Cosa ostacola il decollo di una Medicina Ortomolecolare per tutti
Considerazioni sulla non obiettività degli studi
Ci sono studi che sostengono la Medicina Ortomolecolare e studi che la sminuiscono dandola per inutile, se non addirittura rischiosa negli alti dosaggi di nutrienti.
L’esempio della Vitamina C e del Raffreddore
- Per chi pratica la medicina ortomolecolare funziona nel raffreddore perché si assumono 2-3 grammi di vitamina C alle prime avvisaglie e prendendola ogni ora fino alla comparsa dell’indice di tolleranza (borbottio di pancia), che vuol dire saturazione di vitamina C, e la sintomatologia si riduce fino a risoluzione in poche ore.
- per gli accademici ortodossi, non funziona usare la vitamina C per il raffreddore, perché ne danno solo 200 mg.
La vitamina C ha numerosi potenziali benefici per la salute, tra cui uno dei più noti è il supporto alla normale funzione immunitaria. Lo stesso Pauling studiò fortemente l’utilità di megadosi di vitamina C nella prevenzione e nel trattamento del raffreddore.
Tutti gli studi che seguono dopo la scoperta della Vitamina C e gli studi di Linus Pauling, Klenner, Hoffer, Irwin Stone (ed altri…) sono stati fatti usando dosi insufficienti di vitamina C e senza ripetere i dosaggi ogni 4 ore.
Ecco le considerazioni con gli studi che ostacolano il decollo di una Medicina Ortomolecolare per tutti
- Nonostante i benefici rilevati da Pauling e da alcuni suoi predecessori, due importanti meta-analisi degli anni ’70 spensero l’interesse nei confronti di questa pratica, considerata pressoché inutile 23, 24.
- Successive analisi segnalarono degli errori diretti o indiretti in tali studi, ma questo non fu sufficiente a invertire lo scetticismo generatosi verso questa pratica di medicina ortomolecolare 25.
- Attualmente, secondo una recente revisione Cochrane, l’integrazione con almeno 200 mg di vitamina C al giorno non riduce il rischio di raffreddore negli adulti sani 25.
- Tuttavia, dimezza il rischio di raffreddore (-51%) nelle persone esposte a un intenso stress fisico (ad esempio corridori di maratona, sciatori o soldati in condizioni subartiche).
Gli errori e i limiti della Ricerca “Scientifica”
I sostenitori della medicina ortomolecolare fanno tuttavia notare che negli studi sperimentali i benefici dell’integrazione di un determinato nutriente possono essere facilmente oscurati (volontariamente o involontariamente) agendo su numerosi elementi, come:
- Protocolli non adeguati: ad esempio:
- Negli studi osservazionali, inoltre, vi è un rischio di errore ancor più elevato. Ad esempio, nelle ricerche retrospettive è improbabile che una persona sia in grado di ricordare con precisione quanto cibo ha consumato durante l’ultima settimana, mese o anno.
Definizione di Medicina Ortomolecolare
La medicina ortomolecolare è una forma di medicina non convenzionale, o meglio conosciuta come “medicina alternativa” che ha l’obiettivo di mantenere o migliorare la salute umana attraverso l’integrazione nutrizionale.
In particolare, soprattutto agli esordi, la medicina ortomolecolare si basava prevalentemente sull’impiego di vitamine e minerali a dosaggi molte volte superiori all’assunzione alimentare raccomandata. Per questo motivo, è stata anche indicata come terapia megavitaminica.
Secondo i sostenitori della medicina ortomolecolare, molti disturbi e malattie deriverebbero da squilibri biochimici dovuti a uno stato nutrizionale non ottimale.
Tali squilibri potrebbero quindi essere corretti mediante l’uso personalizzato di integratori alimentari come vitamine, minerali, amminoacidi, oligoelementi, probiotici, fibre dietetiche e acidi grassi.
Originariamente definita nell’ambito del trattamento e della prevenzione delle malattie psichiatriche (es. niacina/niacinamide per la schizofrenia), la medicina ortomolecolare non è una terapia standard, ma viene personalizzata in base alle esigenze individuali.
Funziona?
Tuttavia, quando si parla di generalizzare l’uso degli integratori alimentari all’intera popolazione con finalità preventive, nel complesso mancano solide prove mediche per supportare i presunti benefici della medicina ortomolecolare.
Quindi, se a livello generale la medicina ortomolecolare appare poco o per niente efficace, a livello individuale, in specifici casi di patologie, polimorfismi genetici o esigenze nutrizionali, può avere un potere curativo vicino, pari o addirittura superiore ai farmaci di sintesi, con in più il vantaggio di avere meno effetti collaterali.
Fa bene o fa male?
Le vitamine e integratori fanno bene: Vero o falso nell’informazione
- Non ci sono morti per vitamine
- L’indice delle RDA è un dato approssimativo
- “Le leggi fondamentali dei Micronutrienti” di Hoffer
Storia
Nobel Linus Pauling, nel suo articolo seminale, Orthomolecular Psychiatry, pubblicato sulla rivista Science il 19 aprile 1968. molecola giusta.
niacinamide, vitamina C, tiamina e riboflavina.
Obiettivi
Il processo di invecchiamento è tipicamente accelerato dall’esposizione ai radicali liberi, dall’infiammazione frequente o cronica e dall’esposizione a sostanze tossiche (come metalli pesanti o idrocarburi industriali e agricoli). Invertire questo processo o rallentarlo è uno degli obiettivi della terapia ortomolecolare, insieme al trattamento dei problemi di salute.
L’approccio ortomolecolare ha informato lo sviluppo di diversi trattamenti, compreso l’uso di vitamina C per via endovenosa per il cancro e la sepsi, vitamina B6 per l’autismo, zinco per i disturbi alimentari, omega-3 per l’ADHD e molti altri.
Più che un modello di trattamento per la malattia, la medicina ortomolecolare si occupa essenzialmente di raggiungere e mantenere una salute e un benessere ottimali 1.
Esempi
Secondo i fautori della medicina ortomolecolare, con una conoscenza di base degli integratori, è possibile evitare i farmaci nel trattamento e nella prevenzione di molti problemi di salute.Inoltre, gli integratori dovrebbero far parte di un programma sanitario completo, che includa dieta, esercizio fisico e gestione dello stress.
Programma di trattamento ortomolecolare dell’IPERTENSIONE 2
Integratore | Mattina | Sera |
---|---|---|
Multivitaminico ad alto dosaggio | ½ della dose giornaliera | ½ della dose giornaliera |
Vitamina C | 1.000-2.000 mg | 1.000-2.000 mg |
Vitamina E | 400 UI | (possibilmente altri 400 UI) |
Coenzima Q10 | 100-200 mg | |
Magnesio | 200-300 mg | 200-300 mg |
Aglio, deodorato | 500-1000 mg | 500-1000 mg |
Olio di pesce | 600-1200 mg di Omega 3 | 600-1200 mg di Omega 3 |
Prove di efficacia
Secondo un’analisi di 29 studi sull’uomo, l’assunzione di un integratore di vitamina C (dose media 500mg) riduce la pressione sanguigna nei soggetti ipertesi di 3:
L’assunzione di integratori di magnesio può consentire riduzioni della pressione sanguigna fino a 12 mmHg 4, 5.
Una meta-analisi di 34 studi controllati randomizzati su un totale di 2.028 partecipanti ha scoperto che il magnesio supplementare, alla dose mediana di 368 mg/giorno (intervallo: 238-960 mg/giorno) per una durata media di 3 mesi (intervallo: 3 settimane-6 mesi), ha ridotto significativamente la pressione sistolica di 2,00 mm Hg e la pressione diastolica di 1,78 mm Hg 6.
In uno studio, 600-1.500 mg di estratto di aglio invecchiato si sono dimostrati efficaci quanto il farmaco atenololo nel ridurre la pressione arteriosa in un periodo di 24 settimane 7.
Il trattamento con coenzima Q10 può aiutare a ripristinare livelli ottimali di produzione di energia, ridurre il danno ossidativo e migliorare la funzione cardiaca 8.
Gli omega-3 possono ridurre i livelli di pressione sanguigna nelle persone con pressione alta 9, 10. Inoltre, possono mitigare il rischio cardiovascolare con un’azione antiaggregante piastrinica, antinfiammatoria e ipolipidemizzante 11, 12, 13, 14, 15.
Gestione dei LIVELLI LIPIDICI ELEVATI con integratori 2
Integratore | Mattina | Sera |
---|---|---|
Multivitaminico ad alto dosaggio | ½ della dose giornaliera | ½ della dose giornaliera |
Vitamina C | 1000-2000 mg | 1000-2000 mg |
Policosanoli | 10 mg | 10 mg |
Cromo | 200 mcg | 200 mcg |
L-Carnitina | 500-1.000 mg | 500-1.000 mg |
Riso rosso fermentato | 500-1.000 mg | 500-1.000 mg |
Prove di efficacia
Secondo una meta-analisi di 13 studi, l’assunzione di almeno 500 mg di vitamina C al giorno (da integratori) riduce significativamente il colesterolo LDL (cattivo) di circa 7,9 mg/dl e i trigliceridi di 20,1 mg/dl 16.
Un’analisi di 9 studi su un totale di 293.172 partecipanti ha rilevato che, dopo 10 anni, le persone che assumevano almeno 700 mg di vitamina C al giorno avevano un rischio di malattie cardiache del 25% inferiore rispetto a quelle che non assumevano un integratore di vitamina C 17.
Il riso rosso fermentato abbassa il colesterolo cattivo (LDL) ei trigliceridi, mentre aumenta il colesterolo buono (HDL) nel sangue 18, 19, 20.
In più studi su un totale di quasi 8.000 partecipanti, le persone che integravano con riso rosso fermentato hanno ridotto il colesterolo LDL e totale, senza danni alla funzionalità epatica o renale 21.
Una meta-analisi del 2013 di 17 studi su un totale di 1.625 partecipanti con insufficienza cardiaca ha rilevato che la L-carnitina orale (da 1,5 a 6 g al giorno) ha migliorato significativamente diverse misure della capacità funzionale cardiaca 22.
Futuri Sviluppi?
La scoperta delle numerosissime varianti genetiche, dovute ad esempio a polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) nella popolazione, ha aperto le porte alla nutrigenomica. Questa scienza emergente sta alla base dell’evoluzione della nutrizione personalizzata che ha caratterizzato la medicina ortomolecolare.
In futuro, molto probabilmente, le raccomandazioni personalizzate diverranno sempre più specifiche e personalizzante, basandosi sul genoma e sulla biometria individuali 26.
Riferimenti
- Nutrigenetica e nutrigenomica
- Ortomolecular Medicine
- The Evolution of Personalized Nutrition—From Addis, Pauling, and RJ Williams to the Future
- A proposito delle “obiezioni” sulle Megadosi di vitamina C
- Ipertensione, come curarla senza farmaci
- Vitamine perse nelle dipendenze da sostanze varie
Frenare l’astinenza usandole - I benefici del Magnesio sulla Tiroide ed altri rimedi non farmacologici
- Vitamina C come antivirale
L’importanza della dose - Effetto antistaminico della vitamina C
- Vitamina C e Acido Urico
- La vitamina C riduce di due terzi le morti per COVID
- Sei scorbutico? Potresti essere carente di Vitamina c
- Vitamina C nel Diabete tipo 2
- Alte dosi di antiossidanti, inclusa la vitamina C, non diminuiscono l’efficacia della chemioterapia
- La chemioterapia non funziona, quindi danno la colpa all’integrazione di vitamina C