Un approccio naturale per prevenire la malattia e per curarsi è sempre la scelta migliore. Nel caso di pressione alta, i cambiamenti dello stile di vita con particolare attenzione alla normalizzazione dei livelli di insulina può anche favorire una salute generale ottimale in modo naturale e senza alcun farmaco.

  • Agopuntura elettrica. E’ stato dimostrato come l’agopuntura combinata con stimolazione elettrica abbia provocato livelli inferiori del 50% della pressione sanguigna in animali dal laboratorio. Attualmente è in fase di sperimentazione sull’uomo e potrebbe diventare un trattamento alternativo promettente per il controllo della pressione.
  • L’allattamento al seno. Gli studi hanno dimostrato che i bambini che sono allattati al seno per più di 12 mesi hanno un rischio notevolmente più basso di sviluppare ipertensione. I ricercatori ritengono che gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena (gli stessi che si trovano nel grasso di pesce) presenti nel latte materno forniscono un effetto protettivo per i neonati.
  • Trucchi rapidi. Aumentare il monossido di azoto nel sangue può aprire i vasi sanguigni ristretti e abbassare la pressione sanguigna. I metodi per aumentare questo composto includono fare un bagno caldo, inspirare ed espirare attraverso una narice sola (chiudendo l’altra e la bocca), mangiare melone amaro, che è ricco di aminoacidi e vitamina C.

I probiotici aiutano a normalizzare la pressione sanguigna

In media, la loro pressione sanguigna sistolica  era di 3,6 millimetri di mercurio (mm Hg) inferiore e la pressione diastolica era inferiore di 2,4 mm Hg. Il beneficio più significativo si riscontrava fra coloro la cui pressione arteriosa era superiore a 130/85, e che i probiotici che contenevano una varietà di batteri abbassavano la pressione sanguigna in misura maggiore rispetto a quelli che ne contenevano un solo tipo.

Effetti sulla pressione sanguigna del Kefir

I risultati presentati alla Experimental Biology Conference del 2018 hanno riportato effetti simili sulla pressione arteriosa utilizzando il kefir. Nello studio i ratti erano divisi in tre gruppi. Il primo gruppo, costituito da ratti ipertesi, ha ricevuto kefir su base regolare per nove settimane. Il secondo gruppo, che era anche iperteso, non ha ricevuto il kefir. Il terzo gruppo di controllo aveva una pressione sanguigna normale e gli era stato data una alimentazione normale.

Rispetto ai gruppi due e tre, il gruppo di trattamento che ha ricevuto kefir aveva:

  • Pressione sanguigna bassa
  • Struttura intestinale migliore con diminuzione della permeabilità intestinale
  • Minori livelli di infiammazione nel sistema nervoso centrale

Secondo gli autori:

Fonti e riferimenti:




Per ricostruire i Muscoli non basta assumere Vitamina D
Come attivare i Recettori VDR

Vitamina D e muscoli

Per costruire i muscoli hai bisogno di più della semplice assunzione di vitamina D, ma hai bisogno anche di:

  • esercizio,
  • proteine,
  • magnesio,
  • Omega-3
  • e che i recettori ​​della vitamina D (VDR) siano attivati.

In effetti, la monoterapia con vitamina D a volte può diminuire la massa muscolare.

Note sul recettore della vitamina D :

I recettori della vitamina D trasmettono la vitamina D nel sangue alle cellule muscolari.
Circa il 20% delle persone ha i recettori della vitamina D molto scadenti. Con l’avanzare dell’età, anche i loro recettori di vitamina D si attivano meno.

Integratori di vitamina D per aumentare la forza muscolare in tarda età

Sappiamo da più di 400 anni che la debolezza muscolare è un sintomo comune che evidenzia la carenza di vitamina D “
https://vitamindwiki.com/tiki-index.php?page_id=4274

  • Come migliorare la funzionalità dei recettori della Vitamina D

    I test della vitamina D non sono in grado di rilevare i problemi del recettore della vitamina D (VDR)
    Un VDR scadente impedisce alla vitamina D di entrare nelle cellule
    Sembra che il 30% della popolazione abbia un VDR scarso (40% degli obesi )

    Compensare la scarsa funzione del VDR aumentando uno o più di questi nutrienti:

    1. Vitamina D dal sole
    2. Magnesio
    3. Omega3
    4. Resveratrolo
    5. Esercizio intenso
    6. Integrare di paracalcitolo o altra vitamina D attivata
    7. Quercetina (flavonoide)
    8. Zinco
    9. Boro
    10. Oli essenziali es. Zenzero
    11. Curcumina
    12. Sulfroaphone ovvero integratori a base di zolfo (NAC, MSM, Sali di Epsom)

    è stato dimostrato che il composto suforaphane (che si trova nella famiglia delle piante brassica, in particolare i germogli) qui

    Il potenziale ruolo benefico degli agonisti dei recettori della vitamina D nella funzione muscolo scheletrica: aspetti correlati al metabolismo

    tratto dal sito di Massimo Spattini

    I disordini metabolici si associano alle miopatie a patogenesi infiammatoria (Limaye et al.,2010).

    Gli agonisti dei recettori della vit D sembrano utili a migliorare sia i disturbi metabolici che le miopatie, visto il comune denominatore a base infiammatoria. Già altri precedenti studi hanno riportato gli effetti degli agonisti dei recettori della vit D nelle miopatie infiammatorie (Di Luigi et al.,2013).

    Di seguito è stato valutato l’effetto di un agonista non ipercalcemico (elocalcitolo) di questi recettori nei meccanismi metabolici delle cellule muscolari confrontandolo all’insulina. In questi soggetti con miopatia infiammatoria sono stati valutati i recettori della vit D (VDR) espressi a livello muscolare, i livelli circolanti di vit D, glicemia, trigliceridi, colesterolo, resistina ed adiponectina.

    Elocalcitolo stimolava la traslocazione di GLUT 4 nelle cellule muscolari.
    I soggetti con miopatia infiammatoria mostravano bassi livelli di vit D circolante, calo dei suoi recettori, un alto livello di lipidi ematici, resistina e altri fattori che suggerivano un aumento del rischio metabolico in atto. I nostri dati dimostrano come gli agonisti del recettore VDR modifichino questa situazione e siano importanti per la salute e per il mantenimento della funzione delle cellule muscolari.

    Potential role for the VDR agonist elocalcitol in metabolic control: Evidences in human skeletal muscle cells
    tradotto:
    “Il potenziale ruolo benefico degli agonisti della vitamina D nella funzione del muscolo scheletrico umano: aspetti legati al metabolismo”


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    Altri riferimenti





    Esercizio Fisico per fortificare le ossa ed evitare l’Osteoporosi

    Credits to Associazione Italiana Rolfing

    L’esercizio fisico aiuta a rafforzare le ossa e a evitare l’osteoporosi, in un modo sicuro e naturale

    BREVE RIASSUNTO

    • Alcuni nutrienti, tra cui i grassi omega-3, calcio, vitamina D, K2 e magnesio, sono fondamentali per avere ossa forti. Anche il rapporto sodio/potassio gioca un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea
    • Le donne in menopausa che hanno usato una pedana vibrante per cinque minuti, tre volte a settimana per sei mesi, hanno aumentato la densità ossea della colonna vertebrale lombare del due per cento, mentre il gruppo di controllo ha perso lo 0,5 per cento

    Del Dott. Mercola

    Una strategia importante per mantenere delle ossa in salute è mangiare i cibi giusti. Una dieta ricca di alimenti trasformati produrrà condizioni biochimiche e metaboliche nel tuo corpo che diminuiranno la densità ossea, quindi evitare gli alimenti trasformati è sicuramente il primo passo nella giusta direzione.

    L’esercizio fisico costruisce naturalmente le ossa più forti

    Un buon esercizio fisico da integrare nella tua routine (a seconda del tuo livello di salute attuale, naturalmente) è un affondo in camminata, in quanto aiuta a costruire la densità ossea nei fianchi, anche senza pesi aggiuntivi. Anche correre e saltare sono buoni esercizi con carico.

    Le ossa hanno bisogno di altro oltre al semplice calcio

    La bugia del calcio, scritto dal Dott. Robert Thompson che spiega il perché di ciò. È interessante notare che il Dott. Thompson suggerisce che una delle migliori alternative pratiche in termini di integrazione è l’utilizzo di sali naturali non lavorati, come il sale dell’Himalaya, in quanto sono una delle migliori fonti di una grandissima varietà di tracce minerali.

    La Dott.ssa Kate Rheaume-Bleue è anche autrice di un libro completo sul tema del calcio, intitolato: Vitamina K2 e il Paradosso del Calcio: Come una vitamina poco conosciuta potrebbe salvarti la vita. Sei delle sostanze nutritive più importanti, e le loro proporzioni, a cui ti consiglio di prestare particolare attenzione sono:

    La vitamina K2 è un componente particolarmente importante in questo caso, perché il ruolo biologico della vitamina K2 è quello di aiutare a spostare il calcio nelle aree corrette del corpo, come le ossa e i denti. Aiuta anche a rimuovere il calcio dalle aree dove non dovrebbe essere, come nelle arterie e nei tessuti molli.

    se si assumono grandi dosi di vitamina D3 per via orale, in quanto il corpo creerà più proteine dipendenti dalla vitamina K2 quando si assume la vitamina D.

    Quindi, è importante mantenere il giusto equilibrio tra tutti questi nutrienti: calcio, vitamina D e K2 e magnesio.

    La carenza di vitamina K2 è in realtà ciò che produce i sintomi della tossicità della vitamina D, che include una calcificazione inappropriata che può portare all’indurimento delle arterie. E se si ha troppo calcio e non abbastanza magnesio, i muscoli tenderanno ad andare in spasmo. Questo ha conseguenze soprattutto per il cuore. Si ritiene che il rapporto tra calcio e magnesio sia di 1:1.

    Mangia per avere ossa forti e sane

    La mancanza di equilibrio tra questi quattro nutrienti (calcio, vitamine D e K2 e magnesio) è il motivo per cui gli integratori di calcio sono associati ad un aumento del rischio di infarto e ictus. Uno dei modi migliori per assicurarsi di averne abbastanza è di ottenere una regolare esposizione al sole per ottimizzare i livelli di vitamina D, e di seguire una dieta ricca di cibi freschi, integrali e genuini, che massimizzerà anche una grande varietà di altri minerali naturali. In questo modo, il tuo corpo avrà le materie prime necessarie per fare ciò per cui è stato progettato.

    Fai attenzione anche ai livelli di sodio e potassio

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    COME FUNZIONA IL Magnesio CHELATO

    Un chelato è il legame di un minerale a due amminoacidi (o acidi organici). Questa speciale forma organica di minerali si trova in natura, ad esempio, nelle foglie delle piante. L’assorbimento degli aminoacidi è completamente naturale per il corpo, quindi l’assorbimento dei chelati è completamente fluido. Inoltre, a differenza dei minerali comuni, i minerali chelati non irritano il rivestimento dello stomaco e dell’intestino durante la digestione.

    Assumi 2 capsule al giorno per avere 375 mg di magnesio (dose minima).

    Magnesio puro legato all’aminoacido che offre la più alta bioattività dei minerali nell’organismo umano. L’aggiunta di vitamina B6 nella sua forma bioattiva P-5-P (fosfato piridossale) massimizza la capacità di assunzione di magnesio e ne favorisce l’assorbimento.

    La forma chelata dei minerali migliora significativamente l’assorbimento.
    I minerali consumati in questa forma sono molto più naturali per il corpo e vengono assorbiti meglio rispetto alle forme organiche e inorganiche comunemente vendute. Il corpo può godere di molti più benefici dalla forma chelata dei minerali.

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    Prendere 2 capsule come dose minima giornaliera

    • Con semi di zucca fonte naturale di zinco
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    • Anche per vegani e vegetariani

    Vitamina K2
    La vitamina K2 di Naturetica è nella forma MK-7, cioè Menachinone. Mentre la vitamina K1 si trova in ortaggi a foglia verde, oli vegetali, frutta, cereali e latticini, la vitamina K2 è presente nel fegato degli animali e in molti alimenti fermentati come natto e kefir.
    Ogni capsula contiene 200 mcg di Menachinone (vit K2-Mk7)




    Osteoporosi
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    I NUTRIENTI e le strategie UTILI PER LA SALUTE DELLE OSSA IN SINTESI SONO I SEGUENTI:
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  • L’esercizio fisico e le proteine nella perdita ossea e muscolare legata all’età

    * Per gli intolleranti alle proteine del latte c’è quest’altro studio che parla genericamente di proteine senza specificarne l’origine utili per la massa magra e per la perdita di peso.

    GreenMedInfo Research Group

    esercizio fisico e la dieta possono rallentare alcuni di questi effetti indesiderati. Quando la perdita ossea è significativa e accompagnata da una diminuzione della massa muscolare, della forza e della funzione, può essere determinata una diagnosi di osteosarcopenia. [io]

    [ii] e dell’osteoporosi , una condizione caratterizzata da ossa porose e fragili e perdita di densità ossea. [iii] Gli individui che soffrono di osteosarcopenia sono spesso fragili, con un aumentato rischio di cadute, fratture ossee e morte prematura.

    [iv] derivante dall’alterazione della diafonia tra muscoli, ossa e cellule di grasso. [v]

    [vi], che rappresenta una significativa minaccia per la salute pubblica per le popolazioni che invecchiano.

    [vii] esplorando gli effetti dell’esercizio e dell’integrazione alimentare sui marcatori di malattia negli uomini osteosarcopenici.

    siero di latte (WPS), un comune, fonte di proteine ​​poco costosa, ha avuto un effetto positivo combinato sulla densità minerale ossea (BMD) e sulla perdita muscolare negli uomini anziani con diagnosi di osteosarcopenia.

    Integrazione proteica: carburante per la crescita della massa muscolare

    Ai partecipanti è stato consigliato di mescolare la polvere proteica con latte magro quando possibile, al fine di realizzare un apporto di calcio di circa 1.000 mg al giorno in tutti i partecipanti e di dividere dosi di proteine ​​superiori a 30 g al giorno.

    I partecipanti con bassi livelli di vitamina D sono stati anche integrati con tra 5.000 e 10.000 IE a settimana, a seconda dei livelli individuali. La conformità a queste linee guida è stata mantenuta tramite interrogazioni continue durante le sessioni di esercizio.

    * Nota
    Questo studio ha preso in considerazione le proteine di siero del latte, ma il discorso è valido anche se si integrano proteine di altra origine.

    La BMD è stata valutata utilizzando una combinazione di massa corporea magra morbida e percentuali di grasso corporeo. La massa corporea magra morbida è stata definita come massa corporea priva di ossa e grasso, con percentuale di grasso corporeo riferita alla quantità di grasso in tutto il corpo.

    La malattia ossea può colpire sia uomini che donne, ma è sempre più comune tra le popolazioni che invecchiano. Gli adulti attenti alla salute conoscono il potere di una buona alimentazione quando si tratta di prevenzione delle malattie, così come gli effetti che producono longevità di un esercizio fisico intenso.


    Riferimenti

    Speciali ringraziamenti ai membri del GreenMedInfo Resarch Group




    Elimina il fruttosio e osserva come si abbassa la pressione sanguigna

    BREVE RIASSUNTO

    Del Dott. Mercola

    La tua dieta può aumentare o diminuire la pressione sanguigna

    Quindi, se sei iperteso, è possibile che tu non abbia un buon controllo del livello di zuccheri nel sangue, poiché questi due problemi vanno spesso di pari passo.

    Se i tuoi livelli di magnesio sono troppo bassi, i vasi sanguigni si contrarranno invece di rilassarsi, il che aumenterà la tua pressione sanguigna e diminuirà i tuoi livelli di energia.

    Il fruttosio può far aumentare molto la pressione sanguigna

    La prima cosa che dovrai fare sarà eliminare tutti i cereali e gli zuccheri dalla tua dieta, in particolare il fruttosio, fino a che sia il tuo peso che la pressione sanguigna si saranno normalizzati. Consumare zuccheri e cereali, compreso qualsiasi tipo di pane, pasta, mais, patate o riso, farà si che i tuoi livelli di insulina e pressione sanguigna restino elevati.

    La quantità di fruttosio che consiglio

    Come consiglio generale, suggerisco di mantenere il consumo totale di fruttosio sotto i 25 grammi al giorno. Poiché la lattina media di una bibita da 330 ml contiene 40 grammi di zucchero, di cui almeno la metà è fruttosio, questa lattina DA SOLA supererebbe la razione giornaliera consigliata.

    Ulteriori considerazioni nutrizionali

    Un allenamento comprensivo, come il mio programma Peak Fitness è molto importante nel produrre benefici a lungo termine nelle persone che hanno una pressione sanguigna alta. Quasi ogni programma dovrebbe includere sprint anaerobico o esercizi burst da una a tre volte alla settimana, in quanto questi hanno dimostrato essere ancora più efficaci degli esercizi aerobici nella riduzione del rischio di infarto.

    Ottimizza i tuoi livelli di vitamina D

    La luce del sole influenza la pressione sanguigna in diversi modi:

    Integratori e altre alternative

    Una volta che avrai apportato alcune modifiche benefiche al tuo stile di vita, potrai quindi considerare alcuni dei seguenti integratori come un modo per migliorare ulteriormente la salute:

    Calcio e magnesio — È possibile usare integratori giornalieri di calcio e magnesio per abbassare la pressione sanguigna, soprattutto se tende ad essere alta.
    Allattamento al seno — Alcuni studi dimostrano che i bambini allattati al seno per più di 12 mesi hanno meno rischio di sviluppare ipertensione. I ricercatori credono che gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga del latte materno (gli stessi presenti nei pesci grassi), offrono un effetto protettivo per i neonati.